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Occhiuto dichiara lo stato di emergenza per la siccità in Calabria

CATANZARO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con suo decreto, ha dichiarato lo stato di emergenza regionale di Protezione Civile, conseguente alla situazione di grave carenza idrica di carattere potabile, nei territori della provincia di Crotone e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, per i quali, lo scorso 24 luglio, l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, ha dichiarato lo stato di severità idrica “Alto”, proprio per il comparto idro-potabile.
“A seguito di questo provvedimento – si legge in una nota -, il Dipartimento regionale di Protezione Civile avvierà con i Comuni coinvolti e gli altri enti interessati, una ricognizione speditiva sui fabbisogni in termini di interventi urgenti, principalmente legati alla assistenza alla popolazione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Dalla Regione Calabria incentivi alle imprese per nuove assunzioni

CATANZARO (ITALPRESS) – “Investiamo 35 milioni di euro per finanziare le imprese fino al 50 per cento dei costi salariali, al 75 per cento per le categorie svantaggiate. E’ una grande possibilità per le aziende avere il contributo sul netto del salario, una delle migliori iniziative che la Regione ha realizzato per fare davvero politiche attive per produrre lavoro attraverso le imprese”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in occasione della presentazione a Catanzaro dell’avviso pubblico “Dunamis incentivi alle imprese per nuove assunzioni”, che mira a ridurre la disoccupazione e promuovere l’accesso al mercato del lavoro di soggetti disoccupati, svantaggiati, molto svantaggiati e persone con disabilità. Gli incentivi saranno destinati alle imprese per coprire le spese per nuove assunzioni. Il 31 luglio aprirà lo sportello per la presentazione delle domande e la dotazione finanziaria, fino ad esaurimento fondi, consentirà di raggiungere oltre tremila destinatari. Potranno beneficiarne anche le aziende che non hanno una sede operativa in Calabria, purchè la prestazione lavorativa dei nuovi assunti si svolga prevalentemente nel territorio regionale.
“Una forma di sussidiarietà orizzontale applicata al lavoro, che attuiamo con Unindustria nella direzione di spendere bene le risorse comunitarie che abbiamo a disposizione”, ha proseguito Occhiuto. “La misura interviene in maniera sussidiaria rispetto agli interventi voluto dal Governo per creare nuovi posti di lavoro al Sud e il bando a sportello, una bella novità, consentirà alle imprese di accedere senza lungaggini burocratiche, con l’eventuale disponibilità ad aumentare la dotazione finanziaria se gli esiti saranno positivi”.
L’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese – affiancato dal dirigente dello stesso Dipartimento Fortunato Varone – ha spiegato che “l’obiettivo dell’iniziativa è quello di contrastare il numero negativo di 10 mila calabresi che, ogni anno, vanno via per trovare lavoro. Per questo motivo, l’avviso si rivolge alle grandi aziende, anche fuori regione, che vogliono utilizzare personale residente in Calabria tramite lo smart working. Per creare occupazione occorre anche investire sulla formazione professionale continua per le aziende, fondamentale per la loro crescita”.
Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha rimarcato il positivo coinvolgimento dell’associazione, fin dalla fase preparatoria del bando: “In un’economia di piccole dimensioni esiste un tessuto produttivo resiliente, grazie soprattutto alle misure messe in campo dalla Regione. Finanziamento e lavoro vanno di pari passo: quanto più capitale viene investito tanto più lavoro viene creato. Non nascondo una grande delusione per quanto trapelato riguardo alla Zes Unica Sud, su cui si teme una dispersione di risorse e per cui prenderemo posizione come comitato Mezzogiorno. La difficoltà delle imprese è reperire personale adeguato, gli ultimi dati di Cerved parlano del 48 per cento di richieste delle imprese rimaste insoddisfatte. L’auspicio – ha concluso – è che misure come queste servano anche ad incrementare le skills dei soggetti che rientrano tra disoccupati e svantaggiati e sono lontani da tempo dal mercato del lavoro”.

