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Cronaca

LAMPEDUSA, SOMMOZZATORI PRONTI AL RECUPERO SALME

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I sommozzatori della Guardia costiera, oggi, per la prima volta, si immergeranno a circa 60 metri di profondità, a sei miglia a sud di Lampedusa, per procedere al recupero delle vittime del naufragio del 7 ottobre scorso. Da questa mattina si trovano nella camera iperbarica dell’isola per prepararsi all’immersione. Al nucleo sommozzatori della Guardia costiera di Messina si uniranno i colleghi di Cagliari e Napoli.

Sarebbero almeno 12 i corpi, tra cui quello di un neonato, individuati dal robot subacqueo della Guardia costiera che da giorni perlustra la zona. Possibile che in quello stesso tratto di mare vi siano altri cadaveri.

In merito al naufragio, nella giornata di ieri, fa sapere la Guardia Costiera, è stata effettuata un’ulteriore ricognizione nella zona in cui è affondata l’imbarcazione, in collaborazione con la motonave Galatea dell’Arpa Palermo.

“L’unità, dotata di Side Scan Sonar, nel pomeriggio di ieri – rende noto la Guardia Costiera – ha individuato una traccia riconducibile al natante affondato su un fondale di 61 metri ad una distanza di circa 300 metri dal punto del naufragio. I successivi rilievi con il ROV – Remotely Operated Underwater Vehicle dei Nuclei Subacquei della Guardia Costiera hanno confermato il ritrovamento del relitto. Intorno all’unità, adagiata sul fondale, sono stati individuati almeno dodici corpi”.

“Il numero dei corpi privi di vita, tuttavia, potrà essere accertato solamente a seguito di ulteriori ricognizioni subacquee che verranno effettuate quanto prima dai Nuclei Subacquei della Guardia Costiera, dopo lo svolgimento della necessaria attività preparatoria”, conclude la nota.

(ITALPRESS).

MIGRANTI, LA OCEAN VIKING È ARRIVATA A TARANTO

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È giunta al molo San Cataldo del porto di Taranto la nave Ocean Viking di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, con a bordo 176 migranti, dopo il via libera all’attracco concesso dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

La Ocean Viking, in due distinte operazioni, ad una quarantina di miglia dalle coste libiche, l’altro ieri ha soccorso e tratto in salvo 176 persone, tra queste anche 12 donne di cui quattro incinte e 33 minori di cui 23 non accompagnati.

Prefettura e Questura hanno attivato un dispositivo di accoglienza volto a regolare il trasferimento in sicurezza dei migranti all’hotspot di Taranto, in un’area decentrata dello stesso porto.
(ITALPRESS).

A TRIESTE I FUNERALI DEI DUE AGENTI UCCISI

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Trieste si è fermata oggi per celebrare i funerali degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, dove le bare sono giunte dopo un corteo che è stato scortato da una grande folla in processione lungo le strade della città.
Alla cerimonia hanno presenziato il presidente della Camera Roberto Fico, il Vicepresidente della Camera dei deputati Ettore Rosato, il Vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, il capo della polizia Franco Gabrielli, il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e le autorità locali.
Durante la sua omelia, il vescovo Giampaolo Crepaldi ha affermato che i due agenti rimarranno a vigilare sulla sicurezza dei cittadini di Trieste e saranno per sempre luminosi figli delle stelle, come si definivano nel video amatoriale che li vedeva protagonisti.
“Con questa santa messa funebre, Trieste vi offre il suo ultimo e affettuoso saluto mentre resta fisso nella memoria di tutti il 4 ottobre, quando una follia omicida ha privato le vostre giovani vite di un futuro pieno di progetti”, ha dichiarato Crepaldi.
Il questore Giuseppe Petronzi ha poi ricordato che Matteo e Pierluigi si erano sempre distinti nella loro capacità di arrivare tempestivamente, come pochi giorni prima della loro morte quando avevano salvato la vita di un giovane che stava per lanciarsi nel vuoto.
“Saluto alla sua ultima uscita la volante 2 con le stesse parole che i nostri figli delle stelle usavano a inizio servizio: dormite sogni tranquilli, qui ci siamo noi”, ha concluso Petronzi.

ARSENALE E DROGA, UN ARRESTO IN CALABRIA

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Nascondeva in un garage oltre 2 chili e mezzo di esplosivo, 1.100 grammi di cocaina, 14 tra mitragliatrici, pistole e fucili e oltre 500 cartucce. E’ quanto hanno scoperto i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che hanno arrestato G.D., di 31 anni.
L’arsenale e la droga, nel corso di controlli, sono stati trovati in un garage nel centro cittadino di Reggio Calabria. L’attenzione degli investigatori si è concentrata su un complesso condominiale ad altissima densità criminale. Al centro degli accertamenti è finito un garage, formalmente di proprietà di una persona risultata del tutto estranea alla vicenda, ma nella disponibilità dell’indagato, in qualità di affittuario.

Le Fiamme gialle hanno trovato, nascosti tra numerosi articoli di abbigliamento, diversi imballaggi di confezioni per sostanze stupefacenti, molti dei quali riportanti evidenti e vistosi residui di cocaina, nonché un panetto della stessa sostanza stupefacente integro, ancora imballato. Ma la sorpresa è arrivata quando i finanzieri hanno controllato il soppalco.

