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Bologna, mercato immobiliare più dinamico e prezzi in lieve crescita

ROMA (ITALPRESS) – Il prezzo medio al metro quadro nella città di Bologna è di 3.060 euro, leggermente in crescita rispetto ad un anno fa, quando era di 3.038 euro (+0,7%), e rispetto allo scorso trimestre quando era di 3.035 euro (+0,8%). Ci sono zone come Colli, Borgo Panigale – Aeroporto, Barca, Costa Saragozza, che hanno avuto un incremento maggiore del +6% anno su anno, mentre ci sono altre zone come Centro-Irnerio, Colli San Ruffillo, Mazzini-Fossolo, dove i prezzi medi al metro quadro sono scesi di oltre il -6%. E’ quanto si evince dal report CasaLAB di Casa.it del I trimestre 2021. CasaLAB raccoglie i dati dall’osservatorio privilegiato di Casa.it, che è in grado di fotografare i principali trend del mercato immobiliare analizzando i dati di traffico e degli oltre 3 milioni di annunci pubblicati all’anno, rilevando le preferenze degli utenti e ipotizzando le tendenze sui prezzi nel medio termine.
Le zone più care della città sono Colli con 4.137 euro al mq, Galvani-Santo Stefano con 3.914 euro al mq, Centro-Malpighi con 3.819 euro al mq, Centro-Marconi con 3.746 euro al mq. Quelle più convenienti sono Borgo-Panigale Aeroporto con 2.344 euro al mq, San Donato-Pilastro con 2.345 euro al mq, Corticella con 2.350 euro al mq e Lame-Pescarola con 2.464 euro al mq. Il mercato risulta essere più dinamico di un anno fa con una durata media di pubblicazione degli annunci in calo, con 65 giorni rispetto ai 77 del I trimestre 2020. Le zone più dinamiche sono San Donato Pilastro, che è una delle due zone con il prezzo al mq più basso, con una permanenza media degli annunci di un mese e mezzo, al pari di Saffi, nonostante il suo prezzo medio al mq di 3.245 euro sia maggiore della media della città, e Costa Saragozza con 49 giorni, nonostante un prezzo medio al mq di 3.509 euro, a conferma di un aumento di interesse per tali zone.
A Bologna l’offerta degli annunci di vendita pubblicati su Casa.it è costituita soprattutto dai trilocali, seguiti da quadrilocali e dagli immobili con oltre 5 locali. La domanda di trilocali in città, che rappresenta il 32% del totale, e di quadrilocali, che rappresenta il 27%, è maggiore dell’offerta (trilocali 28% e quadrilocali 23%). La domanda di immobili con oltre 5 locali, monolocali e bilocali è inferiore dell’offerta.
Il mancato incontro di domanda e offerta per i trilocali è più accentuato nelle zone Irnerio, Saffi, Costa Saragozza, dove la domanda è molto più alta dell’offerta; per i quadrilocali nelle zone Marconi, Galvani-Santo Stefano, Santa Viola.
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Bologna, al via contributi per affitti: approvate 2.400 domande

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Comune di Bologna inizia a erogare il contributo a sostegno dell’affitto: sono state pubblicate sulla rete civica le prime due graduatorie provvisorie composte da circa 2.400 cittadini le cui domande sono state valutate e ammesse e che riceveranno contributi per 3 milioni di euro in tutto. L’erogazione sarà progressiva e inizierà da lunedì 14 giugno 2021. Il sostegno è possibile grazie alle risorse del Comune provenienti dall’avanzo del bilancio 2020, circa 3,4 milioni di euro, che si aggiungono ai 2,1 milioni di euro che la Regione Emilia-Romagna ha assegnato a Bologna per il bando, che dunque può contare su un fondo complessivo di 5,5 milioni di euro. In tutto le domande arrivate al Comune a chiusura del bando (8 aprile 2021) sono circa 10.000. Finora sono state valutate circa 3.000 domande, 2.400 delle quali sono state valutate positivamente. Per accelerare le procedure, l’Amministrazione comunale ha deciso di iniziare a erogare il contributo che spetta a questo primo gruppo di circa 2.400 istanze già ammesse, in ordine di priorità per posizione di graduatoria provvisoria. Entro agosto si concluderà la valutazione di tutte le altre domande, verrà pubblicata la graduatoria definitiva e verranno erogati i restanti contributi fino a esaurimento delle risorse disponibili. L’avvio delle erogazioni è “una notizia importante che va incontro a un bisogno concreto di tante famiglie e singoli – afferma il sindaco Virginio Merola – per questo ho voluto che una parte significativa del nostro avanzo di bilancio venisse destinata ad affiancare le risorse che la Regione ci ha assegnato”.
