BOLOGNA (ITALPRESS) – “Siamo pronti, dove ci sia un aumento dei contagi, a prendere provvedimenti ulteriormente restrittivi nelle prossime ore, nel caso ce ne fosse l’esigenza, come sempre abbiamo fatto e sempre di concerto con amministratori locali e di concerto con quello che le Asl ed esperti ci consigliano”, lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in merito alla possibile istituzione della zona rossa nel comune di San Benedetto Val di Sambro, confermando che nei prossimi giorni sono previsti tamponi tappeto su tutti gli studenti delle scuole del comune. Bonaccini, che ha parlato ai giornalisti durante la videoconferenza stampa di presentazione del programma di rilancio dei comuni più colpiti nella prima ondata, ha poi commentato le novità contenute nel nuovo Dpcm varato oggi dal Consiglio dei ministri: “Ieri in riunione ci hanno presentato alcune cose, lo spostamento per altre settimane del rinnovo del blocco dei trasferimenti regione e regione anche nelle zone gialle è una scelta condivisa. Nel testo ci sono poi altre novità, meno discusse, ma noi prendiamo atto del provvedimento”.
Infine, sulla richiesta delle regioni di rivedere il sistema di classificazione a colori: “Questa è una discussione che faremo e su questo ringrazio i ministri Gelmini e Speranza che ci hanno consentito di avere un’interlocuzione già ieri sera con loro. Nei prossimi giorni avremo incontri sui nuovi Dpcm e un incontro sul Recovery Plan. Ad aprile dovrà essere mandato in Europa e vogliamo condividerlo, perchè su questo troppo poco si è fatto con il precedente governo, in termini di condivisione con regioni e comuni”.
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Coronavirus, Bonaccini “se necessario pronti a nuove zone rosse”
Emilia Romagna, al via lavori Centro nazionale paralimpico Nord Italia
BOLOGNA (ITALPRESS) – Una vasca a sei corsie, lunga 25 metri e larga 12, posizionata in un edificio con annesso un solarium estivo pavimentato, a cui si accede da grandi vetrate. Poi la reception con una zona ristoro, servizi igienici, sala polivalente, spogliatoi, locali tecnici e depositi. E’ la prima struttura del nuovo “Centro italiano paralimpico del Nord Italia”, il complesso dedicato agli sport paralimpici e alle pratiche riabilitative che – entro il 2022 – avrà nell’Emilia-Romagna, a Villanova d’Arda, nel piacentino, un punto di riferimento fondamentale. Oggi l’inaugurazione del cantiere per la realizzazione del fabbricato, che sorgerà su una superficie di 6mila metri quadrati. Il “Centro nazionale paralimpico” di Villanova d’Arda diventerà la prima struttura polifunzionale pubblica in Italia settentrionalededicata specificatamente alla pratica e alla promozione delle discipline sportive per le persone con disabilità fisica, intellettivo-relazionale e sensoriale. L’impianto è basato su un modello progettuale unico nel suo genere per la completa accessibilità da parte di utenti con disabilità (sia visiva che motoria) all’impianto sportivo e alle aree di servizio (area ristoro, uffici e spogliatoi). “Questo Centro, che si prefigura come una struttura all’avanguardia per progettazione architettonica, sostenibilità ambientale e massima accessibilità, è davvero una grande conquista per lo sport e la salute dei cittadini dell’Emilia-Romagna, ma anche un’importante infrastruttura a servizio di tutto il Paese”, ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Per Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: “L’avvio dei cantieri per la nuova piscina del Centro Sportivo Paralimpico del Nord a Villanova sull’Arda è una buona notizia per il nostro movimento ma anche per lo sport italiano. Si tratta di un altro passo concreto verso la realizzazione di un polo che ha tutte le carte in regola per diventare un’eccellenza territoriale e nazionale”.
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Bonaccini “Con varianti Covid valutare restrizioni omogenee Italia”
BOLOGNA (ITALPRESS) – Il sistema dei colori “ha avuto una sua validità che abbiamo condiviso con Governo nei mesi precedenti. Ho l’impressione che con l’arrivo delle varianti vada fatta una valutazione diversa”. Lo ha detto a Sky TG24, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
“Si rischia – ha aggiunto – un saliscendi che dà preoccupazione, non mette un’asticella su quando, non dico potrà terminare, ma dare un senso di risposta che veda una fine. Siccome le varianti circolano in tutta Italia, anche nelle regioni in giallo i parametri stanno peggiorando, credo sarebbe il caso nelle prossime ore o giorni di trovarci tra Governo e Regioni. Ne ho parlato ieri con la neo ministra agli Affari Regionali Gelmini, ho sentito il ministro Speranza per capire, e questo ce lo devono dire gli scienziati, se davvero c’è il peggioramento come vediamo e questo peggioramento non fosse solo di qualche regione ma del Paese. Valutare se valga la pena fare qualche settimana di restrizioni omogenee, cercando anche di andare a rivedere le regole, ad esempio per bar e ristoranti sempre più penalizzati. L’importante è parlare e trovare assieme le risposte migliori”.
