Una maxi operazione internazionale antidroga della polizia di Stato “Los Blancos”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha interessato il capoluogo toscano e altre città italiane, oltre a numerosi Paesi esteri e ha permesso di sgominare il cartello criminale considerato leader dei gruppi albanesi specializzati nel traffico di droga. L’operazione ha portato a decine di arresti, sequestri di tonnellate di cocaina e di milioni di euro.
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Firenze, maxi operazione internazionale antidroga
Vasto incendio al porto di Ancona, scuole restano chiuse
ANCONA (ITALPRESS) – Quasi dieci ore per domare un incendio che ha devastato il porto di Ancona. Una lunga e dura battaglia ingaggiata tra diverse squadre di pompieri e le fiamme che hanno distrutto interi capannoni industriali e della cantieristica portuale. Una notte di paura e forti preoccupazioni per la cittadina marchigiana; da un lato la visione della nube sollevatasi a pochi passi dal mare, dall’altro l’odore acre e pungente che ha tenuto a casa gli abitanti. L’incendio è divampato mezz’ora dopo la mezzanotte. Le fiamme si sono originate all’interno del magazzino della ex Tubimar per poi propagarsi velocemente alla Darsena Marche, un enorme deposito di solventi e vernici e in alcuni capannoni vicini. Lambita un’azienda specializzata nella lavorazione del pesce; la velocità con cui si è propagato il fuoco ha costretto alcuni lavoratori a mettersi al riparo. E persino un deposito di metano è stato minacciato. Ancona ha vissuto una lunga notte di paura; oltre alle fiamme e al denso fumo che si è sollevato sulla città, gli anconetani sono stati scossi dai rumori dello scoppio di bombole di acetilene.
Una notte quindi lunga e difficile e che ha visto impegnate almeno 16 squadre di vigili del fuoco, alcune arrivate pure dalle città vicine. Mobilitata la Protezione civile che con gli uomini delle forze dell’ordine hanno lavorato per isolare l’area. In mattinata, tranne che per pochi focolai ancora accesi, la situazione è tornata alla quasi normalità. A preoccupare però è stata quella nuvola di fumo che sprigionatasi dall’area ha avvolto mezza città, spingendosi fino ai comuni oltre i confini della periferia. Per l’intera giornata i tecnici dell’Arpa marchigiana si sono occupati dei rilevamenti dell’aria. Nel pomeriggio il Comune, sulla scorta dei primi dati consegnati, ha fatto sapere che i valori di pm1 nell’aria sono diminuiti. Intanto in mattina per precauzione, quando ancora le fiamme non erano state domate del tutto, la sindaca Valeria Mancinelli aveva ordinato la chiusura delle scuole, delle attività all’aperto e ha consigliato ai cittadini di limitare al massimo gli spostamenti e di tenere porte e finestre chiuse. Anche se i dati nel pomeriggio sono migliorati “l’Amministrazione comunale – come si legge in un tweet – ha deciso, dopo essersi consultata con Asur e Arpam, di tenere le scuole e gli asili nido chiusi domani in via precauzionale”.
Intanto il ministro Paola De Micheli, prima della firma del protocollo d’intesa sulla Orte-Falconara ha effettuato un sopralluogo nell’area portuale di Ancona interessata dall’incendio. La ministra, accompagnata dal governatore Luca Ceriscioli e dal prefetto Antonio D’Acunto, fermandosi con i giornalisti ha annunciato l’intenzione, come Ministero, di “supportare l’Autorità portuale per la fase ricostruttiva”.
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Prete ucciso a coltellate a Como, l’aggressore si costituisce
MILANO (ITALPRESS) – Ucciso questa mattina un sacerdote a Como, in circostanze ancora da chiarire. Da quanto si apprende il prelato, Don Malgesini, 51, è stato accoltellato poco dopo le 7. Allertato il 118, sono stati vani i soccorsi. Don Malgesini era noto per il suo impegno in favore dei migranti. Poche ore dopo accoltellamento l’aggressore si è costituito. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della polizia e sul posto i carabinieri di Como stanno procedendo con le prime verifiche.
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Johnny lo Zingaro catturato nel sassarese
SASSARI (ITALPRESS) – La polizia, in collaborazione con la polizia penitenziaria, ha arrestato in Sardegna Giuseppe Mastini noto come “Johnny lo Zingaro” evaso dal carcere qualche giorno fa.
L’uomo è stato rintracciato in un casale in una zona rurale della provincia di Sassari.
Alla cattura hanno partecipato gli uomini del servizio centrale operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Sassari.
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Investe e uccide la sorella perchè gay, arrestato
NAPOLI (ITALPRESS) – Ha ucciso la sorella ventenne speronando il suo scooter per una relazione gay. E’ accaduto ad Acerra dove Antonio Gaglione, 25 anni, stanco delle voci che giravano sulla relazione omosessuale della sorella, Maria Paola Gaglione, 22 anni, ha deciso di porre fine alla vicenda. Così in sella al suo scooter ha seguito Maria Paola e la compagna che, a bordo della loro moto, erano in viaggio da Caivano ad Acerra. L’uomo ha tamponato la moto e nell’impatto la sorella, che era alla guida, ha perso il controllo finendo fuori strada. Nella caduta per lei non c’è stato nulla da fare, è morta sulo colpo, mentre la compagna ha riportato ferite non gravi. Subito dopo il 25enne l’ha raggiunta picchiandola, senza preoccuparsi di soccorrere la sorella. Sul posto sono giunti i carabinieri della caserma di Acerra e il 118. Gaglione, in carcere per omicidio e violenza privata aggravata da omofobia, ai militari avrebbe detto “non volevo uccidere nessuno, ma dare una lezione a mia sorella e soprattutto a quella là che ha infettato mia sorella”.
