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Riciclo della carta, Montalbetti (Comieco) “Italia maglia rosa d’Europa”

RIMINI (ITALPRESS) – L’Italia è uno dei Paesi europei che più si impegna nel riciclo della carta, con una media di 60 kg per abitante di carta riciclata. Ancora oggi, però, molta viene distrutta in discarica. L’obiettivo di Comieco è “aiutare i Comuni a ridurre questo inutile spreco di risorse”, come ha spiegato dai padiglioni della fiera di Rimini, a Ecomondo, il direttore generale del consorzio Carlo Montalbetti.
“Siamo maglia rosa in Europa con la Germania” per il riciclo della carta. “E dal punto di vista in particolare della raccolta differenziata – ha aggiunto – abbiamo avuto un ulteriore incremento nello scorso anno. Siamo a 3.600.000 tonnellate raccolte e sostanzialmente riciclate in Italia”.
“Non tutta l’Italia è uguale – ha precisato -. C’è molto ancora da fare, soprattutto nelle aree del Meridione e nella Capitale, cioè Roma. Noi stimiamo che ci siano 800.000 tonnellate, purtroppo, ancora oggi distrutte in discarica”.
Carta e cartone sono per l’economia dell’industria cartaria italiana “una risorsa preziosa – ha spiegato Montalbetti -. Siamo ricchi, ma di boschi poveri. Quindi è proprio attraverso la raccolta differenziata che abbiamo la materia prima seconda per produrre soprattutto imballaggi, che in Italia in carta e cartone sono fatti per il 90% con carta e cartone da riciclo”.
Dal Pnrr arriva un’ulteriore spinta al riciclo della carta: 150 milioni di euro saranno destinati a progetti per l’ammodernamento dell’impiantistica e la realizzazione di nuovi impianti. Il 60% delle risorse sarà destinato al Mezzogiorno.
“E’ stata una scelta importante quella che ha fatto il precedente governo nello scegliere all’interno del Pnrr di mettere i progetti ‘farò, che possono far fare un passo in avanti dal punto di vista della politica di sostenibilità ambientale”. Il direttore generale di Comieco ha ritenuto “interessante” il fatto che siano stati presentati decine di progetti. “Di questi, 75 hanno passato il vaglio della Commissione e tra questi saranno poi scelti quelli effettivamente da finanziare”.
Il direttore generale ha spiegato che questi 75 progetti “rappresentano l’intera filiera. Abbiamo una presenza importante del Meridione, sopra il 40%, una presenza significativa delle piattaforme, cioè i luoghi dove viene consegnata la carta per la selezione. Ma sono presenti anche progetti di innovazione tecnologica dal punto di vista del riciclo” e “anche dal punto di vista dei trasformatori, cioè quelli che progettano e poi realizzano i veri e propri imballaggi”.

– foto Italpress –
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Al via alla Fiera di Rimini la 25^ edizione di Ecomondo

