Home Ambiente Pagina 6

Ambiente

Pichetto “Per l’autonomia energetica ci vuole innovazione”

ROMA (ITALPRESS) – “Per attuare la transizione ecologica, per conquistare l’autonomia energetica, per poter essere protagonista del futuro l’Italia deve puntare su uno dei suoi driver storici: la capacità di innovazione”. Lo scrive il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in un suo intervento pubblicato questa mattina su Corriere Mag, il magazine mensile di approfondimento del Corriere dell’Umbria.
“Siamo il Paese di Enrico Fermi – aggiunge Pichetto Fratin -, un Paese di innovazione: dobbiamo sfruttare questa caratteristica anche per affrontare i cambiamenti del futuro, tra cui quello del sistema dell’energia”.
L’intervento del ministro contiene un invito agli imprenditori e alle Regioni per giungere a “un equilibrio tra necessità impellenti e possibilità future, senza dimenticare l’equilibrio dei territori, sia sociale, sia economico”. “Oggi – aggiunge – abbiamo un quadro chiaro per arrivare a un nuovo modello energetico al 2030, in linea con gli obiettivi Pniec e con i tanti strumenti, come il Fer2 ma anche al decreto Cer e ea quello sull’agrivoltaico, costruiti per incentivare lo sviluppo delle rinnovabili”.
“Inoltre – prosegue ancora il ministro – grazie all’intesa raggiunta, adesso le Regioni dovranno individuare con proprie leggi le aree idonee, nelle quali sarà possibile un iter accelerato di autorizzazione degli impianti”. “I risultati ottenuti in poco più di un anno e mezzo di governo – osserva – legittimano l’ottimismo. Da 1,5 GW di nuove rinnovabili del 2021, siamo passati ai quasi 6 del 2023. Significa che le misure che abbiamo adottato – semplificazione, più efficienza amministrativa e impianto normativo più favorevole – hanno già dato i primi risultati”. “L’obiettivo del Pniec – ricorda – è arrivare nel 2031 a 131 GW dai 58 di due anni fa con un incremento di oltre il 30% dagli obiettivi del vecchio Pniec”.
“Con i talenti e le professionalità di cui disponiamo – conclude Gilberto Pichetto Fratin – io credo che possiamo guardare avanti con fiducia al futuro e alla competitività del nostro sistema. Il Governo è pronto a supportare il Paese e le aziende in questa direzione, continuando a considerare l’innovazione, in particolare quella tecnologica, una priorità politica”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Sogin conclude prima fase smantellamento vessel centrale Garigliano

ROMA (ITALPRESS) – Nella centrale nucleare del Garigliano (Caserta) Sogin ha terminato la rimozione dei componenti metallici contaminati posizionati sul deflettore, la parte superiore del vessel, il contenitore d’acciaio nel quale durante l’esercizio avveniva la reazione nucleare. Questi lavori concludono la prima fase dello smantellamento del vessel della centrale campana, l’attività più complessa dal punto di vista ingegneristico e operativo per la disattivazione di un impianto nucleare. Le operazioni, svolte insieme alla controllata Nucleco, erano iniziate alla fine dello scorso anno con l’allagamento del vessel e del canale reattore, un passaggio necessario per garantire la massima sicurezza durante i lavori in quanto l’acqua è un elemento naturale che scherma le radiazioni.
In una prima fase i componenti sono stati rimossi e tagliati, riducendone il volume, sotto battente d’acqua con l’utilizzo di una pinza pneumatica e di apposita attrezzatura meccanica, manovrate da remoto con il supporto di telecamere subacquee ad alta risoluzione. Successivamente, i componenti così trattati, per un peso complessivo di circa una tonnellata, sono stati inseriti in due speciali contenitori ad alta integrità per lo stoccaggio temporaneo in uno dei depositi del sito, in attesa del futuro conferimento al Deposito Nazionale. Il programma delle attività proseguirà con la rimozione dei componenti che si trovano all’interno del vessel, denominati internals, per la quale è stata già avviata la progettazione esecutiva, e lo smantellamento dello stesso vessel.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Sogin –

