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Ambiente

Design tra qualità e ambiente, assegnati gli Oscar dell’Imballaggio 2023

MILANO (ITALPRESS) – La Blue Box di Barilla, la confezione della Pizza Margherita senza glutine di Coop Italia, Aps Tray – Air Passage System del Gruppo Happy, “La Spumante” di Sipa e il multipack 5 pezzi di Vimar. Sono i premiati con l’Oscar dell’Imballaggio – Best Packaging 2023 per la sezione
Quality Design, iniziativa promossa da Istituto Italiano
dell’Imballaggio, Fondazione Carta Etica del Packaging e
patrocinata da AltroConsumo, Conai, Ipack-Ima e Politecnico di
Milano.
“La nuova visual identity per i Classici Barilla rende la
confezione più essenziale, incisiva e assertiva, aumentandone
l’impatto mediatico – spiega la Giuria nella motivazione per Barilla -. Un’evoluzione ottenuta anche grazie al ruolo di ‘cardine visualè attribuito al logotipo e alla variazione della cromia, ora più profonda e vibrante. Un punto di blu che riprende le radici storiche della marca rendendo, al contempo, la confezione più fortemente contemporanea”.
Secondo la Giuria la confezione della Pizza Margherita senza glutine di Coop Italia “è un esempio efficace delle potenzialità di un imballaggio in grado di coniugare i valori della marca, fornire informazioni chiare, incrementare il servizio offerto al consumatore”.
Riguardo ad Aps Tray – Air Passage System del Gruppo Happy “la progettazione della testurizzazione tridimensionale del fondo della vaschetta permette il ricircolo dell’aria, offrendo un importante servizio a supporto del mantenimento ottimale delle caratteristiche organolettiche dell’alimento, unitamente a una maggiore efficacia e semplificazione dei processi di confezionamento e la riduzione dei materiali utilizzati”.
“Prima bottiglia in PET in commercio per vini spumanti – sottolinea la Giuria del premio per La Spumante -. Nata per ovviare alla carenza e agli alti costi delle bottiglie in vetro, presenta numerosi vantaggi, quali il riempimento su linee esistenti, la leggerezza, l’infrangibilità, mantenendo invariata la user experience grazie a collo e fondo analoghi alla versione iconica in vetro”.
Quanto al multipack 5 pezzi di Vimar “il progetto prevede un equilibrio dimensionale e una stampa che offre ottimi risultati grafici e di resistenza. L’interno della confezione è liscio e patinato, per evitare danneggiamenti alle superfici dei prodotti, riducendo quindi rotture e scarti”.

Il premio speciale Ambiente, in collaborazione con Conai, è andato alla Confezione per stracchino Nonno Nanni della Latteria Montello, “con incarto esterno riciclabile e vaschetta prodotta con il 50% di riciclato, riduce le emissioni di CO2 del 35%, l’utilizzo di plastica vergine del 29%, la quantità di imballaggio smaltito del 33% e l’impatto sull’impronta idrica del 61%”. Il premio speciale Tecnologia in collaborazione con Ipack-Ima al robot umanoide di Altopack, “in grado di interagire autonomamente con macchine per il packaging quali incartonatrici, astucciatrici e flow-pack”. I premi speciali Innovazione sono andati ai progetti I Cone di Genc Innovation e Pomopla 2 di Benedetta Rotondo.
La premiazione dei Best Packaging 2023 è stata l’occasione per la presentazione dell’ultimo progetto messo in campo dalla Fondazione Carta Etica del Packaging, impegnata a promuovere una comunicazione che valorizzi le funzioni dell’imballaggio, affermandosi come “voce altra” in contrapposizione alle narrazioni contrarie di questi ultimi anni.
L’obiettivo è informare stakeholders e opinione pubblica che oggi l’industria dell’imballaggio, nel suo complesso, si sta muovendo su più fronti, mettendo in campo azioni concrete e progetti, che hanno l’intento di creare valore condiviso, partendo dal rispetto per l’uomo, per l’ambiente e per le comunità.

