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Arbolia e WindTre realizzano un bosco urbano da 1.800 piante a Treviso

TREVISO (ITALPRESS) – Arbolia, società benefit di Snam e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti attiva nella forestazione urbana, e WindTre, operatore mobile leader in Italia e tra i principali gestori alternativi nella connettività fissa, realizzano insieme un nuovo bosco urbano da oltre 1.800 alberi nella città di Treviso. L’intervento è stato possibile a seguito di un accordo con il Comune di Treviso, all’interno di un più ampio programma cittadino dedicato al verde urbano, nell’ambito del “Green New Deal Treviso”, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria attraverso l’assorbimento di CO2 e polveri sottili.
La nuova cintura verde si trova in via Selvatico, nella periferia Sud-ovest della città, e ha previsto la messa a dimora complessiva di 1.809 piante di differenti specie arboree (tra cui farnia, tiglio, bagolaro, salice bianco, pioppo bianco, ciliegio selvatico, acero campestre e montano, carpino bianco, orniello, melo selvatico, ciavardello) e arbustive (tra cui sanguinello, nocciolo, biancospino, berretta del prete, rosa canina, pallone di maggio, viburno lantana, maggiociondolo). L’iniziativa prevede anche la manutenzione del nuovo bosco urbano per i primi due anni. Il progetto sarà da subito un patrimonio per la comunità locale ed è essenziale che tutti ne abbiano cura.
L’intervento si inserisce nel contesto di una completa rifunzionalizzazione dello spazio urbano, con la creazione di aree di sosta e la realizzazione di alcuni percorsi, coniugando alle esigenze funzionali della città i benefici ecosistemici, come il miglioramento del microclima locale e la riduzione del rischio idrogeologico, grazie all’assorbimento delle acque.
La nuova area verde, a regime, permetterà di assorbire fino a 270 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 300 Kg di PM10 all’anno, restituendo all’ambiente 197 tonnellate di ossigeno in 20 anni.
Con il nuovo bosco di Treviso prosegue la collaborazione tra Arbolia e WindTre all’insegna della sostenibilità ambientale: anche lo scorso anno l’azienda di telecomunicazioni ha donato alle proprie persone una cintura verde, realizzata nel Parco archeologico delle Mura Magno Greche di Taranto.
Per Rossella Gangi, direttrice Human Resources di WindTre, “la nostra azienda è fortemente impegnata nella costruzione di un futuro più sostenibile. Lavoriamo da tempo per ridurre le emissioni, con l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2030, per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse e per supportare le transizioni gemelle, ecologica e digitale, sul territorio. Una sfida portata avanti con costanza da tutte le persone di WindTre. Abbiamo deciso, quindi, di dedicare proprio a loro questo nuovo bosco urbano realizzato nella città di Treviso insieme ad Arbolia, con cui si rafforza la collaborazione avviata un anno fa a Taranto”.
“Parliamo di un grande polmone verde, accessibile a tutti, che ha comportato, ancora prima dell’opera di riqualificazione e messa a dimora degli alberi che sta procedendo a ritmi serrati, una importante bonifica ambientale, con la rimozione di rifiuti e inerti – afferma l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Treviso, Alessandro Manera -. I lavori termineranno entro i primi due mesi del nuovo anno con un occhio di riguardo, nella fase di successiva apertura, nella salvaguardia delle nuove piantumazioni”.
“Il bosco di Treviso, il quinto realizzato da Arbolia in Veneto, è il risultato della collaborazione sinergica attivata con il Comune e resa concreta dal supporto di WindTre, azienda molto attenta alla sostenibilità ambientale e che ci ha scelti per il secondo anno consecutivo. Con questo nuovo intervento, Arbolia porta avanti la sua missione di sviluppare nuove aree verdi in Italia a partire da un’idea semplice ma molto potente: in un orizzonte sempre più tecnologicamente avanzato, piantare un albero rimane una delle azioni più efficaci per contrastare il cambiamento climatico”, commenta Matteo Tanteri, amministratore delegato di Arbolia. Con questo progetto, salgono a ventisei le cinture verdi realizzate da Arbolia in Italia.

