BOLOGNA (ITALPRESS) – Bologna al 30 giugno 2021 supera i 392.100 residenti. Nei primi sei mesi dell’anno sono nati 1.412 bambini (49 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020). I decessi sono cresciuti del +7,2% rispetto alla media del semestre a causa dell’aumento della mortalità registrato durante il picco della pandemia. Nel 2021 riprendono i movimenti migratori e Bologna conferma un saldo migratorio positivo per +2.025 abitanti. Sono 28.874 le famiglie con almeno un componente nella fascia di età scolare da 0 a 14 anni: i minori di 15 anni sfiorano i 45.500. A Bologna vivono oltre 96.100 ultra-sessantacinquenni, circa un quarto della popolazione, di questi oltre 30.000 vivono soli. Tra gli anziani quasi 36.500 hanno superato gli 80 anni (9,3% dei residenti). Rispetto al 2020 sono in lieve ripresa i matrimoni (272 in sei mesi) e le unioni civili (12) che restano comunque su livelli inferiori alla media. Questi in sintesi gli elementi emersi nello studio dell’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna sulle tendenze demografiche nel primo semestre del 2021.
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Bologna, nel primo semestre +7,2% decessi a causa pandemia
Bonaccini “Gp Imola può diventare appuntamento fisso Formula 1”
BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Gran premio di Formula 1 potrebbe tornare a Imola anche nel 2022 e negli anni successivi. La Regione Emilia-Romagna, infatti, inviato una proposta articolata al Governo perchè “possa diventare un appuntamento fisso”. Ne ha parlato questa mattina il presidente Stefano Bonaccini, intervenendo all’inaugurazione in Assemblea legislativa regionale di “Azzurra”, la mostra sulla storia della Nazionale di calcio con i cimeli del museo di Coverciano. “Speriamo nelle prossime ore, nei prossimi giorni – ha detto Bonaccini – che quello che sembrava impossibile, cioè che dopo quattordici anni di assenza non sarebbe più tornato stabilmente, possa diventare un appuntamento fisso nel calendario”. In questo modo l’Emilia-Romagna sarebbe “l’unica regione a ospitare un Gran Premio di Formula 1, un mondiale di Superbike e un mondiale di MotoGp. L’Emilia-Romagna, del resto, è la regione che porta il nome di una strada”. Per Bonaccini un “traguardo che sarebbe storico e straordinario”.
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Agroalimentare, oltre 6,6 mln da Regione per promuove vini E.Romagna
BOLOGNA (ITALPRESS) – Sono sempre di più i vini emiliano-romagnoli apprezzati sui mercati extra-Ue: dal Lambrusco al Pignoletto, dal Sangiovese all’Albana, dalla Bonarda al Gutturnio, solo per citare alcuni dei più noti. Per sostenere questo importante biglietto da visita del made in Emilia-Romagna nel mondo, la Giunta regionale ha approvato un bando con una dotazione di 6 milioni 614 mila euro indirizzato alle imprese vitivinicole del territorio. Rivolto a imprese singole o associate, il bando rientra nell’ambito del sostegno comunitario (Ocm Vino) e del programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo per la campagna 2021-2022. Li finanzia con contributi che arrivano fino al 50%, progetti per favorire la conoscenza e la penetrazione commerciale sui mercati dei Paesi al di fuori dell’Unione europea delle più famose bottiglie che escono dalle cantine dell’Emilia-Romagna a marchio Docg, Doc o Igt. Il bando consente anche di finanziare progetti multiregionali, che vedono insieme imprese di diverse regioni, a partire da un minino di due partecipanti. A questi progetti sarà destinata una quota di 250mila euro del budget complessivo.
Ogni impresa può presentare fino a due progetti distinti di promozione, purchè si riferiscano a Paesi diversi. L’importo minimo dell’aiuto finanziario pubblico è fissato in 50mila euro per ciascun Paese interessato, importo che sale a 100mila euro se invece il progetto riguarda un solo Paese. Per ciascuna impresa partecipante è stato fissato anche un quantitativo minino di vino imbottigliato/confezionato, che deve essere superiore ai 50 ettolitri. Le domande di aiuto vanno presentate entro il 22 novembre prossimo alle ore 15 tramite posta elettronica certificata al seguente indirizzo: [email protected] .
