Dal capo del cartello messicano Joaquín Archivaldo Guzmán Loera, noto come “El Chapo”, al suo successore, Nemesio Oseguera Cervantes detto “El Mencho”. Dal signore della droga Salvatore Mancuso Gomez, conosciuto come “El Moro”, al boss di Africo Rocco Morabito detto “u Tamunga”, ancora latitante dopo la fuga dal carcere in Uruguay; da Giuseppe Pannunzio, considerato il “Pablo Escobar Italiano”, a Domenico Trimboli, broker italiano della droga, da Nicola Assisi, ultimo dei baroni del narcotraffico, a Totò Riina, capo dei capi di Cosa Nostra, fino a Bernardo Provenzano e i due narcos rosarnesi Cacciola Giovanbattista e Grasso Domenico, i re del porto di Gioia Tauro. È uscito oggi il nuovo video (spagnolo https://youtu.be/W6-a2o5iW1E; italiano https://youtu.be/fq6ZTWt7DmU) che fa ballare al ritmo della musica techno (il titolo del brano è “Der Mussolini” dei DAF) i big mondiali della mafia con lo scopo di promuovere il libro di Klaus Davi “I Killer della ‘Ndrangheta” (https://www.amazon.it/killer-della-ndrangheta-Klaus-Davi/dp/8856675390) uscito lo scorso 24 novembre.
Lo spot ha la durata di tre minuti. È la prima volta che i capi dei cartelli messicani e colombiani vengono utilizzati in una campagna di comunicazione dal carattere ironico e dissacratorio. La creatività è stata curata dallo stesso Klaus Davi mentre la produzione è stata realizzata dall’emittente locale di Reggio Calabria RTV.
Lo spot ritrae alcuni momenti in cui i mammasantissima del narcotraffico, dopo gli arresti delle forze dell’ordine, vengono tratti negli istituti di pena. I movimenti dei boss sono stati sincronizzati con il ritmo del brano dei DAF, un gruppo techno punk della scena tedesca dei primi anni ottanta. Molti passaggi del libro di Davi sono dedicati ai rapporti fra i killer italiani e quelli sudamericani. In particolare a Rocco Morabito di Africo, che grazie al suo rapporto con i cartelli messicani e colombiani ha costruito un impero.
(ITALPRESS).
In uno spot Klaus Davi fa ballare narcos messicani e Totò Riina
Pedofilia online, perquisizioni e arresti in 18 regioni
ROMA (ITALPRESS) – Oltre 300 uomini della Polizia Postale hanno eseguito perquisizioni e arresti in flagranza in 53 province e 18 regioni italiane. Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.
Dopo due anni di indagini condotte sotto copertura sulla rete Internet, la Polizia Postale di Milano e del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma, coordinati dai procuratori aggiunti Fusco e Mannella insieme ai sostituti Barilli e Tarzia della Procura Distrettuale di Milano, hanno identificato 432 utenti che, sfruttando le potenzialità delle diffusissime applicazioni WhatsApp e Telegram, partecipavano a “canali” e “gruppi” finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori. Gli abusi, in particolare, riguardavano prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati. Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori della Polizia Postale, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. Sono 81 gli italiani identificati dalla Polizia Postale milanese, due dei quali, un ottico con collaborazioni universitarie napoletano di 71 anni e un disoccupato veneziano di anni 20, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l´attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo. Sono 351 gli utenti stranieri coinvolti nell´indagine, per ciascuno dei quali sono state raccolte tutte le tracce informatiche utili alla loro identificazione. L´attività svolta ha evidenziato come il fenomeno criminale in argomento sia assolutamente trasversale, dal momento che tra gli indagati figurano persone di estrazione sociale ed età molto eterogenee, quali affermati professionisti, operai, studenti, pensionati, impiegati privati e pubblici, di cui un vigile urbano e diversi disoccupati, con età anagrafiche che oscillano tra i 18 e i 71 anni.
(ITALPRESS).
Il fiume Panaro rompe gli argini nel Modenese
MODENA (ITALPRESS) – A Modena continua la chiusura precauzionale della via Emilia, dall’altezza di Fossalta fino al ponte di Sant’Ambrogio. Chiusa ancora via Curtatona dalla Vignolese. Chiuso anche il ponte di Navicello vecchio. Rimangono chiusi Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino.
