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Ambiente

Mattarella “Rispettare l’ambiente con cura e prevenzione”

ROMA (ITALPRESS) – Un invito a “riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente e la natura”. E’ quanto si legge nel messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Sindaco del Comune di Tempio Pausania, Giovanni Antonio Giuseppe Addis: “Sono trascorsi 40 anni dal tragico 28 luglio 1983, giorno in cui un rogo di violenza e proporzioni inusitate provocò la strage di Curragghja, causando la morte di 9 persone e il ferimento di altre 15. L’evento – sottolinea il Capo dello Stato – ha profondamente segnato la storia della città di Tempio Pausania e dell’isola, arrecando lutto e dolore alle famiglie di coloro che caddero nell’estremo tentativo di impedire al fuoco di raggiungere il centro abitato. Appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e volontari hanno sacrificato la loro vita per difendere il bene comune: esempio eroico di altruismo per le giovani generazioni”.
“Avvenimenti tragici come quelli accaduti sulla collina di Curragghja – aggiunge Mattarella – devono indurre tutti a riflettere sulla necessità di rispettare l’ambiente e la natura: risorsa preziosa e ricchezza della Sardegna e dell’intero Paese, da tutelare con rigore, attraverso un impegno costante nella cura del territorio e mirate azioni di prevenzione.
Alla popolazione di Tempio Pausania, ai familiari delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio, in memoria di quell’evento, un commosso saluto”.
foto Agenzia Fotogramma
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Gruppo Chiesi pubblica Report Sostenibilità, zero emissioni entro 2035

