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Cronaca

SESTO, UN UOMO ARRESTATO PER L’OMICIDIO MEGNA

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A Sesto San Giovanni, Polizia e Carabinieri hanno sottoposto a fermo un uomo di 58 anni, ritenuto l’autore dell’omicidio di Federico Megna, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, in via Carlo Marx.

L’uomo è anche indiziato di essere l’autore delle lesioni ai danni di altre due persone, un 37enne e un 40enne.

Le circostanze del delitto non sono ancora del tutto chiare e sono tuttora in corso accertamenti.

L’indagine si è sviluppata nella serata di ieri e durante tutta la notte attraverso numerosi accertamenti, le cui risultanze, spiegano gli investigatori, “hanno consentito di raccogliere un quadro gravemente indiziario a carico della persona fermata”.

Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza.

 

LE MANI DELLE COSCHE SUI CANILI

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Vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Reggio Calabria, finalizzata all’esecuzione di 11 provvedimenti di custodia cautelare.

L’operazione, denominata “Happy dog”, ha fatto luce sugli interessi della ‘Ndrangheta nel settore dei canili e sta interessando la provincia di Reggio Calabria, altre province calabresi, nonché quella di Milano.  

Tre persone sono finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari, altre tre sono state sottoposte all’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria e un’altra ancora solo all’obbligo di dimora. 

Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di tentata estorsione e illecita concorrenza con minaccia e violenza, reati commessi con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘Ndrangheta, ma anche di turbata libertà degli incanti, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata. Assieme a numerose perquisizioni, è in corso di esecuzione anche il sequestro di alcune aziende.

 

‘NDRANGHETA, LE INFILTRAZIONI NEI CANILI

L’inchiesta della Dda reggina, sviluppata dal 2014 al 2016, ha consentito agli investigatori di accertare l’infiltrazione della ‘Ndrangheta nel settore dei canili, svelando gli interessi di soggetti vicini alla cosca Zagari-Fazzalari-Viola di Taurianova (RC), con conseguente condizionamento degli appalti indetti dal comune della piana di Gioia Tauro per l’assegnazione dei servizi di custodia e assistenza di cani randagi presso canili privati.

Sono state accertate, oltre a condotte intimidatorie ed estorsive nei confronti di alcuni imprenditori della zona, anche attività di concorrenza sleale, quali campagne mediatiche e denigratorie volte a screditare i concorrenti nell’aggiudicazione degli appalti, con il coinvolgimento di trasmissioni televisive locali e nazionali.

Scoperto anche il concorso di funzionari pubblici infedeli, che ponevano in essere comportamenti ostruzionistici nell’esercizio delle loro funzioni.

 

DROGA E USURA, 58 ARRESTI

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Vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e della Polizia di Stato, con la collaborazione della Guardia Civil spagnola, tra Roma, la Sardegna, il Molise, il Piemonte e la Spagna, per dare esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 58 persone.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di un’associazione per delinquere, egemone nel quartiere capitolino di Montespaccato, che secondo gli inquirenti sarebbe stata capeggiata da Franco Gambacurta, finalizzata “a una serie indeterminata di delitti aggravati dalle modalità mafiose”, in particolare usura, esercizio abusivo del credito, estorsioni, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, intestazione fittizia di beni immobili, rapporti creditizi, attività economiche ed imprenditoriali, nonché di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dalla transnazionalità.

Contestualmente, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, su richiesta della DDA, 12 esercizi commerciali, 14 immobili, diversi rapporti finanziari, quote societarie e numerosi veicoli, per un valore stimato di circa 7 milioni di euro. 

LA NAVE AQUARIUS È ARRIVATA A VALENCIA

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E’ arrivata stamattina a Valencia la nave Aquarius. Si conclude in Spagna dunque, come previsto, l’odissea in mare dei migranti, iniziata dopo il salvataggio nel canale di Sicilia e il trasbordo sull’imbarcazione della Ong Sos Mediterranée, alla quale è stato negato l’attracco nei porti italiani.

Un viaggio che si conclude dopo nove giorni per i 629 migranti a bordo. Di questi, 274 sono arrivati a Valencia a bordo della nave Dattilo della Guardia costiera italiana, altri 249 sulla Orione della Marina militare italiana.

