CATANIA (ITALPRESS) – Vasta e complessa operazione contro la pedopornografia su internet condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura Distrettuale di Catania, oltre 100 operatori della Polizia Postale stanno effettuando perquisizioni e sequestri a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città straniere.
Venti le persone italiane denunciate, di cui tre arrestate in flagranza perchè ritenute responsabili di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico nonchè di istigazione a pratiche di pedofilia. Numerosi i soggetti stranieri segnalati alle autorità degli Stati di residenza.
L’indagine è frutto di una lunga attività sottocopertura, con gli indagati che utilizzavano sistemi di anonimizzazione (TOR, VPN) e servizi di messaggistica crittografata per scambiarsi tra loro foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo. In diverse occasioni condividevano racconti di loro esperienze sessuali con minori.
Nel corso delle indagini gli agenti della Polizia Postale di Catania e del Centro Nazionale di contrasto alla Pedofilia online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, grazie ad una meticolosa ricerca, raccolta e analisi di dati, sono riusciti, altresì, a pervenire alla localizzazione di alcuni dei luoghi degli abusi e all’identificazione di tre vittime.
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Blitz anti pedopornografia online in Italia e all’estero, 3 arresti
Maltempo, 2500 interventi in Piemonte, Liguria e Lombardia
ROMA (ITALPRESS) – Proseguono nel Nord Italia le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco. Sono 2500 finora gli interventi tra Piemonte, Liguria e Lombardia.
Nelle province di Cuneo, Vercelli, Biella, Novara e Verbania, le squadre dei Vigili del fuoco hanno svolto 1.000 interventi per smottamenti e allagamenti.
L’elicottero del reparto volo di Torino ha superato ancora per due volte la barriera sul Colle di Tenda e recuperato tutte le persone bloccate da ieri a Vievola, sul versante francese; 650 interventi in Liguria, squadre al lavoro a Genova, Imperia, Savona e La Spezia, disposto l’invio di rinforzi dall’Emilia Romagna e dalla Toscana; 783 interventi in Lombardia, maggiori criticità nella provincia di Varese. In atto nel pavese, a Palestro, le ricerche di un disperso.
Monitorato il ponte della Becca a Pavia, punto di confluenza tra le acque del Po e quelle del Ticino, per l’aumento del livello idrometrico dei due fiumi.
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Il Po salito di 6 metri in un giorno, campi agricoli sott’acqua
Sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia il fiume Po si è alzato di oltre sei metri nelle ultime 24 ore. Sotto pressione sono anche i grandi laghi con il Maggiore che si è alzato di oltre un metro a Sesto Calende e quello di Como con l’acqua arrivata addirittura in strada. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti al Ponte della Becca, a Pavia, dove il grande fiume stamattina ha raggiunto l’allerta gialla.
Il rapido innalzamento del Po – spiega la Coldiretti – è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord in cui si sono verificate esondazioni dei corsi d’acqua con frane e allagamenti, morti e dispersi.
Gravi danni nelle campagne con raccolti distrutti e animali dispersi ma anche danni strutturali alla viabilità sulle strade rurali con milioni di euro di danni, secondo Coldiretti. Dall’inizio dell’autunno le tempeste sono praticamente raddoppiate (+92%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 127 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, vento forte, tornado, bombe d’acqua secondo l’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
La perturbazione si è abbattuta sulle regioni più fragili della Penisola con Piemonte e Liguria che hanno ben il 100% dei comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico, la percentuale di rischio è la più alta a livello nazionale dove – precisa la Coldiretti – sono 7275 i comuni complessivamente a rischio, il 91,3% del totale.
