ROMA (ITALPRESS) – Tutti gli immobili utilizzano il 100% di energia da fonte rinnovabile, grazie al servizio Carbon Footprint Findomestic tutti i clienti possono monitorare e calcolare l’impatto di CO2 dei loro consumi quotidiani o ancora, grazie a soluzioni dedicate, usufruire di tassi agevolati per l’acquisto di beni green. Sono soltanto alcune delle azioni concrete messe in campo per la transizione ecologica da Findomestic Banca, società del Gruppo BNP Paribas leader nel credito al consumo in Italia che opera al servizio di oltre due milioni di clienti.
“Anche una banca – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Findomestic Banca, Gilles Zeitoun – può giocare un ruolo fondamentale nel favorire la transizione ecologica, un processo oggi più che mai necessario. L’impegno di Findomestic, avviato già da tempo, passa attraverso la concretezza di azioni precise e obiettivi misurabili che possano rendere dipendenti e clienti orgogliosi di contribuire a rendere migliore il futuro del pianeta, ma anche di singole comunità e territori”.
Già dal 2013 Findomestic utilizza tecnologie che consentono di monitorare in tempo reale i consumi di energia elettrica nei propri immobili. Strumenti che permettono di individuare anomalie e sprechi, ma anche le aree di miglioramento. Tutti gli immobili della Banca utilizzano il 100% di energia da fonti rinnovabili. Un impegno sul fronte del risparmio energetico riconosciuto a livello internazionale: Findomestic è stata tra le prime aziende italiane a ricevere la certificazione Leed Gold (Leadership in Energy and Environmental Design) per la sede di via Pratese, frutto di un progetto di ristrutturazione in chiave ecosostenibile di un ex edificio industriale. Anche la nuova sede di Firenze, che da fine 2023 ospiterà fino a 1.600 dipendenti, è candidata all’ottenimento della certificazione: sarà un’eccellenza nella riduzione dei consumi energetici, raccolta e riutilizzo delle acque piovane e nell’efficiente gestione di scarti e rifiuti. Grazie a una collaborazione con Treedom, la prima realtà online che permette di piantare alberi a distanza (dal 2010 oltre 1.000.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia) Findomestic ha, inoltre, reso possibile la piantumazione di oltre 4.000 alberi.
Con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica e sensibilizzare ai temi dell’ecososensibilità i propri clienti, Findomestic Banca ha avviato partnership con alcune tra le realtà più innovative nel panorama internazionale. Grazie alla convenzione siglata con Tate, società che fornisce energia certificata al 100% da fonti rinnovabili, i clienti possono ottenere offerte speciali dedicate per le proprie forniture.
Grazie all’implementazione del servizio Carbon Footprint nell’app Findomestic i clienti della banca possono monitorare e calcolare la produzione di CO2 nei loro consumi quotidiani rendendo così il proprio stile di vita sempre più consapevole ed ecosostenibile. Findomestic sta cominciando a distribuire nuove carte di credito o debito biodegradabili e certificate che vanno a sostituire quelle in scadenza. Tutte le carte sono realizzate in PLA (un materiale derivato dalla trasformazione degli zuccheri del mais) ed entro il 2024 rappresenteranno il 100% delle carte emesse. E’ possibile, inoltre, richiedere finanziamenti e carte di credito o aprire un conto corrente in totale assenza di documentazione cartacea grazie alla firma digitale. La Banca, inoltre, sostiene i propri clienti nel passaggio a un’auto più ecologica: grazie all’app Fleetmatica è possibile identificare la migliore alternativa di auto per ottenere risparmi economici ed energetici in termini di CO2 e PEE (Percorrenza Elettrica Equivalente).
Le iniziative rivolte ai clienti si completano anche con l’offerta di soluzioni di credito a tasso agevolato per l’acquisto di beni green, da quelli afferenti all’area della mobilità sostenibile a quelli del comparto casa che permettono di ridurre l’impatto ambientale della propria abitazione.
Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di Findomestic Banca passa necessariamente attraverso la quotidianità lavorativa dei propri dipendenti. Per questo è stato attivato il progetto “No Plastic” che ha l’obiettivo di ridurre il consumo di plastica usa e getta in azienda attraverso alcune semplici azioni quali l’introduzione di cialde compostabili per il caffè, l’utilizzo di borracce e fontanelle di acqua potabile o l’eliminazione dei cestini dell’indifferenziata per agevolare e incentivare la raccolta differenziata. Per le loro ricerche online, tutti i dipendenti usano quotidianamente il motore di ricerca Ecosia (da circa 2 anni è quello scelto da Findomestic) che utilizza i propri ricavi per piantare alberi.
La Banca pensa anche alla sostenibilità del tragitto casa-ufficio grazie a un servizio di bike sharing con bici elettriche a disposizione dei dipendenti Findomestic di Firenze e favorendo il carpooling attraverso una collaborazione con l’app Jojob così da ridurre consumi e costi di trasporto. Per le attività di volontariato dei dipendenti è in atto una collaborazione con Legambiente e Wwf.
“L’attenzione all’ambiente e la determinazione a partecipare e favorire la transizione ecologica – conclude Gilles Zeitoun – sono parte di una visione di crescita e innovazione che continua nel tempo e che ha l’obiettivo di individuare sempre nuovi strumenti e forme per rendere questo impegno concreto ed efficace”.
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Findomestic punta sulla transizione ecologica
Economia circolare, Enea sperimenta gli Urban Living Lab
ROMA (ITALPRESS) – Educare all’economia circolare attraverso il coinvolgimento dei cittadini nella promozione di buone pratiche e attività di formazione. Sono questi gli obiettivi del progetto RECiProCo, realizzato grazie a una convenzione tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico, che mirano a un cambiamento dei comportamenti verso un consumo più consapevole e responsabile e alla diffusione di best practice sul territorio.
“ENEA coordinerà e faciliterà le attività di interazione tra i soggetti coinvolti, con l’obiettivo di individuare e condividere potenziali soluzioni, strumenti e buone pratiche per la transizione circolare dei territori”, sottolinea Claudia Brunori, Responsabile della divisione ENEA di “Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli” e del progetto per l’Agenzia.
Per realizzare nuove forme di comunicazione tra esperti e cittadini, ENEA ha scelto come strumento gli “Urban Living Lab”, ecosistemi in cui cittadini di un’area territoriale circoscritta si confrontano con esperti per sperimentare idee innovative, soluzioni e scenari.
In questa prima fase sono previsti tre Urban Living Lab a Bologna, Taranto e Anguillara Sabazia (Roma); gli incontri sul territorio con esperti di ENEA inizieranno dopo aver promosso una fase di scouting per raccogliere le adesioni di cittadini e associazioni. Nel frattempo, fino al 15 aprile i cittadini residenti nelle tre aree pilota possono partecipare al sondaggio finalizzato al potenziamento delle attività di economia circolare nel proprio territorio cliccando sul nome della propria località: Bologna, Taranto e Anguillara e zone limitrofe.
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Sicily by Car, da Intesa Sanpaolo 15 mln per vetture a ridotto impatto ambientale
PALERMO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo sottoscrive un finanziamento di 15 milioni di euro, con garanzia green di SACE, in favore della flotta sostenibile di Sicily By Car, società a capitale interamente italiano, leader nazionale nel settore dell’autonoleggio.
Nata in Sicilia nel 1963, l’azienda oggi vanta un network con 53 uffici dislocati nelle più importanti città, presso gli aeroporti internazionali ed intercontinentali e nelle località di maggiore interesse turistico, con una flotta media di circa 9.500 autovetture nel 2021. Quello concesso dal Gruppo Intesa Sanpaolo all’azienda siciliana è un finanziamento S-Loan ESG in funzione della politica di approvvigionamento adottata dalla Società, che integra considerazioni ambientali e introduce nella flotta aziendale una quota di nuovi automezzi a ridotto impatto ambientale.
