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Inaugurato a Crotone il terzo polo di Medicina della Calabria

RENDE (ITALPRESS) – Con una cerimonia presso il nuovo Polo universitario di Crotone, è stato inaugurato il primo anno accademico del corso di laurea interateneo in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali). Un evento che segna l’apertura di un nuovo capitolo nella formazione medica in Calabria, posizionando Crotone come il terzo polo della formazione medica regionale, accanto a Cosenza e Catanzaro. L’ufficialità è arrivata il 9 ottobre scorso, quando il consiglio direttivo dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), dopo la visita degli ispettori, ha espresso parere positivo sul nuovo corso, accreditando il polo di Crotone come sede didattica decentrata dell’Università della Calabria e assegnando all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro la sede amministrativa, come richiesto dai due atenei.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di autorità accademiche e politiche, a partire dai vertici delle due università che gestiranno il corso: il rettore dell’Unical e presidente del Coruc (Comitato università calabresi) Nicola Leone, e il rettore dell’UMG, Giovanni Cuda, insieme al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari e al commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, che hanno portato i loro saluti. La presentazione del corso è stata a cura del professor Marcello Maggiolini, mentre le conclusioni sono state affidate al presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
Nell’intervento introduttivo il rettore Nicola Leone, ha dichiarato: “L’Università della Calabria è vicina ai calabresi e si impegna a fondo nella ‘terza missionè, aprendosi sempre più al territorio per promuovere la diffusione della conoscenza e favorire l’innovazione e lo sviluppo, a beneficio di tutti i cittadini. L’istituzione del terzo polo di medicina a Crotone rappresenta un successo per tutta la regione. L’Unical ha investito risorse considerevoli per realizzare un centro didattico all’avanguardia, attrezzandolo con le più moderne strumentazioni tecnologiche, come il tavolo anatomico 3D arrivato appositamente dagli Stati Uniti. Offriamo un corso di alta qualità – ha spiegato ancora Leone – e al tempo stesso garantiamo tutti i vantaggi del settore pubblico: dalle borse di studio all’esenzione delle tasse, che rimangono comunque molto contenute anche per le fasce di reddito più elevate”.
Il rettore Giovanni Cuda ha invece dichiarato: «Siamo orgogliosi di annunciare l’avvio delle lezioni di questo corso di laurea che consentirà a moltissimi giovani di restare nella nostra Calabria per proseguire gli studi. Il corso preparerà i futuri medici e garantirà – sottolinea Cuda – una formazione di eccellenza grazie a strumentazioni e didattica all’avanguardia. L’avvio di questo corso rappresenta un’assoluta innovazione in ambito sanitario e siamo felici di essere riusciti a implementare la nostra offerta con questa straordinaria opportunità di formazione”.
Le conclusioni della cerimonia, moderata da Fabio Vincenzi, sono state affidate a Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, che ha detto: «L’avvio del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Crotone è un’ottima notizia per la Calabria – ha affermato Occhiuto. – Purtroppo, per troppo tempo, i nostri giovani laureati in Medicina sono stati costretti a cercare opportunità di lavoro fuori regione o addirittura all’estero, anche a causa della mancanza di posti di specializzazione nel nostro territorio. Quando sono diventato presidente, in Calabria c’era solo il corso di laurea in Medicina di Catanzaro. Oggi abbiamo tre poli universitari: uno a Catanzaro, uno a Cosenza e uno a Crotone. Poli universitari di alto livello, capaci di fornire un’istruzione d’avanguardia ai nostri futuri medici. Grazie all’apertura di queste nuovi corsi di laurea e all’ampliamento dell’offerta formativa, non solo formeremo un numero maggiore di medici, ma offriremo opportunità reali di lavoro qualificato nella nostra regione”.
“Un ringraziamento – ha concluso il Presidente – al rettore dell’Università della Calabria di Cosenza, Nicola Leone, al rettore dell’Università ‘Magna Graecià di Catanzaro, Giovanni Cuda, al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e al presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari, con i quali abbiamo lavorato in squadra per offrire al territorio crotonese e alla Calabria questo importante presidio di saperi in campo medico”.
Il corso di laurea, che conta già nel primo anno su 84 posti disponibili, è stato illustrato dal professore Unical Marcello Maggiolini, presidente della Commissione paritetica interateneo, composta da 4 docenti dell’Unical e 4 docenti di Unicz.
In particolare, Maggiolini ha sottolineato come l’obiettivo del corso di laurea sia la formazione di medici in grado di integrare e potenziare le classiche abilità professionali in ambito assistenziale con competenze che consentano di utilizzare in maniera ottimale le tecnologie digitali che, progressivamente, hanno acquisito un ruolo indispensabile nei vari settori della medicina. Pertanto, lo studio delle materie di base e pre-cliniche sarà integrato con importanti conoscenze di intelligenza artificiale.
“Concorreranno a tale progetto innovativo nella formazione medica – ha sottolineato Maggiolini – sia l’Unical, i cui docenti erogheranno prevalentemente le attività didattiche del primo triennio, che Unicz i cui docenti erogheranno le attività didattiche del secondo triennio del corso di laurea».
Il professore, concludendo con una citazione storica di Erodoto – “I medici di Crotone sono i primi nel mondo, secondi sono quelli di Cirene” -, ha ribadito come «questa giornata non segna l’avvio di una scuola medica crotonese, ma un ritorno poichè Crotone è stata la migliore scuola medica dell’intero occidente nei secoli VI e V a.C. dalla quale ebbe origine la medicina come scienza e ricerca con medici del valore di Alcmeone, Callifonte e Democede, conosciuti in tutto il mondo antico”.