– foto Barillastudio.it –

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Premiati i finalisti del contest fotografico “Obiettivo Terra”

ROMA (ITALPRESS) – Documentare lo stato della nostra biodiversità, raccontare le aree protette e il nostro territorio attraverso le immagini. E’ “Obiettivo Terra”, il concorso fotografico, promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana, per celebrare la Giornata Mondiale della Terra. Giunto alla XIV edizione, la cerimonia ha visto la premiazione dei vincitori scelti tra i 20 finalisti, al termine di una selezione avvenuta tra 849 immagini candidate. “Siamo riusciti ad accumulare il più grande archivio fotografico di bellezze dei nostri Parchi e delle nostre aree protette. Questo deve essere un segnale per l’importanza della biodiversità e il grande contributo che i Parchi e le aree protette italiane danno a settori importanti, come ad esempio il turismo, ma anche alla prevenzione dello spopolamento delle nostre aree interne e dei nostri Borghi che finalmente, anche dopo la pandemia, abbiamo capito che sono essenziali alla buona salute personale dei cittadini e del Pianta”. Ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde.
Straordinarie istantanee che restituiscono le meraviglie dei contesti naturali e della ricca biodiversità ambientale della nostra Penisola. Altrettanto identitarie sono le componenti geologiche dei paesaggi, oltre a quelle storiche, sociali e culinarie espressione di territori e comunità locali, unite alle peculiarità dei borghi ricchi di tradizioni. Un mosaico che riflette la bellezza italiana e stimola le forme virtuose di ecoturismo esperienziale e di turismo responsabile. “Sono convinto che in questo momento storico abbiamo bisogno di cittadini sempre più consapevoli e informati, penso anche alle competenze che sono fondamentali. Il lavoro da fare è quello di informare tutti quei cittadini che molto spesso danno il nostro Paese per scontato, per questo deve essere fatto un lavoro di informazione capillare”. Ha evidenziato Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato, sottolineando, inoltre, “che la pandemia ci ha permesso di conoscere le aree rurali e i borghi adiacenti ai nostri territori, i Parchi stanno avendo un successo che prima non avevano”, ha concluso.
Un plauso arriva anche da Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che in un videomessaggio ha sottolineato come “mai come in questo momento la Terra ha bisogno di noi, l’Italia fare quanto è in suo potere per salvaguardare la crescita sostenibile. Questo governo sta già lavorando in questa direzione ma c’è ancora tanto da fare. Ognuno di noi può essere ambasciatore del benessere ambientale, la sfida è di tutti noi e insieme possiamo vincerla”, ha aggiunto. Alessandra Maiorino, componente della Commissione permanente Affari Costituzionali del Senato, ha ricordato come “la sensibilità ambientale negli ultimi anni è molto cambiata, tanto da riuscire ad aggiungere la tutela dell’ambiente e della biodiversità nella Costituzione. Noi abbiamo la responsabilità di consegnare alle future generazioni un ambiente vivibile, salubre ma anche bello. Ma non basta esprimersi a parole per tutelare l’ambiente, ci vuole una reale volontà concreta, sappia benissimo che scrivere nei principi della Carta non è sufficiente, sta all’opera di tutti i cittadini vigilare che questo principio non sia solo teorico, ma reale e concreto”, ha concluso Maiorino.
Per Gianluca Cencia, ad Haiki+, “tutti coloro che hanno partecipato, hanno inviato delle foto straordinarie e la scelta non è stata semplice. Eventi come questo diffondono la consapevolezza e la conoscenza ambientare, aiutano chi come noi si occupa di favorire una gestione e una transizione ecologica”, ha assicurato. “La Costituzione ci da il dovere di considerare il mondo che ci circonda e di rispettarlo, nell’interesse delle generazioni future. Il nostro compito è quello di vigilare e di essere presenti – ha detto Antonio Pietro Marzo, comandante Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. – ma, lavoriamo anche nello sviluppare dei progetti, condividendoli e portandoli nelle scuole, noi vediamo un’attenzione e una sensibilità sempre massima da parte dei ragazzi”. Francesco Tomas, capo reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera, ha ricordato come nella politica era scomparso il nome “mare”. “Io saluto con favore l’istituzione del Ministero del Mare, ed ho i migliori auspici quello che sarà il Piano per il mare dove tutte le amministrazioni che si occupano del tema del mare, saranno chiamati a dettare le linee strategiche. Noi ci saremo come sempre”, ha concluso.

