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Covid, prefettura Bologna promuove campagna informativa rivolta ai giovani

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Al via a Bologna la campagna informativa, promossa dalla prefettura e rivolta soprattutto ai giovani, sull’importanza del rispetto delle principali misure di condotta individuale e collettiva per la prevenzione del contagio da Covid-19.
Nel momento di generale ripresa delle attività economiche e sociali e della mobilità, per assicurare che tutto avvenga nel rispetto delle necessarie regole di prevenzione sanitaria, è stato realizzato uno spot che, utilizzando come testimonial quattro giocatori simbolo delle squadre di basket cittadine, Virtus e Fortitudo, richiama l’attenzione dei ragazzi su quei comportamenti che possono mettere in pericolo la salute pubblica. I giocatori nel video sono impegnati in allenamenti che mostrano come solo con il contributo di tutti, come in una squadra, è possibile tornare a stare insieme in sicurezza e a riabbracciarsi.
L’iniziativa è frutto della collaborazione istituzionale tra prefettura, comune di Bologna, ufficio scolastico Regionale e università degli Studi di Bologna, in partnership con le società sportive Fortitudo Pallacanestro Bologna 103 e Segafredo Virtus Pallacanestro Bologna. Un impegno comune anche per dare un segnale di fiducia alla cittàdinanza felsinea e non solo nella fase delicata della ripresa e di conseguente superamento delle restrizioni alla vita economica e personale.
L’articolazione del messaggio è stato curato da docenti dei dipartimenti di Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bologna. L’Ufficio scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e il comune di Bologna hanno contribuito nella realizzazione tecnica e montaggio delle riprese.
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E.Romagna, a Medolla un monumento in ricordo vittime Sisma 2012

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Impossibile rimarginare completamente la ferita di quanto successo col terremoto. Il primo pensiero va a chi nove anni fa perse la vita, anche mentre era al lavoro, e a tutti quanti hanno sofferto. Oggi, con questo monumento dedicato alle vittime del sisma si fissa, unendo idealmente tutti i territori colpiti, un segno indelebile a memoria sia della tremenda tragedia accaduta sia della caparbia, straordinaria ed esemplare capacità della nostra terra di rialzarsi, più forte di prima. Di donne e uomini che vivono, lavorano, fanno impresa, studiano, si impegnano in tantissime attività nelle zone colpite. Qui ogni giorno si rinnova la memoria, ma anche la forza, la tenacia, la solidarietà di chi si è rialzato”. Così il presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, che questa mattina a Medolla, nel Modenese, è intervenuto all’inaugurazione del monumento dedicato a tutte le vittime del sisma del 2012, nel nono anniversario della seconda scossa del 29 maggio.
Una scultura in bronzo intitolata “Riconciliazione”, realizzata su progetto di Lisa Buffagni, ex studentessa dell’Istituto d’arte ‘Venturì di Modena. Il monumento, inizialmente pensato per onorare la memoria dei lavoratori caduti all’Haemotronic di Medolla, poi divenuto a ricordo di tutte le vittime del sisma 2012, è stato posizionato nel giardino a fianco del Teatro Facchini, recuperato anch’esso dopo i danni del terremoto e inaugurato nel 2018. Contestualmente, con il teatro fu riqualificata anche l’area a fianco, sede di una vecchia pista di pattinaggio dismessa, trasformandola in giardino, con ora al centro il monumento.
Nel pomeriggio, Bonaccini sarà a Concordia sulla Secchia (Mo) per l’intitolazione a Gina Borellini – partigiana e prima donna modenese ad essere eletta nel 1948 in Parlamento – della piazza che sorge nello spazio che raccoglieva le macerie degli edifici devastati dal sisma del 2012.
Il costo complessivo dell’intervento di riqualificazione dell’area, quasi 1,5 milioni di euro, è stato finanziato principalmente dalla Regione con 1 milione e 250 mila euro, risorse del Programma speciale d’area “Rigenerazione e rivitalizzazione dei centri storici colpiti dal sisma. Attuazione dei piani organici”, e dal Comune di Concordia.
