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Al via Parco Italia, 70.000 alberi verranno piantati entro fine 2024

ROMA (ITALPRESS) – Presentata a Roma, presso la sede di Confagricoltura, la fase di implementazione del programma di forestazione urbana Parco Italia che prevede la messa a dimora dei primi 70.000 alberi e arbusti entro la fine del 2024.
Il progetto, promosso da Stefano Boeri Architetti e Fondazione AlberItalia, è stato avviato grazie a un investimento di 2 milioni di euro del Right Now Climate Fund, il fondo da 100 milioni di dollari con cui Amazon si impegna nel mondo a sostenere progetti basati sulla conservazione e il ripristino dell’ambiente naturale.
Ad oggi, oltre 15.000 alberi e arbusti sono stati già piantati in diversi siti sul territorio, da Motteggiana, in provincia di Mantova, ai due impianti in Abruzzo, in provincia di Chieti e Pescara. Ulteriori 35.000 sono invece già stati allocati e verranno piantati entro marzo 2024. Tra questi, un impianto a Monterotondo, nella città metropolitana di Roma, che ospiterà oltre 3.000 alberi in un’area di 4 ettari, e un importante progetto a Porto Marghera, in provincia di Venezia.
La visione di Parco Italia sul lungo periodo è arrivare a piantare un albero per ogni cittadino delle 15 città metropolitane italiane: 22 milioni di alberi entro il 2040, così da creare una rete nazionale composta da corridoi ecologici in grado di aumentare e proteggere la biodiversità, ampliando la presenza di aree protette lungo la Penisola.
La fase iniziale di ricerca, completata nell’ottobre 2023, ha infatti ha evidenziato che l’incremento delle aree protette e, in contemporanea, la tutela delle risorse naturali, gestite in modo da minimizzare i rischi di frammentazione e aumentare la connettività ecologica, rappresentano gli strumenti chiave per ridurre gli effetti negativi della perdita di habitat e della frammentazione ecologica.
L’Italia dovrebbe aumentare la percentuale di aree protette almeno dell’8,7% entro il 2030 per raggiungere l’obiettivo dell’Unione Europea. Questo perchè, sebbene le aree boschive costituiscano il 35% della superficie in Italia – la più grande infrastruttura verde del Paese – il 25% del territorio presenta elevati gradi di frammentazione ecologica, legati anche all’intensificazione dei rischi, come ad esempio l’aumento del numero e dell’intensità degli incendi.
Per affrontare queste sfide, la ricerca ha inquadrato le conoscenze di base per definire il piano operativo della successiva fase di implementazione. In primo luogo, il team di Parco Italia ha mappato i progetti di forestazione nazionali conclusi e in corso, sia pubblici che privati, geolocalizzando più di 400 iniziative in Italia. Analizzando le politiche nazionali e la filiera forestale, la ricerca ha concluso che l’attuale produzione di vivai forestali, gestiti principalmente dalle pubbliche amministrazioni su scala regionale, sia insufficiente a soddisfare la domanda attesa dai prossimi programmi di afforestazione.
Il team di Parco Italia ha inoltre sviluppato una mappa generale dell’intero territorio italiano, indicando le aree in cui la forestazione avrebbe un impatto maggiore in termini di aumento della connettività ecologica e della biodiversità. Su scala nazionale, la mappa mostra chiaramente una priorità di forestazione, con l’obiettivo di migliorare la connettività ecologica, in Pianura Padana nel Nord Italia, nei settori di bassa montagna del Piemonte e della Lombardia, nell’interno della Toscana, in alcune aree costiere delle Marche e del Lazio, in località sparse in Campania e Sicilia.
Parco Italia, partendo dalle linee guida nazionali e internazionali di forestazione, ha sviluppato un’analisi approfondita per la costruzione di un documento complessivo di linee guida – a disposizione del pubblico sul sito – per la progettazione, pianificazione, gestione e manutenzione dei siti di piantagione di alberi in Italia.
