ROMA (ITALPRESS) – Sono 8,3 milioni le tonnellate di rifiuti organici trattati in Italia nel 2021, di cui 7,3 milioni provenienti dalla raccolta differenziata (125,2 Kg/abitante/anno). Dalla trasformazione dei rifiuti a matrice organica, sono state ottenuti circa 2,1 milioni di tonnellate di compost, fertilizzante organico che, restituito alla terra, nutre il suolo e aiuta a contrastare il cambiamento climatico: ha infatti contribuito a stoccare nel terreno circa 600.000 tonnellate di sostanza organica, risparmiando 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno rispetto all’avvio in discarica. Inoltre, sono stati ottenuti 406 milioni di m3 di biogas, valorizzati mediante la produzione di circa 440 GWh di energia elettrica, 125 GWh di energia termica, e 136 milioni di metri cubi di biometano, utilizzabile sia per l’immissione in rete che per l’autotrazione, con l’obiettivo di ridurre il ricorso alle fonti fossili. Questi i principali dati emersi nel corso di un evento del Consorzio Italiano Compostatori (CIC), nel corso del quale sono state illustrate le procedure competitive dei fondi Pnrr che permetteranno di implementare, all’interno degli impianti di compostaggio, anche la parte anaerobica per la produzione di biometano.
Lo scorso gennaio, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato le procedure applicative pubblicate dal Gse che dettagliano le modalità per il rilascio della qualifica e per la determinazione e il riconoscimento degli incentivi ai produttori di biometano e di altri biocarburanti avanzati diversi dal biometano. Grazie agli incentivi e all’implementazione delle misure del Pnrr dedicate al settore, si potrà infatti procedere e finalizzare la realizzazione ex novo o l’ammodernamento di oltre 50 impianti di produzione di compost e biometano da frazione organica proveniente dalle raccolte differenziate, per toccare quota 300 milioni di m3 di biometano al 2025 e a traguardare la soglia di 1 miliardo di m3 come potenzialità massima al 2030. Il biometano e biogas ottenuto da FORSU andrebbe a contribuire – insieme al biometano e biogas ottenuto in agricoltura che al potrebbe toccare i 6,5 miliardi di m3 – al piano REPowerEU, che ha come obiettivo proprio aumentare la produzione e l’uso annuale di biometano sostenibile fino a 35 miliardi di m3 entro il 2030.
Per aumentare la capacità di produzione di biogas nell’UE e promuovere la conversione in biometano, si stima che in questo arco temporale serviranno investimenti dell’ordine di 37 miliardi. Accelerare sul biometano è diventato quanto mai necessario, poichè significa promuovere e incentivare la diffusione di un gas rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, oltre che con elevata disponibilità: nell’ultimo anno la guerra in Ucraina ha infatti messo in evidenza la dipendenza dell’Italia da materie prime ed energia. “Quello che prospettiamo è un percorso graduale e con una crescita progressiva, in cui il biometano diventi un pilastro strutturale della politica energetica nazionale. Basti pensare che nel 2018 gli impianti attivi erano 6 con 86 milioni di m3/anno di biometano prodotto: sono stati fatti grandi passi avanti e ancora altri ne dovremo fare”, afferma Lella Miccolis, presidente del CIC. Secondo i dati del CIC relativi alla raccolta e al trattamento del rifiuto organico in Italia, il dato procapite di rifiuto organico intercettato sale a 125,2 kg/abitante/anno. In particolare, in Emilia Romagna sono stati raccolti in modo differenziato circa 180 kg/abitante di rifiuto organico. Nonostante la regione con valori più bassi sia la Liguria, le analisi del CIC mostrano come sia necessario dunque continuare a lavorare soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud, considerando che Lazio, Sicilia, Calabria, Molise e Basilicata mostrano una RD media pro capite tra gli 80 e i 100 kg. In Italia il riciclo dei rifiuti organici è affidato a 356 impianti di trattamento biologico: 293 sono impianti di compostaggio che producono compost utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo. Gli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio, che producono compost e biogas, sono invece 63: si stima una capacità autorizzata di 5.109.000 t/anno, mentre il rifiuto trattato nel 2021 è stato di 4.299.000 t/anno. “Nel breve-medio periodo (2023-2025), si prevede un completamento delle necessità territoriali in gran parte delle regioni italiane. Auspichiamo un’ulteriore crescita delle raccolte differenziate del rifiuto organico e per fare questo serve un ulteriore sforzo in alcune aree del Paese. L’impiantistica dedicata al trattamento è in gran parte già realizzata o di imminente completamento, non solo al Nord ma anche nel Centro e Sud Italia”, spiega Massimo Centemero, direttore del CIC. Nel dettaglio, con una raccolta differenziata a regime in tutta Italia e considerando l’andamento complessivo della popolazione residente, secondo le stime del CIC il Paese nel 2025 potrebbe arrivare a raccogliere 9 milioni di tonnellate di rifiuto organico l’anno, ovvero 153 kg/ab/anno. Ad oggi l’autosufficienza impiantistica è garantita e solo al verificarsi di questa evoluzione bisognerà tenerne conto per incrementare la necessità impiantistica. In uno scenario di questo tipo, il settore del biowaste toccherà quota 13.000 addetti, generando circa 2,5 miliardi di indotto.