Sul pianale di legno sono stati trovati oltre 2 chili e mezzo di esplosivo (gelatina-dinamite, con relativa miccia e con relativo detonatore), un panetto da 1.100 grammi di cocaina riportante impresso uno dei classici simboli della massoneria (incentrato su un gioco a incastro di figure rappresentanti una squadretta, un occhio ed un compasso), 2 pistole mitragliatrici, 6 fucili da caccia, 1 fucile a canne mozze, 4 pistole semiautomatiche, 1 pistola a tamburo, 2 strozzatori per fucile da caccia e oltre 500 cartucce di varia tipologia. La maggior parte delle armi rinvenuta è risultata rubata.

Il sospetto degli investigatori è che l’arsenale faccia parte della “potenza di fuoco di un’unità locale del gruppo criminale organizzato”.

Gli accertamenti tecnici sull’esplosivo ritrovato hanno consentito di stabilire che si tratta di gelatina dinamite a base di nitroglicerina, “un esplosivo ad altissimo potenziale, particolarmente sensibile che, dopo la campionatura – fanno sapere le Fiamme gialle -, è stato immediatamente distrutto, poiché col tempo, decomponendosi, diventa altamente instabile”.

“L’esplosivo insieme alla miccia a lenta combustione ed il detonatore sequestrati, se assemblati correttamente – aggiungono gli investigatori -, si sarebbero potuti utilizzare per la realizzazione di un cosiddetto I.E.D. (Improvised Explosive Device) con elevatissime capacità di offensività”.

L’indagato, al termine delle operazioni, è stato accompagnato in carcere.
(ITALPRESS).

TRAFFICO DI DROGA ITALIA-SPAGNA, 18 ARRESTI

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Operazione in corso da parte di 200 Carabinieri, con l’impiego di unità cinofile ed elicotteri. Disarticolata un’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, con l’esecuzione di 18 misure cautelari e numerose perquisizioni, che hanno interessato non soltanto il territorio nazionale, in particolare le province di Bologna, Rimini, Ferrara, Ravenna, Modena, Vercelli, Terni e Matera, ma anche Barcellona in Spagna e Valona in Albania. Sequestrati oltre 130 chili di sostanze stupefacenti.

Le indagini, sviluppate dalla Compagnia Carabinieri di Borgo Panigale e coordinate dalla Procura di Bologna, hanno fatto emergere l’operatività di una radicata associazione criminale, costituita da persone di nazionalità italiana, albanese e nordafricana, operativa nella movimentazione di ingenti quantitativi di marijuana e hashish sull’asse Spagna – Italia, destinati alle piazze di spaccio bolognesi. Sono stati contestati anche i reati di estorsione, nonché detenzione e porto abusivo di armi.
(ITALPRESS).

LAMPEDUSA, 12 CADAVERI IN FONDO AL MARE

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E’ stato trovato a circa 60 metri di profondità il barcone naufragato lo scorso 7 ottobre al largo di Lampedusa. Sarebbero almeno 12 i corpi, tra cui quello di un neonato, individuati dal robot subacqueo della Guardia costiera che da giorni perlustra la zona. Possibile che in quello stesso tratto di mare vi siano altri cadaveri.
(ITALPRESS)

IN ITALIA CALANO I REATI MA CRESCONO LE TRUFFE

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Ogni giorno in Italia vengono denunciati circa 6.500 reati, con un calo su base annuale del 2,4%. Continua, invece, l’esplosione delle truffe e frodi informatiche (518 al giorno, +15%), dei reati connessi allo spaccio di stupefacenti (76 denunce, +2,8%) e delle estorsioni (27 al giorno, +17%). A scattare la fotografia è il “Sole 24 Ore”.
La maglia nera per numero di reati denunciati nel corso del 2018 spetta Milano, che con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti mantiene questa leadership poco lusinghiera, registrando però un calo (-5,2%) rispetto all’anno precedente, in linea con il trend nazionale. Subito dietro: Rimini e provincia, con 6.430 reati denunciati, e Firenze, con 6.252 denunce e, questa volta, un +9,5% rispetto a quelle depositate nel 2017. L’altra faccia della medaglia è quella dei territori meno esposti alla criminalità: in fondo alla classifica ci sono Oristano, ultima con 1.493 denunce registrate ogni 100mila abitanti, Pordenone (2.125) e Benevento (2.128). Milano continua a spiccare sul fronte dei furti – è prima davanti a Rimini -, mentre a Roma (sesta nella classifica generale) va un altro primato “negativo”, quello dei reati di produzione, traffico e spaccio di droga che sono aumentati del 10,9% rispetto al 2017.

INCIDENTE STRADALE NEL CATANESE, 4 VITTIME

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Notte di sangue lungo la strada statale 121 che collega Catania a Paternó. Quattro giovani, di cui due minorenni, sono morti dopo che l’auto su cui viaggiavano si è schiantata contro lo spartitraffico. L’incidente è avvenuto nella zona di Belpasso, all’altezza dello svincolo “Zona Industriale” di Piano Tavola. Da una prima ricostruzione, intorno alle 5 del mattino, il conducente ha perso il controllo del mezzo, e in seguito allo schianto i corpi dei giovani sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Sulla dinamica indagano i carabinieri della Compagnia di Paternó.

Le vittime sono Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta di 20, un ragazzo di 17 anni, M.P., e una di 15, E.G.B. Nell’incidente, avvenuto intorno alle 5 del mattino, in territorio di Belpasso all’altezza dello svincolo ‘Zona Industriale’ di Piano Tavola, è rimasto ferito un 40enne, conducente dell’auto, una Seat Leon, ricoverato all’ospedale Cannizzaro. I cinque erano di ritorno a casa dopo una serata in discoteca.
(ITALPRESS)