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Cronaca

SI TEMONO 100 VITTIME AL LARGO DELLA LIBIA

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“Oltre 100 persone avrebbero perso la vita in un naufragio al largo delle coste di Al Khoms, mentre altre 140 sono state soccorse e stanno ricevendo assistenza medica e umanitaria dal nostro partner IMC”. Lo scrive su Twitter l’Unhcr, l’alto commissariato dell’Onu per i rifugiati.

“E’ appena avvenuto il più tragico naufragio nel Mediterraneo quest’anno. Ripristinare il salvataggio in mare, porre fine alla detenzione di rifugiati e migranti in Libia, aumentare i percorsi sicuri devono avvenire ORA, prima che per molte altre persone disperate sia troppo tardi”, sottolinea l’Unhcr.

 

 

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CARABINIERE UCCISO, LA POLITICA SI DIVIDE

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La foto di uno dei due arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, circolata sui social, tiene banco e divide la politica. Nell’immagine, stigmatizzata dal Comando generale dell’Arma, si vede uno degli indagati bendato e legato, in caserma. Sulla vicenda i Carabinieri hanno aperto una indagine interna. 

“Orrore per la foto dell’indiziato bendato. Orrore per l’uso che ne sta facendo il partito del ministro dell’Interno. Salvini non ci porterà in Sud America”, dice il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci.

“E’ chiaro dove stare, tra il Comando Generale dei Carabinieri che definisce ‘due volte intollerabile’ la foto dell’indiziato bendato e la Lega di Salvini che usa la foto per un linciaggio social. Da una parte la civiltà delle istituzioni democratiche, dall’altra la barbarie”, scrive su twitter Andrea Romano, deputato Pd. 

“È iniziato tutto con l’esibizione di Battisti da parte di Salvini e Bonafede. Hanno proseguito con le immagini di Carola Rakete. Oggi le immagini shock dell’americano arrestato per l’omicidio di Cerciello. Non è più il paese di Beccaria”, afferma Alessia Morani, deputata del Partito Democratico.

Per Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera, “e’ uno spettacolo raccapricciante quello messo in scena dalla politica e dai social network. È anche, purtroppo, lo spaccato più autentico dei veleni che scorrono nella nostra società”.

“Di fronte a un’inchiesta già promossa dal Comandante generale dell’Arma, di fronte a provvedimenti disciplinari già avviati, perché in Italia è reato fotografare una persona in situazione di restrizione della libertà, e perché è irregolare bendare la persona fermata, il Ministro della paura, fomenta i sentimenti istintivi di rabbia e di odio contro i colpevoli del terribile assassinio del Carabiniere. Basta leggere i commenti sotto il suo post”, scrive in un post su Facebook Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo del Partito Democratico alla Camera.

“A tutti quelli che ora si affannano a montare il caso del delinquente bendato in caserma vogliamo ricordare che la vittima è un carabiniere barbaramente ammazzato a 35 anni, il carnefice un balordo drogato americano. Punto”, scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Salvini non si illuda di distrarci con le sue foto provocatorie. L’Italia grazie al PD lo aspetta in Parlamento per sapere il suo ruolo nella vicenda dei legami con la Russia, cosa ne pensa delle nostre alleanze internazionali e se i suoi collaboratori hanno tramato contro gli interessi dell’Italia”, scrive in una nota il segretario Pd Nicola Zingaretti.

“È inaccettabile il trattamento riservato a un indagato, seppure accusato di un reato gravissimo, fotografato ammanettato e bendato in una caserma dei carabinieri. Bene ha fatto il comando dei carabinieri ad avviare una indagine interna, che appuri chi ha autorizzato questo trattamento degradante, lesivo della dignità personale, degno di una dittatura militare più che di una democrazia”, dice Alfredo Bazoli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Giustizia alla Camera.

“No a un ministro dell’interno che trasforma un fermo  in una gogna mediatica. Non ci sto. Salvini tu vuoi solleticare il peggio del Paese. E Bonafede in silenzio. Io credo ancora nel compito alto della Politica. Continuerò a crederci e a difenderla”, scrive sulla sua pagina Facebook la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama. 

“Mentre il governo continua a litigare anche sulla sicurezza, e mentre i no Tav scrivono che altri ‘sbirri’ dovranno morire, c’è chi tenta di spostare l’attenzione dal barbaro omicidio di un carabiniere alla foto che ritrae uno degli indagati bendato in caserma. Episodio su cui l’Arma ha già preso una posizione limpida e inequivocabile di condanna aprendo subito un’inchiesta interna. Bisogna essere chiari: in questa vicenda il vero orrore sta nella morte in servizio di un giovane militare, di fronte alla quale tutti dovremmo inchinarci stringendoci intorno all’Arma”, afferma Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

“Il caso della foto dell’assassino del carabiniere non deve essere strumentalizzato contro le forze dell’ordine: il vero crimine è l’efferato omicidio di un servitore dello Stato”, dice la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini.