“La piazza è il cuore del paese, il centro vitale della comunità, sul quale si affacciano edifici e negozi di un centro storico. Per questo- sottolinea il presidente- nella ricostruzione post sisma abbiamo puntato a recuperare spazi, o realizzarne dei nuovi, più belli, sicuri e fruibili per tutti i cittadini. Proprio sulla rivitalizzazione dei centri storici abbiamo investito 57 milioni di risorse regionali per sostenere i progetti di commercianti, artigiani, botteghe, imprese di servizi e professionisti per nuove aperture o la riqualificazione delle loro attività: oltre 1.100 gli interventi finanziati.
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E.Romagna, presidente Bonaccini incontra Ambasciatore d’Austria Kickert

BOLOGNA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha incontrato per la prima volta oggi l’ambasciatore d’Austria Jan Kickert, dopo il suo accreditamento a Milano avvenuto lo scorso anno. Al centro del colloquio via web, al quale hanno partecipato anche il Console generale d’Austria a Milano Clemens Mantl e la Console onoraria d’Austria a Bologna, Elena Longobardi, la volontà condivisa del rafforzamento delle relazioni e dei rapporti di collaborazione soprattutto in ambito turistico ed economico. L’Austria- ha ricordato il presidente Bonaccini- è uno dei Paesi europei su cui insiste la promozione turistica della Regione, attraverso “call to action” sostenute anche da servizi di collegamento aereo. Inoltre èprevista una campagna in partnership con le ferrovie tedesche, che operano un servizio di collegamento diretto da Monaco, via Innsbruck a Bologna. Nell’incontro si è parlato anche della situazione sanitaria, in fase di rapida positiva evoluzione, delle previsioni definite confortanti rispetto al rilancio dell’economia dopo il Covid-19 e della transizione ecologica e digitale, che vede l’Emilia-Romagna protagonista in Italia.
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Il 7 giugno riapertura in sicurezza dei centri estivi in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna si conferma per il prossimo 7 giugno la riapertura dei Centri estivi. Già annunciato nelle scorse settimane, il via libera ufficiale all’inizio delle attività, contenuto in una nuova ordinanza della Regione, arriva a seguito dell’approvazione da parte del Governo delle Linee guida nazionali, allegate all’ordinanza dei ministri della Salute e delle Pari opportunità firmata il 21 maggio scorso. Si tratta dell’ultimo passaggio formale necessario per la ripresa delle attività estive per bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni di età. Viale Aldo Moro, infatti, aveva già provveduto ad aggiornare e condividere con il tavolo regionale, composto da enti locali, enti gestori, coordinamenti pedagogici territoriali, organizzazioni sindacali e sanità regionale, il Protocollo regionale per i centri estivi nelle strutture, che ora andrà ad integrare le Linee guida nazionali.
“Abbiamo lavorato tutti insieme per conciliare il diritto all’educazione e alla socialità di bambine e bambini che hanno sofferto molto le misure restrittive, con la massima tutela della sicurezza loro, delle loro famiglie e del personale che lavora nei Centri estivi- sottolinea la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein-. E ora che anche le Linee guida nazionali sono state emanate, tutto è pronto per ripartire con un servizio fondamentale per i bisogni dei più giovani e per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le famiglie”.
Le norme regionali riguardano i requisiti di accessibilità, i requisiti per il personale e per i volontari e la formazione sulle misure anti-Covid, le modalità di svolgimento in sicurezza delle attività e dei giochi, le misure precauzionali da rispettare per prevenire la diffusione del virus, le regole per l’accompagnamento e il ritiro degli iscritti, le procedure da seguire in presenza di casi positivi sospetti. Alla base del Protocollo regionale ci sono sempre il distanziamento e l’uso delle mascherine e dei dispositivi di protezione per il personale, attività da svolgere il più possibile all’aperto, pulizia e sanificazione delle superfici e degli oggetti, oltre all’aerazione costante degli ambienti in caso di permanenza in spazi chiusi.
Tra gli altri provvedimenti indicati per garantire la sicurezza a bambini, ragazzi ed educatori, losvolgimento delle attività in gruppi stabili di massimo 25 iscritti con adeguati rapporti numerici tra educatori e bambini/ragazzi. Ladisponibilità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate, attenzione ai contatti, pulizia e disinfezione dei materiali e areazione costante degli ambienti. Attenzione particolare all’inclusione di bambini con disabilità o in condizioni di fragilità o vulnerabilità; accompagnamenti ed entrate scaglionati.