RIMINI (ITALPRESS) – Ecomondo inaugura la sua 25esima edizione con numeri record. E un endorsement di peso. Quello del neo ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che in un messaggio inviato all’organizzazione ha definito la manifestazione come “la più importante occasione di confronto, proposta, vetrina di tutto ciò che in Italia ruota attorno al futuro, perchè il nostro futuro non potrà che essere verde, con un modello di sviluppo sostenibile e circolare”.
L’appuntamento “faro” per la transizione ecologica, che ha aperto oggi i battenti alla fiera di Rimini insieme a Key Energy, dedicato alle energie rinnovabili, riunisce presso i padiglioni di Italian Exhibition Group, fino all’11 novembre, 1400 brand espositori, che occupano tutti i 130mila metri quadri della fiera. In calendario 160 eventi complessivi (94 di Ecomondo e 66 di Key Energy), di cui 32 con la presenza dei rappresentanti della Commissione Europea. Attese oltre 30 delegazioni e oltre 600 top buyers provenienti da 90 Paesi.
Alla cerimonia inaugurale Lorenzo Cagnoni, presidente IEG, ha ricordato che “l’inaugurazione di questa edizione di Ecomondo rappresenta un orizzonte significativo per Italian Exhibition Group. Da ‘Riciclà di 25 anni fa, manifestazione pioneristica che colse lo spirito del tempo, a un evento che è diventato piattaforma di riferimento dell’economia circolare e guida della transizione ecologica per l’intero bacino del Mediterraneo e l’Europa. Il nostro orizzonte è sempre più internazionale, tanto che ospiteremo un focus specifico sul Messico e la seconda edizione del Forum Africa Green Growth”.
Irene Priolo, vicepresidente e assessore all’Ambiente della Regione Emilia-Romagna ha sottolineato che “anche in questa edizione Ecomondo rinnova la capacità di essere portatrice del cambiamento con grande anticipo, facendosi portavoce non solo dell’esigenza collettiva di collocarsi in maniera più decisa rispetto alla transizione ecologica, ma anche del bisogno di uscire dalla logica dell’emergenza per entrare in quella della programmazione. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, ma siamo ancora distanti dal raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati. La politica deve dunque cambiare passo e approccio, anche a costo di scelte difficili”.
Per Anna Montini, assessora all’ambiente del Comune di Rimini, “in questi venticinque anni Ecomondo e la città di Rimini hanno saputo sviluppare una sinergia di crescita congiunta. Da un lato il successo sempre più evidente di una manifestazione che per noi è motivo di grande orgoglio, dall’altro la capacità del capoluogo di scalare le graduatorie delle performance ambientali su scala nazionale, come evidenziato dal recente rapporto di Legambiente. Una città che ha saputo diventare avanguardia, scalando rapidamente posizioni dalla 50esima all’11esima in pochi anni, nonostante la presenza di indicatori che risentono della grande presenza turistica lungo tutto l’arco dell’anno”
Fabio Fava, presidente del Comitato Scientifico di Ecomondo, ha illustrato i temi al centro di questa edizione. “Nonostante le difficoltà del periodo, questa edizione di Ecomondo sarà contraddistinta da un sentimento di entusiasmo, favorito dalla capacità delle realtà industriali di tradurre la conoscenza e la consapevolezza in innovazione e prodotti, e dalla predisposizione all’ascolto dei grandi attori qui presenti, come la Commissione Europea”.
“Il contributo di Ecomondo e Key Energy, per la quale porto il saluto di Gianni Silvestrini, presidente del suo comitato scientifico, è quello di creare le condizioni per consentire all’ecosistema della green economy di poter crescere per centrare gli obiettivi imprescindibili del Green Deal”, ha concluso.

– foto ufficio stampa MYPR Lab –
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Meloni “L’Italia ha triplicato l’impegno finanziario per il clima”

ROMA (ITALPRESS) – “Intendiamo perseguire una transizione giusta per sostenere le comunità colpite e non lasciare indietro nessuno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo intervento al Cop27 a Sharm el-Sheikh, in Egitto, sottolineando che “è aumentato significativamente il contributo ai finanziamenti per il clima”. Per i prossimi 5 anni “abbiamo quasi triplicato il nostro impegno finanziario a 1,4 miliardi di dollari, di cui 840 milioni di euro attraverso l’Italian Climate Fund, la prima piattaforma di investimento italiana specificamente dedicata allo sviluppo di tecnologie pulite e all’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo”. “Lavoriamo per ridurre le emissioni di gas di almeno il 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica al più tardi entro il 2050” ha aggiunto. “In questa prospettiva, l’Italia ha recentemente rafforzato la propria capacità di energie rinnovabili e accelererà questa tendenza, in linea con gli obiettivi”, ha spiegato. “Vogliamo sviluppare la nostra strategia di diversificazione energetica, in stretta collaborazione con diversi Paesi africani”.

