Emilia Romagna

Al via a Forlì il corso di laurea magistrale in ingegneria nautica

BOLOGNA (ITALPRESS) – Ideare, progettare e costruire imbarcazioni sportive e di pregio utilizzando materiali e tecnologie innovative.
Al via già dal prossimo anno accademico (2024-2025) nel Campus di Forlì dell’Università di Bologna il corso di laurea magistrale in Ingegneria nautica, il primo in Emilia-Romagna e tra i primi in Italia, nato per rispondere a una domanda di professionalità e competenze di alto livello sempre più richieste dall’industria nautica e dal mercato. Il corso si focalizzerà sulla cantieristica di imbarcazioni da diporto di alto pregio, un’eccellenza tipica dei cantieri adriatici.
Progetto, obiettivi e risorse stanziate per finanziarlo sono stati presentati in conferenza stampa nella Sala del Consiglio della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì dai rappresentati della ‘squadrà che ha visto affiancati in un proficuo lavoro pubblico e privato, rendendo possibile trasformare un’idea, fortemente attesa e voluta dal territorio, in realtà.
Presenti per la Regione Emilia-Romagna gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo Economico e Green Economy) e Paola Salomoni (Università e Ricerca); per l’Università di Bologna i professori Claudio Melchiorri, delegato del Rettore ai Rapporti con le imprese e ricerca industriale, e Alessandro Talamelli, referente per il Corso di studi in Ingegneria nautica; il direttore delle risorse umane Ferretti S.p.a. Andrea Brasini, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Maurizio Gardini, il sindaco di Forlì Gianluca Zattini e il presidente della Camera di Commercio della Romagna Carlo Battistini.
Una delle peculiarità di questo progetto, che può contare su un finanziamento complessivo di quasi 7 milioni di euro (esattamente 6.857.900) riguarda infatti la presenza, accanto all’Università di Bologna e alla Regione Emilia-Romagna, di attori fondamentali del territorio: hanno deciso di contribuire con risorse proprie Ferretti S.p.a., Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Comune di Forlì e Camera di Commercio della Romagna.
Il corso, che la Regione finanzierà con 1,5 milioni per il primo triennio, è progetto vincitore del bando il cui esito è stato recentemente approvato da una delibera della Giunta regionale.
Il bando rientrava nel percorso tracciato dalla legge regionale 2 del 21 febbraio 2023 pensata per attrarre e trattenere i talenti: persone ad elevata specializzazione che possono trovare in Emilia-Romagna un lavoro, un proprio spazio professionale o di ricerca, o intraprendere un percorso di ulteriore alta formazione.
Tra gli obiettivi da perseguire, come indicato all’articolo 6 della stessa legge, il sostegno, anche finanziario, alle università, enti di ricerca e altri soggetti dell’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione, la promozione di iniziative che nel quadro dell’offerta accademica del sistema regionale favoriscano la scoperta, creazione e valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione in coerenza con gli ambiti della strategia regionale di specializzazione intelligente.
Il corso svilupperà diverse competenze che si ricollegano ad alcuni degli ambiti produttivi indicati nella strategia, in particolare quelli che coinvolgono mezzi di trasporto, meccanica e servizi di ingegneria, analisi e design, innovazione dei materiali, manufacturing 4.0, mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, digitalizzazione, Intelligenza Artificiale, Big Data.
Agli 1,5 milioni messi a disposizione dalla Regione vanno aggiunti 2.362.900 euro dell’Università di Bologna e un contributo complessivo di 2.995.000 euro da parte degli altri cofinanziatori che insieme all’Università e alla Regione saranno parte di una cabina di regia, chiamata a riunirsi periodicamente per monitorare i risultati della nuova iniziativa didattica. Oltre a essere co-finanziatori, ciascuno dei membri sarà chiamato a ricoprire un ruolo legato alle proprie peculiarità.
Il Comune di Forlì (665mila euro di investimento) sarà chiamato da una parte a monitorare le esigenze del territorio e del sistema imprenditoriale, dall’altra a predisporre servizi, sostegni e facilitazioni al fine di rendere la città attrattiva per gli studenti. La Camera di Commercio della Romagna, (665mila euro) avendo la visione di insieme sulle dinamiche dell’economia e dell’occupazione in Romagna, potrà dare indicazioni rilevanti in merito all’aggiornamento di profili professionali e sbocchi occupazionali.
Altri 665mila euro saranno messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, partner ideale per sostenere la partenza e lo sviluppo dell’iniziativa didattica visto che opera abitualmente in collaborazione con la realtà territoriale rappresentata dal sistema della rete sociosanitaria, della ricerca universitaria, della promozione culturale ed economica. Ferretti S.p.a. ha contribuito alla definizione dei profili professionali, degli sbocchi occupazionali e del piano formativo, e parteciperà attivamente alla didattica, illustrando in aula casi di studio aziendali, e attivando progetti per attività di laboratorio, tirocinio e tesi. Il suo contributo finanziario sarà di un milione di euro.