Inoltre, il fiume Panaro ha rotto una parte di argine nella zona tra Gaggio, frazione del Comune di Castelfranco Emilia. Sono state evacuate venti famiglie. Sul posto vigili del fuoco e i tecnici della protezione civile. Il personale dell’Aipo sta intervenendo sull’argine.
(ITALPRESS).
Assenteismo ai servizi cimiteriali a Palermo, 18 misure cautelari
PALERMO (ITALPRESS) – Diciotto dipendenti del comune di Palermo
dovranno rispondere di falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’Amministrazione Comunale.
I Carabinieri e la Polizia municipale di Palermo hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare dell’obbligo di presentazione, emessa dal Gip.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, si è sviluppata dopo alcune segnalazioni anonime a seguito delle quali sono stati avviati due differenti filoni d’indagine che hanno fatto emergere un pervasivo fenomeno di assenteismo dal lavoro di molti dipendenti dell’ufficio comunale competente per gli impianti cimiteriali, i quali attestavano falsamente gli orari di svolgimento delle proprie mansioni, traendo in inganno l’amministrazione di appartenenza, in violazione dei doveri di fedeltà e diligenza dei pubblici dipendenti.
Dopo numerosi servizi di osservazione e mirati riscontri documentali, i Carabinieri hanno verificato come un elevato numero di impiegati comunali effettuavano, sia timbrature anche multiple per conto di altri colleghi al fine di attestarne falsamente le loro presenze in servizio, sia allontanamenti autonomi non giustificati.
Nel corso di 5 mesi d’indagine, i Carabinieri hanno documentato quasi 2.000 “timbrature sospette”, di cui 240 sviluppate e contestate, e ciò a testimonianza del fatto che si trattasse di un fenomeno diffuso e generalizzato tra gran parte dei dipendenti dell’ufficio comunale.
Le indagini della Polizia Municipale si sono concentrate, invece, su di dipendenti comunali addetti ai servizi di assistenza ai funerali e pertanto impiegata prevalentemente in mansioni esterne. Nel complesso, l’indagine ha consentito di ricostruire condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati, ovvero più di un terzo dei circa 150 dipendenti che prestano servizio presso l’ufficio dei Servizi Cimiteriali del comune di Palermo.
Apprezzamento è stato espresso dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal vice sindaco Fabio Giambrone e l’assessore Sergio Marino che annunciano coem “ai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria seguiranno, oltre alla ovvia costituzione di parte civile, da subito delle severe misure disciplinari, commisurate alla gravità dei comportamenti che hanno arrecato un danno gravissimo non solo all’immagine dell’Amministrazione, ma soprattutto ai servizi resi ai cittadini e, in particolare, ai familiari dei defunti”.
(ITALPRESS).
Test anti-Covid abusivi, violazioni in 67 laboratori di analisi
ROMA (ITALPRESS) – Nell’ambito delle attività di controllo svolte nel periodo di emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministro della Salute, ha svolto specifiche verifiche sulla regolarità delle attività imprenditoriali di prelievo ed analisi diagnostica per la ricerca del virus Sars-CoV-2.
Nel corso dell’ultima settimana sono stati ispezionati 285 aziende e laboratori di analisi, privati e convenzionati, ed altre strutture similari operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche finalizzati all’accertamento della eventuale positività al Covid-19.
Le ispezioni, condotte su scala nazionale, hanno rilevato irregolarità presso 67 centri oggetto di controllo, contestando 94 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 145 mila euro di sanzioni pecuniarie. Di queste il 60% delle violazioni rilevate dai Nas è attribuibile all’inosservanza di norme e comportamenti connessi con l’applicazione delle misure di contenimento epidemico.
Nel dettaglio, tra le irregolarità più frequenti, è stato rilevato il mancato possesso autorizzativo circa lo svolgimento di attività di prelievi ematici e biologici (tamponi), svolti abusivamente e in ambienti non idonei (15% delle violazioni contestate).
Per quanto riguarda l’omessa – ritardata comunicazione dei casi di positività emersi a seguito delle analisi cliniche sugli utenti, il dato è risultato pari al 14% rispetto alle sanzioni rilevate.
Tali inosservanze sono ritenute di particolare gravità per la perdita di informazioni utili alla corretta e tempestiva tracciatura di casi e conseguente diffusione incontrollata di situazioni di contagio.