foto: ufficio stampa Fondazione UniVerde
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Flowe triplica il suo impegno per la riforestazione in Guatemala

ROMA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale della Terra, in programma sabato 22 aprile, Flowe, società Benefit, Carbon Neutral e prima B-Corp fintech in Italia, rinnova il suo impegno nel progetto di riforestazione ad alto impatto triplicando il Freshback, l’operazione che attraverso i pagamenti degli utenti contribuisce a riforestare alcune zone disboscate del Guatemala. Un vero e proprio lavoro di squadra da parte di una community di utenti che, come Flowe, crede nella forza rivoluzionaria dei piccoli gesti. Piccoli gesti che, tuttavia, hanno portato ad un risultato enorme: un progetto collaborativo che conta già oltre 100 mila alberi piantati, con un tasso di successo che ammonta a 55.902 tonnellate di CO2 compensata, 5.697.300 kg di frutta che verrà prodotta, per un totale di oltre 2007 famiglie guatemalteche coinvolte ed aiutate.
Quello del Guatemala – approfondito da Siamo ancora qui, un docufilm sul Guatemala – è un progetto di riforestazione a triplo impatto, ovvero ambientale, sociale ed economico, che Flowe ha sposato in collaborazione con ZeroCO2, B-Corp impegnata a sviluppare soluzioni innovative nature-based per mitigare la crisi climatica, e Comparte Onlus, no profit che promuove l’innovazione in ambito sociale ed educativo in America Latina. Piantando alberi da frutto e specie native a rapido accrescimento e resistenti ai parassiti – oltre a ridare ossigeno alla Terra e contribuire alla biodiversità del territorio – viene garantito sostentamento e sopravvivenza alle famiglie guatemalteche che vivono in condizioni di estrema povertà (60%) e di povertà assoluta (45%), trasmettendo loro anche il valore dell’agricoltura organica e della gestione sostenibile della terra attraverso corsi di formazione organizzati da Flowe. Si tratta di piccoli gesti che, uniti, si propagano e diventano motore di azione di un’intera comunità.
L’impegno di Flowe non è solo in Guatemala: sono numerose le iniziative attivate e che fanno parte della relazione di impatto 2022, pubblicata di recente. Secondo l’azienda, infatti, la protezione del Pianeta passa anche attraverso la preservazione dell’ecosistema acquatico e la salvaguardia della biodiversità marina. Da qui deriva, ad esempio, il progetto di riforestazione marina di posidonie, piante con la maggiore capacità di riduzione della CO2 nel mare, ma anche tra le più minacciate dalle attività umane (che ne hanno ridotto la copertura dal 31% al 50%): in collaborazione con ZeroCo2 e Worldrise, è stato ripopolato di 100 metri quadri il fondale marino di Golfo Aranci (Sardegna) contribuendo, insieme ad altri partner, al trapianto di 2.500 piante di posidonia. La protezione dei mari – che raccolgono il 93% dei gas serra – passa anche dalla salvaguardia dei fiumi e dalla raccolta dei rifiuti – sono 200.588 kg quelli gestiti da Flowe -, così come dall’adozione di specie marine, quali tartarughe e cetacei.
