I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Palermo Piazza Verdi hanno fermato nella notte un sedicenne rumeno, ritenuto il possibile autore dell’omicidio del clochard francese di 56 anni, conosciuto come Aldo, trovato agonizzante sotto i portici di piazzale Ungheria nella notte fra domenica e lunedi’. Il fermo e’ stato emesso dalla Procura del Tribunale per i Minorenni di Palermo.
Le indagini, sottolineano i carabinieri, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del minorenne, accompagnato presso il Centro di prima accoglienza di Palermo.
OMICIDIO CLOCHARD A PALERMO, FERMATO 16ENNE
DROGA, 15 ARRESTI A FIUMICINO
Quindici arresti e il sequestro di 40 chili di cocaina e 7 di eroina. È il bilancio dell’operazione “Transit”, portata a termine dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Roma in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nell’ambito dei controlli all’aeroporto di Fiumicino.
Tra gli arrestati un “insospettabile” trafficante che cercava di introdurre in Italia oltre 4 chili e mezzo di cocaina purissima, nascosti all’interno di un pacco regalo natalizio. Il passeggero, di nazionalità brasiliana, era appena sbarcato a Fiumicino da un volo proveniente da San Paolo, e in attesa di proseguire il suo viaggio per Lamezia Terme (CZ), ma giunto davanti al suo gate d’imbarco è stato sottoposto a controllo dai finanzieri.
Alle prime domande dei militari il giovane viaggiatore ha dichiarato di essere venuto in Italia per motivi turistici e per partecipare a un torneo internazionale di poker, ma i finanzieri hanno approfondito il controllo e hanno trovato lo stupefacente confezionato in un pacco regalo raffigurante un allegro Babbo Natale.
L’operazione – spiega la Gdf – ha consentito complessivamente di togliere dal mercato illegale circa 180.000 dosi di stupefacente, che avrebbero fruttato oltre 9 milioni di euro.
INDONESIA, TSUNAMI FA CENTINAIA DI MORTI E FERITI
È pesantissimo e sembra destinato ad aggravarsi il bilancio dello tsunami che ha colpito l’Indonesia in queste ore. Onde alte anche fino a venti metri si sono abbattute sulle coste più prossime al Krakatoa, il vulcano che con la sua eruzione ha causato il maremoto. Si parla al momento di oltre 200 vittime e centinaia di feriti.
La Farnesina ha fatto sapere che ha attivato l’Unità di Crisi e l’Ambasciata d’Italia a Jakarta “per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto”.
RIACE, CHIUSA INCHIESTA PER LUCANO
LOCRI (REGGIO CALABRIA)- Associazione per delinquere, truffa, falso, concorso in corruzione, abuso d’ufficio e malversazione. Sono questi i sei reati contestati dalla procura di Locri che ha
chiuso le indagini nei confronti del sindaco di Riace Mimmo Lucano. Con Riace sono finite nell’inchiesta altre 30 persone tutti a vario titolo indagati per le presunte irregolarita’ nella
gestione dell’accoglienza dei migranti nel comune di Locri. Il primo cittadino calabrese lo scorso 2 ottobere era stato posto agli arresti domiciliari per poi essere sostituiti con il divieto di dimora a Riace. Inizialmente l’accusa era di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Ora, a leggere l’avviso di conclusione indagini, emergono reati piu’ gravi per i quali il gip non aveva accolto la richiesta d’arresto come l’associazione per delinquere, la truffa, il falso, il concorso in corruzione, abuso
d’ufficio e malversazione.
(ITALPRESS).
PESARO, UCCISO FRATELLO PENTITO ‘NDRANGHETA
Omicidio la sera di Natale in pieno centro a Pesaro: Marcello Bruzzese, 51enne fratello del pentito di ‘ndrangheta Biagio Girolamo, inserito nel programma speciale di tutela dei collaboratori di giustizia, è stato ucciso da due killer a volto coperto. La Procura di Pesaro e la Distrettuale antimafia di Ancona procedono contro ignoti per omicidio volontario premeditato con l’aggravante mafiosa. La pista privilegiata seguita dagli inquirenti è l’agguato di ‘ndrangheta. “Domani saro’ in prefettura, a Pesaro, alle 11,30 per il comitato ordine pubblico e sicurezza”, annuncia il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al centro delle polemiche di natura politica anche per un post mattutino in cui addenta pane e Nutella.
“Bruzzese non è arrivato a Pesaro per caso, ma portato qua per essere protetto, essendo fratello di un collaboratore di giustizia – dice il sindaco, Matteo Ricci, su Facebook -. Lo Stato per colpire ndrangheta si avvale dei collaboratori di giustizia, ed è giusto così. Ma non è giusto che una città venga sconvolta in questo modo”.
“Quanti sono i collaboratori di giustizia a Pesaro? Qual e’ il livello di sicurezza richiesto? Cosa non ha funzionato ieri? Sono solo alcune delle domande che rivolgerò domani ufficialmente a Prefettura e Ministero dell’Interno. Già in passato – aggiunge il primo cittadino – Pesaro è stata sede di protezione per pentiti, ma ciò che è successo ieri è molto grave. Ora si creerà un’apprensione nuova e giustificata nella popolazione, stato d’animo che il Sindaco deve provare a interpretare”.
“Il ministro dell’Interno posta le foto alle sue colazioni. Lo Stato dovrebbe tutelare chi decide di stare dalla parte della giustizia, e invece destina sempre meno risorse ai programmi di protezione, e non attiva il cambio di generalità del protetto e dei suoi familiari”, afferma Pietro Grasso, senatore di Liberi e Uguali, preannunciando un’interrogazione in Parlamento. “Mafia, ‘ndrangheta e camorra sono ancora pericolose”, avverte.