“Parco Italia promuove la visione del territorio italiano come di un grande Parco della biodiversità vegetale e faunistica. In coerenza con il progetto di un Parco Mondiale proposto da Richard Weller, Parco Italia mira a stabilire gradualmente una rete ecologica nazionale che colleghi tra loro le aree protette, i parchi nazionali e regionali, le aree marine protette e i siti di “Natura 2000″ di interesse comunitario. Per realizzare questa connessione, Parco Italia propone una serie di percorsi pedonali e ciclabili che includano un’alta biodiversità di specie vegetali. Parco Italia è dunque un atto di cura del territorio italiano, reso possibile attraverso la costruzione di una rete nazionale di Cammini della Biodiversità, con l’obiettivo di ampliare la presenza di connessioni ecologiche e culturali tra aree naturali protette, aree non protette e percorsi di mobilità lenta e il recupero dei borghi storici che punteggiano la dorsale appenninica e la fascia prealpina”, spiega l’architetto e urbanista Stefano Boeri.
“Parco Italia è parte integrante delle Strategie nazionali sulle Foreste e sulla Biodiversità. Grazie anche al progetto Parco Italia è stato possibile intervenire per rafforzare il sistema di supporto alle sfide che portano alla realizzazione di nuove foreste e connessioni ecologiche. Particolare attenzione è stata infatti dedicata al settore vivaistico forestale, fondamentale per poter operare con criteri di qualità negli interventi di rimboschimento. In questo senso, Parco Italia chiama con forza il coinvolgimento attivo delle Regioni e delle loro realtà vivaistiche definendo nuove sinergie fra pubblico e privato per la produzione di alberi di qualità certificata. Una ulteriore componente della ricerca sviluppata tramite il progetto Parco Italia è stata dedicata a costruire, per la prima volta, una piattaforma nazionale di terreni disponibili ad accogliere nuove foreste. Si tratta ovviamente di un processo in itinere ma è di importanza strategica per il futuro del nostro Paese e delle nostre foreste”, dichiara Marco Marchetti, presidente della Fondazione AlberItalia.
“Attraverso il Right Now Climate Fund, Amazon si impegna a supportare nel mondo progetti basati sulla natura che come Parco Italia ci permettono di avere un impatto ambientale e sociale concreto nelle comunità in cui vivono tanti nostri dipendenti e clienti. Come parte del nostro continuo investimento in Italia, siamo orgogliosi di supportare questo programma nel suo ambizioso proposito di preservare e migliorare il patrimonio naturale del Paese”, ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager Amazon Italia e Spagna.
‘Confagricoltura, partner di Alberitalia, è impegnata attivamente nella tutela e nella promozione della biodiversità e nella valorizzazione del patrimonio territoriale agricolo e forestale italiano. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli, infatti, supporta numerose iniziative per evidenziare il valore aggiunto che le aree verdi danno alle nostre città. In quest’ottica, siamo lieti di ospitare il lancio di Parco Italia con l’obiettivo di mettere in evidenza quanto il settore del verde sia vitale e strategico per contribuire a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, con vantaggi sulla salute e per una migliore qualità della vità, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.
Nel 2022, sempre nell’ambito del programma Parco Italia, Amazon ha contribuito alla piantagione di oltre 6.000 alberi nella Città metropolitana di Milano attraverso il progetto pilota Forestami. Il sostegno di Amazon a Parco Italia si inscrive nel più ampio impegno dell’azienda a favore di progetti basati sulla natura nel mondo, operati attraverso gli investimenti del Right Now Climate Fund, in linea con gli obiettivi fissati dal Climate Pledge, l’impegno a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 co-fondato e sottoscritto da Amazon nel 2019.
Sempre nell’ambito dei progetti basati sulla natura che il Right Now Climate Fund supporta in Europa, Amazon ha già investito anche in un programma di espansione delle aree verdi urbane in Germania, in un programma di ripristino di aree naturali e piantumazione di alberi nel Regno Unito, nella prima coltivazione di alghe situata tra turbine eoliche off-shore al mondo, al largo delle coste olandesi. Amazon ha inoltre investito in un progetto di conservazione e ripristino forestale sui monti Appalachi negli Stati Uniti e nel programma Agroforestry and Restoration Accelerator nella foresta Amazzonica in Brasile. Amazon, infine, è uno dei membri principali della LEAF Coalition, una nuova iniziativa globale basata sulla collaborazione tra settore pubblico e privato, che ha l’obiettivo di raccogliere almeno 1 miliardo di dollari di capitali per proteggere le foreste pluviali nel mondo.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