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Dai rifiuti organici un miliardo di metri cubi di biometano al 2030
Giornalismo ambientale giovane, al via edizione 2023 premio Fenice CONAI
MILANO (ITALPRESS) – Sono aperte le iscrizioni alla seconda edizione della Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane, il premio che CONAI dedica alle nuove generazioni di giornalisti che si sono occupati di sostenibilità, riciclo e tematiche ambientali.
Tutti i giornalisti dai quarant’anni compresi in giù, come lo scorso anno, possono candidare i loro articoli o i loro servizi radio-televisivi pubblicati tra la Giornata mondiale della Terra 2022 e la Giornata mondiale della Terra 2023. Le produzioni giornalistiche dovranno essere quindi apparse tra il 22 aprile 2022 e il 21 aprile 2023, ma per iscriversi ci sarà tempo fino al 1° giugno 2023.
«Un premio in cui ho creduto da subito, e che lo scorso anno ha dato testimonianza di quanta competenza e passione ci siano oggi nei giovani giornalisti che si occupano di ambiente», commenta il presidente CONAI Luca Ruini. «Credo che valorizzare il loro lavoro sia parte dei compiti di CONAI. Raccontare le eccellenze della nostra economia circolare è sempre più importante: siamo il primo Paese europeo per riciclo pro-capite di imballaggi, del resto. Non vedo l’ora di scoprire i lavori dei giornalisti che si candideranno», aggiunge.
I nomi di tutti i giurati che selezioneranno i vincitori saranno svelati nelle prossime settimane.
Intanto, per i due vincitori – uno per la categoria audio-visivo e uno per quella dedicata agli articoli scritti – la novità sarà la partecipazione al Festival del Giornalismo Culturale, quest’anno main partner del Premio: la cerimonia di consegna delle due Fenici si terrà proprio al Festival che da undici anni anima la città di Urbino a inizio ottobre, ormai uno degli eventi di primo piano nel mondo del giornalismo italiano.
La Fenice CONAI per il giornalismo ambientale giovane è patrocinata dall’Ordine dei Giornalisti. Altro main partner resta Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa nel settore della green economy e dell’innovazione tecnologica e industriale che si tiene ogni anno nell’impianto fieristico di Rimini.
Il premio rimane ovviamente la statuetta ideata da CONAI nel 2022 in occasione dei suoi venticinque anni: una Fenice a sette code che spiega le ali, simbolo di rinascita anche per i materiali di imballaggio, progettata da un gruppo di studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano.
– foto ufficio stampa CONAI –
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Con “E-Project” giovani consapevoli e protagonisti del climate change
ROMA (ITALPRESS) – Rendere sempre più consapevoli e protagoniste le giovani generazioni sulle tematiche ecologico-ambientali. E’ il nuovo progetto promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani – Editori ed Enel “E-Project: Ecological Literacy”, presentato al Liceo Classico Ennio Quirino Visconti a Roma. Un progetto triennale di education nelle scuole secondarie superiori italiane dove il tema dell’iniziativa sono le strategie per contrastare il collasso ecologico del pianeta, con particolare attenzione al climate change, con l’obiettivo disensibilizzare i giovani, rendendoli protagonisti e metterli in grado di passare dalla protesta alla proposta su questioni così centrali per il loro futuro. Da qui al 2025 verranno approfonditi una serie di argomenti specifici, diversi di anno in anno.
