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Iren a Ecomondo, focus sulle materie prime critiche

RIMINI (ITALPRESS) – L’Italia potrebbe ridurre del 20% le importazioni di metalli rari se installasse una decina di impianti per il recupero dai rifiuti. E’ uno dei dati emersi nel corso di un dibattito su materie prime critiche ed economia circolare, organizzato da Iren alla 26sima edizione di Ecomondo, alla Fiera di Rimini. Il Gruppo ha inserito la transizione ecologica tra i pilastri su cui poggia il suo piano industriale al 2030: una visione a lungo termine, per la quale Iren si sta impegnando con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership dell’economia circolare e nell’utilizzo sostenibile delle risorse.
Obiettivi da raggiungere grazie al continuo incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, al trasferimento delle best practice del Gruppo nelle aree di nuova acquisizione, all’investimento in automazione e digitalizzazione e allo sviluppo di nuovi impianti nella filiera del recupero di materia.
Per il presidente di Iren Luca Dal Fabbro, bisogna puntare su “impianti che possono recuperare materie prime critiche dai nostri rifiuti, che in realtà sono risorse. Abbiamo delle città che sono miniere a cielo aperto. Pensiamo ai cellulari, ai computer, ai televisori che gettiamo in discarica e che invece sono ricchezza da recuperare. Farlo significa creare nuovi posti di lavoro, recuperare materie prime come palladio, litio, oro, zinco, rame, e al tempo stesso tutelare l’ambiente”.
“Nell’ultimo anno abbiamo investito più di 400 milioni di euro in impianti circolari”, ha ricordato il presidente di Iren.
“Stiamo installando anche impianti di energia rinnovabile – ha aggiunto -. Stiamo investendo centinaia di milioni in questo settore perchè ci crediamo, vogliamo diventarne il leader in Italia. Potremmo essere per il 20 per cento indipendenti dalle importazioni di materie prime critiche se installassimo una decina di impianti in Italia”.
Quella delle materie prime critiche è diventata una delle questioni più urgenti e complesse nel panorama economico globale. “Il gruppo Iren ha l’ambizione di essere leader a livello nazionale in materia di economia circolare. E’ un percorso che stiamo realizzando e che abbiamo delineato nel piano industriale al 2030, che accompagnerà l’azienda nel futuro sulla base di tre pilastri principali – ha sottolineato Dal Fabbro -: transizione energetica, territorialità e qualità dei servizi. In questo ambizioso piano, l’economia circolare rappresenta uno dei principali driver, con un focus particolare sul recupero di materia da filiere strategiche come quella dei Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che possono rappresentare una miniera per l’approvvigionamento di materie prime critiche”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Ecomondo, al via alla Fiera di Rimini la 26^ edizione con numeri record

