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Emilia Romagna

Coronavirus, in Emilia Romagna 2.560 nuovi casi e 47 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 314.526 casi di positività, 2.560 in più rispetto a ieri, su un totale di 36.549 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 7%. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 21.731 tamponi molecolari, per un totale di 3.812.106. A questi si aggiungono anche 150 test sierologici e 14.818 tamponi rapidi. Si registrano 47 nuovi decessi. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.390. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 401 (+15 rispetto a ieri), 3.519 quelli negli altri reparti Covid (-27).
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In commissione iter per “legge indennizzi” del turismo in Emilia Romagna

BOLOGNA (ITALPRESS) – Un milione di euro ai maestri di sci, altrettanti per le guide turistiche, 600mila euro per gli operatori del settore culturale e creativo, 1 milione di euro per volontariato e associazioni di promozione sociale, 4 milioni di euro per un bando a sostegno del settore “ristorazione senza somministrazione” e altri 2 milioni di euro per chi ha subito danni a seguito dell’alluvione che ha colpito Modena lo scorso dicembre. Prosegue in commissione Economia dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna presieduta da Manuela Rontini la discussione del progetto di legge proposto dalla Giunta a sostegno delle categorie economiche del settore turistico maggiormente colpite dagli effetti del lockdown resosi necessario per contrastare la diffusione della pandemia da Coronavirus. “Il progetto di legge contiene misure a sostegno di chi non ha potuto lavorare in questi mesi: è giusto agire e agire con determinazione perchè la situazione è molto critica; la Regione si sta muovendo con tempestività, ma occorre che anche il governo di muova, perchè stiamo parlando di settori che hanno visto saltare l’intera stagione”, spiega la relatrice di maggioranza Nadia Rossi (Pd), che sottolinea anche l’impegno a sostegno del territorio di Modena, colpito dall’alluvione dello scorso dicembre. “Nel progetto di legge ci sono criticità: ci sono ancora troppe categorie escluse”, spiega il relatore di minoranza Michele Facci (Lega), che sottolinea l’importanza della celerità nell’erogazione delle risorse e una grande attenzione nella scelta dei criteri che devono essere concordati e non frutto della sola decisione della Giunta.
E proprio molte associazioni di rappresentanza di questi soggetti sono state ascoltate nel corso della commissione Economia con un ragionamento ad ampio raggio.
“E’ opportuno che ci sia un’informazione puntuale e corretta per le persone sorde su come avverrà la vaccinazione contro il Coronavirus e sulla gestione della malattia: la nostra associazione ha uno sportello sociale che può essere coinvolto nella divulgazione dell’informazione sui vaccini”, spiega Marco Batresi, vicepresidente di Ente Nazionale Sordi Emilia-Romagna, che ci tiene a porre questo argomento nel corso dell’audizione vista la delicatezza e l’importanza della salute. Temi su cui ha ricevuto le rassicurazioni della presidente Rontini, che ha proposto un incontro specifico nel merito.
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Coronavirus, in Emilia Romagna 2.531 nuovi positivi e 65 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 308.826 casi di positività, 2.531 in più rispetto a ieri, su un totale di 37.765 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,7%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Inoltre, da lunedì 15 marzo, sono iniziate le prenotazioni per le persone dai 75 ai 79 anni che, anche dopo lo stop AstraZeneca, proseguiranno nei giorni a venire. Per tutti coloro che hanno già ottenuto un appuntamento nei prossimi giorni, sarà fissata a breve una nuova data.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 635.638 dosi; sul totale, 214.710 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.
Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.109 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 673 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 953 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 42,8 anni.
Sui 1.109 asintomatici, 616 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 95 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 38 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Per 347 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 661 nuovi casi, poi Modena (373). Seguono Rimini (285), Ravenna (238), Reggio Emilia (231); quindi Parma (160), Ferrara (166), Forlì (144), Cesena (120). Infine, Piacenza (88) e Imola (65).
Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 22.881 tamponi molecolari, per un totale di 3.768.368. A questi si aggiungono anche 164 test sierologici e 14.884 tamponi rapidi.
Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.614 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 227.087.
I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 70.438 (+852 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 66.502 (+833), il 94,4 % del totale dei casi attivi.
Purtroppo, si registrano 65 nuovi decessi: 4 in provincia di Piacenza (tutti uomini, di 71, 73, 76 e 78 anni); 3 nel parmense (una donna di 88 anni e 2 uomini, di 83 e 86 anni); 2 nella provincia di Reggio Emilia (entrambi uomini, di 79 e 87 anni); 6 nella provincia di Modena (tutti uomini, rispettivamente di 70, 74, 77, 80 e 2 di 81 anni); 33 nella provincia di Bologna (11 donne: di 72 anni – deceduta a Imola – 74, 2 di 75, 76, 77, 78 – deceduta a Imola – 79, 88, 91, 96 anni – deceduta a Imola -, e 22 uomini: di 59, 60, 2 di 63 anni, 66, 67, 71, 73 – quest’ultimo deceduto a Imola -, 75, 3 di 78 anni – di cui uno deceduto a Imola – poi 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 87, 89 – quest’ultimo deceduto a Imola -, 95 anni); 2 nella provincia di Ferrara (una donna e un uomo, entrambi di 75 anni); 5 in provincia di Ravenna (2 donne, di 93 e 96 anni, e 3 uomini, di 69, 76, 82 anni); 4 in provincia di Forlì-Cesena (tutte donne, di 78, 86, 88, 90 anni); 6 nel riminese (3 donne, di 59, 94 e 99 anni, e 3 uomini, di 68, 74 – quest’ultimo deceduto a Cesena – 88 anni).
In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.301.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 385 (+4 rispetto a ieri), 3.551 quelli negli altri reparti Covid (+15).
Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 9 a Piacenza (-2 rispetto a ieri), 25 a Parma (+1), 31 a Reggio Emilia (numero invariato), 81 a Modena (+1), 118 a Bologna (+6), 30 a Imola (-1), 34 a Ferrara (-1), 17 a Ravenna (-2), 7 a Forlì (+1), 9 a Cesena (+1) e 24 a Rimini (numero invariato rispetto a ieri).
Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 21.097 a Piacenza (+88 rispetto a ieri, di cui 58 sintomatici), 20.809 a Parma (+160, di cui 70 sintomatici), 37.846 a Reggio Emilia (+231, di cui 114 sintomatici), 53.259 a Modena (+373, di cui 246 sintomatici), 66.478 a Bologna (+661, di cui 362 sintomatici), 10.887 casi a Imola (+65, di cui 28 sintomatici), 17.874 a Ferrara (+166, di cui 30 sintomatici), 23.837 a Ravenna (+238, di cui 140 sintomatici), 12.107 a Forlì (+144, di cui 120 sintomatici), 15.116 a Cesena (+120, di cui 93 sintomatici) e 29.516 a Rimini (+285, di cui 161 sintomatici).
Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 27 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare. Sono stati inoltre eliminati 2 casi, sempre comunicati in precedenza, in quanto giudicati non Covid-19.
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Bologna, Lepore “Mi candido a sindaco”

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Mi candido a Sindaco di Bologna, la città dove sono nato e dove intendo crescere i miei figli Irma e Orlando. Ho deciso di annunciarlo oggi, giornata dell’Unità d’Italia. Perchè penso che la missione della nostra città sia quella di essere un esempio per il paese, dimostrare cioè che una città democratica e progressista può innovare e includere, spostando in avanti la frontiera dei diritti e delle opportunità per tante persone”. Lo annuncia l’assessore Matteo Lepore su Facebook. “Da sempre, infatti, Bologna è scelta da molti giovani italiani che vengono qui per studiare, lavorare, vedere tutelati i propri diritti civili o realizzare i propri progetti di vita. I giovani italiani hanno aspettative alte verso di noi, aspettative verso le quali dobbiamo essere all’altezza. Perchè questa è una delle più importanti missioni di Bologna, dare forza alle persone, ai loro sogni e alle loro speranze”.