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La mostra “Arte circolare” a Palazzo Piacentini

ROMA (ITALPRESS) – La mostra “Arte circolare” sarà esposta e visitabile nell’Atrio di Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fino al 4 dicembre. A inaugurarla sono stati il 13 novembre il ministro Adolfo Urso e il presidente CONAI Ignazio Capuano.
Dopo quelle al Maxxi e alla Camera dei Deputati, è la terza occasione per ammirare dal vivo le venti opere, affidate alla curatela di Spazio Taverna, con cui CONAI ha voluto invitare venti artisti a raccontare l’economia circolare. E, in qualche modo, gettare uno sguardo nuovo sul percorso che i materiali posso fare per rinascere attraverso il riciclo.
“Una mostra importante e significativa”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. “Sia perchè espone le opere di una nuova generazione di artisti, che hanno immaginato come coniugare l’arte creativa italiana e il tema riciclo – ha aggiunto -. Sia perchè cade in un momento significativo, in cui il Parlamento Europeo si appresta a votare un Regolamento sugli imballaggi che, per com’è oggi, manca delle basi scientifiche che dovrebbero essere a fondamento di ogni azione dell’Unione Europea. Anche per questo il 22 novembre sarò a Strasburgo, per ascoltare le posizioni dei parlamentari delle delegazioni italiane. Auspico la capacità di rappresentare appieno le esigenze del sistema industriale italiano, che più di altri in questi anni si è mosso e che oggi rappresenta un modello di economia circolare. Questa mostra gli fa pienamente onore”.
“Una nuova occasione per ricordare come la tutela del pianeta e delle sue risorse possa esprimersi attraverso i linguaggi più diversi”, commenta il presidente CONAI Ignazio Capuano. “E l’arte, anche in questo caso, si rivela uno dei mezzi espressivi più potenti – aggiunge -. In tutte queste opere, la materia è stata trasformata per diventare altro, dando forma alla creatività di venti giovani artisti. In qualche modo, è anche una metafora di quanto avviene con il riciclo: i materiali già estratti rinascono, per diventare materia di secondo utilizzo e contribuire non solo al risparmio di nuova materia, ma anche di energia e di gas serra. Con oltre il 71% di imballaggi riciclati l’Italia è leader fra i grandi Paesi europei in questo comparto, e la mostra Arte circolare, in qualche modo, lo riafferma con forza”.
Nell’edificio costruito dall’architetto Marcello Piacentini nel 1932 con il contributo di molti artisti contemporanei dell’epoca, da Mario Sironi a Ferruccio Ferrazzi, e all’interno di un ambiente dove l’arte è protagonista (a partire da La Carta del Lavoro, la vetrata monumentale realizzata da Sironi), all’alba del XXI secolo ritorna la presenza di una nuova generazione di artisti italiani, che in questa sede assume un significato simbolico molto preciso e puntuale, legato al rapporto tra il lavoro e l’arte contemporanea emergente.
I venti artisti sono stati selezionati da Marco Bassan e Ludovico Pratesi sulla base di un’attenzione alle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità unita ad un curriculum internazionale. Nelle loro opere, i materiali utilizzati e i temi affrontati rappresentano di fatto possibili soluzioni per proporre nuove forme creative legate alle sfide del futuro.
Dieci opere sono state selezionate nel 2022, in occasione del venticinquesimo anniversario di CONAI, per la prima edizione. Altre dieci per la seconda, nel 2023.
Ognuna delle due edizioni ha avuto un vincitore, che si è aggiudicato il Premio CONAI: il Consorzio ha scelto una delle opere attraverso il voto di una giuria, chiamata a individuare la creazione che meglio risponde a criteri di innovazione e sostenibilità.
Gli artisti dell’edizione 2023 sono Ruth Beraha, Veronica Bisesti, Lucia Cantò, Federica Di Pietrantonio, Antonio Fiorentino, Valentina Furian, James Hillman, Lucas Memmola, Francis Offman, Serena Vestrucci. La vincitrice del Premio CONAI 2023 è stata Ruth Beraha.
Gli artisti dell’edizione 2022 sono Marco Emmanuele, Giulio Bensasson, Bea Bonafini, Gianluca Brando, Antonio della Guardia, Guglielmo Maggini, Diego Miguel Mirabella, Numero Cromatico, Lulù Nuti, Alice Paltrinieri. Il vincitore del premio CONAI 2022 è stato Giulio Bensasson.

– Foto ufficio stampa CONAI –

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Conou, economia circolare indispensabile per sviluppo sostenibile

