BOLOGNA (ITALPRESS) – Trasporto pubblico come mezzo vincente per migliorare la qualità dell’aria e anche per sviluppare buona occupazione tutelando il lavoro di chi, anche in piena pandemia, ha assicurato il servizio in tutta la regione. Con una dotazione importante di oltre 320 milioni di risorse per rendere i mezzi collettivi sempre più all’avanguardia e premianti rispetto all’uso di quelli privati e la gestione affidata a una unica holding regionale. Sono questi in sintesi i punti al centro del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale e per la mobilità sostenibile 2022-2024 che è stato sottoscritto oggi in Regione dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, e dai rappresentanti di Province e Città metropolitana di Bologna, Comuni -con più di 50mila abitanti-, associazioni degli Enti Locali, Agenzie locali per la mobilità, società di gestione dei servizi Tpl, associazioni di imprese, confederazioni sindacali regionali, sindacati, comitato degli utenti del servizio ferroviario regionale e comitati consultivi degli utenti delle province.
Durante la presentazione, sono intervenuti diversi rappresentanti dei 67 soggetti firmatari che hanno espresso piena adesione al documento, oltre all’impegno nel voler perseguire insieme, ognuno nell’ambito dei propri ruoli, gli obiettivi in esso contenuti.
“Vi ringrazio prima di tutto per la professionalità che avete dimostrato in questi anni – sottolinea Corsini-. Perchè è grazie al prezioso lavoro svolto durante l’emergenza sanitaria dalle istituzioni, i prefetti, le agenzie e le aziende pubbliche e private, se il trasporto pubblico locale ha continuato a garantire, anche nei momenti più difficili, un servizio puntuale e sicuro a tutte le cittadine e i cittadini del territorio. L’entusiasmo con cui oggi accogliete questo Patto è la premessa giusta per iniziare un nuovo e ambizioso progetto di investimenti che ci porterà nei prossimi anni ad avere servizi e mezzi ancora più sostenibili con un’importante accelerazione verso l’elettrico e la digitalizzazione”.
“Infine- chiude l’assessore- uno degli obiettivi più sfidanti del Patto è la realizzazione nei prossimi anni di una holding regionale dei trasporti, un sistema strutturato capace di stare al passo con le sfide globali. Mi rendo conto che l’asticella si sposta sempre più in alto, ma sono altrettanto certo che lavorando in squadra raggiungeremo tutti i risultati”.
– foto ufficio stampa Regione Emilia Romagna –
(ITALPRESS).
Tpl, 320 mln per mezzi e servizi più sostenibili in Emilia Romagna
Sostenibilità ambientale, da VOIhotels nuova collaborazione con Treedom
ROMA (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebrerà il prossimo 5 giugno, VOIhotels, catena di hotellerie del Gruppo Alpitour, annuncia la nuova collaborazione con Treedom, la piattaforma web che finanzia direttamente progetti agroforestali, diffusi sul territorio, realizzando ecosistemi sostenibili e permettendo a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, al fine di garantire nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito. VOIhotels si impegna da sempre in modo concreto per sviluppare un turismo sostenibile fatto di scelte etiche, sicurezza sul lavoro, utilizzo di prodotti locali e salvaguardia della natura. Ed è proprio per promuovere una sempre maggiore sensibilizzazione degli ospiti su questi importanti temi che il Gruppo ha deciso di avviare con Treedom una partnership volta a piantumare 1.500 nuovi alberi, da frutto e forestali, in 3 anni a partire dal 2022, così che ogni volta che si sceglierà di viaggiare con VOIhotels si sosterrà questo importante impegno nei confronti dell’ambiente e dei suoi abitanti.
Quello della sostenibilità è per VOIhotels una responsabilità a tutto tondo, con diverse iniziative intraprese per promuovere la responsabilità sociale nel mondo del turismo: tra queste il progetto di certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), per ridurre i consumi e mettere in atto virtuosi comportamenti in tema energetico, che ha visto la certificazione di 13 strutture, la totalità degli hotel in Italia. Tra le altre attività virtuose il recupero degli oli esausti che vengono riciclati per ottenere oli rigenerati da reimmettere nel mercato, evitando così gli ingenti danni che potrebbero essere prodotti se immessi in natura. Un recupero vantaggioso il cui ricavato viene devoluto, grazie alla partnership con Renoil (Consorzio Nazionale di raccolta e recupero oli grassi vegetali e animali esausti), al progetto Treedom.
