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Cronaca

SOMALIA, ESPLOSIONE INVESTE CONVOGLIO ITALIANO

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Un’esplosione ha coinvolto un convoglio militare italiano in Somalia. Secondo quanto rende noto lo Stato Maggiore della Difesa, sono stati danneggiati in particolare due veicoli Lince che facevano parte di un convoglio di tre mezzi italiani, al rientro da un’attività di addestramento delle forze di sicurezza somale. 

“Al momento non si registrano conseguenze per il personale italiano”, sottolinea lo Stato Maggiore della Difesa, spiegando che le cause dell’esplosione sono in corso di accertamento.

I militari italiani operano nell’ambito della missione europea in Somalia (EUTM) che mira al rafforzamento del Governo Federale di Transizione somalo (TFG), attraverso la consulenza militare a livello strategico alle istituzioni di difesa somale e l’addestramento militare. La missione militare dell’UE opera in stretta collaborazione e coordinamento con gli altri attori della comunità internazionale presenti nell’area d’operazione come le Nazioni Unite, l’African Union Mission in Somalia (AMISOM) e gli Stati Uniti d’America.

Nella foto un veicolo Lince – fonte: www.esercito.difesa.it

 

BLITZ CONTRO LA MAFIA DI GELA

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Blitz della polizia a Gela, in provincia di Caltanissetta. Disarticolata l’organizzazione mafiosa della ‘stidda’. In carcere capi e gregari che, secondo gli inquirenti, avrebbero gestito un fiorente traffico di sostanze stupefacenti, infiltrato l’economia legale attraverso imprese di comodo, con estorsioni a tappeto, imponendo i prodotti delle loro aziende.

Tante le spedizioni punitive degli ‘stiddari’, organizzate anche con l’uso di armi e con danneggiamenti seguiti da incendi ai danni di chi osava contrapporsi al loro potere criminale, con una potenzialita’ definita “militare” costituita da “500 leoni”, ossia 500 uomini armati che “avrebbero potuto scatenare l’ennesima guerra di mafia”.

Le indagini dell’operazione “Stella Cadente” hanno consentito di “fotografare – spiegano gli investigatori – l’ala violenta del clan, ricostruendo plurime condotte estorsive poste in essere ai danni di commercianti e imprenditori riottosi o poco propensi a sottomettersi al loro volere, che hanno trovato il coraggio di denunciare le estorsioni”. 

CATTURATO DETENUTO EVASO DA POGGIOREALE

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E’ stato catturato da polizia e carabinieri il detenuto evaso da Poggioreale. La fuga di Robert Lisowski, 32anni, e’ durata soltanto due giorni. E’ stato catturato a Napoli nella zona Borgo Loreto, nel centro storico. Lisowski era evaso dal carcere di Poggioreale usando una corda di lenzuola per scavalcare il muro di cinta mentre si stava recando a messa. Un’azione repentina che gli ha permesso di lasciare indisturbato il carcere. L’uomo – ritenuto pericoloso dalla Questura – si trovava recluso con l’accusa di avere ucciso nel 2018 un ucraino.

 

ROMA, ARRESTATO ESPONENTE CLAN CORDARO

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E’ stato catturato dagli agenti della Squadra Mobile di Roma Valentino Iuliano, personaggio di spicco del clan dei Cordaro di Tor Bella Monaca. Era latitante dal maggio scorso, quando, finito in carcere nel corso dell’operazione R9,
approfittò di una errata scarcerazione dal penitenziario di Tolmezzo per darsi alla macchia. Gli agenti hanno dato la caccia all’uomo, classe 1990, fino a quando domenica il pedinamento della mamma e della sorella hanno permesso di stringere il cerchio attorno al latitante. E proprio l’incontro con i familiari avvenuto a Monterotondo ha tradito il ricercato. Catturato è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Valentino Iuliano è considerato un personaggio criminale di primaria importanza nel contesto di Tor Bella Monaca: in particolare viene considerato tra i capi di un agguerrito sodalizio criminale composto da decine di uomini, gran parte dei quali condannati per traffico di droga. Gruppo che poteva disporre di armi anche da guerra.