– Foto: Ufficio stampa Unical –

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“Io non rischio”, tremila volontari nelle piazze calabresi

CATANZARO (ITALPRESS) – Anche quest’anno la Regione Calabria partecipa alla campagna Io non rischio. Attraverso i volontari e le volontarie di protezione civile, che scenderanno nelle piazze domenica 13 ottobre, si potrà scoprire come ognuno di noi può ridurre gli effetti di rischi, quali il terremoto, il maremoto, l’alluvione, gli incendi boschivi.
Fondamentale, infatti, è il ruolo attivo dei cittadini, che hanno il potere di trasformare questa consapevolezza in azione attraverso scelte concrete, da adottare nel proprio quotidiano per proteggere se stessi e l’ambiente in cui si vive.
“Io non rischio” è un appuntamento nazionale che si svolge in tutta Italia, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche di protezione civile.
La giornata nazionale del 13 ottobre si svolge a conclusione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, che ha visto impegnato il Dipartimento regionale di Protezione Civile in attività di divulgazione e sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri con gli studenti ed i docenti e prove di evacuazione.
Le piazze del 13 ottobre sono un’importante occasione per avere approfondimenti sui diversi rischi presenti sul nostro territorio e, grazie ai volontari ed alle simulazioni che faranno, sarà una giornata per capire i comportamenti attraverso cui ciascuno può fare la differenza nella sicurezza propria e di chi gli sta intorno.
Quest’anno in Calabria, per la prima volta, alle tante piazze classiche si aggiungeranno anche due vere e proprie cittadelle del volontariato, una a Cirò Marina, presso il Lungomare Stefano Pugliese, ed una a Cosenza, presso Corso Mazzini, che vedranno la presenza di più associazioni insieme che proporranno ai cittadini diverse attività.
Io non rischio è una campagna di comunicazione pubblica sulle buone pratiche di protezione civile basata sulla sinergia tra scienza, volontariato e istituzioni, che si rivolge a tutti, con messaggi chiari e riconoscibili, per trasformare la consapevolezza in azione, 365 giorni l’anno. La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Anpas, Ingv, ReLUIS – e Fondazione CIMA, in accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e l’Anci.
Sul sito ufficiale www.iononrischio.it e sui profili social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi e reperire aggiornamenti sulle piazze presenti nelle diverse città.

– Foto: ufficio stampa Regione Calaria –

(ITALPRESS).