Un’altra attività promossa è la collaborazione con Worldrise, l’associazione che agisce per la salvaguardia dell’ambiente marino, con cui VOIhotels promuove anche l’educazione sul mare e le sue meraviglie coinvolgendo gli ospiti con attività mirate, materiale informativo e iniziative per favorire la conoscenza e la formazione sulle tematiche ambientali.
Tutte le strutture VOIhotels sono certificate Dream&Charme, il primo e unico Organismo di Certificazione internazionale indipendente, imparziale, specializzato e legalmente accreditato finalizzato a garantire le caratteristiche delle strutture ricettive verso gli ospiti e le agenzie, assicurando che le strutture certificate abbiano i requisiti di sostenibilità del settore del turismo, recependo i requisiti principali su questo tema delle norme internazionali sicurezza e sanificazione, che abbiano un’attenzione reale ai temi sociali, ambientali e di corretta gestione e fornendo ancora maggiori certezze, affidabilità e sicurezza.
Inoltre, a partire dalla stagione estiva 2019 VOIhotels ha annunciato lo stop della plastica monouso nei propri hotel e introdotto D Planet, una innovativa linea cosmetica realizzata con Allegrini e composta da detergente mani e shampoo-doccia completamente plastic free, senza additivi o conservanti chimici, ottenendo un risparmio di oltre 2800 Kg di plastica, tra flaconi, dispenser e taniche necessari per la linea cortesia delle proprie strutture in Italia.
Il valore del territorio passa anche attraverso la comprensione e il rispetto della cultura dei luoghi in cui sono situati gli hotel del Gruppo. Per questo ai clienti sono proposti menu realizzati con prodotti a km0, bio, così come un’ampia varietà di piatti della tradizione tipica, locale e regionale, vegetariani e vegani, ma anche rispettosi di eventuali intolleranze alimentari. In questa direzione si inserisce anche l’avvio della recente partnership con il Consorzio Cipolla Rossa di Tropea IGP Calabria, che si pone l’obiettivo di valorizzare le peculiarità del marchio IGP di questo prodotto tipico della Calabria, regione in cui VOIhotels ha aperto proprio quest’anno una nuova struttura, VOI Le Muse Resort, che va ad aggiungersi alle altre due già presenti con l’intento di dar vita ad un nuovo polo turistico volto a valorizzare le bellezze di questo territorio, definito la perla del Tirreno.
Per tutta la stagione, VOIhotels adotterà questo prodotto tra le proposte culinarie di 6 selezionati resort della catena presenti in Calabria, Sicilia, Sardegna e Puglia, promuovendo week end gastronomici in cui la cipolla rossa sarà la protagonista indiscussa grazie anche al coinvolgimento di alcuni tra i più importanti chef ambasciatori della cucina calabrese nel mondo. Questa è solo una prima iniziativa, ma l’obiettivo è di valorizzare quanto più possibile i territori e i prodotti tipici locali dei luoghi in cui gli hotel sono situati.
“Il nostro obiettivo è di sviluppare un’ospitalità ai più alti standard di sostenibilità ambientale, sensibilizzando i nostri ospiti e vivendo in armonia con i territori in cui si trovano i nostri hotel. Per questo in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente vogliamo dare il nostro contributo annunciando queste nuove partnership che vanno ad aggiungersi a quelle già in essere inserendosi nel percorso intrapreso da tempo e volto a valorizzare le eccellenze locali e sostenere la bellezza della tradizione italiana fatta di territori ricchi di storia, sapori e particolarità da tutelare e promuovere”, afferma Paolo Terrinoni, amministratore delegato VOIhotels.
– foto ufficio stampa Weber Shandwick –
(ITALPRESS).
Il CONOU a Didacta Italia tra economia circolare e digitalizzazione
FIRENZE (ITALPRESS) – “L’olio mette pace tra gli elementi. Toglie le scorie delle situazioni difficili fino a renderle facili. Per questo diventa nero, perchè gli altri continuino a rimanere immacolati”. Questo il senso del filmato animato “La pace dell’olio” (https://www.youtube.com/watch?v=zKXbMxPFJZY) prodotto dal Consorzio degli Oli Minerali Usati, che è stato presentato in prima nazionale nel contesto di Fiera Didacta Italia a Firenze.
Il cortometraggio, elaborato dallo Studio Pandora, illustra la novella nata dalla penna dell’autore e divulgatore ambientale Roberto Cavallo e rappresenta un viaggio nel tempo dalla forte carica umana, per riflettere sul valore dei materiali e del loro riuso. “La pace dell’olio” racchiude una storia di generazioni che si susseguono, come le successive rigenerazioni dell’olio, tra le difficoltà della vita pronta a rinascere gioiosa. In questo senso l’olio, che diventa scuro dopo il suo utilizzo ma che torna chiaro dopo essere stato rigenerato, diviene metafora di un’instancabile forza che fa fluire la vita, ammorbidendone le increspature proprio come avviene all’interno del motore di un’automobile.