RIMINI (ITALPRESS) – Ecomondo ha inaugurato questa mattina la sua 26esima edizione con numeri record. E’ infatti per la prima volta a tutto quartiere, dopo lo spin-off diKEY, il salone delle fonti di energia rinnovabili avvenuto a marzo di quest’anno. Dunque, la transizione ecologica prende forma e sostanza nel quartiere fieristico di Rimini, fino a venerdì 10 novembre, con oltre 1.500 brand (+10% rispetto al 2022), che occupano tutti i 150mila metri quadri della fiera. La cerimonia inaugurale ha visto la presenza di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini e di Maurizio Renzo Ermeti, Presidente Italian Exhibition Group, organizzatore dell’evento.
Ermeti, nel suo saluto introduttivo, ha ricordato che “la storia di Ecomondo nasce dalla doppia intuizione di due persone eccezionali: Edo Ronchi, che nel 1997 come ministro dell’Ambiente presentò il decreto che porta il suo nome e che ha cambiato il paradigma con cui si era sempre affrontato il tema rifiuti in Italia. E Lorenzo Cagnoni, il nostro compianto presidente, che nello stesso anno ha inaugurato la fiera “Ricicla”, oggi Ecomondo. In sua memoria IEG ha voluto istituire un premio per le imprese a più alto tasso di innovazione presenti in fiera: il Premio “Lorenzo Cagnoni” per gli innovatori green”.
“Ecomondo non solo accoglie le imprese consolidate, ma apre anche le start-up, che incarnano un modello di innovazione imprescindibile per il nostro progresso – ha sottolineato Anna Montini, Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini -. Quest’anno inoltre la manifestazione si arricchisce di un’area legata alla Blue economy, settore particolarmente strategico per Rimini. Candidata a diventare Capitale della Cultura per il 2026, la nostra città si distingue per gli investimenti in rigenerazione urbana, per il rinnovamento del sistema fognario e per la qualificazione del profilo costiero del lungomare. Tutte trasformazioni ispirate ai temi e alla cultura ambientale che Ecomondo irradia sul territorio”.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha spiegato che “l’Emilia-Romagna ha superato il 73% di raccolta differenziata, ma dobbiamo investire ancora di più contro il consumo di suolo. Con il ministro Pichetto Fratin c’è una grande collaborazione: sono stato nominato commissario per la realizzazione del rigassificatore e garantisco che entro due anni sarà pronto. Questa è la transizione, il futuro è l’energia rinnovabile: ecco perchè a Ravenna verrà realizzato il più grande parco eolico in Italia”.
Per il ministro Pichetto Fratin “il cambiamento climatico è una grande sfida che il nostro Paese affronta con l’obiettivo di abbattere le emissioni del 55% entro il 2030. Impresa ardua per quello che sta succedendo a livello mondiale, ma da intraprendere per le nuove generazioni. Sono obiettivi che dobbiamo raggiungere attraverso un nuovo modello di consumo e di produzione, che investe tanti settori e che vede il governo e le categorie produttive impegnate per trovare il punto di equilibrio tra l’economicità dell’intervento e l’equilibrio con la società. La nostra sfida è la decarbonizzazione. A partire dall’automotive, su cui dobbiamo lavorare per ottenere la neutralità delle emissioni, alle costruzioni, su cui intervenire con agevolazioni e crediti di imposta, ma anche con un percorso Paese per avere fabbricati più efficienti, fino al terzo filone, l’agricoltura moderna”. “Un’ulteriore sfida – ha detto ancora – è la plastica, che vede l’Emilia-Romagna come regione all’avanguardia. L’Italia è in testa in Europa per il riciclo e ha dimostrato la sua capacità di fare del rifiuto una nuova materia prima. La sfida del futuro sarà proprio quella di recuperare dai rifiuti i minerali critici. Un esempio su tutti: il 70% dell’acciaio italiano è prodotto partendo dai rottami. Ecco perchè questa fiera è importante, per accompagnare la transizione attraverso la trasformazione che può essere raggiunta con la tecnologia”.
Nei quattro giorni di fiera a Ecomondo sono attese oltre 30 delegazioni, con circa 280 delegati provenienti da Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina, Europa ed Est Europa. 230 gli eventi nazionali e internazionali nelle quattro giornate di manifestazione, 75 dei quali dal taglio scientifico, economico, tecnico e di scenario con la collaborazione del Comitato tecnico scientifico, insieme ai principali partneristituzionali e tecnicidella manifestazione.
In corso anche la 13^ edizione degli Stati Generali della Green Economy, organizzata dal Consiglio Nazionale della Green Economy composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Gli Stati Generali della Green Economy sono articolati in sessioni plenarie la mattina e 5 sessioni tematiche di approfondimento. Nella sessione plenaria di apertura è stata presentata la Relazione 2023 sullo stato della green economy in Italia che approfondisce il rapporto fra costi e benefici economici della transizione ecologica e aggiorna le performance delle tematiche strategiche green. La sessione internazionale di domani sarà dedicata al tema “Le sfide per imprese e governi in un clima che cambia”.

– foto ufficio stampa IEG –
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Asso.Impre.Di.A. a Ecomondo per un futuro più rispettoso del pianeta

