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Cronaca

NAPOLI, SMANTELLATA PIAZZA SPACCIO “TRAIANO”

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I carabinieri di Napoli hanno arrestato 11 persone ritenute responsabili di spaccio all’interno del rione Traiano, teatro nei giorni scorsi delle cosiddette “stese”.
Tra di loro un uomo arrestato per furto dai Carabinieri il 6 novembre 2018 quando, nelle ricerche di altri due complici,  perse la vita travolto da un treno il Vice Brigadiere Emanuele Reali; due responsabili dell’aggressione alla troupe del reporter di “Striscia la notizia” Vittorio Brumotti avvenuta nel gennaio 2018, già arrestati nell’ottobre 2018 su ordinanza del Tribunale di Napoli.
Gli accertamenti hanno confermato il ruolo apicale nell’organizzazione ricoperto da una donna 57enne, coadiuvata dai suoi “luogotenenti”, due “capi piazza” che divulgavano le sue direttive, curavano gli affari e raccoglievano periodicamente i proventi dello spaccio.
L’organizzazione prevedeva anche una squadra di pusher, sorvegliata da vedette, una delle quali minorenne. Sequestrati complessivamente 6,5 chili di hashish, 700 grammi di cocaina, mezzo chilo di marijuana, 150 munizioni e telecamere abusive.

MIGRANTI IRREGOLARI, BLITZ A PORDENONE

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Operazione della polizia a Pordenone con diversi arresti e perquisizioni nei confronti dei componenti di un gruppo criminale transnazionale dedito all’introduzione illegale di cittadini africani, previa falsificazione di documenti. Il gruppo operava da almeno due anni ed era gestito da un ghanese regolarmente soggiornante a Pordenone, referente per la propria comunità, in grado di far giungere dal continente africano connazionali privi dei requisiti di ingresso falsificando materialmente i documenti di viaggio, con tariffario pari a 6 mila euro escluse le spese per il viaggio aereo, pagamenti illeciti effettuati  tramite  i circuiti internazionali di transfer-money, somme autoriciclate in Ghana attraverso investimenti immobiliari. E’ stata riscontrata una vera e propria tratta di persone sulla rotta Accra- Instanbul – Bologna, ma anche Parigi o Amsterdam oltre che aeroporti dislocati in altri paesi dell’Unione Europea.

“E’ l’ennesima dimostrazione che l’immigrazione illegale e disordinata e’ un business da sradicare. Grazie agli inquirenti e alle Forze dell’Ordine” commenta il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

 

CARABINIERE UCCISO IN PUGLIA

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E’ morto un carabiniere rimasto gravemente ferito durante un conflitto a fuoco nella piazza principale di Cagnano Varano, in provincia di Foggia.

La vittima è il Maresciallo Maggiore, Vincenzo Di Gennaro, di 47 anni, originario di San Severo. Nella sparatoria è rimasto ferito un altro carabiniere di 23 anni. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

Subito dopo la sparatoria i carabinieri hanno avviato le indagini. I militari, dopo averlo condotto in caserma per essere interrogato, hanno fermato un pregiudicato di 67 anni, ritenuto responsabile dell’uccisione del maresciallo.

INCENDIO DEVASTA CATTEDRALE DI NOTRE DAME

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Un grosso incendio ha devastato Notre Dame, uno dei simboli più noti di Parigi, Patrimonio dell’Umanità. Il rogo è divampato sul tetto della cattedrale. Sarebbe partito da un’impalcatura per lavori di restauro e in poco tempo ha fatto crollare prima la guglia e poi parte del tetto.

Il presidente Emmanuel Macron ha rinviato il discorso alla nazione che era in programma alle 20 sulla riappacificazione nazionale dopo le proteste dei Gilet Gialli. 

In tarda serata i vigili del fuoco hanno fatto sapere che la struttura della cattedrale di Notre Dame “è salva e preservata nella sua totalità”. Il tetto, secondo le stesse fonti, è invece andato distrutto per due terzi.

E’ “una situazione terribile. Non c’è più il tetto non c’è più nulla”, dice il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, ma “l’unità di tutte le istituzioni ci fa bene”. 

 

 

STUPRO DI GRUPPO SU 18ENNE, TRE ARRESTI

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Tre ventenni sono stati arrestati dalla polizia di Reggio Calabria per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 18enne. L’episodio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbe avvenuto la notte di San Lorenzo in una località del basso Ionio reggino. I tre,  approfittando dello stato di ebbrezza della ragazza, l’avrebbero condotta fuori dalla discoteca e avrebbero abusato a turno di lei in spiaggia. Le indagini sono state coordinate dalla procura di Reggio Calabria.
L’allarme dei presunti abusi sessuali subiti dalla ragazza era stato dato da alcuni passanti alla polizia in servizio di ordine pubblico fuori dal locale. La giovane è stata quindi condotta in ospedale da un’ambulanza per le cure del caso e per essere sottoposta al protocollo sanitario previsto per le vittime di violenza sessuale.