– Foto: xd2/Italpress –

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Autonomia, Occhiuto chiede una moratoria al Governo

CATANZARO (ITALPRESS) – “Non ho alcun pregiudizio sull’Autonomia differenziata. Il ddl Calderoli, che non è uno ‘spacca Italià, è stato migliorato grazie a Forza Italia, ma è una legge che andava maggiormente approfondita. Ci sono alcune materie, come quelle non soggette ai Lep, per le quali si potrebbero fare da subito delle intese. Su questi temi, invece, serve un surplus di riflessione per capire se ci possano essere ricadute negative per le Regioni del Mezzogiorno. E poi ho contestato il metodo: una legge di questo genere doveva essere maggiormente metabolizzata dal Paese, invece è stata approvata di notte e di fretta, facendola sembrare ancora più divisiva rispetto a quello che è”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Start”, su SkyTg24.
“Nessuno mette in discussione il fatto che l’Autonomia fosse un punto del programma di centrodestra, ma c’è modo e modo di fare le cose – ha aggiunto -. Nel testo, l’ha fatto inserire Forza Italia, è previsto che le intese sulle materie Lep si possano fare solo dopo aver finanziato i fabbisogni, vale a dire dopo aver trovato le risorse per assicurare a tutti i cittadini italiani, sia di Crotone che di Vercelli, gli stessi diritti.
Siccome queste risorse ancora non ci sono, aver approvato una legge con queste modalità forse poteva essere evitato. Il mio auspicio è che ora il governo faccia una moratoria, cioè eviti di approvare delle intese con le Regioni, anche sulle materie non Lep, fino a quando non sarà superata la spesa storica. Quando in Conferenza delle Regioni ho sostenuto che era giusto avviare il dibattito sul ddl Calderoli, l’ho fatto perchè ritenevo che questa legge fosse quasi come un treno, con un primo vagone che era quello dell’autonomia differenziata e un secondo vagone con il superamento della spesa storica.
Mi pare che oggi sia arrivato in stazione soltanto il primo vagone, mentre per il secondo siamo ancora a ‘caro amicò”, ha concluso il governatore Occhiuto.
– foto Agenzia Fotogramma –
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Occhiuto “L’uso dei droni deterrente contro i piromani”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ il terzo anno che la Calabria sperimenta con successo un’azione utile a generare deterrenza contro gli idioti che incendiano i boschi della Calabria. Ho pensato di fare una control room con dei droni comandati che riescono a beccare gli incendiari, lo scorso anno ne abbiamo segnalati ai carabinieri 240. Questo ha generato una fortissima deterrenza, è chiaro che non si azzerano gli incendi però questa azione ci ha consentito di ridurne notevolmente il numero”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a Morning News su Canale 5. “Le pene non sono sempre così certe da determinare davvero la deterrenza necessaria, ma certamente non si può stare mani in mano. Noi abbiamo sviluppato anche un sistema che ci consente di capire in maniera preventiva dove si possono sviluppare gli incendi, abbiamo visto che spesso si sviluppano nello stesso periodo dell’anno, allora abbiamo concentrato droni e mezzi per lo spegnimento degli incendi in ragione di questa mappa preventiva”, spiega.
– foto ufficio stampa Regione Calabria –
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Accordo quadro tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Calabria

