A oggi, 6 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 234.801, con un incremento rispetto a ieri di 270 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 35.877, con una decrescita di 1.099 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 293 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri.
5.002 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 299 pazienti rispetto a ieri.
30.582 persone, pari all’85% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 72 e portano il totale a 33.846. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 165.078, con un incremento di 1.297 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 19.499 in Lombardia, 4.167 in Piemonte, 2.416 in Emilia-Romagna, 1.164 in Veneto, 785 in Toscana, 245 in Liguria, 2.697 nel Lazio, 1.195 nelle Marche, 738 in Campania, 758 in Puglia, 104 nella Provincia autonoma di Trento, 866 in Sicilia, 161 in Friuli Venezia Giulia, 653 in Abruzzo, 100 nella Provincia autonoma di Bolzano, 28 in Umbria, 60 in Sardegna, 12 in Valle d’Aosta, 91 in Calabria, 121 in Molise e 17 in Basilicata.
(ITALPRESS).
Coronavirus, 270 positivi in più e 72 decessi
Lancio fumogeni e oggetti durante manifestazione Circo Massimo
Momenti di tensione al Circo Massimo nel giorno della manifestazione dell’estrema destra contro il governo Conte. A inizio manifestazione si è scatenata una violenta rissa tra militanti di Forza Nuova. Lacrimogeni sono stati lanciati e uno ha finito per provocare un piccolo incendio sul prato del Circo Massimo comunque domato. I manifestanti hanno poi lanciato oggetti, tra questi molte bottiglie, contro i giornalisti e i poliziotti. Lanciate anche delle bombe carta, mentre i manifestanti in più occasioni hanno intonato diversi cori inneggianti al Duce. La manifestazione si è conclusa intorno alle 17.30. Otto persone sono state fermate.
(ITALPRESS)
Coronavirus, 318 nuovi casi e 55 decessi
A oggi, 2 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 233.515, con un incremento rispetto a ieri di 318 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 39.893, con una decrescita di 1.474 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 408 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 16 pazienti rispetto a ieri.
5.916 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 183 pazienti rispetto a ieri.
33.569 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 55 e portano il totale a 33.530. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 160.092, con un incremento di 1.737 persone rispetto a ieri.
(ITALPRESS)
Frana travolge operai a Napoli, due morti
NAPOLI (ITALPRESS) – Operai travolti da una frana a Napoli. E’ accaduto in via Caianiello, alla periferia Ovest della città. Si è verificato uno smottamento di terra dopo il crollo di un muro di contenimento. Sul posto i Vigili del Fuoco che hanno recuperato, senza vita, i corpi di due uomini rimasti sepolti.
(ITALPRESS).
Coronavirus, 416 casi in più e 111 morti
A oggi, 30 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.664, con un incremento rispetto a ieri di 416 nuovi casi.
Il numero totale di attualmente positivi è di 43.691, con una decrescita di 2.484 assistiti rispetto a ieri.
Tra gli attualmente positivi, 450 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 25 pazienti rispetto a ieri.
6.680 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 414 pazienti rispetto a ieri.
36.561 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
Rispetto a ieri i deceduti sono 111 e portano il totale a 33.340. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 155.633, con un incremento di 2.789 persone rispetto a ieri.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 21.809 in Lombardia, 5.290 in Piemonte, 3.279 in Emilia-Romagna, 1.612 in Veneto, 1.166 in Toscana, 781 in Liguria, 3.055 nel Lazio, 1.347 nelle Marche, 981 in Campania, 1.222 in Puglia, 366 nella Provincia autonoma di Trento, 999 in Sicilia, 305 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo*, 137 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 186 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 151 in Calabria, 156 in Molise e 31 in Basilicata.
(ITALPRESS).
Appalti pilotati per favorire la ‘ndrangheta, arresti e sequestri
REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Appalti pilotati per agevolare la ‘ndrangheta. A scoprirlo la guardia di finanza di Reggio Calabria, che ha eseguito decine di misure cautelari e sequestri di beni e imprese per oltre 103 milioni di euro. Nell’operazione “Waterfront” sono coinvolti 11 funzionari pubblici. Oltre 500 militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, con lo Scico e i rispettivi Comandi provinciali, hanno eseguito numerosi provvedimenti cautelari personali e patrimoniali nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Messina, Palermo, Trapani, Agrigento, Benevento, Avellino, Milano, Alessandria, Brescia, Gorizia, Pisa, Bologna e Roma.
L’operazione – coordinata dalla Procura della Repubblica-Dda di Reggio Calabria diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri – rappresenta l’epilogo delle indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria, volte a contrastare i profili imprenditoriali della cosca di ‘ndrangheta Piromalli, che agisce nella piana di Gioia Tauro.
Le indagini, sottolineano gli inquirenti, hanno portato alla luce “l’esistenza di un cartello criminale composto da imprenditori e pubblici ufficiali” ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta aggravata dall’agevolazione mafiosa, frode nelle pubbliche forniture, corruzione ed altri gravi reati.
(ITALPRESS).
Blitz antimafia nel Palermitano, 8 arresti
Otto arresti nel mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno, nel Palermitano. E’ l’esito dell’operazione “Cassandra”, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari – emessa dal gip di Palermo su richiesta della locale Procura distrettuale antimafia – nei confronti di 8 indagati (6 in carcere e 2 ai domiciliari): sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale.
Nel corso di un summit del maggio del 2017 captato dalle microspie dei carabinieri, il co-reggente del mandamento mafioso di Misilmeri-Belmonte Mezzagno avrebbe parlato dell’opportunità “di infiltrarsi all’interno dell’amministrazione comunale misilmerese”. Ipotizzata la possibilità “di supportare, con largo anticipo, una persona di loro fiducia da porre a capo di una lista civica, slegata dalle logiche di partito, costituita da persone appositamente selezionate, capace di indirizzare le scelte dell’amministrazione in favore della consorteria”. Una proposta accolta ma rinviata, “visto che mancavano ancora tre anni alle elezioni comunali del 2020”.
(ITALPRESS).
Traffico di droga dai Balcani alla Puglia, 9 arresti
BRINDISI (ITALPRESS) – E’ di 9 arresti (5 in carcere e 4 ai domiciliari) il bilancio dell’operazione antidroga “San Silvestro 2018” condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Brindisi, coordinati dalla Dda di Lecce. Gli indagati, residenti nelle province di Brindisi, Lecce e Bologna, farebbero parte di un’organizzazione criminale radicata nel territorio brindisino, dedita al traffico internazionale di ingenti quantitativi di marijuana proveniente dall’area balcanica.
Le indagini, avviate nel 2017, hanno consentito di ricostruire “l’intera filiera dell’illecito traffico, dall’approvvigionamento presso le consorterie criminali balcaniche sino alla ricezione dello stupefacente lungo il litorale pugliese ad opera di soggetti residenti. Una volta giunte sulle coste italiane, le partite di stupefacente – sottolineano le fiamme gialle – venivano temporaneamente stoccate sino al successivo trasferimento verso acquirenti finali dislocati su tutto il territorio nazionale”.
(ITALPRESS).










