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Enea testa “CityTree”, il pannello “mangia smog” per le città

ROMA (ITALPRESS) – Si chiama ‘CityTreè ed è l’innovativa infrastruttura vegetale mobile che migliora la qualità dell’aria in città, grazie alla sua capacità di abbattere in modo sensibile le concentrazioni di polveri sottili. Pensata come soluzione di arredo urbano green per strade e piazze ma anche per scuole, centri commerciali, aziende e aeroporti, il dispositivo tecnologico è stato testato nell’ambito del progetto europeo ‘CityTree Scaler’, che ha visto la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) e Consorzio Proambiente, in collaborazione con la start-up tedesca Green City Solutions che ha prodotto il pannello. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista online open source Atmosphere.
CityTree può fungere da vero e proprio filtro vegetale con un effetto potenziale pari a 275 alberi in città: consiste in un pannello autoportante lungo 3 metri, alto 4 metri e profondo 60 centimetri ricoperto da una varietà di muschio in grado di assorbire fino a 240 tonnellate di CO2 l’anno.
Si tratta di una soluzione di arredo urbano pensata per quei quartieri o aree hot-spot prive di parchi, giardini e aree vegetate dove l’inquinamento dell’aria è particolarmente elevato. “La sua efficacia è localizzata nella zona in prossimità del pannello, che corrisponde a un’area grande circa 200 metri quadrati”, sottolinea Felicita Russo, ricercatrice ENEA del Laboratorio Inquinamento Atmosferico.
CityTree si avvale di un impianto di irrigazione completamente automatizzato, dotato di un sistema per la raccolta di acqua piovana e di rilevatori di temperatura e umidità che garantiscono la massima efficienza delle colture e il minore consumo di acqua.
Per valutare l’efficacia di questa infrastruttura i ricercatori del Cnr e del Consorzio Proambiente hanno condotto campagne di misura[2] in tre diversi condizioni meteorologiche a Modena, che si trova in una delle aree più inquinate d’Italia, la Pianura Padana. “A partire da questi risultati, abbiamo riprodotto, con strumenti modellistici[3] e grazie al supercomputer di ENEA CRESCO6, le concentrazioni di inquinanti osservate sul campo e studiato le effettive riduzioni di PM10 e ossidi di azoto (NOx) ottenute grazie a CityTree, insieme all’estensione dell’area interessata all’abbattimento. Nella modalità di filtraggio, il dispositivo garantisce una riduzione fino al 15% del PM10”, sottolinea Maria Gabriella Villani, ricercatrice ENEA del Laboratorio Inquinamento Atmosferico.
Ma i risultati sono stati molto incoraggianti per altre tipologie di particolato come il PM2.5 (fino a -20%), il PM1 (fino a -13%), le particelle ultrasottili (-38%) e il black carbon[4] (-17%), sempre nell’area circostante al pannello filtrante.
Attualmente, questa soluzione green ha trovato una certa diffusione in città come Londra e Berlino, dove sono stati installati sia in ambienti indoor (aeroporti, centri commerciali e dentro capannoni di produzione industriale) sia all’esterno come all’entrata di scuole, nei centri città e nei piazzali presso sedi di importanti aziende. In questi contesti, lo scopo delle installazioni è quello di ottenere zone di ‘aria fresca e pulità, fornendo anche un luogo per una pausa, un punto d’incontro e d’informazione, un accesso internet e una postazione di ricarica elettrica. “Ma si può pensare di installare i CityTree anche al posto delle normali pensiline alle fermate degli autobus oppure nei canyon urbani, luoghi in cui le strade cittadine sono fiancheggiata da edifici su entrambi i lati che creano ambienti poco ventilati e, di conseguenza, molto inquinati. Una riduzione molto localizzata della concentrazione di inquinanti durante le ore di punta potrebbe essere interessante per limitare l’esposizione della popolazione allo smog”, sottolinea Villani.
“Tecnologie come CityTree rappresentano soluzioni innovative in continua evoluzione e lavorare su questo ambito è uno dei maggiori interessi del nostro laboratorio. Certamente da sole non possono risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in città, ma rappresentano comunque soluzioni smart per migliorare non solo la qualità dell’aria ma, più in generale, la qualità di vita, tutelando la biodiversità, riducendo gli effetti delle isole di calore e riqualificando il tessuto urbano con nuovi luoghi di aggregazione”, conclude Russo.