Confermati per il quarto anno consecutivo i contributi della Regione alle famiglie per sostenere i costi delle rette di frequenza: 6 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo e assegnati a Comuni ed Unioni per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, in un anno che, per le famiglie e le donne soprattutto, ha comportato su questo fronte grandi disagi e sacrifici.
Il contributo massimo sarà di 336 euro a figlio, a copertura totale o parziale in funzione del costo effettivo di iscrizione e potrà permettere la partecipazione a Centri estivi anche diversi, e per settimane anche non consecutive; unico vincolo è l’importo massimo riconosciuto per ciascuna settimana di 112 euro. Requisito economico necessario per beneficiare del sostegno, riservato alle famiglie (anche affidatarie) composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e residenti in Emilia-Romagna: un Isee entro i 35mila euro, rispetto ai 28mila dell’anno scorso. Dunque, un allargamento della platea dei beneficiari.
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Coronavirus, in Emilia Romagna 315 positivi e 7 nuovi decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 382.387 casi di positività, 315 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.208 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,1%: un valore peraltro non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni e le persone dai 55 anni in su.In Emilia-Romagna, inoltre, anche i 40-49enni, cioè i nati dal 1972 al 1981 compresi, possono registrarsi on line per la somministrazione del vaccino anti Covid collegandosi al sito internet della Regione http://salute.regione.emilia-romagna.it/candidature-vaccinazione lo stesso disponibile per la classe d’età 50-54 (i nati dal 1967 al 1971 compresi).
Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Alle ore 12 sono state somministrate complessivamente 2.399.502 dosi; sul totale, 825.439 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 115 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 153 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 176 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 36,4 anni.
Sui 115 asintomatici, 85 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 10 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 4 con gli screening sierologici e 7 con i test pre-ricovero. Per 9 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 62 nuovi casi, seguita da Parma (58) e Bologna (57). Poi Reggio Emilia (31) e Rimini (29); quindi Ferrara e Ravenna (entrambe con 17 nuovi casi), Cesena (16), Piacenza (12). Infine, Forlì (9) il Circondario Imolese (7).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 6.894 tamponi molecolari, per un totale di 4.701.390. A questi si aggiungono anche 3.314 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 868 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 350.713.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 18.521 (-560 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 17.635 (-558), il 95,2% del totale dei casi attivi. Purtroppo, si registrano 7 nuovi decessi, di cui 3 a Bologna (una donna di 63 anni e 2 uomini, di 66 e 97 anni), 2 in provincia di Ferrara (entrambe donne, di 74 e 82 anni), uno aRavenna (una donna di 87 anni) e uno a Rimini (un uomo di 85 anni). Nessun decesso a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Forlì-Cesena. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.153.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 123 (+1 rispetto a ieri), 763 quelli negli altri reparti Covid (-3). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 7 a Piacenza (invariato), 11 a Parma (invariato), 16 a Reggio Emilia (invariato), 19 a Modena (invariato), 36 a Bologna (+1), 6 a Imola (invariato), 8 a Ferrara (invariato), 4 a Ravenna (+1), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 10 a Rimini (-1).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.463 a Piacenza (+12 rispetto a ieri, di cui 7 sintomatici), 27.938 a Parma (+58, di cui 27 sintomatici), 46.563 a Reggio Emilia (+31, di cui 27 sintomatici), 65.079 a Modena (+62, di cui 44 sintomatici), 81.627 a Bologna (+57, di cui 38 sintomatici), 12.546 casi a Imola (+7, di cui 4 sintomatici), 23.044 a Ferrara (+17, di cui 10 sintomatici), 30.177 a Ravenna (+17, di cui 8 sintomatici), 16.755 a Forlì (+9, di cui 6 sintomatici), 19.287 a Cesena (+16, di cui 13 sintomatici) e 35.908 a Rimini (+29, di cui 16 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni precedenti, è stato eliminato un caso, positivo a test antigenico ma non confermato dal tampone molecolare.