PARMA (ITALPRESS) – Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca, ha pubblicato oggi il Report di Sostenibilità 2022. Il documento mostra come la crescita del business di Chiesi sia legata a doppio filo al suo impegno verso uno sviluppo sostenibile, mettendo in evidenza i risultati raggiunti nel creare valore condiviso. Nel 2022 il Gruppo ha perseguito quattro obiettivi di beneficio comune: cura dei pazienti, tutela dell’ambiente, sviluppo delle comunità locali e benessere dei propri collaboratori. Un approccio integrato anche nello statuto di tutte le Filiali Chiesi nel mondo. Chiesi si impegna a generare valore sostenibile per i pazienti, mettendo a punto soluzioni terapeutiche innovative. Nel 2022, il Gruppo ha investito 589 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo, registrando una crescita del 7% rispetto all’anno precedente, e pari al 21,4% del fatturato totale. Chiesi si è classificata come prima azienda farmaceutica italiana per investimenti in R&S nell’area UE e si è confermata prima azienda farmaceutica italiana per numero di brevetti depositati presso l’Ufficio Europeo dei Brevetti. Chiesi si conferma impegnata a favore della trasparenza degli studi clinici e della condivisione dei dati, al di là dei requisiti di legge. Il Gruppo rende pubblici i protocolli clinici, le informazioni relative agli studi e i risultati sintetici degli stessi, su registri di dominio pubblico a livello globale. L’azienda ha, inoltre, incrementato le attività di engagement con i gruppi di pazienti, oltre ad aver ampliato iniziative trasversali all’azienda, volte a diffondere la cultura del coinvolgimento dei pazienti. In tal senso, nel 2022, Chiesi ha ottenuto, per la terza volta, il punteggio più alto in materia di etica da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel 2022 Chiesi ha superato il concetto di carbon neutrality passando al più severo standard “Net Zero Emissions”, rafforzando così il proprio piano di mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra. L’azienda punta a raggiungere Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra dirette entro il 2030 e Zero Emissioni Nette Ghg indirette entro il 2035. Gli obiettivi di riduzione di Chiesi sono stati approvati dalla Science Based Target Initiative e sono in linea con il più ambizioso obiettivo previsto dall’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C, rispetto ai livelli preindustriali, entro il 2100. La strategia di mitigazione di Chiesi segue un approccio gerarchico che ha come priorità evitare e ridurre le emissioni, più che rimuoverle o sostituirle. Le sue prestazioni in fatto di emissioni vengono comunicate in modo trasparente con cadenza annuale. Nel 2022, Chiesi è stata inclusa nella “Climate Change A List” del Carbon Disclosure Project per l’impegno a favore dell’azione per il clima e della trasparenza – riconoscimento ottenuto solo dal 2% delle 15.000 imprese che hanno presentato i propri dati. Lo scorso anno Chiesi ha anche completato con successo la prima ricertificazione come B Corp, rilasciata dell’organizzazione senza scopo di lucro B Lab. Le B Corp sono aziende che rispettano alti standard di impatto sociale e ambientale, come stabilito dal rigoroso B Impact Assessment (BIA). Nel 2022 Chiesi ha ottenuto la ricertificazione con un punteggio più alto rispetto a quello ottenuto nel 2019: un segno del riconoscimento dei risultati ottenuti in termini di sostenibilità, nonchè dei margini di miglioramento su cui lavorare negli anni a venire. Maria Paola Chiesi, Vice Presidente e Head of Shared Value & Sustainability, ha commentato: “Sono felice di ciò che siamo riusciti a realizzare nell’ultimo anno. Il passaggio allo standard ‘Net Zero Emissions’ dimostra la nostra dedizione verso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alla mitigazione dell’impatto ambientale in tutte le attività. Continueremo a far crescere il nostro business in modo sostenibile, rispettando al contempo elevati standard di performance sociali e ambientali, trasparenza e responsabilità”. Per sostenere e promuovere lo sviluppo e il benessere delle comunità locali, Chiesi punta a creare, e distribuire, valore economico diretto e indiretto. Nel 2022 l’azienda ha generato valore per 2.807,5 milioni di euro, di cui l’82,9% è stato distribuito agli stakeholder e il 17,1% è stato reinvestito all’interno dell’azienda. Il Gruppo lavora per estendere il proprio impegno in termini di sostenibilità ai propri partner commerciali, attraverso il Codice di Interdipendenza: un insieme di valori comuni, metodi di lavoro etici e prassi di tutela ambientale. Nel 2022, il Codice di Interdipendenza è stato applicato al 91% dei nuovi fornitori strategici, e il 95% delle spese effettuate da Chiesi è stato oggetto di un processo di qualificazione dei fornitori unico nel suo genere, che, tra i criteri di selezione, premia le performance di sostenibilità. Chiesi è impegnata in programmi di sensibilizzazione delle comunità, che promuovono un approccio collaborativo in cinque aree di intervento: tutela dell’ambiente, istruzione, cultura, inclusione sociale ed emergenze. Nel 2022 il Gruppo ha dato prova di un incessante sostegno a favore dei pazienti nei territori colpiti dalla guerra, fornendo loro accesso ininterrotto a prodotti salvavita, nonchè sostegno economico alle Ong umanitarie e, ove possibile, somministrando in regime di gratuità i trattamenti Chiesi a neonati e pazienti sottoposti a trapianto. Nel 2022 il Gruppo ha donato oltre 130.000 medicinali Chiesi, del valore di 4,5 milioni di euro. Il contributo del Gruppo a un impatto sociale positivo va oltre l’ambito della salute, avendo destinato più di 26,1 milioni di euro a donazioni e ad altri contributi a scopo sociale. Nel 2022 Chiesi ha colmato il divario retributivo di genere a livello di Gruppo. L’azienda è vicina all’equilibrio di genere nella forza lavoro, oggi composta da un numero leggermente superiore di donne (54%). Nelle posizioni di leadership, gli uomini rappresentano circa il 60,1%, percentuale diminuita negli ultimi anni, segnando una tendenza positiva verso l’equilibrio di genere. Chiesi è la prima azienda farmaceutica in Italia ad aver ricevuto la certificazione per la parità di genere dal Governo italiano, con un punteggio pari a 89/100. Continua anche l’impegno dell’azienda verso l’implementazione della propria policy globale in materia di Diversity & Inclusion (D&I), gestita da uno specifico Comitato D&I, per garantire che tutte le diversità facciano parte integrante del Gruppo – qualora esse siano etniche, di orientamento sessuale, identità di genere, status socioeconomico, età, abilità fisiche, fede religiosa, politica, attitudine, stile di vita, e altre diversità invisibili. Nel 2022 Chiesi ha ricevuto la certificazione Top Employer in Italia (per la quindicesima volta) e in UE (per l’undicesimo anno consecutivo). Il riconoscimento è stato ottenuto anche in Brasile, negli Stati Uniti e, per la prima volta, in Pakistan. Giuseppe Accogli, ceo del Gruppo Chiesi ha commentato: “Il 2022 è stato un anno di sconvolgimenti e cambiamenti, che ci ha posto di fronte alla sfida di dover ripensare e, navigare, in tempi incerti. Sono felice che Chiesi si sia assunta la responsabilità di fungere da capofila del cambiamento all’interno del settore. Il Report di Sostenibilità 2022 riflette il nostro impegno nei confronti delle performance sociali e ambientali e, in qualità di Società Benefit e B Corp certificata, continuiamo a impegnarci per creare valore condiviso e migliorare la vita di tutti in modo responsabile, confidando nella possibilità di creare un mondo migliore, più sano e sostenibile”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Gruppo Chiesi

