ROMA (ITALPRESS) – Scontri e tensioni questo pomeriggio a Roma alla manifestazione non autorizzata “No Green Pass”, indetta sui social da diversi profili e che tra gli organizzatori vede Forza Nuova. Circa 10.000 persone si sono riversate per le strade del centro di Roma per protestare contro l’obbligatorietà della certificazione verde. Il sit-in, autorizzato dalla Questura in piazza del Popolo dalle 15 alle 19, si è trasformato in un corteo non autorizzato quando una parte dei manifestanti si è staccata entrando in in via Veneto e forzando il cordone delle forze dell’ordine. Ci sono stati scontri e tensioni con la polizia lungo corso Trieste e all’angolo tra Villa Borghese e via Veneto. Lancio di lacrimogeni da parte della polizia e oggetti, bottigliette, monete e sassi da parte dei manifestanti. Un parte è riuscita ad arrivare a ridosso di Palazzo Chigi dove le forze dell’ordine sono riuscite a formare un tempestivo cordone di sicurezza. Gli ingressi di palazzo Montecitorio, sede della Camera, e di palazzo Chigi sono stati presidiati da camionette della polizia. Con il passare dei minuti sono arrivati sul posto rinforzi e camionette oltre a un elicottero che sorvolava la zona. La polizia ha utilizzato gli idranti, non ad altezza uomo, per spingere indietro i manifestanti verso via del Tritone. In serata la tensione è risalita, sono partiti spintoni e manganellate e la polizia ha fatto una carica di alleggerimento all’ordine di “Avanziamo”. Due persone sono rimaste ferite e una è stata arrestata. Cori contro Draghi, il governo e i giornalisti.
A Roma è stata assaltata la sede della Cgil in corso d’Italia, a Roma. Dimostranti si sono accalcati davanti all’edificio che ospita il sindacato, tra cori e striscioni contro il segretario Cgil Maurizio Landini, e sono entrati all’interno. La Cgil ha rivendicato: “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano a: “L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista. Domattina alle 10, davanti la sede della Cgil è convocata d’urgenza l’assemblea generale della Confederazione per decidere tutte le iniziative necessarie”.
Scontri anche a Milano dove è in corso un’altra manifestazione no green pass non preavvisata alla Questura. Diverse migliaia di manifestanti si sono ritrovati in piazza Fontana dove c’era anche il leader di Italexit Gianluigi Paragone: una parte dei presenti si è staccata dal gruppo e ha cercato di far partire un corteo verso Piazza San Babila, ma è stata bloccata. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha telefonato al Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, per esprimere a lui e a tutto il sindacato “la piena solidarietà del Governo per l’assalto avvenuto oggi alla sede di Roma. I sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti è inaccettabile e da respingere con assoluta fermezza”.
Il Presidente condanna inoltre “le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato a Maurizio Landini per esprimergli solidarietà.
“Condanno fermamente le violenze che hanno avuto luogo oggi in alcune città italiane. È inaccettabile che la legittima espressione delle proprie idee possa sfociare in aggressioni e atti d’intolleranza di qualsiasi genere Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e alla Cgil”, afferma il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Per Roberto Fico “esprimere le proprie opinioni e manifestare pacificamente è legittimo, usare la violenza invece no. Le manifestazioni squadriste di questi minuti in centro a Roma sono inaccettabili e vanno condannate con forza. Voglio inoltre dare la vicinanza mia e di Montecitorio alla Cgil per le intimidazioni subite e gli atti di violenza”.
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Scontri con la polizia al corteo no Green Pass a Roma, attaccata la sede della Cgil
Giorgio Parisi è Nobel per la Fisica 2021
ROMA (ITALPRESS) – Giorgio Parisi è Nobel per la Fisica.
L’assegnazione del Premio, resa pubblica oggi alle ore 11.45, è giunta con la seguente motivazione: “Per la scoperta del legame tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala anatomica a quella planetaria”.