Il percorso di Flowe per la costruzione di un mondo migliore e più sostenibile, non solo a livello ambientale, ma anche sociale ed economico, è basato inoltre sulla formazione e sull’educazione del singolo, a partire soprattutto dalle nuove generazioni. Un esempio è il progetto “Gocce di Sostenibilità” – nato nel 2021 con l’obiettivo di responsabilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di tutta Italia sui temi della crisi ambientale, della sostenibilità e dell’importanza dei piccoli gesti – che ha coinvolto 58.246 studenti e verrà proposto anche nei prossimi mesi. Anche l’Academy Self Made Club – scuola di imprenditorialità creata da Flowe e dedicata allo sviluppo di competenze per professioni digitali (e non solo) – va nella direzione di educare i giovani, dando loro gli strumenti per sviluppare il proprio potenziale e trovare il proprio posto nel mondo, senza lasciare indietro nessuno. Infatti, la scuola è arrivata fino alla casa di reclusione di Milano Bollate, dove, aderendo al programma di formazione e lavoro della Fondazione Don Gino Rigoldi “Credito al Futuro”, Flowe ha offerto ai detenuti diverse ore e corsi sull’utilizzo dei social e sulla promozione positiva della propria immagine online, con l’obiettivo di dare un’opportunità di crescita ai giovani esclusi delle periferie di Milano. Allo stesso modo, l’azienda si impegna per migliorare la cultura finanziaria del Paese, sia attraverso la propria app con servizi e contenuti educativi sia tramite un Osservatorio che, in collaborazione con l’Università Cattolica, fornisce scenari sull’educazione della popolazione italiana in materia finanziaria, ma anche imprenditoriale, sostenibile e digitale.
Tutte azioni che rendono Flowe portavoce di un cambiamento più grande, seguendo il principio della “Humanovability” – innovation, sustainability, human centricity -, volto a creare un impatto sulle persone attraverso una cultura della sostenibilità, lo sviluppo imprenditoriale e la consapevolezza del contesto in cui viviamo. Una vocazione, quella di Flowe, che cerca quindi di conciliare l’aumento della consapevolezza del benessere sociale ed economico del singolo – Individual BetterBeing – con l’educazione della Next Generation sulle innovazioni funzionali alla sostenibilità e all’essere umano – BetterBeing Movement.
“Nel terzo millennio diventerà sempre più cruciale conservare ma soprattutto rigenerare, in particolare l’ambiente, le persone e la società – ha commentato Ivan Mazzoleni, CEO Flowe – l’auspicio è che i business abbraccino sempre di più l’ottica rigenerativa, promuovendo il più possibile tutte le forme di sostenibilità. Ecco perchè l’impegno di Flowe nel seguire gli SDGs incrementerà ulteriormente e punteremo a raddoppiare il nostro impatto positivo sul mondo che ci circonda”.