Ttg Rimini, consegnato alla Regione Calabria l’oscar dell’Ecoturismo 2024

CATANZARO (ITALPRESS) – Alla Regione Calabria l’Oscar dell’ecoturismo 2024 di Legambiente per la Ciclovia dei Parchi della Calabria: Nata senza necessità di nuove infrastrutture stradali, offre un collegamento tra borghi ed eccellenze naturalistiche dell’Italia interna, creando un’economia turistica positiva e a basso impatto ambientale”.
Il premio è stato consegnato, oggi, all’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, e al dirigente di settore, Giovanni Aramini, al TTG Travel Experience di Rimini, dove, anche quest’anno la Regione, con il suo brand Calabria Straordinaria, partecipa alla manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale, in svolgimento al Quartiere fieristico di Rimini fino all’11 ottobre.
“Siamo molto orgogliosi di ricevere questo premio perchè – ha dichiarato l’assessore Calabrese – la Ciclovia, che percorre più di 500 km, attraverso quattro parchi naturali, e che permette davvero di scoprire il cuore verde della regione in bicicletta, rappresenta il progetto di punta dell’Amministrazione regionale per promuovere un turismo più sostenibile e responsabile. Ringrazio Legambiente per questo prestigioso riconoscimento a nome della Regione e del presidente Roberto Occhiuto, da sempre convinti che la strada intrapresa verso la mobilità sostenibile, e in particolare verso il cicloturismo, sia quella giusta proprio perchè rappresenta un’ulteriore occasione di promozione e valorizzazione dei nostri territori”.
La Calabria alla 61esima edizione dell’evento riminese si è mostrata come una regione da vivere tutto l’anno,
Nello stand originale e coloratissimo, dedicato alle eccellenze turistiche e culturali, i tantissimi visitatori, accolti dall’assessore Calabrese, insieme alla dirigente generale del dipartimento, Antonella Cauteruccio, e ai dirigenti di settore, Gina Aquino e Cosimo Carmelo Caridi, hanno potuto interloquire con gli espositori calabresi, in uno spazio accogliente e curato nella scelta degli arredamenti e dei colori, e ammirare i luoghi della meravigliosa terra di Calabria attraverso i video promozionali.
“La partecipazione della Calabria al TTG – ha affermato Calabrese – è un appuntamento fondamentale per instaurare nuove collaborazioni con operatori del settore, per attirare investimenti e dare maggiore visibilità a una regione ricca di potenzialità turistiche ancora da scoprire. L’expo centre di Rimini riunisce tutte le community del turismo in un unico evento per questo la partecipazione rappresenta un’importante e strategico momento per promuovere il territorio calabrese a livello nazionale e internazionale. Come dipartimento – ha comunicato l’assessore regionale – abbiamo in cantiere una serie di bandi, pensati per sostenere e incentivare la crescita del turismo in Calabria, che saranno indirizzati a progetti legati al turismo sostenibile, alla valorizzazione delle aree interne e alla promozione del patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico”.
Al padiglione Calabria interessanti e partecipati anche gli eventi che si sono susseguiti nei primi due giorni dell’evento riminese, coordinati dalla dg Cauteruccio.
Uno dei temi dei seminari ha riguardato “il cicloturismo e la Ciclovia dei Parchi della Calabria”, al quale, oltre all’assessore Calabrese, insieme a esperti del settore, sono intervenuti, coordinati dal dirigente Caridi, anche il dirigente regionale del settore Territorio e tutela dell’ambiente, Giovanni Aramini, e il responsabile della comunicazione Ciclovia dei Parchi della Calabria, Bruno Niola.
“Calabria Straordinaria: i nuovi strumenti digitali per gli operatori del settore”, il tema della seconda iniziativa in programma, che sposa quello proposto quest’anno dal Ttg Rimini sul turismo digitale, sul quale, dopo i saluti dell’assessore Calabrese, si sono confrontati, Fabio Tarantino e Marco Spadafora, rispettivamente amministratore delegato e project manager di Altrama Italia; Giovanni Fabbri, Alessia Moretti e Rossella Salvi, nell’ordine responsabile commerciale, responsabile settore turismo ed esperta analisi statistiche della società GIES.
Per quanto concerne il portale di Calabria Straordinaria, è stata presentata un HUB digitale per innovare e connettere esperienze ed attrazioni turistiche L, coinvolgendo associazioni, operatori e amministrazioni locali; si tratta di innovativi applicativi afferenti il portale dell’osservatorio regionale per la raccolta e l’analisi dei dati.
Calabrese ha anche preso parte all’evento dedicato a “Gerace, il Tesoro Nascosto: un borgo e millestorie tra Mar Jonio e Geoparco Unesco”, dove ha ribadito il valore strategico della promozione dei borghi storici come Gerace, “simbolo di un turismo culturale di qualità” ed ha messo in evidenza l’importanza della valorizzazione dei borghi “non solo dal punto di vista turistico, ma anche come mezzo per preservare l’identità culturale e storica della Calabria”.
Al seminario hanno preso parte, per il Comune di Gerace, l’assessore Marisa Larosa, la responsabile di settore Loredana Panetta, l’esperto di marketing e di comunità, Roberto Quatraccioni. Nel corso dell’iniziativa sono stati proiettati i video “Enigma” e “La bellezza dei dintorni” e offerti degustazione di cibi tradizionali e vini provenienti dalle aziende agricole e biologiche di Gerace.