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L’addio di Paliano a Willy, il vescovo “Morte non cada nell’oblio”
PALIANO (FROSINONE) (ITALPRESS) – La bara che lascia lo stadio accolta da un lungo applauso, i palloncini liberati in aria, gli amici di Willy con gli occhi gonfi e le t-shirt bianche addosso. Il campo sportivo di Paliano, in provincia di Frosinone, ha dato il suo ultimo abbraccio a Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso dalla furia del branco a Colleferro, “colpevole” di avere cercato di difendere un amico. Per via delle restrizioni anti Covid l’accesso nella struttura sportiva del paesino del Frusinate è stato consentito a 1300 persone, tutti rigorosamente con la mascherina e dopo la misurazione della febbre. Già dalle 8 in molti hanno fatto il loro ingresso nel rettangolo di gioco scelto per dare l’ultimo saluto al giovane. “La morte barbara ed ingiusta di Willy non cada nell’oblio” ha esortato il vescovo di Tivoli e Palestrina Mauro Parmeggiani durante le esequie. Nella sua omelia ha chiesto “a tutte le istituzioni” un vero e proprio “patto a 360 gradi”, poi ha tuonato contro “il culto della forza, dello sballo, dell’indifferenza e della superficialità” rimarcando le qualità di Willy. Rivolgendosi alla famiglia li ha infatti voluti ringraziare “per avere dato una bella educazione a vostro figlio”. Inevitabile un pensiero agli assassini: “Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l’irreparabile, chiedendo loro di percorrere un cammino di rieducazione”. Tra i presenti, a nome del governo, la ministra Luciana Lamorgese e il premier Giuseppe Conte che ha voluto stringersi al dolore dei genitori Lucia e Armando e della sorella Milena chiedendo “pene severe e certe” per un fatto che ha sottolineato non va “minimizzato o sottovalutato”. Il riferimento del presidente del Consiglio è al ruolo fondamentale delle scuole: “Sarà l’anno dell’emergenza sanitaria ma anche quello dell’inclusione e della lotta al bullismo. Dobbiamo richiamare i valori principali della società, tra cui il rispetto della persona”. Presente anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha voluto ribadire la vicinanza alla famiglia: “La Regione sosterrà i familiari per le spese legali e uno degli istituti alberghieri del nostro territorio sarà dedicato a Willy”.
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Violenza sessuale su due turiste minorenni nel Materano, 4 arresti
MATERA (ITALPRESS) – La polizia di Matera ha arrestato i presunti responsabili della violenza sessuale e delle lesioni personali aggravate e continuate nei confronti di due minorenni, di nazionalità britannica, avvenute la notte del 7 settembre a Marconia, frazione di Pisticci (Matera), nel giardino di una villa in cui si teneva una festa privata.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Matera, e condotte dalla Squadra Mobile di Matera e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, hanno portato all´emissione nei confronti di un gruppo di giovani, da parte del gip, di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere e a denunce in stato di libertà.
Le indagini hanno evidenziato, sottolineano gli investigatori, “in modo chiaro la brutalità, la gravità ed efferatezza delle violenze commesse con modalità subdole, che avrebbero potuto essere reiterate nei confronti di altre donne”.
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Nel Napoletano mazzette da commercianti per ritiro rifiuti a Bacoli
NAPOLI (ITALPRESS) – Ci sono due operai della ‘Flegrea lavoro Spà, azienda partecipata dal Comune di Bacoli in provincia di Napoli, incaricata dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, tra gli indagati nell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato alla luce un sistema di tangenti nel settore rifiuti.
Il Gip di Napoli Linda Comello ha emesso sei provvedimenti cautelari di natura personale notificati stamattina dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Giugliano nei confronti di altrettante persone: due restrittivi della libertà personale (arresti domiciliari), una misura interdittiva dall’esercizio dell’impresa per sei mesi e tre divieti di soggiorno nella Regione Campania.
L’operazione condotta dai finanzieri della Tenenza di Baia avrebbe individuato un sistema di corruzione attuato da alcuni dipendenti della summenzionata società, i quali gestivano lo smaltimento dei rifiuti come un affare di carattere personale, prendendo ‘mazzettè da alcuni commercianti per ritirare i rifiuti da loro prodotti ed in diverse circostanze utilizzavano mezzi della società stessa per scopi personali, sempre al fine di trarne vantaggi economici.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, alcuni commercianti dell’area flegrea, soprattutto quelli operanti nel campo della ristorazione o nella gestione di lidi balneari, per smaltire più celermente i propri rifiuti (pericolosi e non), si sarebbero rivolti ai 2 operai che, dietro pagamento di danaro o altre utilità e, talvolta, anche con la complicità di altri soggetti dipendenti dell’impianto di tritovagliatura dei rifiuti solidi urbani indifferenziati di Giugliano in Campania, acceleravano le procedure.
Per l’accusa, c’è anche il coinvolgimento di operatori economici abusivi che d’intesa con gli operai corrotti, avrebbero provveduto a scaricare illecitamente rifiuti in siti autorizzati, addossando, conseguentemente, l’onere economico dello smaltimento all’azienda partecipata per conto della quale lavoravano i corrotti. Dalle indagini, infine, sarebbero emerse condotte di frode nella fornitura del servizio di manutenzione degli automezzi della Flegrea Lavoro Spa per le quali l’azienda avrebbe pagato riparazioni in realtà mai eseguite.
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