In alternativa si può inviare raccomandata o consegnare tramite corriere espresso al seguente indirizzo:
Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale Agricoltura, caccia e pesca Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare Viale della Fiera 8 – 40127 Bologna
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Bologna, Merola saluta Consiglio comunale
BOLOGNA (ITALPRESS) – Ultimo intervento in Consiglio comunale a Bologna per il sindaco Virginio Merola. Il mandato sta per scadere (si vota il 3 e 4 ottobre) e oggi Merola in apertura dell’ultimo consiglio ordinario di questo mandato ha rivolto un saluto ai consiglieri e alle consigliere per ringraziarli per “questi anni insieme. Anni di confronto e di rappresentanza dei nostri cittadini, che ci hanno visto su posizioni anche diverse ma sempre con rispetto reciproco”. “Voglio sottolineare – ha detto Merola – il vostro impegno nelle commissioni e in consiglio che si è sviluppato in un contesto storico che ha dovuto fare i conti con notevoli cambiamenti e incertezze spesso imprevedibili, che l’esplosione della pandemia ha sancito in modo inequivocabile”.
“Il Consiglio comunale di Bologna – ha sottolineato Merola – ha continuato a lavorare anche nei mesi difficili dell’inizio della pandemia dando vita a un’efficace modello di organizzazione e in questo modo siamo riusciti a non rallentare la nostra attività”. Merola ha poi ringraziato la presidente del Consiglio, Luisa Guidone, il vicepresidente, Marco Piazza, il Segretario generale, i capigruppo e lo staff del Consiglio “per il lavoro accurato e professionale”. “Auguro i migliori successi a chi di voi si ricandida e a chi non si ricandida suggerisco di vivere la fine del proprio mandato come un nuovo inizio. Buona vita a tutte e tutti e …grazie!”, ha concluso.
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Emilia Romagna, raddoppio prenotazioni vaccino dopo annuncio green pass
BOLOGNA (ITALPRESS) – Dopo l’annuncio del Governo sull’obbligo del pass vaccinale nei luoghi di lavoro dal prossimo 15 ottobre, in Emilia Romagna si registra un netto aumento delle prenotazioni: ieri sono state 8.037, il doppio rispetto alle circa 4mila del giorno precedente. Intanto dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 420.118 casi di positività, 403 in più rispetto a ieri, su un totale di 38.746 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dell’1%. Si registrano cinque decessi: uno in provincia di Piacenza (una donna di 93 anni), due nella provincia di Reggio Emilia (una donna di 69 anni e un uomo di 97 anni); due nella provincia di Modena (entrambi uomini, rispettivamente di 95 e 97 anni). Non si registrano decessi nelle altre province. In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 13.432. Invariato, rispetto a ieri, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (41); 407 quelli negli altri reparti Covid (-4).
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E.Romagna, Centri per l’Impiego diventano di comunità e crescono
BOLOGNA (ITALPRESS) – Consolidare la gestione e lo sviluppo dei servizi dei Centri per l’impiego e di collocamento mirato per le persone con disabilità, investendo sulle competenze del personale, sulle infrastrutture e sull’aggiornamento degli strumenti tecnologici di lavoro, per migliorare i servizi e la qualificazione professionale degli operatori. Sono gli obiettivi del Piano di potenziamento dei Centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro, voluto dalla Regione Emilia-Romagna, che è stato illustrato questa mattina, in video-conferenza stampa nella sede della Regione. Il Piano prevede investimenti complessivi per oltre 76 milioni di euro destinati agli edifici che ospitano gli uffici dei Centri per l’impiego, risorse per i sistemi informativi e per le reti di comunicazione (circa 50 milioni), oltre che un importante investimento per l’incremento degli organici del personale (26,2 milioni). in uscita un nuovo bando per selezionare, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. In Emilia-Romagna ci si prepara così a rispondere alle sfide prossime correlate alle tante opportunità offerte dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza legato alla ripresa post pandemia, e alla gestione delle risorse dei fondi strutturali europei in relazione alla strategia definita con l’S3 approvata dall’Assemblea regionale.