Nord Ovest flagellato dal maltempo. Due morti in Valle d’Aosta e Piemonte
Il maltempo continua a flagellare il Nord Ovest. Paura in particolare in Piemonte, dove un 36enne è morto letteralmente inghiottito dalle acque del fiume Sesia. Tragedia anche in Valle d’Aosta, dove ha perso la vita a causa della caduta di un albero ad Arnad un vigile del fuoco volontario. Poi ancora dispersi, torrenti esondati, allagamenti e frane, paesi isolati, case devastate, strade interrotte, mareggiate su Genova e Levante, alluvione a Ventimiglia.
In Piemonte per tutta la giornata si sono cercate 22 persone disperse, 21 delle quali (19 italiani e 2 tedeschi) ritrovate a sera a Vievola, sul fronte francese. Manca però ancora all’appello un margaro caduto con la sua auto in un torrente. Il presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea la preoccupazione per gli enormi danni al territorio che i sindaci delle aree piu’ colpite – con i quali e’ in contatto da stanotte – descrivono in alcuni casi peggiori del ’94. Cirio ha sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli e si e’ confrontato con il Governatore ligure Giovanni Toti, insieme chiederanno lo stato d’emergenza.
Torrenti esondati, allagamenti, frane, paesi isolati e danni sulla costa in Liguria. Grave in particolare la situazione a Ventimiglia, dove sono esondati il Roja – dopo il rilascio delle dighe di Breil e Casterino – e il Bevera che hanno allagato le strade e trascinato con sè automobili e detriti. Crollata la passerella Squarciafichi, uno dei simboli della città.
Risveglio drammatico nell’alta valle del Roja dove già ieri pomeriggio era crollata la strada per Vievola, mentre durante la notte è collassato un ponte lasciando isolato l’abitato di San Dalmazzo di Tenda. Crolli e frane sono segnalati anche in territorio francese. Esondato anche il Nervia nel comune di Dolceacqua. A Sanremo esondato il torrente Armea e isolata la frazione di Borello a causa di una frana. Nel Savonese paura per la piena dei fiumi Arroscia, Neva e Centa. E sono ancora in corso a Bergeggi le ricerche di un anziano che è stato visto scavalcare la ringhiera verso la scogliera per poi svanire nel nulla.
A Genova sono decine gli interventi dei vigili del fuoco per gli alberi abbattuti dal forte vento. I problemi maggiori dovuti alla mareggiata si registrano nel Tigullio. Le onde hanno danneggiato diverse imbarcazioni a Rapallo, dove il lungomare è stato allagato. Situazione simile a Santa Margherita Ligure.
“Rivolgo un commosso pensiero a Rinaldo Challancin, il vigile del fuoco volontario che ha perso la vita in Valle D’Aosta a causa del forte maltempo che si sta abbattendo in queste ore nelle regioni del Nord – scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte -. Un abbraccio ai familiari, ai suoi cari. Siamo vicini a tutti i volontari e a tutte le forze in campo impegnate nelle difficili operazioni di soccorso. Sono in costante contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Stiamo assicurando un monitoraggio continuo, in pieno coordinamento con i territori, di questa emergenza, con particolare riguardo alla Valle D’Aosta, al Piemonte e alla Liguria. L’attenzione del Governo è massima”.
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Coronavirus, 1.851 nuovi positivi e 19 decessi nelle ultime 24 ore
ROMA (ITALPRESS) – Sono 1.851 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, e 19 i decessi che portano il totale delle vittime in Italia a 35.894. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 105.564 tamponi, per un totale di 11.333.922 da inizio emergenza. E’ quanto riporta il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile di oggi.
Il totale dei dimessi/guariti è di 227.704 (+1.198), mentre gli attuali positivi sono 51.263 (+633). Ad oggi sono 3.047 i ricoverati con sintomi, di questi 280 si trovano in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 47.936 persone.
La regione dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi, nelle ultime 24 ore, è la Campania (287), seguita da Lazio (210), Lombardia (201), Piemonte e Sicilia (170).