“La pace dell’olio rappresenta una nuova moderna proposta educativa del Consorzio rivolta al mondo della scuola, un prodotto creativo che adotta il linguaggio universale delle arti visive per sensibilizzare giovani e adulti sulla forza inesauribile e vitale dell’economia circolare. La storia narrata, così ricca di umanità – sottolinea Riccardo Piunti, presidente del CONOU -, ci parla dell’olio come metafora di un elemento capace di portare armonia tra le persone promuovendo il dialogo tra le generazioni. Un messaggio di speranza che intende far riflettere i ragazzi sulle infinite possibilità del riciclo, in un’ottica matura di sostenibilità. Contribuire alla “educazione civica” delle nuove generazioni – conclude Piunti – veicolando i princìpi della sostenibilità e della circolarità in modo coinvolgente e attrattivo, è un obiettivo essenziale del Consorzio e di tutti coloro che desiderano davvero l’affermarsi dell’economia circolare, il che non può farsi senza la partecipazione di coloro che saranno i cittadini di domani”.
Un gesto semplice e familiare, il rabbocco dell’olio lubrificante, è quasi magico agli occhi di un bambino e diventa il filo conduttore durante l’intera vita del nostro protagonista: tra metafora e realtà, La pace dell’olio vuole far soffermare l’attenzione dei ragazzi sul valore intrinseco dei materiali e su quanto sia importante farne buon uso, prendersene cura e rigenerarli. Le schede didattiche, destinate ai bambini delle scuole primarie (due schede per ogni ciclo) possono essere utilizzate prima e dopo la visione del cortometraggio: attraverso approfondimenti, giochi e attività i ragazzi scopriranno i concetti principali dell’economia circolare e del ciclo di vita dell’olio.
A Didacta Italia il CONOU ha presentato anche un altro progetto, portato avanti insieme a WeSchool: “Una piattaforma informatica in cui più di 50 classi in Italia hanno lavorato insieme con la lavagna interattiva sull’economia circolare, sull’ambiente e il cambiamento climatico”. “Penso che questo sia anche un pò il
futuro della scuola, cioè questa collettività virtuale dove viene condiviso il know-how”, ha sottolineato Piunti, che ha preso parte a una tavola rotonda sul tema “L’ambiente a scuola, tra innovazione e cultura digitale”, insieme con la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia.
La digitalizzazione applicata al mondo della scuola “è sicuramente fondamentale – ha spiegato Floridia -, e non può essere scissa dalla sostenibilità perchè è proprio un nuovo modello abitativo, quello digitale, quello del mondo che bisogna assolutamente proteggere, ed abitare in modo sostenibile. Per questo abbiamo voluto dal ministero un piano sistemico, il piano Rigenerazione Scuola”. La volontà del ministero per l’applicazione del piano è “dare alle scuole risorse economiche per far sì che l’educazione civica, che è trasversale, possa avere dei laboratori concreti”, ha aggiunto.
Presente alla tavola rotonda anche Roberto Bianco, presidente di Green Tire, che ha presentato il progetto “Questa non è
fantascienza”: “Un lesson plan dedicato ai ragazzi con età
compresa fra 9 e 14 anni, in maniera divertente e
coinvolgente li fa interagire con il proprio docente
utilizzando una metodica che è quella del design thinking, cioè
cerchiamo di spingere i ragazzi a ragionare su una problematica e a trovare una soluzione, magari basata sul riciclo del granulo di gomma derivato dai pneumatici, che insieme a delle resine può servire per realizzare ad esempio dei playground dove giocare in sicurezza o delle superfici dove svolgere l’attività sportiva”.
– foto ufficio stampa CONOU –
(ITALPRESS).
Biodiversità, formazione e legalità per il futuro del pianeta
ROMA (ITALPRESS) – Il valore della biodiversità all’insegna di un futuro più verde e sostenibile è stato al centro del convegno internazionale di 2 giorni organizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e World Enviromental Education Congress Network, oltre al contributo di autorevoli partners tra cui Coldiretti, EarthDay Italia, GreenAccord e Crea.