– foto ufficio stampa Enea –
(ITALPRESS).

Autostrade, Eni e Cdp per iniziative di decarbonizzazione

ROMA (ITALPRESS) – Autostrade per l’Italia, Eni e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un accordo per sviluppare iniziative congiunte per la transizione energetica delle proprie attività. L’ambito di intervento della collaborazione è quello della mobilità sostenibile, in particolare finalizzata a decarbonizzare la rete autostradale italiana. L’intesa comprende lo sviluppo dei nuovi vettori energetici destinati sia ai mezzi pesanti, sia alle autovetture, a iniziare dai biocarburanti da materie prime sostenibili e non in competizione con la filiera alimentare, idrogeno, biometano e punti di ricarica per le vetture elettriche. L’accordo prevede anche la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile tramite l’installazione di parchi fotovoltaici nelle aree di Autostrade per l’Italia o in prossimità della rete autostradale, anche tramite veicoli societari dedicati. Le aree per il rifornimento ospiteranno un numero sempre maggiore di colonnine per la ricarica elettrica al 100% nonchè i nuovi vettori decarbonizzati (fra i quali ad esempio l’elettrico, il biometano e l’idrogeno) a iniziare dai biocarburanti Eni, che saranno disponibili anche in purezza dal gennaio 2023. Inoltre, in prossimità delle aree di Autostrade per l’Italia o della rete autostradale, dove saranno realizzati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, sarà possibile costituire delle comunità energetiche, favorendo la creazione di iniziative di autoconsumo collettivo. Tra gli ambiti di interesse della partnership, anche la definizione di programmi per lo sviluppo di prodotti sostenibili per il miglioramento della pavimentazione delle autostrade, e l’avvio di iniziative di economia circolare, a iniziare dalla raccolta di pneumatici usati che possono essere rigenerati in prodotti chimici ed energetici sostenibili, compreso il manto stradale. Per l’Ad e direttore generale di CDP, Dario Scannapieco, “transizione energetica ed economia circolare sono due dei 10 campi di intervento che CDP ha individuato nel Piano Strategico 2022-2024 quali aree prioritarie, in coerenza con i gap di mercato identificati, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile e con le missioni del Pnrr. La volontà di Cassa è quella di sostenere interventi e progetti, anche in partnership con operatori industriali qualificati, come in questo caso Autostrade per l’Italia ed Eni, volti a contrastare il cambiamento climatico e a favorire lo sviluppo sostenibile, garantendo al contempo un significativo impatto socio-economico per il Paese”, ha aggiunto.
“In un contesto che vede la sostenibilità come assoluta e non più rimandabile priorità – ha aggiunto l’Ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – è un dato di fatto che la rete autostradale e il trasporto su gomma continuino ad essere un fattore imprescindibile di sviluppo, volano per l’economia nazionale. E’ per questo che Autostrade per l’Italia prosegue con convinzione il suo impegno su ricerca e formazione nel segno della transizione e, in quest’ottica, la differenza potrà essere giocata dalla rete di sinergie consolidate tra i grandi player italiani, fattore indispensabile per realizzare progetti sistemici di ampio respiro. Quella tra Eni, CDP e Aspi è un’alleanza che potrà fare la differenza, nel segno di una mobilità sempre più green, guardando al futuro delle nuove generazioni, nel giusto equilibrio tra rispetto dell’ambiente e crescita del Paese”, ha aggiunto.
“Un percorso efficace di transizione energetica necessita non solo di una visione a lungo termine e di nuove tecnologie, ma anche di un lavoro di squadra con i grandi player italiani. Da questo punto di vista l’unione di intenti con Autostrade per l’Italia e Cassa Depositi e Prestiti è particolarmente importante – ha dichiarato Giuseppe Ricci, direttore Energy Evolution di Eni. Oggi mettiamo a fattor comune diverse soluzioni per la decarbonizzazione dei trasporti sulle lunghe distanze, anche per i mezzi pesanti, valorizzandone l’efficacia grazie alla forza infrastrutturale di Autostrade e alla solidità ed esperienza economico finanziaria di CDP”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Nestlè e Federparchi, piantati 400 alberi in 4 parchi italiani