“Questo maledetto Covid sta picchiando duro ed è l’ora più buia. Ognuno di noi ha visto soffrire persone care, familiari. Ho visto piangere imprenditori, ho letto messaggi di madri disperate e dopo tutto questo dolore mi sono convinto che solo rimanendo uniti potremo uscirne. Non servono promesse. Questo è il momento del coraggio e della verità, il momento in cui il Comune deve essere accanto ai bolognesi con tutta la sua forza e la sua capacità di intervento. Il momento in cui la risposta pubblica sia per tutti e di qualità” aggiunge Lepore. “I cittadini si aspettano una guida affidabile e progressista per Bologna. Un Sindaco tra la gente, che ami la città e che da ottobre la faccia ripartire. Questo dirò giovedì sera alla Direzione del PD dove proporrò la mia candidatura. Voglio essere un Sindaco di strada tra la gente, con una progetto di livello internazionale, perchè la politica deve essere sia competente che vicina alle persone. E mi impegnerò ad essere un sindaco di tutti e tutte. Dovremo vincere le elezioni, per questo agli iscritti del PD e agli elettori che guardano al centrosinistra con speranza chiedo di unire le forze per scrollarci di dosso le correnti di partito. Bologna viene prima di tutto. Partiamo da qui insieme, andiamo a incontrare Bologna. Il momento è adesso” conclude l’assessore Lepore.
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Coronavirus, Bonaccini visita hub di San Pietro in Casale

BOLOGNA (ITALPRESS) – Una sfida che si vince nei territori. Insieme alle comunità locali. Ed è proprio dall’Hub Vaccini di San Pietro in Casale, nel bolognese, che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ribadisce la necessità di un rapido cambio di passo nella campagna vaccinale, come previsto nel piano nazionale appena presentato dal Governo.
Attivo dal 18 febbraio scorso, l’Hub è allestito nella Sala Polivalente che il Comune ha messo a disposizione del Distretto Pianura Est (Azienda Usl Bologna). La visita insieme al sindaco, Claudio Pezzoli, e al direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna, Paolo Bordon.
“In Emilia-Romagna la macchina vaccinale sta funzionando bene, pur nei limiti delle forniture finora arrivate: siamo fra le Regioni che vaccinano di più- sottolinea il presidente Bonaccini- e siamo organizzati per somministrare fino a 45mila dosi al giorno, in presenza naturalmente dei vaccini necessari. Come per tutto il Paese, su AstraZeneca ci atteniamo alle indicazioni di Aifa, sospendendo per il momento l’utilizzo del vaccino in via precauzionale e temporanea, auspicando che si faccia chiarezza il prima possibile: i cittadini hanno bisogno di chiarezza e certezze, la campagna vaccinale non può permettersi ulteriori ritardi e, allo stesso tempo, va ovviamente garantita la massima sicurezza. Intanto- prosegue- essere qui oggi è un altro segnale concreto di speranza, perchè l’Hub di San Pietro in Casale è la dimostrazione di come stia funzionando la collaborazione sul territorio, e di come si stia facendo squadra per accelerare, anche attraverso la creazione di punti vaccinali presenti in modo diffuso in tutta la regione”.