INNEGGIAVANO ALL’ISIS, FERMATI DUE GIOVANI

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Condividevano sui social materiale inneggiante all’Isis e si stavano addestrando per compiere atti di terrorismo: su disposizione della Procura di Palermo, la polizia ha fermato un palermitano di 24 anni che vive a Bernareggio (Monza) e un marocchino di 18 anni residente a Cerano (Novara). Sono ritenuti responsabili a vario titolo di reati in materia di terrorismo. A svolgere le indagini gli investigatori della Sezione antiterrorismo della Digos di Palermo.
Il 24enne, convertito all’Islam, è gravemente indiziato dei reati di istigazione a delinquere “per essersi reso responsabile di aver pubblicamente fatto apologia di piu’ delitti in materia di terrorismo, condividendo materiale avente carattere estremista-jihadista e mantenendo i contatti con soggetti, italiani e non, convertiti alla fede islamica noti per il loro livello di radicalizzazione”, spiegano gli inquirenti. Condotte realizzate attraverso i social network, condividendo materiale propagandistico dell’estremismo jihadista e soprattutto dello Stato Islamico (Daesh). Il giovane palermitano avrebbe avviato il proprio processo di radicalizzazione già nel 2017, iniziando a frequentare un luogo di culto islamico della provincia di Palermo. Successivamente, dopo aver conseguito l’abilitazione alla conduzione di mezzi pesanti, si è trasferito per motivi di lavoro al Nord, dove avrebbe accresciuto il suo livello di radicalizzazione, frequentando assiduamente luoghi di culto della provincia di Monza. Qui ha conosciuto il 18enne marocchino, ritenuto responsabile dei reati di istigazione a delinquere “per aver istigato a compiere delitti contro la personalità internazionale e interna dello Stato e, segnatamente, i delitti di terrorismo internazionale, inviandogli attraverso strumenti informatici e telematici materiale di propaganda dello Stato Islamico, informazioni relative ai combattimenti in corso in Siria, canti di guerra, video propagandistici e di combattimenti, vessilli e immagini di guerre, e invitandolo ripetutamente ad addestrarsi per recarsi a combattere nei territori occupati dallo Stato Islamico”.

POLFER RECUPERA 13 TONNELLATE RAME RUBATO

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 Tredici tonnellate di metalli di provenienza illecita recuperate, 1.814 persone controllate, di cui 6 denunciate, 19 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di circa 26.500 euro. E’ questo il bilancio dell’operazione “Oro Rosso” organizzata dalla Polizia Ferroviaria in tutto il territorio nazionale per il contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.
L’attività ha visto l’impiego complessivo di 693 operatori che hanno eseguito 315 controlli ai rottamai, 150 sevizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie e 71 su strada.
Nella provincia di Bologna in particolare, gli accertamenti dei cd “nuclei rame” della Polizia Ferroviaria per l’Emilia Romagna scaturiti dal controllo presso un’azienda di rottamazione di metalli hanno consentito di rinvenire oltre 11 tonnellate di rame, per un valore di oltre 50.500 euro. Denunciato il titolare della ditta ed un collaboratore per gestione non autorizzata di rifiuti. L’area di 792 mq utilizzata per lo stoccaggio dei rifiuti, pericolosi e non, è stata sottoposta a sequestro. Sono stati inoltre sequestrate due bilance destinate alla pesatura di materiale ferroso unitamente a documentazione contabile riferita agli anni 2017, 2018 ed all’anno corrente.

BLITZ ANTIDROGA A FOGGIA, IN MANETTE ANCHE BOSS

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La Polizia di Foggia, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bari, ha eseguito un´ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone e altrettanti agli arresti domiciliari. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L´indagine è partita nell´estate 2017 a seguito dei fatti di sangue avvenuti tra luglio ed agosto dello stesso anno sul Gargano, ovvero l´omicidio di Omar Trotta a Vieste ed il quadruplice omicidio di Mario Luciano Romito, del cognato e di due agricoltori in agro di San Marco in Lamis. Le indagini hanno permesso di accertare che, un nuovo capo aveva preso in mano le redini del gruppo criminale, avviando un copioso traffico di cocaina che interessava le piazze di Foggia, Manfredonia e Pescara. L´uomo, sfruttando le sue importanti conoscenze, in particolare, con un pregiudicato foggiano (vicino alla consorteria criminale dei Sinesi-Francavilla) ed un manfredoniano vicino alla consorteria criminale dei “Li Bergolis”, ha avviato un fiorente traffico di stupefacenti finalizzato a realizzare profitti illeciti fuori dalla cittadina viestana.
I territori maggiormente coinvolti dal fenomeno del traffico di cocaina sono risultati essere i comuni di Foggia, Manfredonia, San Giovanni Rotondo, Troia, Vieste, Pescara, Montesilvano e Francavilla a Mare.