Foto: agenziafotogramma.it

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Conai, dal riciclo dei rifiuti benefici per 1,525 miliardi

MILANO (ITALPRESS) – Nel 2021 in Italia il riciclo e il recupero degli imballaggi che fa capo a Conai ha generato 1,525 miliardi di benefici ambientali. Ad annunciarlo è il Consorzio Nazionale Imballaggi nel rendere noti in anteprima i dati del suo nuovo Rapporto di sostenibilità. Il valore economico della materia recuperata grazie al riciclo gestito da Conai in Italia è di 614 milioni di euro; quello dell’energia prodotta avviando gli imballaggi non riciclabili a recupero energetico è pari a 10 milioni; l’indotto economico generato dalla filiera, invece, ammonta a 625 milioni. Vi si aggiunge il valore economico della CO2 non emessa grazie al riciclo, calcolato sulla base di quanto definito dalla Direttiva 2009/33 del Parlamento Europeo: 276 milioni. Quanto al risparmio energetico, nel 2021 l’attività di Conai ha evitato il consumo di quasi 26 terawattora di energia primaria. Equivalgono al consumo di elettricità per uso domestico medio di circa 7 milioni di famiglie italiane in un anno.
E il riciclo si conferma anche un attore importante nella lotta al cambiamento climatico. Grazie all’impegno del sistema consortile, infatti, lo scorso anno è stata evitata l’emissione in atmosfera di 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Una quantità pari a quella generata da quasi 11mila tratte aeree Roma-New York andata e ritorno. Nel 2021 i rifiuti di imballaggio avviati a riciclo dal sistema Conai hanno consentito di evitare il consumo di circa 5 milioni di tonnellate di materia vergine. Ossia il peso di 339 Torri di Pisa. Nel dettaglio, 285mila tonnellate di acciaio, che è pari a 739 treni Frecciarossa; 16mila tonnellate di alluminio, che corrisponde a circa 1,5 miliardi di lattine; un milione e 318mila tonnellate di carta, il corrispettivo di 528 milioni di risme di fogli formato A4; 916mila tonnellate di legno, l’equivalente di 42 milioni di pallet; 519mila tonnellate di plastica, che corrispondono a 11 miliardi di flaconi in PET per detersivi da un litro; 140mila tonnellate di bioplastica, cioè 28 milioni di sacchi di terriccio da 20 litri; e un milione e 796mila tonnellate di vetro, pari a 5 miliardi di bottiglie di vino da 0,75 litri.
“Stiamo parlando di benefici ambientali sempre più importanti per il nostro Paese”, afferma il presidente Conai Luca Ruini. “Soprattutto il un momento di crisi energetica come quello che stiamo attraversando. Il riciclo permette di risparmiare non solo materia, ma anche energia primaria e CO2. L’Italia, del resto, è già leader a livello europeo in questo settore dell’economia circolare: siamo il primo fra i grandi Paesi per riciclo pro-capite degli imballaggi. E i risultati si vedono. Dobbiamo impegnarci sempre di più nel guardare alle nostre città come a vere e proprie miniere urbane che producono risorse, ma anche continuare a incentivare l’ecodesign, per far sì che il nostro tessuto imprenditoriale immetta sul mercato imballaggi sempre più sostenibili e facilmente riciclabili”, conclude.
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-foto ufficio stampa Conai-

Ita Airways consegna il “Manifesto della Sostenibilità” al Papa

ROMA (ITALPRESS) – Questa mattina, ad accogliere Papa Francesco alla partenza del volo ITA Airways da Roma Fiumicino verso il Bahrein per il suo Viaggio Apostolico, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale della Compagnia, Fabio Maria Lazzerini, ha consegnato a Papa Francesco una stampa su tela con l’illustrazione simbolo del “Manifesto della Sostenibilità”, a testimonianza dell’impegno di ITA Airways per un futuro più sostenibile.
Opera dell’illustratore italiano Emiliano Ponzi, la stampa rappresenta un bambino che indica un aereo ITA Airways in volo: “per raccontare della dedizione delle lavoratrici e dei lavoratori e della voglia di crescere della Compagnia, di farlo armonizzandosi con il pianeta, come la livrea blu si fonde con l’azzurro del cielo”, si legge in una nota.
Per questa occasione, ITA Airways ha predisposto un volo ad impatto ambientale zero CO2, realizzato attraverso un piano che contempla l’efficientamento delle procedure operative, un programma di sostegno all’utilizzo del SAF e l’abbattimento della quota di CO2 residua con un’iniziativa di compensazione delle emissioni certificata Gold Standard.