Si tratta “di un progetto teso a contrastare il collasso ecologico del pianeta, misurato anche dal suo termometro più evidente di riferimento : il cambiamento climatico. Con questo progetto vogliamo chiamare a raccolta una generazione che ha dimostrato di avere l’ambiente a cuore, per invitarla a passare dalla protesta alla proposta”, afferma presidente dell’Osservatorio, Andrea Ceccherini. “Con ‘E-project’ offriremo uno strumento utile ai giovani a definire, dopo un serio lavoro di studio e confronto sullo stato di salute del pianeta terra, le azioni più utili a proteggerlo non solo dagli effetti del riscaldamento globale, ma anche dalle deforestazioni, dall’inquinamento dell’atmosfera e degli oceani, nonchè dalla perdita della biodiversità. Sarà un progetto – spiega – che mira a rendere i giovani i veri protagonisti del cambiamento, gli autori di un new deal che ci auguriamo nel Paese possa cambiare musica e lasciare un segno. D’altra parte nell’Osservatorio siamo da sempre convinti che i giovani siano le persone più importanti del mondo, perchè sono quelle che avranno più tempo per cambiarlo e per farne un posto migliore. Tocca a loro essere sempre più attori e sempre meno spettatori per prendere in mano le sorti di quel pianeta terra, su cui, come tutti, anche loro poggiano i piedi”, conclude Ceccherini. Secondo l’Ad di Enel, Francesco Starace, “si tratta di un progetto articolato su cinque filoni che in comune hanno l’intenzione è l’ambizione di aiutare tutti gli studenti ad avere gli strumenti che permettano loro di interpretare la realtà fattualmente”. Per il primo anno di attività (anno scolastico 2022/2023), il progetto propone cinque temi: gli oggetti Riduciamo, ripariamo, riusiamo; i viventi Proteggiamo, salviamo, curiamo; l’ambiente Costruiamo, difendiamo, recuperiamo; l’energia Conserviamo, generiamo, trasformiamo; gli stili di vita Mangiamo, consumiamo, viaggiamo. Per ognuno di questi verrà chiesto ai team di studenti di immaginare e proporre strategie concrete per salvare il pianeta. Ogni classe formerà dunque cinque squadre, ciascuna delle quali si approprierà di un tema e elaborerà la propria tesina che presenterà e discuterà in aula. Ma non soltanto in aula: i 100 lavori più validi verranno menzionati sul sito dell’Osservatorio e pubblicati sul sito di Enel. I cinque migliori in assoluto riceveranno un premio nel corso del 2024.
A tutti gli studenti che partecipano, l’iniziativa intende inoltre fornire inoltre un “calcolatore dell’impronta ecologica dei comportamenti” online che permetterà a ciascuno di misurare in tempo reale gli effetti sull’ambiente delle proprie scelte quotidiane.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Osservatorio Giovani Editori-
Intesa Sanpaolo, con il Laboratorio Esg 1 mld alle Pmi di Milano e Monza
MILANO (ITALPRESS) – Un plafond di 1 miliardo di euro per la crescita sostenibile. Intesa Sanpaolo, Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi con Innexta, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory rafforzano la propria collaborazione siglando un accordo, rivolto alle imprese delle province di Milano, di Monza e della Brianza, presentando oggi il “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, l’iniziativa dell’Istituto guidato da Carlo Messina prevista per tutto il territorio nazionale e dedicata alle PMI che ambiscono a migliorare il proprio profilo di sostenibilità avviando la transizione verso obiettivi ESG e investimenti in progetti di economia sostenibile e circolare. Si tratta di un intervento che per Intesa Sanpaolo rientra nel piano più ampio per dare supporto agli investimenti legati al PNRR.
