Home Ambiente Pagina 81

Ambiente

Red Bull Soapbox Race, si disputerà a San Marino la gara delle auto super ecologiche

0

SAN MARINO (ITALPRESS) – Sarà la Repubblica di San Marino a ospitare, domenica 26 giugno, la Red Bull Soapbox Race: il gran premio unico nel suo genere e super ecologico, dedicato alle automobili senza motore, che dunque porterà i piloti più folli e creativi, sul monte Titano.
I partecipanti potranno gareggiare all’ombra di mura che hanno secoli di storia (San Marino è considerata la più antica repubblica del mondo ancora esistente) e dovranno pilotare le proprie vetture sulle discese che si snodano a partire dalla porta che dà l’accesso al Centro Storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ricorrendo solo alla spinta dei 4 componenti dell’equipaggio e sfruttando la forza di gravità.
L’evento sarà trasmesso in esclusiva tv su DMAX (gruppo Discovery, canale 52 del digitale terrestre) il prossimo luglio, con una sintesi dei momenti più emozionanti della gara, gli aneddoti del ‘dietro le quinte’, le interviste ai protagonisti. Lo show sarà scritto e commentato dai The Jackal, che tornano su DMAX dopo il successo della finale dell’edizione 2021 della RedBull Cliff Diving World Series.
I 40 team, selezionati l’11 marzo, stanno lavorando per progettare e costruire la propria soapbox e per ideare anche una coreografia che dovrà essere parte integrante della performance, per convincere la giuria lasciandola senza fiato. Infatti, oltre al tempo impiegato per tagliare il traguardo, saranno valutati altri tre aspetti: originalità, stravaganza e spirito d’inventiva.
Come per i primi tre team classificati, anche il miglior progetto universitario (5 dei team finalisti sono esclusivamente scelti da progretti realizzati da studenti universitari) prevede un premio prestigioso: si tratta di un voucher valido per una visita guidata alla Factory della Scuderia di F1 AlphaTauri a Faenza (FC).
Federico Pedini Amati (Segretario di Stato per il Turismo) afferma: “La Red Bull Soap Box Race è una competizione unica nel suo genere, entusiasmante, divertente e green. Sono certo che le discese del nostro Centro Storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO rappresentino lo spazio ideale per veder gareggiare le celebri vetture senza motore. Siamo onorati di aver siglato questa prestigiosa partnership con Red Bull per una manifestazione che abbiamo fortemente voluto e che ha un grande valore in termini di comunicazione, di immagine e di attrattiva turistica”.
-foto ufficio stampa Repubblica San Marino-
(ITALPRESS)

