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Cronaca

Torrenti straripati, strade interrotte, frazioni isolate. E’ emergenza maltempo tra Piemonte e Val d’Aosta

TORINO (ITALPRESS) – Torrenti straripati, frane, strade interrotte, frazioni isolate. E’ di nuovo emergenza maltempo nel Nord Italia, in particolare tra la Val D’Aosta e il Piemonte. Tra le aree più colpite ci sono le Valli Orco e Soana, le Valli di Lanzo e altre zone anche di pianura del Canavese.

Quella tra sabato e domenica è stata una nottata di intenso lavoro per il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino.

In Valle Orco si sta lavorando per liberare la Provinciale 460 dalla frana caduta nei pressi di Fornolosa di Locana e assicurare prima possibile la transitabilità nel tratto tra Fey e Fornolosa. Nella serata di ieri una ditta appaltatrice locale è intervenuta per limitare i danni. Stamani altri mezzi di ditte appaltatrici, personale della Direzione Viabilità 1 e Vigili del Fuoco sono al lavoro per la rimozione del materiale presente sulla carreggiata.

Si sta lavorando per consentire entro la fine della mattinata il transito ai mezzi di soccorso, ai residenti e ai turisti che sono rimasti blocati in alta valle. A Noasca è nuovamente transitabile il ponte lungo la SP 460, chiuso precauzionalmente ieri sera.

Sulla Provinciale 47 della Val Soana ad Ingria il materiale sceso sulla carreggiata a seguito di una frana è stato rimosso grazie a mezzi messi a disposizione dal Comune e da una ditta appaltatrice della Città metropolitana. Il transito è consentito con prudenza e si sta procedendo alla pulizia del fondo stradale.

Nella Val Grande di Lanzo, sulla Strada Provinciale 33 a Chialamberto al momento è chiuso precauzionalmente il ponte sul torrente Vassola, con deviazione su di una strada comunale. Sono in corso valutazioni tecniche per la verifica di eventuali scalzamenti delle scogliere nell’alveo nelle vicinanze del ponte.

“Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l’andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte – dice il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – I danni più seri di sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga. La Sala regionale è operativa e i nostri tecnici sono al lavoro e stanno raggiungendo le zone colpite per una prima conta dei danni e per individuare con i Comuni i primi urgenti interventi di ripristino. Sono in contatto con la Regione Valle d’Aosta e questa mattina ho sentito al telefono il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per la richiesta dello stato d’emergenza”.

In Valle d’Aosta è stato necessario chiudere la statale 26 “della Valle D’Aosta” a causa dell’esondazione del fiume Dora Baltea, tra il km 50,600 e il 56.

A Torino e Verbania Cusio Ossola i vigili del fuoco hanno effettuato nelle ultime ore un centinaio di soccorsi per frane e per aiutare persone in difficoltà.

fonte foto: profilo X dei Vigili del fuoco

Blitz antidroga tra Sicilia e Calabria, 112 arresti

MESSINA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno effettuato una vasta operazione in Sicilia, Calabria, in altre località del territorio nazionale e all’estero, con l’esecuzione di misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti 112 persone. Ottantacinque sono state arrestate, mentre per 27 sono scattata i domiciliari, di cui 3 a cura del Nucleo Investigativo Regionale Sicilia della Polizia Penitenziaria). Sono accusati di “associazione finalizzata alla detenzione, traffico, coltivazione e cessione di stupefacenti”, nonchè “autoriciclaggio”, “trasferimento fraudolento di valori”, “porto abusivo ed alterazione di armi”, “estorsione” e altri reati.
I provvedimenti restrittivi scaturiscono dagli esiti di tre distinte indagini, condotte dai Carabinieri delle Compagnie di Messina Sud e di Barcellona Pozzo di Gotto, tutte sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, che hanno contemporaneamente disarticolato più organizzazioni criminali attive nel narcotraffico, nella città di Messina, nel Barcellonese e nelle aree nebroidea e tirrenica della provincia con collegamenti con strutture criminali calabresi e soggetti attivi anche in Campania, Lombardia e all’estero.

