Sequestro record di cocaina al porto di Gioia Tauro: in un container refrigerato adibito al trasporto di banane erano nascosti quasi 1.200 kg di sostanza purissima. A scoprirlo i carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei finanzieri e dei funzionari dell’Agenzia delle dogane e dell’Europol: 1.176 chili di cocaina erano nascosti in 144 imballi. Il container, proveniente dal Sud America e sbarcato a Gioia Tauro, era destinato in Germania.
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1200 CHILI DI COCAINA TRA LE BANANE, SEQUESTRO RECORD
VENEZIA SOTT’ACQUA, UNA VITTIMA
Emergenza alta marea a Venezia. Dopo il picco straordinario da 187 centimetri che questa notte ha colpito la città, l’Amministrazione comunale ha presentato richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro – invita il sindaco Brugnaro – nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo”.
“Intanto, si contano i primi danni e le vittime. Un anziano di 78 anni è morto fulminato nell’isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. È successo mentre sulla laguna imperversava la tempesta di vento e pioggia che ha causato l’acqua alta eccezionale nella città. A provocare la morte dell’anziano sarebbe stato un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli è entrata in casa.
“Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro – afferma in conferenza stampa il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro -. Dobbiamo efficientare la città, oggi ci giochiamo la credibilità internazionale”.
“Stiamo lavorando perché già domani si possa arrivare alla dichiarazione di stato di emergenza”, dice in conferenza stampa Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione Civile.
“Lo scenario preoccupa anche per le prossime ore”, è l’allarme lanciato dal governatore regionale del Veneto Luca Zaia. Nel pomeriggio, lo stesso Zaia ha inviato al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, la formale richiesta di dichiarazione dello “Stato di emergenza a Livello Nazionale”. Il premier e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli si sono recati a Venezia per monitorare la situazione.
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I MILITARI FERITI IN IRAQ RIENTRANO IN ITALIA
E’ atterrato a Ciampino l’aereo militare con a bordo i soldati coinvolti dall’esplosione di un ordigno in Iraq lo scorso 10 novembre. Con loro i familiari che ieri li avevano raggiunti in Germania.
Ad accoglierli il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli.
La decisione è stata presa dopo che i sanitari militari nazionali hanno appurato le loro condizioni presso l’Ospedale militare USA della Base di Ramstein in Germania e deciso di trasferirli presso l’ospedale militare del Celio a Roma.
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SCOPERTA FRODE FISCALE DA 12 MILIONI IN GARE DI RALLY
La Guardia di Finanza di Erba, coordinata dalla Procura della Repubblica di Como, ha scoperto una frode fiscale di oltre 12 milioni di euro realizzata attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte di 15 società, molte delle quali “cartiere” in quanto prive di struttura imprenditoriale e commerciale.
Protagoniste società operanti nel settore delle gare automobilistiche, scuderie, sponsor e società di promozione pubblicitaria. In particolare secondo i finanzieri le scuderie di rally, per abbattere il proprio reddito e l’IVA a debito derivanti dalla cessione di spazi pubblicitari e dal noleggio di auto, utilizzavano fatture per operazioni inesistenti emesse da società cartiere create ad hoc per facilitare l’evasione fiscale milionaria.
A fronte dei bonifici effettuati per giustificare il pagamento delle fatture false, venivano effettuati prelievi di denaro contante finalizzati ad un’immediata restituzione delle somme trasferite al netto di una percentuale che variava dall’1% al 20%, nonchè versamenti su innumerevoli carte di credito prepagate intestate a prestanome.
Segnalate all’Autorità Giudiziaria 19 persone, tutte italiane, operanti nel campo delle sponsorizzazioni e del noleggio auto residenti nelle province di Como, Milano, Brescia, Lecco, Novara, Reggio Emilia e Roma, sedi anche delle “cartiere” interessate.
Il G.I.P. di Como ha disposto il sequestro preventivo dei conti correnti e dei beni mobili e immobili degli indagati fino a 5,2 milioni di euro.