– foto ufficio stampa Flowe –
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La Sicilia e la sfida delle rinnovabili, esperti a confronto a Catania

MISTERBIANCO (CATANIA) (ITALPRESS) – Premere l’acceleratore sugli investimenti che riguardano le sfide energetiche della Sicilia, la decarbonizzazione, l’implementazione delle fonti rinnovabili con massima attenzione a fotovoltaico ed eolico, la grande sfida dell’idrogeno: esperti e rappresentanti istituzionali del settore si sono riuniti al Centro fieristico di Misterbianco (Catania), in occasione della V edizione delle Giornate dell’Energia, al fine di discutere e confrontarsi sulle prospettive che attendono l’Europa riguardo a questi temi, partendo dalla considerazione che l’Isola è un potenziale hub dell’energia green nel Mediterraneo. “In questi anni sono state incrementate le risorse, siamo a buon punto con il raggiungimento degli obiettivi che il Governo ci ha posto entro il 2030: abbiamo già autorizzato 8 giga watt e sono in corso di approvazione altri 15”: così l’assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, il quale ha ribadito l’interesse, da un lato, di incentivare le aziende a investire in tema di energia, ad esempio con bonifiche e riqualificazioni di territori dismessi come le cave, dall’altro, di tutelare il territorio.
“In un quadro che si evolve rapidamente – ha aggiunto – abbiamo accolto l’importante scommessa di Terna, che ha messo sul tavolo il 30 marzo scorso ben 3 miliardi e mezzo, con lo scopo di allargare l’area, che riguarda al momento i territori catanese e messinese. C’è un forte interesse per la nostra isola grazie al vento e al sole”.
Il meeting che dura due giorni, fino a domani, coinvolge i principali rappresentanti istituzionali, manager, operatori del settore, divisi in sessioni tematiche.
In apertura l’intervento del dirigente generale ad interim del Dipartimento regionale Energia, Maurizio Costa, che ha ricordato la nuova normativa sulle aree idonee e non idonee al fotovoltaico: “In questi anni c’è stata una concentrazione su alcuni siti territoriali – ha detto – a scapito di altri, privilegiando ad esempio aree e caratteristica agroalimentare di notevole impatto economico, quindi abbiamo sostituito una risorsa agricola con una energetica. Adesso siamo orientati ad evitare affollamenti per un verso, e mancanze nel territorio per altro verso. La nostra proposta, che sicuramente può essere migliorata e integrata, sarà discussa all’Ars e speriamo venga approvata entro alcuni mesi”.
L’energy manager della Regione Roberto Sannasardo ha poi focalizzato l’attenzione sull’idrogeno: “E’ un vettore energetico sul quale punta l’Europa e che rappresenta per noi un’imperdibile opportunità di sviluppo. Come ha ricordato poche settimane fa la presidente Ursula von der Leyen nella sua visita a Palermo, la Sicilia può diventare hub energetico dell’Europa, perchè abbiamo la capacità di produrre energia da fonti rinnovabili a costi competitivi rispetto al mercato europeo”.
A prendere parte ai lavori anche l’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, il quale ha concentrato il suo intervento sul Piano Mattei per l’Africa: “Questo progetto, che la premier Giorgia Meloni ha rilanciato, serve a rilanciare la cooperazione con l’Africa – ha evidenziato – in particolare con i paesi del Nord Africa e del Medioriente che sono i fornitori di gas naturale per l’Italia. Questo scambio si colloca in un contesto nuovo: quello della decarbonizzazione delle economie, della crescita delle fonti rinnovabili e della produzione di idrogeno verde; allora la sponda sud del Mediterraneo può diventare il fornitore per l’Italia e per l’Europa di elettricità verde, cioè di elettricità prodotta con il sole”.
“In parte già questo sta cominciando ad avvenire tra la Tunisia e la Sicilia, tra l’Egitto e la Grecia e tra il Marocco e la Spagna ma – ha concluso Clini – è un processo che si può ampliare e rafforzare proprio nell’ambito di un programma di cooperazione”.

– foto xd9/Italpress –
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“Obiettivo Terra” 2023, il 21 aprile la premiazione