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Strage Bologna, un murale per ricordare vittime alla stazione di Classe

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un murale alla stazione di Classe per ricordare le vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980. L’opera è stata realizzata dall’artista Dissenso Cognitivo e sarà inaugurata giovedì 10 giugno alle ore 11 alla presenza del sindaco di Ravenna Michele de Pascale e della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Emma Petitti. Presenti anche rappresentanti dell’associazione Serendippo, dell’associazione familiari delle vittime, di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), insieme alle famiglie Ceci e Marino (le due vittime ravennati della strage). Il murale, infatti, è dedicato in particolare ai ravennati Antonella Ceci e Leo Luca Marino. Antonella Ceci aveva 19 anni nell’estate del 1980, aveva appena conseguito il diploma di perito chimico industriale con ottimi voti e aveva inviato il suo curriculum allo zuccherificio di Classe, ricevendo un’offerta di lavoro. Leo Luca Marino aveva 24 anni ed era arrivato a Ravenna dalla Sicilia, era un esperto carpentiere assunto dalla Cmc, di cui divenne socio. Si sarebbero sposati a breve e quel sabato erano a Bologna per accogliere le sorelle di lui, Angelina di 23 anni e Domenica di 26, che venivano a conoscere Antonella.
Per realizzare l’opera, l’artista Dissenso Cognitivo ha rielaborato 79 immagini originali attraverso l’intelligenza artificiale. “L’intelligenza artificiale capisce e costruisce le immagini secondo un modello proprio su cui non ho alcun controllo estetico o progettuale e il risultato non è figurativo”, ha spiegato l’artista. “Ho deciso di affidare la costruzione del bozzetto alla IA perchè ho pensato che a distanza di anni non abbiamo ancora ottenuto la ‘distanza emotivà necessaria a capire un evento del genere. Questa distanza l’avremmo ottenuta se ci fosse stata una chiarezza giuridica e politica sulla strage, mentre rimane solo dolore e rabbia.”
L’iniziativa nasce per commemorare il 40esimo anniversario dell’attentato da un’idea dell’associazione Serendippo in collaborazione con Associazione familiari vittime della strage del 2 Agosto 1980, Assemblea legislativa regionale, Comune di Ravenna, Rete Ferroviaria Italiana, Fondazione Rusconi e Tper.
La realizzazione dell’opera di Ravenna segue quella di altri cinque murales a Bologna, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Modena (per mano, rispettivamente, di Collettivo FX, Alessandro Canu, PsikoPlanet, Guerrilla spam e Zamoc) sempre dedicati alle vittime della strage e promossi nell’ambito del progetto “Lost&found 1980-2020. Memorie private e collettive 40 anni dopo”: un percorso di arte pubblica sull’attentato del 2 agosto che attraversa strade e piazze con le opere di giovani artisti, tutti nati dopo il 1980, e che punta a realizzare un murale in ogni provincia dell’Emilia-Romagna.
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Lavoro, Regione E.Romagna firma protocollo con ministro Orlando

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Un impegno operativo, non solo un protocollo”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, definisce il Protocollo d’intesa firmato oggi a Bologna, nella sede della Regione, dal ministro Andrea Orlando e dal presidente Stefano Bonaccini, per formare nuove competenze e accompagnare le persone verso un’occupazione stabile, soprattutto i giovani e le donne, in particolare nei settori dei Big Data, del supercalcolo – High Performance Computing – e della transizione ecologica. L’ecosistema dell’innovazione dell’Emilia-Romagna comprende 10 Tecnopoli della ricerca, con 20 sedi territoriali, 84 laboratori della Rete Alta Tecnologia, incubatori e fab-lab. Oltre al Tecnopolo di Bologna, pochi giorni fa visitato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, dove troveranno sede le principali istituzioni scientifiche nazionali e internazionali, soggetti impegnati nel campo della ricerca, dell’innovazione tecnologica e di filiera. Ma soprattutto, al Tecnopolo verranno installati supercomputer che porteranno ad avere qui il 20% della capacità di supercalcolo europea e l’80% di quella italiana.
A cominciare dal Data Centre del Centro Europeo per le Previsioni Metereologiche a Medio Termine, il cui trasloco da Reading, in Gran Bretagna, è prossimo, e Leonardo, la macchina europea High Performance Computing nell’ambito della EuroHPC-Joint Undertaking Europea. “Questa firma – aggiunge Colla – non è solo per dire abbiamo fatto un protocollo, ma è un impegno per la Regione ed il Ministero ad accompagnarci.per accompagnarci nell’innovazione dei saperi”. Il Protocollo di intesa, infatti, ha lo scopo di sperimentare la creazione di sistemi di conoscenza per anticipare la domanda e la programmazione dell’offerta di competenze, ideando nuovi strumenti con particolare attenzione ai fabbisogni espressi dai settori produttivi ad elevata specializzazione. L’accordo coinvolge direttamente Anpal, l’Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro, e l’Agenzia regionale per il lavoro, oltre che gli attori della Rete attiva regionale per il lavoro e i soggetti dell’ecosistema regionale dell’innovazione dell’Emilia-Romagna.