A oggi, sono 260 le persone già assunte e destinate ai Centri per l’Impiego. Rispetto agli obiettivi del Piano di potenziamento, si tratta di oltre il 55% del fabbisogno da coprire. Ma è in uscita un ulteriore bando per selezionare, con prove concorsuali, altre 85 persone, che saranno assunte con contratto di formazione lavoro. Questo porterà la copertura dell’organico in misura pari a circa il 75% delle necessità, nel periodo compreso tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, per poi concludere l’assetto organico nel 2022. Il contratto di formazione lavoro (cfl) è stato scelto perchè permette di reclutare giovani, con un’età massima di 32 anni, in possesso di laurea o diploma di scuola superiore, con durata del corso di studi quinquennale.
Il cfl è un particolare tipo di contratto di lavoro a termine, connesso e coordinato con un progetto formativo che ha come obiettivo quello di far acquisire al lavoratore una specifica professionalità. E a fine contratto, è possibile l’assunzione a tempo indeterminato. Per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti, verranno potenziati i sistemi digitali e informativi che sono la base della infrastruttura operativa dell’Agenzia per il Lavoro. Oggi è operativo un sistema informativo regionale per il lavoro (Sil-ER), che gestisce tutte le attività dei Centri per l’impiego, e che “parla” con i sistemi informativi nazionali.
Il sistema rende disponibile un Portale di servizi rivolto a cittadini e imprese (Lavoro per Te), una app attraverso la quale è possibile avere informazioni e servizi diversi e una piattaforma condivisa (AssistER) con i Comuni e le Asl per la presa in carico delle persone in condizioni di fragilità, il cui utilizzo è stato esteso alla gestione del Reddito di Cittadinanza. Il quadro si completa con una Piattaforma per la gestione e il controllo dei tirocini.
L’obiettivo è quello di stipulare accordi con tutte le 38 amministrazioni comunali sedi dei Centri per l’impiego e di Collocamento mirato prevedendo l’acquisto di nuovi sedi o la ristrutturazione di quelle attuali, con spazi adeguati ai nuovi fabbisogni e interventi di ammodernamento. In particolare, il Piano prevede di realizzare 9 Centri per l’impiego di grandi dimensioni (con un bacino di popolazione servita superiore a 10.000 utenti e almeno 30 operatori), 15 di medie dimensioni (tra 5.000 e 10.000 utenti e numero di operatori compreso tra un minimo di 10 a un massimo di 29 unità) e 14 centri per l’impiego di piccole dimensioni (tra 1.500 e 5.000 utenti e non più di 9 operatori). Sono già stati approvati tre schemi di accordi con comuni che ospitano Cpi di grandi dimensioni (Modena, Bologna e Ravenna), per una spesa impegnata di 6,8 milioni di euro. Entro il 31 dicembre 2021 si stipuleranno altre convenzioni, con i conseguenti impegni di spesa per 14 milioni di euro, arrivando a impegnare circa 2/3 delle risorse programmate per gli interventi di acquisto e ristrutturazione delle sedi. Inoltre, il dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna ha progettato un “layout del Centro per l’impiego tipo” che contiene ipotesi distributive, funzionali, tecnologiche, estetiche, informative, volte a migliorare le sedi adibite a Centri per l’Impiego dell’Emilia-Romagna.
