PALERMO (ITALPRESS) – Una donna è rimasta ferita a una gamba, colpita da arma da fuoco, questa sera a Palermo, in via Giovanni Bruno, tra Boccadifalco e Poggio Ridente. In un primo momento, al personale del 118 allertato da una voce maschile poco dopo le ore 21, era stato riferito come una donna si fosse ferita in modo accidentale con un coltello. Una volta giunti presso la zona alla periferia del capoluogo siciliano, però, i sanitari si sono resi conto che la donna era stata invece raggiunta da un colpo di pistola alla gamba. La donna ha perso molto sangue dalla ferita ed è stata ricoverata d’urgenza in ospedale. A occuparsi delle indagini è la polizia di Stato, giunta sul posto per ricostruire quanto accaduto. Sospettato di aver aperto il fuoco al culmine di una lite poi degenerata sarebbe il marito della donna. In corso le indagini.
-foto: Agenzia Fotogramma-
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Palermo, donna ferita in casa da un colpo di pistola
Incendio in una casa di riposo a Milano, 6 morti
MILANO (ITALPRESS) – Sei persone sono morte e altre due sono gravemente ferite per un incendio divampato la notte scorsa nella Casa per Coniugi, struttura residenziale per anziani di via dei Cinquecento, a Milano.
Secondo quanto rende noto l’Areu, le sei vittime sono morte sul posto. Ottantuno persone sono state trasportate nei diversi Pronto Soccorso di Milano e dell’hinterland. Tutti i pazienti hanno riportato in forma più o meno severa sintomi da inalazione da fumo, nessuno risulta ustionato. Nel dettaglio due sono in codice rosso (uno al Policlinico, l’altro al San Raffaele), 14 in codice giallo e 65 in codice verde.
L’intervento di soccorso sanitario è stato effettuato da AREU con 15 ambulanze, 3 automediche e 2 mezzi di coordinamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e la protezione civile.
I vigili del fuoco hanno immediatamente evacuato la struttura. E’ in corso l’accertamento delle cause del rogo.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al sindaco di Milano Beppe Sala nel quale esprime “il cordoglio per le vittime del gravissimo incendio che ha colpito la ‘Casa per coniugi’e la città di Milano”. Il presidente Mattarella ha espresso vicinanza e solidarietà ai feriti e ai soccorritori, augurandosi che venga ben chiarita la dinamica dell’accaduto, rende noto il Quirinale.
“A nome mio e del Governo, esprimo massima solidarietà alle persone coinvolte nell’incendio divampato questa notte in una struttura per anziani a Milano. Sincere condoglianze ai familiari delle vittime e un augurio di pronta guarigione ai feriti”, scrive su Twitter il premier Giorgia Meloni.
– foto gsl / Italpress –
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Operazione antidroga in Puglia, 22 arresti
BARI (ITALPRESS) – I carabinieri del Comando Provinciale di Bari, con il supporto dei reparti competenti per territorio, hanno eseguito ventidue ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, in cui sono indiziati di appartenere ad un sodalizio dedito al traffico di sostanze stupefacenti e altro.
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), le indagini, condotte dal gennaio 2018 ad oggi, dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Altamura e dalla Stazione di Gravina, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in merito ad attività illecite poste in essere dall’associazione. Gli indagati rispondono, a vario titolo, anche di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, porto e detenzione di armi.
-foto carabinieri-
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Ragazza uccisa a Roma, fermato un 17enne
ROMA (ITALPRESS) – Un giovane di 17 anni, nato a Roma e originario dello Sri Lanka, è stato fermato con l’accusa di avere ucciso una coetanea, il cui corpo è stato trovato ieri in un carrello della spesa nei pressi di un cassonetto nel quartiere di Primavalle, nella capitale. Il fermo dovrà essere convalidato.
-foto agenziafotogramma.it-
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Arrestato a Palermo il pusher dei vip. Miccichè e il linguaggio in codice tra viaggi e neve
PALERMO (ITALPRESS) – Nasce da una intercettazione disposta nell’ambito di un’altra indagine il procedimento che ha portato a svelare un fiorente giro di droga nella “Palermo bene”. Punto nevralgico dello spaccio, in particolare di cocaina, un noto ristorante frequentato da big, esponenti politici, uomini dello spettacolo. Tra i clienti che si rivolgevano ai pusher ci sarebbe stato anche l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, che non risulta comunque indagato. Il nome dell’esponente politico, leader di Forza Italia, compare nell’ordinanza di circa 300 pagine della Procura. Le indagini hanno portato agli arresti domiciliari Mario Di Ferro, lo chef di Villa Zito, già fermato dalle forze dell’ordine a inizio aprile in flagranza di reato mentre cedeva sostanze stupefacenti sotto casa a un dipendente dell’Ars. Il ristoratore sarebbe stato protagonista di una intensa attività di vendita di cocaina a una selezionata clientela, attività che avrebbe svolto nel suo locale divenuto un luogo di spaccio.
Gli investigatori hanno accertato diversi episodi di cessione di droga che l’indagato avrebbe realizzato con l’apporto di altre persone come Gioacchino e Salvatore Salamone, già condannati per spaccio in un processo sui traffici dei clan mafiosi palermitani. Di Ferro si sarebbe rivolto a loro per rifornirsi dello stupefacente e avrebbe anche usato tre suoi dipendenti come pusher. I Salamone sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre ai tre dipendenti di Villa Zito è stato imposto l’obbligo di firma. I provvedimenti sono stati disposti dal gip Antonella Consiglio, che ha convalidato le richieste della Procura di Palermo. A coordinare l’inchiesta il
procuratore Maurizio de Lucia e il pm aggiunto Paolo Guido.
