PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Parigi 2024 all’insegna della sostenibilità ambientale. Grazie a un accordo tra Coni e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, tutti i medagliati azzurri riceveranno, al momento della premiazione a Casa Italia, un attestato di “Ambasciatore dell’Ambiente”, e in dono un albero che sarà piantato nel comune di appartenenza dell’atleta come simbolo di rigenerazione ambientale. Gli atleti olimpici, con la loro influenza globale, sono testimonial naturali della sostenibilità ambientale. La loro dedizione alla salute, alla disciplina e alla performance li rende modelli di comportamento responsabile, non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana. Promuovendo pratiche sostenibili, avranno la missione di sensibilizzare milioni di fans sull’importanza della protezione dell’Ambiente. Per suggellare l’iniziativa, in rappresentanza del Mase il 26 luglio sarà presente all’inaugurazione di Casa Italia il Sottosegretario di Stato Claudio Barbaro, che lo scorso 8 luglio ha illustrato alla stampa, insieme al Presidente Coni Malagò, il protocollo d’intesa biennale che, tra le prime iniziative messe in campo, ha visto l’adozione di criteri di sostenibilità per Casa Italia a Parigi. Nei prossimi due anni saranno altresì effettuate azioni concrete sulla base di altre tre linee direttrici: la formazione, fondamentale per iniziare a costruire la figura professionale del manager della sostenibilità degli eventi sportivi; la promozione dello sport di base e per tutti; infine, questa la parte più corposa dell’accordo, una serie di eventi pilota di carattere nazionale e internazionale che rappresenteranno delle buone pratiche per eventi sportivi sostenibili, le cui basi sono state già gettate quest’anno al Concorso Internazionale di Piazza di Siena, nella finale di Coppa Italia e a Casa Azzurri agli Europei di calcio. Eventi che rappresenteranno delle best practices per addire ad un percorso normativo sulla sostenibilità ambientale nello sport.
– Foto Mase –
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Accordo Coni-Mase, medagliati azzurri ambasciatori ambiente
Conad presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023
BOLOGNA (ITALPRESS) – Conad ha pubblicato l’edizione 2023 del Bilancio di Sostenibilità, che evidenzia gli ultimi avanzamenti dell’insegna leader della Grande Distribuzione italiana sulle tematiche ESG (Environmental, Social and Governance).
Il documento presenta la matrice di doppia materialità, strumento che consente di valutare con maggior precisione le direttrici di sviluppo legate agli specifici criteri ESG e che offre indicazioni per l’elaborazione di Piani di Sostenibilità per il miglioramento delle performance ESG di Conad Consorzio Nazionale e delle 5 cooperative associate – Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, CIA-Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, PAC 2000A – per i prossimi anni.
Dai dati del rapporto emerge, dal punto di vista ambientale, come Conad abbia completato un ulteriore efficientamento delle proprie attività logistiche. A fronte di un aumento delle merci trasportate del 3,4%, le emissioni di CO2 sono aumentate solo dell’1,4%, determinando una crescita dell’efficienza del 2,2%. Ciò è stato possibile grazie alla selezione di fornitori virtuosi per i servizi di trasporto, e grazie alla progressiva implementazione di Conad Logistics, modello unico in Italia basato sul trasporto franco fabbrica, che consente di ritirare la merce direttamente dai fornitori e gestire a livello centrale i trasporti verso i centri di distribuzione di Conad e delle cooperative associate.
Nel 2023, tra le altre cose, Conad ha lavorato per raggiungere livelli di maggiore sostenibilità nei propri packaging. Il risultato più evidente è la crescita dell’impiego di materiali riciclabili utilizzati negli imballaggi dei prodotti a marchio Conad, che raggiunge quota 78,4% del totale, superando il target del 75% fissato per il 2023 e avvicinando l’obiettivo dell’80% dichiarato per il 2024.
Particolarmente significativo anche il contributo di Conad nei confronti delle Comunità in cui opera. L’insegna ha infatti rinnovato il suo sostegno a favore di iniziative sociali per istituzioni scolastiche, per lo sport inclusivo, la ricerca scientifica e le persone più fragili, destinando nel 2023 21,6 milioni di euro (+17,7%), ai quali si aggiungono 1,9 milioni di euro erogati dalla Fondazione Conad ETS.
