Dopo il consueto monitoraggio settimanale da parte di Iss e Ministero della Salute, cambiano di nuovo a partire da oggi i colori delle regioni in base all’andamento dei contagi da Coronavirus. Rispetto alla scorsa settimana, Campania, Emilia Romagna e Molise passano in area arancione e si vanno ad aggiungere ad Abruzzo, Toscana, Liguria e Provincia di Trento. Accanto a queste misure, a causa dei timori sulla diffusione delle varianti del virus, restano delle “zone rosse” locali. La variante inglese, infatti, in molte grandi Regioni rappresenta oltre un terzo dei nuovi contagi. “Zone rosse” locali sono attive dunque in provincia di Bolzano, provincia di Perugia, provincia di Pescara e provincia di Chieti.
A queste, in zona rossa si aggiungono anche diversi comuni italiani in Piemonte, Lombardia, Umbria, Lazio, Molise. (ITALPRESS).
Cambia la mappa dei colori
Immigrazione, barcone si ribalta al largo di Lampedusa
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) (ITALPRESS) – Un barcone si è capovolto, la notte scorsa, intorno alle 3.30, durante le operazioni di trasbordo di migranti su motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, a circa 15 miglia a sud di Lampedusa, al limite delle acque Sar italiane. Al momento sono state salvate 47 persone e sono in corso le ricerche di eventuali dispersi. Lo rende noto la Guardia Costiera.
In particolare, sono state immediatamente recuperate 40 persone da una motovedetta della Guardia Costiera e 7 da una della Guardia di Finanza. Sono in corso le ricerche di eventuali dispersi con motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza; impiegato anche un elicottero del Secondo Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania.
“Il soccorso di questa notte – fanno sapere dalla Guardia costiera – avviene al termine di una giornata particolarmente intensa dal punto di vista operativo per l’elevato numero di imbarcazioni con migranti segnalate nella giornata di ieri”.
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Coronavirus, oscurati 4 siti web per vendita farmaci non autorizzati
ROMA (ITALPRESS) – I Nas hanno oscurato altri 4 siti web sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali.
Nella “vetrina virtuale” di uno di questi siti, strutturato in modo simile a una piattaforma di e-commerce, oltre a essere promosse e pubblicizzate svariate tipologie di beni prodotti e/o distribuiti da terzi, tra cui anche molti afferenti al settore sanitario, favorendo dunque l’incontro tra domanda e offerta, erano presentati anche 7 asseriti vaccini per il COVID-19 potenzialmente acquistabili anche da utenti connessi dal territorio nazionale. Gli altri 3 siti individuati, invece, presentavano un medicinale di origine cinese vantante asserite proprietà terapeutiche del COVID-19, risultato essere, a seguito di parere dell’AIFA, sprovvisto di autorizzazione all’immissione in commercio.
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Protocollo di intesa tra Unicatt e Polizia contro la criminalità
ROMA (ITALPRESS) – È stato presentato oggi, alla presenza del Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli e del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto Vittorio Rizzi, un Protocollo di Intesa che conferma e potenzia la collaborazione tra i ricercatori di Transcrime e le Forze di polizia. Obiettivo dell’accordo, i cui contenuti sono stati illustrati da Stefano Delfini, Direttore del Servizio Analisi Criminale, ed Ernesto Savona, Direttore del centro di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica, è promuovere iniziative congiunte in materia di analisi di fenomeni criminali.
«Tale accordo non è un ‘numero zero’, ma si colloca all’interno di una collaborazione già avviata e sperimentata con le Forze di Polizia, dandole continuità e ispessendo i legami già in essere, convinti che sostenere la Polizia italiana nella sua azione di prevenzione e contrasto della criminalità sia motivo di vanto per l’intera comunità accademica e un modo speciale per servire il nostro Paese e non solo, alla luce di quanto si diceva sull’internazionalizzazione del crimine», ha detto il Rettore Franco Anelli.
«Anche questo è per noi un modo per contribuire alla ricerca del bene comune, perché, come ha detto Papa Francesco rivolgendosi nel 2018 ai membri dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato: “Quando vengono a mancare la legalità e la sicurezza, sempre sono i più deboli i primi a essere danneggiati, perché hanno meno mezzi per difendersi e provvedere a sé stessi. Ogni ingiustizia infatti colpisce anzitutto i più poveri, e tutti coloro che in vario modo possono dirsi ‘ultimi’.” Forse non si riflette abbastanza su questo punto quando si parla di sicurezza, ma è certamente una ragione in più e una ragione profonda per rinnovare la nostra gratitudine alla Polizia italiana».