Sicily by Car Spa è attualmente il quarto operatore dell’autonoleggio a breve e medio termine in Italia, per dimensioni del parco auto e volume d’affari, dopo le “Big Three” internazionali (Europcar, Avis, Hertz). Dotata di un ampio parco auto, vario per modelli e caratterizzato da equipaggiamenti full optional, è attiva nel noleggio di berline, minivans, cabriolet, scooter e furgoni merci e ha scelto di attuare una svolta green, orientando la propria scelta verso vetture ibride, che assicurano consumi ed emissioni ridotte.
Gli interventi finanziati, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico, rientrano negli obiettivi del Green New Deal, il piano che promuove un’Europa circolare, moderna, sostenibile e resiliente. SACE, istituzione a sostegno dello sviluppo del sistema Paese, riveste ruolo centrale nell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano, come previsto dal D.L. “Semplificazioni” di luglio 2020 (76/2020). La società guidata da Pierfrancesco Latini, infatti, può rilasciare ‘garanzie green’ su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti. Dall’entrata in vigore del Decreto è stato istituito un team di specialisti trasversale alle varie funzioni aziendali, che racchiude professionalità diverse e complementari, in grado di rispondere a 360° alle esigenze di questa nuova operatività di SACE. L’intervento a supporto di Sicily By Car si è concluso grazie all’impegno dell’ufficio di Palermo, una delle 14 sedi territoriali di SACE in Italia, e della Task Force Green, istituita per rispondere alle esigenze della nuova operatività legata al Green New Deal.
“Questo finanziamento da parte di Intesa Sanpaolo è una grande attestazione di fiducia e di stima nei confronti della nostra azienda – dice Tommaso Dragotto, Presidente di Sicily By Car – La Compagnia ha dimostrato il suo costante sviluppo e la sua solidità economico-finanziaria, in grado di garantire ad uno dei nostri primari stakeholder stabilità e crescita che, grazie a questo finanziamento, riceverà certamente un’ulteriore e significativa accelerazione. La transizione ecologica promossa dal PNRR si conferma, grazie alla riconversione della nostra flotta con auto green di ultima generazione, un obiettivo primario e rispecchia la responsabilità sociale e l’impegno di Sicily by Car verso l’improrogabile traguardo di una mobilità sempre più sostenibile e responsabile”.
“L’operazione con Sicily By Car conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo per ridefinire le strategie d’impresa in chiave innovativa e sostenibile, assicurando il supporto finanziario per gli investimenti con una forte valenza in termini di sostenibilità sotto il profilo ambientale e sociale, in coerenza con le iniziative del PNRR – afferma Giuseppe Nargi, Direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo – Questo finanziamento oltre a rimarcare l’attenzione di Intesa Sanpaolo nei confronti del tessuto economico dell’Italia meridionale, rappresenta un contributo importante alla realizzazione di un modello di economia responsabile, capace di ridurre l’inquinamento e garantire una efficiente gestione dell’energia”.
“Con questa operazione consolidiamo il rapporto già avviato con Sicily By Car, nostro importante cliente, che continuiamo a supportare nel suo percorso di crescita sostenibile verso una mobilità a minori emissioni inquinanti”, ha sottolineato Antonio Bartolo Responsabile Mid Corporate Sud di SACE – Grazie alla convezione green con Intesa Sanpaolo, abbiamo risposto alle esigenze dell’azienda in modo rapido, attraverso un processo digitalizzato. Questo rafforza il nostro impegno al fianco delle eccellenze del territorio, che vogliono essere protagoniste della transizione ecologica del Paese”.
