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Da Enel X e Ateneo Roma Tre l’Osservatorio Cibo ed Economia circolare

ROMA (ITALPRESS) – Enel X e l’Università degli Studi Roma Tre annunciano il lancio dell’Osservatorio Cibo ed Economia Circolare, il primo progetto del suo genere nel settore, che fornirà una chiara visione dello stato di maturità dell’economia circolare della filiera Italiana del cibo, coinvolgendo le più importanti realtà del settore. Le attività dell’Osservatorio si focalizzeranno sulla condivisione di buone pratiche per individuare gli attuali trend e gap della filiera al fine di identificare una roadmap di miglioramento in ottica sostenibile e circolare. “Con il lancio dell’Osservatorio Cibo ed Economia Circolare in collaborazione con l’Università Roma Tre si facilita la transizione ecologica per uno dei settori più importanti dell’ecosistema italiano attraverso il coinvolgimento attivo delle aziende per la misurazione del livello di maturità circolare e del ripensamento in questa chiave dell’intera catena del valore”, dichiara Marco Gazzino, Responsabile Innovability di Enel X (nella foto).
“La misurazione è la chiave di partenza per avviare un vero processo di miglioramento ed è per questo che mettiamo a disposizione dei nostri partner e clienti i migliori strumenti e le migliori soluzioni innovative in grado di rispondere alle specifiche esigenze, con l’obiettivo di traguardare il raggiungimento del più alto standard di sostenibilità”, aggiunge.
“Senza collaborazione tra il mondo delle università e quello delle imprese è molto difficile riuscire ad individuare le innovazioni necessarie a raggiungere la sostenibilità nel settore agroalimentare – afferma Carlo Alberto Pratesi, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Roma Tre -. Con questo progetto, investendo nell’analisi e nella condivisione delle migliori pratiche, vogliamo aiutare le imprese sul loro percorso verso l’economia circolare. Sappiamo, infatti, che anche alla luce delle opportunità aperte dal PNRR, il riutilizzo delle materie prime seconde e l’efficientamento energetico, oltre a migliorare le prestazioni ambientali può generare grandi benefici economici”.
A novembre, terminata l’analisi, verrà pubblicato un Report che mostrerà le macro-tendenze del settore; misurerà la capacità delle aziende del cibo di applicare i principi dell’Economia Circolare lungo tutta la filiera; evidenzierà le best practices e i gap, e infine proporrà un piano ambizioso su come integrare la circolarità in uno dei settori italiani maggiormente strategici per l’immagine del made in Italy nel mondo. Il Report si baserà su una metodologia innovativa di valutazione della circolarità, sviluppata da Enel X e dal team di ricerca del dipartimento studi aziendali dell’Università degli Studi Roma Tre, che consentirà di dare sostanza ai piani e alle strategie di sostenibilità e circolarità delle aziende e alla loro comunicazione verso gli stakeholders, compresi i consumatori. Un approccio circolare consente di cambiare radicalmente il paradigma del take-make-waste grazie all’applicazione di cinque modelli di business circolari (Input sostenibile, Prolungamento della vita, Riciclo e Riuso, Prodotto come servizio, Piattaforme di condivisione) che ridisegnano i processi produttivi, logistici, distributivi e le modalità di consumo con l’obiettivo di rendere il più efficiente possibile l’utilizzo delle risorse.
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Accordo Enea-Eni per la transizione ecologica ed energetica

ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente di Enea, Gilberto Dialuce, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, annunciano la sigla di un Joint Cooperation Agreement (JCA) che prevede la realizzazione di progetti nei settori della decarbonizzazione e transizione ecologica ed energetica. L’intesa, di durata triennale, riguarda lo sviluppo di prototipi, tecnologie e processi innovativi, studi di fattibilità e analisi di scenario, lo scambio di competenze e conoscenze e la promozione di iniziative congiunte per un valore di oltre 8 milioni di euro costituito dall’apporto di risorse umane, tecniche e finanziarie da entrambe le parti. “Grazie anche a un rapporto di collaborazione sempre più stretto con il mondo accademico e della ricerca, Eni sta notevolmente accelerando il suo percorso di sviluppo e applicazione di nuove forme di energia pulita. Il legame tra Eni e i centri di ricerca di eccellenza come ENEA assume un ruolo sempre più profondo e decisivo per poter tracciare insieme il futuro dell’energia, catalizzando competenze e capacità per implementare tutte le soluzioni disponibili in tempi rapidi” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
“Gli obiettivi imprescindibili che ci siamo dati al 2050, in termini di completo abbattimento delle emissioni nette dei nostri processi industriali e prodotti, implicano un ruolo prioritario e strategico dell’R&D. Solo attraverso una risposta comune e l’applicazione di tutte le tecnologie disponibili potremo infatti vincere questa grande sfida”.