Pichetto Fratin “La tropicalizzazione ha effetti diretti sull’economia”

ROMA (ITALPRESS) – “Gli effetti della tropicalizzazione del nostro clima stanno cambiando tutto, incidendo direttamente sull’economia. In una parte del Paese il lavoro si ferma per il caldo, in altre zone le piogge torrenziali provocano danni. Sono necessari interventi strutturali per invertire la situazione”. Lo dice, in un’intervista a Repubblica, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che aggiunge: “Per me il negazionismo è sbagliato, tanto quanto il catastrofismo”. “Tutti devono agire. Noi per primi. Non esistono giustificazioni. L’obiettivo è ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Traguardi più volte confermati. Però l’Europa o gli Stati Uniti non possono da soli risolvere il problema del cambiamento climatico. Serve un’azione globale, che coinvolga i Paesi in via di sviluppo”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Agricoltura e rinnovabili per la transizione ecologica in Puglia

ROMA (ITALPRESS) – La siccità dello scorso anno, le catastrofiche alluvioni di quest’estate e le ondate di calore che stanno uccidendo migliaia di persone e danneggiando il comparto agroalimentare italiano, non lasciano più margini al dubbio. Occorre un’alleanza tra il mondo delle rinnovabili e il mondo agricolo per abbandonare definitivamente i combustibili fossili in favore di energie pulite, come quella solare o eolica, per abbattere le emissioni all’origine dei cambiamenti climatici. Una transizione energetica ed ecologica è possibile attraverso un approccio sistemico. E’ questo il focus del convegno “Agricoltura e rinnovabili insieme per la transizione ecologica della Puglia. Le best practice amiche del paesaggio e del mare”, promosso da Fondazione UniVerde, Società Geografica Italiana, Coldiretti Puglia con la main partnership di Renexia, che si terrà a Taranto venerdì 28 luglio, ore 10, presso il Jonian Dolphin Conservation (Ketos Centro euromediterraneo del mare e dei cetacei, Palazzo Amati – Vico Vigilante snc). Tra i media partners Italpress e TeleAmbiente.
L’obiettivo condiviso è quello di avviare un percorso che consenta al settore primario e all’industria delle rinnovabili di creare sinergie e disegnare nuovi modelli di sostenibilità amici del paesaggio, delle tradizioni agricole e del mare. Così come l’eolico offshore si sta impegnando a rispettare gli ecosistemi marini, il fotovoltaico può collaborare con le imprese agricole anche per una multifunzionalità sostenibile. La Puglia è una regione di opportunità, caratterizzata da un comparto agricolo di altissima qualità e apripista nella diffusione di nuove tecnologie per la produzione di energia rinnovabile. Una delle best practice che saranno presentate è infatti il lavoro svolto per il rispetto dei cetacei da Renexia insieme allo Jonian Dolphin Conservation proprio a Taranto nella realizzazione di Beleolico, il primo impianto eolico marino offshore d’Italia e dell’intero Mediterraneo. Allo stesso modo i sistemi agrivoltaici possono rappresentare un efficace strumento della transizione ecologica nel rispetto e nella valorizzazione delle attività e delle imprese agricole.
Il dibattito sarà introdotto dai saluti di benvenuto di: Rinaldo Melucci (Sindaco di Taranto) e Carmelo Fanizza (Presidente Jonian Dolphin Conservation). A seguire, si terrà l’introduzione dei lavori a cura di: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e componente Consiglio Direttivo della Società Geografica Italiana) e Savino Muraglia (Presidente Coldiretti Puglia). Si proseguirà con la presentazione della best practice di Renexia a cura di Riccardo Toto (Direttore Generale Renexia).
Faranno seguito gli interventi di: Vannia Gava (Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica), Patty L’Abbate (Vicepresidente Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici, Camera dei Deputati), Mario Turco (Componente commissione permanente finanze e tesoro, Senato della Repubblica), Giacomo Aiello (Capo di Gabinetto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), Giuseppe Catalano (Capo di Gabinetto della Regione Puglia), Fabrizio Manzulli (Vicesindaco e Assessore allo sviluppo economico e all’innovazione, Comune di Taranto).

