Home Cronaca Pagina 11

Cronaca

Falsi investimenti online, Polizia oscura 473 tra siti web e annunci

ROMA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di sequestro tramite oscuramento di 473 risorse on line relativi a siti web, account e annunci pubblicitari su una nota piattaforma social. Tali risorse pubblicizzavano e promuovevano falsi investimenti finanziari attraverso piattaforme di trading on line, offerte ad un pubblico indistinto. Gli utenti della rete venivano indotti a fare affidamento sulla serietà dell’investimento poichè i messaggi promozionali erano veicolati attraverso lo sfruttamento indebito del marchio di Eni s.p.a. e dell’immagine dell’Amministratore Delegato pro tempore.
In molti casi venivano utilizzati dei video deepfake, che attraverso l’intelligenza artificiale, facevano credere il pieno coinvolgimento di Eni e dei suoi organismi di vertice nella pubblicizzazione delle offerte di investimento.
Grazie alla preziosa collaborazione con la funzione di Security di Eni e in seguito ad un’attività di meticolosa ricerca sulle fonti web, coordinata dal Servizio delle Polizia Postale delle Comunicazioni, per ognuna delle risorse è stato inibito l’accesso dal territorio nazionale.
Ulteriori accertamenti, svolti con il Coordinamento della Procura della Repubblica e dell’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Roma, hanno consentito di individuare alcuni soggetti coinvolti nella successiva fase di monetizzazione delle risorse illecitamente ottenute.

– Foto: da video Polizia –

(ITALPRESS).

Giro di vite contro furti e borseggi a Roma, 20 arrestati

ROMA (ITALPRESS) – L’inasprimento dei controlli effettuati dai Carabinieri del Gruppo Roma nelle aree prevalentemente affollate dai turisti e cittadini romani, d’intesa con la Procura capitolina, ha portato all’arresto di 20 persone gravemente indiziate del reato di furto.
I Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno arrestato in flagranza due cittadini algerini di 24 e 18 anni, entrambi senza fissa dimora, dopo avere sottratto in un hotel in via Principe Amedeo uno zaino ad una turista americana di 20 anni mentre era impegnata alla reception durante il check-in. Gli stessi Carabinieri, in piazza Trevi, hanno arrestato in flagranza due cittadini romeni di 50 e 52 anni, con precedenti, bloccati subito dopo aver estratto un portafogli ad un turista bosniaco di 41 anni.
All’interno della stazione ferroviaria termini, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Venezia hanno arrestato in flagranza un 43enne di nazionalità cubana, insieme ad altri tre cittadini peruviani, tutti senza fissa dimora e con precedenti, sopresi dai militari subito dopo essersi impossessati di una valigia di un turista dell’Arabia Saudita di 31 anni.
Altri due cittadini algerini di 33 e 51 anni, entrambi senza fissa dimora, con precedenti, sono stati arrestati in via Ricasoli dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante, bloccati subito dopo essersi impossessati di uno smartphone di una donna di 49anni della provincia di Cagliari.
In via Principe Amedeo, all’interno del mercato rionale Esquilino, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Dante hanno arrestato in flagranza un cittadino del Marocco di 33 anni, senza fissa dimora, con precedenti, subito dopo aver estratto uno smartphone dalla tasca del cappotto ad una donna. Gli stessi Carabinieri, inoltre, nei pressi di via Gioberti hanno arrestato un 30enne originario della Tunisia, dopo aver asportato un cellulare dalla tasca di una giacca ad una turista spagnola di 60 anni.
I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, in piazzale della Radio, hanno arrestato un uomo di 42 anni, di nazionalità georgiana, subito dopo aver asportato da un negozio di abbigliamento alcuni capi del valore di oltre 110 euro, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza. Un altro cittadino georgiano di 47 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato in piazzale Ostiense alla fermata Piramide della metropolitana dai Carabinieri della Stazione di Roma San Sebastiano, dopo aver tentato di asportare un portafogli dalla borsa di una passeggera della provincia di Perugia di 60anni.
I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna, invece, in viale delle Provincie, hanno arrestato un 27enne e un 31enne dell’Algeria, senza fissa dimora e con precedenti, bloccati nel tentativo di asportare la borsa ad una cittadina brasiliana di 29 anni, mentre, sulla linea A della metropolitana, sempre gli stessi Carabinieri, alla fermata Barberini, hanno arrestato due cittadini cubani, di 31 e 54 anni, mentre tentavano di asportare un portafogli e una borsa a un passeggero italiano di 75 anni. Sempre sulla medesima linea, alla fermata Termini, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato un cittadino di 74 anni originario dell’Argentina, già noto alle forze dell’ordine, subito dopo essersi impossessato di uno smartphone di un uomo del Belgio di 60 anni, mentre alla fermata Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato un 19enne cubano, con precedenti, sorpreso e bloccato dai militari nel tentativo di impossessarsi di un portafogli di un’anziana donna.
Tutte le vittime di furto hanno presentato regolare denuncia querela e gli arresti sono stati tutti convalidati.
(ITALPRESS).