– foto ufficio stampa Ita Airways –

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Idrogeno per uso civile, sperimentazione a Castelfranco Emilia

BOLOGNA (ITALPRESS) – Ha preso il via in questi giorni, a Castelfranco Emilia (MO), la prima sperimentazione dell’utilizzo dell’idrogeno in una rete di distribuzione gas cittadina. In particolare, l’attività ha visto l’immissione di una miscela di metano e idrogeno in una porzione dell’infrastruttura gas della città emiliana gestita da Inrete Distribuzione Energia, la società del Gruppo Hera che svolge l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica.
Questa iniziativa, che ha coinvolto una trentina di famiglie, è la prima di questo tipo in Italia e ha l’obiettivo di studiare soluzioni innovative per l’utilizzo dei green gas, vettori energetici a basso impatto ambientale che, a regime, potranno contribuire alle esigenze di decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente. Vale la pena ricordare, infatti, che la combustione dell’idrogeno non produce CO2, bensì prevalentemente vapore acqueo. Rappresenta inoltre un’importante tappa del percorso intrapreso da Inrete Distribuzione Energia per esplorare i diversi aspetti operativi che consentono all’infrastruttura gas di essere gestita in completa sicurezza, già nella sua attuale configurazione, anche con miscele di gas naturale e idrogeno.
E, proprio nell’ottica di questa finalità complessiva del progetto, di cui Inrete Distribuzione Energia è capofila, assume particolare rilievo l’ampiezza della compagine delle realtà che ad esso partecipano e che assieme rappresentano l’intera filiera italiana del gas: dal trasporto alla distribuzione, dalla produzione dei singoli componenti delle reti e degli apparecchi di riscaldamento e di cottura utilizzati dagli utenti finali, passando per i principali organismi di controllo e certificazione di settore che hanno supervisionato i vari passaggi. Un unicum a livello nazionale frutto della consapevolezza che solo dalla collaborazione e dalla sintesi dei know-how specifici potranno essere perseguiti efficacemente gli obiettivi di decarbonizzazione.Questa sperimentazione rientra nella più ampia strategia del Gruppo per lo sviluppo dell’idrogeno, così come testimoniato dalla progettazione e realizzazione dell’unico contatore evoluto sul mercato italiano già abilitato a misurare miscele di metano e idrogeno: NexMeter è primo nel suo genere anche a livello internazionale sia per tecnologie all’avanguardia sia per le sue funzioni di sicurezza. Già presente in più di 150.000 case italiane allacciate alla tradizionale rete di distribuzione gas, NexMeter è stato installato anche per questo progetto a Castelfranco Emilia.
“Siamo particolarmente orgogliosi di vedere sul nostro territorio l’avvio del primo progetto nazionale sull’idrogeno per uso civile” ha dichiarato l’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla. “Questa sperimentazione rappresenta un modello, perchè mette in rete tutti i soggetti della filiera, che saranno coinvolti ognuno per i propri ambiti di competenza. La Regione Emilia-Romagna sta per approvare il nuovo Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale, che punterà in modo deciso sulle fonti rinnovabili, compreso l’idrogeno per i settori industriali energivori, della mobilità pesante e il riscaldamento. Per questo motivo guardiamo con grande attenzione alla sperimentazione di Castelfranco Emilia, tappa fondamentale di una transizione ecosostenibile non più rinviabile e che siamo impegnati a sostenere”.
“Lo dicevamo tempo fa che avremmo progettato il futuro e ora lo stiamo facendo anche sul fronte ambientale ed energetico. Sono mesi che L’Amministrazione Comunale ed Hera sono al lavoro per predisporre questa sperimentazione che ha al centro l’obiettivo di utilizzare idrogeno a uso domestico” ha detto Giovanni Gargano, Sindaco di Castelfranco Emilia. “Mettere al centro del prossimo futuro energetico della nostra Nazione, la nostra Città, ci pone indiscutibilmente all’interno di una direzione che sosteniamo a tutela dell’Ambiente, non solo attraverso le sole dichiarazioni ma anche attraverso azioni tangibili e innovative come questa che, tra l’altro, interpreta perfettamente la logica integrata di transizione energetica portata avanti dalla nostra Regione. Abbiamo preso il coraggio a due mani e buttato il cuore oltre qualsiasi ostacolo e timore, decidendo di accompagnare questa sperimentazione che rappresenta un importante e concreto passo verso la decarbonizzazione. Un sentito ringraziamento a tutti i Cittadini che si sono resi disponibili a questo percorso e che giocano un ruolo fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo avveniristico. Castelfranco è elevata al futuro”.
“Il ruolo di “early adopter” ci consente di individuare soluzioni innovative per la gestione di vettori energetici alternativi e a più basso impatto ambientale e di contribuire alla decarbonizzazione del territorio, con importanti benefici per l’ambiente” ha commentato Federico Bronzini, Amministratore Delegato Inrete Distribuzione Energia. “L’idrogeno, inoltre, è un gas che è possibile produrre tramite processi industriali a “km zero”, e dunque la parziale sostituzione del gas naturale con questa risorsa contribuisce a ridurre la dipendenza energetica che caratterizza le fonti fossili tradizionali”.
-foto ufficio stampa Gruppo Hera –
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Snam4Environment rileva 5 impianti per la produzione di biometano