ROMA (ITALPRESS) – L’economia circolare è indispensabile per otto persone su dieci tra i visitatori della 26ma edizione di Ecomondo. E quasi nove su dieci associano, correttamente, il concetto di economia circolare al riciclo e recupero dei rifiuti. E’ quanto emerge dalla rilevazione condotta dal Conou – Consorzio nazionale oli minerali usati – durante le giornate di Ecomondo.
Dalle risposte si nota come rispetto alla medesima analisi svolta nell’edizione 2022, sia cresciuta la partecipazione delle donne (dal 35% al 43%) e degli adulti (oltre il 73% sono i >24 anni), il che va preso come un segnale di approccio consapevole da parte dei cittadini responsabili alla fiera e ai temi di cui essa è portatrice. A ciò si aggiunge che la percentuale di coloro che credono che l’economia circolare abbia un ruolo indispensabile per affrontare la crisi economica si accresce (dal 74% al 79%), mentre anche il concetto tradizionale di Economia circolare intesa solo come risparmio arretra (dal 18% al 12%) dinanzi a quello di riciclo e recupero, confermando, anche qui, una maggiore consapevolezza. Rimane abbastanza stabile la percentuale degli intervistati che attribuiscono ai governi la responsabilità di doversi far carico delle urgenze ambientali (55% vs il 54% del 2022), così come quella di chi è convinto che il contrasto all’emergenza climatica spetti principalmente alle industrie e alle imprese (35% vs il 33% del 2022); diminuisce invece di 3 punti la percentuale di chi attribuisce il compito a cittadini e organizzazioni no profit, passando dal 12% al 9%. Insomma è chiaro che ci si attende una azione concertata dei decisori e del mondo produttivo. Il 63% del campione, inoltre, crede che investire su progetti di economia circolare sia la strada maestra per costruire un modello produttivo sostenibile, in aumento sul valore del 56% del 2022, confermando come l’economia circolare sia vista come urgente ineludibile, mentre ancora pochi (21%) vedono nel pieno utilizzo dei fondi stanziati a livello europeo un’occasione da cogliere. Sorprendente è vedere che quasi la metà del campione, con ampiezza di visione, attribuisce ai cambiamenti climatici la responsabilità dell’inflazione da prodotti alimentari, mentre il 34% ne vede una chiara correlazione con la salute umana ovvero la crescita delle malattie croniche, allergie e intolleranze. Da ultimo, quasi il 20% del campione si rivela consapevole come anche il problema dei flussi migratori può trovare una spiegazione nelle alterazioni climatiche che le aree di provenienza hanno subito, con particolare riferimento ai fenomeni migratori dall’Africa all’Europa.
“L’economia circolare è la chiave per uno sviluppo sostenibile e come Consorzio siamo orgogliosi di rappresentare un modello compiuto di circolarità, grazie alla nostra filiera virtuosa in grado di raccogliere sostanzialmente tutto l’olio minerale usato raccoglibile e arrivando a rigenerarne oltre il 98%. Fa particolarmente piacere vedere come dalla rilevazione emerga una chiarezza di visione crescente e come anche i giovani siano attenti ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare”, ha commentato Riccardo Piunti, presidente del Conou.
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– Foto: ufficio stampa Conou –

“Le Energie della Sicilia”, dalle Pmi passi avanti sull’efficienza

ENNA (ITALPRESS) – Nuovo appuntamento del tour organizzato nelle nove città siciliane capoluogo di provincia per la presentazione di “Le Energie della Sicilia”, la campagna di comunicazione cross-mediale ideata dal Dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana. Il 10 novembre un incontro nel Palazzo della Provincia e della Prefettura del Libero Consorzio di Enna, un’occasione per fare un primo bilancio della campagna il cui scopo è quello di sensibilizzare i cittadini all’uso razionale dell’energia elettrica per evitare ogni tipo di spreco. “Il bilancio non può che essere positivo – spiega Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione Siciliana – abbiamo avuto delle ottime risposte dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria. Abbiamo avuto modo di confrontarci con le loro esigenze e di ampliare al meglio il nostro messaggio verso questi soggetti che, di fatto, sono tra i principali fautori dell’efficientamento energetico”.
“Il tema principale rimane quello delle risorse – continua Sannasardo – e il modo in cui le utilizziamo per accompagnare il processo di decarbonizzazione. La Regione Siciliana ha già approvato un programma operativo che prevede risorse importanti sia per la riqualificazione energetica degli immobili e dell’illuminazione pubblica. Ci sono anche dei fondi dedicati alle piccole e medie imprese per l’efficientamento energetico delle linee produttive”.
Il manager poi ha voluto esprimere la sua soddisfazione per la grande risposta avuta dalle scuole: “Abbiamo già tenuto due workshop a Palermo e Messina e, in entrambi i casi, la risposta dei giovani è stata importante, grazie alla sensibilità dimostrata dai Dirigenti scolastici”.
La campagna prevede altri incontri a Siracusa, Ragusa e Catania e il “Road Show” finale nel capoluogo etneo interamente dedicato alle scuole e ai cittadini.