In questo contesto Intesa Sanpaolo annuncia un plafond destinato alle PMI del territorio pari a 1 miliardo di euro, finalizzato a stimolare gli investimenti in economia circolare e sostenibilità delle aziende del territorio della Direzione Regionale Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo, guidata da Pierluigi Monceri. Il plafond si inserisce nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico di Intesa Sanpaolo per favorire investimenti nella transizione energetica, sostenibile e digitale delle imprese riservando al tessuto produttivo dell’intera regione 13 miliardi di euro. L’evento di Milano, che si è svolto presso Cariplo Factory, ha illustrato e approfondito le opportunità e le tematiche legate agli obiettivi ESG, le aree di intervento strutturale e finanziario per consolidare il posizionamento competitivo delle PMI con ritorni stabili nel tempo, creando valore condiviso con tutti gli stakeholder e correlando le decisioni di natura economica e finanziaria ai loro impatti ambientali, sociali e di corretta governance.
Ad aprire l’incontro Marco Noseda, Chief Impact and Strategy Officer Cariplo Factory, cui è seguita la presentazione dello studio “Verso una transizione sostenibile: scenari e opportunità per le imprese di Milano e Monza e Brianza” di Enrica Spiga della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e l’intervento del Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo Pierluigi Monceri per illustrare gli obiettivi del Laboratorio ESG come iniziativa concreta per accompagnare le imprese verso modelli di business sostenibili. A seguire gli interventi di Sergio Rossi, Vice Segretario Generale Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, Danilo Maiocchi, Direttore Generale Innexta scrl, Diana Pozzoli, Vice Direttore Area Scientifica e Tecnologica Fondazione Cariplo e per Intesa Sanpaolo Innovation Center Massimiano Tellini responsabile circular economy e Daniele Accardi, responsabile Circular Economy Lab.
A conferma di un quadro economico e sociale nel quale l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green diventano determinanti per il sistema manifatturiero, il Laboratorio ESG, grazie all’accordo tra Intesa Sanpaolo, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Innexta, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory si pone come acceleratore per la crescita sostenibile delle PMI dei territori di Milano, di Monza e della Brianza e per la creazione di valore collettivo sociale e ambientale nella logica del più esteso coinvolgimento di imprese e di operatori volto alla realizzazione del PNRR. L’obiettivo è favorire e affiancare investimenti improcrastinabili e opportunità di crescita irrinunciabili nell’attuale fase di rilancio dell’economia italiana, combinando esigenze delle PMI con le competenze dei migliori stakeholders.
L’iniziativa è nata in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo guidata da Maurizio Montagnese che esplora scenari e tendenze future, sviluppa progetti di ricerca applicata, supporta startup ad alto potenziale e accelera la trasformazione delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e dell’economia circolare. La partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, polo milanese dedicato all’open innovation e alla valorizzazione dei nuovi talenti di Fondazione Cariplo, ha portato al lancio nel 2019 del primo Circular Economy Lab in Italia, con l’obiettivo di accompagnare la transizione delle imprese italiane verso il nuovo modello economico-produttivo circolare, generando nuove opportunità di business e creando valore e crescita con iniziative di open innovation.
La Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi favorisce la consapevolezza in tema di sostenibilità ambientale quale fattore di sviluppo e di competitività con l’obiettivo di accompagnare le piccole e medie imprese verso la doppia transizione digitale ed ecologica, attraverso diversi strumenti
finalizzati a incrementare le competenze delle imprese e il sostegno agli investimenti tecnologici e green delle imprese tramite voucher, con l’obiettivo di promuovere la sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, prodotti e servizi innovativi e sostenibili.
Il Laboratorio ESG avrà sede presso Cariplo Factory e presso la Direzione Regionale Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo e offrirà consulenza, informazione, assessment e identificazione delle azioni per supportare l’intero percorso che le PMI del territorio devono intraprendere grazie a partner di eccellenza, in particolare: Circularity, la prima piattaforma di simbiosi industriale dedicata all’Economia Circolare in Italia che può supportare le imprese ad integrare i principi di Sostenibilità e di Economia Circolare all’interno del proprio business; Nativa, la Regenerative Design Company che, da oltre 10 anni, supporta centinaia di aziende in una radicale evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli economici
rigenerativi; Circular Economy Lab, nasce dalla partnership tra Innovation Center di Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia
circolare.
