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Cronaca

Forte scossa di terremoto a Malta, avvertita anche in Sicilia

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS) – Un terremoto di magnitudo 5.3 della scala Richter ha causato paura a Malta e Gozo, con diverse persone che hanno raccontato come questa scossa fosse molto più forte di quanto avessero mai sentito. Per fortuna non si registrano danni a cose o persone. La scossa è stata avvertita 19 minuti dopo la mezzanotte di oggi, a poco più di 110 chilometri a Sud Est di Malta. Venerdì sera, intorno alle 20:13, si era verificata un’altra scossa nella stessa zona, ma con una potenza inferiore che ha segnato 4,4 della scala Richter. Il sisma è stato avvertito anche Nord della Libia a al Sud della Sicilia, in alcuni comuni delle province di Ragusa, Siracusa e Catania. Attivata la sala operativa regionale della Protezione Civila, su disposizione del Dirigente Generale Cocina, tramite sala operativa e dirigenti delle province di Catania, Ragusa, Siracusa e Caltanissetta, i sindaci dei comuni interessati sono stati invitati a preallertare le strutture di protezione civile e verificare eventuali danni, verificare procedure di emergenza e di avviso ai cittadini nelle aree costiere esposte, anche se appare Improbabile un evento maremoto. Preallertate anche le organizzazioni di volontariato.

Foto: screenshot Ingv

(ITALPRESS).

Sequestrate 2 tonnellate di cocaina, galleggiavano nel mare di Catania

CATANIA (ITALPRESS) – I militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di finanza, unitamente a finanzieri del Gruppo Aeronavale di Messina, hanno sottoposto a sequestro 2 tonnellate circa di sostanza stupefacente del tipo cocaina, rinvenuta in mare a largo delle coste orientali della Sicilia. In particolare, nell’ambito delle specifiche attività di controllo delle acque costiere della Sicilia orientale per finalità di polizia economico-finanziaria, unità aeronavali delle Fiamme Gialle hanno individuato numerosi colli galleggianti, scortati da un dispositivo luminoso di segnalazione e tenuti insieme da reti che ne evitavano la dispersione. Da un sommario ed esterno esame è stato possibile riscontrare la particolare cura dell’imballaggio, verosimilmente diretto a evitare infiltrazioni di acqua in modo da preservarne il contenuto e, al contempo,
scongiurare il pericolo di inabissamento. Le peculiari modalità di confezionamento e la presenza di un dispositivo luminoso per consentirne il rintraccio hanno fatto ipotizzare che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, verosimilmente lasciato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma. E’ stato, pertanto, attivato il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Catania il quale, anche con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, ha fornito collaborazione in relazione alle attività di recupero dei colli a mare e ha inoltre coordinato le successive operazioni di messa in sicurezza del carico, svolgendo i necessari approfondimenti sul delicato contesto. Parallelamente è stata avviata un’attività di ricognizione aerea da parte di velivoli del Gruppo di Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare e della Sezione Aerea di Manovra di Catania volta a verificare l’eventuale presenza di ulteriori colli dispersi nell’area circostante a quella di rinvenimento. Terminate le attività aeree e in mare, unità specializzate del citato Nucleo PEF di Catania hanno proceduto dunque all’ispezione dei colli, riscontrando l’effettiva presenza all’interno degli stessi di numerosi panetti contenenti sostanza biancastra in polvere che, da un preliminare esame tramite l’utilizzo di test speditivi, è risultata essere cocaina. Sulla scorta delle evidenze emerse, informata costantemente la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, si è proceduto pertanto al sequestro di iniziativa nei confronti di ignoti di oltre 1.600 panetti, contenuti in circa 70 colli, per un peso lordo complessivo di quasi 2.000 chilogrammi.(ITALPRESS).