RIMINI (ITALPRESS) – ASSO.IMPRE.DI.A. – Associazione nazionale Imprese di Difesa e tutela Ambientale partecipa alla 26^ edizione di Ecomondo, che si tiene alla Fiera di Rimini, da martedì 7 novembre a venerdì 10 novembre.
“Sarà un’opportunità di confronto, obiettivo è osservare le nostre città con occhi nuovi che rendano possibili azioni, non più rinviabili, necessarie per cercare soluzioni alle conseguenze dovute al cambiamento climatico. E’ doveroso immaginare nuove progettazioni del territorio urbano ed extraurbano – dichiara Alberto Patruno Direttore Generale di ASSO.IMPRE.DI.A. – è fondamentale formulare proposte concrete ed attuabili per contrastare i fenomeni delle isole di calore e delle bombe d’acqua, sempre più frequenti e per rendere le città più accoglienti e sicure. Sono necessari interventi che rispettino la natura, che possano generare servizi ecosistemici per la creazione di ambienti più salutari, accoglienti e vivibili”.
“Il ruolo del verde nella ricerca di “soluzioni basate sulla natura” è sempre più riconosciuto. Le attuali sfide legate al clima, alla biodiversità e alla salute delle persone, sono rendere più verdi le aeree urbane e le soluzioni a tali sfide acquisteranno grande importanza nei prossimi anni. Nel Green Deal europeo ci sono diversi collegamenti al verde e alle “soluzioni basate sulla natura” – dichiara Gianluca Bartolini Presidente di ASSO.IMPRE.DI.A. – infatti è ormai chiaro che il rispetto del verde e soluzioni che “coinvolgano” il verde sono direttamente collegati alla creazione di un clima migliore, alla valorizzazione della biodiversità ed al miglioramento della salute delle persone”.
“L’obiettivo di questo scambio di idee a Ecomondo – dichiara Massimo Lucidi Presidente della Fondazione e-novation – servirà a dare un contributo sulla legge europea sul “Ripristino della Natura” in discussione e che ha consolidato che il verde non è più un lusso, ma un bisogno fondamentale per la qualità della vita”.
La legge sul clima prevede un piano per piantare 3 miliardi di alberi per assorbire la CO2, i tetti verdi e le facciate verdi sono opzioni nell’ambito dell’ondata di ristrutturazioni, la tassonomia dell’UE promuove gli investimenti verdi e l’agenda per le competenze si concentra sullo sviluppo delle competenze per compiere il movimento verde. In cima all’agenda politica dell’UE ora c’è la legge sul ripristino della natura che mira anche a rendere più verdi le aree urbane. Nel prossimo periodo la legge sarà negoziata in un dialogo a tre tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea.
“Proviamo anche in Italia ad applicare e far nostra la “regola del 3-30-300” – dichiara Alberto Patruno Direttore Generale di ASSO.IMPRE.DI.A. – infatti, l’OMS ha proposto una formula, supportata da numerosi studi scientifici, per garantire una “adeguata dose di natura” alle persone: la regola del 3-30-300, ossia 3 alberi tra ogni casa, 30% di copertura arborea in ogni quartiere, 300 metri di distanza massima da un parco o da uno spazio verde per ogni cittadino. In Italia, nelle metropoli c’è ancora troppo poco verde e spesso poco curato e molto frammentato”.
-foto ufficio stampa Assoimpredia –
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Fienga (Cisco) “Le aziende sono sempre più attente alla sostenibilità”

ROMA (ITALPRESS) – Analizzare l’impatto dell’attività, fissare un obiettivo e stabilire una roadmap: sono questi i “semplici passi” per seguire un percorso di sostenibilità. Lo ha detto, in un’intervista all’agenzia Italpress, Angelo Fienga, Director Sustainable Solutions di Cisco, la multinazionale statunitense specializzata nella fornitura di apparati di networking e “impegnata nella sostenibilità da tantissimi anni. Un paio di anni fa abbiamo dichiarato il nostro obiettivo di ‘net zerò: Cisco si è impegnata per riportare a zero le emissioni entro 2040”, fissando “una roadmap che permetterà di raggiungere questo obiettivo” attraverso una serie di passi. “Il primo è l’attenzione ai prodotti: entro il 2025 tutti i nostri prodotti saranno realizzati con i criteri di circolarità, già in fase di progetto. Il secondo elemento, molto importante, è avere una ‘supply chain’ sostenibile, con dei fornitori che abbiano degli obiettivi e una roadmap per raggiungerli. Il terzo elemento imprescindibile è avere dei programmi: nel 2018 abbiamo firmato il pledge a Davos in cui ci siamo impegnati a raccogliere il 100% dei nostri prodotti ovunque nel mondo, gratuitamente per il cliente, per riportarli e ridare loro una seconda, una terza o una quarta vita: questo vuol dire impegnarsi in sostenibilità”.
Come tutte le aziende, anche “l’IT consuma energia: l’IT Footprint è ridurre il più possibile questo impatto. Qualunque apparato elettronico utilizza energia”, ma “lo può fare in maniera mirata e sempre più efficace. Poi l’IT ha la possibilità di ridurre il consumo energetico e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse: questo vuol dire impattare un 15-20% delle emissioni globali”, spiega.
Far passare questi messaggi alle aziende “è sempre meno difficile, sia per la situazione contingente che abbiamo in Europa e nel resto del mondo, sia perchè molte aziende hanno degli obiettivi di sostenibilità e sono sempre più attente a come impegnano e utilizzano le risorse: offrire delle soluzioni che permettano l’ottimizzazione diventa sempre più importante”, le aziende “sono sempre più ricettive”. La sostenibilità però “non riguarda solo l’ambiente, ma anche la qualità della vita: l’intelligenza artificiale oggi può aiutare”, permettendo “un lavoro più facile a chi per esempio lavora da casa, attraverso strumenti che garantiscano sicurezza, ma anche capacità di lavorare in maniera più efficace”.