Voragine nel cuore del Vomero a Napoli, tanta paura ma nessun ferito

NAPOLI (ITALPRESS) – Tanta paura per fortuna senza grosse conseguenze, stamane, poco prima dell’alba a Napoli. Intorno alle 5, al quartiere Vomero, una grossa voragine si e aperta nel manto stradale di via Morghen, ad angolo con via Bonito. Il crollo ha inghiottito un albero e due vetture in transito: gli occupanti, tratti in salvo dai Vigili del Fuoco, non hanno riportato gravi conseguenze, mentre è ancora in corso il recupero delle auto.
Dalle prime verifiche sembrerebbe collassata la fogna e risulta spezzata la condotta idrica di carico che è stata chiusa, nella zona di San Martino e da piazza Vanvitelli a salire, interrompendo quindi la fornitura di acqua. Previsto lo sgombero dello stabile di via Morghen vicino alla voragine. In via Kerbaker, sottoposta rispetto al luogo del crollo, si registra una copiosa fuoriuscita di acqua da alcuni terranei ed alcuni appartamenti sono stati allagati. Anche in via Solimena, dove recentemente si era registrato il cedimento di una conduttura idrica, è presente una copiosa fuoriuscita di acqua. Sul posto, oltre i Vigili del Fuoco, presente la Polizia Locale, il 118 e le squadre di Abc.
Inevitabili le ripercussioni momentanee sulla circolazione veicolare: via Morghen è stata chiusa all’altezza di via Bonito. Le auto dirette a San Martino girano per via Morghen- Cimarosa-Michetti. Le vetture invece che provengono da San Martino scendono per via Michetti-Cimarosa-Donizetti. Infine via Michetti e via Cimarosa sono a doppio senso di marcia.
– foto ufficio stampa Comune di Napoli –
(ITALPRESS).