MILANO (ITALPRESS) – Si è tenuta questa mattina presso il Parco Agricolo Sud Milano la cerimonia conclusiva del percorso di collaborazione intrapreso da Nestlè e Federparchi che ha portato alla piantumazione di ben 400 alberi in tutta Italia. L’iniziativa si è svolta nell’ambito del concorso di Nestlè “Il buono che ti ri-premia”, che ha dato la possibilità ai consumatori di scegliere in quale parco piantare un albero.
Il progetto ha coinvolto i più importanti parchi del nostro Paese. 50 piante sono state messe a dimora, rispettivamente, nei parchi di Roma Natura, nel Parco Nazionale dell’Aspromonte in Calabria e nel Parco Naturale dei Nebrodi in Sicilia. 250 sono invece quelle piantate nel Parco Agricolo Sud Milano e consegnate oggi alla cittadinanza.
La data scelta per la cerimonia finale, 21 novembre, non è casuale. Oggi, infatti, è la “Giornata nazionale degli alberi”, istituita a partire dal 2013 con l’obiettivo di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo, non solo quello costituito da boschi e foreste, ma soprattutto quello relativo agli spazi verdi urbani. Nel parco Agricolo Sud Milano, all’interno dell’area denominata “Carengione” nel Comune di Peschiera Borromeo, sono stati messi a dimora gli ultimi dei 250 fusti destinati al parco.
Tutelare la diversità e gli habitat naturali è ormai una strada obbligata per la costruzione di un futuro sostenibile. La presenza degli alberi è un elemento fondamentale sia per la conservazione della natura sia per contribuire alla qualità dell’ambiente, in particolare nei contesti urbani e periurbani. Le piante svolgono una funzione di primo piano nel contrasto ai mutamenti climatici e nell’assorbimento dell’anidride carbonica (CO2). La stessa Unione Europea ha posto ambiziosi obiettivi di piantumazione, puntando a tre miliardi di nuovi alberi nel continente entro il 2030. Alberi e ambienti naturali, inoltre, hanno effetti positivi scientificamente provati sul benessere fisico e psicologico delle persone. Un ruolo di primaria importanza viene assunto dalle aree naturali protette delle cinture metropolitane che interagiscono direttamente con le criticità ambientali delle grandi aree urbane.
Nei quattro parchi oggetto dell’iniziativa sono state piantate solo specie autoctone per la massima tutela della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano è, infatti, il più ricco a livello europeo e rischia di essere danneggiato non solo da fattori strutturali, quali inquinamento, consumo di suolo, mutamenti climatici e distruzione di habitat, ma anche dalla diffusione delle specie aliene invasive, che danneggiano anche la biodiversità vegetale.
“Siamo orgogliosi dei 400 alberi che, lavorando insieme a Federparchi, abbiamo piantato in quattro importanti parchi italiani. Oggi siamo giunti al termine di un percorso che non sarebbe stato possibile senza i nostri consumatori, a cui porgiamo un sentito ringraziamento per averci aiutato a compiere un piccolo, ma importante passo, per rendere il nostro Paese sempre più verde” – ha dichiarato Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlè Italia – “La collaborazione con Federparchi si inserisce in un più ampio piano di sostenibilità del business, che mira a ridurre l’impatto di Nestlè sull’ambiente, lavorando per diminuire le nostre emissioni di CO2, migliorare la riciclabilità del packaging e promuovere pratiche di agricoltura rigenerativa presso i nostri fornitori di materie prime. Il cammino è ancora in salita, ma siamo certi che, unendo le forze, potremo raggiungere risultati davvero significativi”.
“Piantare un albero, soprattutto in un parco come quello Agricolo Sud Milano, significa dare un piccolo contributo per assorbire anidride carbonica, aiutare la natura a contenere i mutamenti climatici e, soprattutto, sviluppare la consapevolezza di quanto sia importante la tutela della biodiversità” – lo afferma Giampiero Sammuri, presidente Federparchi – “Nella “Giornata dell’albero” portiamo a compimento questo progetto congiunto di Federparchi e Nestlè, una modalità costruttiva di cooperazione con il mondo delle imprese che ci aiuta nell’opera di difesa degli ecosistemi e nella diffusione di una cultura della sostenibilità anche con il coinvolgimento diretto dei consumatori”.
“Iniziative come quella di oggi sono di vitale importanza non solo per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità, ma anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici” – ha dichiarato Daniele Del Ben, presidente del Parco Agricolo Sud Milano – “Siamo molto contenti che il Parco abbia potuto contribuire alla realizzazione di questo intervento, con la messa a disposizione di un’area nel Comune di Peschiera Borromeo, già individuata con area naturalistica a bosco, per la piantumazione di questi 250 alberi, che arricchiranno il patrimonio vegetale del Parco Agricolo Sud e permetteranno, al contempo, di contribuire ad un percorso virtuoso finalizzato alla riduzione delle emissione di CO2 in questa parte del territorio metropolitano”.
-foto ufficio stampa Nestlè-
(ITALPRESS).