ROMA (ITALPRESS) – Tutto pronto per la premiazione di “Obiettivo Terra” 2023, contest sulle Aree protette italiane promosso da Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana, con la main partnership di Cobat e la digital partnership di Bluarancio.
Per selezionare le 20 finaliste della 14a edizione del contest, rappresentative del patrimonio ambientale, naturalistico, paesaggistico e storico-culturale custodito dai Parchi nazionali e regionali, dalle Aree marine protette, dalle Riserve statali e regionali, sono state esaminate ben 849 foto. Di queste, ben 835 (98%) sono risultate conformi al regolamento e dunque ammesse (le non ammesse sono 14 pari al 2%). Ogni partecipante ha avuto la possibilità di presentare al contest una sola foto a colori di cui: Parchi nazionali (250 foto, pari al 30% delle foto ammesse), Parchi regionali (399 foto, pari al 47%), Aree marine protette (57 foto, pari al 7%), Riserve statali (31 foto, pari al 4%) e Riserve regionali (99 foto, pari al 12%).
La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 21 aprile, dalle ore 10:00, e si svolgerà in diretta streaming phygital, in collegamento da Palazzetto Mattei in Villa Celimontana a Roma (via della Navicella, 12), alla vigilia delle celebrazioni per la 54a Giornata Mondiale della Terra. All’autore dello scatto vincente sarà riconosciuto il Primo Premio “Mother Earth Day” del valore di 1.000 € (mille euro), la copertina del volume “Obiettivo Terra 2023: l’Italia amata dagli italiani”, dedicato al concorso, oltre all’onore di vedere esposta al pubblico la gigantografia della propria foto sulla facciata di Palazzetto Mattei, sede della Società Geografica Italiana.
Insieme ai rappresentanti dei soggetti promotori, Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione UniVerde) e Rossella Belluso (Segretario Generale della Società Geografica Italiana), la cerimonia di premiazione sarà introdotta anche da Gianluca Cencia (Amministratore Delegato di Haiki+, la sub-holding del Gruppo Innovatec dedicata all’economia circolare, di cui Cobat fa parte da fine 2021). Interverranno: Gian Marco Centinaio (Vice Presidente del Senato della Repubblica); Vannia Gava (Viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica); Alessandra Maiorino (Componente della Commissione permanente Affari Costituzionali, Senato della Repubblica); Gen. C.d’A. Antonio Pietro Marzo (Comandante Unità forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri); Valerio Novelli (Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Regione Lazio); Alessandro Onorato (Assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda, Comune di Roma); Capitano di Vascello, Francesco Tomas (Capo Reparto Ambientale Marino, Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); con la partecipazione di autori e autrici delle foto vincitrici, componenti della Giuria di esperti, dirigenti delle Aree protette italiane e partners di Obiettivo Terra 2023.
Oltre al primo premio saranno premiate dai Partners le seguenti Menzioni: Alberi e foreste (in collaborazione con Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri); Animali (in collaborazione con Federparchi); Area costiera (in collaborazione con Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera); Fiumi e laghi (in collaborazione con Federazione Italiana Canoa e Kayak); Paesaggio agricolo (in collaborazione con Fondazione Campagna Amica); Patrimonio geologico e geodiversità (in collaborazione con Società Italiana di Geologia Ambientale); Turismo sostenibile (in collaborazione con Touring Club Italiano).
Analogamente si procederà per le Menzioni speciali: Borghi (Premio alla più bella foto di un borgo situato all’interno di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con “I borghi più belli d’Italia”); Obiettivo mare (Premio alla migliore foto subacquea scattata in un’area marina protetta italiana, in collaborazione con Marevivo); Parchi da gustare (Premio alla più bella foto di un piatto tradizionale di un’Area Protetta italiana, in collaborazione con Euro-Toques Italia e Federazione Italiana Cuochi, con tanto di ricetta); Parchi dall’alto (Premio alla più bella foto di un’Area Protetta italiana scattata da un punto panoramico, dal cielo o anche con droni autorizzati, in collaborazione con Cobat).
Sarà inoltre conferito il Premio “Parco inclusivo 2023”, in collaborazione con FIABA Onlus e Federparchi, all’Area protetta che si è maggiormente distinta per favorire l’accessibilità e la fruibilità per le persone con disabilità e a ridotta mobilità, e sono previsti altri Premi extra-concorso tra cui: Week end per due persone presso l’Agriturismo “Il Podere di Assisi” (PG) offerto da Terranostra Umbria, della rete di Campagna Amica allo scatto vincitore della Menzione “Paesaggio Agricolo; Premio “Pixcube.it” alla prima classificata. Un buono voucher speciale messo in palio dal network per un viaggio-workshop-reportage a scelta tra i prossimi eventi che si terranno nei parchi naturali d’Italia; Premio extra concorso dedicato al “Foliage”, istituito dalla Fondazione UniVerde e dalla Società Geografica Italiana per l’edizione 2023. Era in palio un premio di 100 euro conferito alla foto più rappresentativa della variazione autunnale del colore delle foglie degli alberi. Dopo il test dell’edizione 2023, per la quale hanno concorso solo le foto candidate nel mese di novembre 2022, si procederà a una ridefinizione del premio che sarà annunciata durante la premiazione.
Infine, grazie alla rinnovata partnership con Pianeta Foresty, anche quest’anno i partecipanti alla cerimonia avranno l’occasione di contribuire al rimboschimento di alcune aree italiane attraverso i kit Foresty.
L’edizione 2023 di “Obiettivo Terra”, ha ricevuto il patrocinio morale di: Senato della Repubblica; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste; Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Città Metropolitana di Roma Capitale; Roma Capitale; Prefettura di Roma e di tutti i Parchi nazionali d’Italia.
Tra i media partner l’agenzia di stampa Italpress e Teleambiente.

