Una persona è morta dopo che una valanga si è staccata nella zona del rifugio Tuckett, sulle Dolomiti del Brenta, in Trentino Alto Adige, e ha travolto quattro scialpinisti che erano fuori pista. Ieri in Val Senales sono morte una donna di 25 anni, la figlia di 7 anni e un’altra bambina .
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VALANGA SULLE DOLOMITI DEL BRENTA, UN MORTO
VALANGA IN VAL SENALES, TRE MORTI
È di tre morti e due feriti il tragico bilancio di una valanga che si è abbattuta sul ghiacciaio della Val Senales, in Alto Adige. La slavina, che ha investito una pista di sci, ha provocato vittime e feriti tra una comitiva di turisti tedeschi. A perdere la vita una donna e una bambina di 7 anni arrivate dalla Germania per trascorrere le vacanze natalizie sulle montagne dell’Alto Adige. Successivamente è morto anche un bambino, era stato estratto dalla neve in gravissime condizioni e trasferito in elicottero all’ospedale di Trento dove però è deceduto. Altre due persone sono ricoverate all’ospedale di Merano, le loro condizioni non sembrerebbero preoccupanti. La valanga si è verificata poco dopo le 12 a circa 2400 metri in un tratto molto conosciuto nella zona: tra la Forcella dei contrabbandieri e il rifugio Teufelsegg.
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PRECIPITA AEREO IN KAZAKHSTAN, ALMENO 12 I MORTI
Disastro aereo in Kazakistan. E’ precipitato, vicino ad Almaty, un velivolo della compagnia Bek Air. A bordo 95 passeggeri e cinque membri dell’equipaggio.
Al momento i morti accertati sarebbero 12, mentre 66 sono le persone ferite e ricoverate in ospedale, di cui alcune in gravi condizioni. Otto i bambini che hanno riportato delle fratture.
L’aereo era diretto a Nur-Sultan (ex Astana) e si tratta di un Fokker 100 che sarebbe precipitato poco dopo il decollo dallo scalo, finendo contro un edificio residenziale ancora in costruzione e quindi non abitato. La tragedia poteva essere di entità ancora maggiore ma fortunatamente i serbatoi del carburante non sono esplosi. L’aereo nello schianto si è spaccato in due nella parte posteriore. Una commissione governativa indagherà per fare luce sulle cause dell’incidente. Si seguono le piste dell’errore umano del pilota e del guasto meccanico. Tutti gli aerei della compagnia sono stati fermati.
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IN 5 ANNI SOTTRATTI ALLE MAFIE 18 MILIARDI
Diciotto miliardi di euro, pari a oltre l’1% del Pil nazionale. A tanto corrisponde il valore dei sequestri di beni mobili e immobili (quasi 11 miliardi di euro) e delle confische (circa 7 miliardi di euro) eseguiti, nell’ultimo quinquennio, dalla guardia di finanza nei confronti della criminalità economico-finanziaria. “A risaltare – evidenziano le fiamme gialle -, soprattutto, è il dato delle confische: dire che 7 miliardi di euro sono stati confiscati alla criminalità economico-finanziaria equivale, infatti, ad affermare che i beni sono stati sottratti in maniera definitiva alle ‘mafie’ e acquisiti, altrettanto definitivamente, dallo Stato”. Risultati, questi, che sono il prodotto di oltre 10.000 accertamenti (5,5 in media al giorno) e di investigazioni patrimoniali nei confronti di 55 mila soggetti, tanti quanti gli abitanti, ad esempio, di cittadine italiane come Avellino, Sanremo o Anzio.
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MORTO A 86 ANNI LO STILISTA UNGARO
E’ morto all’eta’ di 86 anni, nella sua casa di Parigi, lo stilista Emanuel Ungaro. Figlio di un sarto pugliese di Francavilla Fontana trasferitosi in Francia per sfuggire al fascismo, era stato l’allievo preferito di Balenciaga con il quale rimase per 6 anni. Nato ad Aix-en-Provence il 13 febbraio 1933, creò la propria griffe nel 1965 e presentò la sua prima collezione durante il periodo di massima della moda futurista. Il suo marchio di fabbrica sarà sempre un mix di stampe e sfumature luminose su drappeggio. Il negozio principale di Emanuel Ungaro si installò all’inizio di Avenue Montaigne a Parigi. Negli anni Ottanta era uno dei cinque grandi nomi dell’alta moda parigina .Nel 1996 Ungaro aveva ceduto il controllo della sua maison al gruppo Ferragamo e nel 2004 aveva abbandonato le passerelle e si era ritirato a vita privata.
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PIOGGE E VENTI FORTI DAL CENTRO AL SUD ITALIA
Un nuovo impulso perturbato atlantico in ingresso sul Mar Ligure determinerà, nella giornata di domani, una nuova intensificazione della ventilazione su gran parte del nostro Paese con precipitazioni che risulteranno più frequenti sui settori tirrenici centro-meridionali.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quelli emessi nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla tarda sera di oggi, sabato 21 dicembre, il persistere di precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Toscana, Umbria, Lazio e settori occidentali di Abruzzo e Molise, oltre che precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata e Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dalle prime ore di domani, venti forti dai quadranti occidentali, con raffiche di burrasca forte, su Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo e sempre dai quadranti occidentali venti da burrasca a burrasca forte con temporanei ulteriori rinforzi di raffica su Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise e settori costieri di Lazio e Toscana, con possibili forti mareggiate lungo tutte le coste esposte.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, 22 dicembre, allerta arancione sulla Campania e su parte di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna. Valutata, inoltre, allerta gialla sui restanti settori del Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Basilicata e Calabria, su parte del Veneto, della Lombardia, della Liguria, su Marche e Abruzzo, sulla Sardegna sud-occidentale.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
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MAXI BLITZ CONTRO LA ‘NDRANGHETA, 334 ARRESTI
Maxi blitz dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia contro la ‘ndrangheta: sono 334 gli arresti nell’operazione “Scott-Rinascita” che ha disarticolato le organizzazioni che operano nel Vibonese e che sono legate alla cosca Mancuso di Limbadi. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa d’asta, traffico di influenze e corruzione. In 260 sono stati condotti in carcere, 70 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti al divieto di dimora.
I provvedimenti, emessi dal Gip di Catanzaro, su richiesta della locale Dda, sono stati eseguiti in Calabria e in varie province della Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, nonché in Svizzera, Germania e Bulgaria.
Eseguito contestualmente anche un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.
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GRAVE INCIDENTE STRADALE PER LAPO ELKANN
Lapo Elkann è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale in Israele. E’ avvenuto 10 giorni fa ma la notizia è emersa oggi. L’imprenditore 42enne è stato ricoverato in gravi condizioni all’Assuta Hospital di Tel Aviv. E’ stato in coma, ha riportato varie fratture e subito degli interventi chirurgici. «Voglio innanzitutto ringraziare Dio, e poi i medici israeliani e quelli europei – dice oggi Elkann al Corriere della Sera -. Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell’ospedale, gli amici che mi sono stati vicini, la mia famiglia. Voglio ringraziare Dio di avermi dato la possibilità di ridarmi la vita. Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene occupandomi della mia Onlus, che non è un capriccio da bambino viziato. Umanamente Lapo Elkann – continua – non è come lo descrivono gli altri ma un uomo con il cuore aperto e che ha voglia di fare del bene. Con l’incidente ho capito che è questo il mio nuovo motto di vita».
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