Sono state inoltre accertate la mancata predisposizione ed attuazione di piani e protocolli preventivi all’interno delle cliniche, come la carenza di procedure gestionali, di prodotti igienizzanti e di sanificazione dei locali (11%), e di requisiti tecnici e professionali nell’esecuzione degli accertamenti diagnostici, riscontrando in 6 episodi, a vario titolo, l’assenza di tecnici di laboratorio abilitati e l’uso di reagenti e diagnostici scaduti, comunque impiegati nell’effettuazione delle analisi.
Nel corso delle verifiche, i Carabinieri dei Nas hanno individuato l’attivazione abusiva di punti prelievo, ematici e biologici, in aree improvvisate, in assenza di adeguate condizioni igienico-sanitarie. In un caso, è stata avviata una campagna di screening della popolazione, affidata da alcuni Comuni ad un laboratorio, senza alcuna comunicazione preventiva all’Autorità sanitaria.
Un ulteriore fenomeno rilevato è la vendita al dettaglio ai clienti, presso farmacie o addirittura in erboristeria e profumeria, di kit di analisi sierologiche anticorpali destinati al solo uso professionale sanitario e non adatti all’autodiagnosi. Proprio in tale contesto sono stati sequestrati 153 tra kit di diagnosi e dispositivi medici irregolarmente detenuti per la vendita al dettaglio o per l’effettuazione di analisi.
(ITALPRESS).
Test anti-Covid abusivi, violazioni in 67 laboratori di analisi
ROMA (ITALPRESS) – Nell’ambito delle attività di controllo svolte nel periodo di emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministro della Salute, ha svolto specifiche verifiche sulla regolarità delle attività imprenditoriali di prelievo ed analisi diagnostica per la ricerca del virus Sars-CoV-2.
Nel corso dell’ultima settimana sono stati ispezionati 285 aziende e laboratori di analisi, privati e convenzionati, ed altre strutture similari operanti nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche finalizzati all’accertamento della eventuale positività al Covid-19.
Le ispezioni, condotte su scala nazionale, hanno rilevato irregolarità presso 67 centri oggetto di controllo, contestando 94 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di 145 mila euro di sanzioni pecuniarie. Di queste il 60% delle violazioni rilevate dai Nas è attribuibile all’inosservanza di norme e comportamenti connessi con l’applicazione delle misure di contenimento epidemico.
Nel dettaglio, tra le irregolarità più frequenti, è stato rilevato il mancato possesso autorizzativo circa lo svolgimento di attività di prelievi ematici e biologici (tamponi), svolti abusivamente e in ambienti non idonei (15% delle violazioni contestate).
Per quanto riguarda l’omessa – ritardata comunicazione dei casi di positività emersi a seguito delle analisi cliniche sugli utenti, il dato è risultato pari al 14% rispetto alle sanzioni rilevate.
Tali inosservanze sono ritenute di particolare gravità per la perdita di informazioni utili alla corretta e tempestiva tracciatura di casi e conseguente diffusione incontrollata di situazioni di contagio.
Sono state inoltre accertate la mancata predisposizione ed attuazione di piani e protocolli preventivi all’interno delle cliniche, come la carenza di procedure gestionali, di prodotti igienizzanti e di sanificazione dei locali (11%), e di requisiti tecnici e professionali nell’esecuzione degli accertamenti diagnostici, riscontrando in 6 episodi, a vario titolo, l’assenza di tecnici di laboratorio abilitati e l’uso di reagenti e diagnostici scaduti, comunque impiegati nell’effettuazione delle analisi.
Nel corso delle verifiche, i Carabinieri dei Nas hanno individuato l’attivazione abusiva di punti prelievo, ematici e biologici, in aree improvvisate, in assenza di adeguate condizioni igienico-sanitarie. In un caso, è stata avviata una campagna di screening della popolazione, affidata da alcuni Comuni ad un laboratorio, senza alcuna comunicazione preventiva all’Autorità sanitaria.
Un ulteriore fenomeno rilevato è la vendita al dettaglio ai clienti, presso farmacie o addirittura in erboristeria e profumeria, di kit di analisi sierologiche anticorpali destinati al solo uso professionale sanitario e non adatti all’autodiagnosi. Proprio in tale contesto sono stati sequestrati 153 tra kit di diagnosi e dispositivi medici irregolarmente detenuti per la vendita al dettaglio o per l’effettuazione di analisi.