“Noi già la scorsa settimana abbiamo sfiorato di andare in arancione, ed è probabile che ci andremo” nei prossimi giorni, ha detto Bonaccini, a margine della posa della prima pietra del nuovo centro oncologico a Parma.
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Conad Nord Ovest, 60mila euro al Policlinico Sant’Orsola di Bologna
Nell’ambito della campagna di solidarietà natalizia 2020 “Con tutto il cuore”, Conad Nord Ovest ha consegnato all’Irccs Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, centro di riferimento nazionale e internazionale per molte patologie, anche pediatriche, 60 mila euro raccolti nei punti di vendita delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova. La cifra contribuirà all’acquisto di un’apparecchiatura portatile di neurofisiologia multifunzionale con video-EEG, elettromiografia, elettroneurografia e potenziali evocati utile a formulare diagnosi sempre più precise e tempestive nella valutazione delle funzioni del sistema nervoso dei neonati e dei bambini seguiti dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile diretta dal professore Duccio Maria Cordelli. Questo strumento potrà essere utilizzato al letto del bambino anche nelle terapie intensive neonatali e pediatriche. In caso di encefalopatie e neuropatie acute, la diagnosi certa è infatti fondamentale per intraprendere cure efficaci e consentire a questi bambini di condurre una vita normale. “Questa strumentazione favorirà una diagnosi più precoce e accurata e permetterà un trattamento più rapido e efficace per molti bambini. Siamo grati a Conad e a tutti i suoi clienti che hanno dato il loro sostegno al nostro lavoro”, sottolinea Cordelli. “Abbiamo ottenuto un ottimo risultato grazie alla partecipazione dei nostri clienti che condividono i progetti solidali Conad, rinnovandoci la fiducia ogni giorno”, sottolinea il presidente di Conad Nord Ovest Valter Geri. “Ci riempie di orgoglio sapere che il nostro aiuto potrà contribuire a rendere migliore il futuro di tanti piccoli pazienti del Sant’Orsola. Uno speciale ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, che hanno mostrato di credere nella partnership e nella solidarietà legata all’iniziativa ‘Con Tutto il Cuore’ e che quotidianamente fanno di questa struttura un’eccellenza italiana”, conclude.
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Piano promozione turistica in Emilia Romagna, 30 mln investimenti
BOLOGNA (ITALPRESS) – Il turismo in Emilia-Romagna è pronto a ripartire con una strategia sempre più potenziata e integrata. Il settore, tra i più penalizzati dall’emergenza Covid, fa leva su innovazione e rilancio.
Un investimento consentirà di attivare un bando europeo sulla comunicazione, anche grazie al contributo delle Destinazioni Turistiche, che garantirà campagne di promozione a tutto tondo su media tradizionali e digitali per il mercato italiano ed estero.
E ancora testimonial e personaggi illustri amici dell’Emilia Romagna – come Stefano Accorsi, Alberto Tomba, Paolo Cevoli, Davide Cassani, Andrea Delogu, Simona Ventura, Giovanni Terzi e Michelle Hunziker – per trainare la ripartenza, due spot tv – uno rivolto alle città d’arte e cultura della Regione con protagonista Stefano Accorsi e l’altro dedicato alla Riviera romagnola con un noto personaggio televisivo che sarà annunciato nei prossimi giorni – e una campagna tv sulle reti nazionali dei paesi di lingua tedesca. Motor, Food e Wellness Valley, natura, ecosostenibilità, wellness, bike, cultura, grandi eventi, fiere e testimonial sono gli asset al centro delle azioni di promo-commercializzazione che mirano a rilanciare il turismo regionale.
Il nuovo piano di marketing e promozione turistica per il triennio 2021-2023 è stato illustrato oggi in video conferenza stampa dall’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, insieme al presidente e al direttore di Apt Servizi, rispettivamente Davide Cassanied Emanuele Burioni. Presenti, in collegamento da remoto, anche i presidenti delle tre Destinazioni turistiche regionali: Andrea Gnassi (Romagna), Cristiano Casa (Emilia), Matteo Lepore (Bologna e Modena), il presidente di Federalberghi Emilia-Romagna, Alessandro Giorgetti e il presidente di Assohotel e Assoturismo, Filippo Donati.