Carabinieri e Massachusetts Institute of Technology – Mit – Italy Program insieme per la sostenibilità

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ROMA/BOSTON (ITALPRESS) – L’Arma dei Carabinieri consolida la sua presenza internazionale siglando un accordo con il Massachusetts Institute of Technology – MIT – Italy Program.
Questo accordo permetterà alle due eccellenze di sviluppare, insieme, un importante progetto dedicato al monitoraggio ambientale e alla sostenibilità.
Una collaborazione entrata sin da subito nella fase operativa grazie al coinvolgimento del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), partner scientifico dell’Arma per il comparto Forestale, e del MIT Senseable City Lab.
I ricercatori del CREA e quelli del MIT lavoreranno insieme per coniugare le ricerche italiane con quelle statunitensi, sviluppate da MIT-Italy Program e MIT Senseable City Lab, sull’utilizzo di una tecnologia avanzata per il monitoraggio delle foreste. In particolare verranno studiate anche le foreste site all’interno dei grandi centri urbani o adiacenti ad essi che possiedono un elevato valore aggiunto grazie alla loro capacità di limitare l’impatto ambientale causato dall’eccessiva urbanizzazione.
L’innovativa collaborazione permetterà l’attuazione di sinergie per lo sviluppo di attività di ricerca, studio, analisi e sperimentazione nel settore dell’innovazione tecnologica, sui temi della tutela ambientale, del monitoraggio forestale e della valorizzazione della biodiversità tramite un accurato monitoraggio e la salvaguardia del territorio, l’organizzazione di conferenze, convegni e seminari su argomenti di comune interesse.
L’accordo, a beneficio del sistema Paese, arriva dopo un anno di dialogo tra l’Arma dei Carabinieri, promotrice dell’iniziativa, e MIT Italy Program.
Tutte le fasi di questa storica e strategica relazione hanno visto il supporto dall’Ambasciata Italiana negli USA con meeting preparatori direttamente coordinati dal Consolato Generale d’Italia a Boston.
Il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, che cura nel dettaglio l’intero progetto, è una specialità dell’Arma dei Carabinieri che svolge attività di monitoraggio, prevenzione e repressione delle violazioni compiute in materia ambientale, nonché di studio connesse con la rilevazione qualitativa e quantitativa delle risorse forestali, anche al fine della costituzione dell’inventario forestale nazionale, con il controllo dello stato fitosanitario delle foreste e del territorio in genere, mediante la raccolta, l’elaborazione, l’archiviazione e la diffusione dei dati, anche relativi alle aree percorse dal fuoco.
Il MIT-Italy Program è un programma ufficiale del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che ha come scopo quello di favorire collaborazioni tra il MIT e l’Italia, e fa parte delle MIT International Science and Technology Initiatives (MISTI), fulcro dell’attività internazionale del MIT per l’avvio di collaborazioni e laboratori di ricerca che coinvolgano ricercatori e studenti del citato Istituto e le loro controparti nei paesi in cui operano i programmi MISTI.
Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, sottolinea: “Innovazione, sostenibilita’, eccellenza, sono la cifra di questo accordo di cui siamo felici e profondamente orgogliosi. L’avvio della collaborazione tra due istituzioni di indiscussa reputazione come l’MIT di Boston e l’Arma dei Carabinieri e’ un’ottima notizia per la ricerca e la sperimentazione internazionali nel campo della salvaguardia del territorio, della tutela e della valorizzazione della biodiversita’, temi centrali per lo sviluppo sostenibile. L’Italia si conferma, anche con l’Arma dei Carabinieri, un partner di eccellenza per gli Stati Uniti nel campo della ricerca e dell’innovazione, all’insegna dei valori che condividiamo”.
Per Teo Luzi, comandante generale Arma dei Carabinieri, “questo protocollo e la sua attuazione permetteranno all’Arma di ampliare e condividere le proprie capacità e conoscenze nella tutela dell’ambiente, non solo a favore dell’Italia, ma dell’intero ecosistema. L’Arma dei Carabinieri, una delle principali forze di polizia ambientali, è particolarmente orgogliosa di avviare questa collaborazione con una delle più importanti e prestigiose università di ricerca del mondo. Un risultato raggiunto grazie alla volontà e di lavoro di molte persone che, come noi, credono nella ricerca, nell’ambiente, nel domani. Questo accordo rappresenta il raggiungimento di un considerevole obiettivo non per l’Arma dei Carabinieri o l’Italia, ma rivolto ad un bene che non conosce confini, differenze linguistiche, culturali o sociali: la salvaguardia della natura”.
Serenella Sferza, co-director Mit Italy Program, sottolinea: “Il MIT-ITALY Program guarda con grande attenzione a questo accordo, che lo vede collaborare con un partner di grande prestigio in un settore di estrema importanza.
Il MIT ha da sempre come propria missione quella di contribuire ad affrontare e risolvere i grandi problemi mondiali, ed ha ufficialmente indicato la protezione e difesa dell’ambiente come obiettivo prioritario per la nostra comunita’ scientifica. Tale missione e’ al centro di questa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, e sono certa la nostra partnership ci aiutera’ a conseguirla. Le molteplici e promettenti opportunita’ di collaborazione che ci proponiamo di aprire tra i labs del MIT e le sue controparti Italiane arricchiranno le conoscenze a difesa del patrimonio ambientale Italiano e globale, e consolideranno i già numerosi legami scientifici che uniscono il MIT all’Italia”.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