(ITALPRESS).
Coronavirus, 26.323 nuovi casi ma ricoveri e decessi in calo
ROMA (ITALPRESS) – Sono 26.323 i nuovi casi di Coronavirus in Italia, su un totale di 225.940 tamponi realizzati nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dal quotidiano bollettino sull’emergenza Coronavirus, diffuso dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità. I morti, nelle ultime 24 ore, sono stati 686, per un totale di 54.363 vittime da inizio emergenza. Con quelle di oggi diventano 1.564.532 le persone che hanno contratto il Covid da inizio pandemia, e 21.637.641 i tamponi complessivi effettuati. Attualmente i positivi in Italia sono 789.308, dei quali 752.247 in isolamento domiciliare.
I ricoverati in ospedale con sintomi sono 33.299, di questi 3.762 in terapia intensiva. La regione con il maggior numero di nuovi casi è la Lombardia con 4.615, seguita da Veneto (3.498), Campania (2.729), Emilia-Romagna (2.172), Piemonte (2.157) e Lazio (2.070). I dati di oggi segnano un netto miglioramento rispetto alle 24 ore precedenti. A partire dal numero dei nuovi positivi, che registra un calo di 2.029 casi a fronte comunque di un leggero aumento dei tamponi circa 3 mila in più. Anche il numero dei decessi, nonostante il dato di oggi che si conferma imponente, segna un calo rispetto alle 24 ore precedente di 141 morti in meno. Continua intanto il trend di miglioramento sul fronte ospedaliero. I ricoverati con sintomi si riducono di 739 pazienti. Situazione simile anche per le terapie intensive, con una flessione di 20 pazienti.
(ITALPRESS).
Tre morti in Sardegna per il maltempo
CAGLIARI (ITALPRESS) – Ha fatto vittime e dispersi in Barbagia, nel comune di Bitti, l’ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna con forti nubifragi che hanno provocato frane e allagamenti. A perdere la vita 3 persone: un uomo che era bordo di un pick up, un anziano annegato nella sua casa allagata e un’altra persona inizialmente data fra i dispersi. “Piove molto da diverse ore. Si raccomanda la massima prudenza evitando spostamenti non strettamente necessari e in modo particolare evitando di attraversare guadi e di transitare o sostare in aree dove sia alto il rischio di caduta massi, alberi o frane. Appena possibile faremo una verifica per valutare la situazione. Nel mentre attenzione e prudenza massima”, ha scritto su Facebook il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini. Il maltempo ha colpito in particolare il Nuorese e l’Ogliastra. Disagi sulla nuova strada 389 tra Nuoro e Lanusei, interrotta per frana al km 39, sulla statale 129 all’altezza del chilometro 22 in località Iloghe e sulla provinciale 46, in località case Spanu in direzione di Lula, per allgamenti. Ordinanze di chiusura per alcuni tratti della della statale 129, Trasversale Sarda, e della provinciuale 46 verso Dorgali. Problemi anche sulla statale 131 Dcm. Nel Sud Sardegna le piogge hanno flagellato la zona di Villacidro, praticamente isolata. La Ss 196 è impraticabile all’altezza del km 16, così come la Ss 197 al km 10. Colpiti anche i centri di San Gavino Monreale e a Pabillonis. Numerosi gli interventi effettuati da vigili del fuoco e forze dell’ordine. Nell’oristanese l’area più colpita è quella tra Terralba e San Nicolò Arcidano e Marmilla. A causa della mancanza dinergia elettrica, pompe sommerse per svuotare cantine e scantinati allagati non sono potute entrare in funzione. Come l’intensità delle piogge è aumentata, si sono quindi allagate strade e piani seminterrati delle case. A Cagliari sono chiuse scuole, parchi, cimiteri, impianti sportivi e biblioteche. Il Presidente della Regione Christian Solinas segue in costante collegamento con la Protezione Civile Regionale le operazioni di soccorso. Tutta la macchina regionale è mobilitata. Il Presidente manifesta la propria vicinanza alle comunità colpite e il più profondo cordoglio per le vittime, e assicura il tempestivo intervento della Regione per il ristoro dei danni. Territori isolati. Strade statali e provinciali chiuse. Al momento è impossibile spostarsi.
(ITALPRESS).