Gli scenari relativi al mondo della sicurezza e dei fenomeni criminali sono in continua evoluzione. Pertanto, anche le strategie di contrasto e prevenzione devono essere in grado di rispondere e adattarsi a questi cambiamenti. A questo si aggiunge la necessità da parte delle Forze di Polizia di confrontarsi con una dimensione internazionale. Da un lato, a causa della crescente transnazionalità di attività criminali che nascono o si concludono al di fuori del territorio italiano, è necessario un monitoraggio e una comprensione ampia dei fenomeni anche al di là dei confini nazionali; dall’altro, la conoscenza e il confronto con esperienze e realtà internazionali è cruciale per sviluppare e aggiornare le tecniche di indagine e le strategie di azione. In questo contesto diventa fondamentale la collaborazione tra le Forze di polizia ed il mondo della ricerca applicata.
“Contrastare le minacce con lo sguardo sempre attento allo scenario internazionale e al futuro” sono le parole del Prefetto Rizzi, che spiega: “oggi chi si occupa di sicurezza non può limitarsi ai confini nazionali. I pericoli criminali, come i virus purtroppo, non conoscono barriere. Grazie al dialogo costante con tutte le espressioni della società civile e con le migliori accademie, come l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, analizziamo l’esistente, intercettiamo i nuovi segnali criminali, interni ed internazionali, perché le forze di polizia siano preparate e pronte ad affrontarli nel modo più efficace”.
Partendo da questa premessa è stato stipulato ilProtocollo di Intesa tra il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Transcrime per la promozione di iniziative congiunte in materia di analisi di fenomeni criminali.Questo accordo continua e intensifica la collaborazione tra Università Cattolica del Sacro Cuore e le Forze di Polizia al fine di promuovere iniziative e progetti che supportino una sempre più efficace azione di prevenzione e contrasto alla criminalità a livello locale, nazionale ed internazionale.
Questo Protocollo permetterà un’attiva collaborazione tra il Servizio Analisi Criminale, che rappresenta un polo interforze per il coordinamento informativo anticrimine e per l’analisi strategica sui fenomeni criminali per le Forze di polizia italiane, e il centro di ricerca interuniversitario Transcrime sulla criminalità transnazionale dell’Università Cattolica, in convenzione con “Alma Mater Studiorum ” Università di Bologna e Università degli Studi di Perugia, che opera, invece, nel campo della ricerca sui fenomeni criminali tramite lo sviluppo di analisi e progetti applicati.
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Droga, estorsioni e omicidio, 19 arresti a latina
LATINA (ITALPRESS) – La Polizia di Latina ha arrestato 18 persone ed una agli arresti domiciliari, tutti indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, numerose estorsioni aggravate anch’esse dal metodo mafioso ed un omicidio, aggravato dalla finalità di agevolazione mafiosa.
Le indagini, coordinate della Direzione distrettuale Antimafia di Roma, si sono avvalse delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
L’inchiesta si riconnette a quella enominata “Don’t Touch” del 2015, per attività illecite svolte sul territorio pontino dall’associazione a delinquere facente capo a Costantino Di Silvo
detto Chà Chà, organizzazione strutturata su base territoriale e su legami di natura familiare, che nel tempo ha affermato il suo prestigio criminale nei settori dell’usura, dell’estorsione, della detenzione di armi e nello spaccio di sostanze stupefacenti.
Le dichiarazioni dei collaboratori sono state ulteriormente riscontrate dalle affermazioni delle vittime delle estorsioni, oltre che da ulteriori elementi di prova via via acquisiti nel corso di quest’ultima indagine. E’ emersa l’esistenza a Latina di un’organizzazione criminale dedita innanzitutto al traffico di sostanze stupefacenti, dotata di uomini ed armi sia per controllare le piazze di spaccio anche fuori la città di Latina sia per intimidire concorrenti scomodi, avvalendosi del metodo mafioso e della forza di intimidazione del vincolo associativo.
L’organizzazione si avvaleva di quattro fornitori principali che nel tempo hanno permesso al gruppo Travali di monopolizzare il traffico di droga.
Sono state individuate persone dedite all’attività di spaccio nel senso che fungevano da corrieri in occasione degli approvvigionamenti o da pusher nella distribuzione al minuto dello stupefacente; va detto che l’organizzazione poi era in grado di rifornire piazze di spaccio diverse da quelle di Latina Capoluogo, in particolare Cisterna di Latina, Sezze ed Aprilia.
