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Via libera a vespa samurai salva raccolti

ROMA (ITALPRESS) – Per salvare i raccolti italiani e garantire le forniture alimentari, arriva il via libera alla diffusione della vespa samurai, nemica naturale della cimice asiatica, l’insetto killer che ha provocato lo scorso anno la strage nei campi con 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi. Lo rende noto la Coldiretti, nel sottolineare che è stato finalmente firmato il decreto del ministero dell’Ambiente per l’inizio sperimentale della “lotta biologica” in piena emergenza coronavirus. Il decreto autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento, all’immissione in natura della specie Trissolcus japonicus (Vespa Samurai) quale agente di controllo biologico del fitofago Halyomorpha halys (Cimice Asiatica). L’inizio della diffusione di centinaia di migliaia di esemplari della minuscola vespa è previsto nei prossimi giorni, con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine. A livello nazionale si stima infatti una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate che colloca l’Italia in Europa dopo la Spagna mentre il Belpaese – sottolinea la Coldiretti – resta primo produttore di albicocche con 136mila tonnellate, un quantitativo che è però più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%) ma in forte calo sono anche i raccolti di ciliegie. La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa – sottolinea la Coldiretti – per l’agricoltura perchè prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo, perchè capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale, con danni che hanno colpite ben 48mila aziende agricole. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perchè è in grado di nutrirsi su oltre 300 specie diverse di vegetali, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.
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Eni punta a tagliare al 2050 l’80% delle emissioni

ROMA (ITALPRESS) – “Gli ultimi dieci anni non sono stati facili ma siamo stati capaci di reagire. Ci paiono lontane e persino semplici la doppia crisi del 2008 e del 2010 e le recessioni conseguenti. Uscirne non sarà semplice, ma nulla lo è stato ultimamente. Il Covid-19 ci ha insegnato quanto i piccoli gesti di ognuno siano importanti. E in Italia ci siamo comportati decisamente bene, dai medici alle autorità, dai cittadini alle imprese. In una grande azienda tutto è fatto di piccoli comportamenti ma tutto deve essere programmato”. Così l’Ad di Eni Claudio Descalzi, in un’intervista al Corriere della Sera.
Poi, spiega che “nel 2015 abbiamo immaginato che in un Paese che non produce risorse primarie sarebbe stato un plus trasformare i rifiuti urbani in olio combustibile decarbonizzato, in biocarburante. Come pure le plastiche, polimeri complessi, in idrogeno o metanolo. Se ci apprestiamo ad avere impianti per assorbire rifiuti organici di 6 milioni di persone trasformandoli è perchè abbiamo anticipato i cambiamenti”. Quindi prodotti decarbonizzati, senza C02, che “saremo in grado di produrre catturando la C02 e stoccandola in giacimenti esauriti. Quello che facciamo con il gas da 70 anni e che la Norvegia fa da 10 con la C02 appunto. Si tratta di fornire prodotti come il biometano decarbonizzato che arriva dai biogas dell’agricoltura, e poi tutta la parte di biomasse digitali, grassi animali invece del petrolio”. Ma, aggiunge Descalzi, “adesso cambiamo ancora. Se vogliamo come ci siamo impegnati a tagliare dell’80% le emissioni assolute nette entro il 2050, abbiamo bisogno di un vestito diverso”. Ecco perchè “ricerca ed esplorazione rimarranno, ma dal 2025 la produzione diminuirà progressivamente, con una incidenza sempre maggiore del gas naturale, la più pulita delle fonti fossili, e sempre minore del petrolio”.
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La Cina alza il livello di protezione del pangolino

ROMA (ITALPRESS) – La Chinàs National Forestry and Grassland Administration ha annunciato che il livello di protezione del pangolino in Cina è salito dalla seconda alla prima classe, lo stesso livello di protezione del panda. Le sue scaglie sono state finalmente rimosse dall’elenco ufficiale dei preparati per la medicina tradizionale cinese. Per il WWF un passo molto importante per far uscire queste specie dall’attuale status di minaccia: i pangolini sono infatti i mammiferi più trafficato al mondo. Circa 200.000 pangolini vengono consumati ogni anno in Asia, sia per le loro scaglie sia per la loro carne. Recentemente una serie di operazioni di polizia negli aeroporti del mondo hanno portato al sequestro di circa 130 tonnellate di scaglie.
Tutto ciò nonostante il commercio di tutte e otto le specie di pangolino sia vietato dalle leggi internazionali e tre delle quattro specie originarie dell’Asia siano incluse nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) come in pericolo critico di estinzione.
“Nessuna cultura o tradizione vale l’estinzione di una specie. Gli animali in via di estinzione, utilizzati per il cibo o la medicina, efficaci o meno, non dovrebbero più essere oggetto di caccia e commerci – ha affermato Zhou Fei, chief program officer del WWF China -. Il valore di un pangolino in natura è ben più alto rispetto al valore della loro carne o delle squame. C’è ancora molta strada da fare per proteggerli, ma possiamo iniziare a rifiutare il consumo di prodotti a base di essi, lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica”. Si stima che le popolazioni di pangolini asiatici siano diminuite dell’80% negli ultimi 10 anni.
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Al Nord in pochi giorni da rischio siccità a emergenza idrogeologica