Botte e frustate a bimbo di 5 anni, madre e zia fermate a Catania

CATANIA (ITALPRESS) – Botte e frustate su schiena e gambe ad un bimbo di 5 anni perchè disubbidiente. E’ accaduto a Catania, dove gli agenti della Polizia di Stato su disposizione della locale Procura hanno posto in stato di fermo due donne, di 23 e 28 anni, di nazionalità nigeriana, in quanto gravemente indiziate dei reati di maltrattamenti e lesioni personali pluriaggravate. Si tratta della madre e di una zia del piccolo.
Le indagini hanno permesso agli investigatori di acquisire elementi che dimostrerebbero come le cittadine extra comunitarie fermate sarebbero le autrici di gravissime condotte illecite ai danni del bambino di soli 5 anni di età. E’ stata la Dirigente scolastica di un istituto di Catania a raccontare alla polizia, il 14 febbraio scorso, di un “bambino di 5 anni con evidenti frustate nella schiena e nelle gambe”. Il minore, immediatamente identificato, presentava incontrovertibili segni di reiterate violenze. Trasportato presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale “Garibaldi-Nesima”, il bimbo aveva modo di riferire “di essere stato percosso dalla zia (…) diverse volte tramite un cavo nero (…) di ricarica della bicicletta elettrica di proprietà della madre (…) raccontando più volte che questi segni sarebbero stati provocati dalla zia dinnanzi a disobbedienze” ed i sanitari, nell’esame obiettivo, hanno riscontrato “presenza di numerose escoriazioni profonde a forma di ‘U’, da verosimili frustate. Evidenti, numerose cicatrici e lesioni pregresse in via di risoluzione, diffuse sul tronco, arti superiori e inferiori, torace e addome. Le lesioni più recenti presentano invece croste sovrastanti ormai asciutte, con visibile cute rosea, di nuova formazione, sottostante. Medesime escoriazioni recenti si repertano a livello della zona mediale, delle cosce bilateralmente a livello delle spalle e delle braccia”.
I sanitari prestavano al minore le cure del caso e rilasciavano referto con una prognosi di 15 giorni. Dai tempestivi approfondimenti svolti dagli investigatori è emerso un allarmante quadro dal quale poteva desumersi che i segni di violenza impressi sul corpo del bambino sarebbero stati inferti dall’indagata 23enne con dei cavi elettrici e ciò in seguito a banali capricci e non meglio specificate monellerie attribuite al bimbo. Le sevizie sarebbero avvenute anche alla presenza della madre, che non si sarebbe adoperata per evitarle, per impedirle o per segnalarle agli organi istituzionali per scongiurarne ogni possibile reiterazione. Le due donne sono state accompagnate presso la Casa Circondariale catanese di “Piazza Lanza”.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Crollo Firenze, trovato l’ultimo operaio disperso, è la quinta vittima

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stato trovato il corpo senza vita dell’ultimo operaio disperso dopo il crollo avvenuto nell’area del cantiere di via Mariti a Firenze venerdì scorso. Sono in corso le complesse operazioni di recupero.
Il bilancio dunque dell’incidente sul lavoro di quattro giorni fa nel capoluogo toscano sale definitivamente a cinque morti e tre feriti.

– Foto xb8/Italpress –

(ITALPRESS).

