ROMA (ITALPRESS) – “La presenza dei poveri in mezzo a noi è costante, ma non deve indurre a un’abitudine che diventa indifferenza, bensì coinvolgere in una condivisione di vita che non ammette deleghe. I poveri non sono persone ‘esternè alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza, per alleviare il loro disagio e l’emarginazione, perchè venga loro restituita la dignità perduta e assicurata l’inclusione sociale necessaria”. Così Papa Francesco nel messaggio per la V Giornata Mondiale dei Poveri che si celebra il 14 novembre. Papa Francesco osserva poi come “sembra farsi strada la concezione secondo la quale i poveri non solo sono responsabili della loro condizione, ma costituiscono un peso intollerabile per un sistema economico che pone al centro l’interesse di alcune categorie privilegiate. Un mercato che ignora o seleziona i principi etici, crea condizioni disumane che si abbattono su persone che vivono già in condizioni precarie. Si assiste così alla creazione di sempre nuove trappole dell’indigenza e dell’esclusione, prodotte da attori economici e finanziari senza scrupoli, privi di senso umanitario e responsabilità sociale”. Il Papa sottolinea come “lo scorso anno, inoltre, si è aggiunta un’altra piaga che ha moltiplicato ulteriormente i poveri: la pandemia. Essa continua a bussare alle porte di milioni di persone e, quando non porta con sè la sofferenza e la morte, è comunque foriera di povertà”. Quindi “è urgente dare risposte concrete a quanti patiscono la disoccupazione, che colpisce in maniera drammatica tanti padri di famiglia, donne e giovani. Ma la povertà non è frutto del destino, è conseguenza dell’egoismo. Pertanto, è decisivo dare vita a processi di sviluppo in cui si valorizzano le capacità di tutti, perchè la complementarità delle competenze e la diversità dei ruoli porti a una risorsa comune di partecipazione”.
Secondo il Papa “si impone un differente approccio alla povertà. E’ una sfida che i Governi e le Istituzioni mondiali hanno bisogno di recepire con un lungimirante modello sociale, capace di andare incontro alle nuove forme di povertà che investono il mondo e che segneranno in maniera decisiva i prossimi decenni”, conclude.
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Papa “Povertà non frutto del destino ma conseguenza di egoismo”
Vaccino, Figliuolo “Sfida si vince tra giugno e luglio”
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi siamo a oltre 39 milioni di dosi somministrate, con il 48% degli italiani che hanno ricevuto la prima dose. Con efficienza la macchina va avanti, si va oltre al 90% della capacità di somministrazione, la media è tra il 90 e il 95%, questa è la bella Italia che si mette insieme e fa squadra”.
Lo ho detto il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ospite di Radio 24. “Questa settimana abbiamo raggiunto la media delle 550 mila somministrazioni giornaliere. Dalla prossima – ha aggiunto – faremo oltre. Per giugno mi accontento tra 550 e 600 mila, siamo in grado di salire e la macchina è pronta. Siamo su una traiettoria positiva”. Per Figliuolo “la sfida si vince tra giungo e luglio, ad agosto ci potrebbe essere una piccola flessione ma invito gli italiani ad aderire in massa alla campagna vaccinale”.
Il generale ha poi osservato come “in generale tutte le regioni hanno lo stesso obiettivo, poi ci possono essere stati scambi sul metodo ma la responsabilità del commissario straordinario a dare la direzione. Tutti i presidenti sono soddisfatti del lavoro fatto, devo dare atto del grandissimo impegno di tutti, quando l’Italia fa squadra vince”. Figliuolo ha ricordato che “la comunità scientifica non ha ancora certezza sul comportamento degli anticorpi. Noi ci stiamo organizzando come se questo vaccini durasse un anno. Abbiamo già opzionato vaccini per un’eventuale terza dose e per avere una grande riserva. Gradualmente bisogna andare verso l’ordinarietà: vedo un passaggio dagli hub più grandi agli ospedali, ai medici di medicina generale, alle farmacie e ai punti vaccinali aziendali”.
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Trasporti, Authority e Carabinieri insieme per la tutela dei diritti dei passeggeri
ROMA (ITALPRESS) – Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi e il Presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Dott. Nicola Zaccheo, hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa che disciplina l’attività di collaborazione tra l’Arma e l’Autorità per la tutela dei diritti dei passeggeri. La collaborazione riguarderà, in particolare: lo svolgimento di controlli congiunti presso i soggetti sottoposti a regolazione in materia di trasporti; lo scambio d’informazioni in ordine ad atti e comportamenti dei vettori e degli enti di gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto lesivi dei diritti di utenti e passeggeri; l’organizzazione di iniziative didattiche, formative e divulgative per favorire la condivisione di esperienze e lo scambio di “best practice”. Il protocollo stabilisce anche una collaborazione “operativa”, in base alla quale l’Autorità, allorquando ritenga necessario eseguire controlli congiuntamente all’Arma, potrà richiedere il supporto dei Comandi provinciali Carabinieri.
L’Arma garantirà l’assistenza ai funzionari dell’Autorità nell’esecuzione di controlli presso i soggetti sottoposti a regolazione in materia di trasporti, con il coinvolgimento dei Comandi territorialmente competenti. “La collaborazione istituzionale con l’Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata nel garantire sicurezza ai cittadini – ha dichiarato il Presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo – ci consentirà di esercitare più efficacemente la nostra attività a tutela dei diritti dei passeggeri e della mobilità del Paese, nonché di rafforzare le funzioni ispettive sul territorio. Le iniziative volte alla condivisione di competenze e ‘best practice’, avviate grazie a questa collaborazione – ha concluso Zaccheo – costituiranno un importante e proficuo confronto per entrambe le amministrazioni”.