– Foto: da video Carabinieri –

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Maxi operazione contro la ‘ndrangheta, 14 arresti in tutta Italia

CATANZARO (ITALPRESS) – I carabinieri del ROS e del comando provinciale di Vibo Valentia con il supporto in fase esecutiva dei militari dei Comandi provinciali carabinieri di Reggio Calabria, Pescara, Chieti e Torino, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 14 indagati (13 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), sulla base della “ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti, rispettivamente ipotizzati nei loro confronti, di associazione di tipo mafioso armata, omicidio plurimo, concorso esterno in associazione mafiosa e altri gravi reati, aggravati dalle modalità e finalità mafiose, quali estorsione, coltivazione di sostanze stupefacenti, concorrenza illecita, turbata libertà degli incanti, rapina, reati in materia di armi”

– Foto: screenshot da video carabinieri –

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Naufragio al largo della Calabria, c’è una vittima. Si cercano dispersi

ROMA (ITALPRESS) – Naufragio al largo delle coste calabresi.
Dodici migranti sono stati soccorsi mentre viaggiavano su una barca a vela che stava affondando a circa 120 miglia dalle coste italiane e sono poi sbarcati al porto di Roccella Jonica. Uno di loro, però, è morto subito dopo le operazioni di sbarco.
La Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche di eventuali dispersi, a seguito del naufragio della barca a vela, partita presumibilmente dalla Turchia. L’attività è stata avviata a seguito di un “may-day” lanciato da un’unità da diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, ha recuperato a bordo 12 migranti.
Ricevuto il mayday, il Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano (IMRCC) della Guardia Costiera di Roma ha dirottato sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo ATR42 della Guardia costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Sul posto sono intervenuti anche assetti Frontex. I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, sono stati recuperati a bordo della motovedetta della Guardia costiera che si è spostata verso il porto di Roccella Jonica. Nella cittadina calabrese i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118. Uno di loro è morto subito dopo le operazioni di sbarco.

– Foto: Ufficio comunicazione Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto –

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Papa “Non cessiamo di pregare per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – “Continuano a giungere notizie dolorose di scontri e massacri compiuti nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Rivolgo il mio appello alle Autorità nazionali e alla Comunità internazionale, affinchè si faccia il possibile per la cessazione delle violenze e per la salvaguardia della vita dei civili. Tra le vittime, molti sono cristiani uccisi in odium fidei. Sono martiri. Il loro sacrificio è un seme che germoglia e porta frutto, e ci insegna a testimoniare il Vangelo con coraggio e coerenza. Non cessiamo di pregare per la pace in Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, Myanmar e dovunque si soffre per la guerra”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Catania, operazione contro la pedopornografia, nove arresti

CATANIA (ITALPRESS) – Sono nove gli arresti in flagranza effettuati dalla Polizia di Stato nel corso di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale di contrasto alla pedopornografia online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania. L’indagine, condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Catania, ha consentito di indagare 26 persone in tutta Italia per detenzione e divulgazione di materiale pedoporpornografico, sottoposte a perquisizioni personali ed informatiche. Le investigazioni, coordinate dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, hanno preso avvio da una complessa attività di analisi informatica su alcuni dispostivi elettronici sequestrati a un indagato, arrestato mesi fa per le stesse condotte, sui quali – all’interno di una piattaforma di messaggistica – erano stati trovati gruppi dediti allo scambio di immagini e video raccapriccianti, con abusi anche su bambini piccolissimi.
Meticolose e complesse indagini anche di natura estremamente tecnica hanno portato all’identificazione dei soggetti attivi sui gruppi, nei confronti dei quali la Procura ha emesso provvedimenti di perquisizione personale ed informatica.
Le perquisizioni sono state eseguite con la collaborazione dei vari Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a Catania (1), Roma (3), Milano (3), Brescia (2), Varese (1), Bergamo (1), Catanzaro (1), Bari (2), Foggia (1), Torino (2), Cuneo (1), Genova (2), Imperia (1), Avellino (1), Livorno (1), Prato (1), Ravenna (1), Ascoli piceno (1). Gli arrestati risiedono nelle province di Catania (1), Roma (1), Milano (2), Firenze (1), Bergamo (1), Ravenna (1), Varese (1) e Imperia (1). Uno di loro, oltre a migliaia di file pedopornografici, aveva nella disponibilità del suo cloud il formato digitale del libro “Guia del pedofilo” (guida del pedofilo). Il materiale rinvenuto e sequestrato nel corso delle perquisizioni è al vaglio dei magistrati inquirenti e della Polizia Postale per ulteriori approfondimenti investigativi utili anche all’identificazione delle piccole vittime.

