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Da brevetto Enea distanziatori ecosostenibili in spiaggia

ROMA (ITALPRESS) – Dal mondo della ricerca una soluzione green per assicurare il corretto distanziamento sulle spiagge nella fase post-emergenza Covid-19. L’idea e’ di utilizzare la Posidonia oceanica, una pianta marina che si deposita in grandi quantitativi sugli arenili mediterranei, per realizzare barriere di sicurezza ecologiche. L’innovazione – sviluppata da Enea in collaborazione con l’azienda Ecofibra – consiste in pannelli divisori imbottiti con Posidonia, raccolta ed essiccata, per separare gli ombrelloni e creare dei percorsi di accesso all’acqua in linea con l’attuale normativa sanitaria.
“L’utilizzo durante la stagione estiva di questi dispositivi economici, facilmente riutilizzabili e che possono essere realizzati anche con materiali 100% naturali, consentirebbe di rendere fruibili in sicurezza superfici di costa altrimenti non balneabili e di ridurre la dispersione di aerosol a beneficio della ricettivita’ turistica”, spiega Sergio Cappucci del Laboratorio ingegneria sismica e prevenzione dei rischi naturali Enea, che ha inventato e brevettato il sistema utile anche per stuoie, sdraio, cuscini e altri arredi, in un’ottica di economia circolare, protezione dell’ambiente e tutela della biodiversita’, offrendo nuove opportunita’ di sviluppo economico.
Questi prototipi di “separe'” ecologici, alti circa 120 cm e larghi 200 cm, sono dotati di telai in acciaio e fodera in plastica riciclata o in materiali naturali; a fine stagione l’imbottitura puo’ essere semplicemente svuotata sulla spiaggia dove torneranno a svolgere l’originaria funzione di protezione dall’azione erosiva provocata dalle onde. I dispositivi rappresentano inoltre una soluzione al problema della corretta gestione della posidonia spiaggiata che occupa molta superficie, generando cattivi odori: se raccolti insieme ad altri rifiuti, infatti, i cumuli devono essere smaltiti, con costi ingenti per operatori e amministrazioni locali che devono provvedere alla loro rimozione. La Posidonia oceanica e’ un importante indicatore dello stato di salute del mare in grado anche di ridurre i fenomeni di erosione costiera, produrre ossigeno, contribuire alla conservazione delle degli ecosistemi e della biodiversita’. La sua rimozione, oltre a sottrarre quantita’ elevate di sabbia alle spiagge, privandole della naturale protezione dalle mareggiate, sottrae biomassa e nutrienti importanti per gli ecosistemi costieri, con conseguente impoverimento della biodiversita’. Un recente studio ha calcolato che la rimozione meccanica di Posidonia spiaggiata, la cosiddetta “banquette”, in 19 spiagge ha fatto perdere in 9 anni (2010-2018) un volume di sabbia di oltre 39.000 mc, equivalenti a circa 30.000 tonnellate di sabbia.
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Dal 18 al 24 maggio prima edizione “Settimana della natura”

ROMA (ITALPRESS) – Si terra’ da lunedi’ 18 fino al 24 maggio la prima edizione della “Settimana della natura”: sette giorni in cui si concentreranno alcuni degli appuntamenti internazionali piu’ rilevanti e simbolici che riguardano la conservazione della natura: dalla valorizzazione dei beni culturali nei parchi alla tutela della biodiversita’, dalla protezione delle api e delle tartarughe alla promozione del turismo sostenibile.
I parchi protagonisti di questi sette giorni, attraverso un video emozionale realizzato con le meraviglie del patrimonio naturale, che verra’ diffuso sui canali istituzionali e sui social; saranno inoltre rilanciati i tre siti internet del ministero dell’Ambiente dedicati alla natura. Due portali gia’ esistenti: il primo e’ dedicato al turismo nei parchi, il secondo si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere il legame tra prodotti tipici e patrimonio naturale nei 24 Parchi nazionali italiani.
A questi due portali se ne aggiungera’ uno nuovo, dedicato alle meraviglie dei parchi, il cui obiettivo e’ rilanciare le enormi potenzialita’ dei parchi presenti sul territorio nazionale, e che verra’ inaugurato in coincidenza con la prima edizione della Settimana della natura. “La Settimana della natura e’ un appuntamento che assume particolare valore anche perche’ coincide con un periodo particolare della situazione che stiamo vivendo, la cosiddetta Fase 2, di uscita e ripartenza dall’epidemia del Covid 19 – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa -. Un periodo in cui e’ importante riuscire a dare la visione di un ritorno alla normalita’ che sappia mettere al centro la valorizzazione dell’ambiente, con un’attenzione particolare all’enorme patrimonio di biodiversita’ che il nostro Paese possiede”. Si comincia lunedi’ 18 maggio con la “Giornata internazionale dei musei”; un’opportunita’ per conoscere il portale dedicato ai beni culturali presenti nei parchi e attraverso questo scoprire o riscoprire tutti i numerosi beni architettonici e artistici, quelli archeologici, i musei, le biblioteche e gli altri importanti luoghi di cultura presenti.
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Bandiere blu, Liguria in testa con 32 località