– foto ufficio stampa Fondazione Univerde –
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Anas lancia la campagna antincendio “La strada non è un posacenere”

ROMA (ITALPRESS) – Lanciare dal finestrino del proprio veicolo i mozziconi mentre si è in viaggio può causare danni devastanti e irreversibili. Torna così per il secondo anno consecutivo, alla vigilia di un nuovo fine settimana di spostamenti, la campagna di Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, contro gli incendi causati da sigarette accese. Molti di questi, complice la siccità e le alte temperature del periodo, si verificano in prossimità delle strade e delle autostrade a causa di comportamenti espressamente vietati e sanzionati dal Codice della Strada e dal Codice Penale (art. 674, “getto pericoloso di cose”). Il claim della campagna è “La strada non è un posacenere. Rispetta l’ambiente, salva il tuo viaggio”. Un mozzicone non spento, lasciato cadere per strada, mette a rischio l’incolumità fisica di persone e animali causando la distruzione dell’ambiente vegetale, dei beni immobili e interruzioni alla viabilità. Per raggiungere gli utenti lungo le strade Anas, il messaggio “Pericolo Incendi. Non gettare sigarette” è trasmesso sui PMV-Pannelli a Messaggio Variabile presenti sulla rete.
“L’incolumità di chi viaggia e la salvaguardia del patrimonio boschivo – dichiara l’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi – passano inevitabilmente dalla buona condotta di chi percorre le nostre strade. Così anche quest’anno Anas è fortemente impegnata nella campagna di sensibilizzazione per la prevenzione degli incendi che, nella maggior parte dei casi, sono il frutto di una serie di comportamenti scorretti e poco responsabili, che mettono in pericolo non solo l’habitat ma anche la vita stessa di chi si mette in viaggio. Colgo l’occasione per ringraziare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per l’attività svolta ogni giorno a tutela dei cittadini e delle infrastrutture del nostro Paese”.
“L’estate – ha spiegato il Prefetto Laura Lega, Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – è il momento di massimo rischio per gli incendi di vegetazione. Un fenomeno in crescita negli ultimi anni che rischia di aggravarsi con significative ricadute per l’ambiente e le comunità”.
“Il lavoro dei Vigili del fuoco è massimo, il Dipartimento sta mettendo in campo una strategia a 360 gradi sia con il potenziamento degli uomini e dei mezzi sia con l’apertura dei Presìdi Rurali vicino ai Parchi naturali e alle aree boschive per poter intervenire tempestivamente. Ma non basta. Ogni anno si perdono migliaia di ettari di vegetazione con un danno inestimabile per i territori e per tutti noi. Per questo – ha concluso il Prefetto Lega – sensibilizzare i cittadini è decisivo: la prevenzione resta fondamentale per evitare comportamenti errati, negligenti e superficiali. Siamo tutti responsabili. Il nostro slogan è: “Proteggi ciò che ami”. Anas infine richiama l’attenzione sulle raccomandazioni della Protezione Civile su ciò che è possibile fare per fronteggiare questo fenomeno: non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi; non abbandonare rifiuti: sono un pericoloso combustibile; non parcheggiare sull’erba secca: la marmitta calda può provocare un incendio.
Inoltre, se si avvista un incendio, è fondamentale chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) o il numero di emergenza 112 o il 1515. Spegnere gli incendi è un lavoro pericoloso, è importante segnalarli e al contempo tenersi lontani per facilitare le operazioni e non correre rischi. Il lancio della campagna anti-incendi di Anas precede un fine settimana che si preannuncia all’insegna di traffico intenso, soprattutto in uscita dalle grandi città e sulle principali direttrici verso le località di villeggiatura, per i numerosi spostamenti locali.