SAN DONATO MILANESE (ITALPRESS) – IES Biogas, controllata di Snam4Environment, società del gruppo Snam attiva nel settore del biometano e dell’economia circolare, ha acquistato cinque impianti di biogas agricolo con potenza 1MWe in Veneto e Friuli Venezia-Giulia. I cinque impianti sono situati nelle province di Udine, Pordenone, Venezia e Padova.
Obiettivo dell’acquisizione, il cui valore complessivo è di circa 30 milioni di euro, è quello di convertire i cinque impianti di biogas agricolo (che attualmente producono energia elettrica) a biometano, raggiungendo la capacità produttiva di circa 500 Sm3/h l’uno. Attraverso la valorizzazione di reflui zootecnici, scarti agricoli e colture di secondo raccolto, gli impianti produrranno a regime oltre 22 milioni di Sm3 l’anno di biometano. Tre degli impianti saranno collegati alla rete nazionale del gas per immissione diretta del bioCNG (gas naturale compresso), mentre gli altri due saranno dotati di un impianto di liquefazione per la produzione di bioGNL (gas naturale liquido) destinato ad alimentare le flotte di veicoli pesanti per la distribuzione delle merci.
L’operazione fa seguito all’acquisizione lo scorso 4 ottobre, da parte di IES Biogas, di quattro impianti biogas per un totale di circa 4 MWe a Ostellato, nelle campagne di Ferrara, per la conversione a biometano e l’immissione in rete di ca. 11 milioni di Sm3 l’anno di biometano a partire da ca. 160.000 tonnellate di effluenti degli allevamenti, scarti agricoli e sottoprodotti agroalimentari della filiera dello zucchero.
“Queste iniziative – si legge in una nota – sono coerenti con la strategia di crescita di Snam nel settore del biometano e più in generale nell’ambito dell’economia circolare, al fine di contribuire allo sviluppo di un settore chiave nella strategia italiana di transizione ecologica, come indicato anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Il biometano è una fonte di energia rinnovabile e programmabile che permette di rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni, sfruttando le reti gas esistenti. il PNRR ne prevede un enorme sviluppo nel nostro Paese: se oggi si contano in Italia 35 impianti agricoli per un valore stimato al 2023 di 773 milioni di Sm3 di biometano avanzato ritirabile, investendo gli 1,7 miliardi di euro stanziati dai nuovi provvedimenti, si potrà arrivare a produrre 8 miliardi di metri cubi l’anno di biometano al 2030, pari a circa il 30% dell’obiettivo del Governo di sostituzione delle forniture di gas importato dalla Russia”.