“E’ una rete capillare di punti vaccinali, in continua crescita, quella che abbiamo costruito e che stiamo implementando in piena sinergia con le amministrazioni comunali della Città Metropolitana- afferma Bordon-. Sedi di grandi dimensioni in grado di realizzare migliaia di vaccinazioni in un brevissimo periodo, e punti più piccoli, molto vicini alle comunità, per facilitare l’accesso al servizio ai cittadini che, per condizioni sanitarie e di natura orogeografica, hanno difficoltà a spostarsi. Questo nella Sala Polivalente di San Pietro in Casale, al quale presto se ne aggiungerà un secondo presso la Casa della salute, fa parte dei centri più grandi, assieme ai due di Budrio, e a quelli di Castel Maggiore e Baricella, ai quali si affiancano, solo in questo territorio, 15 altre sedi, per ognuno dei Comuni del Distretto. La campagna prosegue senza sosta e alla massima velocità possibile. Proprio ieri- ha concluso Bordon- abbiamo avviato le prenotazioni per la fascia di età 75-79, e la risposta dei cittadini è stata, ancora una volta, straordinaria”.
“Siamo felici di aver accolto il presidente Bonaccini nel nostro Hub- dice il sindaco Pezzoli- e di avergli potuto mostrare l’organizzazione e la struttura che abbiamo allestito. Il nostro comune ha sempre svolto un ruolo centrale nel sistema sanitario locale e, fin dall’individuazione di San Pietro in Casale come luogo ideale per l’Hub, ci siamo attivati subito in collaborazione con il Distretto e l’Azienda Usl. Crediamo fortemente nel piano vaccinale e, a questo proposito, abbiamo impegnato anche i volontari locali della Protezione Civile Idra, così da gestire al meglio la logistica presso la Sala polivalente, riadattata a questo scopo. Ringrazio ancora- ha concluso il sindaco- tutto il personale medico impegnato in prima linea e tutti coloro che si stanno impegnando nella lotta e nella prevenzione della pandemia”.
L’Hub Vaccini di San Pietro in Casale è aperto dalle 8.15 alle 18.45, con due turni. Vi lavorano un medico, un infermiere, un amministrativo e due volontari. Sono oltre 1.800 le dosi di vaccino somministrate a oggi. Per la campagna vaccinale regionale anti Covid-19, il Distretto Pianura Est dell’Azienda Usl di Bologna può contare sugli Hub di San Pietro in Casale, Budrio, Castel Maggiore e Baricella; a questi si aggiungono una sede vaccinale per ogni comune (15 in tutto) e due nuovi Hub per la vaccinazione della fascia d’età 75-79 anni in apertura rispettivamente presso la palestra comunale di Budrio e nella Casa della salute di San Pietro in Casale.
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Coronavirus, in Emilia Romagna 2.822 nuovi positivi e 61 decessi

BOLOGNA (ITALPRESS) – In Emilia-Romagna dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 302.148 casi di positività, 2.822 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.767 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sui tamponi fatti da ieri – del 17,9%, in linea con quella dello scorso lunedì – non è indicativa dell’andamento generale, poichè il numero di tamponi eseguiti la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo. Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su; proseguono le prenotazioni per quelle dagli 80 agli 84 anni, iniziate il 1^ marzo. Poi il personale scolastico e universitario e le forze dell’ordine. Da oggi, lunedì 15 marzo, in tutta l’Emilia-Romagna sono aperte le prenotazioni per il vaccino dei cittadini dai 75 ai 79 anni (i nati dal 1942 al 1946). In partenza anche le chiamate delle Aziende sanitarie alle persone “estremamente vulnerabili”, cioè affette da patologie critiche.
Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 596.367 dosi; sul totale, 192.599 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 1.204 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 712 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 1.024 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 41,4 anni.
Sui 1.204 asintomatici, 733 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 45 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 9 con gli screening sierologici, 12 tramite i test pre-ricovero. Per 405 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 760 nuovi casi, seguita da Modena (575). Poi Rimini (338), Cesena (224), Ravenna (216); seguono Reggio Emilia (189), Ferrara (164), Forlì (125), Parma (120), Imola (73) e, infine, Piacenza (38). Sono 61 i nuovi decessi.
