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Cronaca

TEMPORALI IN ARRIVO AL NORD

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Un ampio vortice depressionario atlantico in transito sul nostro paese determinerà nelle prossime ore una instabilità sulle regioni settentrionali, causando a partire dalla serata di oggi fenomeni temporaleschi, localmente anche forti, specie su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalla serata di oggi, domenica 03 giugno 2018, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale su Piemonte e Lombardia, in estensione ad Emilia-Romagna e Veneto. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. 

Sulla base dei fenomeni in atto, è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 4 giugno, allerta gialla su Piemonte centro-settentrionale, Lombardia, Veneto, gran parte dell’Emilia-Romagna, Marche e Umbria orientale. Permane inoltre l’allerta gialla per rischio idrogeologico localizzato sul Veneto, bacino dell’Alto Piave, a causa della frana della Busa del Cristo, nel comune di Perarolo di Cadore (Belluno), sulla quale è in corso un continuo e attento monitoraggio.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

ILVA, MUORE OPERAIO DOPO IMPATTO CON FUNE

Incidente sul lavoro all’Ilva di Taranto.  Durante le attività di manutenzione, nella sala argani della gru DM6 al IV sporgente, Angelo Fuggiano, 28 anni, dipendente della ditta appaltatrice Ferplast, è deceduto a seguito di un impatto con una fune. L’area è non operativa e occupata solamente dalla ditta esterna che ha in corso la manutenzione dell’area stessa.

“La gru DM6 – informa l’Ilva – era ferma da due giorni per attività di manutenzione. Sul posto sono interventi immediatamente i Vigili del Fuoco, il personale sanitario interno e i medici del 118 per cercare di rianimare il dipendente subito accasciatosi dopo l’accaduto. Sono in corso da parte dell’azienda tutte le indagini per poter risalire alle cause dell’evento. L’azienda esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Angelo Fuggiano e a tutti i suoi cari”.

 

FRODE FISCALE DA 50 MLN, GDF ARRESTA CONSULENTE

I finanzieri del Gruppo di Milano hanno  eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa  dal Tribunale di Milano, nei confronti di un consulente  finanziario, originario del Veneto, iscritto all’A.I.R.E. ed emigrato a Londra. L’uomo è ritenuto responsabile di riciclaggio, aggravato dal carattere transnazionale, individuato nel corso dell’analisi di rischio condotta dal “Pool latitanti fiscali” della Procura della Repubblica di Milano.

Le investigazioni di polizia giudiziaria hanno svelato un articolato sistema di frode fiscale, imperniato sul ruolo svolto da 7 società italiane, con sedi a Milano e Roma, designate dall’organizzazione criminale  quali soggetti economici deputati a emettere fatture per operazioni inesistenti nel settore delle sponsorizzazioni sportive. Del sistema hanno beneficiato oltre trenta società su tutto il territorio nazionale, le quali hanno annotato, nelle loro scritture contabili, false fatture per quasi 50 milioni di euro, abbattendo, in tal modo, significativamente la propria base imponibile.

Le ricostruzioni contabili e bancarie svolte dai  militari hanno permesso di accertare un fraudolento sistema di  sovra fatturazione pari ad oltre l’80 per cento dell’importo  indicato nelle richiamate fatture fittizie, confluite poi nelle  dichiarazioni fiscali presentate per gli anni dal 2012 al 2016 dalle imprese beneficiarie.

 

DECRIPTAVANO CODICI PAY TV, CINQUE ARRESTI

Oltre 150 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito in 20 province di 11 regioni, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino nei confronti di 5 persone, nonché a oltre 50 perquisizioni.

L’operazione si è svolta anche in Svizzera, Germania e Spagna con la collaborazione, rispettivamente, della Polizei Basel-Landschaft, della Kriminal Polizei e della Policia Nacional, dirette dalle rispettive Autorità giudiziarie, a loro volta attivate tramite due rogatorie internazionali e un ordine di indagine europeo.

Attraverso indagini tecniche e “sul campo” e la meticolosa ricostruzione dei flussi finanziari, veicolati prevalentemente mediante carte di credito prepagate o piattaforme web di pagamento, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Capitale hanno ricostruito l’attività delittuosa di una struttura criminale piramidale dedita all’illecita decriptazione e diffusione di contenuti televisivi pay-per-view attraverso la rete internet.

Fulcro dell’organizzazione erano le centrali “sorgenti” – situate presso società, attività commerciali, abitazioni private, garage e capannoni industriali – all’interno delle quali erano installate apparecchiature informatiche in grado di decriptare il segnale delle emittenti pay-tv Sky Tv e Mediaset Premium, utilizzando schede regolarmente acquistate dai membri del sodalizio o da terzi, per poi farlo confluire su server esteri appositamente noleggiati.