– foto col/Italpress –

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Confagricoltura “Continua a salire il conto dei danni in agricoltura”

ROMA (ITALPRESS) – “Dall’alluvione in Emilia Romagna, alla siccità, alle fitopatie, fino alla recente tempesta Ciaran, continua a salire il conto dei danni all’agricoltura causati dal cambiamento climatico, il cui impatto è aggravato da carenze infrastrutturali e inadeguata cura del territorio. Inoltre, sull’andamento dei prezzi e dei mercati pesa l’instabilità legata alle tensioni in Medio Oriente e al conflitto che prosegue in Ucraina. Le prospettive sono incerte. ‘Siamo come gli antichi naviganti costretti ad orientarsi con le stelle, ma la visione è ostacolata dalle nuvolè, ha ammonito nei giorni scorsi Jerome Powell, presidente della “Federal Reserve”, la Banca centrale degli Stati Uniti”. E’ quanto si legge nella nota settimanale di Confagricoltura.
“In effetti, gli indicatori statistici segnalano una situazione di complessa lettura. Secondo i dati di Eurostat, il Servizio statistico della Commissione europea, l’inflazione alimentare nella UE è in calo, ma resta elevata. Lo scorso settembre era ancora attestata oltre il 9%, circa quattro punti percentuali in più sul tasso generale – sottolinea Confagricoltura -. Dal canto suo, l’indice della FAO, che monitora l’evoluzione dei prezzi internazionali dei principali prodotti agricoli, è diminuito ad ottobre di quasi l’11% rispetto allo stesso mese del 2022. In controtendenza, ma dopo nove mesi di continui ribassi, le quotazioni delle produzioni lattiero-casearie (oltre il 2% in più nel periodo considerato). Per rappresentare l’effetto dei cambiamenti climatici sulla produzione agricola, può essere interessante fare riferimento ai dati relativi all’andamento dei prezzi dell’olio d’oliva, aumentati nel giro di un anno del 75%, arrivando a sfiorare i dieci euro a litro”.
“A causa della siccità, la produzione in Spagna, primo produttore mondiale, è diminuita di circa la metà rispetto alla media quinquennale. Nel 2019, a fronte di scorte particolarmente abbondanti, i prezzi dell’olio spagnolo superavano di poco i due euro a litro e fu necessario un intervento finanziario della UE, al fine di evitare una pesante crisi del settore in termini sociali ed economici”, fa osservare Confagricoltura, evidenziando che “l’adattamento al nuovo contesto climatico richiede tempo e ingenti investimenti per le innovazioni tecnologiche. Nell’immediato, è auspicabile una rinnovata collaborazione tra tutte le parti della filiera agroalimentare per contrastare le difficoltà e le incertezze del ciclo economico. Secondo gli analisti della Banca centrale europea, solo nel 2025 l’inflazione tornerà in prossimità dell’obiettivo del 2%. I tassi d’interesse resteranno sostanzialmente invariati per un tempo prolungato, con effetti negativi sulla crescita economica. In questa fase assolutamente straordinaria, l’obiettivo di fondo è la salvaguardia economica e produttiva del sistema agroalimentare italiano; condizione indispensabile anche per una maggiore presenza del ‘Made in Italy’ sui mercati internazionali”.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Premio Scudo, a Chianciano Terme tante stelle per l’ambiente

