Home Cronaca Pagina 39

Cronaca

Furto di dati sensibili attraverso un malware, un arresto in Olanda

BRESCIA (ITALPRESS) – Il Gran Giurì federale di Austin (Texas – USA), nell’ambito di un’operazione internazionale di contrasto alla criminalità informatica, ha annunciato di aver arrestato in Olanda un ucraino di 26 anni per il suo presunto ruolo nella ideazione e gestione di un malware molto insidioso, noto come Raccoon Infostealer, che ha infettato milioni di personal computer in tutto il mondo.
Secondo le Autorità statunitensi, l’ucraino, attualmente detenuto nei Paesi Bassi a seguito di un mandato di arresto internazionale emesso dagli organi giudiziari degli Stati Uniti, avrebbe gestito la creazione ed iniziale diffusione del malware Raccoon Infostealer, un malware-as-a-service, o “MaaS”.
Infatti, i criminali interessati ad utilizzare la piattaforma illegale per carpire i dati personali delle vittime,
potevano utilizzare Raccoon Infostealer semplicemente “affittando” l’accesso al malware per circa 200 dollari al mese,
pagati in criptovaluta. Questi individui hanno quindi adottato vari stratagemmi, come il phishing tramite e-mail,
per installare il malware sui personal computer delle ignare vittime. Raccoon Infostealer era così in grado di
ottenere i dati personali degli utenti colpiti, comprese le credenziali di accesso, le informazioni finanziarie e altri
record personali. Tali informazioni potrebbero peraltro essere state utilizzate per commettere ulteriori reati
finanziari o essere state vendute ad altre persone per commettere nuovi reati, così come potrebbero essere state
scambiate sui forum del Dark Web orientati alla criminalità informatica.
L’FBI, in collaborazione con le Forze dell’ordine dei Paesi Bassi, la Procura della Repubblica di Brescia e il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza di Roma, ha smantellato l’infrastruttura digitale a supporto di Raccoon Infostealer, rendendo offline il malware. Inoltre, gli agenti dell’FBI hanno identificato
più di 50 milioni di credenziali univoche e forme di identificazione (indirizzi e-mail, conti bancari, indirizzi di
criptovaluta, numeri di carte di credito, ecc.) tra i dati rubati, ragione per cui si ipotizza che possano esserci
milioni di potenziali vittime in tutto il mondo, tra cui anche italiane (le credenziali riferite ai soli indirizzi mail
sembrano superare i quattro milioni).
Il cittadino ucraino che ha ideato e gestito il malware Raccoon Infostealer, in attesa di essere estradato negli Stati è accusato di aver commesso diversi reati informatici, frodi telematiche e riciclaggio di denaro.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

Catanzaro, incendio in un’abitazione, morti tre fratelli

0

CATANZARO (ITALPRESS) – Sono tre fratelli le vittime di un tragico incendio verificatosi nella scorsa notte a Catanzaro a seguito di un incidente divampato al quinto piano di un appartamento in via Caduti XVI marzo, in un quartiere popolare della zona sud della città. A perdere la vita sono stati Saverio Corasaniti, 22 anni e affetto da autismo, Aldo Pio, 15, e Mattia Carlo, 12. La madre, Rita Mazzei, è stata ricoverata in gravi condizioni al centro grandi ustionati di Bari, mentre la figlia di 12 anni anni è stata trasferita per le cure necessarie a Napoli. Sono ricoverati in condizioni delicate l’altro figlio 16enne e il padre Vitaliano Corasaniti, intossicato e intubato nel reparto di rianimazione. I corpi di due dei ragazzi morti sono stati trovati non molto distanti dal balcone, probabilmente rimasti intossicati dalle esalazioni del fumo e poi inghiottiti dalle fiamme nel tentativo di fuggire da casa. Il terzo fratello, invece, è stato trovato senza vita nel bagno dell’appartamento. I quattro familiari superstiti sono stati tratti in salvo dallo stesso balcone tramite l’ausilio della scala a ganci.
Dalle prime ricostruzioni dei Vigili del fuoco intervenuti sul posto, non ci sarebbe stata nessuna esplosione all’interno dell’appartamento. Sono in corso, quindi, le indagini per individuare le reali cause della tragedia.
“Una tragedia immane che sconvolge la nostra comunità e che ci atterrisce per la sua crudeltà. Riviviamo il dolore che avevamo provato più di venti anni fa al camping Le Giare di Soverato, con tre giovani vite stroncate da un episodio su cui bisognerà fare la giusta luce. Poteva essere una strage”, ha detto il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, commentando il grave episodio che ha causato la morte di tre giovani. “Ho seguito questa notte le operazioni di soccorso dei feriti. Non voglio, in un momento di così intenso dolore, fare valutazioni, ma credo che quanto successo debba fare riflettere tutti. La città è piegata dalla sofferenza per questa tragedia e credo sia doveroso, da parte nostra, proclamare il lutto cittadino in coincidenza con i funerali delle vittime”.
-foto vigili del fuoco –
(ITALPRESS).

