Home Cronaca Pagina 3

Cronaca

Da inizio anno 67 suicidi in carcere, numeri in aumento

0

Le persone detenute che dall’inizio dell’anno e fino al 16 settembre si sono suicidate in carcere sono 67 (di cui 2 avvenuti all’esterno dell’istituto). E’ quanto rileva il report del Garante nazionale delle persone private della libertà, sottolineando come si tratta di un dato elevato rispetto allo stesso mese di settembre del 2023 in cui si registrarono 48 suicidi (con un aumento di 19 decessi) e al mese di settembre del 2022 di 7 decessi). Analizzando i dati personali, si rileva che delle 67 persone morte per suicidio 65 erano uomini e 2 donne. Riguardo alla nazionalità, 36 erano italiane (pari al 54 %) e 31 straniere (pari al 46%), provenienti da 15 diversi Paesi. Le fasce d’età più presenti sono quelle tra i 26 e i 39 anni (30 persone) e tra i 40 e i 55 anni (18 persone); le restanti si distribuiscono nelle classi 18-25 anni (7 persone), 56-69 anni (11 persone) e ultrasettantenni (1 persone). Si rileva che l’età media delle persone che si sono suicidate è di circa 40 anni. È stata quindi analizzata la durata della permanenza presso l’Istituto nel quale è avvenuto l’evento: risulta che 35 persone, (pari al 52%), si sono suicidate nei primi 6 mesi di detenzione; di queste: 7 entro i primi 15 giorni, 5 delle quali addirittura entro i primi 5 giorni dall’ingresso. Dei 67 eventi suicidari: le regioni maggiormente interessate sono la Campania e la Lombardia con 8; a seguire Campania ed Emilia Romagna e Toscana 7; Veneto 6; Lazio e Sardegna 5; Piemonte e Liguria 4; Abruzzo, Calabria e Sicilia 3; Puglia 2; Marche e Umbria 1.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

Incendio in un emporio cinese a Milano, morti tre giovani

MILANO (ITALPRESS) – E’ di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni ed un’altra di 24 anni. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del Comando di Milano che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino. Indagano carabinieri e polizia scientifica per capire le dinamiche del tragico evento. Sul posto anche 118 e polizia locale. I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per procedere al raffreddamento degli ambienti ed al conseguente smassamento.

Foto: ufficio stampa Vigili del Fuoco

(ITALPRESS).

Scoperto a Palermo laboratorio per la produzione di droga, due arrestati

PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha scoperto a Palermo un vero e proprio laboratorio per la produzione ed il confezionamento di sostanza stupefacente. In manette sono finiti due cittadini di nazionalità nigeriana, O.U. 39enne e U.N.F. 49enne, responsabili del reato di produzione e spaccio di stupefacenti. La profonda conoscenza delle dinamiche criminali del territorio cittadino ha consentito ai “Falchi” della sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile, di individuare l’appartamento e sequestrare circa 4 chili e mezzo di eroina e cocaina purissime che, se immesse sul mercato delle piazze di spaccio, avrebbero fruttato, al dettaglio, cifre non distanti dai seicentomila euro. Gli agenti in “abiti civili” ed a bordo di motociclo, sempre attenti a mischiarsi ai numerosi frequentatori delle vie del centro città, hanno notato a Ballarò, la presenza a bordo di monopattino di un cittadino nigeriano in passato sottoposto a controllo e sospettato di spacciare droga. Con “discrezione”, i poliziotti lo hanno seguito e sono giunti fin sulle soglie di un edificio dove lo straniero ha fatto ingresso per poi riuscirne a breve distanza di tempo. I poliziotti hanno intimato l'”Alt Polizia” allo straniero che non ha aderito e si è lanciato in una disperata fuga sempre a bordo di monopattino. Prima di venire bloccato da altre pattuglie nel frattempo giunte in ausilio, lo straniero ha fatto in tempo ad ingoiare qualcosa, così come distintamente notato dal personale presente in zona. Addosso gli è stato rinvenuto un mazzo di chiavi una delle quali è risultata collegata allo stabile in questione. Con quella chiave, gli agenti, immaginando di trovare complici dell’uomo e ritenendo di sfruttare l’effetto sorpresa, hanno fatto accesso nell’appartamento, sorprendendo in effetti un connazionale del fermato, all’opera all’interno di un vero e proprio laboratorio per la lavorazione ed il confezionamento di cocaina ed eroina.
Sono stati rinvenuti e posti in sequestro circa 3,5 chilogrammi di eroina ed un chilogrammo di cocaina, purissimi. Parte dello stupefacente era già confezionato e racchiuso in centinaia di ovuli dal peso diversificato. Rinvenuto e sequestrato, inoltre, tutto l’occorrente per la lavorazione come sacchetti in cellophane, frullatori, coltelli, cucchiai piatti e bilancini di precisione, nonchè la somma di quasi sessantamila euro e ben 12 telefoni cellulari. Contestualmente all’accesso nell’appartamento, ritenendo probabile che uno dei due fermati, il nigeriano sorpreso, inseguito e bloccato su strada, avesse ingerito ovuli di stupefacente, si è ritenuto di sottoporlo ad opportuni esami diagnostici che hanno riscontrato il sospetto.
In regime di ricovero ospedaliero, l’uomo, nelle ore successive al fermo dei poliziotti, avrebbe espulso oltre 70 ovuli di eroina. In considerazione del cospicuo numero di ovuli espulsi, è poco probabile che lo straniero li avesse ingeriti tutti all’atto dell’inseguimento degli agenti e per paura di essere scoperto. Più plausibile che al “trasporto intracorporeo”, tecnica per altro già ampiamente sperimentata dalla criminalità straniera e modalità ad alto indice di rischio connesso alla potenziale perdita di impermeabilità degli involucri ed al loro conseguente assorbimento, avesse già fatto ricorso per effettuare il trasporto in sicurezza ed aggirare eventuali controlli di polizia. Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