“Da tempo la sostenibilità è al centro dei comportamenti quotidiani di Conad, negli interventi a sostegno delle persone e delle famiglie, oltre che in azioni per la tutela dell’ambiente” ha commentato Mauro Lusetti, Presidente di Conad. “Abbiamo deciso che la sostenibilità stia in cima alla nostra Piramide Strategica, assieme ai Soci Imprenditori e alla nostra marca commerciale, sia come tendenza ineludibile di lungo periodo, sia per i vantaggi che porta nel breve e nel medio periodo in termini di condizioni di accesso al credito, contenimento dei prezzi di energia e acqua e, soprattutto, per il favore dei clienti, che chiedono e scelgono in modo crescente prodotti a minore impatto ambientale”.
L’impegno ESG di Conad è esplicitato dalla strategia concreta di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il Futuro”, basata su tre dimensioni: Ambiente e Risorse, Persone e Comunità, Imprese e Territorio.
-foto screenshot sito Conad –
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FederlegnoArredo presenta il Bilancio di Sostenibilità
ROMA (ITALPRESS) – “FederlegnoArredo è riconosciuta quale punto di riferimento nel settore legno-arredo, non solo in termini di eccellenza produttiva, ma anche come voce autorevole e innovatrice nella promozione di pratiche sostenibili. Con questa visione abbiamo redatto il secondo Bilancio di Sostenibilità che conferma l’impegno al rispetto dei principi dell’United Nations Global Compact, cui aderiamo”. Lo sottolinea FederlegnoArredo in una nota.
“Crediamo in un cambiamento profondo e strutturale che coinvolga aziende, consumatori e l’intera società. Perchè ognuno di noi è, e deve esserne protagonista”, scrive il presidente Claudio Feltrin nella lettera agli stakeholder che apre il Bilancio di Sostenibilità 2023 condividendo con loro l’impegno e le iniziative intraprese dalla Federazione sui temi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il 2023 – si spiega nel documento – è stato un anno ricco di iniziative che hanno permesso alla Federazione di portare i temi ESG nel confronto con le aziende. Un lavoro impegnativo reso possibile grazie anche agli investimenti in termini di formazione del capitale umano di FederlegnoArredo per un totale di 1.047 ore erogate, corrispondenti a una media di 33 ore per dipendente. La Federazione, in coerenza con la propria strategia, ha dedicato particolare attenzione all’investimento formativo sui temi della sostenibilità non solo attraverso interventi mirati e verticali, ma anche attraverso iniziative collettive e trasversali”.
“Sforzi che rendono il know how della struttura ancor più strategico sui temi di sostenibilità che impattano e impatteranno sull’intera filiera: dall’Ecodesign alla responsabilità estesa del produttore, dalla valorizzazione dei prodotti Made in Italy in ottica di filiera corta, allo sviluppo delle certificazioni di settore. Per farlo – si legge nel Bilancio – oltre il costante scambio di informazioni con gli associati, è stata utilizzata in maniera più che soddisfacente la modalità in-formativa del webinar. Sono stati organizzati 36 webinar per gli associati, coinvolgendo circa 3000 partecipanti provenienti da aziende con caratteristiche molto diverse fra loro, per un totale di 59 ore di formazione erogate. Essere sostenibili – purtroppo – non sempre è un obiettivo facilmente raggiungibile per le aziende, complici, in alcuni casi, normative complesse che diventano quasi inapplicabili rendendo vano l’impegno delle aziende – spiega Feltrin – Per questo motivo si rende sempre più necessaria un’azione di sistema e di filiera che si faccia interprete della visione di una sostenibilità sostenibile, di cui come Federazione, siamo motore propulsore e portatore di interessi. La formazione all’interno delle aziende e in FederlegnoArredo è uno strumento indispensabile per rafforzare le sinergie con le imprese associate e accompagnarle nel percorso di transizione green”.
– Foto FederlegnoArredo –
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Amplifon con EcoVadis per la sostenibilità della supply chain
MILANO (ITALPRESS) – Amplifon ha adottato la piattaforma EcoVadis per valutare e incentivare il miglioramento continuo delle pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG) dei propri fornitori, identificando aree di miglioramento e promuovendo azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale e sociale. La piattaforma sarà utilizzata sia per identificare i “best performers” di sostenibilità con cui collaborare, 7sia per supportare le piccole e medie imprese nel loro percorso di miglioramento. “Questa iniziativa rappresenta un passo importante nell’integrazione dei criteri di sostenibilità nel processo di selezione e qualifica dei fornitori. La partnership con EcoVadis è fondamentale per accelerare il nostro programma di procurement sostenibile e ampliarne il perimetro, coinvolgendo un numero sempre maggiore di partner strategici”, commenta Cristian Finotti, Chief Procurement & Supply Chain Officer di Amplifon.