ROMA (ITALPRESS) – Come in un film già visto, alcune zone del Nord Italia tornano a vivere l’incubo di un paradosso più volte denunciato: passare in pochi giorni dal rischio siccità all’emergenza idrogeologica. I dati dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche confermano i forti apporti pluviometrici, causa di criticità localizzate in Lombardia (straripati i torrenti Trallo, Boesio, Margorabbia, Broveda, Dovrana) e in Veneto (accanto all’esondazione di alcuni corsi d’acqua minori, è preallarme per il bacino del fiume Livenza). Ne sono esempio il lago di Como, che dopo molte settimane è tornato a superare il dato medio stagionale (oggi è all’86,5% della capacità di riempimento) ed il lago Maggiore (addirittura a rischio esondazione in alcuni punti, essendo al 114,1% della capacità di riempimento); restano abbondantemente sopra la media anche i laghi di Garda (96,4% del riempimento) e d’Iseo (vicino al massimo storico con il 94,3% di riempimento).
“E’ amaro constatare che alla consapevolezza dell’importanza della massa d’acqua contenuta nei laghi debba corrispondere l’amarezza per i danni causati dalla pioggia in altre località. E’ evidente la necessità di un grande piano di sistemazione del territorio anche con la creazione di bacini di espansione, che abbiano la funzione di regolare gli apporti idrici, trattenendo i flussi di piena e trasformandoli da pericolo in riserva idrica per i momenti di necessità” commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI).
L’importanza delle piogge è evidente anche dall’andamento del fiume Po, le cui portate omogeneamente superiori allo scorso anno, sono invece altalenanti rispetto alla media storica, mantenendo comunque un deflusso per ora rassicurante.
In grande ripresa sono i fiumi dell’Emilia Romagna (Savio, Secchia, Taro, Trebbia), tornati sopra la media dopo settimane di sofferenza idrica mentre, in Piemonte, Dora Baltea e Stura di Lanzo restano sotto le portate dell’anno scorso.
In Veneto, resta deficitaria la situazione idrica dei fiumi Adige, ma soprattutto Brenta e Bacchiglione; sulla regione, nel mese di maggio, è caduto il 40% di pioggia in meno rispetto alla media.
Analogo è il trend pluviometrico sull’Umbria dove, con 36.93 millimetri di pioggia, Maggio ha stabilito il record negativo del recente quinquennio.
Al Sud sembra stabilizzarsi la situazione delle riserve idriche calabresi (in media con gli anni scorsi), mentre continuano ad assottigliarsi le disponibilità idriche in Puglia (calate di 2 milioni di metri cubi in una settimana ed oggi a -97,82 milioni rispetto all’anno scorso) e Basilicata (anche qui scese di circa 2 milioni di metri cubi in 7 giorni e con un deficit di circa 78 milioni rispetto al 2019, nonostante siano caduti oltre 35 millimetri di pioggia pochi giorni fa).
“La fotografia, che si ricava da questi dati, è quella di un’Italia sempre più alla mercè della estremizzazione degli eventi atmosferici, causata dai cambiamenti climatici. E’ quindi indispensabile – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – che il Piano Rilancio preveda investimenti importanti per aumentare la resilienza dei territori. Al Governo offriamo migliaia di progetti definitivi ed esecutivi, redatti dai Consorzi di bonifica ed in attesa di finanziamento, capaci di garantire circa 50.000 posti di lavoro”.
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Pecoraro Scanio “Il mare non diventi una discarica di mascherine”

ROMA (ITALPRESS) – Nella Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra oggi, il presidente della Fondazione UniVerde ex Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha consegnato al presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie, Stefano Vignaroli, le oltre 50.000 firme raccolte su Change.org a sostegno della petizione #RipartiamoPlasticFree #RipartiamoSenzaMonouso.
Il presidente Vignaroli ha presentato un emendamento per sostenere le mascherine riutilizzabili e riciclabili ed evitare la diffusione di nuovi rifiuti usa e getta nelle nostre città e nei nostri mari.
“E’ molto importante l’adesione del Presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie, Stefano Vignaroli, alla campagna #RipartiamoPlasticFree #RipartiamoSenzaMonouso. Proprio sui temi dei rifiuti e sull’aumento di quelli considerati speciali, oltre alla moltiplicazione degli usa e getta, si gioca una partita importante. Non vorremmo certo il diffondersi di malcostume, di scarsa trasparenza e soprattutto il dilagare di fenomeni di infiltrazione criminale della filiera dei rifiuti. Occorre scongiurare tutto questo”, afferma Pecoraro Scanio.
Stasera, alle ore 20.00, il presidente della Fondazione UniVerde partecipa alla diretta streaming “Blu al Plurale, conversazioni sopra e sotto il mare”, organizzata da Marevivo, associazione che ha promosso insieme alla Fondazione UniVerde la petizione #RipartiamoPlasticFree #RipartiamoSenzaMonouso affinchè la necessaria sicurezza sanitaria non si trasformi in un disastro ambientale.
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Biodiversità, nuova esperienza naturalistica in Versilia