L’evento è stato l’occasione per la presentazione e firma del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri per l’educazione ambientale: un passaggio epocale nella promozione delle attività di educazione alla tutela ambientale e cura del territorio rivolta a tutti gli studenti italiani. Nel corso dei lavori è stata presentata, inoltre, la Carta per l’educazione alla biodiversità fortemente voluta dalla Presidenza della Repubblica e sostenuta dai Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Istruzione. L’educazione ambientale diventa educazione alla “legalità” ambientale: un approccio globale alla sostenibilità per la formazione di una profonda coscienza sociale naturale.
Il convegno trae spunto dal 30° anniversario della Convenzione per la Diversità Biologica, approvata il 22 maggio 1992 e successivamente aperta alla firma durante la conferenza di Rio de Janeiro.
Il 18 maggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, il Comandante del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA), Generale di Corpo d’Armata Antonio Pietro Marzo, e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, insieme a una delegazione dei relatori del convegno e di giovani coinvolti nel progetto LIFE ESC 360 di educazione ambientale dei Carabinieri della Biodiversità, che hanno aderito al progetto “Un’albero per il futuro”.
Sabato 21 maggio infine i convegnisti si sono recati in visita da Papa Francesco, autore dell’Enciclica “Laudato sì” e promotore nel 2020 del “Patto educativo globale”, un invito a tutte le generazioni a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro.
– foto ufficio stampa Carabinieri Forestali –
(ITALPRESS).
Roma accelera sulla forestazione urbana, siglato accordo con il Crea
ROMA (ITALPRESS) – La Giunta capitolina ha approvato due delibere, entrambe su proposta dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, di grande importanza per accelerare il Piano di forestazione urbana su cui Roma Capitale sta lavorando con l’obiettivo di mettere a dimora 1 milione di nuovi alberi nei prossimi anni. Con la prima si individua la prima serie di aree idonee agli interventi di forestazione urbana finanziati dal Pnrr. Con la seconda, viene approvata la sottoscrizione di un Accordo di collaborazione, che è stato siglato oggi stesso, con il CREA (Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria) per assicurare al piano di forestazione il supporto scientifico e le risorse della produzione arborea del Crea.
Nel dettaglio, con la prima delibera vengono individuate 13 aree idonee agli interventi, per l’annualità 2022, di forestazione urbana, periurbana ed extraurbana che la Città Metropolitana di Roma includerà nella presentazione, entro il 29 maggio prossimo, dei progetti finanziabili con i fondi del Pnrr Misura 2 – Componente 4 – Investimento 3.1 “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. Per le annualità successive si sta già lavorando all’individuazione delle ulteriori aree idonee.
Il riparto territoriale relativo alle tre annualità prevede 2/3 delle aree negli interventi nel territorio di Roma e 1/3 nella restante Area Metropolitana.
I Fondi previsti per la Città Metropolitana di Roma sono circa 35 milioni di euro nel triennio 2022-2024, così suddivisi: 9 milioni per 208mila piante per 208 ettari – prima annualità; 9 milioni per 208mila piante per 208 ettari – seconda annualità; 17 milioni per 392mila piante per 392 ettari – terza annualità. Con questa delibera le aree individuate, per complessivi 136 ettari, per l’annualità 2022 sono le seguenti: 1. Parco delle Sabine 15,90 ettari; 2. Parco della Serenissima 5,76 ettari; 3. Parco Bonafede 5,94 ettari; 4. Parco Alessandrino 5,08 ettari; 5. Parco della Mistica 5,83 ettari; 6. PRU Borghesiana 16,61 ettari; 7. Parco Gastinelli 3,17 ettari; 8. Acilia Malafede 3,26 ettari; 9. Dragoncello 6,87 ettari; 10. Parco Acque Rosse 17,99 ettari; 11. Az. agricola Castel di Guido – Riserva dei Salici 2,86 ettari; 12. Az. Agricola Castel di Guido – Monte Toscano 22,93 ettari; 13. Az. Agricola Castel di Guido – Località Vipera 13,90 ettari. Il criterio utilizzato è stato quello di iniziare prioritariamente dalle zone in cui le isole di calore sono più elevate, a più alto inquinamento atmosferico e dove la qualità dell’aria e la qualità ambientale in generale sono più basse. Il completamento della messa a dimora dei nuovi alberi per la prima annualità è previsto entro il dicembre 2022. All’individuazione delle aree seguiranno le procedure più efficaci per la loro piantumazione.
Su questo interviene la seconda delibera approvata dalla Giunta, relativa all’Accordo di collaborazione, siglato oggi, tra Roma Capitale, Città Metropolitana di Roma e Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) che fornirà il supporto scientifico e operativo agli interventi di riforestazione urbana.
