Tragedia familiare a Orta Nova, nel Foggiano. Un agente penitenziario di 53 anni ha ucciso a colpi di pistola la scorsa notte la moglie e le due figlie di 12 e 18 anni, e poi si è ucciso. E’ avvenuto in un appartamento in pieno centro. Sono in corso le indagini dei carabinieri, contattati dall’uomo prima di spararsi un colpo alla testa.
CAMORRA, BLITZ IN QUATTRO REGIONI
Operazione antimafia dei Carabinieri del comando provinciale di Rimini tra Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Colpite due organizzazioni camorristiche dedite a estorsioni, rapine, sequestri di persona, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di beni e impiego di denaro di provenienza illecita.
Dieci misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Bologna, che ha disposto anche il sequestro di beni mobili e immobili per circa 500 mila euro.
(ITALPRESS).
RAPINE IN VILLA, SGOMINATA BANDA ITALO-ALBANESE
Una banda che saccheggiava ville e abitazioni isolate mentre i proprietari dormivano è stata sgominata dai Carabinieri in Piemonte. I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torino per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi nei confronti di una decina di persone, albanesi e italiani.
I componenti del gruppo, armati di coltelli e bastoni, dopo aver rotto le tapparelle o le porte d’ingresso, saccheggiavano ville e abitazioni isolate, sorprendendo i proprietari nel sonno e rubando qualunque cosa fosse presente in casa: orologi, preziosi, contanti, capi d’abbigliamento, auto, elettrodomestici e armi legalmente detenute dalle vittime.
Diciassette gli episodi contestati dai Carabinieri di Rivoli alla banda, avvenuti nelle province di Torino, Biella, Novara e Perugia.
Rapine in villa, sgominata banda italo-albanese
Una banda che saccheggiava ville e abitazioni isolate mentre i proprietari dormivano e’ stata sgominata dai Carabinieri in Piemonte. I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Torino per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi nei confronti di una decina di persone, albanesi e italiani.
LA CORTE DI STRASBURGO BOCCIA IL CARCERE DURO
Sull’ergastolo “duro” ai condannati per reati mafiosi la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo (Cedu) ha respinto il ricorso dell’Italia contro la sentenza del 13 giugno che bocciava questo regime carcerario.
Per la Corte il cosiddetto ergastolo “ostativo”, cioè senza alcun tipo di beneficio per il detenuto, non è legittimo perché nega la possibilità di redimersi.
“Il rigetto del ricorso dell’Italia da parte della Grande Chambre della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, fa sì che la decisione presa dai giudici della stessa Corte di Strasburgo lo scorso giugno, in merito all’ergastolo ostativo, sia definitiva. D’altronde già in altri casi e per altri paesi la Corte aveva sostenuto, legittimamente, che l’ergastolo senza prospettiva di rilascio violasse l’articolo 3 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti umani, nella parte in cui proibisce i trattamenti crudeli, inumani e degradanti”, afferma in una nota Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone.
“Viene così restituita finalmente ai giudici la possibilità di una valutazione discrezionale, cancellando quell’automatismo che trasformava questo tipo di ergastolo in una pena senza alcuna speranza di reintegrazione sociale, come invece la Costituzione impone. Chiunque oggi paventa l’uscita di decine o centinaia di mafiosi crea un inutile allarme. La sentenza non produrrà infatti un risultato di questo genere, non essendosi pronunciata sul tema dell’ergastolo in generale ma solo dell’ergastolo ostativo”, sottolinea ancora Gonnella secondo cui “si tratta di una decisione di civiltà giuridica che ci riporta al pari di molti altri paesi europei”.
5 BAMBINI TRAVOLTI DA SUV DAVANTI ASILO, UNO E’ GRAVE
Cinque bambini sono stati travolti questa mattina davanti a un asilo nido a Chieri, nel torinese, da un fuoristrada Toyota Land Cruiser parcheggiato, che ha iniziato a muoversi, investendoli. Tre piccoli feriti sono in codice rosso, uno giallo e uno verde, e sono stati portati in diversi ospedali. Il piu’ grave è stato trasportato al Regina Margherita di Torino dove sarà sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico. Il bimbo ha poco piu’ di due anni e ha riportato un politrauma, in particolare lesioni al cranio, al torace e all’addome. Sul posto i carabinieri che hanno sequestrato il suv per stabilire se all’origine della tragedia ci sia stato un guasto tecnico o altro.
SALVATI 72 MIGRANTI A LAMPEDUSA
Nuovo sbarco a Lampedusa. Nella note la Guardia Costiera ha salvato 72 persone tra cui due donne e un bambino. Molti dei migranti sarebbero originari
dal Bangladesh, Gambia e Nigeria. Proprio nella giornata di oggi vengono ricordate le 366 vittime del tragico naufragio 3 ottobre del 2013 a Lampedusa.
Intanto Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children denuncia che “dal 2013 ad oggi sono oltre 15 mila le persone tra cui tantissimi bambini e adolescenti che hanno perso la vita o risultano dispersi tentando di attraversare il Mediterraneo centrale”. “Il recente summit di Malta – continua – potrà rappresentare il primo passo per l’avvio di un’azione europea condivisa a condizione che il Consiglio europeo Giustizia e Affari Interni, previsto per il 7 e 8 ottobre, impegni concretamente i Paesi membri nel garantire il pieno rispetto del diritto internazionale, riconoscendo – anche alla luce dell’allarme crescente delle Nazioni Unite – che la Libia versa oggi in una terribile situazione di fragilità e instabilità e non può essere considerata in alcun modo come un porto sicuro”.
LUTTO CITTADINO A TRIESTE PER AGENTI UCCISI
Lutto cittadino a Trieste, dove due poliziotti sono stati uccisi in una sparatoria, ieri pomeriggio, poco prima delle 17 in Questura. Le vittime sono l’agente Pierlugi Rotta, 34 anni di Napoli, e l’agente scelto Matteo De Menego, 31 anni di Velletri.
Gli autori della sparatoria sono stati due fratelli dominicani: Alejandro Augusto Stephan Meran di 29 anni, seguito da un centro d’igiene mentale, e Carlysle Stephan Meran di 32.
I due erano stati condotti la mattina in questura per il furto di uno scooter. Secondo le ricostruzioni, uno dei due avrebbe chiesto di andare in bagno, poi ha aggredito un poliziotto e gli ha rubato l’arma aprendo il fuoco. L’uomo è stato poi reso inoffensivo e arrestato dalle forze dell’ordine.
Oltre ai due morti, è stato lievemente ferito un altro agente e anche uno dei due fratelli, che è stato poi trasportato in ospedale.
In serata sono giunti a Trieste la ministra dell’interno Luciana Lamorgese e il capo della polizia Franco Gabrielli.
Il sindaco Roberto Dipiazza ha proclamato il lutto cittadino e ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime. “Un po’ di colpa ce l’abbiamo tutti. Quando vediamo uno in manette in Italia mettiamo una pagina sul giornale per dire che non dobbiamo farlo, invece forse è il caso di iniziare a stare più attenti”, ha dichiarato Dipiazza.
In ricordo dei due agenti, stasera si terrà una messa nella chiesa di Madonna del mare ed è stata anche organizzata una fiaccolata.
“Ho appreso con profonda tristezza la notizia della barbara uccisione dell’agente scelto Matteo De Menego e dell’agente Pierluigi Rotta, feriti mortalmente presso la Questura di Trieste mentre erano impegnati in una operazione di servizio. In questa dolorosa circostanza, desidero esprimere a lei ed alla Polizia di Stato la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini. La prego di far pervenire ai familiari degli agenti le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”, scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli.