Cop 27, Approvato documento finale, riscaldamento entro 1,5°

MILANO (ITALPRESS) – Alle prime ore dell’alba, l’assemblea plenaria della Cop27 di Sharm el-Sheikh ha approvato il documento finale della conferenza, che sancisce l’obiettivo, fissato a Glasgow lo scorso anno, di mantenere il riscaldamento globale entro i 1,5 gradi dai livelli pre-industriali. Negativo il giudizio dell’Ue, che ha bollato come priva di ambizione l’accordo finale. “Quello che abbiamo davanti non è abbastanza da costituire un passo in avanti per la popolazione del pianeta. Non porta sufficienti sforzi aggiuntivi da parte degli inquinatori maggiori per un incremento e un’accelerazione delle loro emissioni”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, chiudendo la conferenza per il clima dell’Onu. Insoddisfatto anche l’Onu: “Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni ora, e questo è un tema che questa Cop non ha affrontato” ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, in un messaggio. La Cop27 ritiene necessaria una riduzione delle emissioni del 43% al 2030 rispetto al 2019. A proposito dell’adattamento al riscaldamento globale, il documento chiede di aumentare i fondi e di studiare la possibilità di un raddoppio. La Cop27 ritiene che per arrivare a zero emissioni nette nel 2050 sia necessario investire fino al 2030 4mila miliardi di dollari all’anno in rinnovabili. Non è stato ancora istituito il fondo da 100 miliardi all’anno dal 2020 previsto dall’Accordo di Parigi per aiutare i paesi meno sviluppati nelle politiche climatiche e probabilmente non sarà avviato nemmeno nel 2023. Il documento però, per la prima volta, prevede un fondo per i ristori delle perdite e i danni del cambiamento climatico nei paesi più vulnerabili. Viene inoltre previsto un sistema di primo allarme per gli eventi meteorologici estremi in tutti i paesi del mondo.(ITALPRESS).