Firmato a Parigi protocollo Sport e Sostenibilità Mase-Coni-EPS

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – E’ stato firmato a Casa Italia a Parigi il Protocollo di Parigi 2024 – Sport Sostenibile, un accordo a suo modo storico tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e gli Enti di Promozione Sportiva ENDAS, OPES e ACSI. Parola d’ordine: promuovere la sostenibilità ambientale nello sport italiano. L’iniziativa denominata “RispettiAMO lo SPORT e l’AMBIENTE” mira a integrare pratiche sostenibili nelle attività sportive in Italia, con particolare attenzione allo sport di base. Saranno coinvolti nella filiera della “transizione culturale verso la sostenibilità” dirigenti, allenatori, atleti e operatori del settore. La firma ufficiale del protocollo a Casa Italia Parigi 2024 – tra il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e i Presidenti Antonino Viti (ACSI), Paolo Serapiglia (ENDAS) e Juri Morico (OPES aps), rappresenta uno snodo tanto iconico quanto sostanziale della convergenza del comparto verso l’uso sostenibile delle risorse favorendo le energie rinnovabili e riducendo il consumo energetico. Ancona, riduzione dei rifiuti: promuovendo il riciclo e la raccolta differenziata. Cultura della Sostenibilità: educando il comparto a pratiche economiche, sociali e ambientali sostenibili. Da novembre 2024 a febbraio 2025 il protocollo entrerà nel vivo con campagne di sensibilizzazione, convegni, eventi sostenibili, incontri nelle scuole e negli impianti sportivi afferenti agli EPS e diffusione delle best practice.
Il Protocollo di Parigi 2024 segna l’inizio di un percorso che vede ogni singola componente del mondo dello sport protagonista nella promozione di un futuro sostenibile. Grazie alla collaborazione tra il MASE, il CONI e gli Enti di Promozione Sportiva ENDAS, OPES e ACSI il varco verso l’integrazione della cultura della sostenibilità nella quotidianità e nella vita di tutti i cittadini italiani stimolati al movimento e al benessere è irreversibilmente aperto.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Ganna primo ambasciatore dell’ambiente dopo l’argento olimpico

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “E’ un bel riconoscimento essere stato nominato per primo Ambasciatore dell’ambiente. Riceverò un albero del quale capisco l’importanza del simbolo, quindi voglio pensare bene al luogo esatto dove proporrò di piantarlo, probabilmente vicino casa o dai miei genitori in Piemonte”. Così Filippo Ganna durante i festeggiamenti a Casa Italia per la medaglia d’argento conquistata nella gara a cronometro.
Prima medaglia olimpica azzurra ai Giochi olimpici di Parigi 2024, e primo medagliato azzurro nominato ‘Ambasciatore dell’Ambientè, ricevendo a Casa Italia l’attestato dal vice presidente vicario del CONI Silvia Salis e dal Sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza energetica con delega allo sport Claudio Barbaro, alla presenza del presidente della Federciclismo Cordiano Dagnoni.
Oltre alla nomina di ambasciatore, Ganna riceverà un albero da piantare nella sua città nativa che porterà il suo nome e la data della medaglia vinta oggi sulle strade parigine. Un’iniziativa che sarà replicata per ciascun medagliato azzurro ai Giochi di Parigi, voluta da CONI e MASE come primo atto del protocollo d’intesa siglato a Roma prima della rassegna olimpica. Il secondo ambasciatore è Luigi Samele, bronzo nella gara individuale di sciabola.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Parigi2024, Barbaro “Cerchiamo di creare un bosco olimpico”

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Cercheremo di creare un bosco olimpico diffuso in tutta Italia attraverso le gesta dei nostri atleti azzurri”. Così all’Italpress il sottosegretario Claudio Barbaro, presenta da Casa Italia a Parigi 2024 un’iniziativa all’insegna della sostenibilità che nasce dalla collaborazione tra Coni e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica: tutti i medagliati azzurri ai Giochi riceveranno un attestato di “Ambasciatore dell’Ambiente” e in dono un albero che sarà piantato nel Comune di appartenenza dell’atleta. “Speriamo di poter arrivare al più presto a consegnare a tutti i medagliati, le pergamene” dice Barbaro che spiega anche da dove arriva l’idea di una partnership con il Coni: “E’ una convenzione che nasce quattro anni fa ma poi, per motivi legati anche al Covid, non è stato possibile dare operatività. Abbiamo dato nuovo impulso a questa volontà e abbiamo trovato un ottimo interlocutore nel Coni con cui abbiamo firmato un protocollo: ci sono una serie di eventi che hanno preceduto e seguiranno le Olimpiadi e non potevamo non sfruttare l’occasione che ci è stata data da Casa Italia che abbiamo patrocinato con la nostra presenza. Stiamo cercando di essere sempre più presenti in questo stupendo comparto del mondo dello sport e stiamo capendo come intercettare il maggior numero di consensi possibili per poter sviluppare la nostra strategia”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Nucleare, Artizzu “Per deposito nazionale processo che parta dalla base”