– foto ufficio stampa Snam –
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Corepla, al via progetto di educazione ambientale per le scuole

ROMA (ITALPRESS) – E’ online “P.OPP – La Piattaforma delle Opportunità”, il portale del progetto educativo offerto da Corepla – Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica – per tutte le scuole secondarie di secondo grado a indirizzo tecnico e professionale.
L’obiettivo del progetto P.OPP è quello di rappresentare un ponte tra gli studenti e il mondo del lavoro. Rivolto in particolare alle classi terze, quarte e quinte, lo strumento didattico approfondisce i temi del riciclo e della corretta gestione del “fine vita” di un materiale di primaria importanza, sensibilizzando i ragazzi attraverso un apprendimento coinvolgente e stimolante. Per il suo valore didattico, etico e formativo e la sua finalità volta a stimolare una maggiore presa di coscienza ambientale e civica fin dall’età scolastica, a “P.OPP – La Piattaforma delle Opportunità”, è stato concesso il Patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.
All’interno dell’area riservata, che gli insegnanti potranno gestire in totale autonomia quanto a tempistiche e modalità, viene messo a disposizione un tour virtuale immersivo per seguire in modo interattivo tutte le fasi del riciclo della plastica, osservando concretamente il percorso effettuato dal rifiuto per tornare a essere una preziosa risorsa.
Sono disponibili anche pacchetti didattici a supporto degli insegnanti, utili a impostare lezioni su aspetti generali quali l’economia circolare nelle sue sfaccettature, l’analisi del ciclo di vita di un prodotto, gli obiettivi di sostenibilità, insieme a temi più specifici correlati ai singoli materiali plastici (quando nascono, come si ottengono, le proprietà, come si recuperano).
Le segreterie degli Istituti riceveranno una comunicazione in cui si invitano i docenti interessati a formalizzare la propria adesione, e successivamente saranno inviate le credenziali di accesso all’area riservata di P.OPP.
La Piattaforma delle Opportunità non è solo didattica e tour virtuale, ma anche uno strumento dinamico per facilitare l’attivazione di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento).
Per gli Istituti situati in prossimità delle imprese che si renderanno disponibili a ospitare i ragazzi nel corso dell’anno, sarà infatti possibile avviare un programma che prevede un’esperienza formativa all’interno delle realtà aziendali che si occupano di economia circolare. I materiali didattici saranno di supporto anche per la realizzazione di un project work da parte degli studenti partecipanti.
“La sostenibilità è finalmente al centro del dibattito anche nel mondo scolastico, un traguardo importante che ci permette di coinvolgere i più giovani con l’intento di creare una coscienza collettiva e condivisa sui temi dell’ambiente – commenta il presidente Corepla Giorgio Quagliuolo (nella foto) -. L’obiettivo di questo progetto è infatti quello di inquadrare le modalità di una corretta gestione degli imballaggi in plastica, focalizzando l’attenzione dei ragazzi sulle enormi potenzialità offerte dal riciclo di questo materiale non soltanto nella vita quotidiana, ma anche pensando al loro futuro di cittadini consapevoli”.
“A questi aspetti – aggiunge – si accompagna la forte valenza formativa in chiave tecnica e professionale, con un primo approccio al mondo del lavoro, in un settore portante per la società e in continua espansione che denota come l’attenzione all’ambiente rappresenti un volano anche per lo sviluppo occupazionale ed economico”.
Per la realizzazione di questo progetto, Corepla ha scelto di affidarsi ad Ancitel Energia e Ambiente Srl, una società che ha al suo attivo diversi anni di progetti di educazione ambientale nelle scuole che fondono lezioni frontali e didattica innovativa sfruttando le nuove tecnologie.
“Siamo orgogliosi che Corepla ci abbia voluto al suo fianco in questa opera di divulgazione. Quello che vogliamo trasmettere ai ragazzi è la consapevolezza che la plastica, al pari di tanti altri materiali più accettati nella cultura popolare, non è un demonio da combattere ma un prezioso strumento a nostra disposizione in tanti settori della vita e dell’economia, purchè venga incanalata presso i corretti percorsi di recupero”, afferma Filippo Bernocchi, presidente di Ancitel Energia e Ambiente Srl.

– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

Pnrr, via libera alla messa a dimora di 1,8 mln di alberi in 11 città

ROMA (ITALPRESS) – Via libera alla messa a dimora di oltre un milione e 800 mila alberi in undici città italiane: il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha raggiunto entro i termini l’obiettivo definito dalla road map europea per il 2022 relativo alla misura “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano” (M2C4 3.1), superando il traguardo previsto con un investimento che al momento coinvolge le città metropolitane di Torino, Genova, Venezia, Roma, Napoli, Bari, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari. Le tipologie di specie seminate o piantate, secondo specifici criteri ecologici di sostenibilità, sono 110, di cui 55 arboree e 55 arbustive.
“E’ un grande investimento pubblico che mira a preservare e rafforzare la biodiversità, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria – ha affermato il ministro Gilberto Pichetto Fratin -. Si tratta di un passo fondamentale per raggiungere l’obiettivo finale di piantare entro il 2026 almeno sei milioni e seicentomila alberi in 14 Città metropolitane, coprendo in totale 1.268 Comuni – pari al 15,47% del territorio nazionale, dove vivono più di 21 milioni di persone. Come MASE e come Governo stiamo lavorando intensamente per conseguire tutti i traguardi del secondo semestre 2022, per poter presentare a Bruxelles la terza richiesta di pagamento entro la fine di dicembre prossimo. Siamo in dirittura d’arrivo”.
Più in particolare, la messa a dimora degli alberi è avvenuta sulla base del Piano di forestazione urbana ed extraurbana, che rappresenta lo strumento per permettere ai soggetti attuatori, cioè le Città metropolitane, di seguire una metodologia comune basata su solidi riferimenti scientifici, in modo da individuare e piantare le specie di albero più coerenti con le specifiche caratteristiche biogeografiche ed ecologiche dei diversi territori coinvolti.
Il conseguimento dell’obiettivo è stato reso possibile dal lavoro delle Città metropolitane interessate, che hanno presentato i progetti al MASE e attuato la piantumazione, e grazie alla collaborazione del CUFA – Arma dei Carabinieri, Comando unità forestali ambientali e agroalimentari- che ha fornito più di due milioni di semi.

– foto agenziafotogramma.it –
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Cambiamenti climatici, Cdp Climate Change conferma l’impegno di Inwitt

ROMA (ITALPRESS) – Il percorso verso un business sostenibile intrapreso da INWIT continua con il rinnovato riconoscimento della trasparenza nell’impegno ai cambiamenti climatici da parte di CDP, organizzazione no profit internazionale.
INWIT ha mantenuto lo score pari a B attribuito lo scorso anno. Il primo Tower operator italiano è tra le oltre 18.700 aziende che hanno rendicontato il proprio impegno in termini di governance, impatti, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico. Significativi i progressi raggiunti dall’azienda nelle aree Business Strategy, Targets e Emissions reduction initiatives.
Dopo la validazione da parte di Science Based Target initiative (SBTi), l’inclusione nell’indice FTSE4Good e l’upgrade di rating da parte di GREBS, la conferma dello score da parte di CDP Climate Change, rappresenta per INWIT un altro tassello della propria strategia climatica avviata negli ultimi due anni, che passa anche attraverso una disclosure trasparente dei propri impatti.
L’azienda ha anticipato l’obiettivo della carbon neutrality al 2024 e si è impegnata a mettere a terra iniziative concrete per la riduzione delle proprie emissioni, attraverso interventi che vanno dall’efficienza energetica alla produzione e acquisto di energia da fonti rinnovabili.
“Con il nostro Piano di Sostenibilità abbiamo definito una strategia climatica per gestire al meglio gli impatti del nostro business sul climate change – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT -. Abbiamo previsto e avviato una serie di iniziative coerenti tra di loro, che vanno dallo scouting tecnologico di soluzioni per l’efficienza energetica alla produzione e all’acquisto di energia da fonti rinnovabili. I nostri target di riduzione sono stati approvati anche dalla Science Based Target Initiative, a conferma della validità del nostro percorso”.

-foto: agenziafotogramma.it

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Inwit e Wwf insieme per prevenire gli incendi nelle oasi boschive