– Foto: Ufficio stampa Regione Calabria –

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Sequestrati 280 chili di cocaina nel porto di Gioia Tauro

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale di Reggio Calabria, in stretta sinergia e proficua collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), ha sequestrato presso il Porto di Gioia Tauro un ingente carico di 280 chilogrammi di cocaina purissima.
In particolare, i militari del Gruppo di Gioia Tauro e i funzionari dell’Ufficio delle dogane di Gioia Tauro, nel corso di un’attenta attività di analisi operativa e di costante monitoraggio delle spedizioni commerciali in transito nella locale area portuale, hanno individuato alcuni container sospetti, all’interno dei quali è stato scoperto il notevole quantitativo di cocaina sottoposto a sequestro.
L’attività repressiva condotta ha inferto un forte colpo ai sodalizi criminali che avrebbero beneficiato della ragguardevole fornitura di stupefacente, in quanto la partita di droga sequestrata, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare alle organizzazioni criminali destinatarie l’enorme introito di oltre 40 milioni di euro.
Il risultato conseguito è stato ottenuto avvalendosi delle apparecchiature scanner in dotazione ad ADM, nonchè ricorrendo all’infallibile ausilio delle unità cinofile in forza al Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.
Il porto di Gioia Tauro si conferma un importante crocevia di traffici illeciti a contrasto dei quali è stato da tempo predisposto un efficace dispositivo di controllo da parte della Guardia di Finanza e ADM che, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, sviluppano sistematicamente la loro attività di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, a tutela della legalità, della salute e della sicurezza del Paese e dell’Unione Europea.
-foto ufficio stampa Gdf-
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Unical e Guardia di Finanza insieme contro le frodi sulle borse di studio

RENDE (ITALPRESS) – Un passo decisivo per garantire maggiore equità e trasparenza nell’accesso alle borse di studio e agli alloggi universitari. Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, Colonnello Giuseppe Dell’Anna, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a potenziare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte illecite a danno del bene comune economico, con riguardo alle borse di studio e agli alloggi per studenti, particolarmente preziosi nell’attuale contesto di “caro affitti”.
L’accordo è stato siglato nell’ambito del protocollo nazionale tra il ministero dell’Università e della ricerca (Mur) e la Guardia di Finanza, che permette agli enti aderenti all’Andisu – l’organismo nazionale che riunisce le istituzioni per il diritto allo studio in Italia – di sottoscrivere convenzioni territoriali. L’Unical è fra i primi atenei d’Italia ad aver dato seguito al protocollo nazionale sottoscrivendo l’intesa con le Fiamme Gialle.
L’accordo promette di intensificare i controlli sulle certificazioni presentate dai beneficiari, assicurando che gli aiuti siano destinati a chi ne ha effettivamente diritto. In un contesto in cui alloggi e risorse economiche sono limitati, questa iniziativa si propone di evitare che eventuali “furbetti” delle borse di studio possano sottrarre opportunità a chi ne ha realmente bisogno.
Questa attività di controllo, che in passato l’ateneo ha condotto autonomamente, ora potrà trovare nuovo impulso grazie a un modello di lavoro che consentirà alla Guardia di Finanza di ricevere le informazioni necessarie per verificare la piena legalità nell’erogazione dei sussidi.
Dopo la firma, il rettore Nicola Leone ha sottolineato: «Si tratta di una virtuosa collaborazione tra le istituzioni volta a tutelare e promuovere la cultura della legalità evitando che il diritto degli studenti più bisognosi sia usurpato dalle frodi dei “furbetti”».
Al riguardo, il Colonnello Giuseppe Dell’Anna ha inteso rimarcare che: «Il Corpo della Guardia di Finanza, che mi onoro di rappresentare nella provincia di Cosenza, e di cui quest’anno ricorre il 250° Anniversario di fondazione, è da sempre impegnato al fianco di tutte le Istituzioni nella prevenzione e nel contrasto delle condotte lesive degli interessi economico-finanziari dello Stato e, la firma del protocollo odierno, testimonia, ancora una volta, l’incondizionato impegno ed attenzione che il Corpo profonde e infonde nelle iniziative tese a tutelare gli interessi del Paese».
Gianpaolo Iazzolino, delegato Unical al diritto allo studio e membro del Comitato esecutivo di Andisu, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «Questo accordo non solo rafforzerà l’equità di trattamento degli studenti nell’assegnazione delle borse di studio, ma ci permetterà anche di ampliare la nostra azione di sensibilizzazione alla legalità, promuovendo incontri formativi con il supporto della Guardia di Finanza.
Infine, la collaborazione garantirà una maggiore trasparenza ed efficienza nella gestione dei fondi pubblici, riducendo ulteriormente il rischio di frodi, come quelle purtroppo verificatesi in alcune regioni italiane in passato».
L’accordo di collaborazione avrà validità triennale, rinnovabile.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