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Dal 7/6 campagna vaccinazione per operatori turismo in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Vacanze Covid free in Emilia-Romagna, con gli operatori delle strutture ricettive vaccinati contro il virus, dalle spiagge all’Appennino, passando per le città d’arte e ogni altro luogo o itinerario. Infatti, a partire dal prossimo 7 giugno inizieranno le somministrazioni per tutti i lavoratori che lo vorranno degli stabilimenti balneari e termali, degli alberghi, di campeggi e villaggi turistici, marina resort e parchi tematici. Verranno vaccinati negli hub e nelle strutture delle aziende sanitarie regionali presenti nel territorio, in ogni provincia da Piacenza a Rimini. Saranno chiamati direttamente dalle stesse aziende secondo modalità che entro la prossima settimana verranno definite dalla Regione d’intesa con le associazioni di categoria del comparto turistico.
L’obiettivo è quello di essere pronti alla stagione turistica estiva per accogliere e garantire soggiorni in sicurezza ai turisti italiani e stranieri che sceglieranno l’Emilia-Romagna per le loro vacanze. Un’operazione, quella vaccinale per gli operatori del settore, che riguarda una platea complessiva di oltre 40mila persone che, dal 7 giugno, verranno convocati negli hub vaccinali per la profilassi anti-Covid.
La Regione e le associazioni di categoria del settore sono già al lavoro sulla convenzione che indicherà in modo puntuale tutti i dettagli del piano vaccinale per chi lavora nelle oltre 6mila strutture ricettive dell’Emilia-Romagna (dati Unioncamere Emilia-Romagna relativi al primo trimestre 2021).
“Oggi è una giornata molto importante per la nostra regione, grazie a una misura adottata qui per la prima volta nel Paese- afferma Corsini-. Possiamo finalmente parlare di vera ripartenza del turismo. Un comparto fondamentale per il territorio non solo dal punto di vista economico, il settore contribuisce con il 12% al Pil regionale, ma anche perchè con questa operazione iniziamo a vedere davvero la luce dopo un anno e mezzo di emergenza sanitaria. Grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria- prosegue l’assessore-, possiamo candidarci a regione covid free per tutte le mete e tutte le tasche, assicurando a chi vorrà trascorrere le vacanze da noi ospitalità, accoglienza e massima sicurezza. Un risultato non scontato, merito della campagna vaccinale regionale che procede a ritmo sempre più spedito e della disponibilità dei lavoratori e degli operatori dell’industria turistica emiliano-romagnola. Prenotate quindi da noi vi aspettano 110 chilometri di spiaggia, oltre 500 musei, più di 200 teatri, 100 chilometri di portici, piazze, per un patrimonio di bellezza vastissimo”. “Con la stagione turistica alle porte è necessario mettere in sicurezza i lavoratori di questo comparto- aggiunge Donini-, per sottrarre dal rischio del contagio, coloro che sostengono, con il lavoro quotidiano il comparto turistico. La previsione di un grandissimo afflusso di turisti nelle nostre località di vacanza, infatti, richiede la massima attenzione in termini di prevenzione.
La vaccinazione, in questa prospettiva, è certamente lo strumento principale per assicurare a tutti, turisti e lavoratori del comparto, di poter trascorrere il periodo estivo in sicurezza”.
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In Emilia Romagna piattaforma per rilanciare tessile e calzaturiero

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Entro il prossimo mese di giugno insedieremo un tavolo sul fashion regionale con tutti gli interlocutori del sistema della moda emiliano-romagnola. L’obiettivo quello di realizzare una piattaforma per rilanciare i settori del tessile e del calzaturiero puntando su ricerca e sviluppo”. Lo ha annunciato a Bologna l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, nella sede della Fondazione Fashion Research Italy dove ha visitato, insieme al fondatore della Fondazione stessa, Alberto Masotti, lo spazio espositivo e i caveau dove sono conservati disegni tessili e libri campionario che coprono un periodo storico che va dai primi dell’800 ai primi decenni degli anni 2000: non solo Made in Italy ma anche pezzi provenienti dal mercato antiquario di Paesi esteri, fra cui il Giappone e la Cina. Il comparto moda in regione oggi conta più di 7.700 imprese per la parte manifatturiera con circa 38 mila addetti, un export di 7,7 miliardi di euro, il 21% delle esportazioni nazionali. E se alla parte manufatturiera si aggiunge la componente terziaria legata alla filiera della moda – con più di 25 mila imprese che impiegano quasi 50 mila addetti – il fashion made in Emilia-Romagna raggiunge quasi 33 mila imprese e 87 mila addetti.