ROMA (ITALPRESS) – E’ definita “manutenzione gentile” ed è l’impegno che i Consorzi di bonifica italiani hanno imparato a perseguire costantemente nel coniugare pulizia idraulica e tutela della biodiversità, tema centrale della Giornata Mondiale dell’Ambiente. In linea con queste nuove strategie di attenzione all’habitat, particolarmente sentite in Toscana, sono stati collocati i primi rifugi artificiali per uccelli acquatici, lungo il corso del torrente Carrione, a Carrara; parte, infatti, da questo corso d’acqua della costa apuana, la nuova sperimentazione naturalistica del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord: la realizzazione e la posa di cestoni artificiali, che servano da riparo per le nidiate di germano reale. Il sistema è sperimentale e si basa su esperienze maturate nel Parco della Maremma.
I rifugi artificiali per germano reale sono cunicoli mobili, completamente rivestiti dalla tipica vegetazione spondale, in modo da integrarsi perfettamente nel paesaggio. Sono realizzati, imitando le caratteristiche degli ambienti, che la specie di uccelli ricerca per ripararsi e riposare. I rifugi sono ancorati al terreno con semplici picchetti e posizionati al lato dell’alveo del torrente, in modo da non interferire con l’andamento idraulico. “Grazie all’esperienza quotidiana e alle indicazioni di nuove professionalità, come i biologi presenti nella programmazione delle attività dei Consorzi di bonifica, si pianificano le operazioni idrauliche, intervenendo in favore della fauna che frequenta i corsi d’acqua, tutelandola anche dalla presenza invasiva di specie aliene, conseguenza dei cambiamenti climatici”, ricorda Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi. “Stiamo monitorando i nidi per verificare l’efficacia del sistema, così da poterlo estendere ad altre zone ricreando le condizioni, affinchè adulti e pulcini di germano reale possano continuare a requentare anche i corsi d’acqua più impegnativi per la manutenzione idraulica”, spiega Ismaele Ridolfi, presidente del Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord.
“Proprio il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord – conclude Massimo Gargano, direttore generale dell’Anbi – è il primo ente consortile italiano ad aver deliberato lo stato di emergenza climatica, preso atto delle conseguenze, che il fenomeno sta avendo sulle attività quotidiane per la sicurezza idraulica ed ambientale; ne deriva una programmazione consorziale, fatta di impegni concreti nel segno della sostenibilità”.
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“La sostenibilità è il futuro”, ambiente fattore chiave per economia