L’accordo è stato firmato dal Sindaco Roberto Gualtieri e dal Presidente del Crea Carlo Gaudio, alla presenza, tra gli altri, dell’assessora all’Agricoltura, Ambiente e ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, del Direttore Generale di Crea Stefano Vaccari, e del Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Roma Bruno Manzi.
Questa intesa permette quindi a Roma Capitale e alla Città Metropolitana di poter contare sulla capacità produttiva del vivaio del Crea, che ha una capacità di circa 250 mila piante forestali per anno, e che potrà funzionare come una vera e propria “fabbrica degli alberi” per realizzare gli obiettivi di forestazione del Piano.
L’accordo non comporta oneri finanziari a carico di Roma Capitale, dal momento che l’attuazione del progetto rientra nelle dotazioni finanziarie messe a disposizione dal Pnrr.
“E’ un onore e un privilegio sentito, e non formale, firmare e avviare quale Presidente del Crea assieme al Sindaco Roberto Gualtieri, questo importante accordo di collaborazione. Contribuire a questo mirabile progetto che prevede la piantumazione di un milione di alberi riempie il Crea di orgoglio – ha detto il presidente del Crea Carlo Gaudio -. E non solo in considerazione del quindicesimo obiettivo dell’Agenda ONU 2030, che indica il viatico per una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, per fermare la deforestazione e per promuovere il recupero delle foreste degradate, al fine di ripotenziare la forestazione a livello globale. Ma anche per i più immediati effetti sulla salute dei cittadini della Capitale e sul decisivo contributo alla vivibilità e alla bellezza della Città Eterna”. “Oggi compiamo passi in avanti fondamentali verso la realizzazione del grande Piano di forestazione urbana su cui siamo al lavoro dall’inizio – ha sottolineato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri -. Un Piano che ci porterà a mettere a dimora un milione di alberi e a essere sempre più in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea sulla neutralità climatica e con quelli sulla riduzione dei gas serra dell’Agenda Onu 2030. Vogliamo una città sempre più verde e piena di alberi a disposizione dei cittadini, per contenere i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria. Sulla base di questi criteri e obiettivi abbiamo svolto un lavoro importante per individuare le prime aree su cui agiremo”. “L’accordo di collaborazione tra Roma Capitale, Città Metropolitana e Crea che abbiamo siglato oggi – ha aggiunto – ci consentirà di avere il supporto scientifico e operativo per realizzare al meglio gli interventi e cogliere le opportunità del Pnrr. Creeremo una grande “fabbrica degli alberi” che sarà anche un centro di riferimento per le politiche del settore e continueremo a proteggere e rafforzare lo straordinario patrimonio naturalistico della nostra città e della sua Area Metropolitana”.
“Con queste due delibere, tra loro complementari, mettiamo in campo gli strumenti per realizzare il grande piano di forestazione urbana in linea con gli obiettivi posti dall’Unione Europea per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 e quelli di riduzione dei gas serra dell’Agenda Onu 2030 – ha sottolineato l’assessore Alfonsi -. Con l’individuazione delle aree più idonee la Città Metropolitana può rispettare le scadenze per la presentazione dei progetti finanziati dalla Misura 2 del Pnrr e, allo stesso tempo, l’Accordo con il Crea ci fornisce il supporto scientifico e l’adeguata fornitura di nuove piante per procedere speditamente alla loro piantumazione. Piantare nuovi alberi è la misura più efficace per abbattere le emissioni di Co2, contrastare il fenomeno delle isole di calore, ridurre l’inquinamento acustico, accompagnando gli interventi di rigenerazione urbana con l’obiettivo di una migliore qualità ambientale per la città”.
(ITALPRESS).
Pnrr, presentati al MiTe oltre 90 progetti di ricerca sull’idrogeno
ROMA (ITALPRESS) – Il ministero della Transizione ecologica ha ricevuto oltre 90 proposte progettuali in ricerca e sviluppo sull’idrogeno per un valore complessivo che supera i 240 milioni di euro, quasi 5 volte la dotazione finanziaria messa a disposizione dal Pnrr. I dati testimoniano il forte interesse a sviluppare la ricerca sull’idrogeno verde, strategico per la decarbonizzazione e fondamentale nel mutato contesto geopolitico per contribuire a raggiungere l’indipendenza energetica dalla Russia e accelerare la transizione ecologica, obiettivi prioritari ribaditi dalla Commissione europea con il piano REPowerEU. L’investimento 3.5 (M2C2) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza assegna 30 milioni di euro alle imprese private e 20 milioni agli enti di ricerca pubblici con l’obiettivo di finanziare lo studio in materia di idrogeno da fonti rinnovabili, migliorando la conoscenza delle relative tecnologie in tutte le fasi (produzione, stoccaggio e distribuzione).
