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Cronaca

Sgominata cosca mafiosa nel Catanese, 13 arrestati

CATANIA (ITALPRESS) – Nelle province di Catania e l’Aquila, oltre 100 carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale etneo, nei confronti di 13 indagati, accusati di “associazione di tipo mafioso”, “estorsione”, “associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti”, reati aggravati dal “metodo mafioso”. L’operazione “Ultimo atto”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania e condotte dai carabinieri di Paternò a seguito del tentato omicidio di Galati Massaro Davide, avvenuto a Biancavilla il 9 settembre 2018, ha permesso di svelare le recenti evoluzioni del clan “Toscano-Tomasello-Mazzaglia” di Biancavilla, articolazione territoriale della famiglia mafiosa di cosa nostra etnea “Santapaola-Ercolano”, individuando, tra l’altro, l’attuale reggente. Oltre ad un fiorente traffico di stupefacenti, è emerso dalle indagini anche un vasto giro di estorsioni ai danni di imprenditori di Biancavilla. Tra le vittime, perfino i giostrai, che durante la festa patronale, erano costretti a pagare il “pizzo” attraverso i biglietti per le attrazioni, così che i figli degli affiliati detenuti avrebbero potuto godersele “gratis”. Sequestrate per la confisca, anche due società operanti nel settore del trasporto merci, del valore di circa 5 milioni di euro, direttamente riconducibili al clan.

– Foto: screenshot video dei Carabinieri –

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Verifiche dei Nas sulle liste di attesa, denunciati 26 medici

ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri dei NAS, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, relative al Servizio sanitario pubblico.
Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonchè presso le strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), stilati per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico ed uniformare un’equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini.
Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici.
Gli accertamenti dei NAS hanno consentito di individuare condotte penalmente rilevanti che hanno determinato la denuncia di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio.
Tra i casi più rilevanti, i NAS di Milano, Torino, Perugia e Catania hanno denunciato 9 medici per aver favorito conoscenti e propri pazienti privati, stravolgendo le liste d’attesa, consentendo loro di essere sottoposti a prestazioni in data antecedente rispetto alla prenotazione ed eludendo le classi di priorità.
L’attività ispettiva svolta sull’ingente mole di dati e di riscontri relativi a oltre 3 mila 800 agende ha consentito, inoltre, di rilevare 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate.

– foto: ufficio stampa Carabinieri –

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‘Ndrangheta, maxi blitz con 84 misure cautelari in tutta Italia

VIBO VALENTIA (ITALPRESS) – Operazione dei Carabinieri di Vibo Valentia, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri, denominata “Maestrale – Carthago”. Oltre 600 militari hanno eseguito su tutto il territorio nazionale una misura cautelare nei confronti di 84 persone (29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Le persone arrestate sono accusate di associazione di tipo mafioso, omicidio, scambio elettorale politico mafioso, violazione della normativa sulle armi, traffico di stupefacenti, corruzione, estorsione, ricettazione, turbata libertà di incanti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Sono 170 gli indagati complessivi nell’indagine che costituisce la naturale prosecuzione della prima tranche dell’operazione, eseguita lo scorso 10 maggio, che ha consentito di disarticolare i sodalizi di ‘ndrangheta di Mileto e Zungri, con le ‘ndrine di Briatico e Cessaniti, andando a colpire inoltre le strutture di “comando e controllo” e l'”ala militare e imprenditoriale” delle rispettive organizzazioni, i cui esponenti erano già detenuti per altra causa e per questo non colpiti dal provvedimento di fermo.
Le indagini, in particolare, hanno consentito di ricostruire le dinamiche, i collegamenti e gli interessi imprenditoriali delle consorterie mafiose nella provincia vibonese, particolarmente
attive nel settore estorsioni, attraverso intimidazioni e danneggiamenti ai danni di aziende edili, imprese ed esercizi commerciali operanti nel settore turistico – alberghiero della cosidetta “Costa dei Dei” e dei trasporti marittimi.

– foto: screenshot da video Carabinieri –

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Violenza di gruppo su due sorelle nel Palermitano, arrestati 4 familiari

PALERMO (ITALPRESS) – In provincia di Palermo, i Carabinieri della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione a un’ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro persone indagate, a vario titolo, di violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo, lesioni personali, con l’aggravante di avere commesso il fatto ai danni di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di 10 anni. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Palermo, è frutto di un’articolata attività investigativa diretta dalla locale Procura e condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Monreale, che avrebbe consentito di raccogliere un grave quadro indiziario a carico degli indagati in relazione a reiterati episodi di violenza sessuale che sarebbero stati commessi – tra il 2011 ed il 2023 – ai danni di due sorelle, attualmente di 13 e 20 anni, all’interno dello stesso nucleo familiare. Ad essere arrestati 3 uomini ed 1 donna, tutti stretti congiunti delle vittime. La donna è ritenuta responsabile in concorso dei reati contestati poichè, pur a conoscenza dei fatti, avrebbe tollerato ed agevolato gli abusi, tentando di coprire le responsabilità dei familiari.
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Blitz interforze al “Parco Verde” di Caivano, impegnati 400 uomini. Meloni “No a zone franche”