CHIANCIANO TERME (ITALPRESS) – La terza edizione del Premio Scudo Chianciano Terme, in programma sabato 11 novembre al Pala Monte Paschi, si annuncia ricca di grandi ospiti e densa di contenuti, con declinazione “green”.
Alle 21 la serata di assegnazione del Premio Scudo 2023. Spetterà al presentatore Rai Giancarlo Magalli, già conduttore della prima edizione, introdurre la gran parata di ospiti d’onore. Il prestigioso Premio Scudo è stato assegnato a uno dei personaggi più celebrati e popolari della tv e del teatro, Flavio Insinna, all’imprenditore “visionario” Brunello Cucinelli, noto anche come il “re del cashemire”, a Licia Colò, conduttrice, autrice televisiva, scrittrice e blogger, amata dal grande pubblico per la presentazione di programmi di viaggio e per la sua attività di divulgazione scientifica. Verrà premiata la sontuosa carriera di attrice e doppiatrice, connotata da impegno civico e spiccata sensibilità, della grande Ottavia Piccolo. Tra i premiati anche il prof. Valerio Rossi Albertini, fisico e divulgatore scientifico, noto volto televisivo, Claudia Adamo, responsabile Rai Meteo, Chiara Giallonardo, alla conduzione di Linea Verde, impegnata nella difesa dell’ambiente e del Made In Italy; Annalisa Corrado, green hero con Alessandro Gassmann. Premio Scudo al Generale di Brigata Giuseppe Vadalà, che svolge il delicato compito di Commissario di Governo per la bonifica delle discariche abusive e dei siti contaminati, a Luca Santini, presidente Federparchi, una vita dedicata alla conservazione e salvaguardia del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, patrimonio mondiale UNESCO con le sue faggete vetuste e la Riserva naturale di Sasso Fratino.
“La sempre più auspicabile maturazione di una cultura della legalità non può eludere oggi la questione ambientale – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – E’ dunque evidente il grande contributo che viene da un’iniziativa come il Premio Scudo, per il quale ringrazio l’associazione “Sicurart”, organizzatrice, e il Comune di Chianciano Terme che lo sostiene e lo ospita. Questo prestigioso riconoscimento che promuove il rispetto delle leggi, quest’anno in favore dell’ambiente, affronta una questione inderogabile per l’intera umanità, che di fronte al crescente e indiscriminato sfruttamento delle risorse naturali rischia di compromettere il futuro del pianeta. Il concetto di sostenibilità ambientale rinvia alla necessità di costruire un ‘pensare ecologicò diffuso, sostenuto da un adeguato impegno formativo. Educare alla legalità nei confronti dell’ambiente rappresenta allora una significativa chiave per rinsaldare l’indissolubile legame fra società civile e mondo naturale”.
Il sindaco di Chianciano Terme, Andrea Marchetti, sintetizza la missione del “Premio Scudo”: “E’ quella di promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia attraverso l’esempio di personaggi del cinema, della tv, della cultura, del giornalismo e dello sport.
Voglio quindi ringraziare l’Associazione Culturale “Sicurart” per aver dato una grande opportunità alla nostra città: quella di ospitare un premio così prestigioso con l’obiettivo che Chianciano Terme diventi motore dell’educazione alla cultura delle regole e al senso di appartenenza alla Comunità.
L’Assessore alla Cultura del comune di Chianciano Terme Rossana Giulianelli commenta: “La terra non è un’eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli.
Questa è ormai una delle più utilizzate citazioni estratte dal discorso che nel 1852, Capo Seattle pronunciò in risposta alla richiesta del Governo degli Stati Uniti d’America, relativamente alla volontà di comprare le terre del suo popolo, gli indiani d’America. Ma nonostante venga sempre più spesso menzionata, con la stessa facilità e frequenza la si dimentica. Siamo molto soddisfatti di poter contribuire alla realizzazione della terza edizione Premio Scudo che celebra proprio il tema della sostenibilità ambientale”.
La serata di assegnazione del premio sarà preceduta, alle ore 17:30, da un talk sul tema “Verso il mondo di domani: buone pratiche ambientali”. Il giornalista Rai Paolo Notari dialogherà con Monia Monni, assessore all’ambiente della Regione Toscana e col Gen. B. Giuseppe Vadalà, Commissario di Governo per la bonifica delle discariche abusive e dei siti contaminati, il Col. Alberto Veracini, reparto Carabinieri biodiversità di Pieve santo Stefano, Valerio Rossi Albertini, fisico e divulgatore scientifico, Luca Santini, presidente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e di Federparchi, Francesco Macrì, presidente Estra Spa e member board di Leonardo spa, Giacomo Cherici, presidente Aisa Impianti.
“Nel segno dell’ambiente, con uno sguardo positivo – dichiara Guido Albucci, presidente dell’Associazione Sicurart, promotrice dell’evento – vogliamo esaltare buone pratiche e protagonisti nel campo della salvaguardia del nostro pianeta. Lo faremo attraverso due distinti momenti di un format collaudato, visti gli ottimi esiti fin qui ottenuti: prima un talk, poi la serata di gala di assegnazione del Premio Scudo, con la previsione di tanti ospiti importanti sul palco ed in platea che ci onoreranno della loro presenza. Personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo, dell’imprenditoria e delle istituzioni che hanno lasciato, attraverso azioni virtuose, un segno tangibile nel presente e costituiscono un esempio da seguire per le nuove generazioni. Un ringraziamento particolare al comune di Chianciano Terme che ospita per il terzo anno l’iniziativa, alla Regione Toscana, a enti e privati che ci sostengono”.
“Siamo partiti nel 2021 – ricorda Arianna Gallo, al vertice del team di giovani che organizza l’evento – con Franco Nero, Massimo Giletti, Lirio Abbate, Ferdinando De Giorgi, Giorgio Pasotti, Martina Pigliapoco, Rossella Fiamingo, Antonella Palmisano. Lo scorso anno abbiamo premiato Giancarlo Giannini, Ettore Bassi, Giuseppe Governale, Myrta Merlino, Marco Tardelli, Simone Luglio e Giovanni Santangelo, Don Tonino Palmese, Andrea Pamparana. Anche la terza edizione presenta un parterre di rilievo assoluto, a rimarcare il prestigio che la manifestazione ha assunto. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno prestato un importante contributo, in particolare l’artista Lucio Minigrilli che ha realizzato il Premio, il giornalista Andrea Laurenzi per la redazione delle motivazioni dei premiati, Antonio Aurilio per il lavoro di post produzione. Ricordo che l’ingresso all’evento è libero”.
Anche alla terza edizione del Premio Scudo, per il suo valore, hanno conferito il patrocinio e supporto: Stato Maggiore della Difesa, Regione Toscana, Comune di Chianciano Terme, Provincia di Siena, Camera di Commercio Arezzo-Siena, Pro Loco Chianciano Terme. Il Premio Scudo è organizzato in collaborazione con Estra, Aisa Impianti e Zerospreco, Oleificio Toscano Morettini, Caffè Europa, Amaro Santoni, Ristrutturare Risparmiando, Semar, Stosa Cucine, Ombra Sicurezza e Special Mac.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Conou a Ecomondo 2023, legalità e dialogo con i giovani