Photo Credits: www.agenziafotogramma.it

Politecnico Bari e Autostrade per l’Italia insieme per la mobilità sostenibile

BARI (ITALPRESS) – Il Politecnico di Bari e il Gruppo Autostrade per l’Italia hanno sottoscritto, presso la sede dell’Ateneo, un accordo quadro che dà il via a una partnership di ricerca sul tema di mobilità e infrastrutture, con un’attenzione specifica sulla sostenibilità e sullo sviluppo tecnologico di soluzioni sempre più smart.
L’accordo, di durata quinquennale, ha come obiettivo quello di sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di attività di ricerca e di attività didattiche su vari temi, tra i quali:
Green building materials, ambito rispetto al quale il Politecnico di Bari può vantare un forte know-how, e su cui è stato già avviato un tavolo di lavoro per studiare ed applicare nuove metodologie per ridurre il carbon footprint del calcestruzzo utilizzato nei cantieri autostradali;
“Gestione e manutenzione dell’infrastruttura, attraverso un approccio orientato alla digital transformation, tema centrale nella strategia di Autostrade per l’Italia;
“Smart cities e smart mobility per la progettazione di servizi e tecnologie a corredo della rete autostradale e finalizzati alla valutazione di soluzioni per lo sviluppo di una mobilità sempre più efficiente e intelligente;
“Ideazione e gestione di servizi di info mobilità, consistente nella progettazione di soluzioni utili all’incremento della sicurezza Stradale.
“Questa iniziativa – afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia – è ulteriore tassello di Autostrade del Sapere, piattaforma che ci vede in campo sul territorio nazionale e, in particolare nel Mezzogiorno, in sinergia con le principali istituzioni universitarie. Il tema delle competenze è per noi prioritario: mettiamo a fattor comune e implementiamo, grazie alla collaborazione scientifica con le Università, un know how profondo e integrato a beneficio non solo dell’azienda, ma del sistema-Paese. L’accordo di ricerca di cinque anni con il Politecnico di Bari, sono certo, rafforzerà ulteriormente il percorso aperto nell’ambito della ricerca per lo sviluppo di materiali sempre più sostenibili e di tecnologie avanguardistiche per la mobilità, temi su cui Autostrade per l’Italia ha obiettivi molto ambiziosi nel breve e nel medio periodo”.
“Autostrade per l’Italia rappresenta un’azienda simbolo del Paese, che alla lunga e prestigiosa storia del marchio unisce uno slancio strategico verso il cambiamento e i suoi benefici – dichiara Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari – Questa collaborazione ci fa particolarmente piacere, perchè è una nuova occasione per noi di partecipare, attraverso la nostra ricerca, all’innovazione di servizi e prodotti che incidono concretamente sulla qualità di vita delle persone. Come Politecnico del Sud Italia, siamo sempre più orientati ad una stretta sinergia con il mondo delle imprese, per sostenere lo sviluppo e la competitività dell’Italia, a cominciare dal rilancio delle sue eccellenze”.
Gli argomenti al centro dell’accordo quadro saranno al centro di una serie di iniziative specifiche congiunte, come l’individuazione di team di ricerca per il lancio di iniziative di sperimentazione e casi pilota, l’attivazione di consulenze tecnico-scientifiche incentrate su casi specifici, il finanziamento di borse di studio post-laurea, di dottorato e post dottorato.
Menzione particolare merita anche la valorizzazione dei talenti interni all’Ateneo: attraverso una stretta collaborazione tra l’ufficio Placement del Politecnico di Bari e Autostrade per l’Italia, sarà possibile organizzare stages didattici, conferenze, dibattiti e seminari per facilitare l’orientamento e l’approdo al mondo del lavoro degli studenti.

– foto: ufficio stampa Autostrade per l’Italia

(ITALPRESS).