Crollo all’Università di Cagliari, nessun ferito. Il sindaco “Immagini sconvolgenti”

CAGLIARI (ITALPRESS) – “La cosa importante è che non ci sia nessuna persona coinvolta. Le immagini sono sconvolgenti, aspettiamo di capire le cause ma ringraziamo che non ci fosse nessuno”. Così il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu intervenuto sul luogo del crollo di un edificio all’Università di Cagliari, avvenuto ieri sera. Secondo le verifiche dei Vigili del Fuoco, nessuna persona si trovava all’interno dell’aula al momento del crollo. Il cedimento del tetto e di parte delle pareti è avvenuto infatti poco dopo le 21.45 nella sede di via Trentino, quando le lezioni erano terminate da poche ore.
“Vogliamo capire non solo cosa è accaduto ma verificare tutta la stabilità, cosa che viene fatta periodicamente – spiega il rettore Francesco Mola, accorso anche lui sul luogo del crollo – Verificare la causa è fondamentale”. Le lezioni in tutto l’Ateneo sono sospese, mentre la magistratura aprirà un’inchiesta.

– foto account Twitter vigili del fuoco –
(ITALPRESS).

Arrestato 33enne romano per violenza sessuale sulla figlia di due anni

ROMA (ITALPRESS) – La Polizia Postale di Milano e Roma ha arrestato un trentatreenne romano per violenza sessuale aggravata ai danni della propria figlia, nonchè per detenzione, produzione e cessione di materiale pedopornografico e per adescamento di minorenne. L’arresto è avvenuto al termine di una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dagli investigatori milanesi con il supporto del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma. La perquisizione e l’arresto dell’uomo hanno rappresentato il culmine di una complessa, quanto fulminea, operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla Repubblica presso il Tribunale di Milano. Si tratta di una vicenda di eccezionale gravità perchè gli abusi, sistematicamente ripresi con un iPhone, venivano compiuti all’interno delle mura domestiche nei confronti della piccolissima figlia dell’indagato, che non ha ancora compiuto i due anni. Le foto e i video venivano poi inviati ai frequentatori di una comunità pedofila online di stampo internazionale. Quando hanno avviato le indagini, gli investigatori della Polizia Postale non avevano alcuna pista da seguire, a parte gli stessi file illeciti pubblicati e un nickname di fantasia dietro il quale si nascondeva il pericoloso criminale. E’ quindi partita una frenetica e concitata attività investigativa, nel corso della quale le donne e gli uomini del Compartimento di Milano hanno messo in campo tutti gli strumenti tecnologici a loro disposizione, in una vera e propria corsa contro il tempo per salvare la piccola vittima dal proprio aguzzino. La svolta nelle indagini si è avuta dopo circa venti ore di incessante attività condotta a ritmi serratissimi, allorquando, ricorrendo alle avanzate conoscenze informatiche degli operatori più specializzati, è stato confezionato ad hoc, in tempi record, uno strumento informatico che ha permesso di superare il muro di anonimato dietro al quale si era barricato il trentatreenne romano (risultato essere, dai successivi accertamenti, il padre della bambina). I dati raccolti durante la perquisizione informatica hanno non solo confermato tutte le ipotesi investigative, ma hanno anche fatto emergere un adescamento sessuale che l’indagato stava conducendo nei confronti di un ragazzino di quindici anni. Oltre ai file originali registrati durante gli abusi e allo smartphone utilizzato per le riprese, sono stati rinvenuti anche gli account utilizzati dal criminale per inviare e richiedere materiale pedopornografico e per interloquire con le sue giovani vittime. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre l’indagato è stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli. Sia i poliziotti che i magistrati che hanno operato per la risoluzione del caso sono rimasti particolarmente colpiti dalla gravità delle condotte e dalla natura disumana dei crimini compiuti del genitore-orco; non era infatti mai capitato, fino a quel momento, di accertare, in un singolo caso criminale, tutti i possibili reati previsti dal Codice penale in materia di sfruttamento dei minorenni per la produzione di materiale pornografico.

foto: ufficio stampa Polizia Postale

(ITALPRESS).

Novara, crolla una parte del cavalcavia e si apre una voragine

NOVARA (ITALPRESS) – Una porzione del cavalcavia XXV aprile, che unisce il centro della citta’di Novara con la statale per Milano, è crollata stamane. Si è aperta una grande voragine sulla carreggiata sinistra. Un’auto che stava transitando è finita nella fenditura senza però crollare di sotto. Leggermente ferita una donna, unica occupante della vettura.
-foto vigili del fuoco –
(ITALPRESS).