foto: ufficio stampa Polizia di Stato

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Polizia e U.S.Secret Service Usa scoprono i responsabili di una frode milionaria

ROMA (ITALPRESS) – Polizia di Stato e U.S.Secret Service statunitense hanno individuato i responsabili di una frode milionaria intercorsa tra una azienda italiana e una statunitense, consentendo all’Agenzia statunitense di recuperare parte del maltolto. I controlli sono scattati a seguito di una segnalazione ricevuta dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica da parte di una società italiana, che negli ultimi anni è stata interessata in un importante progetto insieme ad una società statunitense inerente la fornitura di lavorati in travertino per la ristrutturazione di un tempio a New York, per un valore totale di circa 1.4 milioni di dollari.
La società statunitense aveva proceduto al versamento di circa il 50% del valore totale del progetto (circa 700 mila dollari) su quello che pensava fosse il conto bancario della società italiana. In realtà, erano stati oggetto di un attacco BEC (Busines Email Compromise), tipologia di attacco per la quale abili cybercriminali riescono a prendere possesso dell’account di posta elettronica della società presa di mira, dal quale poi apprendono informazioni e vengono a conoscenza di tutte le transazioni finanziarie, e sostituiscono gli IBAN di destinazione dei pagamenti.
Per effetto di questo attacco, la società statunitense era stata sostanzialmente indotta ad effettuare il pagamento da una e-mail ricevuta che apparentemente proveniva dall’account di posta elettronica aziendale della società italiana. La società statunitense, resasi conto dell’attacco, informava la società italiana che purtroppo, i fondi che avevano trasferito erano stati dirottati in modo fraudolento su un altro conto bancario che non apparteneva alla società italiana.
Appresa la notizia, personale della Polizia di Postale ha contattato l’ufficio di Roma dello United States Secret Service (USSS), Agenzia federale USA, con la quale sussiste un consolidato rapporto di collaborazione internazionale pluridecennale. L’ufficio USSS di Roma, sulla scorta delle informazioni fornite dalle prime investigazioni italiane, ha proceduto a svolgere ulteriori accertamenti in suolo USA.
Lo USSS è riuscito così ad interrogare il money mule, destinatario dei fondi rubati e che ha assistito i truffatori transnazionali nel truffare la società italiana. Il money mule ha dichiarato di avere già distribuito la maggior parte dei fondi rubati attraverso altri conti, come le era stato ordinato dai truffatori. Lo USSS, tuttavia, è riuscito a recuperare alcuni fondi ottenuti illecitamente insieme a diversi dispositivi elettronici destinati ai soggetti.
Ulteriori indagini sono in corso da parte dello USSS, che nella speranza di recuperare altri fondi, compresi altri wallet in criptovalute, sta lavorando per cercare di identificare altri individui coinvolti in questa frode.
– foto: screenshot da video ufficio stampa Polizia Postale –
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Ilaria Salis ha lasciato il carcere per i domiciliari

ROMA (ITALPRESS) – Ilaria Salis, dopo 466 giorni di custodia cautelare, ha lasciato questa mattina il cacere ungherese dove si trovava detenuta per raggiungere l’abitazione nella quale dovrà scontare i domiciliari e restare fino alla fine del processo.
Salis ha lasciato il carcere da un’uscita secondaria per evitare telecamere e giornalisti e indosserà il braccialetto elettronico in questa fase. Per domani è attesa una nuova udienza del processo, nel quale è accusata di aver aggredito alcuni partecipanti di una manifestazione neonazista a Budapest l’11 febbraio 2023, nel corso della quale sono previste le prime testimonianze relative all’episodio in questione. Questa volta, quindi, potrà entrerà in aula nel tribunale di Budapest senza manete e catene com’è accaduto fino a ora. Da oggi, inoltre, potrà anche lavorare alla campagna elettorale per la sua candidatura alle europee con Avs. “Siamo felici e ancora più convinti della scelta di candidare Ilaria nelle nostre liste che ha dato un ulteriore contributo a questa battaglia per i diritti e la democrazia. Ora però l’impegno di tutti noi non è finito, dopo questa prima vittoria, così importante per lei e per tutti, vogliamo riportarla in Italia e poi a Bruxelles come Parlamentare europea, perchè possa portare avanti il suo impegno sulla tutela dei diritti umani”, affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –