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Roma, tutto pronto al Villaggio per la Terra dei Carabinieri Forestali

ROMA (ITALPRESS) – La tutela della biodiversità e la salvaguardia del patrimonio ambientale sono gli obiettivi perseguiti nel Villaggio Natura dei Carabinieri forestali presente anche quest’anno all’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite. L’appuntamento è a Roma dal 21 al 25 aprile 2023 al Galoppatoio di Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio, con cinque giornate ricche di iniziative dedicate alla tutela del Pianeta, per creare e diffondere una maggiore sensibilizzazione verso l’ambiente attraverso la condivisione, il divertimento, la conoscenza e le reciproche esperienze dei partner coinvolti a vario titolo nella manifestazione. In questa occasione, il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità allestirà a Villa Borghese, presso la zona in prossimità del Galoppatoio 11 gazebo in legno, che ospiteranno altrettante postazioni tematiche dedicate all’educazione ambientale, tutti i giorni dal 21 al 25 aprile. In particolare, coloro che prenderanno parte all’evento potranno visitare lo stand allestito dal Reparto Biodiversità di Roma sulla Natura e il suo profumo, così come quello del Reparto Biodiversità di Fogliano in collaborazione con il Reparto Biodiversità di Pratovecchio che parleranno delle foreste vetuste e illustreranno molte altre curiosità nello spazio Alla scoperta delle dune costiere, progetti speciali nei laghi. I visitatori potranno capire meglio lo studio degli uccelli grazie agli esperti del Reparto Biodiversità de L’aquila che con il loro stand Un giorno da ornitologo, saranno presenti tutti i giorni dal 21 al 25 aprile. Sapienze e curiosità relative ai prodotti del bosco e al loro ruolo fondamentale per la sopravvivenza di numerose specie viventi saranno al centro dello stand La dispensa del bosco, allestito dal personale del Reparto Biodiversità di Pieve Santo Stefano. Il dissesto idrogeologico e le specie aliene saranno al centro dello stand curato dal personale del Reparto Biodiversità di Lucca. Gli insetti che non ti aspetti si potranno osservare nello stand allestito dal personale del Reparto Biodiversità di Verona. Il viaggio nella scoperta della Natura continua con I segreti della lontra e del lupo, grazie all’esperienza del personale del Reparto Biodiversità di Pescara e Castel di Sangro. Si potrà anche interagire e divertirsi con i vari laboratori didattici realizzati dal personale del Reparto Biodiversità di Martina Franca sul riciclo e sulle energie rinnovabili. Gli appassionati potranno emozionarsi con gli esperti degli Animali selvatici e con il mondo legato alla loro cura e salvaguardia attraverso i Centri Territoriali di Recupero e Accoglienza di Animali Selvatici presentati dal Reparto Biodiversità di Assisi. Un’occasione per conoscere parte delle attività svolte dal Raggruppamento a tutela della Biodiversità e sperimentare il fascino della natura. Per gli amanti degli animali, poi, ci sarà anche la possibilità di vivere un primo approccio con il mondo dei cavalli attraverso il battesimo della sella, un’esperienza unica e imperdibile per montare in tutta sicurezza i cavallini di Monterufoli, provenienti dal Reparto Biodiversità di Siena e presenti a Villa Borghese dal 21 al 25 aprile. Vi sarà uno spazio riservato anche alle cure e coccole agli asinelli, seguito dai Reparti Biodiversità di Siena e Martina Franca. Nell’Area del Pincio, invece, sono previsti i Percorsi di Biodiversità con il personale dei Reparti di Roma e L’Aquila che si alterneranno per accompagnare il pubblico alla scoperta degli habitat di Villa Borghese e delle attività dei Carabinieri forestali. Sono previste, altresì, una sfilata con la pattuglia ippomontata su cavalcature di razze autoctone, la visita alla Valle dei Platani, all’interno di Villa Borghese, guidata dal professor Gianluca Piovesan, Coordinatore del Corso di laurea in Scienze Naturali del Dipartimento Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università degli Studi della Tuscia, che fornirà informazioni sugli alberi più antichi di Roma, nonchè la messa a dimora di una pianta, a testimonianza dell’estrema importanza del ruolo degli alberi nei nostri centri urbani domenica 23 aprile.(ITALPRESS).