Ri-Party-Amo, i giovani protagonisti della tutela delle spiagge

MILANO (ITALPRESS) – Un progetto ambientale concreto e ambizioso per rendere i giovani, le scuole, le famiglie, le aziende e intere comunità protagonisti della salvaguardia e del restauro della natura d’Italia. E’ Ri-Party-Amo, nato dalla collaborazione tra il Jova Beach Party, Intesa Sanpaolo e WWF Italia, presentato presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Un programma articolato in tre principali pilastri, che parte dalla pulizia delle spiagge, passa per progetti di ricostruzione naturale e si conclude con attività di educazione, sia nelle università sia nelle scuole, che coinvolgeranno le generazioni più giovani. Grazie ad una grande campagna di raccolta fondi ancora attiva su ForFunding.it/Ripartyamo, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo, la banca guidata da Carlo Messina, ad oggi sono stati donati circa 3 milioni di euro che saranno utilizzati per pulire 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali; per realizzare 6 macro azioni di ripristino degli habitat; organizzare 8 incontri nelle università italiane e numerosi workshop nelle scuole capaci di coinvolgere un totale di 100.000 studenti.
Tra tutti coloro che avranno contribuito alla raccolta, 4.000 persone avranno la possibilità di partecipare a due esclusivi concerti che Jovanotti terrà all’Atlantico di Roma e all’Alcatraz di Milano il 12 e il 14 novembre.
‘Da dove può ripartire il nostro Paese se non dal prendersi cura, con amore, della salute del nostro territorio e delle nuove generazioni. Ecco, quando abbiamo immaginato Ri-Party-Amo abbiamo pensato a qualcosa capace di attivare le migliori energie e coinvolgerle in una delle più grandi mobilitazioni mai tentate per ripulire le spiagge italiane dalla plastica e mettere in cantiere progetti di restauro naturale: un esempio concreto di come si possa costruire un mondo con più natura – spiega Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia -. Ma non può esserci nessun futuro senza i giovani, quelli con cui ci confronteremo nelle scuole e nelle università e insieme ai quali cercheremo di tracciare la rotta della sostenibilità per le sfide di oggi e quelle di domani, perchè i prossimi anni saranno cruciali per costruire un futuro decarbonizzato e al 100% rinnovabile, un futuro in cui invertire la perdita di biodiversità e proteggere la natura che è alla base della nostra salute. Questo progetto rientra nella strategia del WWF per dare un contributo ad affrontare le grandi emergenze ambientali che oggi fanno parte del nostro presente e di cui dobbiamo occuparci tutti insieme. For Nature, for Us’.
Secondo Andrea Lecce, responsabile Direzione Impact Intesa Sanpaolo, ‘Ri-Party-Amo è un progetto ambientale unico, che unisce in modo sinergico le forze, le energie e le competenze di tre partner eccellenti: Intesa Sanpaolo, da tempo impegnata in modo assiduo e coerente sui temi della sostenibilità, della responsabilità sociale, dello sviluppo inclusivo; Lorenzo Jovanotti, che lo ha scelto come progetto green nella nuova attesissima edizione del Jova Beach Party; e WWF Italia, che ha messo a punto un programma articolato di interventi di grande impatto su habitat naturali ed educazione ambientale. Tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro Paese, però, possono essere protagonisti di questa straordinaria iniziativa e contribuire al suo successo, per questo è particolarmente importante il risultato della raccolta fondi dedicata, che tocca già i 3 milioni di euro, raggiunto in pochi mesi dall’attivazione su For Funding, la piattaforma di crowdfunding che la banca ha messo a disposizione di Ri-Party-Amo: ogni donazione si trasformerà in azioni utili per l’ambiente e per la comunità. Costruire il futuro al servizio di uno sviluppo sostenibile, a favore dell’ambiente, delle giovani generazioni e di una società realmente inclusiva, è uno dei pilastri del nuovo Piano d’impresa con il quale Intesa Sanpaolo intende rafforzare ulteriormente la propria leadership in ambito ESG: nel triennio 2022-2025 il Gruppo si è impegnato a fornire nuovo credito alla green economy e alla transizione ecologica per 88 miliardi di euro e 25 miliardi di euro per il social lending’.
Il primo pilastro di Ri-Party-Amo riguarda le pulizie di spiagge, laghi, fiumi e fondali da plastica e dai rifiuti che li stanno inquinando. Solo nel Mediterraneo finiscono circa 230 mila tonnellate di plastica ogni anno: sono l’equivalente di 500 container pieni di rifiuti plastici al giorno.
Da settembre 2022, per un anno intero, sarà possibile partecipare a 24 grandi iniziative di mobilitazione e ad oltre 2.000 attività che hanno l’obiettivo di ripulire 20 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi, fiumi e fondali, coinvolgendo oltre 10 mila volontari. Gli eventi di pulizia saranno momenti di festa e socialità all’insegna della tutela ambientale: una grande mobilitazione a cui famiglie, scuole e giovani da tutta Italia potranno partecipare, attraverso una piattaforma dedicata a cui sarà possibile registrarsi da giugno.
Le prime due mobilitazioni saranno il 18 e il 25 settembre 2022, solo con queste si puliranno circa 2 milioni di metri quadrati di spiagge, laghi e fiumi.
Ri-Party-Amo sarà anche un progetto pilota per mostrare come, attraverso opere di ingegneria naturalistica e di restauro naturale, si possono produrre benefici ambientali permanenti in alcuni degli ambienti più fragili e degradati.
Quattro gli habitat oggetto dell’intervento: zone umide, fiumi, laghi ed ecosistemi dunali. Prime fra tutti le zone umide: elementi chiave del ciclo dell’acqua che svolgono un ruolo di collegamento ecologico di grande importanza, fra cui il controllo delle inondazioni. Poi ci sono i fiumi, che in Italia sono circa 1.200, di cui il 41% è ben al di sotto di un buono stato ecologico. Si aggiungono i laghi (solo il 20% in Italia è in buono stato) e le dune che, insieme alle coste sabbiose, sono ambienti fragili attualmente esposti a numerose pressioni e particolarmente minacciati nel prossimo futuro. Il bacino del Mediterraneo, ad esempio, è uno degli hotspot mondiali di biodiversità ma, allo stesso tempo, è una delle regioni del mondo maggiormente soggette ad una forte pressione antropica storica.
Grazie a Ri-Party-Amo verranno ricostruiti alcuni ambienti naturali fortemente danneggiati attraverso 6 grandi opere di ingegneria naturalistica in altrettante aree, ripristinando gli habitat e migliorando la fruibilità da parte delle comunità locali. Le aree in cui saranno collocati gli interventi sono gli habitat dunali di Torre Flavia (RM) e di Marina di Ravenna, le zone umide di Albenga (SV), le sponde e le aree limitrofe del fiume Seveso a Bresso (MI), il Bosco di Policoro (MT) e le dune di Castel Volturno (CE).
Giovani consapevoli, insegnanti preparati e leader responsabili saranno gli alleati di Ri-Party-amo, che come terzo pilastro di attività ha scelto quello dell’educazione ambientale.
8 incontri nelle università italiane saranno organizzati da Intesa Sanpaolo e WWF Italia, in cui verrà presentato il progetto e la partecipazione al Jova Beach Party 2022. Ben 4.000 giovani e studenti saranno coinvolti in workshop multidisciplinari e pratici sulle tematiche ambientali per confrontarsi con gli esperti e i volontari coinvolti nel progetto.
Saranno garantite 20 borse di studio per il corso online ‘Il Manager della Biodiversità’ per l’anno accademico 2022/2023, promosso dall’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Sostenibilità (EIIS). Insieme alle borse di studio, il WWF Italia attiverà 4 esperienze di volontariato formativo presso la sede WWF di Roma, della durata di 6 mesi, per gli studenti più meritevoli.
Sarà finanziato il programma didattico Ri-Party-Amo per le scuole elementari e medie in tutta Italia, attraverso il coinvolgimento di 4.000 classi, 100.000 alunni e altrettante famiglie. Il supporto educativo sarà guidato da materiali didattici in linea con gli interventi del progetto e il percorso si svilupperà all’aperto e in ambienti naturali, con attività creative e di gruppo, in cui bambini e ragazzi potranno scoprire, osservare e conoscere l’ambiente.