– foto ufficio stampa Anas –
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CONAI, cambiano i contributi ambientali per carta, legno e vetro

MILANO (ITALPRESS) – CONAI, dopo un confronto con i Consorzi COMIECO, RILEGNO e COREVE, valutato lo scenario attuale della filiera del riciclo degli imballaggi ha rimodulato nuovamente il contributo ambientale (o CAC) per gli imballaggi in carta, legno e vetro.
Dal 1° ottobre 2023, il contributo per gli imballaggi in carta e cartone passerà da 5 euro/tonnellata a 35 euro/tonnellata.
Tra luglio 2020 e luglio 2022 il contributo per la carta si è progressivamente ridotto da 55 a 5 euro/tonnellata. Ciò grazie all’incremento dei valori della carta riciclata sul mercato e alla condizione delle riserve economiche di COMIECO.
La rimodulazione del contributo, oggi, è dovuta a diversi fattori.
Rispetto alle previsioni per il 2023, si sono ridotti i ricavi dalla vendita del materiale. Sono inoltre diminuiti i volumi degli imballaggi immessi al consumo e assoggettati al CAC; questo decremento è dovuto principalmente alla contrazione della produzione industriale nelle principali economie mondiali, per le note congiunture internazionali. Il tutto in un contesto di aumento delle quantità di raccolta in convenzione.
Le riserve patrimoniali di COMIECO si sono quindi ridotte sensibilmente al di sotto della soglia voluta e necessaria per garantire la continuità rispetto agli impegni di raccolta e riciclaggio.
Non cambiano i valori degli extra CAC da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta idonei al contenimento di liquidi, a quelli di tipo C (con componente cellulosica superiore o uguale al 60% e inferiore all’80%) e a quelli di tipo D (con componente cellulosica inferiore al 60% o non esplicitata).
Dal 1° gennaio 2024, il contributo per gli imballaggi in legno passerà da 8 euro/tonnellata a 7 euro/tonnellata.
Il decremento è correlato a diversi fattori, tra cui un aumento dell’immesso al consumo nel 2021 e 2022 che ha determinato una situazione economica positiva.
Dal 1° ottobre 2023, il contributo per gli imballaggi in vetro passerà da 23 euro/tonnellata a 15 euro/tonnellata.
Una variazione al ribasso che è conseguenza di diverse situazioni congiunturali. La continua crescita dei prezzi del materiale ceduto in asta, che nella prima parte del 2023 si sono mantenuti superiori a quelli già molto alti del 2022. E la riduzione dei costi di gestione legata al diminuire delle quantità conferite al sistema consortile.
Anche per COREVE, inoltre, le riserve patrimoniali si mantengono sufficientemente alte per permettere una diminuzione del CAC.
Le rimodulazioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni.
Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) passerà dagli attuali 59 a 70 euro/tonnellata dal 1° ottobre 2023 e a 69 euro/tonnellata dal 1° gennaio 2024.
L’aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) diminuirà da 0,12 a 0,11% per i prodotti alimentari imballati, a decorrere dal 1° ottobre 2023; resterà invece invariata quella relativa ai prodotti non alimentari imballati (0,6%).