– Foto: Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

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Bonaccini “Tra due settimane mi dimetterò da governatore”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna ed eletto alle ultime Europee, ha annunciato che si dimetterà da governatore tra due settimane.
“Tra due settimane, prima dell’insediamento del Parlamento europeo, rassegnerò le dimissioni da presidente della Regione che ricopro dal 23 novembre 2014”, ha detto Bonaccini durante i lavori dell’Assemblea legislativa.
“Sono stati dieci anni complicati – ha affermato -, se pensiamo che abbiamo attraversato la tragedia del terremoto negli anni più acuti della sua ricostruzione, la pandemia e l’alluvione dello scorso anno. Eppure sono stati dieci anni – ha aggiunto – che vedono questa regione più forte di prima”. “Mi dimetterò un minuto dopo” l’appuntamento del G7 per la scienza e la tecnologia a Bologna “per rispetto verso questo appuntamento internazionale che onora Bologna e l’Emilia-Romagna”, ha poi affermato Bonaccini. “In queste due settimane – ha aggiunto – chiuderemo tutti gli atti che assicureranno, per i prossimi mesi di affievolimento dei poteri, misure, finanziamenti e regole perchè non ci siano vuoti e rallentamenti”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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E.Romagna, ok a profilassi con monoclonali contro il virus sinciziale

BOLOGNA (ITALPRESS) – La commissione Politiche per la salute dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, ha approvato all’unanimità la risoluzione a prima firma Ottavia Soncini (Pd) per campagne di profilassi sui neonati con anticorpi monoclonali per prevenire il virus sinciziale. “L’infezione da VRS (virus sinciziale) – specifica Soncini – rappresenta la prima causa di bronchiolite e quindi di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita, provocando difficoltà respiratorie in 6 bambini su 10 nel primo anno di vita e in quasi tutti entro il secondo anno. A livello mondiale ogni anno il VRS provoca, fra i bambini di età inferiore ai 5 anni, circa 33 milioni di casi di infezioni delle basse vie respiratorie che richiedono assistenza medica, 3,6 milioni di ospedalizzazioni e la morte di oltre 100mila bambini. Il costo indotto è di circa 4,82 miliardi di euro”.
L’atto di indirizzo, sottoscritto anche dai consiglieri Pd Marcella Zappaterra, Mirella Dalfiume, Stefano Caliandro, Manuela Rontini, Marco Fabbri e da Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), chiede “le necessarie risorse al fine di garantire l’offerta di questa nuova fondamentale possibilità di prevenzione per la prossima stagione invernale, con l’obiettivo di proteggere i bambini da un’infezione molto comune e potenzialmente pericolosa che, in una parte non trascurabile di casi, richiede ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva, con ossigeno e supporto ventilatorio, e di rendere possibile offrire ai bambini italiani le stesse opportunità di salute degli altri bambini europei, evitando allo stesso tempo che ci siano differenze fra le diverse Regioni”. “Auspicando un recepimento da parte del governo per un intervento su base nazionale -conclude Soncini- e nella consapevolezza che comunque diverse Regioni stanno procedendo in autonomia, rivolgo un eguale impegno operativo all’esecutivo regionale per il reperimento di risorse nel prossimo bilancio di previsione “da destinare alla strategia di prevenzione universale delle malattie da VRS per tutti i neonati, attraverso la somministrazione del Nirsevimab in ospedale, prima della dimissione dal reparto di maternità, o nei servizi territoriali o presso il pediatra di libera scelta”.