– foto ufficio stampa Wwf Italia –

(ITALPRESS).

Pnnr, Bianchi “1 mld per scuola del futuro aperta a famiglie e green”

MILANO (ITALPRESS) – Una nuova scuola non solo dal punto di vista della didattica, ma anche delle architetture, degli spazi e degli arredi. E’ quella che si sta delineando grazie alle azioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Dopo la pubblicazione dei bandi da oltre 5 miliardi per finanziare la costruzione di nuove scuole, asili, palestre, mense, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha presentato oggi a Milano, in Triennale, le linee guida orientative per gli ambienti di apprendimento e per la didattica che saranno alla base del concorso di progettazione delle nuove scuole previste dal Pnrr. Sono 200 le nuove scuole che saranno costruite grazie anche alle risorse del piano europeo. “Progettare, costruire e abitare la scuola” è il titolo del documento, pensato per fornire un nuovo orizzonte culturale sulla scuola e dare indicazioni utili ai progettisti che si occuperanno della realizzazione degli istituti scolastici del futuro, a partire proprio dalle nuove scuole finanziate grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le linee guida sono il frutto del prezioso lavoro di alcuni grandi architetti, che si sono confrontati insieme a pedagogisti ed esperti della scuola, all’interno di un gruppo di lavoro voluto e istituito dal ministro Bianchi. Professionisti di alto livello che hanno messo le proprie competenze a disposizione del Paese, offrendo un patrimonio di indicazioni grazie alle quali sarà possibile dotare i territori e le comunità di ambienti di apprendimento sostenibili e funzionali. “E’ un grande progetto che coinvolge tutte le scuole italiane”, ha spiegato il ministro nel corso della conferenza stampa di questa mattina, “è stato fatto uno straordinario lavoro fatto da questo gruppo di architetti e esperti di scuola per mettere in pratica molte sperimentazioni già realizzate all’obiettivo di una scuola sostenibile, aperta, integrata nel territorio, capace di essere punto di riferimento anche nel pomeriggio, per gli studenti ma anche per i loro genitori e tutta la comunità”. Si tratta, ha enfatizzato Bianchi, di “un nuovo modo di concepire gli edifici scolastici che porta con sè un nuovo modo di fare scuola”. Il documento, ha precisato, “delinea principi che orientano la progettazione e la costruzione di nuovi istituti scolastici, ma anche i comportamenti di chi li abita, studentesse, studenti, personale scolastico, famiglie e comunità per il loro contributo: un atto di civismo importante. Il Pnrr è un’azione collettiva per il presente e il futuro delle nuove generazioni. Dopo settimane di lavoro, posso annunciare inoltre che abbiamo aumentato le risorse a disposizione del bando, dagli iniziali 800 milioni previsti a circa 1,17 miliardi”. Le Linee si articolano in un decalogo che una scuola per il futuro dovrebbe avere per essere non solo luogo di formazione, ma anche centro di socialità e presidio per il territorio di riferimento. Una scuola di qualità, con un’architettura che consenta a tutti di riconoscere il suo ruolo civico nel territorio. Una scuola a basso consumo, concepita con il più basso impatto ambientale possibile e con contenute necessità di costruita manutenzione. Una scuola sostenibile, con materiali compatibili, di provenienza locale o riciclati. Una scuola aperta, un luogo permeabile con spazi accoglienti per la comunità anche oltre l’orario scolastico. Una scuola fra dentro e fuori, in cui gli spazi esterni, come cortili, terrazze, giardini pensili, siano anch’essi ambienti di formazione. Una scuola per apprendere meglio, in cui l’aula sia il fulcro di un sistema flessibile in grado di ospitare diverse configurazioni e allargarsi agli spazi limitrofi, a seconda delle esigenze della didattica. Una scuola per chi ci lavora, in cui gli ambienti per il personale siano ripensati come risorse dell’azione educativa e favoriscano la co-progettazione.
-Foto xb5-
(ITALPRESS).

Gse, online la WebApp “L’impronta dei Fuoriclasse”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Impronta dei Fuoriclasse” è la WebApp del Gestore dei Servizi Energetici (GSE SpA), per imparare a rispettare il pianeta giocando. Una nuova applicazione dedicata a ragazzi e ragazze delle scuole elementari e medie che, grazie all’ausilio di giochi e quiz, possono imparare in maniera divertente come usare l’energia, l’acqua, il riciclo in modo consapevole e a muoversi in armonia con l’ambiente. Per accompagnare i nostri giovanti utenti nel viaggio verso la sostenibilità, ci saranno 4 speciali guardiani del Pianeta: Riciclo, Energia, Mobilità e Acqua, che rappresentano i poteri a disposizione per proteggere la terra.
Questa nuova App del GSE – società del Ministero dell’Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso gli incentivi alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica – fa parte degli strumenti formativi a supporto del programma di educazione energetica “GSE incontra le Scuole”, con cui l’azienda dal 2011 ha formato più di 26mila studenti in tutta Italia (più di 3mila nel solo anno scolastico in corso 21/22), offrendo moduli progettati ad hoc e costruiti in base all’età, per guidare le nuove generazioni verso un uso consapevole dell’energia e diffondere la cultura della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
“L’Impronta dei Fuoriclasse” ha lo scopo di calcolare una vera e propria “impronta ecologica”, cioè quante risorse prodotte dalla Terra vengono consumate dai nostri comportamenti quotidiani e come aumentare la consapevolezza sui comportamenti ambientali. I calcoli sono semplificati a scopo didattico, perchè l’obiettivo primario è valutare come tutto ciò che facciamo influisca sull’ambiente che ci circonda; in questo modo i ragazzi potranno facilmente valutare la propria impronta utilizzando cellulari, tablet o PC e monitorare le proprie azioni e le buone prassi da tenere.
La WebApp incorpora infatti un algoritmo di stima della carbon footprint che utilizza dati ambientali e di contesto, quali ad esempio il numero di lampadine presenti in casa, la distanza casa-scuola, e dati legati al comportamento, ad esempio chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti. Con l’ausilio di questo programma, l’attenzione ai consumi e all’ambiente entra così a far parte della vita di tutti i giorni in modo educativo ma anche ludico, favorendo il mantenimento di un comportamento consapevole e sostenibile nei confronti del Pianeta.
Per giocare con la app e guardare un video esplicativo basta navigare al link https://fuoriclasse.gse.it/home. Sul sito del GSE è presente una pagina dedicata: https://www.gse.it/fuoriclasse.