Photo Credits: Guardia di Finanza Catania

Esplosione distrugge casa nel Lucchese, un morto e 6 feriti

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Un’esplosione ha distrutto nella tarda mattinata una casa a due piani a Montecarlo, borgo sulle colline della provincia di Lucca. Il bilancio è di un uomo di 70 anni morto e sei feriti.
L’ipotesi al momento più accreditata è quella della fuga di gas. Tre persone sono finite sotto le macerie dei loro appartamenti mentre altre quattro sono state ferite dalla lesione parziale di un’ala della palazzina. Fra le persone in gravi condizioni un quarantasettenne estratto dai detriti per primo dai vigili del fuoco e dai soccorritori delle ambulanze.
L’uomo abitava da solo al piano sopra a quello dell’anziana coppia rimasta sotto le macerie, riportando traumi alle gambe. Gli altri quattro feriti sono una donna, portata in ospedale per la sospetta frattura di un polso, e i suoi due figli di 9 e 12 anni per i quali si parla di escoriazioni e contusioni, e di sua madre, che ha riportato un trauma toracico.
Intorno alle 18 i soccorritori sono riusciti a raggiungere e a estrarre dalle macerie la donna, che è stata trasportata in codice rosso, con un elicottero, all’ospedale Cisanello di Pisa. La donna presentava infatti ferite da ustione estese sul 70% del corpo. Poco dopo è stato trovato senza vita il corpo del marito.  Il magistrato di turno ha già aperto un fascicolo per i reati di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo e al momento si procede contro ignoti.
(ITALPRESS).
-foto vigili del fuoco-

Migranti, nel ponte di Pasqua arrivate 3 mila persone

Il ponte di Pasqua ha portato sulle coste italiane migliaia di migranti. Numerose le operazioni di soccorso della Guardia Costiera, che sta operando in diversi scenari, tra cui al largo dell’isola di Lampedusa e nel mar Ionio.

Nelle operazioni di soccorso, da venerdì al lunedì di Pasquetta, sono circa 2000 le persone tratte in salvo. A questi si aggiungono i soccorsi, coordinati dal Centro Nazionale del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera, a favore di un peschereccio con circa 800 migranti a bordo, intercettati a oltre 120 miglia a Sud-Est di Siracusa, in acque SAR italiane. Il salvataggio è stato reso complesso a causa del sovraccarico di migranti a bordo; a coordinare le operazioni in mare la nave Peluso con il supporto di tre motovedette SAR della Guardia Costiera e l’assistenza di una nave mercantile che era presente in zona.

Circa 400, invece, i migranti presenti a bordo di un secondo peschereccio, segnalato anche da Alarm Phone e intercettato dalla nave Diciotti della Guardia Costiera a circa 170 miglia a Sud-Est di Capo Passero, al largo della Calabria ionica.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

Berlusconi in progressivo e costante miglioramento, cauto ottimismo

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“Nelle ultime 48 ore si è assistito a un progressivo e costante miglioramento delle  funzionalità d’organo monitorate. Le terapie citoriduttiva, antimicrobica e antinfiammatoria stanno producendo i risultati attesi, consentendoci di esprimere un cauto ottimismo. Il presidente Silvio Berlusconi resta ricoverato in ambito intensivo”. E’ quanto si legge nel bollettino medico diramato dal professor Alberto Zangrillo e dal professor Fabio Ciceri in merito alla condizioni di salute del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ricoverato da cinque giorni al San Raffaele per una infezione polmonare, aggravata da una leucemia.
L’ex premier ha trascorso una notte tranquilla, la quinta nel reparto di terapia intensiva cardio-toraco-vascolare dell’ospedale. Questa mattina Paolo Zangrillo, medico personale dell’ex premier e direttore delle terapie intensive del San Raffaele, appena giunto in ospedale non aveva rilasciato alcuna dichiarazione. Berlusconi ha trascorso la Pasqua ricevendo le visite di familiari e amici: le figlie Marina ed Eleonora, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri. Al suo fianco la compagna e deputata azzurra Marta Fascina, ma anche il padre di lei.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Scontro tra due auto nell’Astigiano, 4 morti

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Gravissimo incidente stradale ieri sera dopo le 22 a Nizza Monferrato, nell’astigiano, sulla SP456. Coinvolte due autovetture. Il bilancio è di quattro persone decedute. Le vittime sono tre macedoni è un ragazzo astigiano di 23 anni.
(ITALPRESS).
-foto vigili del fuoco-

Milano, a Pasqua neonato lasciato dalla madre nella “culla della vita”

