Corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato. Sono le accuse contenute dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina.
Tra i destinatari il sindaco del comune di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, oltre che Antonino Repaci e Calogero Fimiani, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministratore e Amministratore Delegato della società di navigazione “Caronte & Tourist S.p.A.”. Secondo le accuse Repaci si sarebbe mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Giovanni Siclari, al fine di assicurarsi l’affidamento di un’area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori.
(ITALPRESS).
ARRESTATO IL SINDACO DI VILLA SAN GIOVANNI
BOMBA ALLE POSTE DI GENOVA, ARRESTATO ANARCHICO
Un anarchico di 49 anni e’ stato arrestato dai carabinieri del Ros su richiesta del Gruppo Antiterrorismo della Procura torinese. E’ ritenuto responsabile di aver posizionato un ordigno esplosivo a Genova, nei pressi dell’Ufficio Postale di via Gaetano Colombo 12. L’ordigno fu collocato nella notte dell’8 giugno 2016 da due individui vestiti di scuro, ed era composto da una tanica di plastica da 5 litri riempita di liquido infiammabile, timer artigianale, e una sveglia analogica con una sola lancetta. Non esplose solo a causa di un malfunzionamento. Il tentato attentato e’ inquadrabile nell’ambito della campagna contro i Cie – Centri di Identificazione ed
Espulsione condotta dai gruppi anarchici violenti in tutta Italia che tra il 2015 al 2016 porto’ a 16 attentati incendiari ed esplosivi ai danni di ditte che collaboravano con gli stessi Centri. Vennero compiuti anche numerosi attentati ai danni di Poste Italiane, accusate di collaborare alla macchina delle espulsioni con la sua compagnia aerea “Mistral Air”, utilizzata
per il rimpatrio degli migranti. All’arresto di oggi si e’ arrivati grazie a una traccia di Dna su
un guanto abbandonato da uno dei due attentatori. Le indagini proseguono per l’identificazione del complice.
(ITALPRESS).
STRAGI DEL SABATO SERA, SETTE MORTI SULLE STRADE
Sette morti. È il triste bilancio degli incidenti avvenuti nelle ultime ore sulle strade italiane, dal Veneto alla Sicilia. È il Nordest a pagare il tributo più pesante, con cinque morti in due scontri.
Tra San Donà del Piave e Noventa, a causa di un frontale tra una Fiat Punto e una Citroen C3, la notte scorsa sono morti tre giovani. A San Gregorio di Veronella, in provincia di Verona, si sono scontrate due auto. Hanno perso la vita due donne, madre e figlia.
Una ventenne è morta in un incidente avvenuto ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma.
Ancora un sinistro gravissimo in Sicilia: nel Catanese, tra Scordia e Palagonia. La vittima in questo caso e’ un sedicenne. Viaggiava a bordo di una Fiat Punto che è finita fuori strada. Ci sono anche tre feriti.
(ITALPRESS)
BRINDISI, EVACUATE 54 MILA PERSONE PER IL DISINNESCO DI UN ORDIGNO
Completate a Brindisi le operazioni per il disinnesco dell’ordigno bellico trovato il due novembre scorso durante i lavori per l’ampliamento di un cinema. La bomba sarà fatta brillare in una cava. Sono 54 mila le persone per le quali si è resa necessaria l’evacuazione a partire dalle 5 della mattina, più della metà dei residenti, già rientrate nelle loro abitazioni. Si è trattato dell’evacuazione più imponente in una città italiana dal dopoguerra a oggi.
(ITALPRESS).
CAMORRA, ARRESTATE NUOVE LEVE CLAN “DE ROSA”
I carabinieri di Giugliano in Campania hanno arrestato 16 persone su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Sono accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi clandestine e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, che ha preso avvio a seguito di alcune denunce di estorsione, è stata condotta, dal settembre 2018 al gennaio 2019, dai carabinieri di Qualiano e ha permesso di dimostrare l’attuale operatività dello storico clan camorristico denominato “De Rosa” che, nonostante veda molti dei suoi esponenti apicali detenuti, ha continuato ad esercitare il controllo del territorio attraverso nuove “leve” dimostratesi capaci di gestire le attività criminose.
(ITALPRESS).
SCIAME SISMICO NEL FIORENTINO, SCOSSA 4.5
Per tutta la notte ha continuato a tremare la terra in Toscana, dove uno sciame sismico è stato registrato con epicentro tra Scarperia e San Piero e Barberino di Mugello, in provincia di Firenze.
La scossa di terremoto più forte di magnitudo 4.5 è stata registrata, alle 04.37, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a 4 chilometri a nord di Scarperia e San Piero. L’evento, localizzato ad una profondità di 9 chilometri, è stato preceduto e seguito da numerose altre scosse di magnitudo tra 2 e 3.4. L’ultima di magnitudo 2.2 è stata registrata alle 07.45 a 4 chilometri ad est di Barberino di Mugello.
Le scosse sono state avvertite dalla popolazione anche a Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, San Miniato e Montecatini. Danni agli edifici sarebbero stati registrati nei comuni di Scarperia e San Piero e Barberino di Mugello.
La Protezione civile sta monitorando la situazione. L’Unione dei Comuni del Mugello ha aperto la Sala intercomunale di protezione civile a Borgo. È stato deciso che le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata di oggi, inclusi gli asili nido comunali.
(ITALPRESS).
A ROMA ACCESO ALBERO DI NATALE “SPELACCHIO”
Si accendono le luci di “Spelacchio”, l’albero di Natale di Roma e le luminarie di via del Corso. A inaugurarle la sindaca, Virginia Raggi.