– foto ufficio stampa Gse –

(ITALPRESS).

La spiaggia di Focene ripulita dai dipendenti di Adr e Boeing

ROMA (ITALPRESS) – Una mattinata di pulizia straordinaria della spiaggia “Pesce Luna” di Focene. Si tratta del secondo appuntamento di questo genere, dopo il primo di inizio giugno 2021, in cui circa un centinaio di dipendenti volontari di Aeroporti di Roma e Boeing, hanno raccolto e differenziato più di 50 sacchi tra plastica, vetro, carta e indifferenziata. I rifiuti saranno ritirati e smaltiti dal Comune di Fiumicino. Quest’anno Aeroporti di Roma ha coinvolto nell’operazione anche i dipendenti di Boeing, i quali, divisi in gruppi e muniti di guanti ed equipaggiamento adatto, hanno pulito l’area mettendola in sicurezza a beneficio di tutti i cittadini. Anche quello di oggi rientra tra le iniziative ADR per la sostenibilità ambientale. Aeroporti di Roma ha avviato infatti da tempo una serie di iniziative in tema di sostenibilità, risparmio energetico, raccolta differenziata e riciclo. Il concetto di sostenibilità di Adr, primo polo aeroportuale italiano, è a 360 gradi e gli obiettivi che si prefigge spaziano dalla salvaguardia ambientale a quella sociale, fino alla valorizzazione delle comunità locali per rendere il “Leonardo da Vinci” un aeroporto sempre più sostenibile, innovativo e inclusivo, in costante dialogo con le esigenze del Territorio e della sua Comunità. “Torniamo dopo un anno dopo aver recuperato da un punto di vista di bonifica dell’area e ora la stiamo preparando per la stagione estiva. Non è solo tutela ambientale, ma anche coinvolgimento delle persone, dei nostri grandi partner di sistema come Boeing e del territorio. E’ un’iniziativa che abbiamo voluto insieme al Comune di Fiumicino insieme al sindaco Montino e siamo fianco a fianco in questa iniziativa”, ha dichiarato Marco Troncone, amministratore delegato di Adr. Per Angela Natale, presidente di Boeing Italia: “E’ un segno del nostro impegno con la realtà italiana in cui siamo presenti da diversi decenni, è anche un modo per dire grazie ai nostri partner italiani ed è infine un modo per testimoniare il nostro interesse per la sostenibilità. Vogliamo testimoniare che siamo parte di questa realtà e che vogliamo continuare a collaborare con tutta la realtà italiana”. (ITALPRESS).