In considerazione della rilevanza dei temi della sostenibilità ambientale e sociale per accrescere il valore della competitività delle PMI, Intesa Sanpaolo oltre ad aver attivato con il piano d’impresa 2022-2025 un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, ha lanciato nel 2020 un plafond da 2 miliardi di euro per gli S-Loans, una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. In particolare, S-Loan Climate Change, Turismo e Agribusiness con garanzia SACE Green all’80%, sono iniziative pensate per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti di investimento green.
Dall’avvio di queste iniziative, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 5 miliardi di finanziamenti a favore delle PMI italiane, di cui oltre 800 milioni alle PMI delle province di Milano e Monza Brianza.
‘Grazie alla collaborazione con importanti partner impegnati in ambito ESG e Circular Economy, rafforziamo il nostro sostegno all’economia reale dei territori in cui operiamo – spiega Monceri -. Le iniziative di Intesa Sanpaolo in tema di sostenibilità, contenimento del cambiamento climatico e responsabilità sociale delle piccole e medie imprese sono numerose e declinate sulle peculiarità delle diverse esigenze dei territori. Con un plafond di 1 miliardo di euro per progetti di economia sostenibile e circolare vogliamo favorire le imprese dei territori di Milano, di Monza e della Brianza nel cogliere le opportunità del PNRR e rilanciare l’economia del territoriò.
‘Cariplo Factory è orgogliosa di contribuire al Laboratorio ESG finalizzato ad accelerare la crescita sostenibile delle aziende del territorio di Milano, Monza Brianza e Lodi – commenta Marco Noseda, Chief Impact and Strategy Officer -. In continuità con la propria missione istituzionale e in linea con i propri valori aziendali, Cariplo Factory ha sempre avuto come misura del proprio operato la capacità di generare impatto positivo sulle persone, sulle comunità, sull’ambiente, sui beni culturali e sulla società civile. Nel Laboratorio ESG e nella visione dei partner che lo hanno promosso, abbiamo ritrovato pienamente questi valori che, ne siamo certi, sono destinati ad avere un ruolo centrale nel futuro del nostro Paesè.
Renato Cerioli, membro Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo commenta: ‘Fondazione Cariplo è orgogliosa di collaborare alla nascita del Laboratorio ESG – Environmental Social Governance. Da anni grazie alla sua attività erogativa, la Fondazione interviene stimolando innovazioni di prodotto e di processo che poi saranno trasferite al sistema delle imprese del territorio. In questo ambito dal 2018 è attivo il bando Economia circolare, cu cui sono stati sostenuti 57 progetti condotti da università e centri pubblici di ricerca per un ammontare di oltre 16 milioni di euro. L’impegno nel settore della ricerca desidera anche stimolare lo sviluppo socio-economico delle comunità e diffondere modelli socio-economici più inclusivi, circolari e sostenibilì.
‘Investire in sostenibilità si rivela sempre più una scelta strategica per le imprese, necessaria per garantire un posizionamento solido sui mercati globali e garantirsi le opportunità di sviluppo sui mercati finanziari – dice Elena Vasco, segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – In questo quadro, per Camera di commercio l’adesione al Laboratorio ESG – Environmental Social Governance rientra nel piano di azioni che sta promuovendo con l’obiettivo di sensibilizzare e favorire la consapevolezza delle piccole e medie imprese in tema di sostenibilità quale fattore di sviluppo e di competitività, sostenendole nel loro percorso di crescita sostenibile, per arrivare a definire un piano di miglioramento volto a generare nuovi vantaggi competitivi di lungo periodo con impatti positivi in primis sul loro business ma al tempo stesso sui territori e comunità in cui operanò.
‘Innexta, raccogliendo la sollecitazione dell’intero sistema Camerale ed in particolare di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ha elaborato un sistema di scoring ESG orientato in particolare ai prodotti finanziari – dice Giovanni Da Pozzo, Presidente di Innexta -. Con questa collaborazione strategica che oggi lanciamo, andiamo a completare il nostro ecosistema ESGPass con partners di eccezionè.