“Quest’intesa consente di mettere le nostre competenze, infrastrutture e capacità di innovazione a disposizione di un’azienda leader a livello internazionale come Eni su temi strategici quali la decarbonizzazione, la sostenibilità e la transizione energetica ed ecologica attraverso l’attuazione di progetti concreti. L’accordo si inquadra nell’ambito della nostra mission nel campo della ricerca applicata per sviluppare partnership con le imprese, trasferendo tecnologie innovative e servizi avanzati per la crescita e la competitività” ha detto il Presidente dell’Enea, Gilberto Dialuce. “Quest’intesa, inoltre, rafforza la collaborazione già in atto con Eni nel Cluster Tecnologico Nazionale Energia, nel campo della fusione nucleare e in altre iniziative per l’economia circolare, il solare a concentrazione e l’accumulo termico”.
Nel dettaglio, l’accordo riguarda gli ambiti della produzione di energia da fonti rinnovabili e a basse emissioni di CO2, del supercomputing, della superconduttività e dell’economia circolare, tra cui processi innovativi per la valorizzazione degli scarti e per la produzione di biogas, biometano e di biochar, e prevede anche l’utilizzo delle infrastrutture e dei laboratori nei Centri Ricerche Enea. Per le fonti rinnovabili l’intesa prevede l’identificazione di contesti di utilizzo innovativi per il solare a concentrazione, valutando lo sviluppo di sistemi combinati di generazione e stoccaggio termico, la promozione di partnership nazionali ed internazionali per la progettazione di soluzioni industriali e la partecipazione congiunta a progetti di ricerca e sviluppo per la realizzazione e validazione di prototipi. Nell’ambito del supercomputing la partnership svilupperà, fra l’altro, tecnologie e hardware di nuova generazione per un innovativo sistema di High Performance Computing (HPC) ad alta efficienza energetica e di calcolo. Nel campo della superconduttività Enea ed Eni collaboreranno allo sviluppo di una tecnologia innovativa per il design e la realizzazione di un sistema di rilevazione e prevenzione del Quench (perdita delle caratteristiche superconduttive) in un magnete a superconduttori HTS. In questo settore, Eni ed ENEA sono già insieme in un’alleanza strategica per la realizzazione di un grande polo scientifico-tecnologico sulla fusione DTT (Divertor Tokamak Test) che verrà realizzato nel Centro Ricerche ENEA di Frascati (Roma).
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Wwf, 90% persone per un trattato globale contro la plastica in natura

ROMA (ITALPRESS) – In media circa il 90% delle persone intervistate in 28 paesi ritiene che avere un Trattato globale sulla plastica sia importante per affrontare efficacemente la crisi dell’inquinamento da plastica; inoltre, l’85% desidera che produttori e rivenditori siano ritenuti responsabili del fine vita degli imballaggi in plastica. L’opinione degli italiani intervistati è tra le top ten: siamo al 6′ posto con una percentuale del 94% degli intervistati a favore del trattato. Lo rivelano il WWF e la Plastic Free Foundation che hanno commissionato all’Ipsos un’indagine su oltre 20.000 cittadini tra i 17 e i 74 anni intervistati a fine 2021: si tratta del primo sondaggio completo e globale sulla necessità di un trattato per affrontare l’inquinamento da plastica. Questi risultati dovrebbero rafforzare ulteriormente l’urgenza di stabilire standard globali elevati per affrontare tutte le fasi del ciclo di vita della plastica e definire la strada per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2030.
I riflettori, infatti, ora sono puntati sugli Stati Membri che dovranno avviare negoziati alla prossima Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente prevista a fine febbraio.
Al Governo italiano il WWF chiede di correggere le disposizioni introdotte nella normativa italiana di recepimento della direttiva comunitaria ‘SUP’ sulla plastica monouso, rafforzando, come è stato chiesto dalla Commissione Europea, le misure che disincentivano il monouso e sostengono il ricorso a imballaggi riutilizzabili.