NAUFRAGIO AL LARGO DELLA LIBIA

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Nuovo naufragio al largo della Libia. Lo ha reso noto Alarm Phone, sottolineando di avere ricevuto conferma dalle Autorità libiche di un naufragio nel Mediterraneo.

“Alle ore 13 – si legge su Twitter – abbiamo parlato con le autorità della Libia. Ci hanno detto di avere trovato il luogo del naufragio e circa 90 persone, molte delle quali sono morte, non sappiamo ancora quante. Queste morti sono tua responsabilità Europa. Le tue politiche di deterrenza uccidono”.

“Fino ad ora, 65 persone sono state trovate vive e 5 cadaveri sono stati recuperati. Tra i morti sembra esserci un bambino. Temiamo che almeno altre 40 persone abbiano perso la vita. Il Mediterraneo è un cimitero”, aggiunge su Twitter la Alarm Phone in merito al naufragio al largo della Libia.

La conferma di quanto annunciato da Alarm Phone è arrivata su Twitter dall’ufficio libico dell’Oim – Organizzazione internazionale per le migrazioni: “Tragico naufragio al largo di al-Khums, in Libia – si legge -. Circa 60 sopravvissuti sono stati riportati a riva e finora sono stati recuperati diversi corpi, tra cui bambini”.

La Guardia costiera libica ha successivamente reso noto di avere soccorso e tratto in salvo 65 migranti naufragati al largo di Al Khums. Ed ha riferito sulla sua pagina Facebook di avere recuperato cinque corpi, di tre uomini, una donna ed un bambino, con la collaborazione di alcuni pescatori. Si cercano altri dispersi.

Intanto, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca. Anche la titolare della Difesa, Elisabetta Trenta, e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, hanno firmato il provvedimento per la nave battente bandiera tedesca.

E quindici migranti dell’Open Arms sono stati trasferiti dall’Hotspot di Pozzallo e imbarcati sulla nave militare spagnola Audaz. Lo ha reso noto il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna. La nave militare spagnola Audaz da un paio di giorni era in rada davanti al porto di Pozzallo, nel ragusano, per prelevare una parte degli immigrati sbarcati qualche giorno fa dalla Open Arms e trasferirli secondo gli accordi in Spagna.

MARE JONIO, ANCORA 34 A BORDO

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Prima notte sulla terraferma per i 64 migranti sbarcati nella serata di ieri dalla Mare Jonio a Lampedusa. Dopo il via libera da parte del Viminale, dall’imbarcazione di Mediterranea sono scesi donne, (alcune in gravidanza), bambini e ammalati. I 64 hanno trascorso la notte nell’hotspot di contrada Imbriacola. A restare sulla nave in 34. E proprio la ong attraverso un tweet ha chiesto di fare sbarcare i naufraghi rimasti a bordo. “Ancora 34 naufraghi tra le onde in attesa di un porto sicuro” è il contenuto del messaggio accompangato dall’hastag “#FateliSbarcare”.

TEMPORALI SULLA SICILIA, ALLERTA GIALLA IN 7 REGIONI

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Un’area di bassa pressione in transito tra le due isole maggiori determinerà, dalla giornata di domani, un peggioramento delle condizioni metereologiche sulla Sicilia, con precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, localmente anche di forte intensità.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla mattinata di domani, domenica 1 settembre, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale sulla Sicilia, specie sui settori occidentali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 1 settembre, allerta gialla su alcuni settori di Lombardia, Lazio, Abruzzo, Basilicata e sull’intero territorio di Umbria, Calabria e Sicilia.

ACCOLTELLAMENTI A LIONE, UN MORTO E NOVE FERITI

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Una persona è stata uccisa a coltellate e almeno nove persone sono rimaste ferite a Villeurbanne, in Francia.
I fatti sono avvenuti verso le 16.30 alla stazione metro di Laurent-Bonnevay, nell’area metropolitana di Lione. Secondo una prima ricostruzione due individui hanno attaccato i passanti, uno è stato arrestato mentre un altro è in fuga. Si seguono diverse piste, compresa quella terroristica.