Photo credits: www.agenziafotogramma.it

Intesa Sanpaolo al fianco di Carrefour Italia per progetti in ambito ESG

MILANO (ITALPRESS) – E’ stato sottoscritto da Intesa Sanpaolo e Carrefour Italia un accordo che prevede l’attivazione di una linea di credito con caratteristiche ESG, destinata all’emissione di garanzie, per complessivi 55 milioni di euro. La linea di credito per il rilascio di garanzie, di cui potranno beneficiare tutte le società controllate da Carrefour Italia, comprende un meccanismo di incentivazione legato al raggiungimento di specifici target in ambito ESG (Environmental, Social and Governance).
L’operazione, strutturata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo guidata da Mauro Micillo, conferma il sostegno del Gruppo a favore della transizione energetica e a supporto degli investimenti legati al PNRR.
Gli obiettivi prevedono la riduzione della quantità di packaging utilizzata nei prodotti a marchio Carrefour di oltre 1.000 tonnellate entro il 2025 e una diminuzione entro il 2025 di oltre il 40% delle emissioni di gas serra rispetto al 2019. La Banca guidata da Carlo Messina legherà il pricing delle garanzie rilasciate al raggiungimento dei target identificati.
L’accordo, spiega la nota, si inserisce nella strategia del Gruppo Carrefour che si fonda sulla volontà e l’impegno costante a integrare i pilastri della sostenibilità nelle scelte quotidiane, promuovendo un modello di business capace di generare coerentemente valore economico, sociale ed ambientale.
Carrefour Italia, come attore della grande distribuzione, ha un ruolo strategico come anello di congiunzione di tutta la filiera di riferimento: dai produttori e fornitori al punto vendita, fino ai consumatori. E’ per questo motivo che il nuovo Piano Strategico 2026 ha l’obiettivo di accelerare la leadership di Carrefour nella transizione alimentare per tutti.
L’impatto climatico è uno dei principali pilastri della nuova strategia, e gli impegni per ridurlo sono diversi e agiscono sia direttamente sulle emissioni che sui temi ad esso connessi, come la riduzione dei packaging nei punti vendita Carrefour.
Un impegno a 360 gradi, che prevede diverse azioni: un piano di investimenti di oltre 50 milioni di euro al livello Gruppo per installare pannelli fotovoltaici sui tetti e parcheggi di oltre 100 punti vendita, accordi con i top 100 fornitori per rispettare la traiettoria climatica a 1.5 gradi, conversione entro il 2026 di tutti i packaging a marchio Carrefour in materiali compostabili, riciclabili o riutilizzabili e una riduzione di tonnellate di pack fino ad arrivare ad un totale di oltre 1.000 tonnellate rispetto al 2020.
“L’operazione con un’eccellenza come Carrefour dimostra come le realtà del settore siano sempre più attente agli impatti della propria attività sul territorio in cui operano e più in generale sull’ambiente – dice Richard Zatta, Responsabile Global Corporate della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo -. Il nostro Gruppo è da tempo fortemente impegnato nell’accompagnare le aziende verso percorsi di sviluppo che possano coniugare crescita aziendale e sostenibilità ambientale”.
“Siamo molto contenti di aver concluso questo accordo con Intesa Sanpaolo. La sostenibilità è per noi un punto importante della nostra strategia di business e lo dimostrano chiaramente gli obiettivi concreti che stiamo portando avanti – afferma Luca Mammola, Chief Financial Officer di Carrefour Italia – I risultati raggiunti saranno pubblici in un’ottica di sempre maggior trasparenza, che siamo convinti sia la strada giusta per aiutare i clienti a fare scelte migliori e sempre più consapevoli”.

– foto ufficio stampa APCO Worldwide –
(ITALPRESS).

Ambiente, al via la campagna nazionale “Piccoli gesti, grandi crimini”

ROMA (ITALPRESS) – Parte la nuova edizione di ‘Piccoli gesti, grandi criminì, il progetto realizzato da Marevivo in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul ‘littering’, ovvero l’abbandono nell’ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno.
Un ‘piccolo gestò, quello di buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, che può apparire trascurabile ma che, in realtà, causa un gravissimo danno ambientale. Ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in luoghi pubblici, tra cui parchi, giardini, piazze e strade, viene smaltito in modo improprio, abbandonando il mozzicone a terra. In Italia c’è ancora poca consapevolezza del fenomeno del littering di mozziconi e piccoli rifiuti e della necessità di arginarlo, al punto che il 40% dei cittadini ignora l’esistenza di una normativa specifica contro l’abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni.
Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l’ambiente. E’ composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre. A fronte di un italiano su 5 che dichiara che non getterebbe mai rifiuti per strada, il 24,3% quando si trova all’estero presta maggiore attenzione, perchè ha la percezione che fuori dal nostro Paese gli spazi siano più curati, le leggi maggiormente severe o perchè teme di essere giudicato negativamente; il 17,3% riconosce che essere in un ambiente pulito e con più cestini disincentiva l’abbandono dei piccoli rifiuti, mentre quasi il 13% evita questo comportamento perchè, accanto a regole più rigide, teme la certezza della pena. Inoltre, le azioni di sensibilizzazione e di accrescimento della consapevolezza dei cittadini, tramite attività concrete come la distribuzione di posacenere portatili e il miglioramento della posizione e della visibilità dei cestini, possono risultare fondamentali per contrastare l’abbandono dei mozziconi.
Nonostante questo, molti fumatori non smaltiscono correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, così come altri rifiuti quali tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica, vengono ingeriti da uccelli, pesci, tartarughe, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
E proprio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema del littering di mozziconi e piccoli rifiuti, la campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì fa leva sul concetto di crimine commesso da chi compie questo ‘piccolò gesto, rappresentandolo con un’installazione dal grande impatto visivo: una ‘scena del criminè in cui, accanto alle sagome delle vittime raffiguranti pesci, tartarughe e altri animali marini, viene posta la riproduzione di un mozzicone gigante e di altri rifiuti come simboliche ‘armi del delittò.
Quest’anno, tra aprile e settembre, ‘Piccoli gesti, grandi criminì coinvolgerà le città di Napoli (nel mese di giugno), Trieste (nel mese di luglio) e Firenze (nel mese di settembre) dove – per potenziare l’efficacia dell’iniziativa – i volontari di Marevivo distribuiranno a cittadini e turisti 15.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclabile. L’iniziativa vivrà anche attraverso affissioni e sul digitale e, grazie al QR Code contenuto in tutti i materiali, le persone potranno interagire con il sistema di intelligenza artificiale ‘MARINA’ e conoscere di più sul fenomeno e sulle pratiche utili a contrastarlo.
Anche quest’anno, la tecnologia sarà protagonista della campagna, grazie al supporto della start up italiana JustOnEarth (specializzata in Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Remote Sensing Satellitare) che, durante la Milano Design Week, effettuerà il monitoraggio del littering nell’area di Milano Tortona, da Via Bergognone a Via Privata Gaspare Bugatti, passando per Via Vincenzo Forcella. La tecnologia della start-up che sfrutta dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data verrà utilizzata per monitorare il flusso delle persone, l’inquinamento correlato, il littering prodotto, la qualità dell’aria e l’impatto sui beni architettonici dell’inquinamento prodotto nelle aree prese in esame. Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale consentono, infatti, di aggregare migliaia di dati per rendere disponibili informazioni chiare, fruibili da tutti e in grado di sviluppare previsioni e modelli migliorativi per minimizzare l’impatto delle attività umane nei confronti dell’ambiente. Sarà quindi possibile raccogliere informazioni utili all’Amministrazione locale per valutare i comportamenti del pubblico durante la manifestazione e di conseguenza la loro consapevolezza ambientale, oltre che linee guida utili in ottica di gestione sostenibile dei grandi eventi.
Un’altra significativa novità dell’edizione 2023 di ‘Piccoli gesti, grandi criminì sarà ‘Re-generation’, un’opera di street art anamorfica realizzata durante la Milano Design Week (in Via Privata Gaspare Bugatti, dall’angolo di Via Tortona a Via Vincenzo Forcella) dall’artista Cosimo Caiffa, in arte ‘Cheonè, con il supporto dall’agenzia creativa Question Mark Communication. Il pubblico che transiterà in area Tortona, tramite l’opera intraprenderà un viaggio alla riscoperta di un nuovo rapporto con l’ambiente. L’iniziativa fa parte del programma ufficiale della MDW. Nella giornata del 19 aprile, per ampliare ulteriormente la portata dell’attività di sensibilizzazione della campagna, verranno distribuiti anche 5.000 posaceneri tascabili.
Il monitoraggio del littering non si limiterà alla Milano Design Week, ma verrà effettuato anche nei comuni di Trieste, Napoli e Firenze interessati dalla campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì. Grazie al coinvolgimento della start up italiana JustOnEarth, che impiega tecnologia satellitare e intelligenza artificiale, tutti avranno l’opportunità di contribuire alla tutela dell’ambiente: i cittadini potranno segnalare la presenza di mozziconi e piccoli rifiuti sulla piattaforma www.piccoligesti.eu che conterrà un’open data map digitale, mentre le Amministrazioni locali potranno utilizzare le segnalazioni e i dati elaborati dal monitoraggio per efficientare i servizi di pulizia.
In aggiunta, la campagna indagherà opinioni e percezioni dei cittadini nei comuni coinvolti dalla campagna sullo stato di pulizia di specifiche zone urbane, sulle principali cause del fenomeno e sull’efficacia delle diverse iniziative anti-littering. I dati raccolti verranno integrati con i risultati del monitoraggio di JustOnEarth sullo stato di pulizia reale delle città, mettendo in evidenza potenziali correlazioni tra la propensione dei cittadini all’utilizzo di posacenere tascabili e la riduzione dei mozziconi abbandonati nelle aree urbane.
‘Il progetto Piccoli gesti, grandi Crimini – afferma il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto – ‘coniuga due aspetti fondamentali per prevenire il fenomeno del ‘littering’: la sensibilizzazione dei cittadini e l’uso di nuove tecnologie. L’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti determina un danno grave agli ecosistemi: la piena conoscenza delle conseguenze, assieme a un avanzato monitoraggio sullo stato di salute delle nostre città, può fare la differenza. Associazioni e imprese sono nostre alleate in questa sfida ambientale e di civiltà’, conclude il Ministro.
‘I mozziconi di sigaretta e i piccoli rifiuti dispersi nell’ambiente rappresentano un grande problema dal punto di vista dell’inquinamento marino. Sono rifiuti non biodegradabili, si sminuzzano in microplastiche e rimangono nel mare per sempre. Tutto questo ha un impatto non solo sull’ecosistema marino ma, attraverso la catena alimentare, anche sulla nostra salute – ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo. – ‘I dati raccolti durante questi anni di campagna dimostrano l’impatto positivo di questa attività sulla riduzione dei piccoli rifiuti. E’ evidente che possiamo limitare i danni solo cambiando le nostre abitudini. E’ attraverso la combinazione di milioni di gesti corretti che possiamo arrivare a risultati concreti. La forza di questa campagna è la sinergia fra attività di sensibilizzazione, le azioni di contrasto concreto e l’utilizzo di innovativi strumenti tecnologicì.
‘BAT è da sempre impegnata nella realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow, per ridurre l’impatto del proprio business sulla salute e, in modo particolare, sull’ambiente. La sensibilizzazione dei cittadini, affinchè possano smaltire in modo corretto mozziconi e piccoli rifiuti, e l’innovazione tecnologica sono per noi essenziali, come dimostra lo spirito che anima questa campagna. Grazie a Piccoli gesti, grandi crimini rinnoviamo la disponibilità a collaborare con tutti gli attori in campo, cittadini, aziende e Istituzioni, per definire insieme soluzioni efficienti, virtuose ed efficaci a tutela dell’ambientè ha commentato Fabio de Petris, Direttore Generale di BAT Italia. ‘Una collaborazione che intendiamo continuare, visto anche il successo della campagna dello scorso anno, che ha fatto registrare una riduzione media dell’abbandono di mozziconi e piccoli rifiuti nell’ambiente del 44%’.
-foto ufficio stampa BAT –
(ITALPRESS).

Nel Padovano un impianto di biometano collegato alla rete Italgas

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CONSELVE (PADOVA) (ITALPRESS) – È stato inaugurato oggi, presso lo stabilimento di Distillerie Bonollo Umberto S.p.a. di Conselve (Padova), un impianto di produzione di biometano allacciato direttamente alla rete di distribuzione di Italgas, il primo in Italia a servizio di una distilleria di grappa.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di Elvio Bonollo, rappresentante della quarta generazione aziendale, Pier Lorenzo Dell’Orco, amministratore delegato di Italgas Reti, Umberto Perilli, sindaco di Conselve, Sergio Giordani, sindaco di Padova e presidente della Provincia, Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est, Franco Pasqualetti, vicepresidente della Camera di Commercio di Padova e presidente di Interporto Padova, Antonio Emaldi, presidente di Assodistil, Antonio de Poli, senatore, Gianantonio Da Re e Rosanna Conte, parlamentari europei.
Il nuovo impianto produce biometano a partire dai residui liquidi delle attività di distillazione per un quantitativo medio giornaliero di 10.000 metri cubi e un complessivo annuo di circa 2,5 milioni di metri cubi, corrispondente ai consumi medi di circa 3.000 famiglie. Tale quantativo di gas rinnovabile consente di sostituire, in una logica di economia circolare, un ammontare equivalente di gas di origine fossilee di distribuirloin rete a famiglie e imprese, conimportanti benefici in termini di decarbonizzazione dei consumi.
Un risultato reso possibile dall’incontro tra l’approccio produttivo di Bonollo, ispirato ai principi dell’economia circolare e dello “zero waste”, e la trasformazione digitale della rete di distribuzione di Italgas, elemento abilitante per lo sviluppo dei gas rinnovabili. La capillarità della rete, infatti, è un importante fattore abilitante per gli impianti di produzione di biometano e lo sviluppo dei gas rinnovabili.
L’opera, nel suo complesso, ha richiesto 16 mesi di lavorazioni necessarie a effettuare l’upgrade tecnologico del precedente impianto di produzione di biogas e alla costruzione del collegamento per l’immissione del biometano nella rete Italgas. Il collegamento delle Distillerie Bonollo Umberto alla rete di distribuzione è gestito grazie a una tecnologia digitale all’avanguardia sviluppata in house da Italgas. Si tratta dell’applicativo DANA (Digital Advanced Network Automation) che consente la gestione da remoto del punto di immissione e, sulla base dell’analisi in continuo della qualità del gas prima della sua iniezione in rete, la possibilità di impartire all’impianto ordini e istruzioni a distanza per la regolazione dei flussi.
L’iniziativa allinea l’Italia alle best practice di Francia e Germania, primi Paesi in Europa per connessioni al network di distribuzione, ed è coerente con il percorso tracciato dal REPowerEU che indica nel biometano la fonte di energia destinata a sostituire il 25% del gas naturale proveniente dalla Russia.
“Ogni metro cubo di biometano qui ottenuto – dichiara Elvio Bonollo – è un ulteriore frutto della generosità della vite, in una filiera che dopo l’ottenimento del vino in cantina, trova in Bonollo la massima espressione in termini di economia circolare attraverso l’estrazione e la valorizzazione di preziosi sottoprodotti in una logica zero waste. Giuseppe Bonollo che 115 anni fa ha iniziato la nostra attività di distillatori e che ci ha trasmesso il prezioso valore del precorrere i tempi attraverso l’innovazione, sarebbe orgoglioso di poter sapere che l’attività di famiglia oltre a dare la miglior grappa del mondo contribuisce alla decarbonizzazione dei consumi immettendo in rete prezioso gas di origine non fossile”.
“Il biometano – ha spiegato l’amministratore delegato di Italgas Reti, Pier Lorenzo Dell’Orco – è una fonte rinnovabile già ‘matura’, ampiamente disponibile e in grado di dare un importante contributo alla transizione ecologica. È per questo che nel Piano Strategico 2022-2028 abbiamo destinato rilevanti investimenti per favorire la connessione di nuovi impianti al network di distribuzione. L’impianto delle Distillerie Bonollo Umberto è il primo collegato direttamente alla rete di distribuzione di un settore industriale molto importante per l’economia del territorio, a cui altri operatori del settore possono ispirarsi per un approccio sempre più sostenibile”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cambiamenti organizzativi nella Direzione PR di Jaguar Land Rover Italia

ROMA (ITALPRESS) – Lidia Dainelli, attuale Direttore PR e Stampa, assume l’incarico di sviluppare e guidare il nuovo reparto Environment, Social, Governance come Direttrice ESG Strategies.
Forte della sua vasta esperienza professionale, Lidia avrà il compito di elaborare iniziative e soluzioni volte a fornire una connotazione concreta e tangibile ad un settore strategico nell’evoluzione aziendale di Jaguar Land Rover Italia, in chiave di Etica e Sostenibilità, lavorando sui 3 pilastri strategici individuati dalla nostra Casa Madre. Planet Regenerate: il viaggio di Jaguar Land Rover verso il carbon net zero entro il 2039 attraverso l’elettrificazione, l’economia circolare, la materiality, la biodiversità e la catena di approvvigionamento. Engage for Good: la valorialità di un’Azienda che agisce come un Cittadino Globale stimolando attività positive e durature per il pianeta e per la comunità a livello nazionale, promuovendo e/o adattando quelle a carattere internazionale. Responsible Business: una politica etica e trasparente nei riguardi dei Collaboratori, dei Clienti, dei Fornitori per identificare Jaguar Land Rover come punto di riferimento nel settore automobilistico di lusso.
Isabella Podda, invece, attuale Experiential & Partnership MKT Senior Manager per Italia e per l’Europa, assume il ruolo di Direttrice PR e Stampa di Jaguar Land Rover Italia. L’esperienza, maturata prima in General Motors e poi in Jaguar Land Rover Italia in contesti nazionali ed internazionali, ha consentito ad Isabella di raggiungere traguardi aziendali importanti come l’introduzione della nuova dimensione del Modern Luxury nelle rappresentazioni del nostro brand; quanto appreso e sperimentato le consentirà, per il futuro, di consolidare il ruolo chiave della funzione PR e Stampa rispetto ai grandi cambiamenti che stiamo affrontando. Nei nuovi ruoli, sia Lidia Dainelli che Isabella Podda riporteranno a Marco Santucci, CEO Jaguar Land Rover Italia. A Isabella Podda riporterà Cinzia Carta che mantiene il ruolo cruciale di Press Office Manager, mentre Mauro Vento, attuale Lifestyle Press Coordinator, assume l’incarico di Experiential & Partnership MKT Manager.

foto: ufficio stampa Jaguar Land Rover Italia

(ITALPRESS).

L’Italia rafforza la rete delle Aree Marine Protette nel Mediterraneo

ROMA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata nazionale del Mare, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica guarda al Mediterraneo e alla gestione sempre più avanzata delle Aree Marine Protette, partendo dalle migliori pratiche nazionali.
“La centralità geografica dell’Italia nel Mediterraneo – afferma il ministro Gilberto Pichetto – porta con sè grandi responsabilità e opportunità, sia sotto il profilo ambientale che energetico. Il ‘Mare Nostrum’ abbraccia popoli e culture che possono trovare sempre più punti di incontro nella tutela marina, specialmente dopo lo storico accordo alla Cop15 sulla biodiversità di Montreal. L’Italia – conclude il Ministro – è depositaria di un ‘know-how’ straordinario nella gestione delle Aree Marine Protette, che è giusto condividere rafforzando ogni giorno quella rete di tutela senza la quale ogni singolo intervento perderebbe di senso”.
Il MASE e il Centro Regionale di Attività per le Aree Specialmente Protette della Convenzione di Barcellona (RAC/SPA), nell’ambito della Convenzione di Barcellona sulla protezione del Mediterraneo, annunciano il prossimo lancio del “progetto per sviluppare e rafforzare un’efficace gestione delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM)”.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, intende sviluppare e rafforzare la gestione delle ASPIM, con programmi di gemellaggio tra le realtà italiane e quelle delle subregioni mediterranee: saranno condivise conoscenze, esperienze, capacità organizzative. Le ASPIM italiane coinvolte in questa seconda edizione del progetto sono “Miramare”, “Porto Cesareo” e “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” che saranno gemellate, rispettivamente, con “Palm Island” (Libano), “El Hoceima” (Marocco) e “Zembra & Zembretta” (Tunisia).
L’appuntamento con il kick-off del progetto è il 27 aprile. Ad oggi, le ASPIM riconosciute sono 39, appartenenti a 10 Paesi diversi: Albania, Algeria, Cipro, Francia, Italia, Libano, Marocco, Slovenia, Spagna e Tunisia. L’Italia guida la classifica del più alto numero di ASPIM, che si caratterizzano per rilevanti attività di conservazione della diversità biologica, ecosistemi specifici o habitat di specie protette, particolari punti di interesse sul piano scientifico, estetico, culturale o educativo.
La regìa delle attività di progetto e degli accordi bilaterali nell’ambito della Convenzione di Barcellona è gestita dalla Direzione generale Patrimonio Naturalistico e Mare del MASE.

– foto agenziafotogramma.it –
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Banca Ifis, al via noleggio e leasing dedicati alle bici elettriche

VENEZIA (ITALPRESS) – Banca Ifis in prima fila per promuovere la mobilità sostenibile e il turismo attivo in Italia con una nuova soluzione dedicata al mondo della bicicletta elettrica. A partire da oggi, l’offerta commerciale della Banca si rafforza con un innovativo strumento di noleggio costruito su misura per rispondere alle necessità di tutte le piccole e medie imprese dell’industria turistico-ricettiva interessate a dotarsi di una flotta e-bike. “Vogliamo favorire la transizione sostenibile dell’economia attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi dedicati. Siamo quindi intervenuti su uno dei segmenti di mercato a maggior tasso di crescita nel campo della mobilità alternativa, costruendo una soluzione ad hoc per il mondo dell’ospitalità e del cicloturismo, settori chiave per la promozione e lo sviluppo dei territori. Oggi siamo in grado di fornire alle imprese operanti in questi settori tutta l’assistenza necessaria per dotarsi di flotte di e-bike, filiera italiana che risulta essere una delle più produttive a livello europeo” commenta Claudio Zirilli, Responsabile Leasing e Rental di Banca Ifis. Sviluppato da Ifis Rental Services Srl, il nuovo prodotto è disponibile sia in modalità noleggio che di leasing finanziario. In questo modo, i clienti hanno la possibilità di dilazionare l’impegno economico attraverso piani di durata compresa tra i 12 e i 48 mesi, al termine dei quali possono scegliere se riscattare il prodotto o se attivare un nuovo contratto. La soluzione e consente inoltre di rateizzare l’Iva, così da poter ridurre al minimo i costi iniziali e massimizzare i ricavi fin dalle prime fasi del progetto. Come rilevato dalla seconda edizione del Market Watch “L’Ecosistema della Bicicletta”, prodotto dall’ufficio studi di Banca Ifis, quasi un cicloturista su due sceglie l’e-bike per le sue vacanze e l’85% dei distributori italiani prevede che questa tipologia sarà il modello più richiesto nel prossimo biennio. La soluzione di leasing e noleggio di e-bike è stata sviluppata da Banca Ifis nell’ambito della collaborazione con Ancma – Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori di cui la Banca è associata. (ITALPRESS).

Photo Credits: ufficio stampa Banca Ifis

Acea, a Roma la mostra “Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua”