– foto ufficio stampa Snam –

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A Pesaro un murales antismog contro intolleranze e discriminazioni

PESARO (ITALPRESS) – Tante mani diverse che si stringono tra loro, simbolo di unità e coesione contro ogni genere di intolleranza e discriminazione: è questo il messaggio alla base de Il Filo d’Arianna, il murales promosso da JTI Italia e Save the Planet Onlus, realizzato in collaborazione con Arcigay e inaugurato oggi in via Vincenzo Rossi a Pesaro.
L’opera – realizzata dallo street artist Mirko Cavallotto, in arte Loste – e coordinata da ARTLANE – collettivo della società di progettazione Lombardini22 che usa l’arte per comunicare – utilizza una finitura fotocatalitica antimicrobica, FOTOSAN, in grado di disgregare molecolarmente le sostanze inquinanti chimiche e biologiche in sostanze innocue tramite la luce e grazie a un QR code è anche in grado di “raccontarsi” e di mettere in contatto con lo sportello di aiuto legale e psicologico gestito da Arcigay Agorà di Pesaro Urbino, diffondendo non solo aria pulita ma anche e soprattutto un messaggio di accoglienza e inclusione.
Presenti al taglio del nastro, Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, Camilla Murgia, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Pesaro, Massimiliano Santini, coordinatore Eventi per il Comune di Pesaro, Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communications Director di JTI Italia, Elena Stoppioni, presidente di Save The Planet Onlus, Mirko Cavallotto, autore dell’opera e Arcigay Agorà Pesaro-Urbino.
“Pesaro vuole essere avanguardia dei diritti civili. E’ una città che include e non esclude, che si batte fermamente per la libertà e le uguaglianze, contro ogni tipo di discriminazione e pregiudizio – ha detto il sindaco Matteo Ricci, presente all’inaugurazione insieme all’assessore alle Pari Opportunità Camilla Murgia -. Dopo il murale dedicato a Liliana Segre, icona simbolo della battaglia contro odio e razzismo, oggi Pesaro si arricchisce di un’altra opera di street art urbana dal forte valore sociale. Un bellissimo progetto che riqualifica una delle zone più frequentate della città, vicino alla stazione e all’ingresso al centro storico. In linea con il lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti da qualche anno, grazie a ‘Sotto…passaggi d’arte urbanà, il progetto ideato dal coordinatore degli eventi del Comune di Pesaro Massimiliano Santini che ha lo scopo di dare colore agli spazi grigi della città per promuovere un intervento di miglioramento estetico dei sottopassi cittadini, tramite la realizzazione di murales”.
Tema del murales, che si estende per un totale di 350 metri di superficie internamente ed esternamente al sottopassaggio di via Rossi, l’inclusività e la ferma condanna a qualsiasi genere di intolleranza e discriminazione. “Oltre che estetica e decorazione, l’arte ha sempre avuto un valore morale e comunicativo – ha infatti spiegato l’autore dell’opera, Mirko Loste -. Nella storia è sempre stato un modo immediato per parlare o mettere in discussione il periodo che si viveva. La Street Art amplifica enormemente questo concetto vista la sua ‘prepotenzà: L’arte di strada, a differenza da quella della galleria, è alla mercè di tutti, sotto gli occhi di migliaia di persone che ogni giorno vivono il quartiere o semplicemente passano davanti il muro in cui viene collocata l’opera. Per questo motivo ho sempre trattato il mio lavoro come missione; un modo diretto per lanciare messaggi tali da poter far riflettere”. “Quindi – ha aggiunto – è doveroso per me utilizzare tematiche di integrazione soprattutto in un periodo come questo dove spesso la mala comunicazione o finta propaganda rischiano di travisare la verità e allontanare invece di avvicinare. Di avvicinarci come società. La diversità, anche di opinioni, deve essere un valore aggiunto perchè dalla diversità si può solo apprendere e migliorare. Per questo motivo quando mi è stato proposto di rappresentare un’opera che parlasse di integrazione ho immediatamente accettato con entusiasmo. Ho avuto la possibilità di dire la mia e, nei giorni di lavorazione, mi sono accorto che in fondo, se ci teniamo per mano, il mio punto di vista non è poi diverso da quello di chi mi osservava dipingere: ma te ne accorgi solo tenendosi per mano”.