ROMA (ITALPRESS) – Al via la collaborazione tra Inwit, primo tower operator italiano, e il Wwf Italia, ONG ambientalista, per la tutela delle Oasi boschive.
Il progetto ha l’obiettivo di rilevare automaticamente e allertare con tempestività, attraverso una tecnologia installata sulle torri di Inwit, il propagarsi di incendi boschivi in aree specifiche, tutelando in questo modo la biodiversità presente in queste aree.
Per l’avvio del monitoraggio sono state selezionate tre Oasi del WWF: Macchiagrande (RM), Bosco di Vanzago (MI) e Calanchi di Atri (TE).
In linea con il dibattito in corso alla COP 15 sulla biodiversità in Canada, Inwit ha voluto impegnarsi con il Wwf Italia per contribuire alla sua tutela, unendo le diverse competenze per un obiettivo comune, “consapevoli che l’Italia è considerata un hot-spot di biodiversità preziosa e da proteggere dai sempre maggiori rischi posti dal cambiamento climatico, come gli incendi, principale minaccia dei boschi italiani”, si legge in una nota.
“La collaborazione con il Wwf testimonia l’impegno di Inwit e la potenzialità delle nostre torri a servizio del monitoraggio ambientale e del territorio – ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale di Inwit -. In una logica di ‘tower as a servicè, grazie alla distribuzione capillare delle nostre infrastrutture sul territorio italiano, siamo in grado di ospitare sui nostri siti tecnologia avanzata anche per la tutela della biodiversità e per rendere le nostre aree verdi più sicure per tutti”.
“La biodiversità è fondamentale per garantire la salute e la funzionalità degli ecosistemi naturali. Dobbiamo quindi impegnarci a prevenire i danni causati da quelle che sono due tra le principali minacce della perdita della biodiversità, ovvero la pressione antropica e il cambiamento climatico – ha dichiarato Alessandra Prampolini, Direttrice Generale Wwf Italia -. Grazie alla collaborazione con INWIT sarà per noi possibile rafforzare la salvaguardia delle nostre Oasi, preziosi scrigni di biodiversità del Paese. In particolare, potremo ricevere rapida allerta in caso di incendi boschivi, la cui frequenza e intensità è in aumento in Italia, e quindi intervenire tempestivamente per evitare ingenti danni all’ecosistema boschivo e alla sua ricca biodiversità”.

– foto Agenziafotogramma.it –

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Gestione dei rifiuti radioattivi, siglata intesa Carabinieri-Sogin

ROMA (ITALPRESS) – Alla presenza del sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, il commissario di Sogin, Prefetto Fiamma Spena e il comandante dei carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, Gen. B. Valerio Giardina hanno firmato il protocollo d’intesa finalizzato alla collaborazione nelle operazioni di recupero, gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e convenzionali e delle sorgenti radioattive orfane.
Il Protocollo prevede l’organizzazione di attività formative reciproche nei settori di interesse comune e la collaborazione nello sviluppo di attività di analisi, ed eventuale aggiornamento, delle procedure riguardanti la gestione dei rifiuti radioattivi e convenzionali, nonchè delle terre e rocce da scavo prodotte nei lavori di disattivazione dei siti nucleari.
L’accordo è in linea con la strategia di economia circolare che Sogin adotta, da sempre, per minimizzare i rifiuti prodotti e massimizzare il volume dei materiali da recuperare.
Una strategia che si sviluppa su quattro driver: riciclo dei materiali smantellati; efficientamento dei consumi energetici; riutilizzo di strutture e componenti durante i lavori di dismissione; riduzione dell’impatto ambientale in ogni fase dei lavori. Lo smantellamento degli impianti nucleari italiani permetterà di recuperare oltre un milione di tonnellate di materiale, l’89% delle strutture sistemi e componenti che saranno smantellati.
“Nello spirito di collaborazione tra le strutture dello Stato, questo Protocollo d’intesa, mettendo a fattor comune esperienze, competenze, risorse ed energie – ha dichiarato il sottosegretario Barbaro – ha lo scopo ultimo di rafforzare la capacità del Paese di attuare il cambiamento energetico e la transizione verso un mondo più green e renderne più efficaci i risultati, nello specifico nella gestione dei rifiuti radioattivi, il loro stoccaggio e lo smantellamento delle infrastrutture nucleari”.
“Siamo orgogliosi – ha commentato Fiamma Spena, Commissario di Sogin – di questa collaborazione con il Comando Tutela Ambientale e Transizione Ecologica dei Carabinieri, che conferma il valore delle competenze della Società e del suo impegno quotidiano per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente nello smantellamento degli impianti nucleari e nella gestione dei rifiuti, sia radioattivi che convenzionali”.
“Il Protocollo siglato – ha affermato il Comandante Giardina – segue le decisioni assunte dal Governo in seno al Decreto Sostegni, approvato il 15 giugno scorso, nel cui contesto le unità specializzate del Comando Carabinieri Tutela Ambientale e Transizione Ecologica, in linea con le direttive del Comandante Generale Teo Luzi in materia di protezione ambientale e tutela della salute dei cittadini, opereranno con rinnovato entusiasmo e spirito di leale collaborazione con il Prefetto Spena per supportare le attività di smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale”.