“Siamo felici di affiancare Amplifon in un percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento dei fornitori sulle tematiche ESG. Grazie all’utilizzo della nostra piattaforma, saremo in grado di consegnare ad Amplifon gli strumenti utili per una valutazione dell’impatto della catena di approvvigionamento globale”, afferma Giulia Borsa, Regional Team Leader di EcoVadis.
Amplifon valuterà i fornitori più strategici e rilevanti per il proprio business a livello globale in tutte le geografie nelle quali opera. Le valutazioni non si limiteranno ai fornitori di apparecchi acustici, ma si estenderanno a tutti i principali attori della catena del valore dell’azienda, inclusi beni e servizi “core” quali marketing, IT, retail, logistica e costruzioni.
– Foto ufficio stampa Amplifon –
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Exelentia, in Vaticano navetta elettrica per persone a mobilità ridotta
CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – Exelentia supporta lo Stato della Città del Vaticano nella sua transizione verso la mobilità sostenibile. L’azienda specializzata in NEV, veicoli di prossimità a zero emissioni, ha consegnato al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano una navetta elettrica ad otto posti omologata per la circolazione su strada ed equipaggiata con un allestimento specifico che consente il trasporto di una carrozzina per persone a mobilità ridotta. Si tratta, nello specifico, di una navetta Melex. La fornitura è parte della strategia di decarbonizzazione dello Stato della Città del Vaticano, che mira a rendere la propria flotta neutrale dal punto di vista ambientale entro il 2030.
Exelentia fornirà al Governatorato dei veicoli elettrici di prossimità, destinati sia al trasporto di persone sia alla logistica all’interno del territorio dello Stato che delle zone extraterritoriali. Il primo veicolo ad essere consegnato oggi è una novità assoluta per il mercato europeo: una navetta elettrica ad otto posti omologata per la circolazione su strada equipaggiata con un allestimento specifico che consente il trasporto di una carrozzina, diventando in tale configurazione un veicolo a sei posti più la persona a mobilità ridotta.
Il veicolo prescelto è un Melex con dotazioni che ne permettono l’omologazione per uso stradale.
Una “prima” frutto dell’impegno di Exelentia nel processo di studio, realizzazione ed omologazione di soluzioni innovative dedicate alla mobilità sostenibile.
“E’ un grande onore per Exelentia supportare il Governatorato dello Stato della Citta del Vaticano nel piando di riduzione delle emissioni generate dai veicoli stradali. Un impegno che Exelentia ha assunto con entusiasmo, nello spirito della sostenibilità e della difesa dell’ambiente che è parte integrante del DNA aziendale. E soprattutto un impegno con il quale l’intero team Exelentia mette in atto l’invito di papa Francesco alla cura del creato, invito contenuto nell’enciclica Laudato Sì a cui è necessario ispirare il proprio operato in favore di una sostenibilità più profonda, quella della cura appunto”, afferma Giovanni Zappia, owner di Exelentia.
– Foto ufficio stampa Exelentia –
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Protezione ambientale, l’Europa premia la Guardia Costiera italiana
ROMA (ITALPRESS) – L’idea e la realizzazione di un progetto per la salvaguardia dei grandi vertebrati marini è stata al centro delle motivazioni che hanno indotto, all’unanimità, le tre principali Agenzie Europee per il Mediterraneo, EMSA, EFCA e FRONTEX a premiare la Guardia Costiera italiana per la “Greening Award Initiative” nella categoria Stewartship of the Sea.
Lo scopo del premio è quello di riconoscere, valorizzare e celebrare gli eccezionali contributi e il ruolo determinante svolto per la protezione, promozione e ricerca in campo ambientale.