Il MiTe, in particolare, ha ricevuto 39 proposte di ricerca fondamentale in risposta al bando rivolto agli enti di ricerca e alle università, con una richiesta di 116 milioni di euro a fronte dei 20 milioni messi a disposizione dal PNRR. I progetti presentati in questo ambito puntano all’acquisizione di nuove conoscenze teoriche e sperimentali su temi di frontiera che spaziano dallo sviluppo di tecnologie per produzione di idrogeno verde alla sua trasformazione in derivati e combustibili green, dallo sviluppo di celle a combustibile ai sistemi di stoccaggio e trasporto dell’idrogeno. Per il bando rivolto alle imprese, invece, sono stati presentati 56 progetti di ricerca industriale, per 126 milioni di euro a fronte di una dotazione di 30 milioni di euro. I contratti di ricerca e sviluppo verranno aggiudicati entro la fine di giugno 2022.
– foto imagoeconomica.it –
(ITALPRESS).
Al via la nuova edizione della campagna contro l’abbandono dei mozziconi
ROMA (ITALPRESS) – Parte la nuova edizione di ‘Piccoli gesti, grandi criminì, il progetto realizzato da Marevivo in collaborazione con BAT Italia e con il patrocinio del ministero della Transizione ecologica, che mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul ‘littering’, ovvero l’abbandono nell’ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno. Un ‘piccolo gestò, quello di buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, che può apparire trascurabile ma che, in realtà, causa un gravissimo danno ambientale. Ogni anno sono 4,5 i trilioni di mozziconi che finiscono nell’ambiente – solo in Italia 14 miliardi. Per l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) i mozziconi di sigaretta rappresentano ben il 40% dei rifiuti complessivi nel Mediterraneo davanti a bottiglie, sacchetti di plastica e lattine di alluminio.
Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l’ambiente. E’ composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre.
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette , così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, così come altri rifiuti quali tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica, vengono ingeriti da uccelli, pesci, tartarughe, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.
E proprio con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema del littering la campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì fa leva sul concetto di crimine commesso da chi compie questo ‘piccolò gesto, rappresentandolo con un’installazione dal grande impatto visivo: una ‘scena del criminè in cui, accanto alle sagome delle vittime raffiguranti pesci, tartarughe e altri animali marini, viene posta la riproduzione di un mozzicone gigante e di altri rifiuti come simboliche ‘armi del delittò.
Quest’anno, tra maggio e settembre, ‘Piccoli gesti, grandi criminì coinvolgerà le città di Trieste (26 maggio-1° giugno), Salerno (24 giugno-1° luglio), Pescara (22-28 luglio) e Viareggio (26 agosto-1° settembre) dove – per potenziare l’efficacia dell’iniziativa – i volontari di Marevivo distribuiranno a cittadini e turisti 50.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclata. L’iniziativa vivrà anche attraverso affissioni e sul digitale e, grazie al QR Code contenuto in tutti i materiali, le persone potranno interagire con il sistema di intelligenza artificiale ‘Marinà e conoscere di più sul fenomeno e sulle pratiche utili a contrastarlo.
Ma la parola chiave dell’edizione 2022 di ‘Piccoli gesti, grandi criminì sarà ‘Tecnologià. Nella realizzazione del progetto BAT Italia ha infatti coinvolto due start up italiane. Una è JustOnEarth, specializzata in analisi dei dati e sostenibilità ambientale, che utilizza una sofisticata tecnologia di monitoraggio satellitare e un sistema di intelligenza artificiale che permette di interpretare e trasformare le immagini fornite dai satelliti del progetto ‘Copernicus’ dell’Agenzia Spaziale Europea, con un livello di precisione che tocca il 98,3%.
L’altra è Rachael, specializzata nell’analisi di indagini demoscopiche integrate con i Big Data, che si occuperà di rielaborare le informazioni derivanti dal monitoraggio satellitare di JustOnEarth e di renderle facilmente fruibili attraverso sistemi interattivi di visualizzazione dei dati.
Grazie alla combinazione di queste tecnologie, tutti avranno l’opportunità di contribuire in modo innovativo e più efficace alla prevenzione e alla gestione del problema del littering e delle sue gravi conseguenze per l’ambiente.