RIMINI (ITALPRESS) – Legalità, da un lato, e sensibilizzazione dei giovani sui temi ambientali dall’altro, sono il cuore della partecipazione del CONOU alla 26a edizione di Ecomondo, la grande fiera internazionale della green e circular economy, a Rimini dal 7 al 10 novembre.
Il contributo ambientale, che consente ai Consorzi di sostenere gli oneri per la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero dei rifiuti e il contrasto all’evasione contributiva è il focus dell’incontro promosso dal CONOU che vede anche la partecipazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e di alcuni tra i più importanti Consorzi di raccolta e smaltimento come Haiki Cobat (apparecchiature elettriche ed elettroniche), Erion (prodotti elettronici), Unirau (abbigliamento usato) e Greentire (pneumatici).
L’incontro trae spunto dalla recente convenzione sottoscritta dal CONOU con l’ADM finalizzata a una gestione più precisa ed efficace della riscossione dei contributi ambientali e un più stringente controllo dell’eventuale evasione. “L’accordo rafforza il controllo sul pagamento del contributo – spiega il presidente del CONOU Riccardo Piunti -. Siamo messi molto bene da questo punto di vista, ma abbiamo fatto di recente dei buoni passi in avanti sulla repressione di quel pò di evasione che ancora c’era. Il contributo è fondamentale per l’economia circolare”.
Il contributo è infatti essenziale per le attività consortili, finanzia le attività dei consorzi stessi, e costituisce l’essenza del sistema di Responsabilità Estesa del Produttore su cui essi sono fondati. Sistema da cui il CONOU trasse origine 39 anni fa e che lo ha portato ad essere un modello di efficienza e di circolarità compiuta, punta di diamante per tutta l’Europa.
Nel solo 2022, il Consorzio ha raccolto 181mila tonnellate di olio lubrificante usato: sostanzialmente la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato (a fronte di una media europea del 60%), con la produzione di ben 118 mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli. “Nel caso degli oli il modello italiano funziona benissimo, il modello del Consorzio senza fine di lucro riesce a fare funzionare la macchina in modo perfetto, abbiamo un’ottima industria di rigenerazione, abbiamo una compagine di raccoglitori efficace ed efficiente, che rispetta le regole”, sottolinea Piunti.
Numerosi gli effetti positivi in termini ambientali. Grazie, infatti, al contributo del CONOU, lo scorso anno si sono evitati l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 e il consumo di circa 7 milioni e mezzo di gigajoule di combustibili fossili, oltre a un minore sfruttamento del suolo, un risparmio di acqua e riduzioni rilevanti di molti altri inquinanti.
Il rispetto dell’ambiente e l’importanza dell’economia circolare sono al centro delle attività che il CONOU propone per sensibilizzare le giovani generazioni. Presso l’agorà dello stand, il CONOU ospita studenti delle scuole elementari per la visione del cortometraggio “La pace dell’olio”, che illustra la novella nata dalla penna dell’autore e divulgatore ambientale Roberto Cavallo, presente all’incontro: un viaggio fra le generazioni recenti, per riflettere sull’importanza e sul valore del riciclo dei materiali. Il filmato animato accompagna infatti il protagonista attraverso le fasi della sua vita, dall’infanzia all’età adulta fino alla vecchiaia, in cui avviene il passaggio di testimone alla nipotina, in un processo di rigenerazione e rinnovamento continuo come quello che avviene per l’olio.
Nello stand saranno inoltre attive 3 postazioni per giocare a Green League, applicazione del CONOU con la consulenza scientifica di Legambiente, per un viaggio alla scoperta dell’economia circolare e della sostenibilità. Scaricabile gratuitamente su dispositivi mobile l’app propone quattro diversi giochi che inframezzano pillole informative sul risparmio energetico e la gestione differenziata dei rifiuti. Al termine del gioco, l’utente è invitato a rispondere a quesiti per valutare l’apprendimento e incrementare il punteggio nella classifica generale. L’obiettivo è la creazione di una vera e propria community di giovanissimi giocatori più consapevoli delle tematiche ambientali.
A coinvolgere ragazzi e pubblico anche una postazione di RDS – Radio Dimensione Suono, che – tra pillole informative e musica – mostra la portata della comunicazione nella costruzione di una coscienza ambientale.
Infine, la comunicazione diventa protagonista nel talk “Economia circolare e clima tra sensazionalismo e realtà”, che chiude il programma CONOU. Un confronto sulla narrazione del cambiamento climatico da parte dei media affrontato proprio da chi contribuisce a costruirla. Giornalisti esperti di temi ambientali, della stampa generalista e specializzata, ne dibattono da prospettive diverse per cercare di tracciare una linea che distingua i sensazionalismi, dalla realtà scientifica dei cambiamenti climatici.