ROMA (ITALPRESS) – La Liguria si conferma regina delle Bandiere Blu, assegnate dalla Foundation for Environmental Education (Fee) a 195 comuni italiani, 12 in piu’ rispetto all’anno scorso (183). Non si registra nessuna uscita. La Liguria sale a 32 localita’ con due new entry (Diano Marina e Sestri Levante), segue la Toscana con 20 (un nuovo ingresso, Montignoso), la Campania raggiunge le 19 bandiere con un nuovo ingresso (Vico Equense), 15 localita’ per le Marche. La Puglia presenta due new entry (Isole Tremiti e Melendugno) e ottiene 15 bandiere, mentre la Sardegna riconferma le sue 14 localita’. Anche la Calabria va a quota 14 con tre nuovi ingressi (Rocca Imperiale, Tropea e Siderno), mentre l’Abruzzo resta a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. Il Lazio conferma le 9 bandiere, stesso numero per il Veneto, che segna un nuovo ingresso (Porto Tolle); la Sicilia ne guadagna una (Ali’ Terme) passando a 8 bandiere, mentre l’Emilia Romagna conferma le sue 7 localita’.
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Tasca d’Almerita, immesse 400 tonnellate di Co2 in meno in 2 anni

PALERMO (ITALPRESS) – Oltre 400 tonnellate di Co2 in meno immesse in atmosfera negli ultimi due anni, pari alle emissioni assorbite da circa 2000 alberi di arancio nell’arco di 10 anni; piu’ di 500.000 kWh di energia da fotovoltaico prodotta, che e’ come dire risparmiare l’equivalente dell’anidride carbonica liberata nell’atmosfera da un aereo che percorre 829 volte la tratta Roma-Londra; il traguardo di 1.600.000 bottiglie alleggerite dal 2011 ad oggi (+31,2% rispetto al 2018) con conseguente riduzione non solo delle emissioni, ma anche delle materie prime – gasolio, sabbia, soda, calcare – necessarie per fabbricare una bottiglia di vetro. E ancora, 54 posti di lavoro in piu’ creati negli ultimi 4 anni, 55.000 euro destinati, soltanto nel 2019, a progetti per lo sviluppo del territorio Sicilia (tra questi, per citarne alcuni, il Malvasia Day, Cogito, Palermo – Montecarlo).
I numeri pubblicati nel nono rapporto di sostenibilita’ di Tasca d’Almerita, cinque Tenute nei territori piu’ vocati alla viticoltura in Sicilia, descrivono l’impegno di un’azienda agricola che nove anni fa ha scelto di aderire a SOStain, programma di sostenibilita’ per la vitivinicoltura, nato dai produttori per i produttori.
SOStain consente di misurare l’impatto delle attivita’ di tutta l’azienda e non soltanto di una sua parte, con un principio alla base: l’influenza delle attivita’ agricole va oltre i campi che si coltivano, perche’ riguarda anche il benessere dei lavoratori, la salute dei consumatori, la valorizzazione del territorio circostante e la conservazione delle risorse naturali.
“Se dovessi raccontare cosa e’ per me la sostenibilita’, direi consapevolezza tramite misurazione – spiega Alberto Tasca, alla guida dell’azienda di famiglia -. Quando abbiamo aderito a SOStain, lo abbiamo fatto per iniziare un percorso di acquisizione di consapevolezza, perche’ volevamo sapere esattamente che effetto ha ogni azione che compiamo in vigna, in cantina e in generale in tutta l’organizzazione. SOStain ci offre la possibilita’ di misurare costantemente, tramite rigorosi indicatori scientifici, il nostro livello di sostenibilita’; in questo modo tutte le decisioni sono prese sulla base di dati oggettivi, che ci aiutano a evitare gli sprechi e a preservare l’emozionante territorio che ci e’ stato dato in prestito”.
Un viaggio lungo nove anni, quello di Tasca d’Almerita in direzione della sostenibilita’, con tanta strada ancora da percorrere. Nel report annuale di sostenibilita’ infatti, oltre ai risultati delle azioni intraprese, vengono tracciati anche gli impegni per l’anno successivo, attraverso un vero e proprio “preventivo di sostenibilita’”.
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Coronavirus, per spiagge sicure arriva la proposta in legno