I risultati rendono evidente una schiacciante richiesta pubblica per un’azione ambiziosa e coordinata. Resta l’incognita su quanto questo forte sostegno pubblico globale si tradurrà nell’adozione di un Trattato globale efficace e giuridicamente vincolante: al momento sono oltre 150 gli stati membri delle Nazioni Unite che hanno formalmente chiesto un Trattato, ma a meno che questi appelli non siano seguiti dalla decisione di istituire un trattato di ampia portata che affronti tutto il ciclo di vita della plastica, non potremo risolvere la crisi dell’inquinamento da plastica.
I paesi dell’America Latina sono in testa con il 93% degli intervistati che riconosce l’importanza di un Trattato globale sulla plastica, seguiti dai cittadini europei coinvolti dall’indagine e quelli dell’area asiatica del Pacifico. La percentuale di persone che pensano che un Trattato sia importante è più alta in Messico (96%), Cina (95%) e Perù (95%), Italia al sesto posto con il 94% degli intervistati a favore.
Inoltre, circa tre quarti del campione di intervistati pensa che la plastica monouso debba essere bandita il prima possibile e l’82% afferma di voler acquistare prodotti la minore quantità c possibile di imballaggi in plastica.
“La crisi della plastica minaccia di sfuggirci di mano ed è giunto il momento che i governi di tutto il mondo se ne facciano carico proponendo una loro leadership. Migliaia di cittadini nel mondo hanno espresso la propria opinione. L’onere e l’opportunità spetta ora ai governi: adottare un Trattato globale sulla plastica – che sia legalmente vincolante e stabilisca regole e regolamenti globali che affrontino l’intero ciclo di vita della plastica – in modo da poter eliminare l’inquinamento da plastica nell’ambiente entro il 2030. Non possiamo permetterci nulla meno”, ha affermato Marco Lambertini, direttore generale WWF International.
“Sappiamo che i cittadini sono estremamente preoccupati per l’inquinamento da plastica ma l’azione individuale non è sufficiente. Servono regole e obiettivi chiari e ambiziosi in grado di cambiare il nostro rapporto con la plastica in modo da tutelare sia la nostra salute che quella dell’ambiente. Questo sondaggio è un chiaro invito, da parte di persone provenienti da ogni angolo del mondo, ai propri governi affinchè agiscano subito”, ha affermato Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia.
Il sondaggio ha anche rilevato che l’85% degli intervistati desidera che produttori e rivenditori siano ritenuti responsabili della riduzione, del riutilizzo e del riciclo degli imballaggi di plastica.
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Crea, a Expo Dubai le innovazioni per l’agricoltura sostenibile

ROMA (ITALPRESS) – Sostenibilità, resilienza e digitalizzazione: questo è il volto di un’agricoltura sostenibile e competitiva grazie allo sviluppo delle moderne tecnologie digitali, dell’economia circolare, della sicurezza alimentare e del mantenimento di alti standard di qualità nel quadro di regole globali. E’ quanto emerge a Expo Dubai in occasione della conferenza dedicata alla promozione delle best practices e delle esperienze condivise tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, accompagnato dalla nutrita rappresentanza del Crea.
Il Crea ha presentato alcune delle attività di ricerca con ricadute reali e concrete, in termini di soluzioni innovative e di processi di assistenza tecnica. In particolare, è stato presentato i-Guess Med, il sistema innovativo di supporto alle decisioni, basato sui big data e l’intelligenza artificiale, per la fertirrigazione efficiente e la gestione di malattie e di parassiti e il miglioramento delle condizioni climatiche delle serre orticole, in particolare per le piante di pomodoro in suolo e fuori suolo della Regione Mediterranea.
La seconda best practices è SimAgri, il simulatore di guida in grado sia di replicare un cantiere di lavoro agromeccanico, anche di notte, sia una situazione di guida su strada, utile per verificare le prestazioni delle macchine, per la formazione del personale in sicurezza e per massimizzare le possibilità in termini di utilizzo del prodotto e sostenibilità ambientale, offerte dalla agricoltura di precisione. Per quanto riguarda l’economia circolare è stato presentato il biochar, un carbone naturale, ottenuto, tramite un processo di pirolisi, da residui coltural. Consente sia di migliorare la fertilità fisica, chimica e biologica dei suoli, in particolare quelli aridi, sabbiosi e poveri di nutrienti e la ritenzione idrica e di nutrienti, sia di incrementarne il sequestro di carbonio, concorrendo a ridurre le emissioni di CO2 e, di conseguenza, a mitigare i cambiamenti climatici. Il Crea ha infine mostrato il valore aggiunto dell’integrazione tra tradizione e innovazione, nelle aree rurali. Sono state presentate tre esperienze dal Nord al Sud Italia nella progettazione di nuovi modelli di sviluppo che combinano prodotti agroalimentari locali di alto valore, patrimonio, paesaggio e turismo. Il progetto Crea Rete L.E.A.D.E.R., è un vero e proprio incubatore di progetti e strategie innovative che mettono al centro i territori rurali, coniugando coesione sociale e sostenibilità economica e ambientale.