– foto Italpress –
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Efficientamento energetico, a Messina istituzioni a confronto

MESSINA (ITALPRESS) – Istituzioni a confronto sull’efficientamento energetico alla Camera di Commercio di Messina: il convegno “Le Energie della Sicilia”, in occasione dell’omonima campagna di comunicazione della Regione Siciliana che sta toccando tutte le province, ha coinvolto gli stakeholders del settore per fare il punto sulla situazione attuale e soprattutto sui prossimi obiettivi, a cominciare dalla sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti dell’uso consapevole dell’energia nella vita quotidiana. “La Sicilia ha un alto numero di famiglie in povertà energetica – ha ricordato l’energy manager della Regione Roberto Sannasardo – dunque dobbiamo spingere i siciliani a non sprecare energia. Per contrastare questo fenomeno stiamo puntando sulle Comunità energetiche rinnovabili. La Regione ha già finanziato con 5 milioni di euro la redazione degli studi di fattibilità tecnico economica propedeutici alla loro costituzione e nel 2024 sarà emanato un bando del valore di 100 milioni, destinato alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili utili alla creazione di almeno cento nuove comunità energetiche rinnovabili sul territorio siciliano, per fare della nostra terra la prima in Italia sia per potenza installata che per capillarità delle comunità”.
L’iniziativa, promossa dal Dipartimento dell’Energia dell’Assessorato regionale (www.energiedellasicilia.it), ha coinvolto presidenti di Ordini professionali, associazioni ed enti che si occupano di energia e rientra nel tour che prevede nove incontri nei capoluoghi di provincia, più tre roadshow a Palermo, Catania e Messina dedicati alle scuole e ai cittadini.
“Transizione energetica significa marcare una linea di cambiamento netta rispetto al passato – ha evidenziato il sindaco metropolitano di Messina Federico Basile – già nella precedente amministrazione avevamo premuto l’acceleratore sulle fonti di energia rinnovabile e ora stiamo proseguendo questo percorso. Messina è stata tra le città italiane ad avere ricevuto più certificati cosiddetti bianchi che testimoniano il risparmio energetico e questa è un’importante dimostrazione del lavoro svolto, coronato da un premio ricevuto a Genova”.

– foto xd8/Italpress –
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Energia, a Messina la campagna della Regione sull’uso consapevole

MESSINA (ITALPRESS) – Ha fatto tappa stamane a Messina la campagna di sensibilizzazione della Regione Siciliana sull’uso consapevole dell’energia e delle fonti rinnovabili: in piazza Municipio centinaia tra studenti e cittadini hanno visitato lo scenografico stand allestito con schermi touch screen, tv e visori 3D che hanno offerto un’esperienza interessante e innovativa sul mondo delle fonti energetiche, ancora in parte non perfettamente conosciute e apprezzate nel loro potenziale dalla popolazione. L’iniziativa “Le energie della Sicilia” (www.energiedellasicilia.it) promossa dal Dipartimento Energia dell’Assessorato regionale ha proprio questo obiettivo: “Informiamo e incentiviamo gli utenti ad un utilizzo razionale dell’energia elettrica per evitare ogni tipo di spreco – spiega l’Energy Manager della Regione Roberto Sannasardo – così da evitare di dare un contributo al riscaldamento globale senza averne un ritorno”.
Per efficienza energetica ci si riferisce alla capacità di utilizzare l’energia in modo più efficiente, riducendo al minimo gli sprechi e massimizzando il rendimento di quella utilizzata, a casa come sul lavoro. Sono numerose le tecnologie e le pratiche di risparmio: ad esempio, gli elettrodomestici a basso consumo energetico possono contenere significativamente il consumo e vanno sempre scelti quelli con l’etichetta energetica di classe A o superiore; sistemi automatici di monitoraggio e gestione dei servizi energetici (building automation) consentono di fare funzionare al meglio gli impianti, aumentare il comfort e risparmiare energia; l’isolamento termico degli edifici può ridurre notevolmente la perdita di calore in inverno e di fresco in estate; l’illuminazione intelligente con sensori e controlli che regolano le luci, spegnendole o accendendole, solo quando gli ambienti sono occupati, evitando sprechi; impianti di riscaldamento e raffreddamento più efficienti riducono i costi energetici; coperture vegetali contribuiscono a contenere l’effetto delle temperature estreme, mantenendo l’edificio fresco in estate e caldo in inverno e a migliorare la qualità dell’aria.
“C’è l’esigenza di superare la sindrome del Nimby – continua Sannasardo – secondo cui vanno bene le fonti di energia alternativa, ma gli impianti devono essere costruiti lontano dai nostri territori, perchè è proprio su questo che ci giochiamo il futuro, e gli eventi climatici estremi, che stiamo vivendo anche in Sicilia, ci insegnano che dobbiamo guardare con più attenzione a questi temi e a fare dei passi in avanti”.
L’appuntamento proseguirà anche domani (martedì 7 novembre) dalle ore 9 alle 19, sempre in piazza Municipio a Messina; la prossima e ultima tappa sarà invece alle Ciminiere di Catania lunedi 20 e martedì 21 novembre.
-foto xd9-
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McDonald’s-Altroconsumo, al via campagna sulle buone pratiche di riciclo