Per due anni consecutivi, la Guardia Costiera italiana ha collaborato con l’Istituto di Ricerca Tethys a un progetto innovativo, chiamato “Eye in the Sky”, condotto all’interno del Santuario Pelagos, un tratto di mare compreso nel territorio francese, monegasco e italiano, classificato come Area specialmente protetta di interesse mediterraneo. Utilizzando il servizio RPAS fornito dall’EMSA, la Guardia Costiera ha ampliato le sue tradizionali attività marittime di monitoraggio e sorveglianza, operazioni di ricerca e salvataggio e protezione ambientale, con l’obiettivo di valutare, insieme all’istituto Tethys, l’efficacia dei sistemi RPAS (Remotely Piloted Aircraft Systems Services) per il monitoraggio dei cetacei.
Operando dalla base della Guardia Costiera di Sarzana, gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) hanno effettuato ricognizioni aeree sull’area protetta, consentendo la raccolta di preziosi dati scientifici sulla presenza e sul comportamento di balenottere, capodogli e delfini.
Al centro di questa ricerca c’è il drone Tekever AR5 Evolution, un mezzo aereo con avanzata sensoristica che permette l’osservazione dei grandi vertebrati marini da un punto di vista decisamente privilegiato.
L’ambito premio è stato consegnato in occasione dell’Annual European Coast Guard Event 2024, che si è tenuto a Tenerife dal 25-27 giugno e al quale ha preso parte una delegazione della Guardia Costiera italiana. L’evento – ospitato da EFCA quale Presidente, quest’anno, nell’ambito del Tripartite Working Arrangement – ha sottolineato il rafforzamento della cooperazione europea per le funzioni di guardia costiera tra le Agenzie FRONTEX, EMSA ed EFCA, quale supporto fondamentale alle autorità nazionali competenti.
Quest’anno l’AECGE si è focalizzato sulle Multipurpose Maritime Operations (MMOs), sul programma di scambio formativo denominato ‘Coast Guard Exchange Programmè e sul Common Information Sharing Environment (CISE), evidenziando l’impegno a livello europeo per la condivisione delle proprie capacità, lo sviluppo di innovativi programmi formativi e l’implementazione dei sistemi informativi condivisi.
La Guardia Costiera ha preso parte attivamente ai tutti e tre i momenti di discussione con gli Stati membri, coordinati ognuno da una delle 3 Agenzie europee. La sinergia tra la Guardia Costiera italiana e le Agenzie FRONTEX, EMSA, EFCA si consolida sempre di più, a dimostrazione della proiezione internazionale del Corpo.
– Foto Guardia Costiera –
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Eventi climatici estremi, da Fondazione Cariplo bando da 3 milioni
MILANO (ITALPRESS) – Non si può più attendere. Gli effetti degli eventi estremi, sempre più frequenti, sono sotto gli occhi di tutti. Fondazione Cariplo propone un nuovo Bando “Territori Sicuri – Studiare soluzioni innovative per le comunità a rischio frane o alluvioni”. A disposizione 3 milioni di euro destinati a finanziare progetti e ricerche a livello locale per sviluppare e favorire l’adozione di soluzioni e strategie innovative contro il dissesto idrogeologico.
Questo strumento fa parte di un intervento pluriennale più ampio, articolato in due fasi. Nella prima fase, saranno selezionati e sostenuti progetti pilota che svilupperanno soluzioni e strategie innovative per affrontare il rischio di frane e alluvioni in siti sperimentali. Dopo un attento monitoraggio, nella seconda fase saranno sostenuti progetti fellow per estendere le soluzioni di maggior successo in contesti diversi.
La Fondazione si avvarrà anche del supporto delle Fondazioni di Comunità per l’implementazione dell’intervento, antenne sui territori capaci di intercettare situazioni di pericolo e di individuare interventi urgenti da realizzare.
Per la sua posizione geografica e le caratteristiche morfologiche, l’Italia è particolarmente suscettibile a eventi di dissesto idrogeologico, come frane e alluvioni. Nel nostro Paese, 7.423 comuni (93,9% del totale) sono a rischio frane, alluvioni e/o erosione costiera. Il 18,4% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni, con 1,3 milioni di abitanti a rischio frane e 6,8 milioni a rischio alluvioni.
Questi fenomeni causano danni economici significativi, compromettendo attività agricole, industriali e commerciali, la funzionalità delle infrastrutture e l’agibilità dei complessi residenziali, impattando fortemente sulla popolazione sia in termini di perdite di vite umane che di effetti sulla sfera emotiva.