– foto ufficio stampa Sogin –
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Per le feste più imballaggi nella differenziata con picchi del 10%

MILANO (ITALPRESS) – Come ogni anno, l’Italia prevede un aumento di imballaggi nelle raccolte differenziate dei rifiuti urbani in occasione delle feste. Secondo le prime proiezioni del Conai, anche il mese di dicembre si chiuderà con aumenti percentuali dei rifiuti di imballaggio, soprattutto per tre materiali: carta e cartone, plastica e vetro. Per quanto riguarda carta e cartone, soprattutto scatole e fogli; per la plastica, film e involucri; quanto al vetro, invece, si parla soprattutto di bottiglie, regalate o consumate in occasione di pranzi e brindisi.
“Le nostre prime stime ci autorizzano a prevedere un aumento dei flussi in raccolta differenziata”, commenta Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio del Consorzio. “Soprattutto dopo un primo confronto effettuato a campione fra i dati dei gestori di alcune città italiane. Tanti imballaggi diventano rifiuti in occasione del Natale, e devono essere correttamente gestiti. E sappiamo che nelle prossime settimane i consumi aumenteranno: parliamo di cibo, di vino, di beni di consumo imballati, che vengono regalati in buste di carta e di plastica o che vengono spediti”, aggiunge.
Per la plastica e per il vetro gli incrementi nei conferimenti in raccolta differenziata dovrebbero oscillare fra il 6% e il 10%. Per la carta si stima invece che localmente l’aumento possa superare anche il 10%. “Non saremmo sorpresi se queste percentuali si rivelassero anche più alte, per quanto si tratti di numeri da confermare a consuntivo con il nuovo anno, spiega Piatto. “Negli ultimi due anni l’emergenza sanitaria aveva reso le previsioni più difficili: i consumi si erano leggermente ridotti, soprattutto nel 2020, per motivi legati all’emergenza sanitaria. Quest’anno, anche se il virus continua a circolare, le festività saranno probabilmente simili a quelle pre-pandemia, e i consumi aumenteranno. Anche per questo l’attenzione al conferimento in raccolta differenziata di questi rifiuti sarà essenziale”, conclude. Un aumento di rifiuti di imballaggio gestibile grazie alla raccolta differenziata, quindi: la cosa importante sarà separare correttamente gli imballaggi in raccolta ed evitare di commettere errori.
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-foto ufficio stampa Conai-

Rifiuti, dal Mase 5 milioni per l’acquisto di moderni eco-compattatori

ROMA (ITALPRESS) – Prosegue l’impegno del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica nel sostegno agli enti locali per il miglioramento della qualità della raccolta differenziata e la valorizzazione della plastica nelle filiere del riciclo. E’ stata pubblicata oggi sul sito del dicastero la graduatoria delle istanze ammesse al Programma sperimentale “Mangiaplastica”, che prevede 5 milioni di euro a favore di 199 Comuni italiani.
“Considerato il successo della misura, ne abbiamo riproposto il finanziamento nella legge di bilancio. Con questo nuovo intervento – ha dichiarato il ministro, Gilberto Pichetto Fratin -. Si intensifica l’infrastrutturazione dei Comuni, anche molto piccoli, per la raccolta differenziata e l’implementazione del ciclo della plastica. In questo settore, in cui l’Italia primeggia in ambito europeo, è massimo l’impegno del governo. Riteniamo che la riconversione del nostro sistema produttivo da economia lineare a economia circolare abbia nella diffusione capillare della raccolta differenziata di materiali come la plastica uno dei suoi punti di forza strategici”.
Più in particolare, il programma finanzia l’acquisto di macchinari eco-compattatori per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in plastica PET. E’ prevista la concessione di un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di euro 15 mila euro per ogni eco-compattatore di capacità media e di 30 mila euro per l’acquisto di ogni eco-compattatore di capacità alta.
Con il nuovo provvedimento vengono ammessi all’agevolazione ulteriori 199 Comuni, cui è stato destinato lo stanziamento previsto pari a 5 milioni di euro, che si aggiungono ai 712 Comuni già finanziati nell’ambito del primo sportello relativo all’annualità 2021.
I Comuni che non sono stati ammessi al finanziamento avranno comunque la possibilità di ripresentare l’istanza, in considerazione della previsione, per il Programma sperimentale “Mangiaplastica”, dell’apertura di ulteriori sportelli annuali fino all’anno 2024.
Il prossimo appuntamento per i Comuni è fissato a partire dal 31 gennaio sino al 31 marzo 2023.

– foto agenziafotogramma.it –
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