Con il nuovo piano d’impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo conferma la propria leadership per le tematiche ESG, destinando nuovo credito per 88 miliardi di euro a favore di green economy e transizione ecologica delle aziende strutturate e delle PMI.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Gse, Vinicio Mosè Vigilante nominato Amministratore Delegato
ROMA (ITALPRESS) – “Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Gestore dei Servizi Energetici – GSE, società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che opera attraverso gli indirizzi strategici del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha conferito a Vinicio Mosè Vigilante l’incarico di Amministratore Delegato”. E’ quanto si legge in una nota.
“Vinicio Vigilante, avvocato, in GSE fin dalla nascita della società, ha maturato una significativa esperienza nel settore energetico, prima in Enel e poi in GRTN – prosegue la nota -. E’ stato direttore della Direzione Affari Legali e Societari e direttore della Divisione Corporate Affairs e, negli ultimi quattro anni, ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento Affari Legali, Regolatori e Istituzionali del GSE”.
“Nel CdA, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2023, accanto al Presidente Paolo Arrigoni e all’Amministratore Delegato Vinicio Mosè Vigilante, siedono Caterina Belletti, Roberta Toffanin e Andrea Ripa di Meana”, sottolinea la nota.
“Il Presidente, l’Amministratore Delegato e i consiglieri ringraziano il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, per la fiducia accordata”, conclude la nota.
– foto: agenziafotogramma.it
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Casini(Howden) “Serve tavolo assicurazioni-governo per Agenda Onu 2030”
VERONA (ITALPRESS) – “Auspichiamo un tavolo di lavoro permanente tra l’industria assicurativa, il governo e le amministrazioni pubbliche coinvolte per lavorare insieme nella direzione degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda ONU 2030. I broker di assicurazione quali “sentinelle” a contatto col mondo dell’industria e col territorio sono in grado di intercettare le problematiche concrete per facilitare il percorso verso una maggiore sostenibilità delle attività economiche”. Lo ha affermato Federico Casini, Ceo Italia di Howden, gruppo multinazionale indipendente di brokeraggio assicurativo, nel corso della manifestazione LETEXPO a margine della tavola rotonda “Le migliori energie del Paese per una vera sostenibilità ambientale, sociale ed economica” moderata da Massimo Giletti nella quale è intervenuto anche Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy. Casini ha fatto riferimento in particolare agli effetti del cambiamento climatico sul territorio, l’agricoltura e l’ambiente in generale.
Le imprese di assicurazione assumono e gestiscono infatti anche i rischi ambientali e catastrofali, tanto che in questo caso si parla di “green insurance”.
In base all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dall’ONU il sistema assicurativo deve essere pronto a coprire rischi come quelli legati per esempio alla produzione di energie rinnovabili, oppure dovuti alla forte intensità e distribuzione di piogge e neve, oppure ancora relativi a ondate di calore e siccità nel settore agricolo, minacciato anche dagli eccessivi sbalzi di temperatura.
Anche nei prossimi giorni a Verona in Letexpo è prevista un’importante presenza del Gruppo Howden Assiteca. In giornata odierna si terrà l’Workshop realizzato in collaborazione con Howden Assiteca “Il rischio credito commerciale per una società sempre più connessa e sicura”, modera: Matteo Berlingieri, Chief Broking Officer Howden Assiteca, intervengono Ferdinando Capece Minutolo Responsabile Divisione Crediti Commerciali Assiteca Howden, Gabriele Colombari, Credit Manager Manni Group, Nicola Mannari, Senior Sales Director LoJack Italia, Pietro Petrucci, Direzione Commerciale – Credito a Medio/Lungo Termine Assiteca Howden, Stefano Retrosi, job title Regional Manager Sales PMI SACE.
-foto ufficio stampa Howden –
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Snam azionista unico di Arbolia, acquisito il 49% da Fondazione Cdp
SAN DONATO MILANESE (MILANO) (ITALPRESS) – Snam ha concluso l’acquisizione da Fondazione CDP del 49% di Arbolia, la società benefit creata alla fine del 2020 per sviluppare iniziative di forestazione urbana in Italia. Snam, già proprietaria del 51% della società, diventa così azionista unico. L’operazione, si spiega in una nota, “nasce dalla volontà di Snam di beneficiare maggiormente delle competenze acquisite da Arbolia nell’ambito della forestazione, integrandole con quelle industriali e tecniche maturate dall’azienda attraverso i ripristini ambientali connessi ai progetti infrastrutturali”.