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Un neonato è stato lasciato nel giorno di Pasqua nella culla per la vita del Policlinico di Milano. Accanto al piccolo una lettera scritta dalla madre: un doloroso e affettuoso addio nella consapevolezze che pur volendogli bene era un gesto per potergli garantire un futuro migliore. La mamma racconta che il bimbo “è super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok”, insieme a parole di grande affetto. Si tratta di un neonato di circa 2,6 kg di etnia caucasica, in buona salute. E’ il terzo bimbo che viene affidato alla Culla per la Vita da quando è stata attivata nel 2007. Il piccolo è ora accudito dagli specialisti della Neonatologia alla Clinica Mangiagalli del Policlinico, dove sta seguendo i controlli di routine. “E’ una cosa che pochi sanno – commenta Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano – ma in Ospedale si può partorire in anonimato, per la sicurezza di mamma e bambino. Inoltre esistono le Culle per la Vita: la nostra si trova all’ingresso della Clinica Mangiagalli e permette di accogliere in totale sicurezza un bimbo che i suoi genitori non possono purtroppo tenere con sé. E’ una decisione drammatica, ma la Culla consente di affidare il piccolo ad una struttura dove gli sono garantite cure immediate e che preserva l’assoluto anonimato per i genitori”. La Culla per la Vita del Policlinico di Milano è attiva da 16 anni e quello di oggi è il terzo caso registrato. I primi due sono avvenuti nel 2012 e nel 2016: due bimbi maschi che sono stati chiamati rispettivamente Mario e Giovanni. La Culla è un ambiente protetto e riscaldato ed è strutturata in modo da avvisare immediatamente il personale sanitario: una volta che il bimbo viene accolto al suo interno, un allarme discreto avvisa medici e infermieri della Neonatologia che possono prendersi cura del piccolo entro pochissimi minuti. “Occasioni simili sottolineano come il sistema della Culla per la Vita sia fondamentale – conclude Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano – perché ci permette di accogliere il bimbo e di aiutare la mamma nella sua drammatica scelta, in tutta sicurezza. Vivo però questo evento anche come una sconfitta a livello sociale, perché in qualche modo non siamo stati in grado di intercettare una madre in grande difficoltà. Madre che, qualora ci ripensasse, siamo pronti ad accogliere e ad assistere”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Policlinico Milano-

Nel 2022 natalità al minimo storico in Italia. Aumentano gli stranieri

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ROMA (ITALPRESS) – Natalità al minimo storico, mortalità ancora elevata, recupero di attrattività nei confronti dell’estero, movimenti migratori interni in crescita e una lieve crescita del numero degli stranieri. Sono questi i principali risultati degli indicatori demografici del 2022, resi noti oggi dall’Istat. In particolare, la popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3‰. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione della popolazione, ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014. Appurato che nel 2022 la popolazione residente presenta una decrescita simile a quella del 2019 (-2,9‰), sul piano territoriale si evidenzia un calo demografico importante che interessa il Mezzogiorno (-6,3‰). Il Centro (-2,6‰) e soprattutto il Nord (-0,9‰), che pur presentano un saldo demografico negativo, hanno valori migliori della media nazionale. Sul piano regionale, la popolazione risulta in aumento solo in Trentino-Alto Adige (+1,6‰), in Lombardia (+0,8‰) e in Emilia-Romagna (+0,4‰). Le regioni, invece, in cui si è persa più popolazione sono la Basilicata, il Molise, la Sardegna e la Calabria, tutte con tassi di decrescita più bassi del -7‰. Su base nazionale, il calo della popolazione è frutto di una dinamica demografica sfavorevole che vede un eccesso dei decessi sulle nascite, non compensato dai movimenti migratori con l’estero. I decessi sono stati 713mila, le nascite 393mila, toccando un nuovo minimo storico, con un saldo naturale quindi di -320mila unità. Le iscrizioni dall’estero sono state pari a 361mila mentre 132mila sono state le cancellazioni per l’estero. Ne deriva un saldo migratorio con l’estero positivo per 229mila unità, in grado di compensare solo in parte l’effetto negativo del pesante bilancio della dinamica naturale. Sul versante della mobilità interna, nel 2022 si rileva un aumento del volume complessivo dei movimenti del 4%, con 1 milione 484mila trasferimenti di residenza registrati tra Comuni contro 1 milione 423mila dell’anno precedente. Infine, le ordinarie operazioni di allineamento e revisione delle anagrafi (saldo per altri motivi) comportano un saldo negativo per ulteriori 88mila unità. La popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9‰) sull’anno precedente. L’incidenza degli stranieri residenti sulla popolazione totale è dell’8,6%, in leggero aumento rispetto al 2022 (8,5%). Quasi il 60% degli stranieri, pari a 2 milioni 989mila unità, risiede al Nord, per un’incidenza dell’11%, la più alta del Paese. Risulta attrattivo per gli stranieri anche il Centro, dove risiede un milione 238mila individui (25% del totale) con un’incidenza del 10,6%, al di sopra della media nazionale. Il Mezzogiorno ha invece meno presenza straniera, 824mila unità (16%), per un’incidenza del 4,2%.

 

Photo Credits: www.agenziafotogramma.it