Il presidente Bonaccini, che ha ringraziato il ministro Orlando “per aver scelto di firmare qui un protocollo che spero possa essere esteso ad altre esperienze nei vari territori del Paese”, sottolinea “questa stretta collaborazione tra Ministero, Anpal e Centri per l’impiego e Regione perchè abbiamo detto che vogliamo ripartire recuperando tutti i posti di lavoro perduti”. “Vogliamo contribuire – aggiunge Bonaccini – a garantire che per chiunque ci sia lavoro e sappiamo che su giovani e donne, in particolare, va fatto un lavoro mirato e soprattutto sappiamo che ci sono nuovi settori produttivi ad elevata specializzazione che hanno bisogno di particolare formazione”.
“Se non c’è formazione che accompagna la transizione, il lavoro non è detto che ci sarà”, osserva il ministro Orlando sottolineando che l’accordo “riguarda un tema che può avere implicazioni positive molto di più di quello che riusciamo a cogliere”. Orlando, poi, loda anche il ‘modello Emilià. “Credo – spiega – che il modello che si è scelto in Emilia-Romagna sia utile per l’Italia. In questo caso non c’è nessun velo ideologico, come si potrebbe immaginare. La cosa è molto semplice e concreta ed è il portato di una scelta fatta a suo tempo dal presidente Bonaccini. Qui abbiamo una intensità di dialogo sociale che è buona per l’oggi e fondamentale per il domani”.
L’accordo siglato oggi con il Ministero si inserisce nel percorso tracciato dal Patto per il Lavoro e il Clima, sottoscritto dalla Regione a dicembre 2020 con enti locali, organizzazioni sindacali e datoriali, atenei, associazioni ambientaliste, enti del Terzo settore, professioni, Camere di Commercio e Associazione Bancaria Italiana, con l’obiettivo di condividere il progetto di rilancio e sviluppo dell’Emilia-Romagna fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale, per generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze, aumentare il livello delle competenze investendo in educazione, istruzione, formazione, ricerca e cultura. Dopo la firma del Protocollo d’intesa, nel pomeriggio, insieme al presidente Bonaccini, il ministro Orlando partecipa alla riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima nella Sala ’20 Maggiò della Terza Torre, in Regione, presenti la vicepresidente della Giunta regionale, Elly Schlein, l’assessore regionale alle Attività produttive, formazione e lavoro, Vincenzo Colla, i componenti il Patto, alcuni in presenza alcuni collegati da remoto. In mattinata, il ministro Orlando e il presidente Bonaccini hanno visitato gli stabilimenti della Marchesini Group, a Pianoro, in provincia di Bologna, e quello all’ex BredaMenariniBus, a Bologna, di Industria Italiana Autobus.
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Emilia Romagna, restaurati i Giardini Ducali di Sassuolo

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un parco che rievoca il disegno barocco originario e che si apre alla cittadinanza e alle esigenze del nostro tempo. E’ l’idea che ha guidato il restauro dei Giardini Ducali a Sassuolo, in provincia di Modena, uno storico spazio verde, noto anche come “Piazza delle Guglie”, che fa da cerniera tra il parterre con fontana prospiciente la facciata meridionale del Palazzo Ducale (residenza di caccia della Casata Este fin dal XV secolo) e l’ampia area verde un tempo parte del parco ducale (in passato riserva di caccia) e oggi parco pubblico. L’intervento è stato completato dopo circa dieci mesi di lavori, con il coordinamento del Comune di Sassuolo, per un importo di circa 410mila euro. Rientra nel progetto complessivo di restauro della facciata sud del Palazzo Ducale, finanziato dal ministero per i Beni culturali con i fondi nazionali di sviluppo e coesione (Fsc) per 3,5 milioni di euro. Questa mattina, all’inaugurazione, insieme al sindaco di Sassuolo, Gian Francesco Menani, e altre autorità, è intervenuto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Un bellissimo progetto di recupero, un luogo di grande suggestione, che restituisce centralità al Palazzo Ducale nell’ambito della vita cittadina, riacquistando il rapporto con l’ambiente naturale e il paesaggio originario – sottolinea Bonaccini – Il recupero degli spazi verdi nelle nostre città, l’opera di ricucitura nelle aree urbane secondo i valori e la cultura della comunità locali rappresentano un elemento fondamentale nella valorizzazione dei nostri territori. Abbiamo alle spalle un periodo durissimo, ma finalmente, grazie alla campagna vaccinale che sta dando importanti risultati, cominciamo a vedere la luce. E cultura e ambiente devono essere fra i pilastri della ripartenza”. Il Palazzo Ducale di Sassuolo è una delle più importanti residenze barocche dell’Italia settentrionale e con la Galleria Estense di Modena e la Pinacoteca di Ferrara fa parte del complesso museale delle Gallerie Estensi.