ROMA (ITALPRESS) – Il rispetto per il mondo che ci circonda, la riscoperta del territorio italiano e la necessità di spingere nella direzione della produzione di mascherine riciclabili per evitare derive anti-ecologiche. Sono questi alcuni dei temi toccati, in occasione di una Giornata mondiale dell’ambiente particolare a causa dell’emergenza coronavirus, dall’evento “La sostenibilità è il futuro. Per l’economia, per il turismo, per l’agroalimentare”, promosso da Fondazione UniVerde, TeleAmbiente, Opera2030 e SOS Terra Onlus, in collaborazione con GreenStyle, Fanpage.it, No Censura e Italpress. Tra i promotori c’è Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di UniVerde: “Dobbiamo evitare di gettare mascherine usa e getta dappertutto, la ripartenza – ha spiegato – non deve coincidere con la distruzione dell’ambiente. Nella giornata mondiale dell’ambiente dico: meno chiacchiere e più fatti. A parole sono tutti ambientalisti: la differenza è tra chi sceglie le chiacchiere e chi passa all’azione. E’ per questo che ho lanciato una petizione per evitare le mascherine monouso”, ha spiegato l’ex ministro, sottolineando come siano stati presentati degli emendamenti in Parlamento per affrontare i temi ambientali poco trattati dal decreto Rilancio.
La scarsa attenzione della politica nei confronti di questi temi viene sottolineata anche nell’intervento del direttore di GreenStyle Matteo Campofiorito, che spiega come “i cittadini ora sentano più il tema ambientale, ma da parte delle istituzioni politiche non si sta spingendo su questa strada. Il bicchiere è mezzo pieno, i cittadini percepiscono bene ambiente, a livello politico – ha aggiunto – si cerca di rincorrere questa sensibilità ma non si scelgono effettivamente i mezzi per perseguirla”. Tra le iniziative c’è la campagna “Io viaggio italiano”, di cui è testimonial Jimmy Ghione. L’inviato di Striscia la Notizia pone l’accento su i valori positivi che si possono ricavare dall’emergenza coronavirus: “C’è stata la pandemia, siamo rimasti a casa. Adesso possiamo tirar fuori il bene dal male, abbiamo la possibilità di scoprire il nostro territorio meraviglioso. La pandemia – ha sottolineato – ha tolto tanto, ma abbiamo l’opportunità di rimanere in Italia e riscoprire questo paese meraviglioso”.
Tra gli ospiti della conferenza anche il portavoce della Federazione italiana cuochi Alessandro Circiello, che ha evidenziato il fattivo impegno della sua categoria sul fronte ambientale: “Siamo in prima linea per dare proposte concrete. I guanti in lattice in cucina sono uno spreco per l’ambiente, il lavaggio frequente delle mani può essere una soluzione giusta che impatta meglio e meno sull’ambiente”.
E dalla partnership tra SOS Terra e Fanpage.it è nato il concorso fotografico Menzione Speciale Fanpage.it di Obiettivo Terra, che il direttore della testata giornalistica presenta con soddisfazione: “Sono stati mesi difficili, le foto che hanno partecipato al concorso ci hanno fatto capire la voglia di spazi aperti. Il concorso è una forma di autotutela – ha aggiunto – che hanno attuato i cittadini: attraverso le macchine fotografiche hanno condiviso il bello, è una cosa di cui c’è indiscutibilmente bisogno”.
Gli fa eco Chiara Bruni, vicepresidente di SOS Terra, che sottolinea come il fine ultimo sia quella di valorizzare il territorio: “E’ quello che SOS Terra vuole fare, promuovendo l’attività “Obiettivo Terra”, giunto alla quindicesima edizione: mai come in questo momento è indispensabile concentrarsi su interventi strutturali che leghino ambiente e turismo”. La foto vincitrice è stata scattata nei pressi di Nemi, in provincia di Roma e il sindaco Alberto Bertucci ha commentato la notizia con soddisfazione: “Mi fa piacere che sia stata premiata una foto scattata nei panorami di Nemi. E’ la terra dei Castelli Romani, gli iscritti a Fanpage.it hanno colto la particolarità nel votare una foto che sembra ambientata nel passato. Piccoli comuni come il nostro valorizzano l’Italia”, ha concluso.
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Da Consorzio Net e Corepla campagna per salvaguardia mare da plastica

ROMA (ITALPRESS) – Il Consorzio Net, polo d’innovazione “Ambiente e Rischi Naturali” della Regione Calabria, in collaborazione con Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, ha dato il via alla campagna di sensibilizzazione “Da un mare di plastica a un mare di risorse”. La campagna, che prende il via da Crotone, toccherà tutta la punta dello stivale e avrà come protagonista la plastica, raccontando la sua storia, le sue qualità, la sua seconda vita e parlando direttamente a tutti i fruitori del mare, ma soprattutto ai ragazzi, più di tutti capaci di essere portatori di cambiamenti positivi. “Obiettivo del progetto – ha dichiarato il presidente di Corepla, Antonello Ciotti – è quello di salvaguardare il mare attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini sulle infinite opportunità legate alla corretta raccolta e al riciclo della plastica che, se conferita nella raccolta differenziata, può avere una seconda vita. Il patrimonio costiero del nostro Paese è invidiabile, ma a volte ne abbiamo poca cura. Ridurre i rifiuti sulle spiagge e nei mari non è un’impresa impossibile; è necessario però l’impegno di tutti”. Per il presidente del Consorzio Net, Luigi Borrelli, “siamo convinti sostenitori che i rifiuti siano un valore e non solo un problema e che le sinergie, in questo caso con Corepla, possono rafforzare e sostenere questa consapevolezza che dovrebbe essere diffusa tra i cittadini. Per esempio la plastica, se consapevolmente gestita ed unita ad un servizio di raccolta efficiente, deve, come avviene nei paesi più civili, portare valore ai cittadini. Noi siamo convinti di dover puntare su questo. Le amministrazioni dovrebbero fare altrettanto. Noi ci occupiamo di promuovere una sana cultura ambientale. E su questo non faremo passi indietro. Da problema ad opportunità: questa l’inversione di tendenza a cui puntiamo”.
I mezzi su cui veicoleranno queste informazioni saranno le locandine, che a partire da luglio verranno affisse negli stabilimenti balneari della Calabria, le tovagliette che verranno distribuite presso i risto-pub e le brochure, che a settembre saranno distribuite nelle scuole.
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