– foto: Agenzia Fotogramma –

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In Italia cresce la raccolta della carta, 3,6 mln tonnelate nel 2022

GENOVA (ITALPRESS) – Nel 2022 in Italia sono stati raccolti oltre 3,6 milioni di tonnellate di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021) confermando il superamento degli obiettivi Ue al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030. E’ quanto emerge dal 28esimo rapporto annuale del Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, presentato questa mattina a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.
“Abbiamo registrato una riduzione dei rifiuti, quindi dei consumi, del 3%. Il dato interessante è che la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta – spiega il direttore di Comieco, Carlo Montalbetti -. E’ un segnale che la raccolta differenziata è entrata nella cultura degli italiani”.
La media nazionale della raccolta pro-capite cresce fino a 31,5 kg, risultato mai raggiunto cui hanno contribuito le tre macroaree del Paese, seppur in misura diversa. La maglia rosa per il Nord è l’Emilia-Romagna con una media pro-capite di oltre 90 kg/abitante, per il Centro la Toscana con quasi 88 kg/abitante, per il Sud la Sardegna che sfiora i 60 kg/abitante.
Numeri incoraggianti, che però non bastano: “Noi stimiamo che ancora oggi vadano in discarica 800mila tonnellate di carta e cartone. Roma manda in discarica ogni anno 120mila tonnellate, evidentemente perchè non c’è un sistema adeguato di raccolta – continua Montalbetti -. La priorità è aiutare soprattutto il Meridione e la capitale perchè attivi un buon sistema di raccolta differenziata. Non abbiamo un problema di impiego: l’industria cartaria italiana nell’arco di quattro anni, con la riconversione di tre impianti industriali e un quarto che partirà il prossimo anno, arriverà ad aumentare la capacità di riciclo fino a 1,6 milioni di tonnellate di macero aggiuntive. Siamo già a 5 milioni. L’Italia è maglia rosa con la Germania: la capacità di recupero intorno al 66-67%, l’obiettivo è raccogliere ancora di più”.
“I dati confermano la necessità di rafforzare l’impegno al Sud – commenta Alberto Marchi, presidente di Comieco -. Per questo abbiamo predisposto un piano straordinario di investimenti con 3,5 milioni di euro da utilizzare per lo sviluppo di quantità e qualità della raccolta coinvolgendo oltre 3 milioni di abitanti e 34 Comuni del Mezzogiorno in rappresentanza di tutte le regioni. Fondamentale sarà poi l’apporto del Pnrr che vede due terzi dei 128 milioni di contributo su 70 progetti approvati, stanziati per il Centro-Sud nell’ambito di un potenziamento dell’impiantistica che aumenterà la capacità di trattamento della filiera di 700mila tonnellate”.
Nell’occasione Amiu e Comieco hanno firmato un accordo per potenziare la raccolta della carta nel Comune di Genova, che ha raggiunto le 36mila tonnellate nel 2022, con l’obiettivo di arrivare a 41mila entro il 2024. “Abbiamo verificato che ci sono ancora molte componenti cartacee che troviamo nell’indifferenziata e negli altri cassonetti – spiega Giovanni Battista Raggi, presidente di Amiu -. La sfida è aumentare questo recupero di ulteriori 5mila tonnellate, un obiettivo che si può raggiungere in 15 mesi con una serie di iniziative di carattere culturale e pratico”. Cosa manca ancora? “Cosa manca? Il motivo principale è una certa stanchezza nel voler fare la differenziata a casa, anche se abbiamo risultati particolari. Dove abbiamo i nuovi cassonetti intelligenti, al netto di qualche problema di abbandono, verifichiamo che la differenziata viene fatta al 59% per quanto riguarda le frazioni principali, dove abbiamo i cassonetti tradizionali le percentuali sono molto più basse e la gente tende a mettere tutto insieme nel saccone nero. Speriamo che questo sistema ci porti a far sì che tutti siano sollecitati a una maggiore attenzione ambientale”.
Il piano d’azione, chiamato “GenoVA a tutta carta e cartone”, prevede iniziative specifiche nelle scuole con spettacoli sul tema e visite agli impianti della filiera del riciclo; contenitori “salvacarta” in centro storico, potenziando i punti di raccolta in particolare nei piccoli uffici; un percorso di premialità per i negozianti della Valbisagno, replicabile in altre zone della città; iniziative promozionali e incentivi per il conferimento dei cartoni per bevande nei cassonetti della carta.
Previste, infine, una serie di iniziative promozionali e di incentivazione al conferimento dei cartoni per bevande nella raccolta della carta. Questa possibilità si genera anche attraverso l’attivazione di una linea di selezione dedicata presso l’impianto ReLife di S.Olcese in cui viene lavorata la carta differenziata raccolta da Amiu.