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Covid, in Emilia Romagna 150 nuovi positivi e 5 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 384.514 casi di positività, 150 in più rispetto a ieri, su un totale di 19.498 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.783.145 dosi; sul totale, 1.023.010 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 41 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 62 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 86 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 37,3 anni.
Sui 41 asintomatici, 33 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 3 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 2 con gli screening sierologici, 1 tramite i test pre-ricovero. Per 2 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 40 nuovi casi e Modena con 36; poi Forlì (15), Reggio Emilia (12), Rimini (11), Ravenna e Cesena (entrambe 10); seguono Parma e Ferrara (entrambe 5), quindiPiacenza (3) e, sempre con 3 nuovi casi, il Circondario Imolese.
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.620 tamponi molecolari, per un totale di 4.803.703. A questi si aggiungono anche 9.878 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.118 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 359.102.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 12.214 (-973 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 11.688 (-938), il 95,7% del totale dei casi attivi.
Si registrano cinque nuovi decessi: 1 a Parma (un uomo di 90 anni), 3 a Bologna (una donna di 87 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Imola, e altre due donne di 89 e 96 anni), 1 a Ferrara (un uomo di 59 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.198. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 78 (-10 rispetto a ieri), 448 quelli negli altri reparti Covid (-25). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 4 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 6 a Parma (-1), 9 a Reggio Emilia (invariato), 16 a Modena (-1), 26 a Bologna (-6), 3 a Imola (invariato), 4 a Ferrara (-1), 1 a Ravenna (invariato), 1 a Forlì (invariato), 3 a Cesena (invariato) e 5 a Rimini (-1).
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Figliuolo “In Emilia Romagna un piano vaccini encomiabile”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Questa è una Regione che sta svolgendo il piano vaccinale davvero in maniera encomiabile. Qualcuno ora dice: ‘Eh ma ieri abbiamo visto quelle immaginì. Credo che qualcuno abbia anche chiesto scusa, però prendiamo sempre un pò il positivo. C’è stata una grandissima risposta”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza, generale Francesco Figliuolo, inaugurando l’hub vaccinale al centro congressi Unipol di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, in merito al caos registrato ieri a Bologna per il primo open day vaccinale. “Questa Regione – ha aggiunto – ha un senso civico elevatissimo, giovani che hanno aspettato tutta la notte per attendere il vaccino perchè si capisce che poi il vaccino ci dà la libertà. Questa confidenza nella scienza è quello che ho sempre chiesto. Prendiamo gli aspetti positivi”.
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Innovazione, Draghi in visita al Tecnopolo di Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, accompagnato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha visitato a Bologna gli spazi del Tecnopolo, dove negli oltre 120mila metri quadri di superficie dell’ex Manifattura Tabacchi si sta costruendo un hub nazionale ed europeo su nuove tecnologie, Big data, climatologia e Human Development. In parte degli spazi, progettati negli anni Cinquanta del Novecento dall’architetto Pier Luigi Nervi, i lavori di ristrutturazione sono già stati completati, a partire da quelli destinati a essere la nuova sede del Data Centre del Centro meteo europeo (ECMMWF), che da Reading, in Gran Bretagna, arriva in Italia dopo la Brexit. L’installazione inizierà tra 3 settimane ed impiegherà circa 4 mesi per essere completata. In due anni, 730 giorni, nonostante i rallentamenti e le difficoltà subentrate a causa dall’epidemia Covid, il cantiere non si è mai fermato e nei grandi capannoni – nuovi e all’avanguardia – all’ingresso del Tecnopolo, entro il mese di giugno inizierà l’installazione delle enormi macchine che costituiscono i due High Performance Computing (HPC) del Data Centre, fra i più potenti al mondo. Ad accogliere il presidente Draghi al Tecnopolo, oltre al presidente Bonaccini, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il prefetto Francesca Ferrandino, la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, gli assessori regionali Vincenzo Colla e Paola Salomoni. “Qui sta nascendo una vera e propria città della scienza al servizio dell’uomo- afferma il presidente Bonaccini-. Il Tecnopolo di Bologna è il luogo dove potrà emergere il potenziale del Paese”.
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