 

 

 

 

TRAGICO INCIDENTE, MORTI UN UOMO E UNA NEONATA

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Tragico incidente stradale sulla SS688, nella galleria San Benedetto a Mattinata, in provincia di Foggia.

I vigili del fuoco hanno recuperato i corpi privi di vita di un uomo e della figlia di pochi mesi. Quattro i feriti. Sono tre le auto coinvolte nell’incidente. 

 

CARABINIERE UCCISO, LA TELEFONATA ALLA CENTRALE

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I Carabinieri hanno reso noto il contenuto della chiamata che ha fatto scattare l’operazione nella quale ha perso la vita il vicebrigadiere, Mario Cerciello Rega. 

“Mi hanno rubato la borsa – dice l’uomo all’altro capo del telefono – sono a piazza Gioacchino Belli. Questi ragazzi li chiamo e adesso mi chiedono dei soldi. Potete venire? mi sono scappati, sono scappati a piedi”. 

NISTRI “EVITARE UN’ALTRA COLTELLATA A MARIO”

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“Se è concesso a un comandante generale dei Carabiniere fare delle richieste, oggi ne avrei due: rispetto e riconoscenza. Si eviti la dodicesima coltellata al cuore d’oro di Mario. Sono legittimi i commenti, ma non oggi. Facciamo che i toni e i modi non siano la dodicesima coltellata. Mario è morto per tutti: a partire dall’equo trattamento che si deve anche a una persona che ha commesso un orrendo crimine”. Queste le parole del generale Giovanni Nistri, comandante generale dei Carabinieri, in un discorso pronunciato ai funerali di Mario Cerciello Rega, il vice brigadiere di 35 anni ucciso a Roma con undici coltellate.

“Grazie Mario per averci ricordato chi sia davvero il carabiniere e soprattutto quali siano i valori a cui deve ispirarsi. Il resto lasciamo ai giorni che verranno”, ha aggiunto Nistri.

 

CARABINIERE UCCISO, IL GIORNO DELL’ADDIO

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Folla e commozione ai funerali del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega nella chiesa di Somma Vesuviana. All’arrivo del feretro – avvolto nella bandiera tricolore e caricato a spalla dai colleghi – amici, conoscenti e autorità, nel piazzale esterno della Chiesa e all’interno, si sono uniti in un lungo applauso. Presenti, tra gli altri, Roberto Fico, presidente della Camera dei Deputati, e delegazioni della Marina, dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato. Il governo, fra gli altri, è stato rappresentato da Matteo Salvini, Ministro dell’Interno e vice-presidente del Consiglio; Elisabetta Trenta, Ministro della Difesa; Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e vice-presidente del Consiglio.

“Non e’ nostro compito dire se servono leggi più giuste o rigide, ma una cosa la possiamo dire: metteteci il cuore. L’Italia risorgera’ se sapremo seguire l’esempio di Mario”, ha detto ha detto l’arcivescovo Santo Marcianò, nel corso dell’omelia.

 

DUE ATTENTATI INCENDIARI NEL NUORESE

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Un attentato esplosivo ha danneggiato una sede del Partito Democratico a Dorgali, in provincia di Nuoro. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e sono in corso le indagini delle forze dell’ordine. Non ci sono feriti, ma l’ingresso della sede ha riportato danni ingenti.

Sempre in provincia di Nuoro, a Cardedu, è stata data alle fiamme l’auto del sindaco Matteo Piras. Il primo cittadino ha anche pubblicato la foto della vettura incendiata sul suo profilo Facebook, con un breve commento, amaramente ironico: “Va be.. Cambiamo la macchina”.

Di “gesti vigliacchi, intimidatori e violenti, in pieno stile mafioso, da condannare senza alcuna esitazione” parla il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Sergio Battelli (M5S), mentre il senatore del Pd Ernesto Magorno su Twitter commenta: “Nella notte attentati in Sardegna, gesti vili e criminali che non fanno paura a nessuno. La mia vicinanza al Pd di #Dorgali e al sindaco di Cardedu con la consapevolezza che il loro impegno non si fermerà”.

 

TIR IN FIAMME SU RACCORDO BOLOGNA, UN MORTO

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Incidente mortale sul raccordo di Casalecchio (Bologna) dell’A14 che ha coinvolto tre mezzi pesanti, provocando un incendio. Uno degli autisti è morto, mentre un altro conducente è rimasto ferito.

Intanto sul raccordo è stato riaperto al traffico il tratto tra Casalecchio e il bivio con la A14 in direzione dell’A1, precedentemente chiuso a causa dell’incidente.