– foto col/Italpress –

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Da E.ON Italia progetti e iniziative per Italia più verde e sostenibile

ROMA (ITALPRESS) – Rendere l’Italia più verde e più sostenibile significa promuovere progetti e iniziative concrete. Supportare la transizione energetica del Paese è possibile attraverso servizi e progetti in grado di generare un impatto positivo sull’ambiente e le comunità. A parlarne, in un’intervista all’Italpress, è Daniela Leotta, Chief Digital and Innovation Officer di E.on in Italia. “E.ON Italia si è data come visione e missione quella di rendere l’Italia più verde e lo facciamo in una maniera integrata, da una parte con le nostre offerte sia di energia verde che di soluzioni energetiche ai nostri clienti per renderli sempre più indipendenti dalle fonti tradizionali, dall’altro lato sempre più consapevoli del proprio consumo di energia e della propria impronta sull’ambiente. Inoltre, cerchiamo di favorire l’autoproduzione da fonti rinnovabili anche attraverso iniziative come le comunità energetiche che consentono anche a chi non ha la possibilità di installare un tetto fotovoltaico, di poter beneficiare di una produzione a chilometro zero”, spiega.
Tra le strategie adottate, c’è quella di rivolgersi ai giovani delle scuole per diffondere tra le nuove generazioni l’adozione di pratiche virtuose a tutela del pianeta. “Nella filiale italiana ci siamo dati l’obiettivo di darci delle priorità su tutti quelli che sono gli asset ambientali, sociali e di governance. In particolare abbiamo deciso che, oltre alla mera riduzione, ci interessava anche coinvolgere la società in un movimento che rendesse tutti consapevoli e anche in grado di agire per ridurre il proprio impatto ambientale. Abbiamo continuato con le nostre azioni di piantumazione di boschi in Italia, oppure attività con le scuole per coinvolgere fin dai più giovani in questa che riteniamo sia una priorità di tutti”, aggiunge ancora Leotta. Attraverso il Bilancio di Sostenibilità, E.On ribadisce di voler supportare il Paese nella transizione verso le fonti rinnovabili. “In particolare abbiamo voluto dare evidenza di tutte le nostre attività includendo sia quelle legate al business, quindi 900mila clienti che adottano le nostre soluzioni e in particolare l’installazione di 24mila soluzioni energetiche, di cui 3.300 impianti fotovoltaici, ma anche tutte le attività contorno come boschi o salvaguardia del mare e il progetto scuole; dall’altra parte tutti gli altri impegni che abbiamo preso, in particolare per quanto riguarda la Diversity & Inclusion, un’analisi di indicatori specifici su cui ci siamo presi degli impegni con l’obiettivo, ad esempio, di raggiungere la certificazione per la parità di genere”, conclude.

– foto Italpress –

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