Workshop transizione digitale Enti Locali, Pietropaolo “Rafforzare competenze”

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CATANZARO (ITALPRESS) – Si è svolto, nella sala verde della Cittadella regionale di Catanzaro, il primo dei due workshop organizzati dal Dipartimento Transizione digitale ed Attività strategiche della Regione in collaborazione con l’Università della Calabria, sul tema del rafforzamento della digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione. L’iniziativa nasce nell’ambito di un più ampio percorso che la Regione Calabria ha intrapreso per la promozione di una cultura finalizzata a rafforzare le competenze digitali, semplificare i processi amministrativi e migliorare i servizi offerti a enti locali, cittadini e imprese.
Durante l’iniziativa, a cui hanno preso parte, il vicepresidente della Giunta regionale, con delega alla Transizione digitale, Filippo Pietropaolo; il dirigente generale del dipartimento Transizione digitale, Tommaso Calabrò; i docenti Unical Roberto Guarasci e Domenico Talia e Rosamaria Santacaterina del dipartimento regionale Transizione digitale, sono stati trattati i temi relativi alla Strategia Digitale della Regione Calabria, i ruoli del Responsabile della Transizione Digitale e della Conservazione Documentale, Cloud e Open Data nella Pubblica Amministrazione.
“Oggi – ha spiegato il vicepresidente della Giunta Pietropaolo – abbiamo voluto organizzare una giornata di formazione-informazione e di confronto con i responsabili della Transizione Digitale e i referenti degli Enti locali calabresi coinvolti nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Un progetto che si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative che stiamo realizzando per favorire gli enti di fronte a un processo di rafforzamento dei servizi digitali all’interno delle amministrazioni. Siamo impegnati da un lato a supportare l’azione del dipartimento nazionale della presidenza del Consiglio, che fornisce contributi per lo sviluppo di applicativi, e dall’altro a sostenere nella formazione il personale che deve adeguarsi all’utilizzo di tali programmi. Il Responsabile della Transizione digitale è tra l’altro una figura prevista per legge e che tutti i Comuni devono avere.
La Regione si sta sforzando affinché tutte le realtà amministrative, anche le più piccole, se ne dotino al più presto in modo da sviluppare più velocemente la transizione digitale, che equivale ed erogare servizi sempre più efficienti ai cittadini e alle imprese. La Regione completerà questo percorso realizzando la società digitale in house, attraverso una legge che sarà portata a breve all’esame del Consiglio per essere approvata, e che favorirà lo sviluppo integrato e organico dei servizi digitali in funzione di un più sinergico ecosistema regionale”.
Il dirigente generale alla Transizione digitale della Regione, Tommaso Calabrò, ha esposto durante la sua introduzione al workshop la strategia relativa alla digitalizzazione regionale, scaturita dall’analisi dei punti forza e di debolezza esistenti, dei rischi da evitare e dai divari da colmare per raggiungere gli obiettivi prefissati, dalle opportunità e dagli strumenti e gli applicativi da utilizzare.