foto: ufficio stampa Polizia di Stato

(ITALPRESS).

Sequestrati a Catania 540 kg di coca per oltre 100 milioni di euro, 5 arrestati

CATANIA (ITALPRESS) – Maxi sequestro di droga a Catania da parte delle Fiamme Gialle. I militari del Comando Provinciale di Catania della Guardia di finanza, in collaborazione con i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo e del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare nonchè con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata, hanno condotto un’operazione antidroga che ha consentito di individuare e sottoporre a sequestro 540 kg di cocaina e trarre in arresto 5 soggetti. Il monitoraggio giornaliero del tratto di mare compreso tra le province di Catania e Ragusa ha consentito di rilevare dei movimenti anomali di un motopeschereccio il quale, in luogo dell’attività di pesca, è risultato intento al recupero di diversi colli galleggianti presenti in acqua. Si è proceduto pertanto a intercettare il natante con l’ausilio delle unità navali del Corpo al fine di procedere a un controllo approfondito. A seguito di ispezione dell’imbarcazione sono stati effettivamente rinvenuti a bordo 18 colli, ognuno dal peso di circa 30 kg, caratterizzati dalla particolare cura dell’imballaggio, verosimilmente diretto a evitare infiltrazioni di acqua in modo da preservarne il contenuto e, al contempo, scongiurare il pericolo di inabissamento grazie a una serie di galleggianti.
Le modalità di confezionamento e le anomale modalità di recupero hanno dato adito all’ipotesi che potesse trattarsi di un carico di sostanze stupefacenti, con ogni probabilità scaricato in mare da una delle navi cargo che solcano quel tratto di costa per essere successivamente recuperato e trasportato sulla terraferma.
L’apertura e l’analisi dei colli, condotta dalle unità specializzate del citato Nucleo PEF di Catania, ha confermato la presenza all’interno degli stessi di numerosi panetti contenenti sostanza biancastra in polvere che, da un preliminare esame tramite l’utilizzo di test speditivi, è risultata essere cocaina.
Per effetto del ritrovamento dell’ingente carico di narcotico, informata costantemente la Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, si è procedutoal sequestro di un totale di 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi a lordo del confezionamento, nonchè dell’imbarcazione utilizzata per il relativo trasporto. All’arresto, in flagranza, dei 5 membri dell’equipaggio (4 italiani e 1 cittadino serbo), in quanto ritenuti responsabili del reato di “produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”, aggravato dall’ingente quantitativo. I provvedimenti di arresto e sequestro, adottati di iniziativa in flagranza di reato, sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria etnea. L’individuazione di un simile quantitativo di droga ha evitato che lo stupefacente fosse destinato a inondare le piazze di spaccio, con elevatissimi guadagni nell’ordine di oltre 100 milioni di euro.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

(ITALPRESS).