Corepla, a Cremona l’iniziativa #un sacco in comune, a tutta plastica

CREMONA (ITALPRESS) – Nell’ambito delle azioni volte a sensibilizzare i cittadini sul corretto conferimento degli imballaggi in plastica nella raccolta differenziata, il Comune di Cremona realizzerà il progetto #un sacco in Comune, a tutta plastica promosso da Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), competizione che vede protagonisti i quartieri della città che si sfideranno per raggiungere un unico obiettivo: il miglioramento della qualità della raccolta differenziata della plastica.
La città è stata divisa in sei aree, in cui sono stati accorpati i quartieri, i quartieri appartenenti all’area che avrà ottenuto la percentuale più alta di incremento nella raccolta degli imballaggi in plastica vincerà il premio messo in palio da COREPLA. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Linea Gestioni – Società del Gruppo A2A.
“L’obiettivo di questa competizione – dichiara l’Assessore con delega alla Gestione integrata dei rifiuti urbani del Comune di Cremona Maurizio Manzi – è stimolare i cittadini a compiere un ulteriore passo avanti per migliorare la qualità della raccolta differenziata. L’Amministrazione comunale, con iniziative come questa, vuole mettersi ancora di più al fianco dei cittadini che desiderano decoro e cura dell’ambiente, facendo leva sul senso civico della comunità”.
Fare la raccolta differenziata non è mai stato così divertente! Lo sanno bene i cittadini di Cremona, che dal 2 al 28 maggio parteciperanno al progetto #un sacco in Comune, a tutta plastica, la campagna di COREPLA, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, patrocinata dal Comune di Cremona con la collaborazione di Linea Gestioni – Società del Gruppo A2A per migliorare la qualità della raccolta degli imballaggi in plastica.
Una gara per aumentare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica e che richiama al senso civico dei cittadini, che dovranno dimostrare di essere dei veri e propri paladini della tutela ambientale. La simpatica competizione, aperta a tutti, ha una sola regola da non dimenticare: “non tutta la plastica va nella raccolta differenziata, ma solo gli imballaggi”.
L’iniziativa comporterà una “sfida” tra i quartieri cremonesi dove la parola d’ordine per vincere sarà solo una: differenziare, e farlo bene.
“La raccolta differenziata è un indicatore importante del senso civico dei cittadini e dell’attenzione alle tematiche ambientali – è il commento del Presidente di COREPLA, Giorgio Quagliuolo -. Oggi, grazie all’importante e costante lavoro di sensibilizzazione che le Amministrazioni e il Consorzio portano avanti, questa pratica sta diventando un gesto quotidiano naturale per la maggior parte degli italiani, ed è fondamentale non solo per il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica ma anche per contribuire al benessere della collettività. La raccolta differenziata – ricordiamolo – è il primo passo per trasformare i rifiuti in nuove risorse, un passo decisivo che può avvenire solo grazie all’impegno e alle singole azioni dei cittadini che hanno a cuore il territorio in cui vivono e la sua tutela”.
Tutti i cittadini dei quartieri nelle aree coinvolte saranno invitati a partecipare a una gara per migliorare la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. I quartieri dell’area vincitrice si aggiudicheranno una panchina in plastica riciclata e verrà installata in un parco cittadino. I quartieri avranno un mese per dimostrare il loro alto livello di sensibilità rispetto alle tematiche ambientali e misurarsi sulla qualità della raccolta differenziata degli imballaggi in plastica che si effettua nella loro macro-area. L’area che al 28 maggio avrà ottenuto la diminuzione della frazione estranea più significativa in termini percentuali sarà decretata vincitrice.
Durante tutto il periodo della campagna, COREPLA sarà presente a Cremona con un’intensa attività di comunicazione sul tema della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi in plastica.

foto: Ufficio stampa Corepla

(ITALPRESS).