Per dare al personale in servizio nuove competenze, che possano permettere loro di alzare l’asticella della qualità dei servizi erogati, sono già stati avviati importanti interventi formativi di aggiornamento professionale, anche con master universitari, che hanno già coinvolto la quasi totalità dei dipendenti dei Centri. E sarà questa la strada che caratterizzerà, anche per il futuro, l’investimento sul personale, come leva strategica fondamentale per raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti. Dopo l’attuazione del sistema di accreditamento che regola i rapporti con i soggetti privati, oggi ci sono in Emilia-Romagna 30 soggetti in Area 1 (rivolta agli utenti del collocamento ordinario) con 308 sedi, e 53 soggetti in Area 2 (rivolta agli utenti con disabilità e fragili e vulnerabili) con 184 sedi. La rete attiva, che è quindi composta dai centri per l’impiego e dai soggetti privati accreditati, rappresenta l’infrastruttura capace di erogare i servizi che fanno riferimento allo scenario complessivo della ricerca del lavoro.
L’Agenzia sta mettendo a punto un sistema di controllo di gestione che consentirà di avere in tempo reale il quadro della situazione, sia in termini di costi che di servizi erogati, dando la possibilità di intervenire, se sarà necessario, con eventuali correzioni gestionali.
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In Emilia Romagna piano scuola per sicurezza e comfort
BOLOGNA (ITALPRESS) – Aule in grado di garantire agli studenti il giusto comfort climatico e un adeguato ricambio d’aria e dove la luce del sole sia la principale fonte di illuminazione. Ragazze e ragazzi che abbiano sempre modo di guardare fuori per avere un contatto visivo diretto con la natura e insegnanti che non debbano alzare la voce grazie a un’acustica ottimizzata. Edifici che prevedano spazi flessibili e diverse zone di apprendimento e che abbiano un ridotto impatto in termini di CO2 per merito dei materiali naturali e riciclati, dell’efficientamento energetico e dell’uso di energia da fonti rinnovabili. Strutture sicure, accessibili e progettate per coinvolgere la comunità grazie a un uso che va anche oltre l’orario delle lezioni. Da inizio anno l’Emilia-Romagna ha cominciato a immaginare e a lavorare sulla scuola che sarà, con quattro gruppi di lavoro interistituzionale voluti dalla Regione. Dopo questi mesi di lavoro di squadra, incontri e confronti tra Enti locali, Provincie, Ufficio Scolastico Regionale, rappresentanti dei privati e dell’impresa e Terzo settore, il primo risultato del gruppo di lavoro “Architettura Terzo Educatore” – dedicato all’edilizia scolastica e presieduto dall’architetto Mario Cucinella -, è il documento “Spazio all’educazione: linee guida per le scuole della Regione Emilia-Romagna”, realizzato insieme all’architetto e al reparto R&D dello studio MC A – Mario Cucinella Architects.
La presentazione dei contenuti è stata fatta questa mattina in videoconferenza stampa dall’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e dallo stesso architetto Cucinella.
E la scuola del futuro ha le radici già piantate nel presente, perchè a offrire un’opportunità concreta per scuole ben progettate è il piano di investimenti in edilizia scolastica che la Regione ha definito insieme agli Enti locali e in linea con le politiche nazionali, a partire dai finanziamenti del PNRR, non i soli disponibili: sono finanziati quasi mille interventi, in tutte le province, per un valore complessivo, tra finanziamenti e cofinanziamenti, di più di 623 milioni di euro (in allegato la tabella con la suddivisione per territorio). In queste linee guida lo spazio è interpretato come una forma di educazione, in coerenza con la vocazione della scuola, luogo dell’apprendimento per eccezione dove le future generazioni passano buona parte della loro vita: il documento delinea come ambizione ultima degli interventi sul patrimonio scolastico esistente e delle nuove realizzazioni quella di costruire un’idea condivisa di scuola del futuro, che sappia farsi interprete delle esigenze attuali e anticipare quelle all’orizzonte anche in ottica post covid.