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Imprese, partnership Sace-BPER Banca a sostegno dei progetti “green”
ROMA (ITALPRESS) – SACE e il Gruppo BPER Banca rafforzano la loro collaborazione, siglando un accordo che ha l’obiettivo di supportare le imprese italiane che intendono investire per ridurre il proprio impatto ambientale. La partnership prevede che SACE possa garantire i finanziamenti “green” erogati dal Gruppo BPER Banca in Italia, cioè finalizzati alla realizzazione di progetti di mitigazione e prevenzione dei cambiamenti climatici, riduzione delle attività inquinanti, protezione delle risorse idriche e marine, salvaguardia e ripristino delle biodiversità e degli ecosistemi, mobilità sostenibile, circular economy, in linea con la tassonomia definita dall’Unione Europea.
Le aziende destinatarie dei finanziamenti – società di capitali con fatturato fino a 500 milioni di euro – potranno beneficiare della garanzia green di SACE all’80%, rilasciata a condizioni di mercato, attraverso un processo standardizzato e digitalizzato.
“L’accordo con Sace – spiega Stefano Rossetti – Vice Direttore Generale di BPER Banca – rappresenta un ulteriore passo nella nostra ampia proposta di soluzioni finanziarie a supporto della transizione energetica delle imprese verso modelli di produzione a minore impatto ambientale, anche in coerenza con gli obiettivi del PNRR. Sace Green Loan si configura, infatti, come lo strumento di finanziamento strategico che, abbinato alle misure agevolate rese operative dal PNRR, permetterà al Gruppo BPER di essere promotore del rilancio delle imprese italiane”.
In BPER Banca la sostenibilità è un elemento fondamentale del modello di business e l’Istituto ha intrapreso da anni un percorso di azioni e obiettivi concreti che hanno effetti positivi sui cittadini creando valore condiviso per tutta la società. Tra le varie attività svolte, va segnalato il recente completamento, insieme ad Arca Sgr, di un progetto di piantumazione di 850 alberi a Castelfranco Emilia (Modena), mentre presso il Centro Direzionale della Banca è attivo da più di un anno un grande Parco Fotovoltaico, con impatti positivi sulla riduzione delle emissioni e sulla qualità dell’aria.
Il Gruppo BPER, inoltre, è una delle banche in Italia ad aver istituito un Ufficio ESG Strategy in staff alla Presidenza del Consiglio di Amministrazione, al fine di guidare e supervisionare le iniziative in questo ambito”. Maggiori approfondimenti sono disponibili nel Bilancio di Sostenibilità 2021, disponibile su istituzionale.bper.it. “L’intesa con BPER – ha dichiarato Pierfrancesco Latini, Amministratore Delegato di SACE – dimostra l’impegno che stiamo mettendo in campo, insieme a tutto il sistema bancario, per promuovere la transizione ecologica dell’Italia, anche come leva per gli investimenti del PNRR. Uno sforzo sinergico, che partnership come questa consolidano. Questi accordi con gli istituti di credito consentono di supportare al meglio le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, che intendono ridurre il proprio impatto ambientale e avviare una trasformazione sostenibile, beneficiando di procedure snelle e veloci”.
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Marevivo, ripulita dai volontari la spiaggia di Acquatina a Lecce
LECCE (ITALPRESS) – In occasione della Giornata Nazionale del Mare, i volontari della Delegazione regionale Marevivo Puglia tornano per il secondo anno consecutivo a colorare di blu la spiaggia libera di Acquatina a Lecce, una delle spiagge adottate nel 2021 con il patrocinio del Comune, nell’ambito della campagna nazionale di Marevivo “Adotta una spiaggia”, che promuove attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia.
Un team composto da operatori Marevivo e da docenti, educatori e studenti del Liceo Artistico e Coreutico Statale “Ciardo Pellegrino” di Lecce – alcuni dei quali con bisogni educativi speciali – ha ripulito il tratto lungo oltre 2km di spiaggia libera nella zona del Bacino di Acquatina, permettendo il recupero di oltre 100 kg di spazzatura, quasi tutto materiale plastico di vario tipo, bastoncini di cotton fioc e tante retine da mitilicoltura oltre a rifiuti di ingombranti come cartelli autostradali e sedie in plastica e ombrelloni. I rifiuti raccolti sono stati correttamente avviati a smaltimento differenziato in collaborazione con l’Ufficio Ambiente del Comune di Lecce.