“Il comparto turistico dell’Emilia-Romagna è stato senza alcun dubbio uno dei settori più duramente penalizzati dalla pandemia- spiega Corsini-, ma sono positivo e guardo al futuro con fiducia, supportato da un lato dallo straordinario piano di vaccinazione che la sanità dell’Emilia-Romagna sta attuando, dall’altro dal grande lavoro di ricostruzione che la Regione, con Apt Servizi, le tre Destinazioni turistiche e gli operatori di settore, ha predisposto per innovare e rilanciare la nostra terra come destinazione globale sul mercato turistico nazionale e internazionale”.
“Abbiamo sempre dimostrato di saper trasformare le sfide in opportunità- chiude Corsini- e anche questa volta non saremo da meno. Innoviamo, ricostruiamo e rilanciamo, per tornare a essere la destinazione da 60 milioni di presenze a stagione che tutto il mondo ama e vuole visitare”.
Per la promozione triennale 2021-23 sono previsti 30 milioni di euro di risorse iniziali – 10 milioni all’anno – che saranno ulteriormente integrate da successivi investimenti da parte degli assessorati regionali.
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Rimini capitale italiana cultura 2024, parte percorso per candidatura
BOLOGNA (ITALPRESS) – Valorizzare il patrimonio storico artistico e culturale e promuovere la città in Italia e nel mondo sono gli obiettivi primari del progetto, presentato questa mattina al Teatro Galli di Rimini, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, del sindaco della città, Andrea Gnassi, dell’assessore alla Cultura Giampiero Piscaglia, della vicepresidente della Provincia di Rimini Alice Parma e del vescovo monsignor Francesco Lambiasi.
La macchina organizzativa che parte oggi simbolicamente, in un luogo rappresentativo della rinascita della città, il Teatro Galli, prevede per il Comune di Rimini due percorsi sfidanti: il primo riguarda il riconoscimento del Tempio Malatestiano quale patrimonio dell’Unesco e il secondo la candidatura della città a capitale italiana della Cultura per il 2024. La città si propone infatti quale polo storico, artistico, culturale di rilevanza nazionale e internazionale.
Per quanto riguarda il primo obiettivo l’Amministrazione è già al lavoro per la costituzione di un comitato scientifico per la candidatura. Per il riconoscimento a capitale italiana della cultura è invece indispensabile per l’Amministrazione dare vita ad una mobilitazione generale, morale, civile, culturale di tutta la città, oltre alla definizione anche in questo caso di un Comitato promotore, che promuoverà un confronto anche con Parma (capitale italiana della Cultura 2021) e Ravenna (città finalista nella competizione del 2019), al fine di comporre il dossier necessario alla candidatura e mettere a punto il programma di iniziative e progetti per il 2024.
“Confermo il pieno appoggio della Regione Emilia-Romagna a questa candidatura- ha affermato l’assessore Felicori alla presentazione-. Concordo con le parole del sindaco Gnassi che racchiudono la sintesi e la chiave di questo percorso, quando dice che Rimini non è una provincia che cerca un riconoscimento, un compiacimento, ma che ha delle ambizioni. Dove ‘ambizionè è l’ultima delle parole che sono state associate alla nozione della città culturale sull’esempio del caso di Barcellona negli anni Novanta, quando fu fatto un patto politico per ridisegnare il territorio a partire dalla cultura. Una città non è una vera città, non è globale, se non è una città culturale. La nostra regione ha la fortuna di avere una città ambiziosa in questo senso, una città sfidante come Rimini, che è una ricchezza per tutto il territorio”.
“Pertanto- ha concluso l’assessore regionale-, noi sosteniamo questa candidatura che ha tutte le carte in regola per affrontare questo percorso che si vince solo se diventa un’occasione di scoperta di sè”.
L’incontro riservato solo alla stampa a causa della pandemia, avrà in seguito una presentazione pubblica, quando le condizioni sanitarie del Paese lo consentiranno.
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10 mln per edifici pubblici più sicuri in Emilia Romagna contro sisma
BOLOGNA (ITALPRESS) – Edifici pubblici più sicuri contro il sisma da utilizzare come sedi di protezione civile o per dare assistenza a riparo alla popolazione in caso di calamità naturali. Sono 15 gli immobiliche riceveranno complessivamente dalla Regione quasi 10 milioni di euro per il rafforzamento strutturale e la riduzione del rischio sismico.
Si tratta di 11 municipi, due palestre e un centro polifunzionale di carattere strategico e rilevante interesse per finalità di protezione civileche si trovano in otto province dell’Emilia-Romagna.
“La riduzione del rischio è al centro della strategia regionale ed i finanziamenti aggiudicati ne sono la dimostrazione- commentano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo-. Nei giorni scorsi si è chiusa la graduatoria del bando lanciato ad ottobre, che permette di riassegnare oltre 9 milioni 700 mila euro frutto di economie, ossia risparmi, di precedenti interventi”.
Risorse attribuite alla Regione Emilia-Romagna dal Governo, attraverso il Dipartimento nazionale della Protezione civile, nell’ambito del Piano settennale per la riduzione del rischio sismico e che ora possono essere destinate alla realizzazione di nuovi interventi.