“Le linee strategiche – ha spiegato Calabrò – sono composte da una prima parte riguardante il funzionamento ammnistrativo, da una seconda rivolta ai servizi digitali ai cittadini e alle imprese, una terza alle semplificazioni amministrative e una quarta dedicata alla realizzazione degli ecosistemi. Quest’ultima linea strategica ci ha permesso di fatto di riordinare quel caos ammnistrativo e informatico che era presente in Regione e che era dovuto essenzialmente alla parcellizzazione degli interventi nei diversi dipartimenti, privi fino a poco tempo fa di una regia centrale. Abbiamo dunque dato unitarietà agli interventi presenti e garantito continuità, attraverso una trasversalità informatica tra i vari dipartimenti.
La giunta regionale ha poi voluto che il dipartimento della Transizione digitale fosse il coordinatore unico di tutti gli interventi relativi ai sistemi informativi. E così abbiamo anche definito un piano importante all’interno del Programma regionale in cui sono a disposizione circa 200 milioni di euro, che ci permettono di avviare in maniera ordinata la realizzazione della strategia degli interventi. Di questi fondi abbiamo impegnato più di un terzo delle risorse e ci accingiamo a proseguire con l’attenzione sempre rivolta all’attuazione delle quattro linee strategiche”.
Durante il workshop, l’avvocato Rosamaria Santacaterina del dipartimento Transizione digitale, si è soffermata sull’importanza della figura del Responsabile della Transizione digitale all’interno delle PA, sottolineando l’esigenza di realizzare nella nostra regione una rete strutturata di tali figure in modo da consentire un contributo reale alle singole amministrazioni per essere sempre più digitali e vicine ai bisogni di cittadini e imprese.
Roberto Guarasci, professore ordinario di conservazione dei documenti digitali presso l’Unical, ha spiegato come questo workshop sia importante per dare ai partecipanti informazioni di tipo iniziale e generale su come una pubblica amministrazione deve gestire l’obbligatoria transizione al digitale, cercando di dare delle indicazioni pratiche e operative. Lo stesso docente ha elencato i temi principali: dalla nomina del responsabile, al problema centrale della conservazione dei documenti digitali, fino ai problemi legati alla conservazione del cloud e a quelli di sicurezza legati a questo particolare tipo di tecnologia.
Per Domenico Talia, docente di ingegneria informatica all’Università della Calabria, è fondamentale diffondere le competenze affinché le amministrazioni possano averne benefici per affrontare le difficoltà. Talia ha tenuto un seminario sui sistemi di cloud computing e open date per la pubblica amministrazione e ha sottolineato che nelle prossime settimane al centro del workshop ci sarà l’intelligenza artificiale. Secondo Talia oltre alle opportunità che quest’ultima può offrire, bisogna averne una buona conoscenza per minimizzare i rischi. Ed ha aggiunto che queste tecnologie servono da un lato per semplificare i servizi ai cittadini, dall’altro offrono potenzialità interessanti per migliorare il funzionamento delle amministrazioni. Il prossimo workshop si terrà nella Cittadella regionale il prossimo 22 ottobre e verterà sull’intelligenza artificiale, le tecnologie innovative nella PA e Cybersecurity.