“L’attività di Marevivo è un ottimo esempio di cittadinanza attiva e impegno a tutela dell’ambiente e della bellezza di uno dei più suggestivi tratti di costa del litorale leccese – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini – ciascuno per la sua parte, cittadini, istituzioni, organizzazioni, può contribuire alla cura delle spiagge e diffondere buone pratiche per la loro tutela”.
“Queste giornate non rappresentano solo un risultato importante dal punto di vista ambientale, ma anche uno straordinario lavoro di rete e di collaborazione fra associazioni, istituzioni locali, scuole, ricercatori e cittadini. Come Marevivo da sempre diffondiamo il messaggio che il cambiamento è possibile grazie alle azioni individuali e alla forza della comunità, con l’obiettivo di proteggere il mare e quindi la vita dell’uomo sulla Terra e di promuovere contemporaneamente i principi di collaborazione e di pace. Inoltre l’impegno per l’ambiente può avere carattere di inclusività e supportare le strategie per la valorizzazione delle differenze”, ha dichiarato Antonella Leone, Referente scientifico della Delegazione regionale Puglia.
“Siamo lieti di aver contribuito alla realizzazione e al successo di questa giornata, a fianco del Comune di Lecce e di Marevivo – è il commento della dirigente del Liceo Ciardo Pellegrino di Lecce Tiziana Paola Rucco -. Il lavoro di squadra e la condivisione degli intenti sono il presupposto essenziale per azioni efficaci e di reale impatto sulla comunità territoriale. Nella progettazione del curriculum di educazione civica tra i nuclei fondanti si annoverano lo sviluppo sostenibile e l’educazione ambientale, quindi con le attività odierne, gli studenti hanno operato buone prassi consolidando processi formativi e didattici”.
All’attività di cleanup della spiaggia seguirà nelle prossime settimane il posizionamento di pannelli divulgativo-informativi alla presenza del sindaco Salvemini e degli assessori alle Marine Rita Miglietta e all’Ambiente Angela Valli. I cartelli permetteranno a cittadini e turisti di comprendere appieno il valore dell’area a livello naturalistico, ecologico e di biodiversità, ma anche di scoprire come evitare comportamenti dannosi per la salute del mare e dell’uomo.
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Gruppo Cap, dalla Bei 100 mln per potenziare la rete idrica di Milano
MILANO (ITALPRESS) – Per Gruppo CAP è in arrivo un finanziamento “green” di 100 milioni di euro dalla Banca Europea per gli investimenti (BEI) per potenziare le infrastrutture nel settore idrico della Città metropolitana di Milano. BEI sosterrà, quindi, il piano industriale 2022-2025 del Gruppo CAP, presentato lo scorso maggio, che prevede interventi per circa 450 milioni di euro in 5 anni. Il finanziamento europeo è stato ufficializzato nella nuova sede di Cap in via Rimini a Milano, con la firma dell’accordo da parte di Gelsomina Vigliotti, vice presidente di BEI, e Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. E’ tra i primi “Prestiti Verdi” (“Green Loans”) della Banca Europea per gli Investimenti nel settore idrico in Italia.
Lo stanziamento, che si inserisce nelle politiche ambientali di BEI ed è coerente con il “Green New Deal” della Regione Lombardia, servirà a sostenere un piano di investimenti di 200 milioni di euro mirato a migliorare la copertura, la qualità e la resilienza dei servizi idrici del territorio servito da Gruppo CAP, a beneficio di cittadini e ambiente. I 200 milioni saranno, infatti, destinati a realizzare 44 progetti con l’obiettivo di minimizzare le perdite sugli oltre 6.400 km della rete idrica, migliorare la qualità dell’acqua erogata e depurata, potenziare ed efficientare gli oltre 6.600 km della rete fognaria, realizzare progetti di economia circolare e ridurre drasticamente la dipendenza energetica e le emissioni climalteranti.