-Foto ufficio stampa Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna-

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Controversie 2023, Corecom “Restituiti 1,6 milioni cittadini”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Nel 2023 ammonta a quasi 1,6 milioni di euro la somma restituita ai cittadini dell’Emilia-Romagna grazie all’intervento del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), organo che ha nella soluzione delle controversie tra i cittadini e gli operatori delle telecomunicazioni uno dei principali ambiti di attività. A mettere in evidenza il dato nel corso della presentazione della relazione sull’attività del Corecom dell’Emilia-Romagna per il 2023 in Commissione per la parità e per i diritti delle persone, presieduta da Federico Amico, è il vicepresidente del Corecom Giorgio Tonelli: “Sono 5.119 i procedimenti di conciliazione conclusi nel 2023 che hanno portato alla restituzione ai cittadini di quasi 1,6 milioni. Si tratta di un servizio di mediazione – spiega Tonelli – che può essere anche attivato via web, attraverso la piattaforma ConciliaWeb, anche se resta attiva l’opzione dello sportello fisico, a partire da quello di viale Aldo Moro 44 a Bologna. Riguardo a questo servizio, nel 2023 è aumentato il numero degli sportelli sui territori della regione, ormai presenti in quasi tutte le province: si tratta degli sportelli nelle sedi dei Comuni di Sant’Agata Bolognese, Monterenzio, Cesena e nelle sedi dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, delle Province di Piacenza, Reggio Emilia e Ravenna”.
Il Corecom – prosegue il vicepresidente – ha funzioni di controllo sul sistema regionale della comunicazione, con la vigilanza sulla programmazione radiotelevisiva locale (compresa la pubblicazione e diffusione dei sondaggi) e sulla verifica del rispetto della normativa in materia di campagne elettorali (par condicio). “Nel 2023 sono state monitorate le emittenti locali per un totale di circa 26mila ore”, sottolinea Tonelli. Sul tema della digitalizzazione delle frequenze, il vicepresidente del Corecom puntualizza: “In seguito al processo di liberazione delle frequenze della banda 700 megahertz, collegata al 5G, e al cambiamento della codifica di trasmissione in standard Mpeg4, attuato nella nostra regione nel marzo 2022, il Corecom, nel 2023, ha programmato in collaborazione con Lepida un’intensa attività di informazione e comunicazione rivolta ai territori, attivando anche un sito dedicato tvdigitaler.it. Sono in programma iniziative anche sullo switch off di settembre sul nuovo digitale T2”. Altro ambito nel quale il Corecom ha rivolto attenzione e attività è quello della tutela dei minori e dell’educazione ai media. “Sono 144 – spiega Giorgio Tonelli – i laboratori attivati nel 2023 nelle scuole medie della regione, progetti di formazione collegati al tema dell’educazione ai media”.
Il vicepresidente Tonelli, infine, annuncia che in autunno il Corecom organizzarà due convegni dedicati rispettivamente al maestro Alberto Manzi (e sulla media education), a 100 anni dalla nascita, e allo scienziato Guglielmo Marconi, a 150 anni dalla nascita e a 100 anni dall’invenzione della radio. La consigliera Roberta Mori (Pd) apre gli interventi dei consiglieri affrontando il tema delle pari opportunità: “Giudico con favore il lavoro del Corecom, a partire dall’educazione ai media, così come l’attività di monitoraggio sulle trasmissioni televisive, riguardo alle quali, specie in periodo elettorale, invito a porre sempre più attenzione alla parità di genere”. Incentrato sulla questione delle conciliazioni l’intervento della consigliera Mirella Dalfiume (Pd): “La mediazione è uno strumento importante a disposizione del cittadino. Anche io, anni fa, mi sono rivolta al Corecom per un problema con una compagnia di telecomunicazione e ho toccato con mano l’efficacia dello strumento della conciliazione”. Nadia Rossi (Pd) richiama l’importanza della diffusione sul territorio degli sportelli del Corecom: “Serve fare conoscere ai cittadini i servizi di cui possono fruire, dato che le potenzialità dell’attività del Corecom sono davvero rilevanti. E per questo è necessario coinvolgere maggiormente i comuni”. Le cariche del Corecom sono state rinnovate dall’Assemblea legislativa lo scorso settembre: alla guida dell’organo, oltre al vicepresidente Tonelli, il presidente Giancarlo Mazzuca e la consigliera Carlotta Marù.