“Spelacchio, l’albero di Natale di Roma famoso in tutto il mondo è tornato”, ha dichiarato la sindaca. “Piazza Venezia – ha continuato – sarà il cuore pulsante del Natale in città, un luogo in cui tutti potremo vivere insieme la magia delle feste. Invito tutti i cittadini a venire a vedere l’albero e soprattutto a portare i bambini che troveranno tante fantastiche sorprese: potranno interloquire con Spelacchio, fare foto e selfie e spedire qui le loro letterine di Natale”.
All’evento erano presenti decine e decine di bambini delle scuole di Roma e la Scuola di canto corale del Teatro dell’Opera di Roma, che si è esibita prima dell’accensione dell’albero.
L’albero di Natale è un abete naturale di tipo Abies Nordmanniana di oltre 22 metri di altezza e proveniente da Cittigio, in provincia di Varese. È illuminato 24 ore al giorno con 80 mila luci led a basso consumo energetico con mille addobbi tra sfere e cristalli di neve, dal colore rosso, oro e un tocco d’argento. Il puntale è alto 1,5 metri e ha la forma di una stella cometa. I costi dell’allestimento sono a carico dello sponsor Netflix, quindi, l’operazione per l’Amministrazione comunale è a costo zero. Prevista anche quest’anno un’area interaction per famiglie e bambini ispirata al primo film di animazione di Netflix, Klaus, dove sarà possibile scattare foto in compagnia di Jesper e Klaus.
Ci sarà inoltre la possibilità di inviare le tradizionali letterine attraverso un ufficio postale interattivo realizzato completamente a misura di bambino. Presente anche l’Amministratore Delegato di Acea, Stefano Antonio Donnarumma, che ha dato il via all’accensione delle luminarie natalizie realizzate dal gruppo Acea, che raccontano Roma attraverso le immagini, i film e i volti degli attori e delle attrici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
“Anche quest’anno le tradizionali luminarie natalizie sono state realizzate da ACEA ma questa volta – ha sottolineato l’Amministratore Delegato, Stefano Antonio Donnarumma – si tratta di un progetto fortemente innovativo. Attraverso l’iniziativa del concorso internazionale, organizzato per promuovere una gara di creatività all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, il Gruppo ha voluto rinnovare le luminarie facendone un importante strumento per valorizzare la bellezza della città attraverso l’uso della luce. In linea con le nostre strategie, da anni siamo impegnati in una campagna di riqualificazione degli spazi urbani e del patrimonio storico di Roma, cominciata proprio con i progetti di illuminazione artistica dei suoi monumenti e delle sue fontane”.
(ITALPRESS).
È MORTO PIERO TERRACINA, ERA SOPRAVVISSUTO AD AUSCHWITZ
E’ morto all’età di 91 anni Piero Terracina, uno degli ultimi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz.
Nato a Roma in una famiglia ebraica, nell’autunno del 1938, a causa dell’emanazione delle leggi razziali in Italia, fu espulso dalla scuola pubblica. Terracina proseguì gli studi nelle scuole ebraiche, sfuggì al rastrellamento del 16 ottobre 1943 ma venne arrestato a Roma il 7 aprile 1944, su segnalazione di un delatore, con tutta la famiglia: i genitori, la sorella Anna, i fratelli Cesare e Leo, lo zio Amedeo, il nonno Leone David.
Detenuti per qualche giorno nel carcere di Roma di Regina Coeli, dopo una breve permanenza nel campo di Fossoli, il 17 maggio del ’44 furono avviati alla deportazione. Degli otto componenti della sua famiglia Piero Terracina sarà l’unico a fare ritorno in Italia.
“La Comunità Ebraica di Roma piange la scomparsa di un baluardo della Memoria. Piero Terracina ha rappresentato il coraggio di voler ricordare, superando il dolore della sua famiglia sterminata e di quanto visto e subito nell’inferno di Auschwitz, affinché tutti conoscessero l’orrore dei campi di sterminio nazisti. Oggi piangiamo un grande uomo e il nostro dolore dovrà trasformarsi in forza di volontà per non permettere ai negazionisti di far risorgere l’odio antisemita”, afferma in una nota Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma.
“Ho appreso con tristezza la notizia della scomparsa di Piero Terracina, ultimo tra i sopravvissuti della deportazione degli ebrei romani e testimone instancabile della memoria della Shoah. Ai suoi familiari e alla comunità ebraica di Roma esprimo sentimenti di vicinanza e di cordoglio”, afferma in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Esprimo profondo cordoglio e commozione per la scomparsa di Piero Terracina, uno dei pochi sopravvissuti alla tragedia della Shoah che ci ha lasciato una preziosa testimonianza di quello che è stato uno degli orrori più grandi del Novecento. Un contributo fondamentale per far conoscere l’Olocausto alle nuove generazioni e diffondere la consapevolezza che quelle aberrazioni non dovranno più succedere”, commenta il presidente del Senato, Elisabetta Casellati. “Piero Terracina è stato un testimone dell’orrore nazista di Auschwitz. Un testimone coraggioso con un’incredibile passione civile che lo ha portato a raccontare i momenti terribili che ha vissuto – sottolinea il presidente della Camera Roberto Fico -. Il modo migliore per ricordarlo è ripetere l’esercizio della memoria per non dimenticare mai cosa è stato l’Olocausto”.
“Primo Levi ammoniva di non togliere il segnalibro della memoria dalla pagina dell’Olocausto. Addio a Piero Terracina, la sua testimonianza su Auschwitz è memoria collettiva: un patrimonio che ora tocca a noi alimentare perché possa trasmettersi anche alle future generazioni”, scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte.
(ITALPRESS).