Già nell’aprile scorso Mario Di Ferro venne sorpreso a cedere cocaina all’ex funzionario dell’Ars Giancarlo Migliorisi, all’epoca nella segreteria tecnica del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.
Tra la facoltosa clientela dello chef, ci sarebbe anche Miccichè: secondo la Procura, infatti, sarebbero una trentine le cessioni di sostanza stupefacente tra l’esponente di Forza Italia, che al momento non risulta indagato e Di Ferro, quest’ultimo intercettato dagli investigatori. A insospettire gli investigatori, le conversazioni tra i due, “una sorta di ‘linguaggio in codice’ per ordinare gli stupefacenti facendo banalmente riferimento al numero di ‘giorni’ in cui il politico si sarebbe dovuto recare fuori sede”, si legge nell’ordinanza. Ad esempio Di Ferro domandava “ma quanto, quanti giorni sono?”, e Miccichè “che c… ne so io”. “L’inverosimiglianza di alcune conversazioni riferite a presunti viaggi, nel corso delle quali è stato lo stesso Micciché a mostrarsi all’oscuro della sua partenza: Di Ferro ‘quanti giorni ti fermi fuori?’, e Micciché ‘dove?'”. In altri casi, secondo gli inquirenti, il linguaggio faceva riferimento al cibo, come quando Miccichè domandava “che mi mandi da mangiare”, e Di Ferro replicava, “ci penso io”.
Tra queste, ne spicca un’altra dove Di Ferro, che in quel momento si trovava in montagna ha fatto riferimento, “ironicamente ma anche eloquentemente, all’abbondanza di ‘neve’, e Micciché ha
replicato chiedendo al proprio interlocutore ‘anche a casa mia? Hai notizie anche a casa mia? No?’, evidentemente alludendo alla possibilità di ricevere alcune dosi di ‘neve'”, si legge ancora nell’ordinanza. Numerosi scambi telefonici che, secondo quando ipotizzato dalle indagini, erano finalizzati all’acquisto degli stupefacenti da parte dello stesso Miccichè. Le intercettazioni fra Di Ferro e Miccichè sono iniziate per caso il 17 novembre 2022: i poliziotti ascoltavano lo chef.
Più volte l’esponente avrebbe così raggiunto, anche a bordo di una “Audi dotata di dipositivo lampeggiante sul tettuccio e guidata da un altro soggetto”, l’abitazione privata dello chef e anche Villa Zito per rifornirsi, immortalato dal sistema di videosorveglianza.
L’esponente di Forza Italia, raggiunto dall’Italpress, si è detto “sereno e con la coscienza a posto”. “Escludo in maniera categorica che io mi muova in macchina con lampeggiante acceso – ha poi fatto sapere in una nota -. È un errore che ho fatto nella vita di cui sono pentito. Considero molto più importante nella mia vita di essere stato onesto, non avere mai fatto male a nessuno, non avere mai rubato un centesimo. Poi ognuno di noi qualche errore nella vita lo ha fatto. L’importante è essere a posto con la propria coscienza, ed io lo sono”.
-foto agenziafotogramma.it-
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Mafia, 33 misure cautelari e sequestro da 5 milioni di euro a Palermo
PALERMO (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo siciliano su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone, di cui 25 sottoposti alla custodia in carcere, uno agli arresti domiciliari e 7 della misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali.
Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, dei reati di partecipazione e concorso esterno in associazione mafiosa, con l’aggravante dell’associazione armata, trasferimento fraudolento di valori al fine di agevolare Cosa Nostra, e traffico di stupefacenti con l’utilizzo del metodo mafioso.
E’ stato disposto anche il sequestro preventivo di 6 attività commerciali operanti nel settore della ristorazione, del commercio al dettaglio di generi alimentari, del trasporto merci su strada e del movimento terra, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.
– foto screenshot video Guardia di Finanza –
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Appalti, droga e fondi del Pnrr, 4 arresti a Pescara
PESCARA (ITALPRESS) – Droga, tangenti e corruzione. Un’operazione della Guardia di Finanza di Pescara ha portato a 4 arresti, con la contestazione di numerosi reati, tra cui corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.
Le misure cautelari sono state disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Fabrizio Cingolani, su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara e sono state eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza.
Scoperte presunte procedure irregolari di affidamento di opere pubbliche e appalti di lavori, tra cui cantieri per la manutenzione delle strade della città finanziati dai fondi Pnrr per un valore di 5 milioni di euro.
“In cambio degli affidamenti diretti e dei subappalti, dei pareri favorevoli e dell’accelerazione dei pagamenti per le commesse pubbliche”, sottolinea la Guardia di Finanza in una nota, un imprenditore avrebbe dato a un dirigente del Comune di Pescara soldi, droga, regali “e altre utilità”.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
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Papa Francesco al Gemelli per un nuovo intervento chirurgico
ROMA (ITALPRESS) – Papa Francesco si sottoporrà a un nuovo intervento chirurgico al Policlinico Gemelli “di Laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”. Lo comunica il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, spiegando che l’operazione verrà effettuata nel primo pomeriggio nel nosocomio romano, dove Francesco si è recato subito dopo aver presieduto l’udienza generale in Piazza San Pietro. “L’operazione – si legge nella nota -, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”. Francesco aveva già effettuato ieri mattina alcuni controlli al Gemelli. Il tutto era durato meno di un’ora; prima di mezzogiorno, ha riferito una nota della Sala Stampa vaticana, Francesco aveva fatto ritorno nella sua residenza di Santa Marta.
Si tratta del terzo intervento al Gemelli. Come si ricorda, il Papa era stato ricoverato il 29 marzo per una bronchite su base infettiva che gli aveva causato problemi respiratori. Era stato dimesso poi il successivo 1° aprile, dopo un rapido e positivo decorso.
foto: agenziafotogramma.it
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