ROMA (ITALPRESS) – Si apre domani, presso le Terme di Diocleziano, la mostra: “Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua – Fontane e Nasoni di Roma”, organizzata con il supporto di ACEA, dal Museo Nazionale Romano e dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma, e curata dal Direttore del Museo Nazionale Romano Stèphane Verger e dall’archeologo Vincenzo Lemmo.
“Acqua nell’Arte e Arte dell’Acqua” è una mostra che intende celebrare Roma attraverso il più nobile dei quattro elementi. Nell’antichità la città era, infatti, conosciuta come Regina Aquarum e le fontane, oltre a essere luoghi di divertimento e abbellimento, rappresentavano una vera e propria ostentazione dell’eccezionale disponibilità d’acqua che accresceva naturalmente la magnificenza della città. Ancora oggi Roma è ricca di fontane e fontanelle, magnifici monumenti costruiti nel corso dei secoli, che celebrano il trionfo dell’acqua. La mostra vuole testimoniare questa tradizione attraverso l’esposizione di opere d’arte, reperti archeologici, progetti e fotografie d’epoca conservate presso Musei Nazionali e Comunali. La mostra è organizzata in due macro sezioni, L’arte dell’acqua, con l’esposizione di particolari reperti archeologici e un approfondimento sulle fontane storiche e i nasoni della capitale; L’acqua nell’arte, con la presenza di oggetti artistici legati al tema dell’acqua.
Le Terme di Diocleziano si presentano come il luogo ideale per ospitare un percorso espositivo dedicato all’acqua. Sono, infatti, un complesso monumentale unico al mondo per le dimensioni e per l’eccezionale stato di conservazione. Furono costruite in soli otto anni tra il 298 e il 306 d.C. e si estendevano su una superficie di tredici ettari, nella zona compresa tra i colli Viminale e Quirinale.
Istituito nel 1889, il Museo Nazionale Romano, la cui sede storica sono le Terme di Diocleziano, riunisce uno dei più straordinari patrimoni artistici d’Italia suddiviso, tra il 1995 e il 2001, anche in altre tre sedi museali: Palazzo Altemps, Palazzo Massimo alle Terme e Crypta Balbi. Quattro luoghi per scoprire la storia di Roma dai primi insediamenti nel Lazio agli splendori dell’età imperiale, fino alla passione rinascimentale per le antiche opere romane che portò alla nascita del collezionismo. Il Museo Nazionale Romano è diretto dal professor Stèphane Verger.
Il Gruppo ACEA, primo operatore idrico nazionale, legato da oltre un secolo alla storia di Roma, a quella dei suoi acquedotti e delle sue fontane, gestisce l’intero sistema idrico della capitale, con la consapevolezza che gestire l’acqua a Roma significa gestire non solo il servizio idrico ma anche un elemento che fa parte della storia e della cultura della città, in cui l’acqua fa parte della bellezza delle sue architetture e del paesaggio urbano. Il Gruppo ACEA sente la responsabilità di promuovere e sostenere iniziative e progetti che, come questa mostra, valorizzano la risorsa idrica e il patrimonio artistico della città.
“Oggi – ha dichiarato l’amministratore delegato di ACEA Fabrizio Palermo (nella foto) – inauguriamo una mostra che, attraverso l’arte, racconta l’importanza dell’acqua nello sviluppo della storia della civiltà e celebra l’eccellenza dell’ingegneria idraulica italiana, nata ai tempi degli antichi romani. ACEA, in continuità con questa tradizione, gestisce da oltre un secolo la rete idrica della Capitale ed è diventata oggi il primo operatore idrico a livello nazionale e un importante punto di riferimento industriale dal nord al centro sud del Paese, soprattutto in questo momento di particolare criticità dovuta ai cambiamenti climatici. Siamo convinti che il settore necessiti oggi di maggiori investimenti in quanto l’acqua, oltre a essere un bene primario è un elemento imprescindibile per lo sviluppo industriale e agricolo del Paese. Il settore idrico, rappresentando quasi il 20% del Pil nazionale, è un asset strategico al pari di quello energetico”.
“La mostra – così il direttore del Museo Nazionale Romano Stephane Verger – presenta una raccolta ragionata di reperti tuttora conservati nei depositi delle Terme di Diocleziano e di Palazzo Massimo. Costituisce quindi un’ulteriore tappa nel programma “Depositi (Ri)scoperti” del Museo Nazionale Romano, che ha come scopo di far conoscere il patrimonio nascosto delle collezioni del museo, in vista dell’ampliamento e della riorganizzazione del percorso espositivo permanente. Il tema della gestione e della cultura dell’acqua nella Roma antica avrà senz’altro un ruolo centrale nelle varie sezioni del nuovo racconto della città che si sta costruendo”.
“Questo evento – ha dichiarato il presidente del Centro Europeo per il Turismo e la Cultura Giuseppe Lepore – vuole essere, in un momento così delicato, non solo per il nostro Paese a seguito di una lunga pandemia e di una situazione climatica non sempre facile, che ha creato problemi sociali non indifferenti, un messaggio di speranza e di ottimismo attraverso la valorizzazione di un bene importante per l’intero pianeta come l’Acqua ed anche un riconoscimento per ACEA che nel settore è fondamentale protagonista”.

– foto ufficio stampa Acea –
(ITALPRESS).