– Foto Conou –

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Protocollo tra Confagricoltura e Utilitalia per il risparmio idrico

RIMINI (ITALPRESS) – Contrasto alla siccità, alla risalita del cuneo salino e al dissesto idrogeologico. E ancora riuso delle acque reflue depurate, meccanismi di incentivazione del risparmio idrico e utilizzo dei fanghi da depurazione a fini agricoli.
Sono i temi al centro del protocollo d’intesa tra Confagricoltura e Utilitalia, siglato nel corso di Ecomondo.
Partendo dalla consapevolezza del crescente impatto dei cambiamenti climatici sulla disponibilità di acqua, che rende necessario ripensare la gestione della risorsa in un’ottica di maggiore efficienza e sostenibilità, Confagricoltura e Utilitalia si impegnano a organizzare iniziative congiunte sul tema delle risorse idriche, puntando su un meccanismo di incentivazione. Un esempio significativo è rappresentato dai “certificati blu”, ossia un sistema di premialità per le buone pratiche, supportato dalle istituzioni e destinato alle imprese. Verranno inoltre realizzati studi e rapporti in grado di fotografare le strategie del settore primario per reagire a eventi atmosferici anomali, al fine di quantificare in modo mirato gli interventi infrastrutturali prioritari. Confagricoltura e Utilitalia si impegnano inoltre a promuovere, secondo i principi dell’economia circolare, l’utilizzo agricolo di fanghi da depurazione civile, certificati attraverso un marchio in grado di garantire il rispetto dei parametri normativi e di assicurare standard di qualità elevati. In questo modo, sarà possibile abbattere i costi a carico delle imprese per l’acquisto di fertilizzanti tradizionali, rispondendo al contempo agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dal green New Deal.
“La gestione efficiente dell’acqua è un asset fondamentale per il settore primario, addirittura irrinunciabile oggi. Le imprese agricole, infatti, sempre più frequentemente devono fare fronte agli effetti di eventi climatici estremi: la siccità da un lato, le alluvioni e le inondazioni, dall’altro. Pertanto, infrastrutture irrigue performanti, che consentano stoccaggio e dosaggio dell’acqua, e strategie di contrasto alla dispersione rappresentano una priorità per il comparto, a beneficio delle imprese e di tutta la comunità, garantendo vantaggi economici e limitando l’impatto ambientale. In quest’ottica, il Protocollo d’intesa che sigliamo oggi con Utilitalia è sì un traguardo importante, ma è soprattutto un punto di inizio per realizzare iniziative strategiche per un’agricoltura sempre più circolare e resiliente”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. “Per contrastare al meglio gli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica – ha spiegato il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – serve un approccio globale che consideri tutti i diversi utilizzi dell’acqua nel nostro Paese. Per questo motivo, il Protocollo siglato oggi rappresenta un esempio concreto di ‘dialogò tra l’uso civile e quello agricolo. Come Utilitalia ci siamo fatti promotori di una proposta di riforma del settore idrico in quattro punti, uno dei quali si concentra proprio sulla necessità di sostenere un approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua. I gestori mettono a disposizione le loro capacità di pianificazione ed investimento per supportare uno sviluppo accelerato delle infrastrutture per il riuso, la gestione sostenibile delle acque meteoriche, il recupero energetico e di materia, il drenaggio urbano e il governo di infrastrutture di livello distrettuale come invasi ad uso plurimo e interconnessioni sovraregionali”.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Confagricoltura –