Walter Verini, responsabile Giustizia Pd e componente Commissione Antimafia, sottolinea che “il ministro dell’Interno Salvini e il suo sottosegretario delegato Gaetti sono chiamati a fornire risposte: il sistema di protezione italiano è stato fin qui uno dei più efficaci a livello internazionale. Che cosa è successo?”. Sollecita un intervento in Parlamento di Salvini il senatore dei LeU, Francesco Laforgia, secondo cui “il Paese oggi è meno al sicuro”.
“La protezione dei pentiti e dei loro parenti e’ fondamentale per combattere le Mafie. Oggi invece ci svegliamo e leggiamo che c’e’ stato un morto a Pesaro. Il ministro degli Interni che si fa selfie demenziali, per distrarre l’attenzione, ha paura e scappa dalle sue responsabilita’”, accusa il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. A Salvini si rivolge anche Serse Soverini: “Quando è comodo, magari dopo aver postato anche la foto del pranzo di Santo Stefano e del pisolino, chiediamo di dare spiegazioni. E magari di farlo in Parlamento e non sui social, come è solito. La democrazia è una cosa seria”.
Per Libera l’omicidio “pone tanti interrogativi sul sistema di tutela dei collaboratori e dei loro familiari. E’ chiaro che qualcosa non ha funzionato e che c’è stata qualche falla nel sistema. Interrogativi che necessitano di risposte immediate, ferme e decise da parte dei rappresentanti del Governo e dello Stato”.
UCCIDE EX MOGLIE E POI MUORE IN OSPEDALE
Una donna di 60 anni è stata uccisa in corso delle Province, a Giarre, nel Catanese. La vittima, Sara Parisi, era per strada quando è stata raggiunta da alcuni colpi di pistola. L’omicidio è avvenuto in strada, vicino all’abitazione della donna. A sparare sarebbe stato l’ex marito, dal quale era separata da anni, che poi avrebbe tentato il suicidio con la stessa arma. L’uomo è stato soccorso da personale del 118 e trasferito in elicottero in gravi condizioni all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove poi è morto.
La donna era uscita da casa per andare a lavoro. A ricostruire gli ultimi momenti di vita della 60enne sono i carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Giarre. Da verificare ancora l’esatto dinamica di quanto accaduto stamattina alle 8. Sara Parisi avrebbe visto l’ex marito, Francesco Privitera, 58 anni, in strada, armato di pistola e avrebbe cercato di fuggire, ma l’uomo l’avrebbe raggiunta e uccisa. Privitera avrebbe poi tentato il suicidio e l’arma gli sarebbe stata tolta da un nipote della vittima arrivato in aiuto della donna. Ricostruzioni al vaglio degli investigatori che vogliono verificare con certezza se l’uomo, poi deceduto in sala operatoria, si sia sparato un colpo di pistola all’addome o se il colpo sia partito accidentalmente, magari durante una colluttazione. Sul posto dell’agguato anche carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche di Catania e il medico legale.
CAPODANNO, SINDACA RAGGI VIETA I BOTTI
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza che vieta l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti di fine anno. Il provvedimento prevede il divieto assoluto di usare materiale esplodente come fuochi artificiali, razzi e giochi pirotecnici: sara’ in vigore dalle 00.01 del 31 dicembre 2018 alle 24.00 dell’1 gennaio 2019, su tutto il territorio di Roma Capitale. Sono escluse dal divieto bengala, fontane, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose.
“Nostro dovere e’ tutelare l’incolumita’ dei cittadini e la loro sicurezza, in particolare durante i numerosi eventi organizzati in citta’ in occasione dell’ultima notte dell’anno. I botti e le esplosioni, com’e’ noto, rischiano di provocare incidenti soprattutto nei luoghi affollati
e in presenza di minorenni. Per non parlare degli effetti negativi sugli animali. Voglio quindi augurare a tutti coloro che decideranno di festeggiare a Roma l’arrivo del nuovo anno, di poter trascorrere una serata in serenita’ e all’insegna deldivertimento”, afferma la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
L’ordinanza ricorda che l’accensione di fuochi pirotecnici aggrava e incrementa l’emissione di inquinanti nell’ambiente in contrasto con i provvedimenti adottati da Roma Capitale per la riduzione di polveri sottili PM10 e biossido di azoto.
SPELEOLOGO FERITO NEL PALERMITANO
Nuovo intervento di soccorso per uno speleologo rimasto ferito dentro l’Abisso del vento, la grotta in territorio di Isnello, alle pendici di Cozzo Balatelli, che ha uno sviluppo di circa 2 chilometri e una profondita’ di 220 metri. Quindici giorni fa le squadre del Corpo nazionale soccorso alpino e
speleologico erano state impegnate 12 ore per portare fuori una donna di 42 che si era fratturata una gamba alla profondita’ di 100 metri. L’incidente questa volta e’ avvenuto nel pomeriggio ad
una profondita’ di circa 90 metri mentre l’uomo, originario di Catania, stava compiendo un’escursione con altri 18 compagni che fanno parte di gruppi speleologici della Sicilia orientale.
Dopo essersi ferito, lo speleologo e’ stato soccorso dai suoi compagni, alcuni dei quali sono risaliti in superficie per chiedere assistenza. Sul posto si stanno dirigendo i tecnici di soccorso speleologico della X Delegazione Cnsas provenienti da varie citta’ dell’Isola anche per allestire un campo base. Non si esclude, infatti, che l’intervento si possa protrarre per tutta la notte.