ROMA (ITALPRESS) – Per identificare il sito italiano che ospiterà il seposito nazionale dei rifiuti a bassa e media radioattività, dopo il decommissioning degli impianti nucleari, “è stata avviata la Valutazione ambientale strategica delle 51 aree individuate dalla Carta nazionale delle aree idonee (Cnai). Al termine, ci vorrà circa un anno e mezzo, si arriverà a una migliore individuazione delle caratteristiche territoriali, consentendo poi, attraverso un processo interattivo fra ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Sogin e Isin, di arrivare a un decreto finale e alla possibilità per i Comuni inclusi nella Carta di manifestare il proprio interesse. La decisione finale avverrà a valle degli approfondimenti tecnici a carico di Sogin sul territorio, verificati da Isin. Quest’altra fase occuperà circa due anni complessivamente”. Così, in un’intervista a greenreport.it, Gian Luca Artizzu, Ad di Sogin.
Gli approfondimenti riguarderanno solo i siti “che avranno manifestato interesse. A quel punto si dovrà prendere atto delle caratteristiche morfologiche, fisiche e anche politiche, nel senso di antropiche, del territorio, quest’ultime intese come le infrastrutture esistenti, la densità abitativa, ecc., e avviare la progettazione definitiva, sempre nel rispetto delle norme tecniche di Isin, che recepisce le normative internazionali per questo tipo di strutture e le adatta al nostro contesto. E, seppure in un clima di costruttiva collaborazione, è l’Isin, in qualità di controllore, ad avere sempre l’ultima parola”, spiega.
Quindi, prima della fine 2027 non sapremo dove sorgerà il deposito. “All’incirca sono quelli i tempi. Anche i tempi per la progettazione di dettaglio – aggiunge Artizzu – sono funzione delle caratteristiche del territorio che imporrà delle scelte progettuali diverse. Ovvio che alcune caratteristiche possano essere più facili di altre. A quel punto si tratterebbe di risolvere solo problemi tecnici che sono quelli che ci preoccupano di meno, perchè li sappiamo risolvere”.
L’Ad sottolinea poi che nessuno dei 51 siti all’esame della Vas combacia con quello di un vecchio impianto nucleare “e per un motivo banale. La guida tecnica Isin servita come base per l’individuazione dei 51 siti prevede determinate distanze dalle fonti d’acqua. Le centrali sono tutte lungo fonti d’acqua perchè la risorsa idrica serve per il funzionamento. Quindi di conseguenza vicino alle centrali non ci sono siti idonei, anche se ci potrebbero essere nei Comuni interessati a una distanza idonea dall’acqua. Comunque, le amministrazioni di tutti e 51 siti hanno fatto opposizione. La strada è molto in salita, ma continuo comunque a essere ottimista su una scelta volontaria di qualcuno dei Comuni inclusi nella Cnai. Io ero favorevole alla volontarietà fin dall’inizio. Trovo più democratico un processo che parta dalla base, dal territorio”, conclude l’Ad di Sogin.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Sogin –

Bragagni (Tratos) premiato nel Regno Unito per l’impegno a ridurre il footprint energetico