MILANO (ITALPRESS) – E’ partita, in questi giorni, la campagna educational di McDonald’s e Altroconsumo, la più grande organizzazione indipendente di consumatori in Italia, che mette al centro i consumatori e punta a diffondere le buone pratiche di riciclo, partendo proprio dal coinvolgimento diretto di chi, nei gesti e nelle scelte quotidiane, può fare la differenza. McDonald’s, infatti, con i suoi 680 ristoranti, che ogni giorno servono oltre 1,2 milioni di clienti, può contribuire a educare, sensibilizzare e velocizzare il processo di transizione ecologica, a partire dalla diffusione di corretta differenziazione dei rifiuti.
Il progetto “Futuro circolare”, annunciato lo scorso luglio, è partito da un’analisi indipendente condotta da Altroconsumo, la scorsa estate, con l’obiettivo di indagare – in dieci ristoranti McDonald’s di diverse zone d’Italia – il livello di consapevolezza sulla raccolta differenziata del packaging e identificare le aree di miglioramento. Ad essere coinvolti sono stati i clienti, i dipendenti e i licenziatari McDonald’s – insieme con oltre 2.000 clienti McDonald’s raggiunti grazie alla community di Altroconsumo “ACmakers” – che, attraverso la loro esperienza, hanno gettato le basi per una campagna di comunicazione che vive nei ristoranti di tutta Italia ma anche sull’app, i canali social e il sito web e sui media, con una pianificazione dedicata. Tra i materiali informativi a disposizione dei consumatori, video pillole e una breve guida pratica.
“Grazie a questo progetto stiamo acquisendo maggiore consapevolezza su come accompagnare al meglio i nostri clienti, coinvolgendoli direttamente nella sfida per rendere riciclabile il 100% del nostro packaging e favorire quindi la circolarità – ha detto Dario Baroni, Amministratore delegato McDonald’s Italia -. Questo per noi rappresenta un importante obiettivo che si associa a un più ampio percorso di transizione ecologica che abbiamo intrapreso da diversi anni”.
“I consumatori sono l’anello fondamentale di ogni strategia di economia circolare che intenda avere successo. Se vogliamo davvero generare impatti positivi su ambiente e società, tutti gli attori devono collaborare: attraverso questa iniziativa, ci proponiamo di aumentare la consapevolezza e la responsabilità delle persone attorno a comportamenti tanto semplici quanto importanti, con cui tutti possono promuovere e mettere in pratica la circolarità”, ha commentato Alberto Pirrone, Country Manager e direttore generale Altroconsumo.
Il progetto di McDonald’s con Altroconsumo si aggiunge al più ampio percorso di transizione ecologica intrapreso dall’azienda, che negli anni ha visto importanti investimenti e uno sforzo concreto per raggiungere risultati misurabili, a partire dal packaging. Dal 2019, infatti, McDonald’s ha avviato una graduale eliminazione della plastica monouso in favore della carta, con un risparmio annuo di oltre 1000 tonnellate di plastica. Oggi, circa il 90% del packaging di McDonald’s è realizzato in carta, 100% riciclabile, certificata o riciclata, grazie anche alla partnership con Seda International Packaging Group. Le analisi merceologiche sui rifiuti effettuate da Comieco evidenziano, infatti, la piena riciclabilità dei rifiuti in carta generati da McDonald’s. In particolare, le buone pratiche analizzate – caratterizzate da un’efficace comunicazione supportata da un sistema di raccolta differenziata appositamente progettato e un controllo qualità in sala – dimostrano che è possibile arrivare a un tasso di raccolta differenziata della carta superiore all’80%. Dalle analisi di Comieco, risulta, inoltre, che oltre 9 imballaggi cellulosici su 10 utilizzati nei ristoranti McDonald’s vengono avviati a riciclo, con un basso livello di frazioni estranee (tasso di riciclo netto al 93%). Un risultato notevole, considerando che si tratta di imballaggi per alimenti con fibra di altissima qualità e prevalentemente monomateriale.