Alle Nitto Atp Finals di Torino un campo da tennis in caffè di scarto

TORINO (ITALPRESS) – Per il secondo anno, Torino si trasforma nella capitale del tennis internazionale con le Nitto ATP Finals. Anche per questa edizione, come per i prossimi 3 appuntamenti fino al 2025, non può mancare il sostegno di Lavazza alla manifestazione, in qualità di Platinum Partner, a fianco di organizzatori e istituzioni nazionali e territoriali.
Lavazza ha un legame radicato, con il mondo del tennis professionistico, a cui si unisce il ruolo attivo che svolge nella città e per la città, dove l’azienda è nata nel lontano 1895 e dove tuttora ha sede il suo quartier generale.
Il matrimonio di Lavazza con questo sport è iniziato oltre dieci anni fa nel tempio del tennis – a Wimbledon – per poi arrivare a tutti i tornei del Grande Slam.
“Siamo orgogliosi di essere presenti anche quest’anno agli Atp Finals – afferma Marco Lavazza, vicepresidente Lavazza Group e membro del Comitato d’Onore di Nitto ATP Finals -. Abbiamo collaborato fin da subito con le istituzioni e gli altri stakeholder per la realizzazione di questo evento. In continuità con la scorsa edizione abbiamo lavorato per arricchire l’evento con iniziative dirette sulla città che aggiungano valore all’esperienza dei visitatori. Torino potrà beneficiare della visibilità che il grande evento porta con sè e noi puntiamo a far vivere agli appassionati di tennis la cultura del vero espresso italiano. Un connubio perfetto”.
Durante la settimana delle Nitto ATP Finals, nel Fan Village adiacente al Pala Alpitour, Lavazza propone Espressoland, un’area ludica dove vivere un’esperienza immersiva per scoprire le regole di un vero espresso italiano.
Il gioco, interattivo e dinamico, sfrutta la metafora del tennis per raccontare in 6 tappe le regole di un vero espresso italiano.
Inoltre, il gioco è fruibile anche in modalità digitale al sito
https://espressoland.concorsi.lavazza.it/
E chi, se non il campione di tennis Jannik Sinner, Ambassador Lavazza, potrebbe essere il “fan numero 1” di Espressoland?
Con un racconto per immagini, mix di foto e video, il campione invita i suoi fan a vivere l’esperienza di Espressoland.
Con Espressoland Lavazza mira a trasformare ogni appassionato di tennis in un appassionato del vero espresso italiano.
“Torino, tennis ed espresso sono la miscela perfetta per Lavazza A Modo Mio che, grazie alla Barista Technology, si distingue sul mercato. Questa tecnologia ideata da Lavazza, nel rispetto delle 8 regole del disciplinare, permette di replicare il vero espresso italiano a casa come al bar e garantisce al consumatore un’esperienza di gusto eccezionale”, sottolinea Igor Nuzzi, Regional Director Italia e Svizzera di Lavazza. “Quest’anno con Espressoland nel Fan Village delle Nitto ATP Finals, o attraverso l’attivazione digitale, vogliamo stimolare il pubblico di appassionati di tennis, ma anche i curiosi e gli amanti di caffè, a conoscere quali sono gli elementi necessari per gustare a casa un vero espresso italiano – aggiunge Nuzzi -. La visita di Espressoland offre inoltre in anteprima l’opportunità di degustare un espresso con la nuova Lavazza A Modo Mio Tiny Eco e le capsule compostabili ¡Tierra! Bio-Organic, un connubio di prodotti sostenibili, esempio della ricerca costante di Lavazza a innovare nel rispetto della sostenibilità”.
Da diversi anni Lavazza ha intrapreso un percorso di innovazione che, attraverso ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e strumenti, mira al miglioramento continuo e all’ottimizzazione di tutti i propri prodotti, in termini di sostenibilità, qualità, sicurezza ed eccellenza.
All’interno del percorso di innovazione del Gruppo Lavazza, la sostenibilità ambientale gioca un ruolo fondamentale, guidando lo sviluppo dei processi e dei prodotti, al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente e dare un contributo positivo nel lungo periodo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, in particolare il Goal 12 – Produzione e consumo responsabili – e il Goal 13 – Lotta al cambiamento climatico.
Uno studio sui livelli di circolarità realizzato da GSI in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa attraverso il metodo CircolUP4 conferma l’impegno virtuoso di Lavazza, che ha intrapreso un percorso di sviluppo con buona consapevolezza del ruolo dell’economia circolare nella propria organizzazione e come leva per il proprio sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente. Lo studio afferma come la strategia e la visione di medio termine vengano sviluppate coinvolgendo una rete di collaborazioni continuative, che portano all’individuazione di soluzione innovative.
La collaborazione con le Nitto ATP Finals non fa eccezione e
ulteriormente testimonia l’impegno di Lavazza nel promuovere l’applicazione dei principi dell’economia circolare. In occasione della manifestazione torinese, infatti, l’azienda ha allestito in La Centrale Nuvola Lavazza un vero campo da tennis prodotto con caffè destinato al macero e successivo recupero e riciclo del materiale utilizzato per l’allestimento del campo stesso, grazie
alla collaborazione con Spazio Meta, start-up milanese che si propone di limitare gli sprechi incentivando il riciclo creativo.
Il campo da tennis in caffè di scarto sarà inoltre oggetto di un’iniziativa benefica da parte di Fondazione Lavazza in collaborazione con le Nitto ATP Finals e FIT a favore di Save the
Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Il 10 novembre scorso, infatti, in occasione del Dinner Show che si è tenuto in La Centrale Nuvola Lavazza, i giocatori delle Nitto ATP Finals hanno autografato ciascuno una porzione di campo; i lotti autografati sono messi all’asta dal 14 al 30 novembre sulla piattaforma di CharityStars (www.charitystars.com/lavazzaxsavethechildren) e il ricavato, grazie alla collaborazione ultraventennale di Fondazione Lavazza con Save the Children, sarà destinato al progetto “Connessioni Digitali” dell’Organizzazione. In particolare, l’azienda concentrerà i suoi sforzi supportando l’intervento a favore degli studenti delle scuole del quartiere Aurora di Torino, dove dal 2018 risiede la sede del Gruppo Lavazza.