– Foto ufficio stampa Emilia Romana –
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Rifiuti, la raccolta differenziata raggiunge il 77,2%

BOLOGNA (ITALPRESS) – Ogni rifiuto al suo posto: gli scarti di cucina nell’umido, i giornali e le scatole di cartone nella carta, i sacchetti per patatine e caramelle nella plastica, e così via. In Emilia-Romagna, la raccolta differenziata dei rifiuti continua a crescere: nel 2023, secondo i dati del resoconto annuale curato della Regione in collaborazione con Arpae, ha raggiunto il 77,2%, con un +3,2% rispetto all’anno precedente (2022). Un dato, questo, in linea sia con la pianificazione regionale che con quanto previsto dal Patto per il lavoro e per il clima. “Un ottimo risultato- ha commentato Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, durante la conferenza stampa-, che conferma gli effetti della nostra pianificazione, con il Piano regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate al terzo anno. Nonostante le difficoltà legate al maltempo e all’alluvione dello scorso maggio- ha proseguito Priolo-, i dati rilevano una significativa tendenza di crescita nella differenziata. E questo grazie al prezioso contributo fornito da tutti i cittadini, che hanno sempre più la consapevolezza di poter fare la differenza nella riduzione dell’inquinamento ambientale e nella promozione di uno stile di vita sostenibile, ma anche dal mondo produttivo”.
“Proprio a quest’ambito- ha aggiunto la vicepresidente- si è rivolto il primo bando promosso dalla Regione per dare attuazione concreta ai principi dell’economia circolare e accompagnare in modo concreto la transizione verso un nuovo modello di sviluppo, basato sul superamento del concetto di fine vita della materia: sono state presentate 75 richieste di contributo, è in corso la valutazione, attendiamo gli esiti”.
A livello provinciale, i dati medi registrati vedono Reggio Emilia raggiungere l’83,3% (+1%) di raccolta differenziata; Forlì-Cesena l’81,7% (+5,0%), Parma il 79,6% (+0,3% rispetto al 2022). Seguono Modena, con il 78,7% (+6,2%), Ravenna con il 78,3% (+7,8%), mentre Ferrara rimane sostanzialmente stabile al 77,2% (+0,1% rispetto al 2022). Bologna raggiunge il 73,6% (+4,3%), Piacenza il 73% (+0,6%) e Rimini il 68,8% (+0,6%).
Tra i comuni capoluogo di provincia, in cima all’elenco c’è Ferrara, con l’87,9% di rifiuti differenziati; seguono Reggio Emilia (83,9%), Forlì (81,9%), Parma (80,9%), Ravenna (76,0%), Modena (73,4%), Bologna (72,9%), Piacenza (71,3%) e Rimini (65,8%). Da sottolineare anche il risultato raggiunto da 143 comuni (il 43,3% del totale) che hanno toccato o sono andati oltre l’80% di raccolta differenziata; 34 comuni (circa il 10%) hanno oltrepassato la soglia del 90%.
Rifiuti biodegradabili provenienti dalla cucina (come scarti di ortaggi e frutta, avanzi di cibo) e rifiuti “verdi” provenienti dal giardino (potature, foglie e sfalci). Per quanto riguarda le diverse tipologie di rifiuto conferite separatamente, nel 2023 in regione la percentuale maggiore di differenziata ha riguardato la frazione organica (36,7%); a seguire la carta (18,7%), il vetro (9,1%), il legno (8,5%), la plastica (8,0%) e i rifiuti ingombranti (4,5%). Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia e i territori costieri, 10 Comuni (su un totale di 23) hanno raggiunto l’obiettivo del 79% di raccolta differenziata fissato dal PRRB al 2025. Sono invece 80 (su un totale di 180) i Comuni di pianura che hanno superato il target dell’84% definito per quest’area territoriale; infine, 44 (su un totale di 127) gli enti locali situati in zone di montagna che hanno raggiunto l’obiettivo del 67%.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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Ex farmografica, Colla “Sosterremo rilancio se ci sono condizioni”