– foto ufficio stampa McDonald’s –
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La Sicilia accelera sulle comunità energetiche

TRAPANI (ITALPRESS) – A Trapani nuova tappa della campagna “Le Energie della Sicilia – Efficienti per Natura” promossa dal Dipartimento dell’Energia della Regione. Un’iniziativa finalizzata a sensibilizzare cittadini, imprese e stakeholder sull’importanza dell’adozione di fonti energetiche sostenibili per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico.
Il convegno introdotto e moderato da Roberto Sannasardo, Energy manager della Regione Siciliana, ha sottolineato il ruolo centrale dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili nella creazione di una Sicilia sostenibile.
Numerosi gli interventi degli ordini professionali e di organizzazione territoriali. Un quadro chiaro delle politiche energetiche regionali e nazionali, delineando le direzioni future e le priorità nel settore. Si è discusso delle leggi e dei regolamenti relativi all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili. Sono stati annunciati programmi di finanziamento o incentivi per progetti legati all’energia sostenibile.
La partecipazione degli ordini professionali come l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine degli Architetti e il Collegio dei Periti Industriali di Trapani ha sottolineato la collaborazione tra professionisti e istituzioni per promuovere l’efficienza energetica nell’edilizia e nelle abitazioni. I rappresentanti istituzionali a livello locale dell’Ance, Cna e Confindustria hanno rappresentato gli interessi delle imprese e contribuiranno a creare opportunità di sviluppo economico legate all’energia sostenibile.
L’evento ha anche visto la partecipazione di esperti del settore energetico, tra cui rappresentanti del Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), del Gestore Servizi Energetici, della Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, dell’ANCI Sicilia e della RENAEL – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali oltre delle associazioni di categoria quali Elettricità Futura, Italia Solare e Sicilesco.
I piani nazionali di ripresa e resilienza rappresentano un’ottima opportunità per le istituzioni di sostenere le Comunità Energetiche con i finanziamenti necessari.
Una Comunità Energetica si basa su un sistema collaborativo tra enti pubblici locali, aziende, attività commerciali e cittadini, che scelgono di dotarsi di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’autoconsumo attraverso un modello basato sulla condivisione.
“La Regione Siciliana sta attualmente focalizzando i propri sforzi sul promuovere comunità energetiche rinnovabili e solidali. Questo approccio mira non solo a favorire la transizione verso fonti energetiche sostenibili ma anche a combattere la povertà energetica, un problema che colpisce purtroppo molte famiglie siciliane a causa delle loro difficoltà economiche nel garantire un adeguato riscaldamento o raffrescamento delle proprie abitazioni. Per affrontare questa sfida, stiamo destinando finanziamenti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi impianti saranno condivisi tra imprese, cittadini e la pubblica amministrazione, con l’obiettivo di garantire una distribuzione equa dell’energia prodotta. Questo approccio non solo favorirà la sostenibilità ambientale, ma contribuirà anche a migliorare la qualità della vita delle famiglie in difficoltà economica”, ha detto Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione Siciliana.
Il Pnrr stanzia per questo scopo 2,2 miliardi, di cui circa 126 milioni destinati alla Sicilia, mentre il dipartimento regionale Energia ha stanziato 100 milioni di euro. In Sicilia sono già una decina le Cer costituite e rappresentano uno stimolo ai Comuni per favorirne la nascita nei loro territori coinvolgendo famiglie e imprese.

foto: Agenzia Italpress

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