0

READING (ITALPRESS) – L’imprenditore italiano Maurizio Bragagni, AD di Tratos Ltd, ha ricevuto nel Regno Unito il Sustainability Supplier Awards 2024. Il CEO di origine toscana che guida la multinazionale italo-britannica dei cavi ad alta tecnologia con stabilimenti in Italia e nel Regno Unito e una presenza ramificata in tutto il mondo, si è aggiudicato il premio “in riconoscimento dei suoi sforzi per massimizzare la sostenibilità nell’attività di Tratos”, recita la motivazione, letta in una cerimonia a Reading, dal presidente di SSE Scottish and Southern Electricity Networks.
Accettando il riconoscimento a nome di Tratos Bragagni, che è stato il primo italiano a ricevere dopo la Brexit dalla regina Elisabetta un cavalierato, si è detto “onorato e orgoglioso di accettare il SSEN Sustainability Award in rappresentanza di un team che lavora instancabilmente con passione per mantenere le prestazioni di sostenibilità della nostra azienda. Questo premio motiverà ulteriormente il team ad accelerare l’uso di tecnologie all’avanguardia nel fornire soluzioni ai clienti di Tratos per migliorare le loro ‘credenziali verdi’”.
La giuria del premio ha riconosciuto a Tratos Group notevoli progressi nel campo della sostenibilità, perseguita con una strategia completa in linea con l’importanza crescente della responsabilità ambientale nelle operazioni di produzione e nella sua strategia aziendale. Tratos ha attuato diverse modifiche operative per ridurre il suo impatto ambientale. Tra queste, quelle volte alla riduzione degli sprechi, a migliorare l’efficienza energetica e all’uso di materiali ecocompatibili, allineando le proprie strategie alle più innovative best practices in materia. Dell’azienda, nata a Pieve Santo Stefano, viene quindi sottolineato l’attivo impegno per la diffusione di pratiche sostenibili tra i lavoratori e nell’indotto.
Aderente al Carbon Discloser Project ed all’iniziativa “Made in Britain Green Growth”, Tratos aggiunge il SSEN Sustainability Award, che ne premia gli sforzi per minimizzare l’impatto ambientale della propria produzione mantenendo alti standard di qualità ed efficienza, ad altri riconoscimenti per il suo impegno nell’innovazione e nella sostenibilità, tra cui il prestigioso Queen’s Enterprise Award per l’Innovazione, concesso direttamente dalla Corona Britannica.
– foto di Francesco Bongarrà –
(ITALPRESS).

Sogin premiata agli Energy Earth Awards 2024

ROMA (ITALPRESS) – “Sogin è orgogliosa del conferimento dell’Energy Earth Awards, che riconosce il ruolo e il valore delle competenze operative, ingegneristiche e teoriche di tutte le persone dell’Azienda. Nel decommissioning degli impianti nucleari italiani, che non erano stati concepiti per essere smantellati Sogin ha saputo elaborare strategie che hanno convertito un processo lineare in circolare”. Con queste parole l’Amministratore Delegato di Sogin, Gian Luca Artizzu, ha commentato il premio “environment” ricevuto nella seconda edizione dell’Energy Earth Awards – EEA, svoltasi sabato 20 luglio presso l’Hotel Santavenere di Maratea (Potenza).
Gli Energy Earth Awards, promossi e organizzati dall’Energy Earth Awards Association – presieduta da Francesco Marotta -, con il patrocinio della Regione Basilicata, dell’American Chamber of Commerce e della città di Maratea, sono un riconoscimento a Istituzioni, imprese e manager per il loro impegno nel cercare un equilibrio che coniughi produzione di energia e tutela dell’ambiente. In particolare, Sogin è stata premiata “per il contributo e l’impegno profuso nello sviluppo delle competenze in campo energetico, nucleare e nella protezione dell’ambiente, con la capacità di preservare un know how unico e fondamentale per il Paese e le sfide del domani”.
Fra gli altri premiati vi sono stati il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e la Ministra per le Riforme Istituzionali e la semplificazione normativa, Elisabetta Alberti Casellati.
Alla cerimonia, condotta da Alessandro De Angelis, Barbara Carfagna e Mavina Graziani, hanno partecipato numerosi ospiti, fra cui il Vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e il Sindaco di Maratea, Cesare Albanese.
Gian Luca Artizzu ha richiamato pubblicamente anche la comunione di intenti fra Sogin e la Regione Basilicata, che ospita il sito Itrec-Trisaia di Rotondella, nel campo del monitoraggio e della protezione ambientale, che nella sola Basilicata vede l’impegno quotidiano di circa sessanta persone dell’Azienda.

– Foto ufficio stampa Sogin –

(ITALPRESS).