ROMA (ITALPRESS) – “La bellezza delle nostre coste risiede proprio nel contatto con la natura che puo’ essere preservata solo attraverso un ritorno a prodotti ecosostenibili, rinnovabili e non impattanti”. Cosi’ Marino De Santa, presidente di Legnolandia.
In vista della stagione balneare post-Coronavirus, l’azienda – come riporta e-gazzette.it – ha progettato un posto ombrellone in grado di rispondere alla necessita’ di sicurezza e distanziamento sociale. Si tratta di strutture modulari a basso impatto di 16 metri quadrati, realizzate con due soli materiali: il legno solidale proveniente dalle foreste friulane abbattute dalla tempesta “Vaia” del 2018 e un tessuto traspirante utilizzato anche per la produzione delle comuni. Le dimensioni delle pareti protettive, larghe 4 e alte 1,8 metri, consentono al sole di illuminare lo spazio interno dalle 9.30 del mattino fino alle 18. L’utilizzo del Tnt, anche personalizzabile con scritte e colori, rappresenta invece la soluzione per la circolazione dell’aria con il dovuto filtraggio protettivo. Questi spazi possono essere dotati di ombrelloni, lettini, tavolini e portarifiuti, tutti rigorosamente in legno solidale. L’allestimento e’ stato pensato anche per consentire il consumo di pasti e merende, rimanendo nel proprio spazio evitando cosi’ gli assembramenti ai chioschi spiaggia. Anche l’accesso non e’ lasciato al caso: passatoie a doppio senso di percorrenza consentono di raggiungere in sicurezza il proprio ombrellone, mentre passerelle mobili aggiuntive facilitano l’ingresso alle persone con disabilita’.
“Il nostro obiettivo e’ riportare i lidi balneari all’utilizzo di materiali naturali, riducendo al minimo l’impiego della plastica”, conclude De Santa.
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Etichettatura pneumatici, nuove informazioni su consumo e aderenza

BRUXELLES (ITALPRESS) – Un nuovo sistema di etichette per pneumatici auto e camion che mira ad aumentare la sicurezza, la consapevolezza dei consumatori sul risparmio di carburante e ridurre l’inquinamento acustico. In base alle nuove regole adottate dal Parlamento europeo in via definitiva, gia’ concordate con il Consiglio dei ministri UE, l’etichettatura dovra’ informare i consumatori sul risparmio di carburante, sull’aderenza sul bagnato e sulla rumorosita’ esterna di rotolamento dello pneumatico. In futuro, alle etichette verranno aggiunte delle informazioni relative al chilometraggio, l’abrasione, i pneumatici rigenerati e l’aderenza su neve e ghiaccio. I dati sulla resa chilometrica e sull’abrasione saranno inclusi quando sara’ disponibile un metodo di test. L’abrasione dei pneumatici che si verifica durante il loro utilizzo rappresenta una fonte significativa di micro-plastiche che sono dannose per l’ambiente.
Il nuovo sistema di etichettatura si applichera’ anche ai veicoli pesanti (i cosiddetti pneumatici C3), che attualmente non sono coperti dai requisiti UE. Le etichette devono essere chiaramente visibili per i consumatori e devono essere esposte in tutte le situazioni in cui vengono venduti pneumatici, anche online, e devono avere un codice QR per una facile scansione. L’accordo, approvato senza votazione in apertura di sessione, dovra’ ora essere formalmente adottato dal Consiglio dei ministri. Il Regolamento sara’ di applicazione a partire dal 1° maggio 2021. Il nuovo sistema di etichettatura potrebbe portare a una riduzione di 10 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e a un aumento del fatturato nel settore manufatturiero di 9 miliardi. Una volta entrato in vigore, il nuovo Regolamento sull’etichettatura dei pneumatici abroghera’ e sostituira’ il precedente Regolamento del 2009.
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Nel Parco dei Nebrodi nato un piccolo di aquila reale

ROMA (ITALPRESS) – E’ nato l’aquilotto dalla coppia di aquila reale che ha nidificato nel Parco dei Nebrodi, sulle Rocche del Crasto, nei pressi di Alcara Li Fusi. L’uovo si e’ schiuso l’11 maggio, dopo circa 45 giorni di cova che e’ stata effettuata a turno da entrambi i genitori. Dentro il grande nido il pulcino e’ sempre pronto a ricevere il cibo da parte dei genitori, come mostrano le immagini del telerilevamento. Previsti tra pochi giorni i “primi passi” e una successiva rapida crescita per raggiungere le dimensioni dei genitori: atteso per fine luglio invece – intorno ai 75 giorni di vita – l’involo dal nido.
La coppia d’aquila reale che nidifica in questo sito, grazie all’elevato successo riproduttivo che e’ stato registrato negli ultimi decenni, risulta tra le piu’ prolifiche d’Italia, indicatore inequivocabile dell’idoneita’ ambientale dell’area protetta. Il tutto sotto l’occhio vigile del Parco che, grazie ad una telecamera posizionata accanto al nido, monitora tutto cio’ che accade all’interno: dalle fasi di “restauro”, alla deposizione, cova e schiusa delle uova, fino al primo volo del giovane con l’abbandono del nido. Il sito di nidificazione e’ protetto da eventuali disturbi antropici da parte del Parco, che ha interdetto a turisti, visitatori e curiosi la fruizione dell’area delle Rocche del Crasto compresa fra Rocca Calanna e la Grotta del Lauro.
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Una goccia che evapora diventa uno spettrometro per l’analisi chimica

ROMA (ITALPRESS) – In un articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications, i ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) di Pozzuoli hanno ideato e dimostrato un sistema semplice per analizzare il contenuto spettrale di una qualsiasi radiazione. Tale tecnica rende possibile individuare e quantificare la presenza di specifiche molecole in un campione, grazie alla traccia impressa nella radiazione che lo attraversa o ne viene riflessa.
“L’analisi spettrochimica e’ fondamentale per tutte le discipline scientifiche e per innumerevoli applicazioni industriali, ma nella maggior parte dei casi richiede strumentazioni da laboratorio ingombranti e costose”, afferma Gianluca Gagliardi ricercatore Cnr-Ino responsabile della sezione di Napoli. “L’esperimento condotto al Cnr-Ino mostra che tale analisi puo’ essere realizzata dal piu’ semplice dei sistemi microfluidici: una goccia sulla punta di una fibra ottica. La radiazione da investigare, inviata attraverso la fibra ottica, viene riflessa prima dall’estremita’ della fibra e poi dalla superficie della goccia. La sovrapposizione delle due retroriflessioni all’interno della fibra genera cosi’ un segnale di interferenza. Poiche’ la superficie della goccia recede durante l’evaporazione del liquido, il segnale di interferenza cambia nel tempo e, dalla sua variazione, puo’ essere ricavata l’informazione sullo spettro elettromagnetico della radiazione incidente tramite un procedimento matematico quasi istantaneo”.
“L’apparato goccia-fibra descritto e’ analogo ad un interferometro a braccio mobile, che e’ l’elemento chiave dei diffusissimi spettrometri in trasformata di Fourier. Ma in questo caso il motore della scansione e’ la spontanea evaporazione del liquido”, spiega Pietro Malara, ricercatore del Cnr-Ino a Napoli. “La semplicita’ del sistema e l’assenza di parti meccaniche in movimento permettono di realizzare uno spettrometro miniaturizzato con costi contenuti, robusto e capace di operare automaticamente in assenza di sorgenti di energia. La tecnica dimostrata apre dunque un nuovo orizzonte per le applicazioni dell’analisi spettrochimica”.
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