Fiaccolata per Aleksej Navalny in piazza del Campidoglio

0

ROMA (ITALPRESS) – La piazza del Campidoglio si è riempita per ricordare Aleksej Navalny. Diverse le figure politiche che hanno preso parte in rappresentanza dei diversi partiti politici: a cominciare dal Ministro dello sport e i giovani Andrea Abodi, la leader del PD Elly Schlein, Carlo Calenda di Azione, Raffaella Paita di Italia Viva. Presenti anche Pier Ferdinando Casini, Maurizio Landini e tanti altri. In questo momento di ritrovo dedicato alla scomparsa dell’oppsitore politico di Vladimir Putin c’è stato anche un momento di contestazione rivolto al senatore della Lega Massimiliano Romeo.
Durante la fiaccolata ha parlato il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri “Grazie ai partiti, le associazioni, i sindacati. I cittadini che hanno voluto aderire dando un forte segnale. Voglio ringraziare gli ambasciatori e i diplomatici dei paesi dell’Unione Europea, degli Stati Uniti e di tanti altri paesi che hanno voluto essere qui. Siamo tutti uniti nell’esprimere lo sdegno e la condanna più forti per la morte di Aleksej Navalny, risultato di una lunga deliberata e feroce persecuzione politica. Chiunque ami i valori della libertà e della democrazia non può accettare questa morte in silenzio”.
Gualtieri ha rivolto “un fortissimo e caloroso abbraccio a Julija, la moglie di Aleksej, alla figlia Dacha, al figlio Zachar e alla madre Ludmilla. Non siete soli. Noi siamo con voi. La nostra voce si unisce alla vostra nella richiesta di giustizia e nella condanna più ferma per questo nuovo gravissimo crimine di cui il regime di Vladimir Putin si è macchiato. Un nuovo atto di repressione che si somma alla persecuzione di tanti altri oppositori, agli omicidi politici di Boris Nemcov e di Anna Politkovskaja, fino ai tantissimi arresti di coloro che in questi giorni nelle città della Russia si sono esposti per mostrare solidarietà a Navalny e chiedere verità”.
“È importante ricordare che Navalny- ha detto il Sindaco – non era l’unico oppositore al regime, sarebbe un errore perché significherebbe abbandonare gli altri prigionieri politici che stanno pagando come lui con il carcere e la persecuzione le loro scelte politiche. Da Roma, dalle città d’Europa e dalle democrazie di tutto il mondo si leva il grido di indignazione e un appello accorato al Presidente Putin ‘fermatevi’” ha concluso Gualtieri.
Secondo il Ministro Abodi: “Sono fatti apparentemente lontani ma sempre più tremendamente vicini. Accadimenti di fronte ai quali ci vuole la compattezza per cercare di mandare un messaggio forte che arriva da tutto il mondo, dal mondo civile, democratico, che ama la libertà che noi viviamo e che è un privilegio che dobbiamo apprezzare, difendere e promuovere, non soltanto all’interno dei nostri confini”. Abodi ha commentato la contestazione avvenuta nei confronti di Romeo “Credo che chi oggi è presente fa una scelta di campo non servono divisioni o equivoci, bisogna semplicemente stare uniti per cercare di dare una risposta univoca da parte della nostra nazione. Le affermazioni della Lega di qualche esponente nel passato, oggi debbono tener conto di quello che sta accadendo. Le stagioni della politica internazionale non sono una linea retta, bisogna saper valutare fatto dopo fatto e quello che è successo è inequivocabile. Di fronte a questo non si possono avere tentennamenti da parte di nessuno. Ognuno si prende le sue responsabilità con la libertà di pensiero, ma da parte nostra il messaggio deve essere forte e chiaro”.
A margine della fiaccolata, in cui hanno preso la parola tre cittadini russi che hanno portato di fronte alla piazza il proprio grido di dissenso e il proprio pensiero a cui è seguito un minuto di silenzio, anche la Schlein ha commentato la fiaccolata: “Per noi del PD è importante essere qui. Abbiamo subito aderito perché siamo convinti che bisogna alzare la voce contro un regime che uccide la libertà, il dissenso. Ci sono chiare responsabilità politiche dietro la morte di Navalny, risalgono al regime russo, a Vladimir Putin. Diamo solidarietà non soltanto alla sua famiglia ma anche a tutti quegli attivisti che in questi giorni e in queste ore per il solo fatto di manifestare pacificamente il loro dissenso vengono arrestati in Russia. Noi democratici saremo sempre a difesa della libertà e della democrazia, in questo paese come oltre ogni confine”.

– Foto: xl5/Italpress –

(ITALPRESS).

Frodi finanziarie on line, risarcimenti per tre vittime

0

ROMA (ITALPRESS) – Una frode di oltre 40 mila euro per un cliente Bnl, un’altra di quasi 5 mila e un’altra ancora di poco più di 4 mila per due correntisti di Poste Italiane. Lo studio legale Palmigiano e Associati ha assistito tre vittime del financial cyber crime. E sono in aumento i casi di frodi on line con l’utilizzo di tecniche conosciute come phishing, smishing e vishing, così come emerge anche dal report della polizia postale del 2023, dove sono stati registrati oltre diecimila casi in tutta Italia, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. In crescita, di conseguenza, anche i conteziosi dove poi l’arbitro per le controversie bancarie e finanziarie dispone gli eventuali risarcimenti.