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ESPLOSIONE CASCINA, FERMATO IL PROPRIETARIO
Svolta nelle indagini della procura di Alessandria per l’esplosione della cascina di Quargnento. E’ stato fermato dai carabinieri il proprietario Giovanni Vincenti che è stato ascoltato per dieci ore nel corso della notte. Indagata a piede libero la moglie. Dietro la tragedia ci sarebbe una tentata frode all’assicurazione. Lo ha confermato in conferenza stampa Enrico Cleri, procuratore capo di Alessandria. L’intenzione di Vincenti sarebbe stata quella di danneggiare l’immobile ma comunque gli è stato contestato l’omicidio plurimo perché non ha avvertito i soccorritori della presenza delle bombole di gas. Nell’esplosione della cascina di Quargnento lo scorso 5 novembre, hanno perso tragicamente la vita tre Vigili del Fuoco: Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Castaldo.
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LE COSCHE INVESTONO NEI RISTORANTI DEL NORD
Gli interessi della criminalità nella grande ristorazione in Lombardia e Piemonte. La polizia di Milano sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di nove persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere e trasferimento fraudolento di valori. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, hanno consentito “di far luce sugli interessi di soggetti contigui a cosche calabresi riguardanti il reinvestimento di denaro frutto di attività illecite, con immissione di grandi capitali nel circuito della grande ristorazione nel Nord Italia”.
Sequestrati beni per oltre dieci milioni di euro, tra cui quote societarie di alcuni ristoranti appartenenti alla nota catena di “giro-pizza” Tourlè, riferibili a un noto pregiudicato vicino alla criminalità organizzata calabrese.
DUE ACCOLTELLATI SUL FRECCIAROSSA
E’ ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Bologna la donna che questa mattina è stata accoltellata a bordo del treno 9309 (Torino – Roma). Il convoglio, come spiega Fs, è rimasto fermo dalle 10.50 alle 11.50 circa nella stazione Bologna Centrale sotterranea per accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. I controlli sono stati necessari per verificare la dinamica e le cause dell’aggressione, a bordo del treno e durante il viaggio da Milano a Bologna, da parte di un operatore della ditta esterna che effettua servizi di pulizie a una dipendente della ditta esterna che effettua i servizi di ristorazione. Nell’aggressione è rimasto ferito un uomo, anch’egli ricoverato all’ospedale Maggiore, ma non correrebbe pericolo di vita. Entrambi i feriti sono italiani. L’aggressore è stato fermato dalla Polizia Ferroviaria nella stazione sotterranea. Non si conoscono ancora i motivi del gesto.
I passeggeri hanno proseguito il viaggio con i treni successivi in quanto il convoglio del treno 9309 è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli accertamenti della Polizia scientifica. Per questo motivo il traffico ferroviario ha subito ritardi fino a venti minuti per tornare poi regolare attorno a mezzogiorno.
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SCORTA A LILIANA SEGRE DOPO LE MINACCE
Il prefetto di Milano Renato Saccone ha deciso di assegnare una tutela alla senatrice a vita Liliana Segre per la sua sicurezza, dopo che nei giorni scorsi era apparso uno striscione contro di lei.
La Segre quando aveva 14 anni era stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, da oggi due carabinieri la accompagneranno in ogni suo spostamento e uscita pubblica.
“A pochi mesi dagli anni 20 di questo nuovo secolo, a una donna straordinaria come Liliana Segre viene assegnata una scorta: potrebbe essere vittima di attacchi razzisti. Di fatto in qualche modo si limita o si vincola la sua possibilità di vivere libera. Non laviamocene le mani. Dobbiamo difenderla tutte e tutti facendo scudo con la forza delle idee e l’impegno civile. Ogni giorno. Affinché gli anni 20 del 2000 siano anni di riscatto della dignità umana, di libertà e democrazia”, commenta su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.
“A Liliana Segre, una delle ultime sopravvissute italiane alle camere a gas di Auschwitz-Birkenau, oggi lo Stato assegna una scorta perché la deve difendere da nuove minacce. È un terribile segnale, è un mondo che corre all’indietro. Difendere oggi chi ha attraversato l’inferno ieri è un dovere ma è anche una sconfitta”, dice il deputato dem Emanuele Fiano.
“La notizia della scorta alla Senatrice Liliana Segre deve farci riflettere. Liliana Segre è un patrimonio dell’Italia va ringraziata per tutto quello che fa per costruire un Paese migliore. L’odio non avrà mai la meglio. Siamo tutti con lei”, afferma il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno.
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