Operazione “Pettirosso” in Lombardia, Carabinieri a tutela dell’avifauna

ROMA (ITALPRESS) – Ci sarà anche il cane Africa, in grado di scoprire con l’olfatto armi e munizioni anche quando sono nascoste sotto terra, tra i protagonisti dell’Operazione Pettirosso 2022 che si svolgerà nelle province di Bergamo, Brescia e Mantova, a tutela dell’avifauna migratoria. Con Africa andranno sul campo 56 Carabinieri, di cui due Ufficiali, con l’obiettivo specifico di contrastare il bracconaggio nelle province. Giornalmente opereranno complessivamente sei pattuglie, mentre la Sala Operativa sarà costituita da sei militari di cui un Ufficiale che avrà il compito di coordinare i militari impegnati sul territorio.
L’operazione anti-bracconaggio denominata “Pettirosso” viene condotta da anni in particolare nelle Prealpi delle province di Brescia, Bergamo e Mantova ed è una delle operazioni più importanti a tutela dell’ambiente e della biodiversità. Tali province delle Prealpi Lombardo-Venete infatti rappresentano uno snodo fondamentale lungo le rotte dell’avifauna selvatica migratoria e allo stesso tempo sono considerate una delle aree critiche del bracconaggio italiano.
All’operazione collaborano in varie forme anche cittadini, cacciatori e associazioni ambientaliste quali WWF, LIPU, Legambiente, CABS, LAC, NOGEZ e Fare Ambiente, che volontariamente segnalano ai Carabinieri la localizzazione di eventuali strumenti o azioni di bracconaggio in cui si dovessero imbattere. In tale area ha ampia diffusione il fenomeno della caccia illegale, in particolare al Pettirosso (Erithacus rubecola) e, pertanto, rientra in uno dei sette black-spot (aree calde del bracconaggio italiano) individuati nel “Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici”, che avviene sia tramite armi da fuoco che con vere e proprie trappole (reti e archetti) che infliggono all’animale sofferenze e una dolorosa morte. Al termine dell’operazione, gli esemplari provenienti da sequestro di esemplari ancora in vita verranno affidati ai centri di recupero animali selvatici per il successivo rilascio in natura non appena le condizioni fisiologiche degli stessi lo consentiranno. A questo scopo i Carabinieri collaborano con i centri di recupero animali selvatici (CRAS) “Il Pettirosso” di Modena e l'”Oasi WWF Valpredina” di Bergamo.

– foto: ufficio stampa Carabinieri
(ITALPRESS).

Pedopornografia online, a Palermo tre arresti e 17 denunce

PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia Postale di Palermo ha arrestato 3 persone e denunciate 17 per divulgazione, cessione e detenzione di immagini video e foto pedopornografiche. Sequestrati diverse migliaia di files audio e video.
Protetti da account fittizi, gli utenti indagati condividevano materiale di sfruttamento sessuale in danno di minori su spazi cloud crittografati, utilizzati per eludere le investigazioni e garantire la sicurezza dei dati, scambiando contenuti raccapriccianti attraverso la condivisione di link con immagini e video di abusi su bambini, anche di età inferiore ai 5 anni.
L’indagine, diretta dalla Procura di Palermo, è stata coordinata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni.
La fase esecutiva delle indagini ha interessato il territorio della Sicilia Occidentale, ovvero quello di Palermo, Agrigento e Trapani e ha coinvolto anche personale dei Compartimenti di Catania e Reggio Calabria, che ha fornito supporto operativo.
L’ingente materiale rinvenuto, compreso quello presente negli spazi cloud sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni, è al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale, per ulteriori approfondimenti investigativi, anche finalizzati all’identificazione delle piccole vittime.

– foto: ufficio stampa Polizia

(ITALPRESS).

Al porto di Catania sequestrati 110 kg di cocaina per 12 milioni

CATANIA (ITALPRESS) – I funzionari dell’Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza di Catania, hanno
sequestrato 110 kg di cocaina all’interno del porto etneo.
In particolare, sono stati controllati alcuni container di frutta tropicale provenienti dall’Ecuador, giunti a bordo di una motonave proveniente dal Sudamerica che presentavano sul tetto una saldatura apparentemente irregolare. Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, all’interno della coibentazione del container frigo, sono stati rinvenuti 96 panetti di cocaina purissima per un totale di oltre 110 kg.
Le successive attività di analisi eseguite dal Laboratorio Chimico ADM di Catania hanno rilevato una elevatissima percentuale di purezza dello stupefacente pari a oltre l’80%, la cui vendita al dettaglio avrebbe consentito di ricavare oltre 12 milioni di euro.

– foto: ufficio stampa Adm

(ITALPRESS).