E proprio l’Abf (l’arbitro bancario), interpellato dallo studio Palmigiano – che da anni si occupa di diritto bancario – ha accolto le richieste delle tre vittime, condividendo la tesi dei legali, e ha disposto il rimborso, creando una casistica e mostrando una posizione chiara rispetto alla responsabilità degli istituti di credito. “La crescita dei casi di truffe bancarie attraverso prelievi, messaggi, attraverso telefonate o email che sembrano arrivare dalle proprie banche dimostra come, in molti casi, i sistemi di sicurezza degli istituti di credito non siano sicuri – ha spiegato l’avvocato Alessandro Palmigiano -. Ci sarebbero strumenti tecnologici per evitare queste truffe ma questo richiede che le banche facciano degli investimenti in sistemi di sicurezza più avanzati. Non è possibile far ricadere il rischio di impresa sui clienti”.

Ma ecco le tre storie, che emergono dai provvedimenti dell’Abf, anche per richiamare l’attenzione dei clienti degli istituti di credito. La prima, riguarda un correntista Bnl e l’importo sottratto attraverso il phishing era consistente. Si parla di 35 mila euro spariti dal conto corrente e di 5.300 euro addebitati sulla carta di credito con tre pagamenti non autorizzati, tutti in favore di “Tspay Elevator Market”, soggetto sconosciuto alla vittima. Il tutto ha inizio a marzo dello scorso anno, con un sms sul cellulare della vittima da parte della banca, con cui veniva informato di un accesso sospetto, con invito alla verifica al link indicato, che riportava la dicitura Bnl. Una volta cliccato il link, il cliente veniva indirizzato su una pagina riportante la grafica del sito istituzionale della banca. “Trovandosi in quello che riteneva essere il sito della banca, avendone le identiche connotazioni grafiche, il correntista ha digitato le proprie credenziali, ma non ha avuto seguito un accesso effettivo – spiegano dallo studio legale -. Nel frattempo, la vittima era stata contattata al telefono da un sedicente operatore Bnl che la informava di un bonifico istantaneo di 35.000 euro e di una ulteriore operazione di addebito tramite carta di credito per un importo di 5 mila euro, operazioni che venivano disconosciute immediatamente. L’operatore avrebbe quindi assicurato l’annullamento delle operazioni e il blocco del conto corrente e della carta. Al termine della telefonata, la vittima ha ricevuto un ulteriore sms con il quale veniva comunicato lo storno dell’importo di 5 mila euro della carta di credito. Tuttavia, questo ultimo sms aveva un errore di scrittura e questo ha portato il cliente ad insospettirsi, chiamando quindi il proprio consulente Bnl, scoprendo l’amara notizia. Risultava infatti un pagamento di 35 mila euro e come se non bastasse, era stato sottratto anche un ulteriore importo di 5.300,00 euro, addebitato sulla carta di credito, in virtù di pagamenti del 20 marzo 2023 mai autorizzati: 800 euro, 4 mila euro e 500 euro”.

Tutto parte quindi dal phishing, in tutte le sue sfaccettature e declinazioni: comunicazioni mail che sembrano arrivare, anche per via della grafica, dei loghi e degli indirizzi verosimili da enti, istituzioni e aziende che, in realtà, sono l’inizio dell’abbocco per le vittime, sms o telefonate. A farne le spese, oltre che le grandi aziende, sono i piccoli risparmiatori.