BOLOGNA (ITALPRESS) – C’è un ulteriore soggetto imprenditoriale interessato, oltre a quello di Focaccia Group, a rilevare l’ex Farmografica di Cervia (Ravenna). Prosegue il confronto sul futuro dell’azienda cervese che l’attuale società austriaca Mayer-Melnhof Packaging ha deciso di chiudere, con l’obiettivo di salvare sia il sito produttivo sia il destino occupazionale degli 87 lavoratori. E’ quanto emerso dall’incontro di oggi in viale Aldo Moro convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, che ha riunito attorno al Tavolo regionale di salvaguardia anche il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, il sindaco del Comune di Cervia, Mattia Missiroli, i rappresentanti di MM Packaging, Francesca Girola e Michele Fiore, Riccardo Focaccia di Focaccia Group interessato a rilevare lo stabilimento, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori.
I manager italiani di MM Packaging hanno informato che la società, nel bilancio 2023, ha registrato un rimborso assicurativo legato all’evento alluvionale del maggio 2023 pari a circa 16 milioni di euro e che è previsto un ulteriore rimborso nel 2024, a oggi non ancora quantificato con certezza.
Inoltre, è emerso che vi è un ulteriore interessamento, oltre a quello di Focaccia Group, da parte di un soggetto imprenditoriale, coperto da vincolo di confidenzialità, direttamente con il board austriaco, che sarebbe disponibile anche a dialogare in partnership con altri. Focaccia Group, interessato a rilevare l’azienda, ha dichiarato che, rispetto al preventivo fatto per riacquistare le macchine, non vi è la possibilità di recuperare risorse finanziarie sufficienti a sostenere il proprio progetto industriale, ma c’è la disponibilità a dialogare e collaborare con altri soggetti per ricercare una soluzione sostenibile alla ripartenza aziendale.
Resta forte la preoccupazione delle organizzazioni sindacali per la situazione che si protrae da oltre un anno e nella quale sono coinvolti 87 lavoratori: tra le richieste, quella che durante la fase di ulteriori interlocuzioni MM Packaging non proceda allo smantellamento dello stabilimento.
L’assessore Colla, insieme alle altre Istituzioni presenti, si è associato alla preoccupazione espressa dai rappresentanti dei lavoratori e ha chiesto a tutte le parti coinvolte di incrementare la propria dote economica per rafforzare il capitale necessario alla ripartenza del sito. Su questo punto i rappresentanti di MM Packaging hanno evidenziato che la competenza decisionale è in capo al Cda austriaco a cui verrà riportata la richiesta avanzata dalla Regione. Inoltre, la Regione ha assicurato la propria disponibilità a sostenere e accompagnare il rilancio aziendale qualora se ne verifichino le condizioni. Infine, l’assessore Colla, a fronte dei possibili scenari di rilancio, chiederà al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di assumere le decisioni decisione necessarie per garantire la continuità produttiva e occupazionale del sito.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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La Regione conferma l’impegno per il contrasto alla peste suina

BOLOGNA (ITALPRESS) – Contrasto alla diffusione della Peste suina africana (Psa) e, al tempo stesso, riduzione sul territorio dell’Emilia-Romagna della presenza di cinghiali, che favoriscono la circolazione del virus e impattano sulle produzioni agricole. La Regione conferma il proprio impegno su questi due fronti, applicando tutti gli strumenti previsti dalla normativa nazionale e incrementando ulteriormente lo stanziamento di risorse con fondi del proprio bilancio.
“Lavoriamo con il massimo dell’impegno per scongiurare la diffusione del virus, che potrebbe comportare innumerevoli costi per il comparto suinicolo- ha ricordato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Abbiamo scelto da tempo di aumentare l’incisività nel contenimento della presenza di cinghiali, che impattano peraltro sulle produzioni agricole. Per questo sono state destinate anche per il 2024 risorse del bilancio regionale alle Province che, attraverso gli organi di Polizia, sono responsabili dell’attuazione delle attività di riduzione della specie, prevedendo anche un contributo per ogni capo abbattuto. A queste risorse- conclude l’assessore- si aggiungeranno con la variazione di bilancio altri 285mila euro. Ad oggi tutte le opzioni previste dalla normativa nazionale e dalle ordinanze commissariali sono state rese possibili, comprese quelle più recenti relative all’autoconsumo dei capi abbattuti in zona di restrizione di tipo II, seguendo alcune prescrizioni di carattere sanitario”. L’attività di depopolamento è dunque in corso in tutte le province dell’Emilia-Romagna, con maggiore incisività in quelle dove il virus è già presente, Piacenza e Parma, ma sta interessando anche Reggio Emilia e Modena. In questi mesi si è registrato un incremento degli abbattimenti, coordinati dai Got (Gruppi operativi territoriali) e dalle Polizie provinciali. Risultati, questi, frutto anche delle misure introdotte dal Piano di controllo approvato a dicembre 2021, con cui è stata data la possibilità agli agricoltori e agli allevatori di agire per autodifesa anche per mezzo di coadiutori di fiducia. E’ stato inoltre previsto l’ampliamento dell’orario di caccia in selezione (ovvero l’abbattimento pianificato per numero e territorio) fino alle ore 24; ulteriori novità entreranno a breve a regime con l’approvazione del nuovo Regolamento ungulati, che prevede una maggior incisività nei contesti più problematici.
A giorni verrà affidato dal Commissario straordinario per la Peste suina africana il primo servizio di depopolamento di cinghiali tramite operatori esperti. Il tutto attraverso un bando, che utilizzerà una prima tranche dei due milioni di euro assegnati dalla Regione, a dicembre 2022, alla struttura commissariale. A breve, inoltre, la Regione convocherà nuovamente i presidenti delle nove province emiliano-romagnole per fare il punto sulle diverse attività in corso nei territori, ricordando come ogni livello debba operare con il massimo impegno.
Infine, l’assessorato ha scritto recentemente al Governo per chiedere alcune modifiche al decreto legge Agricoltura, fra cui quella di assegnare maggiori poteri al Commissario straordinario per la Peste suina africana, sulla scorta di quanto previsto per il Commissario straordinario per il granchio blu, e di dare allo stesso la possibilità di agire con una strategia nazionale omogenea nelle diverse regioni coinvolte.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sport Valley. Presentato il nuovo piano triennale da 21 milioni di euro