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Camorra, 31 arresti e sequestri per 25 milioni
NAPOLI (ITALPRESS) – Trentuno arresti (22 in carcere e 9 agli arresti domiciliari) tra le province di Napoli e Caserta. Si tratta di persone accusate di appartenere o di aver favorito il clan “Amato-Pagano”. Ad eseguire i provvedimenti la Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea. I reati contestati sono
associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, aggravati dal “metodo mafioso”. Sono in corso tra Campania, Molise ed Emilia-Romagna, sequestri di beni immobili, società e denaro contante per un valore di oltre 25 milioni di euro.
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Istigavano all’odio razziale, 12 indagati
ROMA (ITALPRESS) – Il ROS, con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano, Roma e Sassari, ha eseguito una misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone. Sono accusate di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Le indagini, avviate nel novembre 2019, si collocano in una più ampia strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo nel distretto giudiziario avvalendosi del ROS – Reparto Anticrimine della Capitale.
Le indagini hanno evidenziato l’esistenza e l’operatività di un gruppo denominato “Ordine Ario Romano” – composto da militanti di età compresa tra i 26 e i 62 anni – stabilmente dedito alla pubblicazione sui social network di scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista, nonché afferenti a tesi complottiste nei confronti del popolo ebraico. Sono state individuate in particolare due pagine Facebook e una community VK riconducibili alla sigla “Ordine Ario Romano”, oltre ad un gruppo WhatsApp denominato “Judenfreie Liga (O.A.R.)”. Sono state registrate condotte di istigazione a commettere azioni violente all’indirizzo di persone di origine ebraica ed extracomunitari, nonché attività di pianificazione, ancora in uno stato embrionale, di una specifica azione ai danni di una struttura della NATO per mezzo di ordigni esplosivi artigianali confezionati attraverso istruzioni reperite sul web e con la collaborazione di alcuni militanti appartenenti a omologhi sodalizi stranieri, attivi in Portogallo.
Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal ROS, grazie al lavoro di ricerca svolto dal Reparto Indagini Telematiche, unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social del gruppo. Contestualmente alle misure cautelari, sono state eseguite numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale.
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Covid, dal 7 giugno altre 4 regioni in zona bianca
Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto in area
bianca da lunedi’ 7 giugno. E’ quanto dispone l’ordinanza firmata
dal ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e
delle indicazioni della Cabina di Regia del 4 giugno 2021.
Complessivamente, quindi, la ripartizione delle Regioni e Province
Autonome nelle diverse aree in base ai livelli di rischio a
partire da lunedi’ vede nessun territorio in zona rossa ne’
arancione; Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio,
Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano,
Provincia Autonoma di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana e Valle
d’Aosta in area gialla; Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria,
Molise, Sardegna, Umbria, Veneto in area bianca.
Vaccino, raggiunta quota 600mila somministrazioni
Ieri in Italia è stata raggiunta quota 600 mila dosi somministrate. In particolare sono state 598.510, di cui 444.639 prime dosi che hanno riguardato un totale di 24.331.702 persone, mentre sono 12.737.533 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale per un totale complessivo di 37.069.235 dosi somministrate. Secondo i dati pubblicati sul portale vaccini Agenas, l’Italia è inoltre al secondo posto assoluto in Europa In termini di popolazione interamente vaccinata, subito dopo la Germania e davanti a Francia e Spagna. “I risultati raggiunti riflettono lo sforzo collettivo messo in atto dalle Regioni/Province autonome, con il coordinamento della struttura commissariale, che opera a stretto contatto con il ministero della Salute e con il supporto della Protezione Civile e della Difesa”, ha dichiarato il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. “La sinergia virtuosa tra pubblico e privato dimostra che quando l’Italia fa squadra vince”, ha aggiunto il commissario, rivolgendo poi un ringraziamento a tutti coloro in prima linea nella campagna vaccinale: medici, infermieri, operatori e volontari della Croce Rossa e delle numerose associazioni generosamente scese in campo.
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Mafia, Giovanni Brusca torna libero dopo 25 anni per fine pena
ROMA (ITALPRESS) – Giovanni Brusca torna libero dopo 25 anni per fine pena. Si tratta del boss mafioso fedelissimo di Totò Riina, poi diventato un collaboratore di giustizia. Lui stesso ha ammesso il suo ruolo nella strage di Capaci e nell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Come scrive L’Espresso, Brusca ha lasciato oggi il penitenziario di Rebibbia, con 45 giorni di anticipo rispetto alla scadenza della condanna. Adesso è un uomo libero, sottoposto a controlli e protezione. Tecnicamente resta però sottoposto a quattro anni di libertà vigilata. Così ha deciso la corte d’Appello di Milano, l’ultima a pronunziarsi sul conto del condannato in relazione al processo più recente.
“Autore della strage di Capaci, assassino fra gli altri del piccolo Giuseppe Di Matteo, sciolto nell’acido perché figlio di un pentito. Dopo 25 anni di carcere, il boss mafioso Giovanni Brusca torna libero. Non è questa la “giustizia” che gli Italiani si meritano” commenta il leader della Lega Matteo Salvini.
(ITALPRESS).