Eni e Iveco per la mobilità sostenibile dei veicoli commerciali

MILANO (ITALPRESS) – Eni e Iveco hanno firmato una lettera d’intenti (LoI) con la quale uniscono le proprie competenze per esplorare una possibile cooperazione in iniziative di mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali in Europa e accelerare il processo di decarbonizzazione dei trasporti, nel quale entrambe sono attive da tempo. Eni e Iveco puntano alla definizione di una piattaforma integrata di mobilità sostenibile per le flotte di veicoli commerciali, attraverso l’offerta di mezzi innovativi alimentati con biocarburanti e vettori energetici sostenibili, quali il biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, o Olio Vegetale Idrogenato), il biometano, l’idrogeno e l’elettrico, e delle relative infrastrutture.
Tra gli ambiti di collaborazione previsti nella LoI vi è l’offerta, da parte di Eni, di HVO puro al 100% rivolta ai veicoli pesanti Iveco dotati di motorizzazione compatibile. Il biocarburante di alta qualità HVO, infatti, può essere utilizzato in purezza in tutte le motorizzazioni diesel più recenti: si tratta di un biocarburante di elevata qualità di origine vegetale e da scarti, prodotto attraverso la tecnologia proprietaria Ecofining nelle bioraffinerie Eni di Venezia e Gela.
L’HVO puro al 100% consente di abbattere le emissioni di CO2 (calcolate lungo tutto il ciclo di vita) tra il 60 e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento. Inoltre, Eni e Iveco intendono accelerare la disponibilità sul mercato del biometano, combustibile rinnovabile ottenuto da scarti agroindustriali, sia compresso (CNG) sia liquefatto (LNG), anche attraverso possibili partnership in Italia e all’estero. La collaborazione, non esclusiva, prevede inoltre iniziative a favore dei veicoli elettrici, a batteria e a celle a idrogeno, e delle relative infrastrutture. Iveco ha in programma un piano di lancio di nuovi modelli a trazione elettrica, a batterie e quindi a fuel cell, mentre Eni intende creare una rete di punti di ricarica: la Eni Live Station di Mestre (Venezia), in località San Giuliano, è la prima stazione di servizio in Italia per il rifornimento di idrogeno in ambito urbano, cui seguirà una seconda stazione a San Donato Milanese. “La collaborazione con Iveco si inquadra nel percorso di Eni per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni nette al 2050. Per realizzare questa transizione – ha dichiarato Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni – è fondamentale utilizzare in modo complementare tutte tecnologie disponibili che possano concorrere a fornire prodotti utili a ridurre le emissioni. Insieme a Iveco potremo segnare un’accelerazione verso un trasporto merci più sostenibile proprio perchè comprende sia soluzioni tecnologicamente pronte e immediatamente utilizzabili, come il biocarburante HVO, di cui Eni è il secondo produttore europeo, e il biometano, sia lo studio congiunto di soluzioni che saranno pronte a medio e lungo termine, come la rete a idrogeno e l’elettrificazione dei veicoli commerciali, riconoscendo che la complessità della transizione energetica richiede il contributo sinergico e la lungimiranza di tutti gli attori della filiera”, ha aggiunto. “Proseguiamo nel nostro cammino verso la decarbonizzazione della mobilità delle merci, utilizzando tutte le opzioni a nostra disposizione e perseguendo ogni possibile sviluppo,” ha commentato Luca Sra, president Truck Business Unit di Iveco Group. “Questa collaborazione con Eni è un ulteriore passo in avanti per centrare l’obiettivo di Iveco Group di raggiungere le zero emissioni nette di CO2 entro il 2040 e ci permetterà di massimizzare esperienze che per entrambi sono già vaste e fondate su anni di ricerca e di applicazione sul campo, nonchè di progettare nuove soluzioni per i nostri clienti, che siano efficaci dal punto di vista ambientale ed efficienti in termini di riduzione dei costi associati alla gestione dell’intero ciclo di esercizio di un veicolo”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Iveco-