Arrestato a Buenos Aires latitante delle Brigate Rosse

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato arrestato in Argentina, ai fini dell’estradizione, il latitante brigatista L.B., a seguito della revoca, da parte delle competenti autorità argentine, dello status di rifugiato che aveva ottenuto nel 2004 da quello Stato e della reiterazione della richiesta di estradizione.
Già arrestato nel 2002 dalla Polizia di Stato a Buenos Aires, a seguito di una complessa attività di indagine condotta dagli uomini della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, insieme ai poliziotti della Digos di Genova e all’Interpol veniva poi rilasciato qualche mese dopo.
L’indagato, appartenente alla colonna genovese delle Brigate Rosse, deve espiare una pena complessiva di 27 anni di reclusione per sequestro di persona, associazione sovversiva, banda
armata ed altro.
Latitante dal 1980, si è reso colpevole, tra gli altri delitti, di partecipazione al sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa, avvenuto a Genova il 12 gennaio 1977. Il sequestro era finalizzato all’acquisizione di mezzi finanziari per sovvenzionare l’attività terroristica; 50 milioni di lire vennero utilizzati per l’acquisto dell’appartamento di via Montalcini 8
a Roma, dove venne tenuto prigioniero Aldo Moro per il periodo del suo sequestro.
La Polizia argentina ha eseguito la misura restrittiva alla presenza dell’Intelligence italiana e di dirigenti e investigatori della polizia italiana in servizio presso la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, la Digos di Genova e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, presenti a Buenos Aires già da alcune settimane.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Frana nel casertano per il maltempo, si cercano due dispersi

CASERTA (ITALPRESS) – Frana nella frazione di Talanico a San Felice a Cancello nel Casertano. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Sono in corso evacuazioni di alcune abitazioni, segnalate due persone disperse, madre settantenne e figlio quarantenne. Le ricerche sono ancora in corso. Al lavoro 10 squadre, tra cui cinofili e droni. La situazione meteo è in miglioramento.

– Foto: da video Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).

Naufragio Bayesian, Procura indaga per omicidio e naufragio colposo

TERMINI IMERESE (PALERMO) (ITALPRESS) – “La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo”. Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del maxi yacht Bayesian, affondato nelle acque di porticello nella notte del 19 agosto scorso. “Quando e se passeremo il fascicolo dal registro ignoti a quello noti non dipende esclusivamente dal recupero del veliero: ci sono una serie di valutazioni da fare, ma potrebbe essere iscritto qualcuno anche prima del recupero stesso”, ha aggiunto.
“La tragedia è gravissima. Ci sentiamo vicini alle famiglie che hanno subito questo lutto e sarebbe ancora più doloroso se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia è stata causata da comportamenti non conformi alle responsabilità di chi gestisce la navigazione”, ha sottolineato Cartosio.
Il sostituto procuratore di Termini Imerese, Raffaele Cammarano, ha spiegato che “le indagini si stanno concentrando sui comportamenti dell’equipaggio, abbiamo già provveduto a sentire i presenti sull’imbarcazione che sono sopravvissuti. L’evento che si è verificato è stato totalmente repentino e improvviso. L’indagine si baserà sul recupero e poi sull’analisi del relitto che ci permetteranno di dare delle risposte a quesiti al momento non conosciuti. Per recuperare la scatola nera serviranno prima accertamenti molto pericolosi per i sommozzatori”.
(ITALPRESS).
-Foto xd8/Italpress-

Estradato in Italia l’imprenditore romano Danilo Coppola

0

ROMA (ITALPRESS) – E’ arrivata l’estradizione dagli Emirati Arabi in Italia per Danilo Coppola, l’imprenditore romano tra i cosiddetti “furbetti del quartierino” condannato nel 2022 a sette anni di carcere per bancarotta. Ad annunciarlo il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che esprime “soddisfazione” per l’avvenuta estradizione in Italia di Coppola, imbarcato stamane su un volo partito da Abu Dhabi, dopo la decisione presa dalle competenti autorità giudiziarie e governative degli Emirati Arabi Uniti. La decisione, si legge in una nota del ministero, è stata assunta dopo intense attività giuridico-diplomatiche negli ultimi mesi, a seguito della visita del Ministro Nordio ad Abu Dhabi nel febbraio scorso: nei colloqui di allora con il Ministro della giustizia emiratino, Mohammed Al Nuaimi, il Guardasigilli “aveva sollevato le diverse richieste di estradizione italiane ancora pendenti, fra cui quella relativa al caso giudiziario di Danilo Coppola, l’imprenditore romano condannato nel 2022 a sette anni di carcere”.
“Vorrei esprimere la mia gratitudine al Ministro Al Nuaimi – ha dichiarato il Ministro Nordio – per la intensa collaborazione che abbiamo sviluppato nell’ambito del trattato bilaterale di estradizione: nei prossimi giorni gli parlerò per ringraziarlo personalmente. Questo sviluppo positivo nella cooperazione giudiziaria con gli Emirati Arabi Uniti dimostra che per noi non può esservi nessuna impunità per chi commette crimini in Italia e cerca rifugio all’estero”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).