– Foto: ufficio stampa Regione Calabria –
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Agrivoltaico, al via impianto hitech Enea/Ef solare Italia in Calabria

COSENZA (ITALPRESS) – Un polo agrivoltaico all’avanguardia composto da impianti con diverse configurazioni tecnologiche, dotati di pannelli fotovoltaici bifacciali ad alta efficienza e di sistemi di sensoristica avanzata, dove l’energia elettrica prodotta viene accumulata oppure utilizzata per dissalare l’acqua salmastra per l’irrigazione. E’ quanto stanno realizzando ENEA ed EF Solare Italia – primario operatore fotovoltaico in Europa – a Scalea (Cosenza), in Calabria, nell’ambito del progetto di ricerca “Fotovoltaico ad alta Efficienza” del piano triennale di realizzazione 2022-2024 della Ricerca di Sistema Elettrico nazionale – Accordo di Programma MASE-ENEA. L’obiettivo è valutare i diversi approcci tecnologici, raccogliere dati utili per sviluppare soluzioni sempre più efficienti e progettate sulla base delle caratteristiche del territorio. La collaborazione prevede anche il contributo delle aziende Le Greenhouse, per la parte agricola, e Set Energie, per quella elettrica, entrambe già coinvolte nell’hub sperimentale grazie alla profonda conoscenza del territorio, alla sinergia con le comunità locali, nonchè per la decennale esperienza nel settore fotovoltaico.
Il progetto prevede il confronto tra colture di limoni coltivate sotto impianti con configurazioni agrivoltaiche diverse, di tipo fisso e ad inseguimento, e il monitoraggio delle prestazioni energetiche delle due soluzioni. Successivamente, le coltivazioni di limoni sotto gli impianti agrivoltaici saranno rapportate con quelle in campo aperto per verificarne la produttività, la qualità, le proprietà del suolo ed altri parametri utili a valutare l’efficacia degli approcci testati. L’attività di comparazione sarà possibile grazie a sistemi di monitoraggio e controllo applicati sia alla componente agricola che a quella energetica. L’impianto inoltre sarà dotato di sistemi di ferti-irrigazione al fine di irrigare le colture con acqua che già contiene il fertilizzante, per un’agricoltura sempre più di precisione.
I risultati della ricerca saranno condivisi con la collettività anche nella prospettiva di supportare i policy maker nel percorso per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione attraverso un agrivoltaico sempre più sostenibile e peculiare.
“La realizzazione del dimostratore agrivoltaico a Scalea rappresenta un passo significativo verso l’integrazione sostenibile tra produzione energetica e attività agricole”, commenta Alessandra Scognamiglio, ricercatrice del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili e Presidente di AIAS, Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile. “Questo impianto – continua Scognamiglio – non solo dimostra come il fotovoltaico possa coesistere armoniosamente con l’agricoltura, ma fornisce anche dati cruciali per consolidare la fiducia in questa tecnologia. Attraverso il monitoraggio delle colture, sotto diverse condizioni di esposizione solare, stiamo acquisendo conoscenze preziose che potranno contribuire a una maggiore penetrazione del fotovoltaico nel sistema elettrico nazionale. Siamo orgogliosi di guidare questa innovazione in collaborazione con EF Solare e di promuovere pratiche agrivoltaiche sostenibili che migliorano la resilienza delle colture al cambiamento climatico e ottimizzano l’uso delle risorse idriche”.
“Sviluppare soluzioni agrivoltaiche è fondamentale per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di sviluppo delle energie rinnovabili per la neutralità climatica che ci siamo dati a livello nazionale ed internazionale”, spiega Andrea Ghiselli, CEO di EF Solare Italia. “In un contesto globale di cambiamento climatico – prosegue Ghiselli – con gli impianti agrivoltaici, insieme all’utilizzo duale del terreno, possiamo risparmiare acqua, proteggere il raccolto e produrre energia pulita. Da anni nel sito di Scalea sviluppiamo soluzioni tecnologicamente avanzate che consentano un connubio perfetto tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile. Fedeli a questa impostazione siamo felici di collaborare con l’ENEA in questo progetto di ricerca. Siamo sicuri che questo consentirà di elaborare dati preziosi da mettere a disposizione della collettività per lavorare in sinergia con le istituzioni accomunati da un unico obiettivo: fornire energia pulita al Paese e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.
Con più di 300 impianti e una capacità installata di oltre 1 gigawatt tra Italia e Spagna, EF Solare Italia è tra i principali operatori fotovoltaici in Europa, partecipato al 70% dai fondi di F2i – Fondi Italiani per le Infrastrutture, il più grande fondo infrastrutturale attivo in Italia, e al 30% da Crèdit Agricole Assurances, primo investitore istituzionale francese nelle energie rinnovabili. EF Solare ha l’obiettivo di guidare la crescita del settore solare e il percorso di transizione energetica attraverso l’eccellenza operativa, l’innovazione, lo sviluppo di nuovi impianti e la valorizzazione dei propri asset. Con oltre 10 anni di esperienza, il gruppo opera attivamente anche nel settore agrivoltaico, grazie ai 32 MW di serre fotovoltaiche ed allo sviluppo di un innovativo modello di agrivoltaico in campo aperto a consumo di terreno nullo. Inoltre, EF Solare è partner del progetto di ricerca europeo Symbiosyst, selezionato e finanziato da Horizon Europe, dedicato ad accrescere la competitività dell’agrivoltaico in Europa.

– Foto: Ufficio stampa Enea –
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‘Ndrangheta. Associazione a delinquere e scambio elettorale, 10 arresti

CROTONE (ITALPRESS) – I carabinieri del comando provinciale di Crotone, coadiuvati in fase esecutiva da quelli dello squadrone biportato cacciatori Calabria, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nei confronti di 10 persone (per 8 delle quali è stata adottata la custodia cautelare in carcere e 2 quella degli arresti domiciliari), gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, e furto aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosa. I dettagli verranno comunicati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle ore 11.00 del 4 ottobre 2024 presso i locali della Procura della Repubblica di Catanzaro.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).