Arriva a Torino il Roadshow della Sostenibilità di McDonald’s

TORINO (ITALPRESS) – Il Roadshow della Sostenibilità di McDonald’s, progetto che sancisce l’impegno dell’azienda in tema di economia circolare, arriva a Torino nel ristorante di via Sant’Ottavio che ha ospitato la quarta tappa.
L’iniziativa nasce da un accordo fra McDonald’s Italia, Comieco e Seda International Packaging Group che ha l’obiettivo di delineare il percorso di transizione ecologica comune, diminuire l’impatto dell’utilizzo di imballaggi monouso nel settore della ristorazione veloce, privilegiando materie prime rinnovabili, riciclabili e riciclate come la carta, a monte, e assicurando la corretta raccolta differenziata e gestione dei rifiuti, a valle. Un obiettivo raggiungibile anche grazie al contributo di FISE Assoambiente, Utilitalia e, nel territorio di Torino in particolare, di Amiat, quotidianamente impegnati nella raccolta e gestione degli scarti urbani.
I ristoranti McDonald’s, che entro quest’anno saranno attrezzati per raggiungere il 100% di riciclo del packaging, rappresentano un luogo di educazione e sensibilizzazione al corretto comportamento di differenziazione dei rifiuti per milioni di consumatori al giorno.
McDonald’s presenta i suoi packaging interamente in carta certificata e riciclabile, coronamento di un impegno verso la progressiva eliminazione della plastica monouso negli imballaggi che ha portato a un risparmio di 1000 tonnellate di plastica all’anno.
A questo si affianca l’implementazione di nuove aree di valorizzazione dei rifiuti in sala e nei dehors che facilitano la corretta raccolta differenziata attraverso piccoli gesti quotidiani. Queste nuove aree destinate alla differenziazione dei rifiuti saranno supportate da una campagna di comunicazione sui punti vendita rivolta ai consumatori.
“Siamo lieti di portare sulla piazza di Torino questa importante iniziativa che ci rende davvero orgogliosi e aggiunge un ulteriore tassello al nostro percorso di attenzione verso la sostenibilità ambientale. McDonald’s, come luogo di incontro di milioni di Italiani, può giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica e contribuire a educare, sensibilizzare e velocizzare questo processo, a partire dalla corretta gestione dei rifiuti da parte dei consumatori”, afferma Dario Baroni, AD di McDonald’s Italia.
“L’accordo con Mcdonald’s e Seda mette in evidenza l’impegno per far sì che gli imballaggi in carta utilizzati anche nei ristoranti siano sempre più facili da riciclare, grazie ad una progettazione all’avanguardia, ad un sistema di raccolta efficiente ed a conferimenti corretti da parte dei consumatori” commenta Roberto Di Molfetta, Vicedirettore Generale Comieco. “Questi passaggi sono fondamentali per un buon riciclo nei punti vendita Mcdonald’s e nel consumo a casa prestando sempre attenzione che residui di cibo o altri prodotti diversi dalla carta finiscano nei contenitori dedicati e non nella differenziata dei materiali cellulosici. Nei primi 3 mesi del 2022, Comieco ha gestito a Torino – tramite la convenzione con Amiat – l’avvio a riciclo di oltre 2.100 tonnellate di imballaggi cellulosici, a fronte delle quali ha erogato circa 325.000 euro in corrispettivi economici, numeri che possono crescere ulteriormente con la condivisione di un percorso verso la piena sostenibilità anche nell’ambito della ristorazione informale”.
“Insieme a McDonald’s abbiamo fatto una lunga strada sia sul fronte dell’innovazione, che della sostenibilità”, dichiara Armando Mariano, R&D Material & Product Director di Seda International Packaging Group. “L’iniziativa di oggi ha un significato fondamentale per due aspetti: il valore sociale ed educativo, dove il consumatore diventa un attore protagonista nel concretizzare i valori dell’economia circolare; e l’impatto positivo sulla sostenibilità. Sul piano della logica ambientale, infatti, l’impatto del monouso, riciclabile e realmente riciclato, è significativamente migliore rispetto a ogni alternativa riutilizzabile, come scientificamente provato dallo studio LCA di Ramboll. Quando l’imballaggio monouso in carta è riciclato al 100%, si amplificano ulteriormente i vantaggi ambientali, come ad esempio il consumo di acqua potabile che è 291 volte in meno rispetto a quello delle stoglie riutilizzabili”.
“La corretta gestione dei rifiuti da parte di grandi realtà del settore ristorazione come McDonald’s – aggiunge Christian Aimaro, presidente di Amiat Gruppo Iren – è di sicuro uno degli aspetti più importanti per il raggiungimento di significativi risultati in termini di riduzione della produzione di rifiuti e di raccolta differenziata nelle grandi città. L’attenzione dimostrata dai partner di questa iniziativa non solo sugli aspetti di gestione dei rifiuti, ma anche verso le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione dimostra come il coinvolgimento dei cittadini sia uno strumento fondamentale per la diffusione di una corretta cultura dell’ambiente e del rispetto del territorio”.

– foto xb2 –

(ITALPRESS).