I cambiamenti climatici, l’urbanizzazione non sostenibile, la gestione inadeguata delle risorse idriche e la debolezza delle infrastrutture aggravano ulteriormente gli effetti del dissesto idrogeologico. La gestione dei rischi legati a frane e alluvioni richiede una visione integrata che consideri la morfologia del territorio, l’urbanizzazione e le infrastrutture presenti. Una strategia efficace combina misure preventive e di risposta per proteggere al meglio i territori esposti a tali rischi.
In questo contesto, Fondazione Cariplo ha pensato al coinvolgimento attivo delle comunità locali, un coinvolgimento cruciale per garantire l’efficacia e la sostenibilità delle misure di protezione, creando un senso di responsabilità condivisa e una maggiore resilienza sociale di fronte ai rischi idrogeologici.
Stimolare una partecipazione attiva e consapevole delle comunità locali può fare la differenza nella riduzione degli impatti del dissesto idrogeologico sui territori.
“Non possiamo attendere. Gli effetti degli eventi estremi, sempre più frequenti, sono sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo cercare soluzioni concrete, a partire da una profonda attività di ricerca. L’idea e che si creino delle task force a livello locale che partano da situazioni specifiche e che diano risposte puntuali. Tecnologia, ricerca, attenzione al territorio sono i pilastri su cui poggia questa iniziativa. Con il fondamentale supporto delle fondazioni di Comunità, intendiamo realizzare interventi per la prevenzione, salvaguardia dei luoghi e delle persone”, ha detto il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone.
Il bando si rivolge a partenariati multistakeholder, che devono includere almeno un ente di ricerca e un ente pubblico locale, capaci di mobilitare tutte le competenze e le sensibilità necessarie per migliorare il benessere e la sicurezza delle comunità. La scadenza per la presentazione delle domande è il 25 settembre 2024.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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Assobio con 140 soci rappresenta il 70% del valore di mercato biologico
BOLOGNA (ITALPRESS) – AssoBio, l’Associazione Nazionale delle Imprese di Trasformazione e Distribuzione dei Prodotti Biologici, ha tenuto a Bologna l’annuale Assemblea dei Soci, alla quale hanno partecipato Nicoletta Maffini, Presidente di AssoBio, gli organi associativi, Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e i principali rappresentanti del settore biologico italiano. L’occasione è stata quella di presentare, non solo il positivo bilancio economico e le attività svolte in corso d’anno dall’associazione, ma anche fornire uno sguardo sui principali trend di vendita e dati di mercato del biologico in Italia, attraverso le presentazione delle ricerche di NielsenIQ e SWG Spa. Nel corso dell’ultimo anno 20 nuove aziende sono entrate in AssoBio, portando il numero degli associati a 140, con presenza su tutto il territorio italiano. Negli ultimi due anni AssoBio ha registrato un aumento significativo della rappresentanza nel settore vinicolo e nella trasformazione e produzione. I soci rappresentano attualmente diversi settori produttivi, ma anche la grande distribuzione organizzata e quella specializzata, oltre alla cosmesi, una composizione variegata e ben bilanciata dell’intero settore. L’Associazione ha ulteriormente incrementato sia le attività istituzionali con i Ministeri delle Politiche Agricole, delle Imprese, della Salute e con l’Istituto Superiore di Sanità, che la partecipazione alle principali fiere di settore come Cibus, Sana, Marca e Biofach.
Puntare al 10% del mercato nazionale: AssoBio e Consorzio insieme per rappresentare quasi 300 soci Oggi il peso del biologico nella GDO italiana è pari solo al 3% del totale mercato alimentare, per un giro d’affari da 2,1 miliardi, quasi il 90% delle famiglie italiane acquista prodotti biologici almeno una volta all’anno, ma è necessario per far crescere il settore spingere i consumi al fine di incrementare gli atti di acquisto. AssoBio vorrebbe, insieme ai suoi soci, lavorare al fine di incrementare il peso del biologico sul totale alimentare al fine di raggiungere una dimensione a doppia cifra nei prossimi anni, come nei Paesi del nord europa. Fondamentale, per raggiungere tale obiettivo, la lettera d’intenti siglata con il “Consorzio il Biologico”, l’obiettivo finale sarà la definizione di un accordo che consenta di unire le forze per incrementare sia le attività di promozione e comunicazione, che una maggiore pressione sulle Istituzioni. AssoBio e Consorzio Il Biologico rappresentano circa 300 aziende italiane di produzione, trasformazione e distribuzione.