BOLOGNA (ITALPRESS) – Benessere, corretti stili di vita, inclusione e integrazione. E un legame sempre più stretto tra sport e scuola. Con un’attenzione particolare alle persone con disabilità, all’accesso alla pratica sportiva delle donne e al superamento delle disparità territoriali. E poi i grandi eventi, fondamentali per la promozione del territorio e il piano per la riqualificazione degli impianti, a partire da quelli danneggiati dall’alluvione di un anno fa. La Regione conferma il proprio impegno, affinchè lo sport sia davvero un diritto alla portata di tutti, grazie al nuovo Piano triennale 2024-2026 presentato oggi a Bologna, in un’iniziativa che ha visto la partecipazione di tutto il mondo sportivo professionistico e amatoriale emiliano-romagnolo: federazioni, enti di promozione, associazioni. Oltre ai rappresentanti di Comuni, Unioni di Comuni e Province.
Alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano.
“Nell’anno della Grande partenza del Tour de France, un evento senza precedenti che vedrà l’Emilia-Romagna al centro dei riflettori di tutto il mondo, rilanciamo il nostro impegno a tutto campo per lo sport, a partire da quello di base- hanno sottolineato Bonaccini e Calvano-. Investire nello sport significa investire sulle nostre comunità, creando occasioni di incontro tra le persone, di benessere e di crescita equilibrata per i più giovani, oltre che opportunità di sviluppo e di promozione economica, come dimostrano i risultati raggiunti in questi anni. Il nuovo Piano è frutto di un lavoro condiviso con tutto il territorio, a partire da quel mondo associazionistico che rappresenta una ricchezza dell’Emilia-Romagna, e siamo certi che permetterà di fare un ulteriore salto di qualità alle politiche sportive di questa Regione”.
La presentazione del Piano è stata l’occasione per fare il punto sulle politiche regionali per lo sport ed estendere il confronto anche al piano nazionale, grazie a un ricco programma di incontri, che nel corso della giornata ha visto la partecipazione tra gli altri di Silvia Salis, vicepresidente vicaria Coni; Matteo Marani, presidente di Lega Pro; Giulia Ghiretti, campionessa mondiale di nuoto paralimpico; Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute; Bruno di Palma, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale; Isabella Morlini, docente e delegata per lo sport dell’Università di Modena e Reggio. E ancora: Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Lodovico Mazzolin, direttore generale dell’Istituto per il credito sportivo, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini. Ad aprire e chiudere la giornata è stato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione e coordinatore delle politiche per lo Sport, che ha illustrato i dettagli del Piano triennale.

foto: ufficio stampa Regione Emilia Romagna

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