– foto ufficio stampa Fondazione Univerde –

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Orsi, Pichetto “Rivedere tutta la materia, confrontarsi con esperti”

ROMA (ITALPRESS) – “Da ministro posso solo esercitare una funzione di indirizzo che non può che basarsi peraltro sul parere scientifico dell’Ispra, delegata a questa funzione. Parere che contempla tra le misure possibili, in situazioni di estremo pericolo, anche la soppressione degli animali”. Lo afferma in una nota il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.
“La procedura prevede infatti che il Ministero sia chiamato in causa esclusivamente al fine di fornire, appunto attraverso l’Ispra, un parere consultivo e non vincolante. Ma la decisione finale spetta – correttamente – alle autorità locali, nel caso specifico al Presidente della Provincia. Detto questo, è chiaro che la soppressione dell’orsa non può essere una vendetta. Ucciderla non ridarà la vita al giovane runner, come ha sottolineato con parole di grande umanità la madre della vittima”, sottolinea Pichetto.
“Ma va considerato che il ripetersi reiterato delle aggressioni agli umani e agli animali, ha comunque reso evidente che la gestione degli orsi in Trentino è diventata problematica e che va rivista tutta la materia per assicurare sicurezza a residenti e turisti – spiega il ministro -. Va inoltre considerata seriamente l’ipotesi del ricollocamento all’estero di gruppi di esemplari. Occorre sedersi attorno a un tavolo e valutare le soluzioni migliori da adottare col conforto del parere degli esperti”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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A Misterbianco le “Giornate dell’energia”, confronto istituzioni-imprese

PALERMO (ITALPRESS) – Si terrà il 20 e 21 aprile a Siciliafiera di Misterbianco, in provincia di Catania, la quinta edizione delle “Giornate dell’energia”, l’iniziativa organizzata dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. Si svolgerà nell’ambito della manifestazione “Ecomed – Progetto Comfort” che mette a confronto istituzioni e imprese sul tema delle energie rinnovabili e della transizione energetica.
Un’occasione per fare il punto con gli operatori del settore sull’attuazione del Piano energetico e ambientale regionale (Pears) e per illustrare le potenzialità d i un adeguato utilizzo delle fonti rinnovabili che potrebbero rendere la Sicilia una regione più “verde” ed economicamente più competitiva. Il passaggio dalle fonti fossili – che provocano alti tassi d’inquinamento e impongono una forte dipendenza dall’estero – a quelle rinnovabili è, infatti, in cima all’agenda europea e internazionale.
In questo scenario, la Sicilia, per la sua collocazione geografica e per le favorevoli caratteristiche climatiche, ha una posizione privilegiata e potrebbe trasformare questo processo in un’importante occasione di sviluppo. L’Isola, infatti, oltre a offrire i più alti rendimenti produttivi per gli impianti fotovoltaici ed eolici, può diventare un naturale hub energetico nazionale, grazie alle connessioni già esistenti con le reti elettriche e del gas, ed essere un territorio privilegiato per la produzione di idrogeno “verde”.
Alle “Giornate dell’energia” si parlerà anche delle comunità energetiche che, attraverso la condivisione di produzione e consumo tra cittadini e imprese, rappresentano un esempio concreto dei vantaggi legati a un uso efficiente dell’energia per contrastare la povertà energetica, fenomeno che colpisce oltre il 20 per cento delle famiglie siciliane.