Per tracciare la strategia, con la Regione siederanno attorno al tavolo Confindustria, Cna, Confartigianato, Organizzazioni sindacali, Università, Unioncamere Emilia-Romagna, Carpi Fashion System, distretto di San Mauro Pascoli con il Cercal, le Istituzioni e la stessa Fondazione Fashion Research Italy.
“Dobbiamo avere chiara la fotografia della situazione attuale del comparto moda dell’Emilia-Romagna. Così- ha sottolineato Colla- possiamo capire quale direzione vogliamo dare al settore, alla luce della forte spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. Di fronte al grande cambiamento non vogliamo limitarci a gestire le crisi, ma avere una visione di futuro nel segno della sostenibilità, delle competenze, dell’internazionalizzazione, dell’innovazione tecnologica e dei materiali, del design. Dal Pnrr e dall’Europa arriveranno ricorse ingenti per ricerca, sostenibilità e digitale. Le vogliamo indirizzare anche nel mondo del fashion per rilanciare il settore dopo la pandemia, puntando sempre di più sulla qualità, oltre che sulla creatività ed esclusività del prodotto Made in Italy”. E proprio Fondazione Fashion Research Italy in autunno lancerà “Punto sostenibilità 4.0: ricerca, formazione e innovazione per la svolta sostenibile e digital delle imprese artigiane di moda”, un progetto del valore di 195 mila euro che la Regione ha finanziato con un contributo di 101 mila. Uno strumento di supporto concreto alle realtà di tutte le dimensioni che hanno sposato o che stanno intraprendendo un percorso di conversione dei loro processi in ottica sostenibile che FFRI si propone di affiancare grazie alla consultazione di materiali e accessori tessili con caratteristiche di sostenibilità, provenienti dal catalogo dei fornitori italiani più impegnati in ambito green, alla guida di consulenti esperti e all’aggiornamento delle risorse da dedicare a questo asset.
“Lo abbiamo chiamato ‘Punto Sostenibilità’ perchè speriamo possa diventare un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano fare chiarezza su cosa si intenda oggi quando si parla di sostenibilità nel mondo moda, comprendendone le opportunità”, ha commentato Masotti. “Il rispetto dell’ambiente e dei lavoratori e la spinta all’innovazione sono, insieme alla valorizzazione dell’heritage, le chiavi per guardare al futuro del sistema moda, che da quest’anno funesto deve cogliere un grande insegnamento: l’importanza della collaborazione e della condivisione di saperi e servizi per far fronte comune nell’affrontare nuove sfide” conclude, anticipando a Colla di aver studiato un progetto da condividere per una piattaforma marketplace digitale che unisca le manifatture della moda e le aiuti a raggiungere i mercati esteri che con forza sempre maggiore chiedono un prodotto Made in Italy di eccellenza.
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Cultura pace e diritti umani, dalla Regione Emilia Romagna 180 mila euro

BOLOGNA (ITALPRESS) – Iniziative culturali, educative e di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza per accrescere la consapevolezza su pace, intercultura, diritti, dialogo interreligioso e cittadinanza globale. La Regione mette a disposizione, con un bando, 180mila euro per progetti di Enti e associazioni con sede in Emilia-Romagna.
“Rimettere al centro dell’agenda politica il tema pace e dei diritti umani- afferma l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-, è oggi più che mai attuale, come ci ricordano quotidianamente i conflitti e le guerre che affliggono il mondo, non ultimo quanto sta avvenendo nei territori palestinesi. Sostenendo queste iniziative vogliamo evidenziare come la pace si costruisca anche grazie ad azioni quotidiane e politiche locali, sostenendo un processo culturale, educativo e di consapevolezza su questi temi. Come l’Unesco ci ricorda, le guerre iniziano infatti nelle menti degli uomini”.
“E’ per questo- conclude l’assessore – che abbiamo accelerato l’uscita del bando, prima della definizione del nuovo documento di indirizzo previsto dalla Legge, perchè riteniamo importante sostenere progetti di qualità che possano essere realizzati già entro l’anno”.
Gli interventi, stanziati dalla Giunta nell’ambito della legge regionale “per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”, sono in coerenza col Patto per il lavoro e per il Clima e la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile.
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