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Coronavirus, 1.648 nuovi positivi e 24 decessi
ROMA (ITALPRESS) – Sono 1.648 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, mentre 24 i decessi che portano il totale delle vittime a 35.875. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 90.185 tamponi, per un totale di 11.228.358 da inizio emergenza. E’ quanto si legge nel bollettino del ministero della Salute e della Protezione Civile di oggi.
Il totale dei dimessi/guariti è di 226.506, mentre gli attuali positivi sono 50.630. A oggi sono 3.048 i ricoverati con sintomi, di questi 271 si trovano in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 47.311 persone. La regione dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi, nelle ultime 24 ore, è la Campania (286), seguita da Lazio (219), Lombardia (203), Sicilia (163) e Veneto (140).
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Prato, uccide amico e ferisce compagna, fermato
PRATO (ITALPRESS) – Un uomo è stato fermato nella notte dai carabinieri di Prato dopo aver ucciso l’amico 44enne e ferito la sua compagna, nella loro casa di via Firenze alla Querce. L’assassino avrebbe ucciso il 44enne con una coltellata alla gola ma restano ancora da chiarire i motivi e la dinamica del violento episodio. Da una prima ricostruzione sembra che l’autore dell’omicidio, italiano ma nato in Belgio e con precedenti, si trovasse a casa della coppia dove sarebbe scoppiata una lite poi degenerata.
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Fondazione Roma, al via progetto per sostenere donne vittime di violenza
La Fondazione Roma, nell’ambito della sua tradizionale e consolidata attenzione al territorio, dà il via ad un nuovo intervento di grande impatto sociale per contribuire a far fronte ad un dramma del nostro tempo,ancora troppo ricorrente. L’intervento era pronto per essere lanciato fin dal febbraio scorso, ma poi è stato bloccato a causa della pandemia e del conseguente lockdown, che ha dato origine, secondo i dati più recenti, ad un sensibile aumento di casi segnalati alle Autorità di Sicurezza.
La Fondazione Roma lancia l’iniziativa “Fondazione Roma – Progetto Donna”, attraverso la quale, pur non configurandosi come un Centro antiviolenza, intende offrire a titolo gratuito a tutte le donne vittime di violenza italiane e straniere (in possesso di regolare permesso di soggiorno in Italia qualora extracomunitarie) residenti, domiciliate o che dimorino abitualmente a Roma e provincia,un pacchetto di servizi, di tutele e di benefici, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle vittimee dei loro familiari una tutela personalizzata, attivabile in maniera agile, rapida ed efficace, iniziativa che intercetta, come detto, una domanda crescente di protezione e di prospettive sicure per il futuro.
«Nella nostra epoca – dichiara il Presidente onorario della Fondazione Roma, Emmanuele Francesco Maria Emanuele – in una società che ambisce ad essere progredita, moderna, rispettosa della dignità di ogni persona, ritengo che sia scandalosamente immorale e profondamente aberrante assistere, inerti, a questo dramma della violenza, della sottocultura, della sopraffazione edel possesso dell’uomo sulla donna. Proprio per non rimanere a guardare, la Fondazione Roma, con questa iniziativa intende, ancora una volta, mettersi a disposizione delle esigenze del territorio, erispondere in modo originale e concreto ad un’emergenza assoluta e drammatica, che umilia e scuote le nostre coscienze».
Il Presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi, esprime la propria soddisfazione per il lavoro fatto nella predisposizione del progetto, «teso a cercare di confezionare – dichiara – un pacchetto di servizi da mettere a disposizione di chi, dopo aver fatto espressa denuncia all’Autorità Giudiziaria, intende ricevere un sostegno rapido, personalizzato e completo per sé ed i propri figli. La prontezza e la completezza della risposta, nonché l’ambizione di far emergere i molti casi di violenza che restano ancora non denunciati, sono i valori aggiunti originali che la Fondazione Roma intende realizzare con la sua iniziativa, che si inserisce in un contesto territoriale ove esiste già, fortunatamente, una sensibilità verso questo dramma, ma che non riesce a soddisfare integralmente la domanda di protezione».
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