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Acea Innovation-Federdistribuzione insieme per la transizione ecologica

ROMA (ITALPRESS) – ACEA Innovation e Federdistribuzione hanno sottoscritto un importante accordo programmatico per la realizzazione di progetti legati alla transizione ecologica. L’intesa, firmata da Valerio Marra, Amministratore Unico di Acea Innovation, e da Alberto Frausin, Presidente di Federdistribuzione , pone le basi di una collaborazione strategica per l’attuazione di iniziative nei settori della mobilità sostenibile, compostaggio diffuso ed efficienza energetica.
La collaborazione tra ACEA Innovation e Federdistribuzione – associazione che riunisce e rappresenta le aziende operanti nel settore della grande distribuzione moderna – consentirà alle imprese di poter individuare e applicare soluzioni studiate sulle proprie necessità e target specifici. Un supporto indispensabile per le aziende nel processo di transizione ecologica, in coerenza con le linee guida dell’Agenda 2030 e con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
ACEA Innovation, società del Gruppo ACEA che opera nei settori E-Mobility, Energy Efficiency e Waste Transition, conferma il suo ruolo di player nazionale di riferimento per lo sviluppo e la realizzazione di servizi innovativi ad alto valore aggiunto. Attraverso la progettazione e l’implementazione di soluzioni innovative basate sulle specifiche esigenze delle singole imprese, Acea Innovation metterà il suo know-how a disposizione delle associate di Federdistribuzione, accompagnandole nel processo di trasformazione verso modelli integrati di sviluppo sostenibile. Attraverso la propria piattaforma di gestione BOMTS, Acea Innovation è in grad o di offrire una vasta gamma di servizi dedicati e di monitorare i principali indicatori ambientali, per una corretta ottimizzazione dei consumi e una sempre maggiore riduzione degli impatti sull’ecosistema.
“Questa partnership ci consente di affiancare un settore di fondamentale importanza come quello della distribuzione moderna, con un approccio flessibile e integrato.
L’accordo testimonia la forte volontà della nostra azienda di dare il proprio contributo al piano nazionale per la transizione ecologica, in linea con le strategie che ci hanno visto, già nel 2021, impegnati al fianco degli enti locali e dei territori italiani come partner strategico per dare concretezza a progetti caratterizzati da una visione a 360 gradi sulle città del futuro, in ottica smart e sostenibile” ha commentato Valerio Marra, amministratore unico di ACEA Innovation.
“L’accordo permette alle aziende della distribuzione, che costituiscono una grande infrastruttura del Paese radicata su tutto il territorio nazionale, di poter collaborare con una realtà dotata della necessaria expertise e degli strumenti più avanzati nell’ambito della sostenibilità energetica – ha sottolineato Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione -. Abbiamo davanti l’opportunità di accelerare la transizione verso un modello più ecologico ed efficiente, elemento oramai fondamentale alla crescita del nostro sistema di imprese”.
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Confagricoltura e Assoverde a Myplant&Garden

ROMA (ITALPRESS) – Il verde fa bene alla salute fisica e mentale. Essere circondati dal verde ha un impatto benefico a qualsiasi età. In Giappone, Regno Unito e in quattro province del Canada i medici possono prescrivere, come trattamento, di trascorrere del tempo passeggiando in aree naturali così, oltre a migliorare le condizioni fisiche e mentali si sostiene l’importanza dell’ambiente e degli spazi verdi. Confagricoltura e Assoverde danno appuntamento al Myplant&Garden il 23 febbraio alle 9 proprio per approfondire la stretta connessione tra il verde e la salute.
“Il nostro obiettivo – affermano Rosi Sgaravatti, presidente di Assoverde e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – è quello di riportare la natura nelle città e preservare le aree verdi del Paese, continuando l’importante percorso che abbiamo intrapreso lo scorso ottobre con la pubblicazione del primo Libro Bianco del Verde. Il Focus che caratterizzerà la prossima edizione abbiamo scelto di incentrarlo sul rapporto salute/aree verdi per migliorare ancora la qualità dei progetti e degli interventi, per valorizzare le competenze di coloro che operano in questo settore”.
Il convegno “La Salute e il Verde. Il Verde e la Salute. Parchi della Salute per un Neo-Rinascimento del Verde e della sua Cura”, sarà l’occasione per approfondire gli impatti benefici che le aree verdi determinano sulla salute fisica e psichica delle persone nelle diverse fasce di età e categorie di utenza.
In occasione di Myplant&Garden Assoverde e Confagricoltura presenteranno l’edizione 2022 del Libro Bianco del Verde, che nasce dalla stretta collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità proprio per evidenziare lo stretto legame tra la salute e il verde, insieme al Crea e agli Ordini professionali. Ma non solo. Proprio per mettere in risalto quanto la cultura del verde sia importante sarà coinvolto anche il mondo della scuola, con cui saranno avviati percorsi educativi ad hoc strutturati e articolati secondo le diverse età.
“Continuiamo ad essere impegnati – concludono Giansanti e Sgaravatti – in un grande progetto per il quale stiamo coinvolgendo figure professionali eterogenee con l’obiettivo di mettere in rete competenze e conoscenze diverse, per realizzare il Parco della Salute. E’ un’iniziativa innovativa in cui crediamo molto, che permetterà, attraverso la determinazione di dati e indicatori misurabili (quantitativi e qualitativi), di valutare l’efficacia dell’intervento per tipologia e categoria di utenza, come ad esempio gli spazi verdi di quartiere; i parchi per anziani e quelli per bambini”.
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Elisa direttrice artistica festival Heroes dedicato alla sostenibilità

MILANO (ITALPRESS) – Elisa, in qualità di Advocate/Champion della Campagna delle Nazioni Unite sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (UN SDG Action Campaign) sarà la direttrice artistica di Heroes festival 2022, la terza edizione del Festival che si terrà dal 28 maggio al 31 maggio a Verona, che quest’anno sarà totalmente dedicato alla divulgazione di una nuova responsabilità nella lotta al cambiamento climatico.
Elisa, insieme a Heroes Festival 2022, sarà promotrice di una serie di iniziative sviluppate sotto il patrocinio di importanti organizzazioni nazionali e internazionali che coinvolgeranno il cuore di Verona. L’intento è di animare la città con palchi, concerti, installazioni diffuse, meeting, incontri con istituzioni, esperti e ambientalisti per la promozione di un’innovazione tecnologica sostenibile e un’educazione “green”. Il progetto complessivo del Festival Heroes 2022 sarà presentato il prossimo 22 Aprile, in occasione dell’Earth Day, la giornata mondiale della terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta.
“Il mondo ci chiede di essere green: tutti noi dobbiamo fare la scelta giusta”. Con queste parole Elisa descrive quella che sarà l’anima del festival e quindi anche lo spirito dei tre grandi concerti all’Arena di Verona previsti per il 28, 30 e 31 maggio 2022.
Elisa sarà infatti protagonista di tre grandi show-evento, durante i quali inviterà sul palco amici e colleghi con i quali condivide la necessità di agire con urgenza a tutela del pianeta.
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Pecoraro Scanio “Con energia solare e rinnovabili la bolletta scende”

ROMA (ITALPRESS) – “Il 19 febbraio 2007 da ministro dell’ambiente firmai il conto energia che lanciava la sfida del fotovoltaico solare in Italia. C’erano meno di 800 impianti in tutta l’Italia per una produzione di 50 Megawatt. Oggi 19 febbraio 2022, 15 anni dopo ci sono circa un milione di impianti che producono 23.000 Megawatt”. Lo dice il presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio.
“Le rinnovabili hanno permesso davvero di importare meno gas e petrolio. Un milione di famiglie e imprese che hanno impianti solari oggi risparmiano davvero sulla bolletta. Ora puntiamo a milioni di piccoli impianti diffusi. Garantiamo a tutti di poter accedere all’energia prodotta dal sole con impianti su tetti e balconi e la partecipazione alle comunità dell’energia”, afferma Pecoraro Scanio.
“Il conto energia in pochi anni ha creato in Italia una vera industria e migliaia di posti di lavoro, poi errori e speculazioni hanno rallentato la crescita delle rinnovabili. Serve un rilancio serio e puntare sugli incentivi per gli elettrolizzatori, per produrre idrogeno verde come previsto dai piani finanziati dalla Ue e non restare indietro”, conclude Pecoraro Scanio.
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