E proprio in quest’ottica di condivisione, dopo il mondo dell’architettura e quello delle istituzioni, ora sono chiamati a partecipare i cittadini. Il documento realizzato dal gruppo di lavoro presieduto dall’architetto Cucinella è infatti da oggi online sul sito della Regione https://scuola.regione.emilia-romagna.it/edilizia-scolastica/spazio-educazione insieme a un apposito form attraverso cui chiunque potrà inviare all’assessorato considerazioni e proposte rispetto proprio al report “Spazio all’educazione: linee guida per le scuole dell’Emilia-Romagna”. Perchè l’educazione è uno dei temi oggi emergenti, che richiede, al pari degli altri, una risposta anche da parte del mondo dell’architettura, ma che allo stesso tempo sia il frutto di un pensiero multidisciplinare e colletti vo.
“L’obiettivo di questo lavoro, nato grazie al supporto della Regione e di tutto il gruppo di lavoro, è strategico: consiste nel provare a tracciare delle possibili linee guida per tradurre la qualità dello spazio in strategie operative e fornire strumenti per leggere la bontà e l’adeguatezza di un progetto- sottolinea Mario Cucinella, fondatore MC A – Mario Cucinella Architects-. Vuole essere uno strumento snello e fruibile, capace di parlare un linguaggio comprensibile per tutti coloro che hanno a cuore il tema degli spazi dell’educazione, vera priorità di crescita del nostro paese. Per questo motivo abbiamo dato vita a un documento le cui linee guida si rivolgono a progettisti e amministratori, ma allo stesso tempo anche al corpo docente e agli stessi studenti”.
La pubblicazione sul sito regionale è solo uno dei passaggi del percorso di confronto che vede al centro “Spazio all’educazione: linee guida per le scuole dell’Emilia-Romagna”: il report infatti già a inizio estate era stato presentato e inviato sia alla Conferenza regionale per il sistema formativo che al Tavolo interistituzionale per la scuola aperta, e a fine luglio era stato consegnato al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi durante una sua visita istituzionale in Emilia-Romagna. Ora il documento da una parte proseguirà il suo iter istituzionale con il passaggio in commissione in Assemblea legislativa, in Conferenza regionale e al Tavolo interistituzionale, dall’altra sarà al centro sia di due webinar che di specifici momenti di partecipazione rivolti ai territori.
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Emilia Romagna, prorogato bando da 2,5 mln per imprese montane
BOLOGNA (ITALPRESS) – Due settimane in più. La Giunta regionale ha deciso di prorogare la scadenza del bando che mette a disposizione delle imprese montane – nuove o esistenti – i primi 2,5 milioni di euro per interventi di riqualificazione, ristrutturazione, acquisto e recupero di strutture e spazi produttivi, o per investimenti in macchinari, attrezzature e impianti. Con una corsia privilegiata per quelli che si tradurranno in nuova occupazione. Aperto dal 19 luglio scorso, le domande potranno essere presentate entro il prossimo 1^ ottobre, oltre la data del 17 settembre inizialmente stabilita. Imprese più moderne ed efficienti e imprese che danno lavoro. Il bando si muove su questi due binari e stanzia 2,5 milioni di euro di cui potranno beneficiare le nuove imprese o quelle presenti in un Comune montano dell’Emilia-Romagna. Sono ammessi tutti i comparti produttivi, escluso il settore primario (le aziende agricole usufruiscono di specifici finanziamenti del Programma regionale di sviluppo rurale), ma compreso quello della trasformazione agroalimentare (entro il limite di 15 addetti).
I contributi – a fondo perduto e nella misura del 70% della spesa ammissibile – sono legati a tre tipi di intervento: riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture nelle quali l’imprenditore già svolge la propria attività; acquisto, riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento di edifici e strutture dismesse, nelle quali il beneficiario si impegna a svolgere la propria attività; investimenti in macchinari, attrezzature e relativi impianti. Il contributo complessivo per ciascuna impresa non potrà superare l’importo massimo di 150mila euro, mentre la spesa minima candidata a contributo non dovrà essere inferiore a 25mila euro. Il bando è stato pubblicato sul BUR della Regione del 19 luglio.
Capitolo fondamentale del bando sono le premialità, utilizzate per indirizzare i finanziamenti regionali verso quegli interventi che, per le loro caratteristiche, si ritiene possano avere un impatto più significativo sul territorio.
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