 

ALLERTA TEMPORALI SULLE REGIONI NORD OCCIDENTALI

Non è durata a lungo la pausa concessa dal maltempo. Una perturbazione di origine atlantica, presente attualmente sulla Spagna, si sta lentamente spostando verso Est e già nelle prossime ore determinerà una nuova fase di instabilità sull’Italia settentrionale, con precipitazioni anche a carattere temporalesco localmente intenso.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalla serata di oggi, domenica 10 giugno, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale, sul Piemonte, in successiva estensione alla Valle d’Aosta.

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti, è stata valutata allerta gialla per la giornata di domani su Valle d’Aosta, sui bacini centro-settentrionali della Lombardia, sul Piemonte centro – settentrionale e sul Veneto centrale e di Nord – Est.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

 

PALERMO, COMPRA GELATO E CI TROVA UN PEZZO DI DITO

Trova un pezzo dito in un gelato. E’ la disavventura capitata al cliente di un bar di Palermo, riportata dal Giornale di Sicilia. 

L’uomo ha avvertito i carabinieri che hanno interrogato i proprietari e i dipendenti della gelateria, scoprendo che uno degli impiegati si sarebbe tranciato una falange mentre lavorava.

L’incidente, avvenuto nel laboratorio di pasticceria, non sarebbe stato segnalato perché il dipendente era stato assunto in nero.

SOLDI PER SEPOLTURA, 4 ARRESTI NEL PALERMITANO

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I Carabinieri della Compagnia di Monreale, in esecuzione di un’ordinanza del Gip presso il Tribunale di Palermo, hanno arrestato 4 persone e sottoposto una quinta alla misura cautelare coercitiva del divieto di dimora nel comune di Monreale con obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria, tutti gravemente indiziati di avere fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi delitti tra cui quelli di truffa, falsità in atti pubblici commesse da privati, falsità in certificazioni, violazione di sepolcro, vilipendio delle tombe, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere. I fatti risultano accertati e avvenuti presso il cimitero di San Martino delle Scale.

Si tratta di Giovanni Messina, 70enne palermitano, Salvatore Messina, 38 anni palermitano, Salvatore Messina, 24 anni palermitano, Antonino Campanella, 33 anni palermitano e Erminia Morbini, 64 anni monrealese. Il sistema era stato strutturato in modo da mantenere il cimitero, ormai saturo da anni, in condizione di perenne diponibilità onde ricevere nuove immissioni di feretri al fine di percepire indebitamente il corrispettivo versato per le sepolture e i servizi funerari. Durante le indagini, è emerso che sono state moltissime le persone che, non trovando una sistemazione per i propri cari estinti, si sono rivolti a loro per un posto all’interno del camposanto di San Martino delle Scale. A fronte di un pagamento di 5 mila euro circa e potendo far leva sullo stato di necessità di quelle famiglie, veniva sempre assicurata un’immissione nelle varie sepolture, dopo aver ricavato nuovi spazi attraverso numerose e sistematiche violazioni di sepolcro, prodromiche a estumulazioni del tutto illegittime. 

MALTRATTAMENTI, SEQUESTRATA CASA ANZIANI A LATINA

I carabinieri Nas di Latina hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari e un decreto di sequestro preventivo di una struttura ricettiva per anziani, nel comune di Roccagorga.
L’indagine, convenzionalmente denominata “Gabbia”, ha posto fine a una prolungata serie di maltrattamenti e sequestro di persona ai danni di un’anziana ospite della struttura ricettiva.

Nell’agosto 2017 è stata presentata una denuncia dai familiari dell’anziana e da quel momento grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali ed audio/video sono stati scoperti i reiterati e significativi episodi di autoritarismo e violenza  da parte del titolare e dalle operatrici della Comunità Alloggio per Anziani, ai danni dell’anziana ospite “non autosufficiente”.

Tra le tante vessazioni, hanno assunto un particolare rilievo le modalità di sistematico contenimento fisico della donna, praticamente ristretta nel solo spazio della propria branda. Grazie all’applicazione di sbarre metalliche sul letto, infatti, era stata realizzata una vera e propria “gabbia”, da cui il nome dell’operazione.

L’anziana ospite era stata più volte chiusa a chiave all’interno della propria stanza, peraltro priva di servizi igienici. Oltre a tali gravi limitazioni della libertà personale, la malcapitata – alla quale venivano spesso tirati i capelli – veniva anche schiaffeggiata, strattonata e pesantemente ingiuriata.

I provvedimenti restrittivi hanno interessato i Comuni di Roccagorga (LT), Maenza (LT) e Sezze (LT) e sono stati eseguiti nei confronti del titolare della struttura, della moglie e di cinque operatrici socio sanitarie, di cui tre di nazionalità rumena.