Nei primi due anni di attività, gli interventi di Arbolia sono stati supportati dall’esperienza e dalle capacità realizzative dei propri promotori: Fondazione CDP è stato un partner fondamentale per la crescita della società benefit, contribuendo alla creazione di occasioni di sviluppo sociale, economico e ambientale per le città e i territori italiani.
Ad oggi, grazie anche al sostegno di numerose aziende e istituzioni locali, Arbolia ha realizzato 31 boschi urbani in 24 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un totale di oltre 70 mila alberi messi a dimora. Le nuove cinture verdi, a regime, permetteranno di assorbire più di 8.900 tonnellate di anidride carbonica (CO2) in venti anni e fino a 34 tonnellate di polveri sottili (PM10) all’anno, restituendo all’ambiente più di 6.500 tonnellate di ossigeno (O2) in venti anni.
Arbolia prosegue nella propria missione di creare nuove aree verdi per contrastare il cambiamento climatico: nei prossimi mesi, la società benefit svilupperà iniziative in altre città italiane con l’obiettivo di migliorare gli ecosistemi, salvaguardare e promuovere la biodiversità e contribuire al miglioramento della qualità della vita per le comunità locali vicine ai boschi.
– foto ufficio stampa Snam –
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Arriva Eco, festival nazionale dedicato alla mobilità sostenibile
ROMA (ITALPRESS) – A che punto è la transizione ecologica della mobilità in Italia? Come può incidere il Pnrr nella realizzazione di questo obiettivo? Quali sono le best practice a livello europeo da ripercorrere in Italia? Quali le principali sfide per le amministrazioni locali? Fornire risposte concrete a queste e ad altre domande in tema di mobilità sostenibile è l’idea base di ECO – Il festival della mobilità sostenibile, il primo in Italia nel suo genere, in programma a Padova il prossimo 19 e 20 aprile 2023. La manifestazione, organizzata con il patrocinio e la collaborazione di Anci (Associazione nazionale comuni italiani), si pone l’obiettivo di comprendere, attraverso i dati, i numeri e gli scenari a che punto è la transizione verso la mobilità sostenibile nel nostro Paese e di promuovere il confronto tra i principali attori in campo.
La mobilità sostenibile, com’è evidente non è un concetto astratto o un principio teorico (basti pensare che nel nostro Paese ogni giorno si spostano 8 milioni di persone per 100 milioni di km) e pertanto, per poter essere pienamente realizzata nei tempi previsti dall’Agenda 2030, ha bisogno di un humus culturale nel quale è la consapevolezza delle persone a rendere la transizione sempre più concreta, più rapida, più efficace. A pensarla così le aziende protagoniste dell’evento Trenitalia, Enel X Way, ACI, Intesa Sanpaolo, AON e CONAI.
L’evento si rivolge a un pubblico di addetti ai lavori e stakeholder della green mobility, imprese, amministratori pubblici, istituzioni, ma anche appassionati e interessati al tema.
Il programma dell’iniziativa, che si svolgerà nel Centro Culturale Altinate S. Gaetano di Padova, prevede talk, dibattiti, interviste, illustrazioni di case history, analisi e testimonianze anche internazionali, che metteranno a confronto i diversi protagonisti della mobilità nelle nostre città: aziende di trasporto, istituzioni, operatori di mobilità, enti, esperti, università, cittadini.
A tagliare simbolicamente il nastro dell’iniziativa sarà l’intervento del presidente ANCI – Antonio Decaro, a testimonianza della centralità del ruolo delle amministrazioni comunali nella promozione di iniziative improntate alla sostenibilità sul territorio.
Il programma della due giorni sarà reso noto nel corso della conferenza stampa in programma il prossimo 29 marzo a Milano presso la sede dell’ACI, in Corso Venezia.
Partner dell’evento, promosso da Ludo Editore e Bigup Eventi, sono anche Confartigianato, Federturismo, Estrima, Bosch.
– foto ufficio stampa Ludo Srl – Catino & Giglio
(ITALPRESS).