In tale contesto, recenti indagini hanno dimostrato che recentemente e durante lo stato di detenzione, un uomo abbia proseguito nella gestione delle attività di spaccio di sostanze stupefacenti, anche per mezzo della corruzione di pubblici ufficiali, al fine di potere godere di privilegi all’interno della Casa Circondariale ove si ritrovava ristretto.
le nuove indagini hanno svelato gli atti intimidatori e l’estromissione dal mercato degli stupefacenti a Latina di alcuni spacciatori, avvenuti con metodi violenti da parte del sodalizio; si tratta di una vicenda che dà l’esatta dimensione della violenza messa in atto dal gruppo Travali per imporre il proprio predominio nella gestione delle piazze di spaccio e, in generale, su tutte le attività criminali.
In dettaglio, il gruppo Travali, in un’occasione, non ha esitato troppo nel gambizzare uno spacciatore e per compiere atti di danneggiamenti ad un’auto e ad un esercizio commerciale nella disponibilità di un altro spacciatore, al fine di costringere il gruppetto ad acquistare la droga dal loro gruppo o comunque a spacciare per loro, ovvero versare la somma di 30000 euro a titolo estorsivo.
L’episodio è assolutamente sintomatico non solo della capacità di controllo della piazza di spaccio da parte dei Travali grazie alla robusta organizzazione del sodalizio sia in termini di uomini che di possesso di armi da fuoco, ma anche dei metodi utilizzati per eliminare pericolosi concorrenti ed egemonizzare il mercato locale della droga, che sono assolutamente sovrapponibili a quelli delle organizzazioni criminali di matrice mafiosa.
Le nuove indagini hanno poi riscontrato la commissione di 18 episodi estorsivi che mostrano l’utilizzo di un metodo tipicamente e tradizionalmente mafioso, caratterizzato dalla prospettazione di ritorsioni, dal riferimento esplicito ad un clan di appartenenza, dall’affermazione di un controllo del territorio da cui deriva il potere di imporre il “pizzo”.
In tale contesto, gli indagati, hanno fatto leva sulla fama criminale derivante dall’appartenenza al clan Travali, ottenendo in tal modo il silenzio di commercianti, imprenditori, professionisti, semplici cittadini, anche tifosi del Latina Calcio, che hanno tollerato le pressanti richieste, senza denunciare gli autori di tali fatti, almeno fino al contatto con le forze dell’ordine.
Le ultime indagini, infine, hanno svelato uno scenario inedito dietro la commissione dell’omicidio di Nicolas Adrian Giuroiu, cittadino rumeno, assassinato a Latina nel Marzo del 2014.
L’omicidio, sebbene pianificato e premeditato da altri, aveva visto la partecipazione di un Travali, il quale aveva fornito le armi per l’omicidio agli spacciatori di fiducia, e fatto loro da staffetta con la propria macchina nella fase del rapimento della vittima.
L’apporto per l’omicidio, è avvenuto per una specifica finalità, ovvero quella di mostrare all’esterno la sua forza criminale; partecipando, infatti all’omicidio e fornendo le armi avrebbe dimostrato all’esterno di disporre di armi e uomini, di avere a disposizione persone fidelizzate disposte a difenderlo anche usando le armi, di esercitare il controllo sulla pianificazione ed esecuzione delle azioni criminali di maggior rilievo.
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Spettacolare eruzione dell’Etna, chiuso aeroporto di Catania
Chiude l’aeroporto Fontanarossa di Catania a causa della cenere vulcanica dell’Etna. Il vulcano è di nuovo in attività con una spettacolare eruzione dal cratere di Sud-est e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud. Dalla stessa ‘bocca’ emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove.
“Il governo Musumeci chieda lo stato di calamità per i paesi Etnei: il vulcano è in piena attività e una intensa pioggia di lapilli di dimensioni fino a 10 centimetri sta investendo i comuni che si trovano in prossimità del vulcano”, dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che rivolge un appello al governo regionale siciliano affinché si attivi per la dichiarazione di calamità naturale in favore dei comuni montani colpiti da cenere e lapilli, in seguito all’eruzione dell’Etna.
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Blitz dei Nas in 390 guardie mediche, irregolarità in 1 su 4
ROMA (ITALPRESS) – Carenze igienico-sanitarie, tecnologiche, organizzative e strutturali; farmaci scaduti; mancanza di vie di fuga, locali privi di accesso per persone disabili e servizi igienici non funzionanti o non distinti per operatori e utenti. Ma anche assenza di protocolli e dispositivi di protezione anti-Covid. E’ quanto emerso nel corso dei controlli effettuati dai carabinieri del Nas in 390 sedi di guardie mediche in tutta Italia; ispezioni che hanno evidenziato “criticità strutturali e organizzative” su 99 sedi ispezionate (più di 1 su 4) e hanno condotto alla denuncia di 19 persone all’Autorità giudiziaria e alla segnalazione di 85 alle Autorità amministrative e sanitarie regionali.