Da un lato, infatti, in tutti i Comuni coinvolti nell’iniziativa, ogni cittadino potrà accedere, tramite smartphone o dispositivi digitali, alla piattaforma dedicata www.piccoligesti.eu, che conterrà un’open data map digitale della città dove segnalare la presenza di mozziconi o di piccoli rifiuti in specifiche aree. Dall’altra parte, le Amministrazioni locali potranno disporre delle informazioni provenienti non solo dal monitoraggio satellitare (che consente anche di classificare le singole città per aree rischio), ma anche dai cittadini che con le loro segnalazioni alimenteranno l’open data map. Un set di dati che permetterà ai Comuni di ottimizzare la pianificazione dei servizi di pulizia stradale.
In aggiunta, grazie alla collaborazione con l’istituto di ricerca SWG, la campagna indagherà opinioni e percezioni dei cittadini di Pescara, Trieste, Salerno e Viareggio sullo stato di pulizia di specifiche zone urbane, sulle principali cause del fenomeno e sull’efficacia delle diverse iniziative anti-littering, con un focus particolare dedicato quest’anno all’efficacia del posacenere tascabile. I dati raccolti verranno integrati con i risultati del monitoraggio di JustOnEarth sullo stato di pulizia reale delle città, mettendo in evidenza potenziali correlazioni tra la propensione dei cittadini all’utilizzo di posacenere tascabili e la riduzione dei mozziconi abbandonati nelle aree urbane.
Per l’edizione 2022, ‘Piccoli gesti, grandi criminì vedrà inoltre delle attivazioni dedicate ai dipendenti di BAT Italia, che questa estate saranno coinvolti da Marevivo in attività educative e nell’attività di pulizia in spiaggia sul litorale romano e triestino.
‘In questa edizione di ‘Piccoli gesti, grandi criminì il mozzicone non sarà l’unica arma del delitto. Nelle scene del crimine che verranno posizionate anche questa estate nelle 4 nuove città, si troveranno altri rifiuti che, assieme ai mozziconi, sono tra i più presenti sulle spiagge e nelle nostre città. Infatti, abbiamo potuto verificare nelle precedenti edizioni che la campagna aveva avuto un impatto positivo anche sulla riduzione del littering, che costituisce sempre di più un’emergenza per la salute del mare e che possiamo arginare soprattutto cambiando le nostre abitudini e i nostri gesti – ha dichiarato Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo – La forza di questa campagna è la sinergia fra attività di sensibilizzazione, azioni di contrasto concreto e l’utilizzo di innovativi strumenti tecnologici per mettere a punto una strategia a medio lungo termine basata su dati reali che ci permetta di arrivare a risultati concretì.
‘BAT ribadisce oggi il proprio impegno per la realizzazione di un futuro migliore, A Better Tomorrow, e in particolare a favore dell’ambiente. Con questo progetto abbiamo dimostrato che è possibile mettere in campo una proposta collettiva, che attraverso una vasta gamma di strumenti e un’azione congiunta pubblico-privata sia in grado di fungere da deterrente rispetto a comportamenti scorretti e di tutelare l’ambiente. Ed è per questo che BAT presenta oggi con orgoglio la terza edizione di questo progetto, rinnovando la propria disponibilità a collaborare e confrontarsi con tutti gli attori in campo, cittadini, aziende e Istituzioni, per definire insieme soluzioni efficienti, virtuose ed efficaci a tutela dell’ambiente – ha commentato Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di BAT Italia e Area Director Sud Europa – Una collaborazione che intendiamo sviluppare nel solco del successo delle campagne degli scorsi anni, che hanno fatto registrare una riduzione dell’abbandono dei mozziconi nell’ambiente mediamente superiore al 50%. Risultati che hanno reso ‘Piccoli gesti, grandi criminì una best practice del gruppo BAT e un progetto internazionale, con attivazioni e partnership anche in Grecia, Portogallo e Spagna, paesi in cui intendiamo esportare questo modello di collaborazione vincentè.
‘La campagna ‘Piccoli gesti, grandi criminì dimostra che le imprese responsabili e attente ai temi della sostenibilità possono rappresentare un alleato prezioso per le Istituzioni rispetto alle sfide del nostro tempo. La transizione ecologica passa attraverso scelte condivise e un’attenzione continua alle esigenze del mondo produttivò, ha detto Gilberto Pichetto Fratin, viceministro dello Sviluppo economico.
‘Attraverso la Transizione Ecologica vogliamo impegnarci ancora di più sulla sensibilizzazione e sulla valorizzazione delle risorse naturali, a partire dal nostro mare, per migliorare la qualità della vita e promuovere uno sviluppo che sia veramente sostenibile – ha commentato Vannia Gava, sottosegretario del ministero della Transizione Ecologica -. Tutti gli attori coinvolti, dalle associazioni ai cittadini, devono lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo di fronte. Le conoscenze e le tecnologie che abbiamo oggi sono nostri alleati per lasciare ai nostri figli un mondo migliore e pulitò.
‘Ho avuto il piacere di assistere da vicino e passo dopo passo all’evoluzione di questo progetto che negli anni ha prodotto risultati straordinari, dimostrando che ridurre o addirittura eliminare il fenomeno del littering è possibile! Sono anche contentissima che Marevivo e BAT Italia abbiano fatto propria la proposta che ho inviato loro alcuni mesi fa, prevedendo per quest’anno una sperimentazione e una misurazione dell’efficacia dello strumento del posacenere tascabile – ha affermato Maria Alessandra Gallone, segretario della Commissione Ambiente del Senato -. A questo punto anche la politica ha il dovere di dare un contributo concreto alla causa. Continuerò a monitorare con attenzione l’attuazione della normativa in materia di inquinamento ambientale da littering, che presenta ancora dati piuttosto deludenti con riferimento al numero di sanzioni elevate, continuando a stimolare le amministrazioni locali a intensificare i controlli e le opere di prevenzione, le agenzie educative a divulgare le buone prassi e gli organi di informazione a realizzare campagne informative sulle conseguenze di tali comportamentì.
Secondo Laura D’Aprile, Capo Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi (DiTEI), ‘i cittadini sono i primi attori dell’economia circolare e quindi devono impegnarsi in prima persona per poter contribuire all’attuazione delle politiche stabilite a livello centrale. Tale coinvolgimento è, peraltro, pienamente in linea con le altre iniziative di prevenzione adottate dal MITE, ivi comprese quelle a contrastare l’abbandono dei materiali plastici. L’ascolto e il coinvolgimento dei diversi attori può aiutare il MITE nell’elaborazione di politiche ambientali efficaci. Lo abbiamo fatto con la consultazione pubblica per il recepimento della direttiva SUP, raccogliendo tante osservazioni dagli stakeholders, e lo faremo anche nella fase finale dell’attuazione di tale importante normativà, ha concluso.
– foto XC4 –
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“Ho rispetto per l’acqua”, parte campagna istituzionale contro lo spreco
ROMA (ITALPRESS) – Sensibilizzare sull’uso consapevole della risorsa idrica è l’obiettivo della campagna istituzionale “Ho rispetto per l’acqua” (www.horispettoperlacqua.it ), promossa dal ministero della Transizione ecologica e presentata oggi al MiTe alla presenza del sottosegretario Ilaria Fontana e del direttore della Direzione generale Uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche Giuseppe Lo Presti. Dodici tappe in dodici città d’Italia e uno spot (https://www.facebook.com/horispettoperlacqua/videos/2831835860451970/) per fornire informazioni, strumenti e proporre azioni concrete e immediate per preservare la risorsa acqua e diffondere maggiormente lo strumento dei contabilizzatori.
Il Tour H2OROAD, che partirà il 23 maggio da Milano per poi spostarsi a Torino e Venezia (leggi qui il calendario completo delle tappe https://www.horispettoperlacqua.it/h2oroad/ ), prevede workshop tecnici in presenza, riservati agli stakeholder istituzionali, ai gestori del servizio idrico locale, alle associazioni degli amministratori di condominio e dei consumatori e infopoint nelle principali piazze delle città coinvolte, con punti di ascolto e momenti di animazione e distribuzione gadget.
“L’Italia è prima tra i paesi europei per prelievo di acqua ad uso potabile, con un consumo medio di 220 litri al giorno pro capite negli ultimi anni – ha dichiarato il sottosegretario Fontana -. Ma, secondo un monitoraggio Ipsos, la scarsità di risorse idriche costituisce un problema solamente per 2 italiani su 10, che è un numero bassissimo. Per questo è fondamentale questa campagna di informazione, che nasce dalla volontà politica di educare all’uso responsabile della risorsa idrica”.
“I concetti di sensibilità e sostenibilità ambientale sono ancorati al tema dell’inquinamento e alla percezione dello spreco”, ha affermato il direttore generale Lo Presti, sottolineando che la campagna “ha l’obiettivo di informare, illustrare, dibattere circa le opportunità e i comportamenti da adottare per incidere in modo efficace sul rispetto e sul risparmio della risorsa idrica, agendo sulle abitudini quotidiane anche con il coinvolgimento delle nuove generazioni, quelle che ci piace definire dei nativi ambientali”.
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