“Grazie a questo ‘Green Loan’, il Gruppo CAP migliorerà la qualità dell’acqua erogata e depurata e potenzierà la rete fognaria a beneficio di oltre due milioni di cittadini lombardi, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’azione climatica e alla cura dell’ambiente”, ha affermato Gelsomina Vigliotti, vice presidente di BEI, tra i maggiori finanziatori del settore idrico a livello mondiale, con più di 1.600 progetti e quasi 79 miliardi di euro di finanziamenti erogati. Nel 2021 la “Banca del clima dell’UE”, così come è definita BEI, ha inoltre finanziato progetti idrici per circa 1,63 miliardi di euro, contribuendo a fornire un migliore accesso all’acqua potabile per circa 10 milioni di persone.
Soddisfazione è espressa anche da Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP: “Siamo molto lieti per il sostegno di BEI ai progetti che intendiamo realizzare nei prossimi anni – ha affermato -. Questo finanziamento ci consentirà di perseguire con ancora maggiore impegno e decisione gli obiettivi identificati nel nostro piano di sostenibilità, secondo tre ambiti d’azione principali per rispondere alle principali sfide di sostenibilità di oggi e del prossimo futuro: l’economia circolare, per recuperare materiali ed energia dai rifiuti, ridurre le emissioni e l’utilizzo di energia da fonti non rinnovabili; la protezione della risorsa idrica riducendo le inefficienze e migliorando la qualità dell’acqua erogata, e il miglioramento della resilienza del territorio che serviamo”.
Complessivamente il piano di investimenti finanziato da BEI prevede la realizzazione di 20 opere nell’ambito dell’acquedotto, 14 nell’ambito della rete fognaria, 9 in ambito depurazione e 1 per altre attività idriche. Interventi essenziali per gestire le acque meteoriche e aumentare la resilienza del sistema a fronte dei cambiamenti climatici, ottimizzare il processo per la riduzione dei consumi energetici e dei fanghi di depurazione, e proseguire sul fronte del recupero di energia dagli scarti con progetti come la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, il nuovo impianto che combina termovalorizzatore e depuratore e che rappresenta il primo esempio in Italia di simbiosi industriale a zero emissioni di CO2. Gli interventi saranno valutati in linea con gli accordi di Parigi e con gli obiettivi a basse emissioni di carbonio della Climate Bank Roadmap della BEI.
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Riparte la campagna nazionale di Marevivo “Adotta una spiaggia”
ROMA (ITALPRESS) – Al via per il secondo anno la campagna nazionale di Marevivo “Adotta una spiaggia”, lanciata dall’Associazione per promuovere attività di pulizia, osservazione e valorizzazione di decine di spiagge in tutta Italia, dalla Liguria alla Sardegna, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia.
La spiaggia è il luogo dove la terra incontra il mare, segnando il confine fra due ambienti naturali straordinari, veri e propri scrigni di biodiversità, oggi sempre più minacciati dall’uomo. Per questo, “Adotta una spiaggia” si pone come obiettivo quello di svolgere azioni concrete per contrastare le ripercussioni pericolose dell’intervento umano su questo ambiente naturale così fragile, che purtroppo siamo abituati a considerare solo in estate e come “accessorio” rispetto al mare.
«Le spiagge sono uno degli habitat con il peggiore stato di conservazione non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo e le principali minacce arrivano proprio dalle attività umane, come l’inquinamento, la cementificazione delle coste e il turismo irresponsabile», dichiara Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo. «Quando pensiamo alla spiaggia spesso non ci rendiamo conto che si tratta di un complesso ecosistema ricco di biodiversità che ospita centinaia di specie animali e vegetali. Per questo abbiamo particolarmente a cuore questa campagna che vuole coinvolgere attivamente le persone a guardare la spiaggia non come qualcosa da sfruttare nei mesi estivi, ma come un ambiente prezioso da preservare tutto l’anno», aggiunge.
A un anno dal lancio, la campagna ha visto coinvolti oltre 2000 volontari delle Delegazioni di Marevivo e centinaia di giovanissimi su tutto il territorio nazionale nelle attività di pulizia manuale e periodica di 20 spiagge italiane – grazie alle quali sono state rimosse circa 15 tonnellate di rifiuti – nell’installazione di pannelli divulgativi per sensibilizzare cittadini e turisti al valore naturalistico ed ecologico delle spiagge “adottate” e all’acquisizione di comportamenti rispettosi del mare e nella liberazione di esemplari di tartaruga marina Caretta caretta curate nei centri di recupero.
Tutti possono scegliere direttamente dal sito di Marevivo quale spiaggia “adottare”, optando per una a cui si è fortemente legati o piuttosto per una spiaggia lontana ma particolarmente preziosa dal punto di vista della biodiversità. Grazie alle donazioni sarà possibile non solo confermare le attività già proposte, ma integrarle con alcune interessanti novità, che verranno attuate già dalle prossime settimane. Ad esempio in Puglia verranno posizionate nella spiaggia Baia Jalillo di Peschici tre mini isole ecologiche per promuovere la raccolta differenziata dei rifiuti tra i bagnanti, mentre in Sardegna verranno fornite ai volontari delle biciclette fornite di cestello per raccogliere e trasportare i rifiuti.
Oltre all’ampia adesione dei cittadini, il patrocinio di amministrazioni comunali, aree protette e parchi, la campagna ha ottenuto il supporto di istituzioni, associazioni, istituti scolastici e preziosi partner commerciali – come il Gruppo Pellicano Hotel, Banor, Rilastil e Nautor’s Swan – che hanno deciso di supportare Marevivo con azioni concrete di sostenibilità ambientale per la salvaguardia del mare e dell’ambiente.
Questo ha permesso l’adozione di due nuove spiagge: la Spiaggia Grande di Calasetta, in Sardegna, dove sono previste attività di pulizia con il patrocinio del Comune, e la spiaggia della Licinella, a Paestum, in cui verranno installati pannelli divulgativi.
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Differenziata, dal governo Musumeci altri 15 mln ai comuni virtuosi
CATANIA (ITALPRESS) – Il governo Musumeci destinerà altri 15 milioni di euro da ripartire tra i circa 230 Comuni siciliani virtuosi che nel 2021 hanno superato il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti. L’hanno reso noto il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Daniela Baglieri questa mattina alle Ciminiere di Catania in occasione della premiazione agli enti locali “ricicloni”. Presente anche il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, Calogero Foti.
Di questa somma, 10 milioni sono destinati a incentivare iniziative utili per incrementare i livelli di riciclo, sulla base di schede progettuali che gli enti territoriali dovranno presentare all’assessorato in tempi brevi. I restanti 5 milioni saranno destinati a progetti pilota innovativi e condivisi per attività mirate alla riduzione dei rifiuti e all’incentivazione alla raccolta differenziata.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati gli attestati di merito ai primi cittadini dei 167 Comuni che (in base ai dati certificati relativi al 2020) hanno superato la quota del 65 per cento di differenziata e dei 97 enti che hanno raggiunto quota 50 per cento. Una menzione speciale è andata a sei enti locali che si sono contraddistinti per gli incrementi nella differenziata: Pagliara (+43%) e Gallodoro (+35%), nel Messinese, e Castelvetrano (+31%), in provincia di Trapani, che hanno superato quota 50 per cento; Castelmola (+26%) e Letojanni (+23%), sempre in provincia di Messina e Cefalà Diana (+17,5%), nel Palermitano, ancora sotto il 50 per cento. “In pochi anni – ha detto il presidente Musumeci – la raccolta differenziata nell’Isola è passata dal 19% (del 2018) al 50%. Una bellissima testimonianza di civiltà ottenuta grazie all’impegno dei sindaci, alla collaborazione dei cittadini e all’attività di sprone messa in campo quotidianamente dalla Regione. Essere arrivati a queste percentuali è davvero un grande passo avanti in una terra che, invece, era abituata a considerare il rifiuto soltanto un problema, possibilmente da affidare alla Regione anche per risolvere problemi di ordinaria gestione che attengono alla responsabilità e alla competenza dei Comuni”.