Destinatari dei provvedimenti sono stati i responsabili dei Servizi e dirigenti delle relative Aziende sanitarie locali nonchè personale medico/infermieristico e operatori dislocati all’interno dei vari servizi di Guardia medica.
In altri casi, inoltre, sono emerse criticità direttamente correlabili a garantire la sicurezza degli operatori sanitari da potenziali episodi di aggressione da parte di utenti in stato di agitazione o malintenzionati, come l’assenza di sistemi di
allarme, di videosorveglianza o del servizio di vigilanza, il collegamento alla centrale delle forze di polizia e di idonee di misure passive (porte blindate, inferriate alle finestre).
Due i medici in servizio presso l’Unità di Continuità Assistenziale di Sabaudia (Latina) segnalati per provvedimenti disciplinari poiché risultati assenti presso i locali dell’ASL al momento del controllo dei carabinieri, nonostante non risultassero impegnati in attività di visita a domicilio di
pazienti. Le verifiche effettuate dai Nas hanno consentito di rilevare la detenzione di farmaci e dispositivi scaduti; in altre occasioni invece la loro mancanza, in particolare per i medicinali salvavita come l’adrenalina. Nello specifico, sono stati sequestrati complessivamente 260 confezioni di farmaci scaduti e conservati in condizioni che ne escludevano la possibile somministrazione ai pazienti.
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Cts contro riaperture impianti sciistici e Ricciardi chiede lockdown
ROMA (ITALPRESS) – Torna a rischio la riapertura degli impianti sciistici. Il Cts – Comitato tecnico-scientifico, infatti, rispondendo a un quesito del ministero della Salute ha affermato che a causa delle varianti “non ci sono le condizioni” per una ripresa in sicurezza delle attività, consigliando al Governo “di evitare ulteriori riaperture”. Il Cts cita il documento dell’Iss secondo cui sulle varianti i numeri, spiega il Comitato, sono “alquanto preoccupanti”. La decisione, specifica il Comitato, resta comunque al Governo.
Concetto ribadito anche da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza. “Gli impianti di risalita in Svizzera sono stati uno veicoli per l’ingresso della variante inglese in Europa – ha detto a Radio Capital -. Riaprire, soprattutto in alcune regioni dove la variante riguarda il 20-30% dei casi, è fuori luogo”.
Un ripensamento, quello del Cts, che non ha mancato di provocare polemiche. “Sugli impianti sciistici oggi il Cts dice l’esatto contrario di una settimana fa – ha commentato Salvini durante la trasmissione di Rai3 Mezz’ora in più -. Ora la salute viene prima di tutto, ma pensi a un imprenditore che si e’ organizzato per riaprire. Non si puo’ dire la domenica pomeriggio per il lunedi’ mattina che e’ cambiato tutto. Bisognava dirlo la settimana scorsa”.
Allo stesso modo ha suscitato polemiche la dichiarazione di Ricciardi di voler proporre un nuovo lockdown: “Serve una strategia su 3 pilastri: un lockdown per riportare la circolazione del virus sotto la soglia dei 50 casi su 100 mila abitanti; testare e tracciare in maniera implacabile e fare una vaccinazione veramente di massa, a partire da aprile, vaccinando 250-300 mila persone al giorno”.
“Tutte le sante domeniche il super consulente del Ministero della Salute Ricciardi invoca un nuovo lockdown totale – ha commentato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti -. Ogni domenica i cittadini e le imprese italiane si chiedono perché non sia possibile un lockdown ad personam per Ricciardi. Aiuto… Presidente Draghi…”.
Critiche anche da Matteo Salvini. “Io mi fido dei medici e degli scienziati, ma non mi va bene che un consulente del ministro dica ‘secondo me bisogna chiudere tutto, ne parlero’ dopo con il ministro’: prima di terrorizzare gli italiani ne parli con il presidente del Consiglio – ha affermato il leader della Lega – Visto che ci sono tanti scienziati che non la pensano come Ricciardi, propongo di metterli attorno a un tavolo e, numeri alla mano, discuterne. Non ne possiamo piu’ di aprire e chiudere”, ha aggiunto Salvini”.
(ITALPRESS).