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato oggi, nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Accordo Quadro tra l’ASI e la Regione Calabria, con lo scopo di perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, in particolare nell’ambito dell’Osservazione della Terra, del downstream applicativo, della diffusione della cultura aerospaziale e della tutela del territorio e dell’ambiente. Le applicazioni nel campo dell’Osservazione della Terra saranno impiegate anche ai fini del monitoraggio ambientale, marino, forestale e agroalimentare e per la tutela del patrimonio culturale e archeologico.
L’Accordo è stato sottoscritto dal presidente dell’ASI, Teodoro Valente, e dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, alla presenza del direttore generale dell’ASI, Luca Vincenzo Maria Salamone e del dirigente generale del dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente”, Salvatore Siviglia.
Le iniziative e i programmi saranno realizzati congiuntamente e in maniera coordinata. Nello specifico, la collaborazione riguarderà attività e applicazioni relative all’ Osservazione della Terra per il monitoraggio e prevenzione dei disastri ambientali, al fine di assicurare interventi tempestivi nelle aree critiche e misurare gli effetti del cambiamento climatico.
“Lo spazio si conferma sempre più come ambito operativo essenziale per il monitoraggio del nostro pianeta”, ha dichiarato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente. “L’accordo firmato oggi con la Regione Calabria rappresenta un passo determinante per lo sviluppo e l’uso di applicazioni satellitari in grado di rinforzare in modo coordinato e sinergico le politiche degli enti locali mirate allo sviluppo e alla appropriata gestione del territorio e delle risorse.
Grazie alla grande quantità di dati proveniente dai satelliti possiamo studiare con precisione molti elementi legati alla tutela di diversi ambiti urbani, agricoli e marini. La parola chiave in tutto questo è sostenibilità per un futuro più attento alla sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture, con un occhio particolare anche verso la gestione della tutela del patrimonio culturale e archeologico”.
“Ringrazio l’Agenzia Spaziale Italiana e il presidente Teodoro Valente per la positiva interlocuzione avuta negli scorsi mesi con la Regione Calabria, e per l’importante Accordo che oggi sottoscriviamo”, ha dichiarato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. “Dal momento del mio insediamento come presidente ho sempre dato enorme importanza alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia del territorio, alla difesa delle bellezze naturalistiche della Regione che ho l’onore di guidare. In questi anni il mio governo regionale ha messo in campo – in collaborazione con le forze dell’ordine e con tanti altri soggetti – risorse, uomini, mezzi e strumenti, mai utilizzati prima per prevenire gli incendi e scovare gli incendiari, per migliorare la depurazione a vantaggio di un mare più pulito, per salvare le nostre foreste e i nostri boschi, per combattere i reati ambientali, per tutelare il nostro patrimonio artistico e culturale. Grazie a questo accordo avremo la possibilità di sviluppare future applicazioni spaziali a tutela dell’ambiente e di utilizzare i dati già in possesso dell’ASI per avere un controllo sempre più capillare, tecnologico e innovativo del territorio: diventiamo un modello virtuoso nazionale ed europeo”.

– Foto: ufficio stampa Regione Calabria –

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Aspromonte, nuovi ritrovamenti lungo antiche mura romane

ROMA (ITALPRESS) – Un articolato programma di ricerche condotto dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha consentito la “riscoperta” di una struttura muraria che attraversa per quasi 3 chilometri i boschi del Dossone della Melia, superando ripidi dislivelli, un pianoro e, nel tratto conclusivo, anche un torrente.
Il rinvenimento di armi romane, databili con certezza all’epoca tardo-repubblicana, rende plausibile l’identificazione della struttura con il muro realizzato dal console Licinio Crasso nel 72 a.C. per intrappolare i ribelli guidati da Spartaco e per impedire loro l’accesso a ogni rifornimento.
A detta dello storico greco Plutarco, “in poco tempo” i Romani scavarono una fortificazione “sull’istmo da mare a mare”, lunga 330 stadi e larga e profonda 15 piedi e affiancata da un muro “di mirabile altezza e solidità”.
La parabola di Spartaco si concluse nel Bruzio. Sconfitto per due volte da Crasso e dopo aver tentato senza successo di attraversare lo Stretto di Messina e portare la rivolta anche in Sicilia, Spartaco e il suo esercito furono costretti a rifugiarsi tra le montagne calabresi dove vennero nuovamente sconfitti e dove il gladiatore trace trovò la morte in battaglia.
Le attività di indagine compiute nel sito hanno già consentito il rinvenimento di numerosi oggetti metallici inquadrabili tra il II e il I secolo a.C., tra cui alcune lame ricurve di ferro, una punta di lancia, due esemplari di pilum, un particolare tipo di giavellotto utilizzato dall’esercito romano nei combattimenti a breve distanza. Sono stati ritrovati, inoltre, un pomolo forse pertinente a una spada e un’impugnatura d’arma da taglio. Le ricerche proseguiranno: quella che finora è una ipotesi di lavoro potrà trovare fondamento in seguito alla esecuzione di più ampie e approfondite indagini di scavo già programmate dalla Soprintendenza di concerto con gli organi centrali del Ministero.
“I ritrovamenti e le relative ricerche che le strutture centrali e quelle periferiche del Ministero della Cultura stanno portando avanti in Calabria dimostrano ancora una volta quanto ci sia da scoprire e come sia vasto il nostro patrimonio culturale. Un giacimento di arte e di sedimenti storici unico al mondo, concentrato soprattutto nel Meridione, che spazia lungo i millenni e che può rappresentare un’occasione di crescita culturale e di consapevolezza della nostra storia e identità ma anche di sviluppo economico e sociale. Con grande determinazione, il Ministero continuerà in questa azione di ricerca e di valorizzazione di quanto scoperto”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Sono pochi i casi in cui l’indagine archeologica riesce a fornire elementi tali da consentire l’immediata identificazione di quanto rinvenuto con siti o addirittura specifici monumenti citati dalle fonti antiche. Più spesso questa costituisce occasione di nuove conoscenze, consente aggiornamenti e nuove letture, spinge alla costruzione di nuove ipotesi e di diverse interpretazioni di contesti già noti. E’ il caso della possente struttura muraria situata in prossimità del Passo di Cancelo, all’interno del territorio del comune di Ciminà (Rc), già nota da tempo agli escursionisti che percorrono i sentieri dell’Aspromonte, di cui ora si può proporre l’identificazione con il muro di sbarramento “da mare a mare”, dallo Ionio al Tirreno, fatto costruire da Marco Licinio Crasso nel 72 a.C. per impedire a Spartaco di procurarsi i rifornimenti necessari per sopravvivere al rigido inverno negli altopiani calabresi sui quali i ribelli, non essendo riusciti a passare in Sicilia, dovettero acquartierarsi”, ha affermato il Direttore generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca.
“Ciò grazie alla costante attività di ricerca e tutela degli uffici periferici del Ministro e alla luce dei risultati di una breve ma accurata indagine condotta dalla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, che ha consentito il rinvenimento, in particolare, di un consistente gruppo di armi tra cui una punta di lancia e due esemplari di pilum, ovvero della parte finale dei giavellotti in dotazione alle legioni di Roma databili tra entro il I sec. a.C. Si tratta di un’ipotesi che potrà trovare risposte e conferme in seguito all’ampliamento delle indagini archeologiche che la Soprintendenza potrà condurre grazie al sostegno del Ministro e delle strutture centrali del Ministero della Cultura”, ha aggiunto La Rocca.

– Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione MiC –

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Al via il Festival delle Alici del Tirreno cosentino

CATANZARO (ITALPRESS) – Al via la nuova edizione del Festival delle Alici del Tirreno cosentino, che si terrà dall’1 al 4 agosto. L’evento è stato presentato nella sala verde della Cittadella regionale, a Catanzaro, dall’assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, e dal sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea.
“Sono qui – ha affermato Gallo – per dare merito al sindaco di Fuscaldo ed ai suoi collaboratori per questa iniziativa che inizia ad assumere valenza regionale ed extraregionale e che oggi è diventato un Festival gemellato con le più importanti manifestazioni del settore agroalimentare e gastronomico della Calabria”. Gallo ha inoltre ricordato come la Regione abbia fatto registrare una crescita dell’export a doppia cifra per il decimo trimestre consecutivo e come il settore che più di tutti abbia contribuito al raggiungimento di questo risultato sia stato proprio il comparto agroalimentare.
“L’intesa attività di promozione che abbiamo condotto e che ha riguardato anche manifestazioni come il Festival delle Alici – ha sottolineato Gallo – ha risvegliato un’attenzione nei confronti di un nostro punto di forza, quello delle produzioni enogastronomiche e agroalimentare, in passato sottovalutate”.
Un percorso di valorizzazione, è stato poi evidenziato, sostenuto anche dal lavoro di chef del calibro di Enzo Barbieri, da sempre ambasciatore nel Mondo delle specialità calabresi e fautore – come precisato dal primo cittadino fuscaldese – del gemellaggio con Kan – Onji (Ibuki Island), isola giapponese nota per la pesca delle alici.
“L’azione più interessante e che il Comune di Fuscaldo sta attuando – ha aggiunto Gallo – è quella legata allo sviluppo di attività promozionali di qualità per la conoscenza di prodotti di qualità, come le alici. Attraverso questa via, siamo certi si possano generare economia, reddito e lavoro. Abbiamo bisogno di acquisire consapevolezza nel fatto che l’agroalimentare di eccellenza possa rappresentare, se adeguatamente valorizzato, un comparto su cui investire e per molti un’opportunità per rimanere in Calabria, puntando su prodotti di nicchia di alta qualità di cui essere orgogliosi, per come le giovani generazioni di imprenditori e produttori hanno già dimostrato di aver compreso, raggiungendo risultati di tutto rispetto”.
Dal canto suo, il sindaco di Fuscaldo ha illustrato le novità del Festival rispetto alla precedente edizione.
“Quest’anno – ha detto Middea – il Festival delle Alici del Tirreno Cosentino sarà 2.0. Le alici accomunano tutti i comuni che si affacciano sul Tirreno: da qui l’unione che porta ad un agire condiviso e ad essere così più incisivi. L’impegno profuso ha portato a tutta una serie di iniziative concretizzatesi in questa edizione, come il libro ‘Alici in tavola – L’oro di Fuscaldò, realizzato con lo chef Mimmo Rosselli, l’ideatore del concept e delle ricette, ed al lavoro di altri giovani professionisti del nostro paese che si sono occupati delle immagini e della cura nella realizzazione di tutti i passaggi che hanno portato a questa pubblicazione. Foto che prendono vita scaricando un’app. Non ci siamo fermati qui e la multimedialità sarà il file rouge della manifestazione con ‘Fuscaldo Sea experiencè, con le luminarie che si animeranno pedalando una speciale bicicletta e il videomapping I pescatori di stelle”.
Correlate al Festival, inoltre, altri appuntamenti come il concorso fotografico “I pescatori di stelle”, organizzato dall’associazione Pro Fuscaldo, e una lotteria possibile grazie a sponsor locali e ideata nell’ottica di investimento dei proventi sul territorio. Il sindaco ha quindi ringraziato tutti i partner e i componenti della macchina organizzativa del Festival e il direttore artistico, Antonio Spaccarotella. Ha anche ricordato come da questo Festival sia nata l’idea imprenditoriale: la prima azienda che vende e promuove le alici di Fuscaldo.
“Quello che un tempo era l’oro di Fuscaldo – ha concluso Middea – piano piano tornerà ad esserlo con ricadute positive su tutto il territorio”.

– Foto: Ufficio stampa Regione Calabria –

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Meccanizzazione, la Regione Calabria investe altri 5 milioni di euro

CATANZARO (ITALPRESS) – Altri 5 milioni di euro per favorire il potenziamento tecnologico delle aziende agricole calabresi.
Con decreto pubblicato sul sito www.calabriapsr.it, la Regione Calabria ha disposto lo scorrimento della graduatoria definitiva delle domande del bando – relativo all’annualità 2020 – per la concessione di sostegni inerenti all’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e impianti, già finanziato con oltre 19 milioni di euro nell’ambito del Psr Calabria 2014-2020.
In una prima fase, con i fondi a disposizione, erano state ammesse a finanziamento 376 delle 511 pratiche positivamente valutate dal Dipartimento Agricoltura. Adesso si garantirà la copertura anche delle istanze sin qui rimaste priva di copertura, grazie ad un ulteriore stanziamento di circa 5 milioni, rinvenienti da economie, revoche, rinunce e rimodulazioni del piano finanziario del Psr.
“Recuperando risorse che rischiavano di andare altrimenti perdute – commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – la Regione potrà garantire il potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle aziende agroalimentari calabresi, e quindi l’acquisto di macchinari ed attrezzature di vario genere che possano aumentare la competitività delle stesse, promuovendo l’innovazione tecnologica nel nostro settore primario., con positive ricadute in termini di efficienza e competitività”.
Nello specifico, l’intervento favorirà i processi di ammodernamento delle aziende agricole, con riferimento al rinnovo del parco macchine. In particolare, l’innovazione tecnologica nel campo della meccanizzazione agricola consentirà di ridurre i costi di produzione, attraverso l’impiego di macchine a basso impatto ambientale, al fine di migliorare le prestazioni economiche delle aziende beneficiarie e favorire la sostenibilità globale dei processi produttivi attraverso investimenti per la razionalizzazione e l’efficientamento in chiave strutturale, tecnologica e logistica.

– Foto: Ufficio stampa Regione Calabria –
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