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Emilia Romagna, lunedì al via prenotazioni vaccini per fascia 75-79 anni

ROMA (ITALPRESS) – Al via da lunedì 15 marzo in tutta l’Emilia-Romagna le prenotazioni per il vaccino anti-Covid dei cittadini dai 75 ai 79 anni, quindi i nati dal 1942 al 1946, che potranno fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili. Inoltre le Aziende sanitarie inizieranno a contattare, per fissare l’appuntamento della vaccinazione, le persone ‘estremamente vulnerabilì, quindi coloro che – a prescindere dall’età – sono affetti da patologie critiche, così definite a livello nazionale: in questa fase tali pazienti non dovranno fare nulla, perchè saranno contattati uno ad uno dalle Ausl di riferimento, a mano a mano che arriveranno i vaccini. Numerose le patologie comprese in questa categoria, tra cui – per citarne alcune – quelle cardiocircolatorie, respiratorie, cerebrovascolari o epatiche, il diabete, la fibrosi cistica, l’insufficienza renale, la grave obesità, ma anche le patologie oncologiche e le persone in attesa di trapianto d’organo (in allegato l’elenco completo).
Intanto, sono oltre 196mila (esattamente 196.452 venerdì 12 marzo alle ore 13) le dosi somministrate complessivamente agli anziani, tra degenti delle Rsa, assistiti a domicilio e persone con 80 e più anni; di queste, 37.126 sono seconde dosi, quindi le persone che avendo completato il ciclo vaccinale sono già immunizzate. “La campagna vaccinale prosegue, con la tabella di marcia prevista sulla base delle nuove dosi in arrivo, che ci permettono di aprire le agende delle prenotazioni per un’altra fascia consistente della popolazione, a partire dalle persone con patologie importanti”, ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.
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Regione Emilia Romagna al governo, medici lavoro per vaccino in azienda

BOLOGNA (ITALPRESS) – Utilizzare i medici del lavoro per sostenere la campagna vaccinale all’interno delle imprese di tutti i settori e dimensioni e inserire i lavoratori trasfertisti internazionali tra le categorie da vaccinare rapidamente.
Sono queste le questioni che la Regione Emilia-Romagna ha sottoposto, questa mattina, al Governo con una missiva dell’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, inviata ai ministri della Salute, Roberto Speranza, del Lavoro, Andrea Orlando, e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Questioni rilevanti per viale Aldo Moro nell’ottica di una decisa ed efficace a ripartenza post pandemia Covid-19 e poste all’attenzione del Governo anche sulla base di diverse sollecitazioni ricevute da imprese lavoratori.
La Regione chiede al Governo di valutare “la possibilità/opportunità di utilizzare i medici del lavoro a sostegno della campagna vaccinale al fine di avere una capillarità organizzativa”. Per Colla infatti “abbiamo bisogno di un provvedimento nazionale al cui interno ogni Regione possa poi muoversi secondo le proprie specificità gestionali. Dobbiamo fare in modo di avere, quando ci sarà piena disponibilità di vaccini, già un modello operativo approvato, così da non perdere tempo prezioso per far capire, convincere e organizzare, perchè prepararci per tempo è la prima forma di prevenzione da mettere in campo”. Altro tema è quello dei trasferisti internazionali ovvero i tecnici che rientrano dall’estero e che devono sottostare ad una quarantena di 14 giorni nonostante tre tamponi previsti per rientrare in Italia. “Questa procedura, se i trasferisti internazionali non verranno contemplati nella sfera dei vaccini al più presto, avrà -scrive l’assessore Colla- pesanti ripercussioni sia per quanto riguarda i lavoratori stessi, che devono attendere due settimane prima di potersi recare in Ambasciata ed ottenere il permesso per la successiva trasferta all’estero, sia per le aziende che devono sostenere i costi della quarantena e che rischiano di perdere commesse estere in tanti settori in cui l’Italia rappresenta un’eccellenza”.
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