“Vogliamo utilizzare tutti i fondi disponibili senza perdere nemmeno un euro- proseguono Bonaccini e Priolo-, perchè la sicurezza è prioritaria per la qualità della vita di un territorio, a maggior ragione in una terra già messa duramente alla prova dal sisma del 2012. Nei prossimi mesi la Regione continuerà a lavorare al fianco degli enti locali destinatari dei contributi, verificando i progetti e rilasciando le autorizzazioni sismiche necessarie”.
“L’obiettivo condiviso con gli enti locali- chiudono presidente e assessore- è far partire al più presto i cantieri”.
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Assemblea Emilia Romagna, nasce la Rete europea regionale
BOLOGNA (ITALPRESS) – “La crisi dovuta al Covid ha inciso profondamente su diversi aspetti della vita dei cittadini e delle Istituzioni, imponendo un ripensamento delle strategie, delle politiche, del ruolo dei governi e della stessa Unione europea, che, in tale contesto, ha agito rapidamente per contrastare gli effetti negativi sul piano sanitario, economico e sociale; basti pensare: ai 750 miliardi del fondo Next Generation UE, approvato nel luglio 2020 per sostenere gli Stati membri; al fondo SURE per attenuare i rischi di disoccupazione, grazie al quale all’Italia sono già stati erogati 17 miliardi; alla strategia unitaria per l’approvvigionamento dei vaccini contro il Covid, da distribuire agli Stati membri”. Lo ha ricordato questa mattina la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, alla presentazione della Rete europea regionale, costituita, ai sensi della legge regionale 16/2008, dai soggetti firmatari del Patto per il lavoro e per il clima e dalle Unioni di Comuni, il cui scopo è regolare i meccanismi di partecipazione della Regione al processo decisionale europeo.
Nel 2021 è partita una nuova programmazione finanziaria europea per il periodo 2021-2027 e a maggio si svolgerà la Conferenza sul futuro dell’Europa, inizialmente prevista nel 2020 ma rimandata a causa della pandemia.
“Nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Centro Europe Direct dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, è stato nominato HUB della Conferenza, insieme ad altri centri europei, e sarà chiamato a coordinare in Emilia-Romagna le attività relative a questo importante appuntamento”, ha sottolineato la presidente Petitti.
“Assemblea legislativa e Giunta regionale- ha concluso Emma Petitti- ognuna nell’ambito delle proprie competenze, devono sempre più collaborare per vincere le nuove sfide e costruire un futuro in cui la transizione ecologica e la trasformazione digitale siano il volano per una ripresa economica inclusiva, che garantisca lavoro di qualità e coesione sociale. Il raggiungimento di questi obiettivi, peraltro, è possibile solo se vi è il coinvolgimento del territorio e delle associazioni e portando l’Europa più vicina ai cittadini”.
All’udienza conoscitiva ha preso la parola anche la consigliera Segretaria dell’Ufficio di presidenza con delega agli Affari europei Lia Montalti che ha spiegato: “L’Assemblea legislativa svolge un ruolo di partecipazione attiva per la creazione delle politiche europee di cui il cuore pulsante è la Sessione europea. Nel 2018 sono stati rafforzati gli strumenti partecipativi per coinvolgere gli enti locali e tutta la comunità regionale. Da qui l’idea di creare la Rete europea, il cui scopo è quello di dare voce alle istanze del territorio, alle idee, alle progettualità. Dobbiamo fare ripartire il Paese e la regione Emilia-Romagna può fare da traino per l’Italia e per l’Europa”.
Fra i prossimi appuntamenti istituzionali: il 3 marzo l’udienza conoscitiva dove sarà possibile presentare e illustrare contributi su iniziative specifiche; al termine della Sessione europea (maggio 2021) avrà luogo l’illustrazione della risoluzione e delle iniziative europee di interesse della Regione.
Le conclusioni dell’incontro istitutivo della Rete europea regionale sono state affidate al direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti: “La Rete regionale europea apre una nuova stagione nella quale perseguire e raggiungere obiettivi condivisi ancora più sfidanti. La Regione Emilia-Romagna è un’eccellenza nell’uso dei fondi europei e il nostro modello di lavoro viene preso a riferimento, tanto che abbiamo in animo di rafforzarlo. La crisi che stiamo attraversando sicuramente ci forgerà e la Rete europea regionale sarà un nuovo strumento di unione e integrazione. Voglio ricordare, infine, il nostro Centro Europe direct, fulcro degli sportelli dell’Unione decentrati sui territori, grazie ai quali gli enti locali e le associazioni possono trovare utili momenti di confronto. E’ grazie alle sinergie che si possono centrare i grandi obiettivi”.
(ITALPRESS).