“Quella di oggi è un’emozione difficile da tradurre in parole, è un orgoglio immenso, per la Sapienza, per la comunità scientifica e per il nostro Paese – sottolinea la Rettrice Antonella Polimeni – Giorgio Parisi è un gigante, uno di quelli sulle cui spalle le generazioni future si siederanno per scrutare l’orizzonte della scienza e fare un passo ulteriore verso la conoscenza”.
Lo studioso, professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza di Roma, già Presidente dell’Accademia dei Lincei, è il 6° italiano a ottenere l’ambito riconoscimento nel campo della Fisica, dopo Guglielmo Marconi (1908), Enrico Fermi (1938), Emilio Segre (1959), Carlo Rubbia (1984), Riccardo Giacconi (2002).
Nel 2021, il fisico italiano è stato insiginito del Premio Wolf ed è entrato, primo esponente dell’accadmia italiana, nella Clarivate Citation Laureates per “le scoperte rivoluzionarie relative alla cromodinamica quantistica e lo studio dei sistemi disordinati complessi”.
Giorgio Parisi è professore ordinario di Fisica Teorica alla Sapienza Università di Roma, ricercatore associato all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed è stato Presidente dell’Accademia dei Lincei (2018-2021). Nato a Roma nel 1948, Parisi ha completato i suoi studi alla Sapienza Università di Roma dove si è laureato in fisica nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo. Ha iniziato la sua carriera scientifica ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, prima come membro del CNR (1971-1973) e successivamente come ricercatore dell’INFN (1973-1981). Durante questo periodo ha trascorso lunghi soggiorni all’estero, prima alla Columbia University di New York (1973-1974), all’Institut des Hautes Etudes Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977), all’Ecole Normale Superieure di Parigi (1977-1978).
Nella sua carriera scientifica, Giorgio Parisi ha dato molti contributi determinanti e ampiamente riconosciuti in diverse aree della fisica: in fisica delle particelle, meccanica statistica, fluidodinamica, materia condensata, supercomputer. Ha, inoltre, scritto articoli su reti neurali, sistema immunitario e movimento di gruppi di animali. E’ stato vincitore di due advanced grant dell’ERC European Reasearch Council, nel 2010 e nel 2016, ed è autore di oltre seicento articoli e contributi a conferenze scientifiche e di quattro libri. Le sue opere sono molto conosciute. Nel 1992 gli è stata conferita la Medaglia Boltzmann (assegnata ogni tre anni dalla IUPAP International Union of Pure and Applied Physics per nuovi risultati in termodinamica e meccanica statistica) per i suoi contributi alla teoria dei sistemi disordinati, e la Medaglia Max Planck nel 2011, dalla società tedesca di fisica Deutsche Physikalische Gesellschaft. Ha ricevuto i premi Feltrinelli per la Fisica nel 1987, Italgas nel 1993, la Medaglia Dirac per la fisica teorica nel 1999, il premio del Primo Ministro italiano nel 2002, Enrico Fermi nel 2003, Dannie Heineman nel 2005, Nonino nel 2005, Galileo nel 2006, Microsoft nel 2007, Lagrange nel 2009, Vittorio De Sica nel 2011, Prix des Trois Physiciens nel 2012, il Nature Award Mentoring in Science nel 2013, High Energy and Particle Physics dell’EPS European Physical Society nel 2015, Lars Onsager dell’APS American Physical Society nel 2016. Nel 2021 ha ricevuto il prestigioso Wolf Prize per la Fisica. Sempre nel 2021, è entrato, primo esponente dell’accademia italiana, nella Clarivate Citation Laureates. E’ membro dell’Accademia dei Quaranta, dell’Acadèmie des Sciences, dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, dell’Accademia Europea, dell’Academia Europea e dell’American Philosophical Society.