– foto ufficio stampa Lavazza –
(ITALPRESS).

Fondazione UniVerde e Società Geografica, un ciclo di incontri sul clima

ROMA (ITALPRESS) – Fondazione UniVerde e Società Geografica Italiana promuovono un ciclo di incontri su “Autonomia energetica e alimentare: una strada per la pace e la giustizia climatica nel mondo”; nell’ambito del programma nazionale ufficiale delle iniziative per la Settimana di Educazione alla Sostenibilità promossa dal Comitato Nazionale per l’Educazione alla Sostenibilità – Agenda2030 (CNESA2030) della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO; con studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado. Si parte lunedì 21 novembre alle ore 10.00 presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico per il Turismo “C. Colombo” per poi proseguire mercoledì 23 novembre alle ore 11.00 nell’aula magna del Liceo ginnasio statale “T. Mamiani”. Dopo i saluti introduttivi delle Dirigenti scolastiche interverranno i rappresentanti delle organizzazioni promotrici. Seguirà la proiezione; in anteprima assoluta nazionale (l’uscita nelle sale è prevista nel 2023); del docufilm “Mirabile visione: Inferno” prodotto dalla Starway Multimedia. Al termine delle proiezioni si terranno dibattiti con studenti e studentesse e con la partecipazione del regista Matteo Gagliardi.
Il docufilm “Mirabile visione: Inferno” è un progetto, che l’autore ha realizzato in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, nel quale il rapporto dell’uomo con il pianeta gioca un ruolo centrale, tanto da ricorrere, diversamente declinato, in più punti.
Il tema si impone già nel terzo cerchio, quello dei golosi: l’industria alimentare mondiale ogni anno preleva il doppio di quello che la Natura ci offre (come tristemente denunciato ogni anno nell’Earth Overshoot Day).
Il tema ambientale esplode con forza nel terzo girone del settimo cerchio, dove sono puniti i violenti contro Dio, tra cui i bestemmiatori: distruggere la Terra non è forse la bestemmia più grande? In una sequenza – climax sono stati analizzati i fronti più gravi e urgenti della crisi globali, ambientale e climatica: l’emissione incontrollata dei gas serra, lo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost, lo sbiancamento delle barriere coralline, la plastica negli oceani, il rischio estinzione delle api, i fenomeni naturali sempre più estremi legati al global warming che confluiscono nelle drammatiche immagini dei recenti wildfires australiani e americani. Quella pioggia di fuoco, gli incendi per l’appunto, che flagellano Madre Terra ogni estate e che Dante aveva profeticamente riservato come contrappasso ai violenti contro Dio.
Senza dover necessariamente fare ricorso alla Fede (di ogni Confessione), il tema ambientale si ripresenta nella deforestazione criminale a danno delle tribù amazzoniche nella settima bolgia dell’ottavo cerchio, la bolgia dei ladri: l’ossigeno creato dalla foresta amazzonica è secondo solo a quello generato dagli oceani, che già soffrono per l’acidificazione, gli inquinanti e l’eccesso di CO2 in atmosfera. Un furto di vita universale.
Ma la tesi di “Mirabile visione: Inferno” si risolve pienamente solo nel nono cerchio, quello dei traditori di chi si fida: nel tradimento dei padri, che a causa delle loro scelte miopi ed egoistiche sono costretti, già oggi, all’atroce consapevolezza della minaccia di estinzione di massa che grava sui propri figli e nipoti. Padri che, per le loro smanie di potere, hanno coinvolto nel proprio male e divorato la vita dei propri figli, proprio come il Conte Ugolino. Collocati, giustamente, appena prima di Lucifero, l’Angelo ribelle divenuto un insaziabile buco nero che inghiotte tutto, persino la Luce, persino la Speranza.

– foto Fondazione Univerde –

(ITALPRESS).