I dati NielsenIQ presentati in Assemblea e riferiti ad un confronto 2024 verso 2023 riportano un leggero incremento a valore del biologico e una sostanziale conferma dei volumi. Tra i prodotti più venduti a valore ritroviamo le uova, le gallette, le confetture e gli spalmabili a base di frutta e i sostitutivi del latte (bevande vegetali). La categoria che, invece, cresce di più rispetto allo scorso anno è l’olio extravergine di oliva, con un trend assolutamente positivo, dovuto principalmente ad un incremento del prezzo frutto di scarse produzioni e inflazione. In Italia le famiglie acquirenti sono pari a 24,8 milioni, su un numero complessivo di 25,7 milioni, lo scontrino medio è di 5,1 euro e la spesa media annuale pari a 150 euro. A questi dati si aggiungono quelli presentati da SWG che mostrano il percepito del consumatore, interessante la conferma del forte legame tra prodotto biologico e salute, ma anche l’interesse verso prodotti arricchiti, ad esempio di proteine, o con minore contenuto di grassi e zuccheri. Importante anche l’interesse verso i prodotti Made in Italy, provenienti da filiere più sostenibili e controllate. “Il mio primo anno di presidenza è stato contraddistinto dalla volontà di fare rete insieme a tutti gli operatori del settore per una maggiore e più efficace pressione anche verso le Istituzioni. La forte sinergia con FederBio e il confronto con tutti i principali Ministeri, ha posto le basi per l’avvio di tavoli di lavoro e di confronto e per promuovere il sistema biologico italiano su più fronti. A favore di questa politica oggi abbiamo messo un nuovo fondamentale tassello – ha sottolineato la Presidente di AssoBio Nicoletta Maffini – firmando la lettera d’intenti con il Consorzio il Biologico. AssoBio e Consorzio il Biologico rappresentano insieme circa trecento imprese della filiera biologica nazionale, un patrimonio di qualità ed eccellenza unico, e per queste imprese e per il settore tutto ci impegneremo con azioni concrete per la salvaguardia e lo sviluppo”.
“Il lavoro portato avanti in questi mesi come ministero e il costante dialogo con i rappresentanti del settore hanno permesso di realizzare importanti misure e di gettare le basi affinchè, anche in futuro, possa continuare la crescita del biologico in Italia e consolidare la leadership internazionale del nostro Paese – ha detto il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo -. Dopo i recenti provvedimenti per lo sviluppo dei biodistretti e dei progetti delle filiere bio, sono diversi gli aspetti su cui siamo attualmente impegnati, dall’Organismo interprofessionale alla realizzazione del marchio biologico italiano che sarà un’ulteriore certificazione della qualità e sicurezza dei nostri prodotti. Oltre a questo, si stanno valutando future nuove iniziative di comunicazione che contribuiscano a un rilancio dei consumi”. “Con AssoBio – ha sostenuto il Presidente di Consorzio il Biologico Massimo Monti – condividiamo – oltre ad importanti aziende Socie ed alla ferma convinzione che il biologico sia, da più di 30 anni, la manifestazione più concreta e consistente di sostenibilità nel comparto agroalimentare – la consapevolezza che un futuro di crescita e prosperità del biologico necessita dell’impegno, della convinzione e dell’unione delle forze di tutti coloro che nel biologico credono davvero. Attraversiamo un momento complicato, dobbiamo affrontarlo lavorando assieme: lo faremo ed i risultati arriveranno”.
“Il periodo 2023-2024 ha visto una significativa evoluzione nella nostra composizione associativa: 20 nuove aziende si sono unite a noi, portando nuove energie e competenze nel settore del biologico. Infine, le iniziative commerciali e promozionali hanno ulteriormente aumentato la visibilità delle nostre aziende socie” – ha commentato Nadia Monti, Direttore operativo di AssoBio – In AssoBio, le aziende trovano un punto di riferimento importante, di supporto e di tutela dei loro interessi. Il nostro desiderio è sempre stato quello di mantenere AssoBio un sistema di rappresentanza autentico e attento al benessere di ciascuna azienda. L’obiettivo, dunque, è quello di rafforzarne la voce, con l’ulteriore impegno di incrementare le opportunità e i servizi ad esse dedicate, potendo contare sull’esperienza di una struttura ulteriormente allargata e specializzata e rispondendo così alle sfide del mercato globale”.
– Foto ufficio stampa Assobio –
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