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Aereo privato precipita a San Donato Milanese, otto morti
MILANO (ITALPRESS) – E’ di otto vittime il bilancio dell’incidente aereo avvenuto a San Donato Milanese: a perdere la vita tutte le persone che si trovavano a bordo dell’ultraleggero partito dall’aeroporto di Milano Linate e diretto in Sardegna. La conferma arriva dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza che inizialmente aveva comunicato il decesso di sei persone (il pilota e 5 passeggeri). “A seguito di ulteriori verifiche – si legge in una nota – le persone decedute a bordo del velivolo risultano otto (un pilota e 7 passeggeri)”. Sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi. Al momento non risultano altre persone coinvolte nell’evento. Il velivolo si è schiantato su un palazzo in via Marignano, vicino alla stazione della Metropolitana. L’incidente aereo è avvenuto all’all’incrocio tra via 8 ottobre 2001 e via Marignano, nellla zona di San Donato. Sul posto sono intervenuti: elisoccorso, un’automedica, quattro ambulanze, vigili del fuoco, carabinieri, polizia e vigili urbani. Nella palazzina su cui l’aereo è caduto, adibita a parcheggio, non c’erano persone.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un investigatore sul posto.
“A quanto risulta attualmente – si legge in una nota dell’Ansv -, il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, decollato da Linate alle 13:04 locali con destinazione Olbia, ha impattato contro uno stabile, a San Donato milanese, incendiandosi”.
Ai comandi dell’aereo privato precipitato oggi a San Donato Milanese c’era Dan Petrescu, 68enne rumeno magnate del settore immobiliare. Lo riferisce la stampa rumena, spiegando che tra le altre vittime c’è anche il figlio 30enne e un bambino.
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Roma, notte di paura sul Tevere: brucia e crolla Ponte dell’Industria
ROMA (ITALPRESS) – Notte di fuoco, paura e fortunatamente nessun ferito a Roma dove ieri sera, poco prima delle 23, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per un incendio che ha interessato il Ponte dell’Industria nella zona Ostiense. Le fiamme hanno coinvolto principalmente una delle passerelle metalliche per il passaggio di cavi e condotte del gas, in parte crollata. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei vigili del fuoco, che sono riuscite a contenere e, a tarda notte, a escludere la presenza di feriti e vittime. Il Ponte dell’Industria, meglio conosciuto come “Ponte di ferro” collega i due quartieri Ostiense e Marconi. Da una prima ricostruzione, il rogo potrebbe essere partito da una delle baracche esistenti sotto il ponte sulla riva del Tevere. Per oggi è stato convocato il Coc, il Comitato Operativo Comunale per cercare di ripristinare nel più breve tempo possibile i servizi essenziali per i residenti della zona tra cui gas e luce, sospesi dalla scorsa notte.
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Esplosione in una palazzina nel cuneese
CUNEO (ITALPRESS) – Esplosione in una palazzina a due piani a Rossana, in provincia di Cuneo. Il crollo, informano i Vigili del Fuoco, è stato causato probabilmente da una fuga di gas che ha provocato ingenti i danni alla struttura. Sul posto sono intervenuti squadre da Saluzzo, Busca e Cuneo. Al momento una persona è stata portata via dalle macerie e affidata alle cure dei sanitari.
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Tensione e scontri al corteo “No green pass” a Milano
MILANO (ITALPRESS) – Tensione nel pomeriggio a Milano dove si e’ svolto un corteo “No green pass” non autorizzato. Come avvenuto nei precedenti sabato, un consistente gruppo di manifestanti “No green pass” e’ confluito nel centro cittadino. La maggiore area di concentrazione e’ stata piazza Fontana da dove circa 2.000 manifestanti hanno effettuato un tentativo di accesso in piazza Duomo dove era in corso il comizio di Giorgia Meloni. I manifestanti hanno tentato di forzare, su via Cardinal Martini, il cordone dei Reparti inquadrati della Polizia di Stato e dei Carabinieri anche con violenza. Polizia e manifestanti si sono fronteggiati e il corteo e’ stato respinto e non e’ riuscito ad accedere alla piazza da via Cardinal Martini. Successivamente, i manifestanti, ricompattatisi e aumentati di numero, hanno sfilato sul retro del Duomo e, percorso Corso Vittorio Emanuele II, sono passati in piazza Duomo, monitorati dalle forze dell’ordine, quando il comizio di Meloni era terminato. Durante il corteo i manifestanti hanno intonato lo slogan “Se non cambiera’ bloccheremo la citta’” e cori di insulti al presidente del Consiglio Mario Draghi.