NAPOLI (ITALPRESS) – E’ in corso, dalle prime luci dell’alba, una vasta operazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza nel quartiere “Parco Verde” di Caivano e nelle località limitrofe. Si tratta di un controllo straordinario ad “Alto Impatto” che, per la prima volta, viene svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine coordinate. Effettuate decine di perquisizioni. Denunciate tre persone per contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Gli indagati sono stati trovati in possesso di oltre 5 chili di tabacchi lavorati esteri privi del marchio del Monopolio di Stato.
Sono stati, inoltre, sequestrati 14 mila euro a due soggetti, altri 30 mila euro, due ordigni, di cui uno rudimentale, oltre 170 cartucce di vario calibro, 3 armi bianche, di cui una mazza da baseball, un coltello a serramanico e un arco, 5 bilancini di precisione, circa 408 grammi di hashish, 375 grammi circa di marijuana e circa 28 grammi di cocaina; inoltre, in un appartamento in disuso, sono stati rinvenuti diverso materiale per il confezionamento per la droga, una pistola replica e numerose munizioni.
Ancora, personale della Polizia Metropolitana, con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, ha sequestrato un “altarino”.
Sono stati, inoltre, eseguiti controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili ivi ubicati anche con ausilio della Polizia Metropolitana.
In particolare, sono state identificate 141 persone, controllati 110 veicoli e sequestrate 10 autovetture, di cui 9 poiché prive di copertura assicurativa ed una perché risultata rubata a Macerata lo scorso 23 agosto; sono state, altresì, contestate 11 violazioni del Codice della Strada, ritirate 7 patenti di guida e 4 veicoli sono stati sospesi dalla circolazione.
“Le operazioni di questa mattina rappresentano una forte risposta delle istituzioni pubbliche alle gravi situazioni emerse nella cronaca recente”, fanno sapere gli investigatori. Per questa attività sono stati impiegati oltre quattrocento operatori delle differenti forze ed uffici di polizia, tra cui Squadra Mobile di Napoli, Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo, Commissariato di “Afragola”, Compagnia Carabinieri di Caivano, Compagnia Carabinieri di Castello di Cisterna, Nucleo Investigativo Carabinieri di Castello di Cisterna, Aliquote Primo Intervento Carabinieri, Gruppo Pronto Impiego Napoli Guardia di Finanza, con il contributo del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica, Reparto Prevenzione Crimine, Reparto Volo, Unità Cinofile, Sezione della Polizia Stradale, Reparto Mobile, Unità Operative di Primo Intervento, Polizia Metropolitana di Napoli e Vigili del Fuoco.

“Oggi è iniziata l’operazione di bonifica del Parco Verde di Caivano. La maxi operazione iniziata questa mattina all’alba – per la quale ringrazio tutte le Forze dell’Ordine coinvolte – è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini. E gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità procederemo sempre spediti e senza esitazioni. Affinché in Italia non ci siano più zone franche”, scrive su X, l’ex Twitter, il premier Giorgia Meloni.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –

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Donna uccisa a coltellate a Roma, fermato 45enne

ROMA (ITALPRESS) – Una persona è stata fermata per l’assassinio di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni uccisa a coltellate ieri pomeriggio in via Giuseppe Allievo, nel quartiere Trionfale, a Roma. La notte scorsa, dopo ore di incessanti attività investigative, i poliziotti della Squadra Mobile Capitolina, coordinati dalla Procura di Roma, hanno rintracciato un soggetto gravemente indiziato dell’omicidio della donna. L’uomo, di nazionalità marocchina, di 45 anni, è stato sottoposto dal pubblico ministero al provvedimento del fermo di indiziato di delitto. La sua posizione al momento è al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Intanto, verrà nominato oggi, il medico legale che dovrà effettuare l’autopsia sul corpo della vittima. Durante il sopralluogo sulla scena del crimine, gli agenti della sezione omicidi della Squadra mobile della Questura e la polizia scientifica avrebbero contato almeno una ventina di coltellate.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Incidenti in montagna, due morti e due feriti sull’Ortles

MILANO (ITALPRESS) – Due morti e due feriti in un incidente di montagna avvenuto questa mattina alle 6,20 sulla via normale del monte Ortles. Secondo una prima ricostruzione i due erano in cordata, quando il primo alpinista è scivolato e cadendo ha trascinato gli altri con sè. Le vittime sono un tedesco e un italiano. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Saman, Nordio “Il padre estradato e in viaggio verso l’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “Un passo in avanti affinchè – dopo un atroce delitto – la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso: il padre di Saman Abbas è stato estradato dal Pakistan ed è ora in viaggio verso l’Italia. Dopo mesi di richieste e attese, il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato a Reggio Emilia per la barbara uccisione della figlia Saman, sparita da Novellara nella notte del 30 aprile 2021”. Lo afferma il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che aggiunge: “La consegna all’Italia dell’uomo rappresenta un importantissimo risultato, frutto di una intensa e proficua collaborazione del Ministero della Giustizia – attraverso in particolare il Dipartimento degli Affari di giustizia – con gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, con il Ministero dell’Interno e con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan”.
“Voglio per questo ringraziare le autorità pakistane – aggiunge – per aver compreso l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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