– foto locandina evento –
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Lavori green, al via “Training for circularity – Borse di studio”

ROMA (ITALPRESS) – Ha preso il via ufficialmente il programma formativo “Training for circularity – Borse di studio (WEEE edition)” promosso da Erion WEEE, Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), CDCA – Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, EconomiaCircolare.com ed ENEA – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali.
Nella fase di selezione, aperta con il lancio del bando al quale hanno aderito 97 laureati provenienti da tutta Italia, sono stati individuati i 10 profili vincitori delle borse di studio – 2 ragazzi e 8 ragazze provenienti da diverse facoltà universitarie (da ingegneria a scienze ambientali, da design industriale a marketing) – che, dopo il primo kick off meeting tenutosi a fine marzo, hanno iniziato il loro percorso di formazione.
Il progetto, rivolto ai nuovi professionisti nei settori dei RAEE e del green marketing, prevede 5 diversi percorsi di studio-lavoro della durata di 12 mesi. Un percorso a 360° sul tema della circolarità nella filiera dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: dallo sviluppo di strumenti eco-innovativi per il trattamento di questi rifiuti finalizzati al recupero e alla gestione efficiente delle Materie Prime Critiche, fino alle strategie di comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità.
Per ciascun iter formativo sono state assegnate due borse di studio: 8 dei 10 studenti dal profilo più tecnico hanno iniziato il proprio percorso presso la sede di ENEA, Centro Ricerche Casaccia di Roma, mentre gli altri 2 borsisti sono ospitati, sempre a Roma, dal CDCA.
Un anno intero, che – proprio a partire dai primi giorni del mese di aprile – sta coinvolgendo i nuovi professionisti in differenti attività sotto la guida dagli esperti del settore delle due realtà ospitanti e dal Consorzio Erion WEEE: formazione teorica, workshop per le analisi delle competenze tecniche e delle soft skill e giorni di training on the job.
L’iniziativa “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE edition)” rientra nel più ampio programma di comunicazione “DireFareRAEE”, promosso da Erion WEEE per sensibilizzare gli italiani sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dei RAEE.
“Puntare sulla formazione e sui giovani – ha dichiarato Giorgio Arienti, direttore generale Erion WEEE – rappresenta il modo più efficace per alimentare una reale cultura della sostenibilità che sia in grado di sviluppare strumenti e soluzioni innovative utili a rendere sempre più efficienti i processi di filiera. Erion WEEE è consapevole di quanto sia fondamentale investire su idee e nuove competenze affinchè la transizione da un modello economico lineare a uno circolare possa davvero realizzarsi. E’ una sfida culturale che non potrà essere vinta senza un impegno concreto di informazione e formazione”.
“Per il CDCA ed EconomiaCircolare.com non c’è modo migliore di celebrare l’Anno europeo delle competenze – ha dichiarato Raffaele Lupoli, direttore editoriale di EconomiaCircolare.com – Da una parte abbiamo imprese che non trovano figure specializzate e dall’altra c’è una generazione giovane che vuole dare un contributo concreto alla transizione ecologica, unendo passione per le tematiche ambientali e skill molto specifiche e innovative. Le borse di studio di Training for circularity – Weee Edition, così come il percorso formativo di Ecodesign the future, rappresentano un prezioso laboratorio dove mettere in connessione domanda e offerta e costruire professionalità nuove e sempre più indispensabili”.
“La chiusura dei cicli nel settore dei RAEE e delle materie prime critiche – sottolinea Grazia Barberio, coordinatrice delle attività di economia circolare del dipartimento ENEA di Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali – rappresenta una delle più grandi opportunità di business e di occupazione dei prossimi anni. Per la transizione verso un’economia green occorre sensibilizzare i vari attori sulle pratiche di economia circolare e rispondere alle esigenze delle aziende del settore con percorsi formativi ad hoc. Per questo il lavoro che 8 dei 10 borsisti svolgeranno nel Centro Ricerche ENEA della Casaccia, a nord di Roma, si incentrerà su ecodesign, tecnologie di recupero e riciclo da prodotti complessi a fine vita, sviluppo e gestione di banche dati, network analysis dei flussi di risorse, ma anche valutazione della catena di valore e dei potenziali flussi delle materie prime critiche”.

– foto ufficio stampa Sec Newgate
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