Dopo aver creato, in tal modo, il bouquet di canali, il gruppo criminale provvedeva ad abilitare i clienti privati alla visione, tramite codici di accesso, su smart-tv, personal computer, tablet e smartphone, dietro pagamento di “abbonamenti” illeciti a prezzi fortemente concorrenziali (tra i 15 e i 20 euro, a fronte di un valore commerciale di oltre 100 euro). Il volume d’affari complessivo ricostruito dal 2015 ad oggi ammonta a oltre un milione di euro.

Gli indagati sono 49 per reati in materia di pirateria audio-visiva e riciclaggio. Nei confronti di 12 di essi si procede anche per il reato di associazione per delinquere.

L’organizzazione era articolata in più livelli: al vertice operavano le cosiddette “sorgenti”, che provvedevano alla decriptazione del segnale e alla sua rivendita agli intermediari o reseller; questi, a loro volta, procedevano alla vendita del servizio ai clienti finali. A tali soggetti si affiancavano i “riciclatori”, titolari o utilizzatori delle carte di credito sulle quali confluiva il profitto dell’attività delittuosa.

 

INTESA PROTEZIONE CIVILE-CARABINIERI

È stato sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa, di durata triennale, tra il Dipartimento della Protezione Civile e l’Arma dei Carabinieri. L’intesa – firmata dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e dal Comandante Generale dell’Arma, Giovanni Nistri – prevede lo sviluppo di un programma di attività comuni volto a conseguire la massima efficienza ed efficacia operativa nell’ambito dei contesti emergenziali, della previsione e della prevenzione dei rischi naturali e antropici.

“La sorveglianza antincendio boschivo, la previsione del rischio da valanga o la messa in sicurezza e il trasporto delle opere del patrimonio culturale di particolare valore, sono solo alcune delle attività che abbiamo condiviso in passato con l’Arma dei Carabinieri – ha detto Angelo Borrelli – ed ogni volta abbiamo potuto apprezzare la loro grande professionalità. Per questo motivo siamo particolarmente orgogliosi per la firma di un protocollo che renderà ancora più forte il legame con un’Arma che è un vanto per tutto il nostro Paese”.

“I rapporti tra il Dipartimento della Protezione Civile e l’Arma dei Carabinieri da sempre sono stati uno dei punti di forza del sistema Paese – ha affermato il Comandante Generale Giovanni Nistri – Rinnovare questa collaborazione è indispensabile, così facciamo un ulteriore passo in avanti nel bene del Paese di cui ci onoriamo di fare parte”.

 

ARRESTATO EX PRESIDENTE CONFINDUSTRIA SICILIA

Agli arresti domiciliari Antonello Montante, l’imprenditore nisseno presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria. Assieme a Montante sono state arrestate altre cinque persone, mentre un altro indagato è stato colpito dalla misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’ufficio pubblico per la durata di un anno. 

Gli arresti sono arrivati in seguito ad una complessa indagine condotta dalla Squadra mobile nissena coordinata dalla locale Direzione distrettuale antimafia e scaturita nell’operazione denominata “Double face”. Le ipotesi di reato contestate all’ex presidente di Confindustria Sicilia e agli altri indagati sono, a vario titolo, di essersi “associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, di accesso abusivo a sistema informatico e corruzione”.

Secondo la Procura, Montante avrebbe fatto parte di una sorta di rete di ‘spionaggio’ il cui scopo è stato quello di ottenere notizie sulle indagini della magistratura a suo carico.

L’ISIS DIETRO L’ACCOLTELLAMENTO DI PARIGI

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Un morto e quattro feriti gravi. In nottata l’Isis ha rivendicato l’uccisione di un 29enne e il ferimento di altri 4 passanti, sabato sera, a Parigi. Il terrorista, ucciso dalla polizia, secondo quanto riportano i media francesi, sarebbe nato in Cecenia. Prima di colpire avrebbe gridato “Allah Akbar”. 

L’attentatore, arrivato nel quartiere Opera-Quatre Septembre in metro ha aggredito i primi passanti che ha incrociato appena essere uscito dalla fermata.

I quattro feriti sono adesso fuori pericolo. 

 

TRAFFICO DROGA ITALIA-SVIZZERA, 13 ARRESTI

La Polizia di Domodossola con la collaborazione delle Questure di Verbania, Milano e Reggio Calabria, ha eseguito una misura cautelare in carcere nei confronti di 13 persone responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e di armi.

L’indagine denominata “Santa Cruz”, ha permesso di smantellare un sodalizio criminoso che gestiva un traffico di sostanze stupefacenti a Ossola e nella vicina Confederazione Elvetica, nonché un traffico di armi dall´Ossola alla Calabria.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati svariati telefoni cellulari e schede Sim utilizzati dal sodalizio per comunicare tra di loro, inoltre, è stata sequestrata marijuana, nonché due strumenti necessari per la pesatura.