“E’ chiaro, però – ha aggiunto il governatore – che la soluzione definitiva, insieme a una migliore raccolta differenziata, può arrivare dai termoutilizzatori. Il nucleo di valutazione della Regione ha già esaminato le sette offerte pervenute a seguito dell’avviso pubblicato dal dipartimento regionale dei Rifiuti. Entro l’anno completeremo le procedure per guardare avanti con ottimismo e in tre anni i due impianti potrebbero essere realizzati”. “Abbiamo trovato – ha aggiunto l’assessore Baglieri – una Sicilia con un tasso di differenziata molto basso, stiamo crescendo costantemente e oggi è un momento importante per premiare e riconoscere gli sforzi fatti da ben 167 Comuni nel 2020. E nel 2021, ve lo anticipo, i Comuni virtuosi sono già oltre 230. Un processo in itinere, quindi, che va supportato e che come governo regionale stiamo provando a promuovere con tutte le forze presso i Comuni. Dobbiamo farlo, perchè occorre passare dal modello delle discariche a quello del compostaggio, che significa non solo smaltimento dei rifiuti ma anche produzione di energia”.
Questo l’elenco dei i 167 Comuni premiati che nel 2020 hanno che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata. Grazie a questa performance a ciascuno di essi è già stato assegnato un contributo – costituto da una somma fissa di 8.982 euro e una parte variabile in base alla popolazione – in ripartizione dei complessivi 3 milioni di euro stanziati dal decreto inter-assessoriale (Economia e Autonomie locali) firmato da Gaetano Armao e Marco Zambuto. Provincia di Agrigento (25): Agrigento, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Naro, Racalmuto, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Bèlice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula.
Provincia di Caltanissetta (13): Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Resuttano, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno e Villalba.
Provincia di Catania (23): Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Linguaglossa, Maletto, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Scordia e Vizzini.
Provincia di Enna (5): Assoro, Cerami, Leonforte, Sperlinga e Troina.
Provincia di Messina (29): Acquedolci, Alcara Li Fusi, Antillo, Caronia, Castel di Lucio, Furci Siculo, Itala, Limina, Longi, Mandanici, Mazzarrà Sant’Andrea, Mirto, Montalbano Elicona, Naso, Pagliara, Pettineo, Roccafiorita, Roccalumera, Rometta, San Marco d’Alunzio, Santa Teresa di Riva, Santo Stefano di Camastra, Scaletta Zanclea, Sinagra, Spadafora, Terme Vigliatore, Torrenova, Tusa e Villafranca Tirrena.
Provincia di Palermo (39): Alimena, Aliminusa, Altofonte, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Caccamo, Campofiorito, Camporeale, Chiusa Sclafani, Ciminna, Cinisi, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Giardinello, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Misilmeri, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Partinico, Piana degli Albanesi, Pollina, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Santa Cristina Gela, Terrasini, Torretta, Trappeto, Valledolmo e Ventimiglia di Sicilia. Provincia di Ragusa (8): Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa e Santa Croce Camerina. Provincia di Siracusa (6): Buccheri, Buscemi, Ferla, Melilli, Solarino e Sortino.
Provincia di Trapani (19): Buseto-Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Erice, Favignana, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, Partanna, Petrosino, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice e Vita.
(ITALPRESS).