Gli altri due casi, invece, riguardano due donne palermitane, correntiste di Poste Italiane. La prima, titolare di un conto corrente, cui era associata carta Banco Posta, ha ricevuto l’8 marzo 2023 dal mittente “PosteInfo” un sms sul proprio cellulare, visualizzabile nella stessa cronologia degli altri sms ricevuti da Poste, con cui veniva informata circa un accesso anomalo al proprio conto, con invito a verificare al link indicato. Contestualmente, riceveva un ulteriore sms che la invitava ad eseguire le istruzioni “dell’operatore telefonico certificato Matteo Del Corso 07491, ufficio sicurezza, Poste Italiane”. Tutto sembrava essere regolare, visto che veniva comunicato addirittura nominativo e codice dell’operatore. Una volta cliccato il link, la donna è stata indirizzata su una pagina riportante la grafica del sito istituzionale di Poste dove figurava la sezione relativa all’accesso e dove vanno inseriti il nome utente e la password per accedere. “Anche in questo caso, trovandosi in quello che riteneva essere il sito di Poste, avendone le identiche connotazioni grafiche e ricevendo peraltro il predetto sms in coda a quelli ricevuti dall’istituto visualizzati nella cronologia – spiega l’avvocato Palmigiano – la signora ha digitato le proprie credenziali, e, contestualmente, ha ricevuto la telefonata di quello che riteneva essere l’operatore di Poste, il quale avrebbe assicurato l’annullamento dell’operazione sospetta e che sarebbe giunto un sms di conferma. E così è avvenuto, sempre nella stessa modalità già descritta, del seguente tenore ‘Gentile cliente il pagamento è stato cancellato correttamente e riceverà il riaccredito entro 48 ore lavorative’. Purtroppo, da lì a poco la signora, effettuando un accesso al proprio conto e, con amara sorpresa, appurava che risultava disposta una operazione di pagamento mai effettuata e mai autorizzata, pari a 4.965 euro, mediante Pos e con utilizzo della propria carta Banco Posta, in favore di ‘Yoox Net a Porter’, ossia un sito dove si effettuano acquisti on line”. Medesima storia per l’altra correntista di Poste Italiane, con una perdita di 4.200,50 euro.

Le storie hanno dei connotati simili: degli sms che vanno ad inserirsi nella cronologia della banca o delle poste, dando all’utente l’impressione che non si tratti di truffe ma di messaggi reali, i contatti telefonici ed il sito internet specchio.

In tutti e tre i casi, sia Poste Italiane che Bnl avevano negato qualsiasi responsabilità per l’accaduto e ha rifiutato il rimborso. Alla luce di ciò, le vittime assistite dallo studio legale Palmigiano e Associati, con gli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale, hanno presentato ricorso all’arbitro per le controversie bancarie e finanziarie. La tesi dei legali era che la colpa di eventuali operazioni fraudolente nel sistema doveva ricadere su Poste Italiane e su Bnl perché le società che offrono il servizio sono tenute a predisporre tutte le misure necessarie per tutelare i clienti ed i loro dati personali. “In particolare – spiegano dallo studio – la norma prevede che l’istituto è tenuto ad assicurare che le credenziali di sicurezza personalizzate non siano accessibili a soggetti diversi dall’utente abilitato a usare lo strumento di pagamento e ancora, che, qualora l’utilizzatore neghi di aver autorizzato un’operazione di pagamento già eseguita o sostenga che questa non sia stata correttamente eseguita, è obbligo del prestatore di servizi di pagamento provare che l’operazione di pagamento è stata autenticata, correttamente”.

L’Abf, collegio di Palermo, ha quindi accolto le richieste delle vittime e disposto il rimborso. Le tre vittime sono state ora risarcite.

– foto ufficio stampa studio Palmigiano

(ITALPRESS).

Crollo in cantiere supermercato a Firenze, sale a 4 il bilancio delle vittime

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ stato recuperato nella notte il corpo senza vita di un quarto operaio morto nel crollo, avvenuto ieri mattina, nel cantiere dove erano in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo supermercato in via Mariti, a Firenze. Il bilancio delle vittime sale così a quattro. Il corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco, che hanno lavorato tra le macerie tutta la notte.
Proseguono intanto le ricerche da parte dei Vigili del Fuoco e Usar (Urban Search and rescue) dell’ultimo disperso. Rimangono ricoverati all’ospedale Careggi di Firenze tre operai rimasti feriti, due dei quali in modo grave ma non in pericolo di vita.
Intanto, per oggi il sindaco Dario Nardella ha proclamato il lutto cittadino.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).