L’iniziativa, promossa da JTI Italia e Save the Planet Onlus, si colloca all’interno di Sustainable Cities, campagna nata dalla collaborazione tra le due realtà per monitorare la sostenibilità ambientale e sociale delle città italiane e di conseguenza promuovere interventi concreti di concerto con le amministrazioni locali.
Oltra a Pesaro, infatti, l’impegno di JTI Italia ha già toccato altre città italiane, come Genova, dove è stata finanziata la realizzazione di una nuova “zona verde” in Piazza Piccapietra, oppure Bergamo, dove è stato realizzato un murales contro la violenza sulle donne ad opera dell’artista Elisa Veronelli.
“E’ per noi un onore essere protagonisti della realizzazione di quest’opera – ha commentato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs & Communications Directors di JTI Italia – Il messaggio di inclusione di cui questo murales si fa portavoce mostra come insieme, mano nella mano, è davvero possibile vincere ogni genere di intolleranza e discriminazione, creando un ponte di colore, una ‘catenà di mani capace di unire persone e vite diverse, così come un sottopassaggio unisce quartieri diversi all’interno della stessa città. Per noi di JTI, infatti, sostenibilità non è solo una parola, ma un impegno concreto che decliniamo a 360 gradi in modo integrato: attenzione all’ambiente, ma anche e soprattutto alle persone e alla realtà in cui operiamo. Un impegno che emerge chiaramente in quest’opera, in cui sostenibilità ambientale e sociale si fondono in modo armonico, grazie alla vernice capace di purificare l’aria e al messaggio di inclusione e accoglienza di cui il murales si fa portavoce. Questo genere di progetti, che senza la grande e proficua collaborazione di Save the Planet e delle amministrazioni locali non vedrebbero mai la luce, sono l’esatta espressione di ciò che noi intendiamo per sostenibilità: un approccio globale che sposi tanto l’attenzione all’ambiente quanto quella verso il sociale”.
“Il tema dell’emergenza climatica tocca anche quello delle ingiustizie sociali ed è per questo che, come Save the Planet, siamo davvero contenti di aver portato avanti questa iniziativa di sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione. E’ anche da questi segnali che parte un cambio di mentalità per valutare il livello di emergenza legato al cambiamento climatico. Inoltre questa attività dimostra l’ottimo lavoro di squadra e la sinergia che si può creare tra terzo settore, politica ed impresa. Unendo le forze si possono raggiungere risultati davvero entusiasmanti”, ha invece commentato Elena Stoppioni, Presidente di Save the Planet Onlus.
Altra novità della campagna di quest’anno, il coinvolgimento di Lombardini22, Gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria, che aggiungerà competenze sul tema della creazione di comunità e città sostenibili. Lombardini22, infatti, contribuisce a rendere i centri urbani un propulsore efficace in grado di trainare la transizione ecologica ed energetica.
“Lombardini22 da sempre mette al centro dei suoi progetti la creazione di comunità inclusive e sostenibili, a partire dalla nostra (siamo un gruppo di 400 professionisti provenienti da 26 nazionalità diverse, con un’età media di 35 anni) fino ai piccoli e grandi interventi di rigenerazione urbana. Si fa promotore attivo di azioni efficaci sul territorio che raccordano progettazione e sostenibilità integrando profit e no profit, pubblico e privato, arte, cultura e sensibilizzazione – dichiara Franco Guidi, AD di Lombardini22 – consapevoli che l’azione sulla città è cardine nelle sfide che dobbiamo intraprendere insieme per generare un impatto sociale e ambientale positivo”.

– foto ufficio stampa Spencer & Lewis –
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