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“Progettavano azioni violente”, blitz in tutta Italia contro No Vax
MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, al termine di un’indagine coordinata dal capo della Sezione distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano, Alberto Nobili, e dal Pm Piero Basilone, ha eseguito 8 decreti di perquisizione nei confronti di altrettanti cittadini italiani indagati per istigazione a delinquere aggravata. Oltre a Milano, le perquisizioni condotte dalla Digos e dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano in collaborazione con gli omologhi Uffici territorialmente competenti hanno interessato le province di Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia.
Gli indagati sono ritenuti componenti attivi di un gruppo Telegram denominato “I guerrieri”, nel quale, evidenziano gli inquirenti, “venivano progettate azioni violente da realizzare anche con l’uso di armi ed esplosivi fai da te in occasione delle manifestazioni ‘no green pass’ organizzate su tutto il territorio nazionale, in particolare quella in programma a Roma per le giornate dell’11 e 12 settembre prossimi”.
L’indagine trae origine dall’attività di monitoraggio nei confronti dei numerosi gruppi di protesta attivi sul web contro le misure di contenimento adottate dall’Esecutivo per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Dall’analisi dei messaggi pubblicati sulla chat dei “Guerrieri” è emerso che gli indagati – uno dei quali titolare di porto d’arma e già noto alle Forze dell’ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto – oltre all’intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale sabato, “incitavano gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive province di residenza, contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell’Esecutivo, come quella poi annullata prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza.
Inoltre, il prosieguo dell’indagine ha consentito di riscontrare “l’effettiva intenzione di alcuni membri del gruppo di realizzare una riunione preparatoria in vista dell’appuntamento romano e di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell’occasione”.
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Sette feriti in una sparatoria in centro a Trieste, due sono gravi
TRIESTE (ITALPRESS) – Sparatoria questa mattina a Trieste. Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi all’esterno di un bar di via Carducci, in pieno centro. Sarebbero una decina i colpi di arma da fuoco sparati. Il bilancio è di sette feriti di cui due in gravi condizioni. Questi ultimi, che si trovano all’ospedale di Cattinara, sono stati sottoposti a intervento chiurgico e la prognosi è riservata. Le indagini sono coordinate dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile del capoluogo Giuliano. La rissa sarebbe scaturita in un contesto di rivalita’ tra due fazioni di operai albanesi e kosovari. Lunedì sarà convocato dal prefetto un Tavolo urgente di ordine pubblico. Un uomo fuggito dopo la sparatoria sarebbe stato bloccato. Identificate anche alcune persone che hanno preso parte alla rissa. Le forze dell’ordine stanno visionando le immagine prodotte dalle telecamere di sorveglianza della zona.
“Servono misure draconiane per reprimere senza indugi ogni fenomeno di delinquenza che macchia l’immagine della nostra comunità, ponendo in serio pericolo l’incolumità dei cittadini” ha commentato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. “Oltre alla dura repressione – prosegue – ritengo necessario intensificare i controlli in quegli esercizi pubblici, purtroppo molto spesso gestiti da stranieri, che rappresentano un punto di ritrovo per soggetti pericolosi”. “Auspico pertanto – conclude il governatore – che le risposte delle autorità competenti siano immediate e decise, perché un episodio di tale gravità non può rimanere privo di conseguenze”.
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